martedì 26 ottobre 2010

Uno zombi per halloween

È decisamente arrivato l’autunno.
Questa notte mentre ti allattavo sentivo il vento e la pioggia sopra le nostre teste e se guardavo fuori dalla finestra, nel buio riuscivo ad intravedere anche le gocce d’acqua.
Questo è il bello di dormire in mansarda con la finestra sul letto: in qualsiasi stagione si ha un anteprima sulle condizioni atmosferiche.
Ricordo quando l’anno scorso è nevicato: ci siamo svegliati e vedevamo il vetro tutto ricoperto di bianco e la luce filtrava assumendo colorazioni strane.
Tu c’eri già anche se noi ancora non lo sapevamo…
Oltre al vento e alla pioggia questo inizio autunno ha portato anche… il raffreddore!
Ed io che non mi faccio mancare niente, naturalmente ce l’ho! Occhio lacrimante, sternuti in serie, brividi di freddo, candela al naso, herpes sul naso (due, non uno…), pizzicore in gola, tosse secca. Direi che non manca niente.
Avendoti spesso in braccio avevo paura che tu ti contagiassi alla velocità della luce… invece fortunatamente stai bene.
Guardo te e vedo la pelle di una pesca, fresca, rosa, sei proprio un fiore appena sbocciato, poi guardo me e vedo le occhiaie stile panda, il naso gonfio e rosso da fare invidia ad un clown, la pelle opaca, spenta… sembro un fiore rinsecchito…
Mi sembra di intuire che i 40 anni che ci dividono fanno la differenza…
Ma sai che ti dico? Che quando guardo te e ti vedo così bella, così tenera, così dolce… non capisco più nulla e tutto il resto non conta.
Non importa se io sembro uno zombi e poi Halloween si avvicina e gli zombi fanno tendenza e se continuo così io non ho bisogno di travestimenti!!!

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