venerdì 31 ottobre 2014

A casa con te

Oggi la febbre si è abbassata ma noi abbiamo passato questo ultimo giorno di ottobre e passeremo la notte di halloween in casa tu in convalescenza io col mal di testa.
Giochi, coccole, chiacchiere... Ecco come abbiamo riempito il nostro tempo.
E io ne ho approfittato per continuare a lavorare al nostro calendario dell'avvento.
Tu sei stata molto brava e nonostante la clausura forzata stiamo vivendo delle ore piacevoli insieme.
Buon halloween topolona! Stasera niente dolcetto scherzetto perché la febbre è stata il tuo scherzetto...

giovedì 30 ottobre 2014

Una strana giornata

Uno strano mal di testa portatore di una strana febbre, senza altri sintomi.
Così ci siamo svegliati oggi.
Tu sei ovviamente rimasta a casa da scuola e durante la giornata la febbre ha raggiunto picchi molto elevati.
Niente mal di gola, niente mal di pancia, niente di niente, solo questa stramaledetta febbre che ti ha immediatamente dipinto due occhiaie perfette per Halloween.
Oggi ti ho vista con la faccina sbattuta ripetere più volte "sto malissimo!".
Da quando sei nata è la prima volta che stai male e hai la piena e totale consapevolezza di come stai.
Oggi mi sono ricordata di quando da bambina stavo male io e ho cercato di trasformare una giornata di "clausura" in una giornata speciale piena di coccole e sorprese e forse ci sono riuscita.
Oggi mentre tu combattevi contro una febbre che non sembrava volerti lasciare io mi sono sentita utile, importante e "mamma" e tu mi sei sembrata ancora più grande.


mercoledì 29 ottobre 2014

Parole che soffocano

Tanti pensieri, tante idee, forse troppe, tante cose da dire, troppe altre da fare.
E le cose si accumulano crepando un disordine fisico e mentale.
E io mi arrabbio quando vedo che non riesco a fare quello che vorrei è mi sento soffocare quando non riesco a dire ciò che ho dentro.
Forse sono disorganizzata, sicuramente sono troppo incasinata...probabilmente stasera anche innervosita e di certo molto infreddolita!
Ma davvero, due giorni fa era estate e stavamo a maniche corte e ora qui a belare di freddo!!!


Un morbido auricolare...

Quando parlavo del fatto che per il mio orecchio servono auricolari morbidi, intendevo che la parte che si inserisce all'interno dell'orecchio deve essere in morbida gomma  ma oggi forse il mio subconscio deve aver pensato che lavare in lavatricea 30 gradi e con tanto di ammorbidente un auricolare lo rendesse davvero morbidissimo.
Ora è effettivamente morbido e profumato si carica, si connette al telefono... Ma non funziona più...
Speriamo che domani quando forse sarà un pochino più asciutto riprenda anche a funzionare...

Momenti di te

Capita per caso mentre aspetto che si aprano i cancelli della scuola che io mi metta a "sfogliare" le cinquemila foto che ho sul cellulare di cui circa quattromilanovecentocinquanta sono tue....
E così ti rivedo col casco che piangi disperata la prima volta che abbiamo provato ad andare in bicicletta, o sorridente quella volta che una domenica d'inverno ti abbiamo portata per la prima volta ai gonfiabili, o con le cuffie per sentire la musica quando finalmente te le abbiamo comprate rosa, ti guardo tutta sporca di colore alla Tana dell'Orso, o ancora tutta pronta prima di un bel tuffo in piscina,  sul lettone vestita da fatina e poi tante con i tuoi numerosi cappelli e con gli occhiali...
Momenti di te che scorrono sotto le mie dita e davanti ai miei occhi come un incredibile viaggio indietro nel tempo...

Se è strano a me può succedere...

Se una cosa è rara, improbabile e non capita quasi mai io sicuramente rientro in quel "quasi".
Che si tratti di cose serie o di banalità a me capitano le cose particolari.
Un cancro poco comune è capitato a me.
Una trombosi venosa in un punto dove non capita praticamente mai, io l'ho avuta.
Una borsa che in pochi mesi si rompe due volte nello stesso punto nonostante sia stata sostituita, è la mia.
Una macchina che all'improvviso, senza avvisaglie, si ferma... Una persona che gentilmente ti vuole aiutare ma scopre in quel momento che i suoi cavi della batteria sono rotti, un'altra che si avvicina ma ha i cavetti troppo corti... E io c'ero...
Ecco Alice oggi un'altra stranezza si è aggiunta all'elenco delle cose strane che da qualche anno mi perseguitano...

martedì 28 ottobre 2014

Troppo grande o troppo piccola?

Oggi dopo averti comprato un cappello nuovo abbinato a un paio di guanti mi domando se sia la tua testa troppo grande o le tue mani troppo piccole... 
Nel cappello taglia 4/5 non ci stavi più così ti ho comprato la taglia 6/7 che ti sta giusta... Sicuramente non è grande. Con mio stupore ho scoperto però che i guanti abbinati ti sono immensi... 
Vabbè vorra dire che i guanti resteranno nuovi per una prossima stagione...

lunedì 27 ottobre 2014

Momenti che valgono la pena...

E poi ci sono momenti che valgono davvero "la pena", che riescono incredibilmente a trasmetterti più emozione di quella che hai dato agli altri, che riescono a farti sentire utile, che sono importanti e che ti toccano nel profondo.
Dopo aver passato le prime ore della mattina a preparare una sorpresa per un'amica oggi sono andata a portargliela. Certo, ci eravamo promesse di andare a prenderci un caffè al bar e non è stato proprio così che ci siamo viste oggi, ma non importa perché noi quel caffè al bar c'è lo berremo presto!
È quello che conta è che in qualsiasi posto il tempo passato insieme è sempre bello!

domenica 26 ottobre 2014

Home sweet home

Dopo tre Week end frenetici, dopo una gita a Milano, un sabato ricco di emozioni e una domenica fittissima di impegni eccoci finalmente giunti in fondo a quello che è sembrato più un tour de force che un fine settimana.
Il compleanno di Laura è stato l'episodio conclusivo di questa lunghissima giornata.
Siamo rientrati a casa stanchissimi, senza nemmeno la forza e la voglia di mangiare, solo il tempo di un bagno caldo, una mezz'oretta di giochi e relax e poi nanna per tutti!
Per fortuna che domani è lunedì!

bye bye Leo

Un pranzo tutti insieme, tu e Leo che prima mangiate vicini poi giocate, vi abbracciate e  a volte litigate, e poi dopo queste ore passate in allegria ecco il momento dei saluti.
La tua faccina triste, la tua vocina che in sottofondo dice "non voglio che Leo vada via", lui che salendo in macchina ti urla "mi mancheraaai"!
Una scena degna di uno dei migliori registi di film romantici, mancava solo la giusta colonna sonora e poi sarebbe stato tutto perfetto.
Forse non mi avevi creduta ieri quando ti avevo detto che questa volta Leo non sarebbe rimasto qui per cinque settimane ma solo per una notte... Ma questa vokta purtroppo non scherzavo Alice.
Allora ciao Leo e speriamo di vederci presto. anche tu ci mancherai!

sabato 25 ottobre 2014

Mirabilandia terzo Week end

Alla fine di questo sabato trascorso ancora una volta a Mirabilandia dove siamo andati in compagnia  della tua amichetta Giulia e dove poco dopo a sorpresa (per te) è arrivato il tuo Leo.
È stata una giornata intensa, faticosa, divertente, stancante ma anche bellissima.
Il clima mite ci ha aiutato a vivere al meglio le ore passate all'aria aperta e siamo addirittura riusciti a goderci l'ennesimo giro sul Rio Bravo che questa volta stranamente non mi ha presa di mira.
Dopo una mattina e un pomeriggio fra dinosauri, giostre, mostri e pentole magiche, siamo tornati a casa stanchi ma felici.
Ora il meritato riposo: domani ci aspetta un'altra giornata tetris, con tante piccole tessere  con un perfetto incastro.
Buonanotte famiglia!

venerdì 24 ottobre 2014

Il tuo sguardo sul mondo

Gente che corre a destra e sinistra col cellulare in una mano e la sigaretta nell'altra, lo sguardo fisso sulla connessione sul mondo, il passo veloce, la scia di profumo, il trucco perfetto, il look impeccabile, la borsa e a volte qualche traccia di shopping appeso al braccio... 
Ecco le donne di Milano Alice che ti sfiorano rischiando a volte di bruciarti con quella sigaretta pericolosa e dannosa non solo per loro ma anche per chi le incrocia, troppo distratte e frettolose per accorgersi di te che non sei meno fashion di loro ma sei sicuramente poi attenta e con lo sguardo puntato sul mondo non sull'i phone! 

Gita di famiglia!

Per te una gita è anche...
Fare una sosta in autogrill e scendere dalla macchina in ciabatte perché quest'estate facevamo così.
Andare al ristorante ed essere immediatamente felice perché nel menù ci sono gli gnocchi al ragù e i tortellini in brodo...
Addormentarti all'inizio di un concerto e svegliarti giusto in tempo per ascoltare l'ultima canzone...
Addormentarti in un letto nuovo e poi nel cuore della notte cadere giù...
Continuare a dormire nel nostro letto e quando di mattina mi lamento perché papà ci ha lasciato per trasferirsi nel tuo letto lasciandomi sola, esordire con un "guarda che non eri sola c'ero io!" e regalarci una splendida risata di famiglia!
Buongiorno!!!

giovedì 23 ottobre 2014

Sei ufficialmente una bimba grande

E poi mentre siamo in autogrill mi rendo conto che per la prima volta dopo almeno due anni siamo partiti senza il riduttore per il water.
Si certo non abbiamo nemmeno il passeggino ma quella è stata una scelta consapevole il riduttore invece è stata una dimenticanza dovuta al fatto che a casa non lo usiamo più.
Sei ufficialmente diventata una bimba grande Alice.

Una città che cambia

La vita è davvero strana. 
Siamo in autostrada e stiamo passando vicino a Modena. Ricordo bene le ultime volte che siamo stati qui, come potrei dimenticarle.
E pensare che una volta a Modena ci venivo per divertimento, con un'amica, alla fiera del fai da te o al grande centro commerciale con al suo interno anche il Disney store.
Quando mi hanno operata è stato proprio in questo centro commerciale che ho trascorso le ultime ore prima del ricovero.
Se me lo avessero raccontato che un giorno ci sarei tornata con mia figlia e quello che poi sarebbe diventato mio marito, a poche ore dall'intervento per la rimozione di un cancro, sono certa che non avrei credito a nulla di tutto ciò!
Non avrei credito che avrei avuto una figlia, un marito e nemmeno un cancro.
E oggi a distanza di neanche due anni sfioro Modena con tanti ricordi che mi schiacciano si questo sedile 
E mi accorgo che non riesco piu a pensare a questa città solo come a un luogo dove fare una gita.
Modena ormai per me ha un solo pesante retrogusto e anche solo passarle accanto mi fa sentire quella fastidiosa sensazione di freddo alle ossa.
E mentre ci allontaniamo un assordante silenzio riecheggia in questa macchina dove i pensieri hanno preso il sopravvento su tutto il resto.

Modalità partenza attivata!

In macchina con papà diretti a Milano mentre tu sul sedile di dietro dormi e io leggo, scrivo, penso... A tratti scambio qualche parola con papà ma per lo poi stiamo in silenzio per fare in modo che ti dorma il poi a lungo possibile. Anche la radio tace.
Ogni tanto ti muovi e cambi posizione io mi giro e ti guardo. Sei davvero bella dentro l'abito color carta da zucchero che oggi hai voluto mettere. Non pensavo che ti sarebbe piaciuto non h nessun personaggio! Però fa frou-frou...
Guardo l'orologio e penso alle tue amiche che stanno per andare a danza. Tu oggi salterai la lezione.
Ma un lungo week end con mamma e papà vale si più di una lezione di danza! 
E le sorprese devono ancora iniziare!

mercoledì 22 ottobre 2014

Campo minato

Il bonus felicità è durato un tempo troppo breve.
Vivo questo tempo con una terribile e costante sensazione di precarietà come se stessi camminando su un campo minato in attesa di pestare la prossima bomba inesplosa.
Con un padre spesso ingestibile, a volte insopportabile e sempre irriconoscibile.
Combattuta fra la voglia di stargli vicina e il desiderio di scappare il più lontana possibile da quella figura che non riconosco.
Sento la fatica di questo periodo molto di più che in altri momenti.
Ma respiro e penso che tu dormi tranquilla nella stanza accanto e cd la posso fare.
Forse stasera sono solo più stanca del solito. Buonanotte mondo!

C'è chi ne sa di Barbie...

"Mamma lo sai che oggi a scuola Giulia ha dato una botta a Laura? Gliel'ha data perché Giulia voleva  giocare a fare la Balby Elsa e la "monti" (che poi sarebbe Laura) che di Balby ne sa molta, le ha detto che non esiste la Balby Elsa e allora Giulia si è arrabbiata".
Quindi se non ho capito male Laura è la barbiologa nel gruppo delle ""Pitere".
E tu Alice chi saresti: l'esperta Playmobil?

Il dono della vita

E mentre noi siamo qui a lamentarci perché é troppo caldo, o troppo freddo, perché la grandine ci ha rovinato la macchina, perché con la crisi economica non possiamo più permetterci di bere il caffè al bar (ma comprare i vestiti di marca sì), perché abbiamo perso il treno, perché lo scarico si blocca, perché nostro figlio ha la tosse, perché le maestre della scuola sono in sciopero, perché al supermercato non vendono più la nostra marca di biscotti, perché è saltata la luce prima che riuscissimo a vedere la fine di un film...la vita scorre.
Ma non ha tutti è dato il privilegio di vivere la vita è di godere del bene più prezioso: la salute.
Stasera penso a tutti quelli che non sono più qui e penso a quante volte sprechiamo il tempo in cose futili e penso che tante volte bisognerebbe collegare la lingua alla testa e la testa al cuore prima di parlare...
Stasera sono particolarmente stanca di tutte quelle persone che si lamentano ogni giorno di cose futili convinte davvero che siano la fine del mondo.
Stasera sono molte di meno le persone che non sopporto rispetto a quello che sopporto!

Tu ti snudi sola

E scopro così, per caso, pochi minuti prima di entrare nella vasca da bagno che tu ti snudi sola!
Sai toglierti tutto, dalle mutande ai calzini, dai pantaloni alla maglietta e senza dimenticare la canottiera.
Quindi se fino ad oggi io ti ho aiutata a spogliarti non ho fatto altro che nutrire la tua pigrizia perché in realtà tu sapevi già fare perfettamente tutto da sola!
Certo, ovviamente lasci tutto sparso in giro per la casa, non ti preoccupi di piegare e tirare su da terra gli indumenti, ma sono sicura che anche questa è solo questione di pigrizia...

Mamma in preda alla follia

Quando per trovare il camper della Barbie che nemmeno ti piace ti scopri a fare chilometri e chilometri in giro per la romagna, quando ti trovi addirittura ad attraversare le campagne mentre sono colpite da una tromba d'aria, quando corri da un negozio all'altro senza sosta, quando telefoni a tutti i negozi che trovi in internet e finalmente ti dicono che c'è e quando tiri fuori la faccia tosta più luccicante che hai e chiedi se possono tenertelo da parte per un paio d'ore per darti il tempo di arrivare... 
Ecco allora vuol proprio dire che sei una madre in preda alla follia!
Però il camper è qui!
Anzi, a dire la verità è a casa della dirimpettaia perché da noi lo avresti trovato subito e invece credo che te lo porterà Babbo Natale.

Scarpe per te!

Con l'arrivo del'autunno oggi ho deciso che era davvero arrivato il momento di occuparmi definitivamente dei tuoi piedi. Ormai le scarpe di tela cominciano ad essere un po' troppo fredde e bisogna cominciare a pensare a una valida alternativa per la scuola.
Ti avevo già comprato un paio di scarpe da ginnastica rosa che tu però avresti stranamente preferito di color argento. Peccato che quando sono andata a cambiarle ho scoperto che l'unico 28 color argento era in realtà composto da un paio di scarpe spaiate un 27 e un 28... E ho dovuto rinunciare mio malgrado al cambio...
Ora la cosa più difficile sarà convincere te che vanno bene così!
Nel frattempo oggi ti ho trovato delle splendide scarpe fucsia che mi sembrano assolutamente perfette per la scuola... Peccato solo che appena le hai viste le hai guardate e senza troppi giri di parole mi hai detto che non ti piacciono!
AiuTTTo....

Ora ti piacciono le Winx

Il giorno del tuo compleanno a chi pensando di farti cosa gradita ti ha regalato qualcosa delle Winx tu hai molto sinceramente ma poco educatamente detto subito che a te le Winx fanno schifo! Io mi sarei seppellita di fronte a questa tua affermazione e in preda all'imbarazzo ho cercato di sviare immediatamente il discorso.
Questo succedeva esattamente l'11 ottobre il giorno della tua festa di compeanno.
Poi soltanto nove giorni dopo, lunedì 20 ottobre improvvisamente mi hai comunicato un cambiamento di programma e mi hai detto "da oggi le Winx mi piacciono!".
Non so cosa ti abbia fatto cambiare idea e non capisco come questo sia potuto succedere così rapidamente ma ne ho preso atto.
Per tutta la giornata di lunedì e anche per quella di ieri tu quando giocavi alle Winx hai sempre detto di essere Stella, la fatina col potere del sole.
Poi oggi quando stavo per scrivere questo post ti ho chiesto conferma che Stella fosse la "tua" Winx ma tu inorrdita dalla mia affermazione mi hai informata che tu quando giochi sei "Tecchina" che poi ho scoperto essere Tecna, la Winx col potere della luce...
Certo che per stare dietro ai tuoi cambiamenti di gusti ci vogliono davvero i poteri magici delle Winx!

Il primo amore non si scorda mai

Dopo aver avuto una breve ma intensa passione per il fucsia sto improvvisamente riavvicina domi al mio primo istintivo amore per il blu in tutte le sue sfumature!
Blu il piumino nuovo e blu le scarpe da ginnastica che sto cercando.
No Alice, per una volta non mi riferisco a te ma a me. Stai tranquilla sono mie le scarpe da ginnastica blu! Ora che ci penso però, anche il tuo piumino nuovo è blu....

La salvia che odore ha?

E poi capita che mentre ti accompagniamo a scuola insieme papà ed io, come hai voluto tu oggi, tu guardando una pianta di salvia ci dica che ti piace la salvia perché ha un odore accogliente...
Non avevo mai pensato di poter definire un odore come "accogliente" ma mi piace questa tua definizione di odore...
Il tuo odore Alice è davvero molto accogliente!

martedì 21 ottobre 2014

Grazie papà!

Come ogni sera anche oggi mentre masticavi lentamente la carne ormai gelata, rimbalzandola da una parte all'altra della bocca, io guardandoti mi stavo innervosendo. Ho cercato più volte di ricordarti che quello era il momento di mangiare e non di giocare e nemmeno di chiacchierare ma è davvero più forte di te, tu non riesci a stare zitta nemmeno quando hai il boccone in bocca!
Dopo averti ripresa più volte, quando ero ormai sul punto di esplodere papà mi ha guardata serio e con calma mi ha chiesto: "Chià come mangiavi tu da piccola?"
È stato allora che improvvisamente mi si è accesa una lampadina.
Io da piccola non mangiavo, non mi piaceva nulla ed ero la disperazione dei miei genitori.
E mi è venuta in mente quella volta che mentre ero a pranzo alla scuola materna, per non deglutire un boccone di carne masticato da almeno un quarto d'ora ho pensato di sputarlo in un vaso di fiori e quando sono stata scoperta dalle maestre sono stata punita rimanendo a mangiare quella bistecca fino all'ora della merenda quando tutti gli altri mangiavano un più allettante panino con la marmellata...
Così ti ho raccontato questo episodio, mentre tu finivi tutta la tua carne... E non mi sono nemmeno più arrabbiata perché se penso al one ero io tu sei davvero bravissima Alice!
Grazie papà, a volte basta davvero poco per risolvere una situazione!


La bimba Maria

La conosciamo da un anno, si chiama Maria, ha la tu età, i capelli corti e scuri, degli occhi furbetti e un'aria dolcissima. Viene a danza con te ma l'anno scorso si limitava ad accompagnare la sua sorellina, solo quest'anno ha deciso che anche lei poteva ballare. E fra di voi è scoccata la scintilla!
Vi abbracciate prima della lezione, lei ti porta le caramelle e i dolcetti quando finisce e si arrabbia con Anna sua sorella se per caso mangia quello che lei aveva gelosamente conservato per te.
Tu le corri incontro a braccia aperte ogni volta che la vedi e poi passi i giorni attendendo con ansia la lezione di danza, perché c'è Maria!
Mi piace Alice in voi bambini questa vostra capacità di fare amicizia così velocemente e di seguire semplicemente il vostro istinto. E sai che ti dico? Che il mio istinto di mamma mi diceva già dall'anno scorso che Maria era una bambina molto simpatica!

Finalmente posso scrivere!

Ancora incredula sto lentamente rendendomi conto che forse l'ultimo aggiornamento installato sul mio IPad ha finalmente risolto la maggior parte dei problemi che da giorni ormai inibivano la mia voglia di aggiornare il blog.
Spero non sia solo un miraggio perché stavo davvero perdendo le speranze... Mezz'ora per scrivere e riscrivere quattro righe mi sembrava davvero uno spreco di tempo!
No papà, non sono ancora pronta ad aggiornare l'iPhone!

Camicie da notte "diverse"

Da quando hai sperimentato l'ebrezza di dormire in camicia da notte ci hai preso gusto. 
Per questo è perché mi piace vederti così ho pensato di comprarti una nuova camicia da notte, per poter dare il cambio a quella rosa frou-frou dalla quale ormai è quasi impossibile separarti.
Così l'altro giorno sono andata a cercarne una.
Immaginavo che trovare una baby camicia da notte non sarebbe stato affatto facile, di solito anche per le bambine come per i maschietti è previsto il pigiama.
Sono entrata in due tre negozi e ho cercato da sola poi in uno,k più piccolo la commessa mi ha avvicinata chiedendomi se poteva essermi di aiuto. Le ho spiegato la mia necessità e lei mi ha rassicurata dicendomi: "sì ne abbiamo diverse!".
Ho subito pensato "bene, sono finalmente entrata nel posto giusto!" E poi l'ho seguita mentre si dirigeva con passo convinto verso un cassettone. Lo ha aperto e ha tirato fuori tre buste. Mentre io la osservavo curiosa e impaziente lei ha steso sul bancone tre pigiami con i leggins abbinati a delle maglie un po' lunghe. Io allora l'ho guardata perplessa e le ho detto "mah... Sono pigiami!" lei allora allontanando i leggins ha detto convinta "ma lei può usare solo la parte sopra come camicia da notte!".
Peccato che se lo avessi fatto tu avresti avuto una camicia da notte troppo stretta è troppo corta!
Ma dico io cara commessa, se non hai delle camicie da notte per bambini è così difficile dire di no? Pensi davvero di riuscire a convincermi a farti dormire con addosso una maglia taglia dodici anni perché così la lunghezza assomiglierebbe a quella di una camicia da notte?
Forse quando all'inizio della conversazione mi hai detto "ne abbiamo diverse" non intendevi dire svariate ma intendevi dire che erano diverse dalle camicie da notte...
La ricerca continua e non temere Alice, io non demordo!

"Ordinata" proprio come me!

Quando oggi ti sono venuta a prendere una sorpresa mi aspettava dentro la tua aula. Oggi hai deciso di svuotare il tuo "segnino" che poi sarebbe il pezzo di ripiano che a scuola ha il tuo segnino e dove tu puoi mettere i tuoi lavoretti. In pochi attimi mi hai scaricato in mano una valanga di fogli, ritagli di giornale, foglie e pezzetti di carta.... 
Beh Alice, non si può certo dire che tu sia una bimba ordinata e temo che questo scomodo aspetto tu lo abbia ereditato da me. Povero papà!
Per fortuna che oggi tornavamo da scuola con la macchina di Giulia perché ci vedevo bene a piedi con tutta quella carta da trasportare...

Strani capricci mattutini

Ti svegli e subito mi dici che non vuoi andare a scuola.
Provi a convincermi nel più classico dei modi adducendo i pretesti più banali, un mal di testa, un mal di pancia... Ovviamente nè io nè tuo padre cediamo ai tuoi capricci.
Ti ho chiesto spiegazioni sul perché tu  stamattina proprio non avevi voglia di andare a scuola ma tu svii e continui solo a ripetere che vuoi stare a casa, addirittura aggiungi che non vuoi nemmeno andare a danza oggi pomeriggio.
Non lo avevi mai fatto prima.
La cosa un po' mi stupisce.
Mentre ti aiuto ad abbottonarti il grembiule mi chiedo cosa sia successo e poi mi dico che che forse sono solo normali capricci da bambini.
Sei così matura e brava Alice che a volte mi dimentico che tu sei solo una bambina.

Buongiorno amore!

Mi sveglio e vengo in camera a guardarti che dormi nel tuo lettino.
La tua solita posizione con le gambe tutte "abbirbugliate" (come diresti tu).
Da sempre tu ti addormenti e dormi in posizione fetale, tutta accartocciata e ripiegata sul tuo stesso corpo.
Ti guardo e mi chiedo stupita come diavolo fai a dormire così!
Eppure questa è fra tutte la tua posizione preferita.
Ora però è ora di svegliarsi pigrona!

lunedì 20 ottobre 2014

Tu cresci... senza scarpe...

Senza che io praticamente me ne accorga ecco che una felpa, un vestito o un paio di leggins passano dall'essere troppo grandi per essere messi a essere decisamente troppo piccoli perché tu ci possa stare dentro...
È incredibile la velocità con cui tu smetti di aver bisogno dello sgabellino per lavarti i denti o del riduttore per il water, e se non sto attenta fra un po' anche lo spigolo della finestra aperta diventerà un pericoloso killer per la tua fronte "attaccata" ad una testa sempre troppo distratta....
Cresci a vista d'occhio Alice, me lo dicono gli amici Pillo ed Elisabetta che non ti vedono solo da giugno, me lo dicono le grandi buste di vestiti che non ti vanno più e accatasto in giro per la casa mentre penso a dove metterle in garage in attesa di darle via, me lo dicono i tuoi calzini che ieri erano perfetti e che ora hanno un tallone "disegnato" che si stende faticosamente sotto la pianta del piedi, me lo dici tu quando mi fai giustamente notare che le scarpe ti fanno male!
Ecco Alice, parliamo delle scarpe... Io avrei bisogno dei tuoi piedi come misura quando andiamo a comprarle, ma non avrei per niente bisogno dei tuoi suggerimenti e soprattutto del tuo gusto decisamente troppo fashion...


Buon proposito di famiglia...

Dopo aver riflettuto molto negli ultimi giorni, dopo essermi guardata allo specchio e aver fatto alcune fondamentali valutazioni sono arrivata alla conclusione che il mio stile di vita deve cambiare. 
No Alice, non ti aspettare un cambiamento drastico ma diciamo che sto cercando di spingere le vele affinché la "barca" vada in un'altra direzione, perché quella che aveva preso non mi sembrava per nulla la migliore.
Quindi diciamo che ho stilato una lista di sette "buoni propositi", alcuni piccoli e altri grandi, alcuni realizzabili, altri... Decisamente meno. 
1) Bere meno caffè... 
Sinceramente Alice? Non credo che ci riuscirò!
Però potrei almeno imparare a gustare con calma il prezioso momento del caffè, evitando di trangugiarlo in un sorso, "rallentandolo" e soprattutto trasformandolo in una vera e propria coccola i cui benefici durino un po' di più di un istante.
2) Mangiare meno schifezze! 
È dura Alice ma impegnandomi potrei riuscire ad ottenere qualche valido risultato.
La dieta "schifezziana" della quale io sono assolutamente la regina mi sta velocemente portando in abissi inesplorati (e non mi riferisco solo al peso) e non credo che cenare meglio, quando capita, riesca a limitare i danni fatti dai miei pranzi assolutamente da censurare. 
3) Bere di più.
C'è la posso fare!
No Alice no mi sto riferendo a bere più "billa" come la chiami tu sostituendo la "L" alla "R", anche se ammetto che la prospettiva sarebbe molto allettante! Mi riferisco a bere più acqua, molta più acqua! Perché se il nostro corpo è fatto per la maggior parte di acqua io allora non so come faccio a stare in piedi!
4) Pranzare in un po' più di sette minuti.
Questo si può e si deve fare!
Si questo Alice è uno fra i primi importanti obiettivi che voglio raggiungere!
Basta arrivare a casa all'una e cinque ed essere davanti alla tua scuola all'una e un quarto con lo stomaco già pieno!
E basta anche mangiare stando al telefono! 
Smetterò di rispondere già dalle 12 così da dedicarmi con calma al mio pranzo!
5) Prendermi più cura dei miei capelli.
Si deve fare Alice!!!
Ovvero prendermene cura, perché non c'è un più da aggiungere a qualcosa. Bisogna proprio iniziare da zero! Non posso ridurmi ad andare dalla parrucchiera dopo dieci mesi quando ormai i miei capelli hanno perso qualsiasi forma e assomigliano sempre più ad un pagliaio sbruciacchiato!
6) Prendermi più cura del mio corpo...
Sarebbe assolutamente necessario riuscirci Alice...
Basta con i peli che crescono liberi sulle mie gambe... Non va bene!
Non posso ridurmi tutte le volte ad assomigliare più ad un calciatore che ad una ballerina, non posso essere obbligata a mettere i pantaloni lunghi perché le gonne o i bermuda svelerebbero dettagli raccapriccianti! 
7) fare un po' di shopping anche per me.
Doveroso farlo...
Non temere Alice questo non significa che da domani tu andrai in giro come la piccola fiammiferaia... Ma io devo occuparmi anche del mio abbigliamento che lascia decisamente troppo a desiderare....
Lo so lo dico ogni anno al cambio stagione e ogni anno tento di buttare via indumenti informi e di sostituirli con qualcosa di più decente.
Magari un po' alla volta otterrò qualche visibile risultato... Lo so siamo molto lontani dalla meta... Però qualcosa quest'anno mi sono già comprata...
Ok... Considerando il fatto che ho bevuto già due caffè di cui il secondo in fretta credo che per oggi il punto "1" vada rivisto ma potrei dedicarmi almeno al punto "3" e andare almeno a bere un bel bicchierone d'acqua fresca...
Sai una cosa Alice? A questa lista di buoni propositi c'è n'è uno in più che non ho scritto ma che è importantissimo e vorrei davvero che diventasse un buon proposito di famiglia.
Da stasera potremmo mangiare senza cellulari sulla tavola o in tasca.
Questo vale soprattutto per me che sono dannatamente male abituata a condividere la mio giornata col mio telefonino, ma anche per papà e questo è un fondamentale "mattone" per quello che sarà il tuo futuro. Come potremo un giorno insegnarti a mangiare guardandoci in faccia e non giocando col cellulare se siamo noi i primi a essere distratti dall'infernale oggetto?

domenica 19 ottobre 2014

La buccia della lasagna

Oggi domenica a casa nostra si pranza con la pasta al forno.
Tu ne hai divorato un piatto e poi ne hai chiesto una seconda porzione. Poi mente mangiavi il secondo piatto mi hai detto che "la buccia" non ti piaceva. 
Per "buccia" credo tu ti riferissi alla crosticina croccante che si era formata sopra.
Te l'ho tolta ovviamente ma tu hai continuato a insistere che davvero non ti piaceva e poi hai allontanato il piatto dicendo che non ne volevi più.
Strano che tu te ne sia accorta soltanto quando hai chiesto il bis...


Momento di down

E quando ti accorgi che hai "mollato", quando per la prima volta senti la tua voce che inaspettatamente ammette di "essersi arresa", allora capisci che cosa è quella strana sensazione che ti porti dentro da un po' di tempo.
Dicono che io sia sempre stata una "combattente", una "tosta", in realtà Alice io mi sono spesso vista proprio in maniera opposta, come una che si lascia sopraffare dagli eventi della vita, soprattutto da quelli più drammatici.
Non mi vedo come una che non si abbatte ma non mi ero mai vista nemmeno come una che si arrende. Di solito lottavo per raggiungere i miei sogni e mi impegnavo con tutte le mie forze per non restare mai con il rimpianto nel cuore.
Ma qualcosa è cambiato in me.
Sempre più spesso lascio che le cose mi scorrano sopra, anche quelle che non mi va che vadano in un certo modo. Non oppongo più resistenza, è troppo faticoso e spesso ho verificato che è anche inutile. 
Tanto Alice nella vita ci si abitua a tutto. Anche a un mese di luglio che é troppo freddo e a un mese di ottobre che è troppo caldo.
È così risparmio le mie energie per altre cose, per quelle sulle quali posso davvero fare qualcosa...
Ogni tanto anche le mamme sono stanche Alice. 




sabato 18 ottobre 2014

Una bimba ad alto mantenimento

Il tuo vestito da streghetta per domani è pronto, il calendario dell'Avvento in lavorazione, la cuccia del cane Wipsy a buon punto.
Direi che di carne sul fuoco c'è n'è già abbastanza. Io sono soddisfatta anche se poi mi chiedo se queste cose fanno più piacere a me o a te e la risposta credo di saperla.
In ogni caso mi piace quando mi chiedi se ho finito la casetta del "cane malato".
Mi fa sentire utile.
Oggi riesco ad accontentarti facendoti una casetta di feltro... ma se guardo avanti non ho certezze sul fatto che riuscirò a soddisfare sempre le tue richieste.
Finché si tratta di fare qualche lavoretto di cucito e di prepararti le cotolette ci sono ma temo che tu sarai "ad alto mantenimento" come direbbe papà....

venerdì 17 ottobre 2014

Sessanta chilometri

Il tempo quando aspetti una notizia non passa mai. E ti ritrovi a guardare l'orologio ogni cinque minuti pensando che ne siano passati almeno il triplo e a controllare che il telefono nel frattempo non si sia spento.
E alla fine, innervosita dal l'attesa, in ansia, decidi di chiamare.
E allora scopri che tua mamma è già a casa, che la tac a cui doveva sottoporsi oggi l'ha già finita... E preferisci non dire nulla perché il silenzio è sicuramente meglio delle parolacce che si accalcano nella tua mente!
Perché vedi Alice nella mia "casa di origine" sono sempre tutti in prima linea se c'è da raccontare un dramma, sono tutti bravissimi per descrivere ogni singola fase di una TAC, senza risparmiarmi nessunissimo l'articolare ed esagerando ogni singolo dettaglio, di aghi che perforano le vene lasciando dolorosi ematomi che durano settimane, dimenticandosi facilmente del fatto che io mi sottopongo ad una ogni anno... ma quando c'è da sciogliere la tensione, da concludere un dramma, da dare notizie rasserenanti allora si dimenticano...
Si dimenticano di una figlia che vive a sessanta chilometri di distanza ma non per questo é meno figlia o si preoccupa di meno, si dimenticano di una sorella che per impadronirsi di un pezzo della sua vita ha dovuto necessariamente mettere una distanza fra lei e le sue origini, così come si sono dimenticati di quegli oltre quindici anni in cui c'ero io sempre io e soltanto io quando loro avevano bisogno di me e non mi sono mai dimenticata di mantenere tutti i formati di quello che stava succedendo, nel bene e nel male.
Ma evidentemente bastano sessanta chilometri a far dimenticare... peccato che questo non valga anche per me!

Risveglio soft

Risveglio soft quello di oggi.
Una riunione delle maestre ha posticipato l'ingresso a scuola di due ore e noi c'è la stiamo prendendo comoda. Dopo la colazione in pigiama, anzi, per te in camicia da notte, c'è la siamo prese comoda.
Tu mi hai chiesto di poter restare a scuola nel pomeriggio e io ho accettato non proprio volentierissimo soprattutto pensando a come diventi terribilmente capricciosa quando il pomeriggio non dormi.
Speriamo di non pentirci... 

giovedì 16 ottobre 2014

Semplicemente furba

La tua nuova tecnica quando combini qualcosa è quella di chiedere immediatamente scusa, ovviamente con abbinata l'aria mesta e lo sguardo da cucciola pentita.
A quel punto se io mi azzardo a continuare a lamentarmi o a sgridarti tu subito ti irrigidisci e con l'aria decisamente stizzita protesti animatamente sottolineando che "tu mi hai chiesto scusa!". E poi aggiungi "allola non selve!"...

Pennellate strane di una normale mattina d'autunno

Oggi ho cominciato la giornata paragonando i membri della nostra famiglia api come cose che la natura ci regala nelle diverse stagioni. Così papà che è nato in primavera è un fiore, tu sei una castagna e io una foglia ingiallita.... Ok d'accordo per me potevo impegnarmi e trovare qualcosa di meglio!
Poi ho continuato lavandomi per errore i denti con il tuo dentifricio dall'improponibile gusto frutta/banana... poi appena uscita da casa ho aiutato una lumaca ad attraversare la strada, come se fosse la cosa più normale da fare...
Ho capito subito che quella che era appena iniziata si preannunciava una giornata strana...
Poco più tardi all'ufficio postale l'impiegata prima di consegnarmi una raccomandata di papà mi ha domandato insistentemente chi era per me il signor Riccardo. Le ho risposto che è mio marito e quando un istante dopo mi ha chiesto conferma del fatto che io fossi la moglie, ho sorriso pensando che ancora a distanza di quasi un anno l'uso di queste due parole "moglie e marito" riferite a noi due continua ad avere su di me un effetto "scossa".
Poco più tardi sono entrata in un negozio con il chiaro intento di comprare una maglia non per te ma per me... Penso che forse dopo questo autunno estivo davvero nevicherà ad agosto!
Ed infine ascoltando la radio ho scoperto che il "leprechaun" in italiano "Leprecan" non è soltanto un banale folletto irlandese, ma è addirittura il calzolaio delle fate...
Bene direi che ora dopo questa scoperta si può tranquillamente tornare alla normalità!

mercoledì 15 ottobre 2014

Un pomeriggio di relax casalingo

Ti sei svegliata e mi sei venuta incontro ridendo poi quando mi hai vista a metà scala mi hai parlato di un telefono scarico che suonava nella vasca da bagno trasparente. Peccato che la nostra vasca sia bianca e non ci sia nessun telefono che suona...
Poi dopo aver fatto merenda hai detto che dovevi andare in bagno a fare il "lavorone" e hai fatto tutto da sola, compreso lavarti e asciugarti!
Appena uscita dal bagno ti sei soffiata il naso senza nessun aiuto e in maniera assolutamente perfetta!
Una volta espletate tutte le funzioni vitali primarie e non, ci siamo concesse un magnifico e assolutamente necessario pomeriggio di relax casalingo e mentre tu hai giocato con i playmobil e i loro numerosissimi accessori io ho finalmente aggiornato il blog che era rimasto molto indietro.
Ora ci prepariamo a una bella serata in famiglia!



Un giorno di pioggia!

Andare a scuola con la pioggia ha sempre il suo fascino per te, soprattutto quando ti dico che possiamo andarci a piedi...
Con addosso le galosce nuove, rosa con i cuoricini, l'ombrello trasparente di Peppa e l'impermeabile sempre di Peppa che continua magicamente ad essere sempre della misura giusta anche se è passato un anno, abbiamo fatto il pezzo di strada che ci divide dalla tua scuola materna tu saltando nelle pozzanghere ed io guardandoti mentre ti divertivi.Peccato solo che proprio nel momento esatto in cui io avrei dovuto tornare a casa sia venuto giù un temporale incredibile...
Ho provato ad aspettare un po' ma poi solo l'offerta di un passaggio da un'altra mamma mi ha salvata da una doccia non programmata.

Sogni in camicia da notte

L'altro giorno l'avevamo comprata, io avevo molti dubbi e non sapevo nemmeno se tu l'avresti mai utilizzata ma a te piaceva molto e di fronte alle tue idee chiare non sono riuscita a resistere.
Io mi ero soffermata sulla versione in grigio mélange, ma tu senza esitazioni hai ovviamente scelto quella rosa che avevo cercato invano di nascondere al tuo sguardo solo apparentemente distratto.
Come ti ho detto io non ero convinta, ma poi quando te l'ho provata e te l'ho vista addosso ho visto solo un sogno diventare realtà.
Ho sempre sperato un giorno di vederti andare a nanna in camicia da notte e tu lì dentro eri assolutamente bellissima, tenera e perfetta.
Il collo, le spalle, le maniche così incredibilmente frou-frou ti accarezzavano il corpo come l'incarico di una caramella.
Ieri sera ti ho proposto di indossarla, in verità ero io che non vedevo l'ora di mettertela.
Tu hai accettato subito e così per la prima volta sei andata a nanna in camicia da notte.
Stamattina quando ti ho vista arrivare attaccata al collo di papà come un piccolo koala, persa dentro alla tua camicia da notte rosa, con le gambette nude e i piedi che spuntavano oltre la fine dell'oro ho sorriso felice.
Poi papà ti ha guardata e ti ha detto: "sembri Wendy di Peter Pan!" e io ho subito pensato che aveva proprio ragione!

martedì 14 ottobre 2014

Super Chiara!

Dopo tre giorni in cui i pranzi e le cene sono dati piacevolmente allietati dal coro tuo e di Arianna che mi ringraziavate per aver cucinato cose buone urlando a gran voce "su-per Chia-ra!", oggi abbiamo dovuto salutarle e ritornare alla nostra normalitá.
Domani tu tornerai a scuola, rivedrai le tue amiche "pitere" che non ho ancora ben capito cosa significhi ma è così che chiama il vostro gruppetto la brava maestra Grazia,  ed io ricomincerò a fare le mie mille cose che mi divertono, mi stancano, mi occupano la vita è mi riempiono le giornate rendendole sempre troppo corte e super "affollate", ma il vostro "super Chiara!" Ammetto che mi mancherà....
Ora manca solo la festina che farai a scuola insieme ai tuoi comoagni nati in ottobre e poi questo compleanno sarà davvero stato festeggiato da tutti!
Anche quest'anno Alice non ti puoi certo lamentare!

lunedì 13 ottobre 2014

Brava Alice!

E poi capita che un'amica ti chiama e ti racconta che tua figlia ha preso le difese di suo figlio molto più piccolo di lei e tu mentre ascolti in rigoroso silenzio il suo racconto pensi che hai una bambina davvero brava e quasi ti stupisci del suo atteggiamento maturo molto di più di quello che sospettavi.
Brava Alice, sono molto orgogliosa di te e volevo dirtelo! Così si fa! 
Ci si mette sempre dalla parte dei più piccoli e dei più indifesi!
Mi sei proprio piaciuta!

La R che viene e che va...

Tu ormai parli bene ma fra le tante lettere c'è n'è una che magicamente viene e va a seconda di come sia formata la parola. 
Ecco che in "lacrime" e "burro" la "R" appare forte, decisa, arrotata, a volte alla francese a volte quasi tedesca, in ogni caso mai come una "R" italiana.
Poi in parole come "perché" e "arrivo" si trasforma in una perfetta "L" assumendo quel tenero modo di parlare che ricorda un po' la lingua cinese è un po' il simpatico canarino Titti amico/nemico di gatto Silvestro.
Insomma Alice questa "R" a quanto pare non ci va mai bene o è troppa o è troppo poca! Noi adulti a volte siamo davvero incontentabili!

domenica 12 ottobre 2014

Attraverso una serratura!

Ero in bagno quando all'improvviso ho scoperto che tu spii dalle serrature!
Non so bene da quanto tempo ti sia venuto in mente di fare una cosa del genere e non so nemmeno se questa sia la prima volta che ci hai provato ma so che ci riesci benissimo e che la cosa ti diverte un sacco e a dire la verità oggi quando l'ho scoperto ha divertito anche me.
Ti sentivo fuori dalla porta che ti sbellicavi e mi dicevi divertita "vedo le tue mutande! Vedo il tuo culo!", come se fosse la prima volta che vedevi queste cose!
La verità è che guardare il mondo attraverso una serratura ha un effetto di trasgressione che si percepisce fin da piccoli!

Torta di compleanno e molto di più!

Con Trilly e la cremina ai frutti di bosco, come la volevi tu!
Rotonda e con la candeline a forma di 4 di colore rosa, come da sempre l'avrei voluta io!
Buonissima e della pasticceria che ha scelto papà!
Una torta di compleanno perfetta che ha messo d'accordo tutti!
Quest'anno la piccola fatina verde ha sostituito la Peppa e non posso dire che il cambio di personaggio mi sia dispiaciuto... E nemmeno il cambio di pasticceria!

Mirabilandia Primo week end

Eccoci al primo di una serie di week end che per ragioni diverse ci vedono trascorrere almeno uno dei due giorni a Mirabilandia. 
Tu ormai "sei di casa" e ti muovi con una familiarità che a papà piace molto e a me fa sorridere. 
In molte persone dello staff ti conoscono e tu ne conosci altrettante.
Appena arrivati la prima sosta obbligata è dalla "Pagaz" dove tutte le commesse ti hanno coccolata e viziata intrattenendosi in brillanti conversazioni con te che avevi come primo obiettivo quello di presentare a chiunque incrociasse il tuo sguardo, la tua amichetta "Alianna di Loma".
Poi le giostre, stracolme di gente e mentre io ero stanca ancora prima di iniziare il giro tu eri solo ed esclusivamente felice!
Una giornata lunga e faticosa ma che mi resterà in mente più per i tuoi sorrisi che per tutto il resto.
Ora attendiamo la prossima domenica per Mirabilandia parte seconda...

Tu sai fare le addizioni!

E poi dopo aver scoperto per caso che sapevi leggere i numeri e le lettere, quando quasi un anno fa a sorpresa in aeroporto tu ci hai indicato il gate che stavamo cercando, ora mi hai stupita di nuovo dimostrandomi che sai fare le addizioni sulle dita.
Così incredula ho fatto diverse prove rimanendo ogni volta sempre più sconvolta dalla tua inaspettata abilità. 
Tre più quattro, due più sei, uno più cinque... Non ne hai sbagliata una Alice!

sabato 11 ottobre 2014

Pennellate dal giorno della festa

Gli ultimi, frenetici preparativi, hanno riempito il nostro sabato mattina. Dopo la colazione al solito bar abbiamo fatto un'inconsueta spesa con tutto ciò che mancava ancora per la festa poi io mi si o dedicata alla farcitura dei tramezzini alla Nutella (giuro che non ne ho assaggiato uno!), mentre tu sei andata al parco con papà a giocare con la tua amichetta Arianna.
Il primo pomeriggio è volato senza che io riuscissi a rilassarmi e alle tre sono andata ad allestire il posto dove poi avremmo festeggiato il tuo compleanno.
Palloncini, bandierine e il supporto prezioso di Sonia sono stati sufficienti a rendere perfetto l'ambiente e la splendida giornata dal clima assolutamente estivo ha fatto il resto!
La gioia nei tuoi occhi quando sei arrivata è stato l'unico ringraziamento di cui avevo bisogno.
Di lì in avanti il frenetico susseguirsi dell'arrivo dei tuoi amici e dei loro genitori hanno fatto si che io comprendessi ben poco di ciò che mi stava succedendo attorno ma so che tu sei stata felice.
Io mi sono improvvisata truccatrice di qualche bambino che mi ha dato fiducia e ha fatto da coraggiosa cavia mentre la brava Deborah ha provveduto a truccare i bimbi più esigenti.
Papà per non essere da meno si è trasformato in un perfetto "giullare" intrattenendo i bambini col gioco del sacco pieno e sacco vuoto...
La torta finalmente rotonda dopo tre anni dei soliti noiosi rettangoli e finalmente buonissima è stata una piacevolissima è gradita da tutti sorpresa!
Tu hai continuato per tutto il pomeriggio a correre, giocare e a scartare liberamente i pacchetti mentre papà poi provvedeva a metterli in macchina e io ho completamente perso la cognizione del tempo, dello spazio e di tutto il resto e io più tardi mi sono ritrovata a casa sommersa da un mare di regali dei quali per la maggior parte nemmeno sapevo chi avrei dovuto ringraziare...
I giocattoli l'hanno fatta da padroni ma del resto ammetto che io ne sono stata assolutamente felice perché il compleanno di un bimbo di quattro anni secondo me "deve essere a base di giochi".
La tua emozione quando tutti ti hanno cantato la canzone "buon compleanno" e il tuo "graaazie"  urlato con tutta la voce che sei riuscita a trovare hanno emozionato e commosso anche me.      
Alla fine di questo faticosissimo ma riuscito pomeriggio siamo addirittura riusciti ad andare a cena fuori con Arianna, mamma Silvia e papà Ale e tu non hai smesso nemmeno per un attimo di essere felice... Credo che questo resterà per te uno splendido compleanno!
Grazie di cuore a tutti quelli che con la loro presenza ci sono voluti stare vicini in questo quarto compleanno della nostra principessa!


venerdì 10 ottobre 2014

Una pessima giornata a da mamma!

Se dovessi fare una classifica oggi sicuramente la metterei fra le tre peggiori giornate "da mamma" da quando sei nata. La tua mancanza di sonno nel pomeriggio ti ha resa assolutamente ingestibile e insopportabile. Hai fatto capricci per tutto, perchè eri stanca e al supermercato non volevi camminare ma nemmeno stare nel carrello e pretendevi di essere trasportata in braccio, perché volevi i regali che abbiamo fatto alla tua amichetta Arianna per il suo compleanno appena passato, perchè ti scappava la cacca ma non volevi farla, perchè pretendevi che Arianna disegnasse insieme a te mentre lei invece voleva giocare, perchè non volevi che lei comprasse una maglia che tanto tu non avresti mai messo, perché volevi mangiare anche tu il panino del Mc Donald's per cena, perché avevi paura di restare digiuna visto che non ti ho comprato il panino del Mc Donald's...
Sei riuscita a trasformare in un incubo quello che doveva essere un bel pomeriggio.
Sei riuscita a farmi arrabbiare e innervosire come solo tu sai fare.
Ecco Alice, quando arrivo in fondo a giornate come queste mi sento molto più che esausta.

Lavorare sotto strss

Tre quarti d'ora per farti il bagno completo di capelli, imbastire un cena, apparecchiare la tavola, svuotare la lavastoviglie... e chi più ne ha più ne metta!
Quando sostengo che fare le cose sotto stress di solito mi porta a produrre risultati più velocemente del solito non mi sbaglio affatto!
Ora spero solo di cenare e andare a letto perché oggi con te Alice ho davvero perso oltre che la pazienza anche le parole!


Sorprese per te!

Certo che la tua faccia quando oggi a prenderti a scuola sono venuta insieme ad Arianna a Silvia e ad Ale resterá come una delle più incredule che tu sia mai riuscita a fare in questi quattro anni!
Eri lì nel giardino della scuola che giocavi con le tue amiche di sempre e quando mi hai vista mi sei corsa incontro e non credo che tu abbia capito subito chi fossero le persone accanto a me e nemmeno che fossero venute a prendere te!
Anche questa sorpresa è andata a buon fine!
Purtroppo il fratello del "tuo" Leo si è ammalato e non potrà venire al tuo compleanno ma come vedi le sorprese non sono comunque mancate!
È ancora non sai che Arianna domenica e lunedì dormira a casa nostra e che lunedì e martedì tu salterai la scuola per stare un po' con lei!

Un saluto da Leo

Oggi appena ti sei svegliata con ancora il segno del cuscino sulla faccia, mi hai guardata con una faccina triste e poi mi hai detto "come vollei il mio Leo, mi manca tanto!". 
Ho sorriso di nascosto pensando alla sorpresa che stavamo preparando alle tue spalle e ho goduto pregustando la tua faccia quando domani te lo saresti finalmente trovata di fronte.
Ho mantenuto il segreto e non ti ho detto nulla.
In mattinata ho sentito più volte Paola, sua mamma per gli ultimi accordi per domani.
Poi poco prima dell'una la telefonata... Il tuo Leo non potrà venire domani: suo fratello Tommy è tornato da scuola con la febbre alta.
Purtroppo Leo sarà il grande assente domani... Per fortuna sarai circondata da tante persone che ti vogliono tutte bene!
Mi spiace...

giovedì 9 ottobre 2014

Le tue sicurezze

Sono bastati un paio di giri in biciletta a darti la sicurezza necessari a farti dire "mamma non mi serve più il seggiolino lo puoi togliere, io vengo con la mia bici!".
Sei passata dai mille timori che avevi ultimamente sulla piccola biciletta rossa di Minnie sulla quale hai faticosamente imparato a pedalare, al coraggio di sentirti perfettamente in grado di affrontare anche la strada da sola.
Ecco per andare proprio da sola, io credo Alice che ancora ci voglia tempo, ma intanto oggi hai addirittura frenato spontaneamente...

"In attesa"

In attesa della grande festa di compleanno che chiuderà tutti i festeggiamenti e segnerà l'inizio di una serie di week end piuttosto intensi.
In attesa dell'arrivo di tanti amici tuoi, ma anche miei, che con l'occasione del tuo compleanno verranno a trovarci per passare insieme qualche giorno.
In attesa di una grande cena che sabato sera sarà la perfetta conclusione di una giornata che sarà piena, come pien sarà la mia pancia a fine giornata.
In attesa di una domenica a Mirabilandia che ti vedrà sicurzmente felice e circondata da tante persone che ti vogliono bene!
Domani Alice ti aspetta una grande sorpresa... Ed è solo la prima, sabato la seconda!

mercoledì 8 ottobre 2014

Pennellate di oggi

Dalla canzone "buon compleanno" in poi oggi per te é stata una giornata perfetta. 
Prima hai ricevuto la bicicletta rosa con le principesse e anche se non ne sei stata affatto sorpresa ne sei stata sicuramente felice. 
Il mini pacchetto sul tavolo con tanto di colonna sonora e con dentro piccole prelibatezze e regalini è stato invece assolutamente inaspettato.
Poi hai aperto i regali e come avevi giustamente è misteriosamente previsto dentro al pacchetto di Zizi e Bigginia hai trovato il tanto ambito "cane malato" ovvero il gioco Wipsy il veterinario.
A sorpresa hai ricevuto anche la mini rossa di Ten e Babby (ken e Barbie) che teoricamente avremmo dovuto darti al compleanno ma che io e papà non abbiamo resistito a non darti e in molti avrebbero scommesso che sarebbe finita così.
Poi sei andata a scuola in bicicletta accompagnata da mamma e papà e hai anche portato le caramelle da distibuire ai compagni di scuola in attesa della festa che si farà a fine mese.
Poi sei tornata da scuola e hai giocato con il re è la regina dei Playmobil, nuovo regalo che ti ha entusiasmata anche e soprattutto per la presenza della principessa e dell'arco fiorito, immagine che ricordava davvero tanto il "nostro" matrimonio antiguano,
Più tardi dopo la nanna hai fatto un bel giro in bicicletta prima con me poi con papà.
In conclusione del giornata una bella cena al ristorante in compagnia mia e di un papà in cravatta e con l'immancabile torta con le candeline...
È buon compleanno!



Buon quarto compleanno Alice!

Il ricordo di quegli attimi che hanno cambiato per sempre la mia vita è custodito in me come un prezioso regalo che la vita stessa mi ha fatto. 
Ancora nessuno mi aveva mai chiamata "mamma", ma in quella mattina dell'8 ottobre di quattro anni fa, nel preciso istante in cui tu hai emesso il tuo primo vagito, io pur non comprendendo pienamente il significato di quella parola, lo ero appena diventata.
"Mamma", tu non sapevi dirlo e io non sapevo bene come fare per esserlo, ma il mondo ci aveva appena messe l'una di fronte all'altra con questi ruoli, una madre e l'altra figlia, entrambe spaventate e pronte a vivere insieme l'avventura più incredibile e allo stesso tempo più naturale.
"Mamma", io ho imparato ad esserlo, guardando te, interpretando i tuoi sorrisi e ancora di più i tuoi pianti e mentre tu crescevi, io crescevo al tuo fianco.
Ho cercato ogni giorno di capire dai miei errori e di diventare sempre di più una madre migliore.
Non sempre ci sono riuscita: tante volte ho sbagliato, tante altre ho fatto bene ma ho sempre cercato di fare del mio meglio per te.
Ho cercato ogni volta di regalarti i miei sorrisi più belli e di non trasmetterti mai le mie paure più profonde e i miei timori più nascosti... Ma quando la vita mi ha messa di fronte alla sfida più grande non sono riuscita a proteggerti da me stessa.
So che tu non mi porti rancore per questo, ma io non me lo perdonerò mai.
E in mezzo alle lacrime, ai sorrisi e ai pianti anche di gioia, in mezzo alle emozioni, alle speranze e ai sogni, in mezzo ai capricci, alle coccole e agli abbracci, in mezzo ai piccoli viaggi in macchina che ogni volta sembrano traslochi, ma anche a quelli lunghissimi in aereo che traslochi un po' lo sono davvero, in mezzo ai castelli di sabbia e alle "nuotate con papà", in mezzo ai timidi ma divertenti approcci con la neve, in mezzo ai giochi sparsi ovunque anche dentro l'aspirapolvere, in mezzo alle serate x-factor ma anche master chef, in mezzo alle gite a Mirabilandia e alle numerose discese dal "blu ivei", in mezzo ai cartoni animati e alle favole lette ad alta voce, in mezzo alle case delle bambole e ai Cicciobelli che prima erano i miei, in mezzo alla tua passione per i libri, ma anche per i pennarelli e per l'Ipad che anche quello a dire la verità sarebbe il mio, in mezzo ai biscotti a forma di ippopotamo preparati insieme tu ed io, in mezzo alle feste piene di palloncini e quest'anno alle bandierine rosa con sopra il quattro, in mezzo alla musica, ai concerti con le cuffie che tu continui a chiamare casco, in mezzo alle canzoni che io canto e sbaglio e che tu immancabilmente ogni volta correggi, in mezzo alle lezioni di danza e ai saggi spiati con gli occhi umidi da dietro le quinte, in mezzo ai tuoi grembiuli personalizzati e alle tue prime volte che immancabilmente mi commuovono, in mezzo alle notti abbracciate che non ci fanno dormire ma che non sono mai abbastanza, in mezzo alle scarpe che ieri andavano e oggi improvvisamente non vanno più, in mezzo ai pantaloni sempre più corti alle maglie in pandant e alle gonne che fanno frou-frou, in mezzo alle ginocchia sbucciate e alle "penne magiche" che curano il prurito, in mezzo ai cerotti con le principesse che stanno bene anche su ferite inesistenti e che poi magicamente guariscono, in mezzo agli smalti e ai trucchi che ti piacciono davvero tanto, in mezzo a vasche da bagno piene di schiuma e a capelli lunghissimi e davvero bellissimi, in mezzo alle lettere da e per Babbo Natale e a quelle per la cicogna... Tu Alice sei cresciuta e sei diventata una bambina grande, bella intelligente e buona!
Non avrei davvero potuto desiderare di più!
Ti guardo mentre con l'aria stupita scarti i regali, mentre tenti di pedalare sulla tua bicicletta nuova, mentre gli occhi ti brillano perché oggi è il tuo "compeanno" (lo sai anche dire bene ma l'entusiasmo ha fatto sparire la "L") e ancora, dopo questi meravigliosi quattro lunghi anni non mi sembra possibile che tu sia mia figlia... il nostro capolavoro più grande!
Oggi sono io a ringraziarti e a dirti "Dazie" Alice per tutti questi indimenticabili attimi che ci regali ogni giorno e tanti auguri di buon compleanno!


Inviato da iPhone

martedì 7 ottobre 2014

Ultima notte col tre...

Dopo una giornata frenetica passata a rimbalzare e correre di qua e di là nel tentativo di rendere il giorno del tuo compleanno e i relativi festeggiamenti assolutamente perfetti e indimenticabili, alla disperata ricerca delle cose più assurde e introvabili, finalmente ora mi sono seduta sul divano. 
La paura di dimenticare qualcosa di importante un qualsiasi dettaglio che per te non lo e il timore di aver dimenticato qualcuna delle tue innumerevoli e variabilissime richieste sono svanite e la tensione si è leggermente abbassata.
Faccio un riepilogo mentale e spunto le cose fatte... 
Bandierine rosa col 4: fatto!
Bicicletta delle principesse: fatto!
Casco rosa nominale: fatto!
Borraccia principesse personalizzata: fatto!
Personalizzazione cestino posteriore bici: fatto!
Pensierino musicale sul tavolo a tema Trilly: fatto!
Caramelle gommose da portare a scuola: fatto!
Torta per domani sera: fatto!
Candeline col nome: fatto!
Candelina col numero: fatto!
Decorazione per torta a tema Trilly: fatto!
Posso ritenermi soddisfatta!
Per domani credo di non avere dimenticato nulla!
Ora resta da preparare la grande festa di sabato con tutti i tuoi amici, ma stasera, ora posso finalmente sedermi e riposare e godermi lo spettacolo di un magnifico cielo di bandierine rosa sotto le quali sognare e ricordare questi splendidi quattro anni passati insieme!
Non so se stanotte riuscirò a dormire, la mia emozione per domani è tanta. Quest'anno vedo in te la consapevolezza di una bambina "grande" che sa perfettamente che domani sarà un giorno davvero speciale e sono in trepidante attesa di vedere la tua faccia domattina...
Buonanotte amore mio, la tua ultima notte col tre...

I bambini non amano le scarpe...

I bambini non amano le scarpe, appena possono se le tolgono e scorrazzano a piedi nudi, al massimo protetti e coperti da un paio di calzini.
Oggi riflettevo su questa vostra caratteristica, dimostrazione chiara ed evidente che i bambini non restano chiusi negli schemi, non sopportano seguire le regole e amano incredibilmente sentirsi liberi dalla cima dei capelli alla punta dei piedi.
E io amo i bambini e questa vostra capacità di liberarsi degli scomodi fardelli, di alleggerirsi per essere più leggeri.
Amo vederti correre a piedi nudi...

lunedì 6 ottobre 2014

Le tue belle idee... Fuori stagione!

"Mamma visto che ti piacciono tanto i girasoli che ne dici se domani mentre io sono a scuola tu ne vai a raccogliere tanti poi li metti in un cestino e li distribuisci a tutti?"
"A tutti i tuoi compagni di scuola Alice?"
"No mamma! A tutto il quartiere! Non ti pare una bella idea?"
Dunque Alice ritengo che alcune puntualizzazioni siamo necessarie. 
I girasoli mi piacciono ma non sono i miei fiori preferiti e in ogni caso se lo fossero dovrebbero essere gli altri a regalarli a me è non il contrario... E poi dove lo vai a trovare un campo di girasoli in autunno?

Manca poco

Iniziare la giornata e la settimana pulendo il vomito di Heidi sparso qua è là sul pavimento con te che che nel frattempo a debita distanza "supervisioni i lavori" con un aria indefinita fra lo schifato e il preoccupato per la tua "povea Heidi" non è sicuramente il migliore dei modi! Per fortuna è ancora piacevolmente vivo il ricordo di una notte passata in gran parte abbracciata a te che ti sei svegliata nel cuore della notte dopo aver sognato un improbabile mostro con otto teste, otto occhi, otto bocche, otto nasi... 
Forse anche lui, il mostro con otto di tutto, si sta preparando ai grandi festeggiamenti per l'8 ottobre, data che ha cambiato per sempre le nostre vite trasformando i ruoli mio e di tuo padre, da quello di figli a quello di genitori.
Manca poco Alice e poi tu avrai già 4 anni...

Tu fai tutto da sola!

Mi devo ancora abituare al fatto che tu cominci a saperti vestire e svestire da sola anche se non sempre centri i buchi giusti, mi devo abituare anche al fatto che ti lavi il culo e la "Berny" da sola anche se con un metodo piuttosto grezzo, mi devo abituare al fatto che inizi a tagliare da sola i tuoi cibi nel piatto anche se non sempre tagli con la mano giusta, e anche al fatto che in macchina sai sganciarti da sola la cintura di sicurezza anche se sai che non lo devi fare finché la macchina di muove...
Ma una cosa mi ha stupita in questo week end: tu non solo tu lavi i denti da sola, ma addirittura sai mettere il dentifricio sul tuo spazzolino senza essere aiutata.
Ormai tu fai proprio tutto da sola!

Anche l'Ipad ha bisogno di tempo!

"E poi mentre al limite fra il depresso e l'arrabbiato tenti di aggiornare il tuo blog o almeno il tuo stato in facebook, l'iPad si blocca, si blocca, si blocca...
E anche tu resti lì immobile, attonito, paralizzato da un terribile senso di frustrazione e rimani muto, con lo sguardo fisso, i pensieri in testa e le parole fra le mani a fissare quello schermo che sembra fossilizzato, senza nemmeno più la rotella che gira in un illusorio segno di speranza... 
Avresti voglia di lanciare tutto dalla finestra o almeno di lanciare te stessa in un ballo propiziatorio, ma sai già che nulla servirebbe a nulla...
Arrivi alla tragicomica conclusione che 
anche l'iPad proprio come gli esseri umani per risolvere i suoi problemi ha bisogno di tempo...
Intanto mentre i minuti passano invano lo sguardo resta vuoto e perso, ma i pensieri drammaticamente svaniscono insieme alle idee e le parole fuggono a braccetto con l'ispirazione che ti aveva folgorata e tu sai già che quando la lampadina si riaccenderà, nulla avrà più lo stesso imprinting e la stessa luminosità di prima, e la spontaneità di quelle righe che eri pronto a buttare giù è irrimediabilmente persa nell'etere..."
Ecco, stamattina va così e mentre valuto seriamente di riportare in vita la mia obsoleta, anzi vetusta "Olivetti lettera 64" che fedele, non mi tradiva mai, comincio a pensare che nel frattempo l'ultilizzo di carta e penna sia se non necessario quantomeno utile per non perdere tutte le parole e restare solo con le parolacce.
Sinceramente non credo sia necessario regredire fino al calamaio, forse arrivare alla più moderna "penna biro" può bastare... Ma a questo punto mentre freneticamente digito ciò che resta delle parole sulla scomoda tastiera dell'IPhone, non escludo più nulla...

domenica 5 ottobre 2014

Un papà che non è in forma!

Un papà tutto da coccolare quello che stasera è stato con noi sul divano.
Un papà con la febbre e un dolore alla gamba che da due giorni lo perseguita.
Un papà che cerca di fingere di stare bene ma tanto non ci riesce.
Un papà che tenta di fare tutto come sempre ma poi lo guardi in faccia e capisci quanto male sta!
Speriamo che domani Papá stia meglio perché vederlo così fa proprio male al cuore!

I cinque sensi

Sembra solo ieri quando tu come tutti i bambini cominciavi ad sperimentare l'uso dei tuoi cinque sensi: il gusto, l'olfatto, l'udito, il tatto, la vista. Era divertente guardarti mentre assaggiavi sapori nuovi e buffo osservarti mentre con stupore vedevi cose strane o toccavi per la prima volta gli oggetti. Ci sono certe tue espressioni che credo non dimenticherò mai.
E ora, alle soglie dei tuoi cinque anni pensavo che i tuoi cinque sensi fossero un argomento ormai senza più dubbi o misteri. Ma mi sbagliavo. L'ho capito stasera quando mentre parlavi al telefono con i nonni hai detto "si vede dalla voce che sono cotta?"...
Ecco Alice... La voce non si vede, e meno che mai si potrebbe vedere al telefono però dalla voce anche al telefono, si può si una mente sentire che sei cotta.
Comunque per qualsiasi informazione sulla voce sai che puoi sempre chiedere a "Zizi" perché se davvero da grande oltre alla mamma, alla dottoressa, alla giocoliera, alla cantante, alla parrucchiera... vuoi anche "fare le voci" forse dovresti capire bene certi concetti evidentemente ancora un po' annebbiati... e Zizi può essere il giusto interlocutore per questo!