lunedì 30 giugno 2014

Stand by

Il ritorno alla routine è sempre un po' traumatico.
Se poi la routine che hai accantonato ultimamente non era proprio delle migliori ecco che il trauma è un po' più difficile da gestire e da superare.
Non avevo proprio voglia di tornare a casa e di cominciare la stagione estiva.
Mi sento e sono mentalmente stanca. 
Vorrei poter rimanere in stand by.
Ma ci sei tu a reclamarmi, a impedirmi di fermarmi, a richiedere attenzioni...
Tu che hai cominciato oggi le vacanze e che ieri sera teneramente chiedevi quando anche Papá avrà le vacanze lunghe come le tue, tu che stamattina improvvisamente sei scoppiata a piangere e mi hai detto che ti mancava tanto il tuo papà, tu che fai programmi anche per me perché per te il concetto di "stand by" è inesistente...




Tempo di ghiaccioli

In questa nostra prima mattina insieme di "vacanza casalinga" non siamo andate al mare e dopo aver fatto la spesa e diversi altri giri siamo tornate a casa e abbiamo preparato tutto per fare i ghiaccioli. 
Oggi al supermercato ti eri esaltata di fronte a quelle inutili ma coloratissime forme in plastica che si usano appunto per fare i ghiaccioli casalinghi e io avevo appagato questo tuo desiderio comprandotele. Ovviamente hai cominciato a scalpitare per farli non appena hai varcato con un piede la soglia di casa e subito dopo aver messo a posto la spesa ti ho accontentata e abbiamo "preparato" i ghiaccioli, con un trucchetto molto semplice ma ingegnoso che mentre io mi lambiccavo il cervello ci ha provvidenzialmente suggerito la nostra amica Laura!
Qualcosa mi dice che oggi ti sveglierai presto per fare merenda con il nostro ghiacciolo!

Se lo dici tu...

E quando tua figlia ti dice che è ora di lavare la macchina e con aria schifata sottolinea che bisogna pulirla anche dentro perché c'è puzza e poi ti chiede se "tu non la senti col tuo nasino?"... Beh il dubbio che sia davvero arrivato il momento di passare ad una seria operazione di bonifica non può non affacciarsi nella tua mente...

domenica 29 giugno 2014

La pazienza di Leo?

Il primo giorno a casa è stato piacevolmente allietato dalla presenza di Leo che è arrivato ieri e che resterà qui per oltre un mese! Tu inutile dire che sei stata felicissima di vederlo e hai cominciato subito a tormentarle con la tua insaziabile voglia di giocare a "mamma e bimbo", "mamma, papà figlio", "padrona e cane", maestra e alunno", "malato e dottore", "marito e moglie". Il malcapitato Leo ha tentato di ribellarsi dicendo un timido "il non voglio essere il bimbo!" ma tu hai ignorato la sua richiesta e cominciato a giocare e lui ha impersonato pazientemente tutti i ruoli che tu gli hai fatto fare... Quanto durerà la pazienza del povero Leo?

sabato 28 giugno 2014

On holiday post 9 giorno 9

On holiday post 9 giorno 9
Vacanze finite e si ritorna a casa con tante belle immagini negli occhi e tanti bei ricordi nel cuore.
Questi giorni sono stati una piacevole parentesi in un momento non proprio facile e soprattutto ti hanno vista crescere   e diventare sempre più donnina e sempre meno bimba.
Ora si torna alla nostra vita, a quella di sempre, a quella che abbiamo lasciato qualche giorno fa, un po' ricucita e con qualche toppa ma vissuta sempre fino in fondo.

venerdì 27 giugno 2014

On holiday post 8 giorno 8 come nelle favole

On holiday post 8 giorno 8 
Come nelle favole...
Neuschwanstein è stata la nostra prima vacanza insieme, mia e di tuo padre e ritornare qui a distanza di anni, con te, con tanti bei ricordi e purtroppo anche con alcuni brutti, ha un fascino del tutto particolare.
Quando siamo stati qui l'altra volta eravamo solo una coppia innamorata, con tanti sogni, tante speranze, tanti desideri e tante aspettative. Guardando quelle foto mi rivedo decisamente più magra e più giovane e con una luce negli occhi che irradia allegria.
Tornare qui oggi significa innanzi tutto che non mi ero sbagliata, che lui era proprio il mio "principe azzurro" e che il destino con i suoi brutti scherzi non è riuscito a spezzare il sentimento che ci lega.
Fare una foto nello stesso posto con qualche chilo in più, con i capelli un po' più bianchi e gli occhi un pò più stanchi ma con te stretta fra le nostre braccia Alice è il giusto seguito a quella prima vacanza...

Una "R" ancora troppo poco convincente

Varcato il confine con la Germania hai improvvisamente smesso di fare la "R" francese anche se la tua bisogna dire che è sempre stata più una "R" cinese pronunciata come una "L" e hai cominciato a dire una "R" in perfetto stile tedesco.
Soddisfatta ci hai subito fatto notare che avevi "impaato" (e l "R"?) a dire bene la "eiie"...
Posso dire che ho ancora qualche dubbio in merito?

On holiday post 7 giorno 7 bye bye Strasburgo

Bye bye Strasburgo
In partenza da Strasburgo diretti verso la foresta nera poi Neutchweinstein ultima tappa straniera della nostra vacanza dove prima di rientrare a casa nostra andremo a salutare tutti i nonni.
L'avevo immaginata in un altro modo questa vacanza e l'ho vissuta in un modo surreale, stordita e rallentata in tutto anche nei pensieri e senza nemmeno capire come e quando, oggi mi sono resa improvvisamente conto che siamo già dentro ad un'estate che io avrei voluto fosse memorabile ma che lo sarà non per quello che avrei voluto.
Preoccupata per il rientro alla quotidianità, con te che hai anche finito la scuola e che da lunedì sarai da gestire 24 ore su 24, con me che non ho pazienza per affrontare i tuoi capricci e le tue sfide costanti.
Credo che l'unico modo sarà affrontare giorno dopo giorno senza preoccuparsi di ciò che avverrà domani.
E buona estate a tutti.


mercoledì 25 giugno 2014

On holiday post 6 giorno 6 shopping day

On holiday post 6 giorno 6
Shopping day
Oggi è stato ufficialmente il giorno dello shopping. A Strasburgo sono iniziato i saldi e io non potevo certo perdere questa succulenta occasione. Tu ovviamente inutile dire che sei stata l'unica incontrastata protagonista del mio shopping selvaggio. Due paia di scarpe. Un paio di pantaloni, due canotte, una sciarpa, una fascia, una maglietta un costume praticamente un guardaroba rinnovato! E la nuance di base? Il fusiac naturalmente...

martedì 24 giugno 2014

On holiday post 5 giorno 5

"On holiday" post 5 giorno 5
Risveglio a Strasburgo
Pessimo risveglio quello di oggi.
Il mio umore è davvero ai minimi storici.
Ho aperto gli occhi e subito i brutti pensieri mi hanno assalita.
Tu dormi. La tua notte è stata abbastanza tranquilla, frammentata solo da un paio di crisi di tosse.
Siamo in un albergo stranissimo.
Enorme e vuoto.
Sembra un albergo dormitorio.
Non ci hanno nemmeno chiesto i documenti. Siamo fantasmi in vacanza.
Ecco, stamattina mi sento un fantasma. Il mio corpo è qui ma la mia mente è altrove.
Saltella fra immagini realmente vissute e sogni che avrei voluto vivere. 
Ma la "vacanza" continua e quando tu fra poco sarai sveglia io cercherò di indossare per te la mia faccia migliore. Chissà se anche oggi ci riuscirò...

lunedì 23 giugno 2014

On holiday post 4 giorno 4 verso Strasburgo

"On holiday" post 4 giorno 4
Verso Strasburgo
Una notte tranquilla è quello che ci vuole per iniziare al meglio una giornata. 
Oggi dopo la colazione abbiamo proseguito il nostro viaggio verso Strasburgo visitando paesi che sembravano finti e vedendo dal vero incredibili cicogne nei loro nidi che sembravano addirittura troppo belli per essere veri.
Proseguiamo questo viaggio nei paesi delle cicogne in mezzo a piccole stupende case coloratissime e a negozi surreali dove nonostante il caldo ti sembra di essere in piena atmosfera natalizia.
Nel pomeriggio abbiamo visto il primo castello e poi dopo la visita siamo ripartiti diretti "in abbeggo" che a quanto pare per te è la meta più ambita!

domenica 22 giugno 2014

On holiday post 3 giorno 3 risveglio a Colmar

"On holiday" post 3 giorno 3
Risveglio a Colmar
La notte è stata davvero memorabile passata praticamente tutta in bianco con la tua tosse.
Questa mattina stremati dalla stanchezza siamo crollati tutti e non siamo riusciti ad alzarci prima delle undici. 
Abbiamo ovviamente saltato la colazione e siamo passati direttamente al pranzo con te che continuavi a chiedere il latte tiepido mentre mangiavi un piatto di formaggi.
Anche se io non sono per niente in forma la nostra giornata è proseguita meglio delle aspettative e la tua tosse è leggermente migliorata.
Resta comunque l'amarezza per non riuscire mai a goderci a pieno una vacanza.

sabato 21 giugno 2014

On holiday post 2 giorno 2 Colmar

"On holiday" post 2 giorno 2
Colmar.
Tu durante il viaggio hai dormito mentre il panorama intorno a noi era davvero bello! Peccato per il troppo caldo e il traffico.
Il paese sembra uscito da una favola con le sue case colorate dal tetto a punta e con meravigliosi davanzali ricchi di fiori.
Il festival della musica ha fatto il resto regalandoci una serata molto piacevole.

Quasi quasi chiedo il divorzio!

E poi dopo anni di tormentata attesa finalmente "convoli a nozze" e decidi di farlo in un modo particolare, su una spiaggia all'estero.
E poi dopo mesi finalmente arrivano i documenti da me tanto attesi.
E poi il giorno dopo via in comune a registrare il matrimonio.
E poi dopo qualche minuto di attesa e di perplessità l'impiegato studia i documenti e dice che sì, sono "strani" ma vanno bene.
E poi dopo qualche giorno vai sul sito del comune alla voce "certificati on line" e dopo esserti registrata, di girando i tuoi dati anagrafici ti dice che "la persona non risulta aver contratto matrimonio".
E poi dopo qualche altro giorno ritenti ancora e il sito allora ti dice "servizio momentaneamente in manutenzione".
E poi allora decidi di controllare in Facebook se almeno lì risulti essere sposata e scopri che sei sposata ma in ancora "in attesa di conferma" da parte del tuo "presunto marito"...
Se solo potessi credo che a questo punto chiederei il divorzio!

venerdì 20 giugno 2014

La discrezione non ti appartiene!

La discrezione e il senso della privacy davvero non ti appartengono. Al telefono con la nonna Alba le racconti per filo e per segno la nostra giornata non tralasciando nessun dettaglio.
La informi che oggi sei andata a salutare i tuoi compagni di scuola e che sei partita per le vacanze poi prima si salutarla la aggiorni su quelli che sono i nostri programmi dei prossimi giorni.
Qualcosa mi dice che non c'è nessun bisogno di aggiornare il mio blog, ci pensi già tu a raccontare la nostra vita!

On holiday post 1 giorno 1 In viaggio

Siamo partiti dopo pranzo. 
Tu ci hai messo un po' ad addormentarti ma poi ti sei finalmente lasciata andare al sonno.
Noi abbiamo goduto di un paio d'ore di silenzio.
Papà ha ascoltato la musica io ho scritto.
Abbiamo parlato poco.
Fra un po' più di un'ora saremo arrivati a Milano, prima tappa di questa vacanza di inizio estate.
Io ancora non mi rendo conto di dove sono e forse nemmeno di dove stiamo andando.
Per fortuna che c'è papà che ha organizzato tutto nei minimi dettagli.
In ogni caso... buone vacanze famiglia!

Con la testa sulle spalle...

Anche oggi ho mal di testa, ma questa purtroppo non è una novità o come diresti tu: "lo sanno tutti".
Sono giorni ormai che mi perseguita più o meno forte, più o meno costante.
Qualcuno potrebbe dire buon segno significa che la testa ancora c'è, io invece stavo quasi pensando di risolvere il problema staccandola!

Curiosa e assetata di sapere

Da un paio di giorni tu oltre a leggere le lettere e i numeri cerchi anche di capire i segnali stradali e i cartelli. 
E allora in un parcheggio chiedi cosa significano i simboli col disegno della macchina o di una moto, al centro commerciale chiedi che vuol dire il disegno dell'uomo che corre con la freccia che indica l'uscita di sicurezza...
Ti guardi attorno come sempre curiosa e assetata di sapere... E papà ed io appaghiamo orgogliosi questa tua insaziabile voglia!

Primo ultimo giorno di scuola

Oggi, tuo primo ultimo giorno di scuola.
Non sei andata a scuola così papà ed io ti abbiamo accompagnata a salutare i tuoi compagni e le maestre.
Ti abbiamo finalmente vista fare la "cameiea" (cameriera) e servire i biscotti ai tuoi amichetti.
Abbiamo ritirato il librone con le tue foto e i tuoi lavoretti e poi a casa lo abbiamo sfogliato tutti insieme.
Oggi è stato un momento intenso ed emozionante e quando ho abbracciato la maestra Grazia ho fatto fatica a trattenere la commozione.
Oggi sei uscita da scuola come "canarino" e quando rientrerai sarai già un piccolo "gufo".
È stato un anno intenso, ricco, sorprendente, a tratti difficile, mai noioso e sicuramente è volato via...
Grazie maestre per l'affetto oltre che per la professionalità!
Buone vacanze a tutti...
Ci rivediamo a settembre!

giovedì 19 giugno 2014

E fu pipì

E poi la mattina prima della partenza per le vacanze ti svegli e siccome non bastava la tosse, la tracheite e la febbre, cominci subito non volendo fare la pipì...
E di lì parte una lunga odissea durata  dieci ore in cui ho provato con le buone e con le cattive a convincerti che la pipì va fatta, anche se "la Berny" (tu ora hai deciso di ribattezzare così la patata) brucia. Non volevi sentire ragioni, ti dimenavi e piangevi senza cedere a promesse e ricatti.
Io non sapevo poi come convincerti, ero preoccupata e disperata.
La pediatra ci aveva dato l'ultimatum delle 18 come termine ultime oltre il quale avremmo dovuto portarti al pronto soccorso pediatrico...
La sola idea che ti dovessero mettere un catetere mi faceva impazzire!!!
Poi finalmente alle 17:15 fra le tue urla e le mie lacrime, appena tre quarti d'ora prima dell'ora "x" ecco che hai fatto la pipì!
Non ci volevo credere!
Le avevo provate tutte dal solletico al bagno caldo, dalla crema anestetica al rumore dell'acqua che sgocciola...
Non ho mai gioito tanto di fronte alla tua pipì e non ho mai passato tante ore in bagno inginocchiata davanti alla tazza del wc...

L'uomo con la cravatta

E poi capita che in farmacia vediamo un uomo, giovane, elegante, sicuramente un rappresentante, con la sua camicia azzurra ben stirata e la cravatta impeccabile. E tu dopo averlo osservato attentamente scrutando con poca discrezione ogni dettaglio improvvisamente ti sei fermata, mi hai guardata seria e poi mi hai detto: "mamma, ma tu hai mai vitto (visto) papà con la cravatta?".
Avrei voluto risponderti che in realtà non sapevo nemmeno che tu sapessi cosa è una cravatta, ma non ho fatto in tempo perché un attimo dopo mi hai chiesto: "gliene egaliamo (con la R davanti) una?".
Ecco Alice papà credo che da qualche parte abbia delle cravatte ma non ama metterle quindi non credo che ti capiterà di vederlo presto incravattato.
Ma non sapevo Alice ti piacesse l'uomo in cravatta....

mercoledì 18 giugno 2014

Era ora mamma!

Scena di pochi istanti fa a casa nostra: Alice ti preparo la merenda?
E tu subito: "era ora mamma!"
Questo mi piace di te Alice sei una bambina decisa, che sa quello che vuole e che sa imporsi.
Mi piace un po' meno il fatto che tu sia così anche nei miei confronti...
Ma poi quando ti porto la merenda sul divano tu con la faccina sbattuta tipica di quando hai la febbre mi guardi con i tuoi occhioni dolci e mi dici senza che io debba chiedertelo " gazie mamma!"  E io mi sciolgo...

Aspettando Natale

La cosa anomala non é che una normale bambina treenne abbia voglia di preparare la lista per babbo Natale, la cosa strana è che questa idea le venga in mente il 18 di giugno...
Eppure questo é capitato oggi a casa nostra poco prima di Andare a nanna e appena ti sei sbagliata mi hai subito ricordato che avevamo un sacco di cose da fare nel pomeriggio, la prima delle quali era proprio scrivere la lettera a Babbo Natale...

martedì 17 giugno 2014

Semplicemente "sto".

In questo particolare periodo della mia vita mi sento proprio come se fossi un tronco in mezzo al mare e mi lascio trasportare dalle onde, che a volte mi sbattono pericolosamente contro gli scogli e altre volte mi cullano delicatamente. Non oppongo resistenza. Semplicemente "sto".

Arrivare chissà dove poi?

Ci sono giorni in cui il tempo non passa mai, settimane che sembrano mesi e mesi che sembrano anni.
E così capita che a metà di un "normale" martedì di giugno tu pensi di essere almeno a giovedì.
Le ore si susseguono inutili e uguali, cambia solo l'intensità della luce che entra dalle finestre, ma tutto il resto é assolutamente identico.
Oggi ê uguale a ieri ed entrambi saranno uguali a domani.
Questo lo so già.
Bisogna semplicemente attraversare questo tempo, senza avere fretta di arrivare... Chissà dove poi?

lunedì 16 giugno 2014

Tu la mente io il braccio...

Oggi "colana" day, rigorosamente con una "L" sola.
Quando ti sei svegliata mi hai subito schiavizzata e messa all'opera.
Inutile dire che a me tocca la bassa manovalanza e i lavori sporchi: preparare il filo stando attenta ad interpretare bene le tue idee non sempre chiarissime per capire se vuoi fare un bracciale o una "colana" e tagliarlo della misura giusta, indurire le punte del filo per farlo passare dalle perle, allargare il buco di quelle che sono un po' chiuse e separare le perle rosa da tutte le altre...
Poi una volta fatto tutto non mi resta che eseguire i tuoi ordini senza poterci mettere un po' del mio estro perché sei tu quella che decidi e se sbaglio o prendo qualche iniziativa ecco che tu subito mi cazzi...
Insomma praticamente un pomeriggio delirante...
Del resto tu stai preparando tutto il materiale per il negozio che hai deciso di fare insieme a me è alle tue amiche.... Io l'ho scoperto oggi naturalmente...

Non mi rassegnerò mai...

Madri che uccidono i figli, figli che uccidono i genitori, sorelle che uccidono i fratelli, padri che uccidono i figli e le mogli...
Non capirò mai.
Non mi rassegnerò mai.
Non lo accetterò mai.
In assenza di una confessione continuerò ad aspettare e sperare che trovino il "vero" colpevole, ridando ad ognuno il suo ruolo più giusto, più normale: all'assassino quello del carnefice e ai parenti quello di vittime.
Ma quando senti storie come quelle di oggi, in cui un padre ha avuto il coraggio di sgozzare la moglie e i due figlioletti, e distanza di poche ore messo alle strette ha confessato il suo crimine, allora ti chiedi come sia possibile, cosa possa succedere nella testa di un essere umano che ha il coraggio di uccidere in un modo tanto brutale sua moglie, la donna che ha sposato pochi anni prima, e addirittura anche i suoi figli, la carne della sua carne...
Non ci sono moventi, giustificazioni e spiegazioni che possano dare un senso ad un gesto così crudele, non può esistere il perdono per chi riesce ad uccidere i propri figli, non c'è una condanna peggiore di quella di sopravvivere con la consapevolezza di ciò che si è fatto.
E io resto ammutolita e incredula di fronte all'ennesima notizia di questo genere.
Avevo "sperato" che almeno questa volta si trattasse di un gesto compiuto da un estraneo.
Avevo immaginato il dolore di quel marito e la disperazione di quel padre che rientrando a casa aveva trovato i cadaveri dei suoi familiari.
Avevo creduto alla sua innocenza e guardando le foto del suo matrimonio, avevo visto lo sguardo di un uomo felice e innamorato e ora non mi posso rassegnare al fatto che la sua felicità fosse stata distrutta per sempre in un solo istante dalla mano di un assassino.
Ora che so che quella mano era la sua, faccio ancora più fatica a rassegnarmi...

... E piove...

Piove.
Piove su questa giornata uggiosa che più che di metà giugno sembra di fine novembre.
Piove e la pioggia sembra davvero cancellare ogni traccia di questa strana primavera che ci aveva fatto credere di aver già lasciato il posto all'estate e invece ci ha fatto fare un brusco tuffo in autunno.
Piove e tu quando ti vengo a prendere da scuola corri felice con il tuo ombrello in mano, cercando le pozzanghere per saltarci dentro con indifferenza, mentre io continuo a camminare sotto questa fastidiosa pioggia che sembra davvero non voler smettere...

Tu, come plastilina nelle mani sbagliate...

La vita Alice ogni giorno ti cambia.
Le gioie, i dolori, tutto ciò che ti succede ti plasma come pasta da modellare nelle mani di un bambino.
Solo che la vita è decisamente meno delicata delle mani di un bambino e a volte stacca i pezzi troppo presto, quando ancora la forma non è completa e se anche tu tenti di riattaccarli il segno resterà per sempre e la forma non sarà mai più come avrebbe dovuto essere.
Ognuno di noi ha nella sua vita dei pezzi staccati e faticosamente riattaccati, ognuno ha dei segni indelebili, ognuno ha vissuto più di una volta la difficile sensazione di essere schiacciato da quella "mano", a volte davvero troppo crudele che con la forza ti stringe per plasmarti fino a toglierti il fiato.
Ecco, se io potessi esprimere un desiderio vorrei che tu Alice non fossi mai costretta ad essere plasmata dai dolori. 
Eppure già so che non è così. 
Ti osservo impotente mentre io stessa a volte sono la causa della tua sofferenza.
La mia tristezza, le mie paure, le mie l'ansie, i miei silenzi, i miei malesseri, le mie angosce, i miei fantasmi, diventano i tuoi, che resti in silenzio ad ascoltare ciò che succede al di la della porta della tua camera.
Vorrei poterti promettere che non succederà più, vorrei almeno chiederti scusa ma non riesco a fare nessuna delle due cose.
Riesco solo a sentirmi tremendamente ingiusta e a pensare che io sono quella sbagliata.

domenica 15 giugno 2014

Un giorno dopo l'altro

Una giornata pesante, faticosa, lunga e complicata è giunta al termine.
Poche ore e sarà domani.
Non so se sarà meglio, non credo ma intanto l'unica cosa che posso fare è continuare a vivere le ore e i giorni uno dopo l'altro sperando che a poco a poco il tempo sbiadiscano i dolori e diminuisca la fatica. 

Tutto passa...

Un giorno fatto di discussioni, di scontri, di discorsi interrotti, di spiegazioni, di parole non dette, di parole sputate fuori con rabbia e di silenzi che si aggiungono ad altri silenzi.
Un giorno fatto di tutto e di niente.
Un giorno difficile in cui ti sei scontrato costantemente con la fatica di essere diversi, e con la fatica di essere madre.
Un giorno in cui la cosa più difficile è restare al tuo posto e ricoprire il tuo ruolo perché tu ti senti svuotata e lontana da tutti, anche da te stessa.
Ecco Alice se oggi hai visto la mamma strana, triste, arrabbiata e particolarmente nervosa è perché oggi per la mamma è stata una giornata molto complicata.
Se oggi hai sentito papà e la mamma discutere non devi essere preoccupata. Lo so, a noi non succede spesso e tu forse ti sei spaventata ma devi sapere che prima o poi capita a tutti i papà e le mamme di arrabbiarsi.
Sono momenti che si vivono in tutte le famiglie e che servono a crescere e a capirsi meglio.
Ma poi passano, stai tranquilla, tutto prima o poi passa...


E di nuovo non ce la faccio più...

Nella mia vita tante volte ho detto non ce la faccio più e altrettante volte poi ce l'ho fatta.
Ma ci sono cose che davvero io non riesco più ad accettare e con le quali convivere diventa ogni giorno più faticoso.
Tu che parli, parli, parli e mi interrompi una, due, tre, cento, mille volte, facendomi perdere ogni volta il filo del discorso, facendomi imbestialire ogni volta.
Io che passo tanto, troppo tempo da sola con i pericolosi mostri che albergano la mia mente e quando finalmente c'è papà ho davvero la necessità di parlare, di essere ascoltata e non riesco mai a farlo.
Ogni volta le parole, i pensieri, anche quelli più banali restano chiusi dentro di me, frammentati, spezzati e interrotti e io mi sento soffocare.
Quando finalmente riusciamo a parlare tu Alice dormi ed è sempre molto tardi e siamo sempre troppo stanchi e di nuovo non riesco a finire un discorso... E di nuovo mi sento frustrata, schiacciata e sopraffatta dalle cose non dette. 
E di nuovo sento che non ce la faccio più!

sabato 14 giugno 2014

Dimmi come fai?

Di solito Alice sono io a spiegarti la vita, ma stasa sono io a chiedere a te come diavolo fai a rigirarti così papà... Basta che gli fai gli occhioni dolci, gli chiedi le cose con quella pericolosissima vocina che solo tu riesci a fare, gli aggiungi qualche lacrimoso "pessavoe" ed ecco che il gioco e fatto e papà cade ai tuoi piedi!
Stasera ad esempio teoricamente eri troppo stanca per guardare i cartoni animati e infatti papà ed io eravamo d'accordo che era meglio metterti a nanna presto. Ma proprio in questo momento tu sei qui seduta accanto a me che guardi la televisione... E non sono certo stata il a cedere alle tue imploranti richieste...
Ma sai che ti dico Alice? È bello vedere come papà diventa ancora più tenero quando si tratta di te...

Il "giù" pezzo...

Nonostante la tua migliore amica Giulia non si faccia mai vedere in giro per le spiagge romagnole in "topless" e non si dimentichi mai di indossare il "reggiseno", tu non ti sei lasciata influenzare dalla sua abitudine e il pezzo di sopra non lo vuoi.
Io devo dire che sono stata ben contenta della tua scelta e ho accontentato la tua richiesta di avere mutande "frou frou" comprandoti anche quelle di Peppa, rigorosamente rosa e con la balza sul sedere.
E tu stasera parlando al telefono con la zia Franca le hai spiegato che al mare preferisci andare solo col "giù pezzo"... "pecchè il leggiseno ti da fattidio!"...
Beh Alice che dire trovo che battezzare "giù pezzo" la parte di sotto del costume sia assolutamente un'idea geniale!

Inaugurazione di Dinoland

Di ritorno dall'inaugurazione di Dinoland a Mirabilandia, dove tu oggi hai fatto assolutamente il meglio di te. Ti sei divertita molto di più di ogni altra volta che ci siamo andati e sei stata molto più spigliata e simpatica e anche meno timorosa. Hai accarezzato il baby "dinosauo" sottolineando che era "mobbido", hai fatto ben due giri "sull'ovosauo (ovosauro)" e addirittura oggi oltre al consueto "bluievei" sei anche voluta andare sulle mini rapide...
Senza contare che hai preso accordi con la tua amica "Paga" per farle una collana e hai anche accettato delle caramelle dalla Rosy...
Che progressi Alice! Forse era a questo che si riferiscono le persone quando parlano degli "scatti di crescita"...

Il fascino di Leo

E oggi in previsione dell'imminente arrivo di Leo alla mia domanda su cosa ti piace tanto in lui tu senza dubbi nè esitazioni mi hai risposto "la sua vocione mamma!".
E io che banalmente mi aspettavo di sentirmi dire gli occhi azzurri, o i ricci biondi e tu che vai ben oltre il semplice aspetto fisico e ti lasci affascinare da una voce da vero latin lover...
Meglio così, se è la voce il suo punto forte il vostro "amore" può davvero sopravvivere alla distanza!

Inizio di un nuovo giorno...

Dopo una notte infinita in cui nemmeno il clima ha avuto pietà di me e ha deciso, proprio nel cuore della notte di svegliarmi con un temporale in piena regola dove ai fulmini e alla pioggia si è aggiunta anche una bella grandinata, stamattina mi sono alzata con un mal di testa atroce, molto più forte di quello con cui mi ero addormentata ieri sera...
Ho iniziato subito la giornata con un'ottima cose di tachipirina mille oro solubile, che non ha cancellato le tracce del passaggio del mal di testa ma che almeno mi ha messo in condizioni tali da riuscire ad affrontare questo sabato.
Ora ci aspetta la gita a Mirabilandia in compagnia di Mati, Zizi e Bigginia, poi la spesa e chissà ancora quante altre cose...

venerdì 13 giugno 2014

La tua prima cena di classe

Eccoci qua, di ritorno dalla tua prima cena di classe...
È stato incredibilmente emozionante vederti felice insieme alle tue amiche, é stato divertente stare a guardare gli spettacolini che tu e loro avete messo in scena per noi genitori, é stato stupefacente vedere con quale forza di carattere eri tu a organizzare i giochi, è stato imbarazzante notare che tu sei stata l'unica bambina a non voler mangiare la pizza e non perché non fosse buona, ma solo perché non era tonda...

Io non perdono!

Nella vita Alice non ci si conosce mai abbastanza e oggi io ho imparato di me una grande verità: io non perdono! 
Non perdono chi mi ferisce, chi non rispetta il mio ruolo e chi non sa capire qual è il suo e invade la mia vita, la mia privacy e il mio spazio.
Non perdono chi non ascolta le mie opinioni e chi non riconosce le mie decisioni, quando queste riguardano la mia vita. 
Non perdono chi egoisticamente pensa solo a se stesso dimenticando le mie esigenze che continua a calpestare liberamente non preoccupandosi dei danni che fa.
Non perdono chi a distanza di anni fa ancora finta di non capire come la penso e cosa voglio.
Non perdono chi mi costringe a mettere paletti, alzare barriere e costruire muri per dovermi difendere da continui e fastidiosi "attacchi" e invasioni di campo.
Non perdono e non dimentico e ogni volta che ci ripenso sento di nuovo "il nervoso" che sale le piccole cose diventano giorno dopo giorno più grandi e creano pericolose spaccature difficili da colmare.

Impacco rigenerante

Oggi quando ti sono venuta a prendere da scuola ti ho trovata unta come una patatina fritta... La maestra ridendo mi ha spiegato che tu mentre facevi la "cameriera" hai improvvisamente deciso di metterti il piatto in testa, ovviamente pieno di ravioli all'olio...
Ecco Alice, se pensavi di avere i capelli troppo secchi e sentivi la necessità di fare un impacco rigenerante, bastava dirmelo e io ti assicuro che avrei subito provveduto...

Indecisione o ricchezza di idee?

Sapevo che sarebbe arrivata anche per te il momento in cui ti saresti immensamente divertita a fare le collanine con le perle. Ecco quel momento è ufficialmente arrivato! Me lo chiedevi già da alcuni giorni poi ieri insieme alla tua amica Giulia hai cominciato a farle e oggi pomeriggio subito dopo la nanna mi hai chiesto di poter fare altre "colane" con una sola "L" come dici tu.
Visto il mal di testa che mi perseguita già da troppe ore ho pensato che in fondo la tua idea non era poi così malaccio e finita la merenda ho esaudito il tuo desiderio.
Ho preso il sacchetto con le perle e ti ho messo davanti le diverse varietà di forme, colori e materiali. Tu ti sei ovviamente esaltata e dopo aver scelto il colore del cordoncino hai iniziato a infilare le perle.
Peccato solo che dopo averne infilate al massimo quattro o  cinque, ogni volta hai cambiato idea e sfilato tutto...
Dopo un'ora non c'è nulla di finito e qualcosa mi dice che se continuiamo con questa indecisione o ricchezza di idee (a seconda del punto di vista) per Natale non ci sarà ancora nulla di pronto...

Io dò i numeri...

Se c'è un numero allora stai certa Alice che io lo sbaglierò.
Dopo mesi che vado a farmi le unghie sempre nella stessa casa allo stesso piano ancora non riesco a ricordarmi se in ascensore devo pigiare il tasto due o tre..
Non c'è una password che io riesca a ricordarmi, nemmeno per sbaglio, per non parlare delle date di nascita e delle ricorrenze, anche in questo sono un vero disastro...
Io ancor prima che tu nascessi già speravo che avresti ereditato da papà la sua passione per i numeri e continuo a sperare che sia davvero così...


La NON sorpresa

Fare una sorpresa a papà non è assolutamente possibile.
Lui controlla gli addebito in banca, non tanto per verificare le mie spese ma per controllare che non ci siano anomali scali sul conto corrente, lui esce a buttare l'immondizia proprio mentre io sto entrando con la torta in mano e giusto un attimo prima che io riesca ad accendere le candeline, lui normalmente si compra da solo ciò che desidera e resta ben poco da regalare e se anche riesco a percorrere fino in fondo questa "corsa a ostacoli" ecco che arrivi tu, spontanea, furba e chiacchierona, che quando si tratta di papà proprio non riesci a mantenere un segreto!!!
Questa volta tu sei stata incredibilmente discreta ma lui mi ha "beccata" con la torta in mano e da giorni aveva già forti e fondati sospetti sulla natura del regalo...
Unica consolazione: almeno questa volta gli è piaciuto e non lo userò io...
Buon compleanno papà Licaddo!

giovedì 12 giugno 2014

Il rito della nanna

Il rito della nanna è diverso e importante per ogni bambino.
Il tuo rito della nanna è variabile a ße fonda del momento della giornata e della persona che ti accompagna a letto. 
Se si tratta della nanna del pomeriggio allora tu sai benissimo che non ci sono favole, si va semplicemente a letto e dopo aver chiuso le tende per fare la penombra necessaria a riposare, ecco un bacino e sei subito pronta per fare la nanna da sola nel tuo lettino.
Se si tratta invece della nanna della sera allora le cose cambiano a seconda che a metterti a letto sia io o papà. Di solito la sera il rito spetta a papà che prima ti legge la favola, poi ti fa due coccole, poi si siede un pochino sul divano... E poi fra una cosa e l'altra sta via un sacco di tempo...
Se a metterti a letto per qualche strana ragione tocca a me, ecco che le cose si semplificano non poco.
Ti leggo la favola e poi... Buonanotte!
E la cosa incredibile è che se con papà fai un sacco di storie e di capricci, con me sei bravissima...
Perché tu sai a chi puoi chiedere cosa...

SFIGA mondiale!

Fin da quando ero ragazzina ricordo gli anni dei mondiali come i più sfigati della mia vita. 
Ogni estate in cui si giocavano i mondiali di calcio in qualche parte del mondo, nella mia vita capitava qualche sfiga per cui la mia estate era irrimediabilmente rovinata. 
E la profezia si é sempre ripetuta ogni quattro anni...
Quattro anni fa tu eri nella mia pancia, ma per tante ragioni non si può dire che sia stata un'estate serena.
Ho sperato che questa estate avrebbe finalmente sfatato la profezia ma diciamo che l'inizio non è stato dei migliori.
Che dire... Finiranno questi mondiali!

Scene da un matrimonio...

Il nostro matrimonio come ha detto anche oggi l'ufficiale di stato civile "è strano".
Effettivamente è inconsueto che una coppia decida di sposarsi lontano da tutti e da tutto, che lo faccia col rumore delle onde in sottofondo, a piedi nudi sulla sabbia, con in braccio la propria figlia e circondata da perfetti estranei che probabilmente non vedrà mai più.
Ma il nostro matrimonio per certi versi è stato anche molto normale.
Per esempio come tutti i matrimoni è stato commovente e emozionante.
Già perché per emozionarsi non è necessario incontrare lo sguardo di una madre o quello di un'amica in una navata di una chiesa. 
Per emozionarsi basta guardare le spalle forti di quell'uomo che a braccia conserte guarda il mare e aspetta proprio me, che sto per diventare sua moglie. 
Per emozionarsi basta stringere quella mano che più volte ha stretto la mia per darmi quella forza che spesso mi è mancata in questi duri anni, la stessa mano che non si stanca mai di accarezzarmi durante le notti in cui il sonno mi ha abbandonata.
Per emozionarsi fino a commuoversi basta ascoltare quelle parole che vengono pronunciate di rito ma che per me, per noi, non hanno mai avuto un significato più vero: "nella buona e nella cattiva sorte" e già qui mantenere a freno le lacrime è stato difficile... "in salute e in malattia..." impossibile non tornare indietro con la memoria e non cedere ai singhiozzi di fronte ad una frase che purtroppo ci ha già messi alla prova...
So che papà Alice non se lo vuole sentire dire ma la fregatura è per lui che ha fatto incetta di "cattiva sorte" lasciando a me tutta la parte buona...
Ecco oggi per un attimo ho chiuso gli occhi e ho sentito di nuovo la brezza fra i capelli, il rumore del mare e la sabbia fra le dita e ho risentito quelle parole e quell'emozione che rendono assolutamente "normale" anche il matrimonio più "strano"....


E vissero per sempre felici e contenti...

Oggi è il giorno in cui mio padre compie 87 anni. 
Ma non è soltanto per questo motivo che oggi è un giorno importante.
Oggi finalmente anche per lo stato italiano il mio stato civile cambia da "nubile" a "coniugata".
Oggi è il giorno in cui almeno uno dei miei desideri smette di essere realizzato solo al 50% e raggiunge l'ambita vetta del 100%. 
Ero solo una bambina più o meno della tua età Alice quando sognavo la fede al dito e di poter dire "sono la moglie di...". Ovviamente a quattro anni non avevo in mente una persona specifica e non sapevo quale sarebbe stato il nome del mio futuro marito ma su una cosa non avevo dubbi: io volevo sposarmi. Credo che un po' come tutte le bambine sognavo l'arrivo del mio principe azzurro che in sella al suo cavallo bianco veniva a prendermi per portarmi nel suo regno e farmi vivere per sempre felice e contenta.
E poi un giorno è arrivato tuo padre Alice e io credo di averlo riconosciuto subito fra tutti.
Non aveva il cappello azzurro ma aveva i capelli "argentati" o  "ghigi" come dici tu.
Non cavalcava un cavallo bianco ma guidava una mini verde.
Non mi ha portata nel suo regno ma insieme giorno dopo giorno abbiamo costruito il "nostro regno"... e ogni giorno si impegna per farvi vivere per sempre felici e contente.
Ecco Alice, oggi si avvera il mio sogno di bambina di poter dire "sono la moglie di..." mentre al mio dito "sbrilluccica" la tanto agognata fede e mentre al mio fianco c'e il mio "principe azzurro".
Ora come nelle favole vorrei tanto poter scrivere "e vissero per sempre felici e contenti...".


Dieci cose che proprio non si possono dimenticare

1/2 - Non si può dimenticare di mettere la penna magica sui becchi di zanzara e nemmeno di andare a dormire col braccialetto alla citronella, ma mi "laccomando" con l'orsetto girato verso di te che se no non va bene!
3 - Non si può dimenticare che i piselli non ti piacciono, del resto tu lo dici sempre che "questo lo sanno tutti!".
4/5 - Non si può dimenticare di spruzzare ogni mattina lo spray anti pidocchi e nemmeno si può dimenticare che devi essere tu ad aprire e chiudere la bottiglia.
6 - Non si può dimenticare una promessa fatta e se ti ho detto che faremo le collane di perline poi bisogna assolutamente farle!
7/8 - A scuola non si può dimenticare di leggere il menù ogni mattina e nemmeno si può dimenticare di chiedere alle maestre chi ci sarà ad accoglierti il giorno dopo!
9 - Non si possono dimenticare le parole di una canzone e nemmeno si possono invertire due strofe di un ritornello!
10 - Non si può dimenticare che domani è il compleanno di papà e allora per essere proprio sicura tu oggi al telefono ti sei raccomandata anche con lui "papà non ti dimenticare che domani è il tuo compeanno!".

mercoledì 11 giugno 2014

Diversi eppure vicini

Ognuno vive il dolore a modo suo.
Ognuno ha i suoi tempi di reazione.
Ognuno reagisce in maniera diversa.
Tuo padre ed io Alice non siamo mai stati più diversi in qualcosa.
Nel momento in cui lui toglie i cerotti io sto ancora cercando di far rimarginare le ferite.
Quando lui riesce a girare pagina io sto ancora leggendo le prime righe.
Se lui preferisce non parlare a me le parole non dette soffocano.
Mentre lui dorme e recupera energia io resto sveglia e perdo anche la poca che mi é rimasta.
Per questo superare insieme i momenti difficili e percorrere mano nella mano la strada verso la guarigione non è mai stata per noi la cosa più banale da compiere.
Eppure siamo sempre rimasti insieme e le sofferenze ci hanno sempre uniti.

Una storia a lieto fine

E poi ti accorgi che la sabbia che stai calpestando è davvero troppo calda per continuare a camminare e la pelle dei tuoi piedi ha troppe ferite per resistere a un nuovo pungente dolore.
Ma tu sai perfettamente che non puoi fermarti: sarebbe anche peggio.
Allora guardi quell'ombra in lontananza e cerchi inutilmente di raggiungerla e vedi quella mano che prova disperatamente ad aiutarti e tenti invano di afferrarla.
Ma la mano ti sfugge e l'ombra svanisce troppo presto e tu sei sempre più stanca e ti chiedi quanto ancora riuscirai a trascinarti da sola con i piedi nudi su quella sabbia rovente e quanto ancora riuscirai a resistere sotto questo sole cocente che non ha pietà e che non smette di bruciare la tua pelle ormai troppo delicata per riuscire a resistere.
Allora speri di scivolare in un sonno profondo e di chiudere gli occhi per risvegliarti in un'altra storia con un lieto fine.
Ma quando ti svegli ecco che ti accorgi che il lieto fine non c'è...

Un mercoledì faticoso

In questo caldo mercoledì di giugno l'unica cosa che riesco a dire o a pensare è che fatica. 
È stato faticoso addormentarsi stanotte e ancora più faticoso restare a letto quando troppo presto mi sono svegliata. 
È stato faticoso pensare che davanti avevo un nuovo lungo, lunghissimo giorno con troppe ore da trascorrere da sola e ancora tutto da riempire.
È stato faticoso gestire mio padre, mia madre, i loro problemi e contemporaneamente la mia coscienza di figlia.
È stato faticoso ritrovarsi qui, da sola fra queste quattro mura che a volte come oggi mi soffocano, a gestire i miei problemi e la mia coscienza di madre.
È stato faticoso Alice ascoltare le tue richieste e rispondere in un modo che riuscisse almeno per un po' di tempo ad essere per te una valida risposta.
Siamo solo all'una... È faticoso pensare a cosa verrà dopo...

martedì 10 giugno 2014

Uno strano pomeriggio

Un pomeriggio strano quello che è appena finito, un pomeriggio in cui papà è stato qui e si è messo a lavorare da casa per stare un po' più vicino a noi, un pomeriggio in cui finalmente la tua amichetta Nina è venuta a trovarti per giocare nella tua casetta.
Le ore sono passate così, una dopo l'altra e finalmente si è fatta sera... E domani sarà un nuovo giorno.

Esilaranti scoperte...

È esilarante Alice scoprire che le stesse persone che dichiarano a gran voce di non essere minimamente interessate alla nostra vita poi, impegnano il loro tempo e le loro energie a leggere il blog sulla nostra famiglia.
Evidentemente per qualcuno le ripetute e dolorose perdite subite in questo ultimo anno abbruttiscono ma non sono pensieri abbastanza importanti per riempire una vita troppo vuota.
Evidentemente l'insoddisfazione della propria vita di coppia e soprattutto quella sessuale di qualcun altro, inacidiscono la mente e l'anima e lasciano troppo tempo vuoto e bisogna pur riempirlo in qualche modo, lo capisco...
E allora eccole qua, mangiare il loro "pastone per i pesci" preferito e come previsto, abboccare all'amo forse perché troppo affamate.
Peccato per loro che per l'autore di un blog c'è sempre la maniera di sapere chi lo legge e così capita che proprio all'inizio di una mattina partita in un modo non proprio scoppiettante, ecco che scoppi in una fragorosa risata e pensi che non ti eri affatto sbagliata: sono davvero "persone piccole" ma soprattutto sono persone stupide!
E siccome non ho nulla da nascondere, nulla da temere e la mia vita da oltre quattro anni è un libro aperto non solo per me, non ho assolutamente intenzione di smettere di scrivere e continuerò a fornire cibo a queste menti malate che si nutrono della vita altrui per non pensare a quella troppo monotona e triste che purtroppo per loro si sono costruiti attorno.



lunedì 9 giugno 2014

Una pagina che non avremmo mai voluto scrivere...

Il dolore e la sofferenza sono parte della vita di ogni essere umano.
Ognuno di noi Alice vive il dolore in maniera differente. 
Ogni persona ha il suo personale modo di affrontarlo.
Noi stessi di fronte ai dolori reagiamo ogni volta in maniera completamente diversa.
Quando si soffre ogni giorno  non è mai uguale a quello che lo ha preceduto e ogni dolore è diverso dagli altri.
Ma c'è un unico modo per riuscire a superarlo: non negarlo e viverlo fino in fondo.
Fingere che non ci sia non aiuta.
Nascondersi per non vederlo non è di conforto.
Bisogna guardarlo in faccia e prenderlo di petto, solo così saremo noi ad avere il sopravvento su di lui e riusciremo a girare l'ennesima pagina che non avremmo mai voluto scrivere.

Nonostante tutto...

E poi nonostante tutto comincia una nuova settimana ed è di nuovo lunedì. 
Un lunedì iniziato sicuramente troppo presto, quando le luci dell'alba erano ancora tenui e il ricordo della notte appena trascorso molto vicino.
Un lunedì di sole, di mare forse, di giochi nella tua casetta in giardino sicuramente, di risate di bimbi che riempiono un silenzio "assordante".
Il tuo penultimo lunedì di scuola.
Il mio penultimo lunedì senza di te.
Un lunedì come tanti altri eppure diverso, senza voglia di fare niente eppure con la contemporanea necessità di dover fare per forza qualcosa... 
Una sola certezza: domani nonostante tutto sarà di nuovo martedì...



domenica 8 giugno 2014

Oggi parliamo di: matrimonio!

Da ieri in questa casa si parla incredibilmente di nuovo di matrimoni. Non del nostro che a quanto pare nonostante siano trascorsi ben più dei tre mesi preannunciati continua ad essere ancora una farsa sul territorio italiano... ma del tuo che a assume contorni sempre più reali.
Prima hai detto che col tuo Leo ti sposerai ad Antigua, poi oggi mi hai chiesto se ti presto i puffi sposi che erano sulla nostra torta da mettere su quella che sarà la tua...
Per me va bene Alice, considerali già sulla tua torta!!!

Gente piccola!

E poi un giorno pubblico una foto con te.
Non pubblico molte foto di me da dopo il cancro e quando lo faccio sto sempre attenta all'inquadratura: non voglio evidenziare quelle cicatrici che sono lì a ricordarti un passato troppo recente e troppo difficile e doloroso da accettare.
E allora arrivano i bei commenti pubblici, le belle parole... "Che belle siete!".
E io ingenua ci credo, penso davvero che le persone abbiano visto e guardato una mamma e una figlia...
Solo a distanza di giorni con tristezza scopro che quella foto è stata invece messa sotto esame, con la sadica curiosità di chi vuole vedere da vicino il cancro, è stata studiata per percepire un gonfiore che evidentemente c'è, perché scavare fra i muscoli e i tessuti di una faccia per estirpare un cancro non può non lasciare il segno.
E allora davanti a me i sorrisini e dietro le mie spalle il taglia e cuci di cui solo noi donne siamo capaci...
Si cara persona che non hai nemmeno avuto il coraggio di dirmi in faccia ciò che pensavi o di chiedermi scusa per aver spiato la mia vita e il mio dolore.
Sì confermo i tuoi sospetti! Il mio volto é gonfio e la malattia ha lasciato il segno del suo passaggio!
Quello che dalla foto non si vede è la cicatrice ben più profondo che ha lasciato dentro di me, ma tu questo non puoi capirlo e nemmeno immaginarlo perché non l'hai vissuto.
Però nella vita non si può mai sapere, cara persona piccola circondata da persone incredibilmente ancora più piccole di te e chissà... forse proprio tu o qualcuna delle tue più care amiche un giorno saprete di cosa sto parlando...



sabato 7 giugno 2014

Tutti al mare!

Spiaggia nuova, bagnino nuovo, giochi nuovi... Oggi é iniziata anche per noi l'estate, questa estate tanto attesa, preceduta da una strana primavera...
Un'estate a cui tengo in particolar modo perché dopo quella dell'anno scorso me la voglio godere pienamente senza perdere nemmeno un istante perché so che ho già perso troppo tempo restando a guardare la mia vita che scorreva senza riuscire a partecipare.
Buona estate allora!

venerdì 6 giugno 2014

Tu pulcina

Oggi festa di fine anni della scuola.
Tu "pulcina" insieme agli altri bimbi piccoli della scuola sei arrivata al parco prima dei gufi e delle aquile. Felice e sorridente insieme ai tuoi amici camminavi sul sentiero seguendo le indicazioni delle maestre.
Ti ho vista grande.
Ti ho guardata perfettamente a tuo agio e ho pensato che sì stiamo facendo un buon lavoro! 
Avete cantato e messo in scena la storia del vostro personaggio Giacomino.
Siete stati bravi. 


giovedì 5 giugno 2014

... e piangi...

Andiamo alla festa di compleanno della tua amica e tu prima non hai voglia di giocare con le tue amichette e piangi, poi vuoi andare sul salterello senza chiudere l'ingresso e piangi, poi vuoi andare sul salterello giusto in ogni momento che qualche altro bambino ci va e piangi, poi non vuoi aspettare il tuo turno, e piangi, poi hai paura della candela e piangi, poi hai deciso che vuoi stare solo in braccio alla mamma e piangi...
Mi spieghi alice perché nonostante il mio stato fisico e mentale oggi io mi sono vestita e ti ho accompagnata alla festa solo per dover venire via un'ora dopo presa dalla disperazione di non riuscire più a gestirti?
Certe volte mi domando dove sbaglio... Perché se questo è il risultato è evidente che da qualche parte sicuramente sto sbagliando...

La mamma più bella del mondo!

Ci sono dei dolori così grandi Alice che non hai nemmeno voglia di parlarne. 
Allora li prendi e li chiudi nel profondo del tuo cuore, in un posto dove nessuno può vederli e solo tu puoi sentirli.
Solo che dopo ogni dolore è sempre più difficile trovare uno spazio per un altro "sassetto", cominciano a essere tanti anche se alcuni sono più ingombranti di altri.
E speri che tutto intorno a te la smetta di girare così in fretta e vorresti solo che anche il resto del mondo riuscisse a dimenticare, per poter stare in pace con i tuoi pensieri, i tuoi ricordi, il tuo silenzio, le tue speranze e le tue paure.
Non hai voglia di raccontare, spiegare, ascoltare e ripetere.
È sempre la stessa monotona e triste storia e non c'è niente da aggiungere e nulla da togliere.
Avresti solo voglia di silenzio e di girare pagina...
Una pagina pesante, difficile ma che stai cercando di girare perché è l'unico modo per andare avanti.
E quando finalmente ci sarai riuscita, perché ci riuscirai e tu lo sai bene, quelle piccole pietre che hai nascosto in fondo al cuore saranno l'unica traccia che resterà di quei dolori.
E di notte o quando inevitabilmente resterai da sola con te stessa le pietre ti sembreranno improvvisamente più grandi più pesanti, si trasformeranno in grossi massi e prenderanno vita e il tuo cuore appesantito farà sempre più fatica a battere.
A volte ti sembrerà quasi volersi fermare.
Ma fortunatamente le piccole semplici cose di ogni giorno continueranno a strapparti un sorriso. 
E il tuo cuore continuerà a battere, anche se più lentamente, per quell'uomo che ti ha scelta "nella buona e nella cattiva sorte" e per un destino beffardo si è beccato solo la seconda parte e per quella bambina per la quale tu sei e sempre resterai la "mamma più bella del mondo!".

Che bello andare a scuola!

Che bello vederti andare a scuola senza grembiule, finalmente a maniche corte, che bello sapere che poi farete il pic nic e passerete buona parte della vostra mattina al parco, che bello sentire le vostre vocine allegre e vivaci avvicinarsi e poi affacciarsi e vedervi passare tutti di qui in fila indiana, che bello vederti serena anzi di più felice e salutarti con la manina dal terrazzo, mentre tu fai altrettanto e mi butti addirittura i bacini.
Ecco ora che vi ho visti passare posso anche uscire tranquilla.
Oggi all'una e mezza quando tornerete indietro so che tu suonerai il campanello e ti fermerai qui senza nemmeno tornare a scuola. Ti aspetto allora! A dopo...

E poi ci sei tu...

E poi ci sei tu ...
Tu che con il tuo sorriso trascini nell'allegria tutti quelli che ti sono vicini.
Tu che con la tua voglia di cantare e ballare riesci sempre a riempire il silenzio.
Tu che con i tuoi abbracci trasmetti un'energia vitale unica.
Tu che con i tuoi "attacchi di mammite" sai leggere e interpretare il mio desiderio di averti vicina e stringerti forte forte quando ti addormenti.
Tu che con la tua sfrenata passione per colorare riesci a togliere il grigio anche dal cielo più cupo e a mettere ovunque splendide macchie di colore. 
Tu che sei la "cosa" più bella che ho fatto e sei molto di più della figlia che sognavo quando ero bambina.
Tu che ogni giorno non smetti mai di stupirci e di regalarci momenti unici e indimenticabili.
Tu che cresci ma che per noi anche quando andrai all'università sarai sempre la nostra "pupolina" che dormiva sull'avambraccio di papà stretta al suo dito.
Tu che certe cose non te le diciamo ma tanto le intuisci lo stesso.
Tu che con la tua incredibile sensibilità a volte sei fragile come un bicchiere di cristallo e "maneggiarti" è davvero difficile.
Tu che non stai mai zitta ma quando non chiedi, "chissà cosa stai pensando".
Tu che hai un'energia e una vitalità assolutamente contagiosi.
Tu che sai quello che vuoi e spesso con i tuoi "pessavoje" sai anche come ottenerlo.
Tu che costruisci nella tua mente programmi e sequenze e poi resti convinta che le cose andranno "popio così!".
Tu che ascolti tutto anche quando sembri distratta dai tuoi pensieri.
Tu che poi a distanza di ore chiedi spiegazioni su quello che hai ascoltato e poi rielaborato nella tua mente.
Tu che ami dormire ma quando è ora di andare a nanna magicamente non sei più stanca.
Tu che se devi scegliere fra il "panino del camionista" e la brioche non hai la minima esitazione e vai a colpo sicuro sul pane e prosciutto.
Tu che ami i passatelli ma anche gli gnocchi e il formaggio, mentre i piselli e l'insalata "lo sappiamo tutti che non ti piacciono".
Tu che quando ti lavi da sola sei buffa e bella allo stesso tempo e poi quando hai finito c'è acqua ovunque.
Tu che quando poi sei pulita e profumata io passerei il tempo a sniffarti.
Tu che quando mi chiedi di raccontarti una "toja" (storia) riesci a farmi inventare racconti meravigliosi.
Tu che vuoi il biscottone ma poi assaggi e mangi tutti i biscottini della mamma.
Tu che ci fai riscoprire il mondo e ci aiuti a vederlo attraverso i tuoi splendidi occhi di bambina.
Tu che "litighi" con Heidi ma un attimo dopo quando esci e la dobbiamo salutare le corri incontro, la abbracci e poi dici "mi mancheà molto la mia Heidi!".
Tu che quando fai il broncio sei ancora più bella e allora sì lo ammetto un po' lo faccio apposta a farti arrabbiare.
Tu che a volte davvero anche io credo che sia davvero una principessa.
Tu che vuoi le gonne e le maglie frou frou, e anche i pigiami perché sei "fesson" anche quando dormi.
Tu che quando balli forse non sei proprio "armonica" ma per me sei sempre lo spettacolo più bello da vedere.
Tu che giochi a forza quattro ma le regole ancora non le hai capite.
Tu che piuttosto ti fai divorare dalle zanzare e ti svegli nel cuore della notte ma la "zanzaieia" attorno al letto non c'è niente da fare proprio non la vuoi.
Tu che da piccola mangiavi la sabbia e ora la usi per preparare gustose "pappe cavalluccere".
Tu che continui a ripetere la stessa domanda finché qualcuno non ti risponde.
Tu che ti guardo e ancora mi sembra incredibile che sei davvero la nostra bambina.
Tu che non smetterò mai di pensare che sei il nostro "miracolo".
Tu che come diceva una canzone "e non mi basti mai!".
Tu che sei la mia forza, il mio coraggio e insieme a tuo padre, la mia unica ragione di vita.
Tu che in ogni gesto, in ogni passione, in ogni sfumatura, mi ricordi papà e forse per questo ti amo ancora di più.
Buongiorno amore, se non ti svegli posso continuare all'infinito stamattina!

martedì 3 giugno 2014

Si gira pagina, ma la storia continua.

Oggi pomeriggio mare.
Per "festeggiare"il compleanno di un tuo amichetto di scuola, per staccare il cervello per qualche ora da tutto quello che gira pericolosamente per la mia testa, per decidere finalmente in che bagno andare.
Si perché ora è arrivato il momento di farlo. Non ci sono più scuse è finito anche maggio, le giornate regalano finalmente calde ore di sole e noi abbiamo proprio voglia, diritto e bisogno di vivere questa estate al meglio!
Da brava abitudinaria quale sono volevo tornare al bagno 73, dove tu hai vissuto due delle tue tre estati. Ma quest'anno Alice per ragioni difficili da capire anche per noi adulti, figurati per te che sei una bimba, non è stato possibile.
Meno giochi, meno spazio, meno servizi e meno comodità... Allo stesso prezzo, direi che la nostra è stata una scelta obbligata.
Ci siamo guardati attorno e abbiamo trovato uno stabilimento balneare non troppo lontano, con tanti bei giochi e l'immancabile salterello, e finalmente oggi abbiamo deciso.
Dopo aver salutato con tanta tristezza il nostro ex bagnino abbiamo scelto la spiaggia e preso accordi con il nuovo bagnino.
Si gira pagina... Ma la storia continua!

Il coraggio di vivere

Dopo una diagnosi di cancro e la reale paura di non poter vedere crescere tua figlia, ti accorgi che per quanto importante ogni cosa diventa incredibilmente piccola e assume contorni che non avesti mai immaginato. E tu allora scopri di avere una forza e un coraggio insospettabili.
E ti accorgi che lo sguardo allegro di tua figlia, un abbraccio del tuo "quasi" marito o una giornata di sole riescono a farti sorridere e se anche c'è qualcosa che non va come vorresti, tu sai di essere comunque in debito con la vita alla quale continui a chiedere solo il favore di lasciarti le uniche cose che davvero contano: la salute per te e per la tua famiglia.
E allora dopo ogni caduta ti aggrappi con più forza alla vita, a quella stessa vita che hai avuto paura di perdere troppo presto, e che a volte continua a metterti alla prova e ti rialzi, anche se è difficile farlo e quando ci riesci e finalmente sei in piedi ti guardi attorno e capisci che anche questa battaglia  l'hai vinta tu.

lunedì 2 giugno 2014

Il giorni dei regali

Oggi è il giorno dei regali. In previsione di alcuni imminenti compleanni, di famiglia e non, tu ed io siamo andate a fare shopping. Abbiamo comprato il regalo per papà, per la zia Amelia e anche per Simone, il tuo compagno di scuola che domani ci ha invitato alla sua festa.
Il regalo più difficile da comprare è stato quello per Simone: non ho idea di cosa possa piacere ad un bambino di quattro anni, sono abituata a bambole, vestiti e carrozzine e le cose da maschio per me sono tutte uguali. Non c'è differenza fra un trenino, un'ambulanza, un camion dei pompieri, una ruspa o un'automobile. Io seguendo il consiglio di un'amica mi ero orientata su qualcosa di unisex, come la pasta da modellare ma poi tu hai insistito per comprare un macchini a e così ho seguito il tuo pressante suggerimento. Speriamo bene...
Per quanto riguarda il regalo di papà la cosa più difficile sarà fare in modo che tu tenga la bocca chiusa... Si accettano scommesse.
Con la zia Amelia tu ti sei impegnata per metterci del tuo, proponendomi impensabili camicette bianche con bottoni dorate. Poi fortunatamente sono riuscita a distrarti e ti sei dimenticata dell'orrida camicia così io ho potuto comprare ciò che mi sembrava più adatto.
Ora non resta che aspettare i vari compleanni...

domenica 1 giugno 2014

"Gipl"

Che tu leggi le lettere non è una novità, o come diresti tu "lo sappiamo tutti", così oggi quando mentre eravamo in macchina tu hai letto a voce alta "gipl" e mi hai chiesto cosa significasse io non mi sono stupita e ho cercato di capire dove avessi visto questa strana scritta. Poi tuo padre ed io ci siamo guardati ed improvvisamente abbiamo avuto un'illuminazione... "Gipl", ma certo, come ho fatto a non capirlo prima! Il mio carburante! GPL che si legge GI-P-L!
Sai che ti dico Alice? Io da oggi farò gipl!