mercoledì 30 aprile 2014

"Solo" la mamma...

Da grande hai un mente di fare un sacco di cose e la tua lista si allunga pericolosamente ogni giorno.
Hai cominciato dicendo che avresti fatto la dottoressa, poi per un breve periodo hai pensato che forse fare la principessa era meglio ma ti sei ricreduta in fretta. Ad un certo punto sei stata colpita da una crisi esistenziale e hai cominciato a preoccuparti perché hai pensato che tu avresti comunque voluto fare anche la mamma, di Matilde, la figlia che sei certa di avere. Allora io ti ho spiegato che una cosa non escludeva l'altra e che era possibile fare sia la dottoressa che la mamma.
Ia mia idea dapprima è stata rifiutata come "impossibile" poi hai riflettuto e valutato che forse si poteva fare. È stato a quel out o che hai deciso di ci L,incarti la vita inserendo nella tua vita futura svariate attività e lavori.
Così ora ripeti che da grande farai la cassiera, la palestra (questa non so da dove tu l'abbia tirata fuori), la dottoressa, la mamma (quando Matilde torna a casa da scuola) e nel pomeriggio la giocoliera, per farla ridere un po'.
Una volta mi hai detto anche che volevi fare anche "quella che taglia le piante" ma questa cosa è svanita subito.
Invece da oggi hai aggiunto una cosa: mi hai detto che da grande vuoi fare anche la "casalinda". Non so da dove tu l'abbia tirata fuori credo che qualcuno te ne abbia parlato a scuola.
In tutto ciò c'è una domanda alla quale però io vorrei davvero trovare una risposta: perché se tu pianifichi tutte queste cose quando ti parlo di eventuali miei lavori (non c'è nulla in programma io sto davvero bene a fare la mamma!), tu mi ridi in faccia e poi scandalizzata mi chiudi la bocca dicendo "ma no, tu poi fae solo la mamma!".

Cose da dire...


Non ho meno cose da dire, anzi, al contrario, ma forse ho solo meno voglia di raccontare e meno tempo per farlo.
Ultimamente scrivo meno e forse sono anche meno concentrata nel farlo. 
Il tempo c'è ma tu lo riempi anche quando non ci sei, lasciandomi i compiti. Spesso ti sento dire qualcosa del tipo "mamma mentle (mentre) sono a scuola mi fai questo? Quest'altro?"
E così spesso arrivo in fondo alle giornate e mi accorgo di non aver scritto niente e di non aver nemmeno preso nota di quello che durante la giornata avrei voluto raccontare... E i giorni si accumulano e le cose da dire anche...
Credo sia solo una fase transitoria e dopo oltre quattro anni di blog tutto sommato ci sta anche un calo fisiologico!

Cambiamenti di famiglia

Ogni giorno di te è stato vissuto con stupore e orgoglio. 
Ti abbiamo guardata e vista crescere, abbiamo osservato le tue piccole grandi conquiste e i tuoi cambiamenti.
Abbiamo visto il mondo con i tuoi occhi e sorriso insieme a te.
Con te siamo ritornati bambini e giorno dopo giorno abbiamo  imparato un nuovo modo di percepire le cose.
Ci siamo entusiasmati davanti ai tuoi progressi e abbiamo apprezzato quei dettagli che noi non vedevamo più e che tu ci hai insegnato a vedere.
Oggi ho ripercorso questi oltre tre anni di te e ho realizzato che non sei stata soltanto tu a cambiare, non sei cresciuta solo tu e non sei stata l'unica a imparare, in questi anni tutti noi abbiamo vissuto un intenso e meraviglioso processo di trasformazione.

Ammassi vari di casa nostra...

Avere una casa su due piani significa dover fare le scale diverse volte al giorno.
Per una pigra come me questo significa anche cercare di ottimizzare i viaggi e di fare in modo di non scendere e salire mai a mani vuote.
Questa mattina quando sono scesa avevo in mano: 
Una scatola di cartone da buttare,mi tuoi calzini e le tue mutande da lavare, i panni da stirare, il mio cellulare, il mio Ipad e forse ancora mi di e ti o qualcosa.
Tu vedendo i arrivare mi hai semplicemente guardata e mi hai detto: "pecchè hai poltato giù tutto quell'ammasso di lobe (robe)?"
Inutile dire che di fronte alla tua definizione di "ammasso di robe" sia io che tuo padre ci siamo messi a ridere...
La nostra giornata oggi è iniziata così, in un piacevole ammasso di "lisate" (risate).

martedì 29 aprile 2014

A ruoli invertiti!

Oggi tu ed io abbiamo invertito i ruoli.
Questa sera mentre io me ne stavo io stesa sul letto tu mi hai infilato i calzini e sei stata bravissima.
Hai fatto un lavoro perfetto e senza la minima esitazione!
Stai diventando grande Alice e ormai sei davvero una donnina in miniatura!
... E che donnina!

Teneramente tu

Prima mi hai chiesto se per favore oggi potevo andare a comprare un regalo per papà da parte tua, poi più tardi volevi sapere cosa mi potevi regalare per la festa della 
Sei una bimba incredibilmente tenera e dolce Alice e sono veramente felice di questo tuo modo di essere!

lunedì 28 aprile 2014

Pensieri

In questi giorni di poche parole mi dedico più a sognare ad occhi aperti che a fare altro. 
In queste lunghe notti insonni immagino momenti di vita che forse non accadranno mai. 
Sono un po' "fuori fase" in questo periodo, la stanchezza è tanta e la concentrazione poca.
Forse e ho solo bisogno di dormire...

domenica 27 aprile 2014

Come saddine in 'catola

Scena di poco fa a casa nostra.
Noi stese sul divano, abbracciate sotto la copertona, davanti alla televisione, mentre tu la guardi ed io scrivo sul mio Ipad. Papà e seduto accanto a noi sullo stesso divano ma ovviamente è fuori dalla super coperta.
Poi tu improvvisamente ti avvicini ancora di più a me e stringendoti mi guardi e mi sussurri "siamo 'tette 'tette come saddine in 'catola (siamo stette strette come sardine in scatola).
Anche se sono giorni che non scrivo e vorrei farlo mi piace essere stretta vicina a te.

Giorni insoliti

Son giorni insoliti quelli che sto vivendo.
Tante sensazioni e altrettanti pensieri si alternano e si accavallano nella mia mente.
Mi sento un po' sfasata esattamente come il clima di questi giorni che prima ti fa sentire in piena estate e poi ti rimbalza in giornate uggiose e grigie come se invece di aprile fosse novembre.
E in tutto questo continuo a pensar e che ho assolutamente voglia di estate!

sabato 26 aprile 2014

Una Dotty tutta per me

Stasera non mi sentivo molto bene e così mi sono stesa sul divano. Mentre cercavo di rilassarmi si é fatta la tua ora della nanna e tu prima di andare di sopra con papà invece di salutarmi con il solito bacetto della buonanotte, mi hai portato il pupazzetto della dottoressa Peluche e mi hai detto "tieni mamma così ti può cuae (curare)"
Grazie amore, il tuo é stato un pensiero molto dolce.

venerdì 25 aprile 2014

Giorni di festa

Dopo una piacevole mattina trascorsa in compagnia di Elena e "Macco" che poi per te è "il suo maito (marito) Macco", e dopo un altrettanto piacevole pranzo con loro, nel pomeriggio abbiamo trascorso delle tranquillissime ore in relax.
Amo questi giorni di festa che mi regalano momenti di famiglia indimenticabili.

giovedì 24 aprile 2014

Questa finta primavera

Guardo le immagini del Verandah resort ad Antigua, ricordo quegli odori così intensi e quei posti dove ho realizzato un sogno... per un istante mi sembra di risentire quei profumi e la piacevole sensazione della sabbia sotto i piedi...
Oggi fuori piove, sembra proprio una giornata di fine novembre. 
Io mi sento un po' in "stand-by". Non so da dove cominciare e nel frattempo resto ferma.
Tante cose mi girano per la testa: tante idee, tante speranze, tante paure, tanti desideri, tanti timori...
Non riesco a fermare i pensieri.
Tutto corre troppo velocemente per fermarlo e troppo lentamente per metterlo a fuoco.
Sono giorni così, sospesi... come questa finta primavera che prima ci illude e poi si traveste d'autunno...

mercoledì 23 aprile 2014

I sandali più belli del mondo!

Prendi un paio di sandali rosa perlato, mettigli un bellissimo fiore fashion come decorazione sulla punta, aggiungi il fondamentale "dettaglio" che Giulia per la prossima estate li avrà uguali ai tuoi ed ecco che magicamente avrai il tuo paio di sandali preferiti!
Questa mattina le due mamme "Chiare" si sono unite e si sono date allo shopping e di fronte alla possibilità di fare avere a te e a Giulia un paio di sandali uguali non hanno avuto molte esitazioni. 
Quando li hai visti così indiscutibilmente rosa ti sono subito piaciuti, poi appena ti ho detto che erano uguali a quelli di Giulia il tuo sguardo si è acceso, la tua bocca aperta al sorriso ed è partito il "siii" 
Sapevo che la sola idea ti avrebbe resa felice, non immagino cosa succederà quando vi vedrete!

La cacca me la tengo!

Oggi sono arrivata a prenderti a scuola  con un bel po' di anticipo. La giornata di sole mi stimolava a fare due passi e poi a crogiolarmi mentre aspettavo l'apertura dei cancelli. Quando sono arrivata le bidelle fuori in giardino mi hanno salutata poi scherzavano sul fatto che non mi avrebbero fatta entrare con così tanto anticipo. Io mi stavo per sedere sullo scalino riscaldata dal tepore di questa giornata quando la simpaticissima bidella Stefy è venuta a chiamarmi.
Mi ha detto "visto che sei già arrivata ti faccio entrare perché Alice sta piangendo che dice che ha mal di pancia". 
La prima immagine di te è stata in braccio alla maestra Grazia in un mare di lacrime. Tu tenevi la panchina e singhiozzavi. 
Siamo venute via subito e appena fuori dal cancello della scuola mi hai chiesto dove fosse la macchina. Ti ho spiegato che ero venuta a piedi e tu allora piangendo mi hai detto "ma a me 'cappa la cacca!"
Ecco Alice, venirti a prendere e trovarti in lacrime non è affatto un bello spettacolo, ma se poi capisco che questo pianto inconsolabile deriva semplicemente dal fatto che tu hai deciso che la cacca "si porta a casa" (chissà poi da chi avrai preso questa malsana abitudine... Tu papà non ne sai niente, vero?) allora un pochino mi arrabbio!
Possibile che tu non possa fare la cacca a scuola come tutti i tuoi compagni di scuola? Dobbiamo fare la strada da scuola a casa di corsa (e per fortuna che è un tragitto breve!) contorcendoci perché tu proprio non riesci a trattenerti?
Io credo che non ne valga la pena e forse dovresti rivedere questa tua decisione...

Oggi

In questa primavera che climaticamente stenta a decollare io vivo un po' come dentro una bolla di vetro: molto fragile ed estremamente bella e da lì dentro guardo il mondo godendo di ogni attimo e contemporaneamente protetta e schermata da tutto ciò che avviene fuori. Oggi mi sento così... Fisicamente rallentata dalla tipica spossatezza primaverile ma con la testa che va a mille e soprattutto con tanta voglia di sole, di mare, di estate, di vacanze...

Tu come me...

Ieri ti sei svegliata col fiato corto, anzi cortissimo. 
Le parole si spezzavano a metà perché nel frattempo era finita l'aria. 
Un attacco d'asma in piena regola.
In assenza della tua pediatra ho tirato fuori le sue vecchie ma sempre valide istruzioni di cosa fare in caso di "fatica nella respirazione" e ho seguito alla lettera ogni singolo passaggio. 
Verso sera stavi decisamente meglio, ma non bene.
Hai passato una notte tranquilla e stamattina ti sei svegliata bene.
Poi hai deciso che dovevi ballare e cantare un pochino prima di prepararti per andare a scuola.
Sono bastati quarto salti ed eri stremata.
Quando sentendoti affaticata sono venuta in camera tua eri per vedere come stavi ti ho trovata seduta sul letto, con la faccina triste e lo sguardo basso.
Mi sono avvicinata a te e mi sono inginocchiata per essere alla tua altezza, poi ti ho accarezzata e ti ho chiesto se facevi fatica a respirare.
Senza alzare gli occhi da terra mi hai risposto di sì.
Il cuore mi si è stretto ed è diventato piccolo piccolo...
Allora ti ho abbracciata e accarezzandoti il petto ti ho detto "lo so amore,capisco bene come ti senti, anche la mamma quando era una bimba a volte faceva fatica a respirare e sentiva quel peso proprio qui, ma stai tranquilla che passa in fretta".
Che tenerezza mi ha fatto vederti così e in quella bimba triste e preoccupata seduta sul letto ho rivisto me bambina durante i miei primi e memorabili attacchi d'asma quando non riuscivo a capire cosa mi stesse succedendo e percepivo solo la fatica di fare qualsiasi cosa.
Non preoccuparti amore, come dicevi quando eri piccola "passa passa"!

martedì 22 aprile 2014

Ritrovarsi

E finalmente oggi pochi minuti prima della lezione di danza tu è Giulia vi siete rincontrate dopo qualche giorno di lontananza dovuto alle vacanze di Pasqua. Nella sala d'aspetto vi siete viste da lontano, vi siete regalate un sorrisone e poi dopo esservi corse incontro vi siete strette, quasi stritolate direi, in un forte abbraccio. Il tutto sotto lo sguardo intenerito non solo delle due mamme Chiare, ma anche di una maestra e della segretaria...
Che belle siete voi!
Peccato solo che poco più di due ore dopo stavate discutendo animatamente...

lunedì 21 aprile 2014

Pasquetta

Dopo un giorno di Pasqua solo per noi, abbiamo trascorso la mattina di Pasquetta in compagnia dei nonni di Ravenna e tutti, ma proprio tutti gli zii. Hai giocato e hai ricevuto tante uova che ovviamente hai aperto euforica. Tu sei stata ovviamente l'intrattenimento della mattinata organizzando uno spettacolo con canti, balli, recite e messe in scena degne di una vera show girl. Devo dire che crescendo stai affinando le tue doti artistiche. 
E dopo che hai mangiato un pranzo speciale solo per te fatto con gli gnocchi della nonna "Abba", il sonno si è fatto sentire e siamo tornati a casa a fare tutti la nanna.

domenica 20 aprile 2014

Leo, sempre Leo, solo Leo...

Non bastava la grande dichiarazione d'amore che hai fatto ieri, quando hai detto che Leo sarà per sempre il tuo fidanzato. Poco fa, quando papà ti ha proposto di andare a vedere un castello oggi, tu di fronte alla scelta fra quello di Azzurrina, quello di gradara e quello di San Leo hai subito detto che preferivi andare a vedere quello di San Leo, perché c'era anche il nome Leo...

sabato 19 aprile 2014

La giornata di Peppa

Una giornata piacevolmente strana quella di oggi, in cui la nostra famiglia con le magliette della famiglia Pig addosso hanno fatto di tutto: prima colazione, poi la spesa e nel pomeriggio dopo qualche giro siamo andati al concerto di Patty "Plabo". La serata si è conclusa degnamente nell'unico modo in cui poteva farlo, con una cena dalla "Mikka" (Mirca) e con lo spettacolo a teatro di Peppa Pig! E tutti ammiravano le nostre magliette da famiglia Pig...

venerdì 18 aprile 2014

100% femmina

Nei negozi è praticamente impossibile tenerti lontana dai "tucchi" (trucchi), di fronte a collane e orecchini ti brillano gli occhi come fossero diamanti, uno dei tuoi desideri più grandi è crescere per poterti mettere lo "matto" (smalto) e poter indossare i tacchi, i tuoi  giochi preferiti sono le bambole e  la cucina, ami le gonne e i "vettiti" (vestiti), soprattutto quelli che fanno "fú fú" (a balze) e sei convintissima che con i pantaloni tutti ti diranno che sei brutta, se devi scegliere un colore sarà sicuramente il rosa con qualche rara variazione sul fuxia e sul viola...
Direi che già questi sono elementi schiaccianti per evidenziare la tua spiccata femminilità.
Ma quando stasera insieme a me abbracciata sul divano mi hai chiesto di vedere e rivedere la scena del matrimonio dell'anno fra April e Jackson in Grey's Anatomy ho pensato che tu sei incredibilmente femmina!
Evito di raccontare l'espressione di tuo padre mentre ci guardava perse davanti a quelle immagini...

Risata contagiosa.

Amo la risata fragorosa di tuo padre, quella che fa raramente, la stessa che ho sentito qualche volta quando gli racconto delle cose che lo rendono particolarmente felice. È una risata contagiosa la sua, che arriva da dentro e che sembra travolgere tutto, come una folata di profumo.
Oggi mentre eravamo al telefono l'ho sentito scoppiare in quella fragorosa risata e dopo alcuni giorni in cui l'ho visto stanco e stressato ho pensato: "ecco, papà é tornato!".

Asilo casalingo

Questa mattina visto che la scuolina era chiusa, noi abbiamo deciso di trasferirla nel nostro giardino , abbiamo trasferito le seggioline intorno alla casetta e organizzato una bella merenda intorno alla casetta con tanto di biscotti al cioccolato e succo. Heidi ha partecipato all'inizio della festa poi si è ritirata al piani di sopra. Eravate davvero belli tu, chiara, Davide e Mariafiore mentre preparavate le pappe e facevate i caffè e tutti quelli che passavano davanti a casa nostra guardavano il nostro giardino che pullulava di vocine allegre, giocattoli di plastica colorata e felici bimbi saltellanti. 

Prima sorpresa mattutina

La prima sorpresa di oggi me l'hai fatta tu, arrivando alle mie spalle mentre ero fuori ad aspettare di vedere passare la macchina di papà per salutarlo, ti sei presentata con pigiama, ciabatte, capelli arruffati e faccia da sonno. Non ti ho sentita scendere le scale, ho semplicemente percepito la tua presenza dietro di me è mi sono girata.
Insieme siamo scese a salutare papà che è stato felice di poterti dare il buongiorno prima di andare a lavorare. Vedremo quali altre sorprese ci riserva la giornata.

giovedì 17 aprile 2014

Una serata a casa nostra...

Scena di stasera a casa nostra: io a letto che aggiorno il blog, tu a letto che teoricamente dovresti addormentarti, papà in bagno che... Ehm... Fa il "lavorone" come lo definisce lui.
Nel silenzio si sente un rumore e poi la tua vocina che sussurra: "papà? Hai sentito un plof?"
Io comincio a sghignazzare silenziosamente...
Ecco un secondo rumore e riecco la tua attenta e sveglissima vocina di nuovo sussurrare perplessa: "mah papà? Un atto (altro) petolone?"
Sinceramente non mi sembri in procinto di addormentarti...

Una mamma che proprio non sa resisterti

Entrare in un negozio di giocattoli con te mano nella mano e tornare bambina... non riuscire a resistere di fronte alla tua euforia e comprarti entrambi i giochini che ti piacevano, senza farmi vedere perché so che non è educativo accontentare ogni tua richiesta...
Ecco così la famiglia dei Playmobil con tanto di papà con la barba, mamma un po' sovrappeso (forse è incinta) e bimba... E si come c'è anche un maschietto un po' più grande dopo averci pensato un po' e aver cambiato qualche versione, alla fine hai deciso che lui poteva essere Leo. Ovviamente mi riferisco al tuo fidanzato e non al fratello di Giulia e nemmeno a quello di Laura...
Certo che quando vedo così evidente in te la necessità e la voglia di riprodurre i nuclei familiari mi emoziono ogni volta...
Ed ecco anche una nuova Pinypon con i capelli rosa e le braccia stese (quelle col braccio in su ti disturbano), che di sicuro non poteva mancare alla tua neo/collezione. Ma questa la vedrai solo nei prossimi giorni...

Malefica genietta

Dopo aver scoperto che Giulio il tuo amico finto non è un tuo coetaneo bensì un cinquenne, e dopo aver passato un pomeriggio a giocare con Pietro, ho avuto modo di vedere la tua furbizia in pieno svolgimento quando, pur di convincerlo a lasciare la casetta in giardino per giocare con te in casa, gli hai raccontato che avevi dei giochi nuovi da fargli vedere, senza però specificare che si trattava delle nuovissime bamboline "Pinypon". Probabilmente sospettavi il suo normale disinteresse nei confronti delle suddette bamboline con corpi e facce intercambiabili...
Devo ammettere Alice che sei un po' malefica ma sicuramente molto geniale...
Ovviamente l'ignaro Pietro ti ha seguita... Ma io sono prontamente corsa in suo soccorso mettendogli a disposizione animaletti un po' più "maschiali"...

Tale figlia, tale madre

Oggi colta da un attacco di follia e soprattutto di shopping acuto ti ho comprato delle stupende ciabatte da mare. Morbidissime, infradito e soprattutto rosa! Deve essere stato questo dettaglio a fartele subito piacere!
Ho provato a cercarle anche per me in negozio, ma la numerazione purtroppo in quella numerazione arrivava solo fino al 35. Ma non in internet... Dove sono riuscita a trovare un 37 dello stesso identico colore!!!
Evvai: per quest'anno non cambiare stesse ciabatte stesso mare!

Il bimbo nella pancia

Venirti a svegliare e scoprire che dormivi con i tuoi pupazzi nascosti sotto la maglietta... Qualcosa mi dice che ti sei addormentata giocando al "bimbo nella pancia", che a quanto pare é una delle tue attività preferite degli ultimi giorni...
La cosa mi lascia piuttosto perplessa, devo ammetterlo... anche se forse è piuttosto normale in voi femminucce: in effetti vedo che siete tutte un po' fissate su questo punto...

Chi è Giulio?

Capita che mentre tu ed io siamo in macchina di ritorno da una gita a casa di amici, tu cominci a parlare e addirittura ad arrabbiarti con Giulio... Ora, in macchina siamo da sole, non conosciamo nessun Giulio, a parte un bimbo vicino di casa che però non frequentiamo, e non abbiamo mai sentito nemmeno parlare di qualche Giulio...
La domanda è venuta spontanea e ovviamente ti ho chiesto chi fosse Giulio.
E tu serenamente mi hai detto "Giulio é il mio amico... quello finto!!!". Come se fosse la cosa più naturale del mondo e poi hai aggiunto: "pelò ola mi fa allabbiale (le "L" sostituiscono le "R")".
Ah beh, se ti fa arrabbiare é tutto molto più chiaro!
Aiuttto qualcosa mi dice che l'amico immaginario é nei paraggi... Non poteva almeno essere femmina? Non so come gestirlo io un maschio treenne??? Ma sarà poi un treenne??? Devo prendere informazioni su questo fantomatico Giulio! È sempre bene restare informati sulle amicizie dei propri figli, anche quando si tratta di amicizie... Immaginarie!

mercoledì 16 aprile 2014

Picafló

"Mamma, papà, giochiamo a Picafló!"
Inizia così la nostra serata...
"Quale Picafló volete fae (fare), quello degli animali o quello dei coloi (colori)?"
Poi dopo qualche istante di riflessione...
"Fosse (forse) meglio i coloi pevvoi (per voi) è più facile!".
Dopo di chè hai deciso che tu è papà dovevate stare seduti vicini mentre io dovevo mi girare lentamente davanti ai tuoi occhi che nel frattempo canticchiavi una strana filastrocca...
La verità Alice è che non ho ben capito come si gioca a Picafló, ma devo ammettere che mi sono divertita un sacco!
Peccato solo che mi girasse un po' la testa...

Bastava semplicemente dirlo...

Ti ascolto mentre parli e noto che presti attenzione a come pronunci la "S" quando si trova vicino ad altre consonanti come la "P" (spento), la "T" (testa), la "C" (ascoltami), la "G" (sgancio), la "V" (sveglio), la "B" (sbaglio), la "F" (sforzo), la "L" (slacciare), la "M" (smalto), e cerchi di sforzarti per non parlare come facevi fino a prima che la pediatra ti dicesse che non andava bene dicendo "'pento, tetta, accottami, 'gancio, 'bello, 'ballo, 'fozzo, 'lacciae, 'matto". 
Mi rendo cinto che bastava semplicemente dirtelo e tu hai smesso di parlare come una bimba piccola.
Sulla "R" invece ci stiamo ancora lavorando... Vediamo cosa arriverà!

"Pupola"

Fra le svariate parole che tu hai inventato come per esempio "boto" c'è n'è una della quale non credo di aver mai parlato: Pupola. "Pupola" è il tuo personale modo di rivolgerti alla tua piccolina, alla tua cucciola, intesa come bambolina/figlia. Per intenderci tu sei la mia Pupola.
Non so da dove sia saltato fuori, non ne ho la più pallida idea, ma sai una cosa Alice? Mi piace Pupola! Adoro pensare e sapere che tu sei la mia Pupola!!!

Ultimo giorno di scuola!

Oggi è l'ultimo giorno di scuola prima delle vacanze di Pasqua poi abbiamo una settimana di giochi, divertimenti, passeggiate, e cioccolata... Qualcosa mi dice che ci sarà tanta cioccolata.
Speriamo solo che non ci siano troppi capricci perché se no lo sai che non andiamo per niente d'accordo...
Chissà se in mezzo alle uova ci sarà anche quel famoso pupazzino per il quale hai fatto una tragedia diverse settimane fa... Speriamo solo che il coniglio pasquale si sia ricordato di prendertelo...

martedì 15 aprile 2014

Mangia fuoco

E poi quando esci da scuola mentre ritorniamo a casa telefoniamo a papà e tu gli chiedi se stasera può fare "Mangia Fuoco" per te (la carne ai ferri) e lui nonostante la stanchezza e lo stress di questi giorni, prima di arrivare a casa si ferma a comprare tutto l'occorrente e per cena, senza nemmeno dover essere pregato, esaudisce il tuo desiderio.
Forse ha ragione la maestra Alice quando parlando di te dice "poi fa gli occhi languidi, sbatte le ciglia... e ottiene tutto ciò che vuole...".

Poesia a sorpresa!

Capita che mentre siamo dalla tua baby sitter Angela per farle gli auguri di Pasqua, tu all'improvviso cominci a recitare una poesia che non avevo mai sentito prima:
"Margheritine 
vestite di giallo
Al primo sole 
inventano un ballo
Al soffio lieve
Ondeggia la testa
E c'è il profumo
Di un giorno di festa
Buona Pasqua!"
Grazie maestra Katia la tua prima poesia di Pasqua è stata un piacevolissima sorpresa...



Computer che passione!

Da quando hai provato l'ebrezza dell'IPad della mamma le cose non sono più state uguali a prima.
Tu sai che è il mio "computer", che non puoi prenderlo senza chiedermelo, che il mio è solo un prestito e ogni giorno utilizzando le tue migliori armi di seduzione, gli occhi da cerbiatto e lo sguardo dolce, mi chiedi di poterlo usare.
Inizialmente ero io a doverti aprire le app dei giochi. Ora non c'è m'e bisogno. Basta che io ti dica il fatidico "sì" e tu sai perfettamente quello che devi fare. Le mani devono essere pulite, tu devi essere seduta sul divano, apri la custodia dell'IPad, inutile sottolineare che sai perfettamente come arrotolarla sotto, poi sfogli le pagine fino a trovare quella dove sono le tue app e una volta arrivata a quella che ti interessa ecco che in un battibaleno la apri e... il gioco ha inizio.
Ma sai qual è la cosa più sconvolgente? Che alla fine di solito hai addirittura l'abitudine di chiudere le app che sono rimaste aperte... Ecco, di solito, perché oggi, proprio due minuti fa ho chiuso venti applicazioni di cui almeno quindici con disegni da colorare, favole e giochi vari...

Una bimba grande

Capisci che tua figlia sta diventando grande quando di sera prima di addormentarti le chiedi di venire un po' nel lettone con te perché hai voglia di coccole e lei ci pensa e poi con aria di sufficienza ti risponde "va bene mamma, ma solo pe quetta votta (solo per questa volta)!".
Grazie per la gentile concessione... e non preoccuparti non mi ci abituerò.

lunedì 14 aprile 2014

Non esco in pigiama...

Capisci che forse il tuo look è un po' "particolare" quando tua figlia di prima mattina ti guarda e osservando la tua T-shirt nuova esclama un estasiato: "oooh che bel pigiama mamma!"...
Ecco Alice, volevo dirti che la maglietta con Trilly non fa parte di un pigiama, infatti io l'ho inaugurata proprio stamattina indossandola sopra un paio di jeans, e prima che tu la paragonassi ad un pigiama non mi era nemmeno venuto in mente che potesse sembrarlo...
E poi anche se capisco che possa sembrarti strano io non uscirei mai in pigiama...

domenica 13 aprile 2014

Pappappero

Una tua involontaria testata oggi mi ha fatto scoppiare un terribile mal di testa che non mi ha più abbandonata durante tutta la giornata. Ho cercato comunque di non lasciarmi condizionare e siamo riusciti a godere delle ultime ore in compagnia di Gigi, Virginia e Matilde. Peccato solo che la stanchezza ad un certo punto abbia decisamente preso il sopravvento su di voi è soprattutto su Matilde che si è persa l'occasione di vivere le ultime ore di gioco insieme a te.
Eh già perché anche se sembrate delle piccole donne siete comunque delle bimbe e basta un "pappapero" di troppo a far scattare incredibili tragedie...

sabato 12 aprile 2014

Chiacchiere fra amiche

Mini tigelle e maxi piatto di gnocchetti verdi al formaggio... Questi i tuoi menù di oggi per cena e per pranzo... Tu e Matilde, sedute sulle sedioline di legno vicine al vostro tavolino mignon, appositamente apparecchiato per l'occasione, avete condiviso così i momenti dei pasti, come die vecchie amiche che si re incontrano dopo tempo e che scambiano due chiacchiere sedute attorno ad un tavolo. Certo non c'era un buon bicchiere di vino fresco a farvi compagnia ma il gelato a fine pasto non ve lo siete certo fatte mancare!

Qualcuno ci guarda Alice!

A te che hai preferito non essere più mia amica quando hai capito che non potevi avere potere decisionale sulla mia vita.
A te che ti sei allontanata quando hai realizzato che io avevo la mia testa e che avrei deciso solo con quella.
A te che pensavi di avere un ruolo da protagonista e cercavi di appropriarti dei miei affetti più cari.
A te che a distanza di anni continui ad informarti spiando il mio profilo Facebook e ad aggiornarti guardando il mio blog.
A te che sai di me da quello che scrivo e che poi racconti di me da quello che leggi.
A te che hai fatto finta di uscire sbattendo la porta ma che hai continuato a osservare da dietro agli scuroni, dedico questo mio pensiero e addirittura un post e sorrido pensando che se mi incontri stenti a salutarmi ma continui a sentire la necessità di sapere come va la mia vita.
Forse per quella tua invadenza che non sei mai riuscita a tenere a freno o forse perché la tua vita è così vuota che per non annoiarti ti tocca riempirla con quella degli altri...
Allora sai che c'è? Che per agevolarti il compito ti aggiorno e ti faccio un riassunto.
Ti confermo che nel frattempo, dopo il tuo allontanamento, mi sono sposata, proprio come volevo io su una spiaggia e solo noi tre, ho perso un'altra gravidanza e ho avuto il cancro. Ho cambiato vicini di casa e ho messo una casetta colorata in giardino ma queste ultime due cose sono certa che già le sai... (E anche le altre visto che leggi il mio blog).
Aggiungo che sono felice, qualora non si capisse leggendo fra le righe dei miei post e tutto é andato bene anche se non c'eri tu a fare il saccente "grillo parlante" pronto sempre a farmi notare dove sbagliavo e a farmi vedere quanto invece eri brava tu... Anche solo a fare le melanzane...
Buona vita anche a te ex amica mia...
Mi raccomando Alice tu sorridi sempre, magari qualcuno ti sta guardando!!!

Nuvole

La cosa bella di dormire in una mansarda, con il letto posizionato esattamente sotto la grande finestra sul tetto, è la possibilità di vedere il cielo appena si aprono gli occhi.
Io dovrei esserci ormai abituata ma non è così e riesco sempre a stupirmi, come stamattina quando osservando le nuvole ho pensato che sembravano davvero disegnate da un pittore impressionista con dei magnifici contrasti fra luci e ombre.
Sono rimasta a lungo stesa nel letto in silenzio ad osservarle mentre tu e tuo padre ancora dormivate, approfittando degli ultimi istanti di relax, perché ormai lo so, una volta che mi metto in piedi e la giornata prende il via, non mi fermo più...



venerdì 11 aprile 2014

Vicine eppure lontane

Questa sera la tua amica Matilde dormirà in un albergo qui ad Igea Marina, più vicina a noi di quanto tu riesca ad immaginare. Per evitare capricci serali abbiamo deciso però di farvi incontrare soltanto domattina dopo una nanna ristoratrice. Papà è andato a prenderli in stazione mentre tu ed io ci siamo guardate insieme il film "pazze di me" che con le sue canzoni "Cocco e Drilli" e "La bambola" resta sempre uno dei tuoi preferiti...

Femmine contro maschi!

Certo che quando noi femmine ci troviamo in gruppo siamo davvero terribili!
Oggi tu, Giulia e Chanel, insieme a Laura l sorellina di Chanel mentre eravate al parco giochi avete fatto fronte compatto contro il povero Leo che voleva solo giocare. Ma voi femmine avevate deciso che il "cattello" (castello) era solo per le principesse e per questo avete tentato in tutti i modi di arginare Leo che con i suoi occhi sorridenti e la sua camminata tranquilla di tanto in tanto ritentava l'approccio.
Tu Alice eri quella meno drastica e ogni tanto di nascosto dalle altre, ti lasciavi intenerire da Leo (secondo me hai un debole per il nome) e lo stringevi in un forte abbraccio...

giovedì 10 aprile 2014

Il grande spavento...

Le scale: tu che scendi, io che vengo dietro di te pensando che per il semplice fatto di esserti ti vicina non ti sarebbe potuto succedere nulla, Heidi che con la sua presenza ti distrae... 
È successo tutto in un attimo, troppo veloce per impedirlo, troppo lento per viverlo da impotente spettatrice...
Tu sei scivolata davanti ai miei occhi, con la testa all'ingiù e i piedi in alto, rimbalzando con la testa su ogni scalino mente io sono rimasta pietrificata ad osservare la scena...
Il tuo tutù candido che svolazzava mentre tu ed io urlavamo.
Forse avrei potuto tentare almeno di fermarti prendendoti per un piede o avrei dovuto bloccarti ancora prima che iniziassi a scivolare tenendoti per un braccio, sicuramente avrei dovuto stare davanti e non dietro di te e probabilmente non avrei dovuto tirarti su quando la tua rovinosa corsa si è interrotta sul pavimento. 
Non ce l'ho fatta ti ho subito presa fra le braccia per consolarti. 
Tu piangevi io tremavo.
Mi sono sentita colpevole per non averti protetta.
Più tardi dopo aver ripreso fiato ti ho portata dalla pediatra.
Dice che possiamo stare tranquilli anche se stanotte dobbiamo vegliare il tuo sonno.
Io sono ancora spaventata.
L'immagine di te che cade sbattendo la testa e il collo su ogni scalino mi si ripropone davanti agli occhi come al rallentatore.
Non riesco a tranquillizzarmi e ho ancora il pianto soffocato in gola.
Sei la mia vita e oggi ho avuto davvero paura.
Domani forse a distanza di ventiquattro ore mi sentirò di dire scampato pericolo.
Oggi, ora, sono ancora sotto shock.
Non ho mai desidèrato così tanto che fosse "domani"...

Un po' alla volta...

Un altro pezzo di te è andato via oggi. Un po' alla volta sto dando via tutte le tue cose.
A volte è più facile altre estremamente difficile ma a piccoli passi so che riuscirò a raggiungere l'obiettivo che mi sono prefissata: fare posto.
I ricordi sono tanti: la tua coperta, quel sacco nanna che a me è sempre piaciuto molto e a te per niente, alcuni giochini di quando eri neonata... Ogni oggetto racchiude un pezzo della nostra storia, ma le cose più importanti resteranno chiuse nel mio cuore e niente e nessuno le cancelleranno.

La nostra oasi di pace

Soprattutto in questa stagione amo il posto in cui viviamo dove intorno a noi sono tutte case basse col giardino. Tornando a piedi dopo averti accompagnata a scuola oggi mi sentivo "in vacanza". 
L'odore dell'erba appena tagliata, il rumore delle falciatrice, il cinguettio degli uccellini.. tutto mi ricorda incredibilmente le mie vacanze di quando ero bambina, nella casa al mare, in quei posti. Ne ho amato incredibilmente. Le vie del nostro quartiere in primavera quando si riempiono delle voci dei bambini, delle loro corse in bicicletta, delle loro risate, mi ricordano quelle strade dove io sono cresciuta libera e felice.
E mentre mi avvicino a casa penso che qui io mi sento proprio così: libera e felice!

mercoledì 9 aprile 2014

Insieme siamo imbattibili...

Devi sapere Alice che io non ho mai avuto il pollice verde.
Una volta perché innaffiavo troppo, ora perché innaffio troppo poco, ma sta di fatto che le piante a casa mia non sopravvivono.
Per diversi anni ho provato e riprovato ora mi sono arresa.
Non ho comprato piante finte solo perché le trovo assurde, ma qualche volta ci ho pensato, lo ammetto.
Però tu ultimamente avevi voglia di provare a fare la "gialdinieia (giardiniera)" e si sa che per i figli si fanno cose inaspettate.
Così ho tirato fuori un vecchio kit che fino ad oggi era rimasto chiuso e che mi avevano regalato qualche anno fa per piantare in un unico caso diverse erbe aromatiche. Un paio di domeniche fa Insieme a te abbiamo messo la terra e seminato le piantine. Poi tu le hai innaffiate.
Io ovviamente mi sono dimenticata di farlo nei giorni successivi... L'ho fatto solo una volta. Ma evidentemente bastava. 
Perché oggi papà guardando il vaso dimenticato in un angolo della casa ci ha fatto notare la presenza di alcuni germogli!!!
Giuro che all'inizio ho pensato che li avesse messi lui per darci soddisfazione...
Poi ho capito che non era andata così e che quelle erano davvero le piantine nate dai nostri semi.
E allora mi sono detta che insieme tu ed io siamo in grado anche di far nascere dei germogli di... Non so cosa perché nel frattempo ovviamente ho dimenticato cosa avevo seminato...

lunedì 7 aprile 2014

Ci perdoniamo?

Dopo una giornata fatta di pianti e capricci  (i tuoi), arrabbiature e sgridate (le mie), discussioni e litigate (le nostre), pochi istanti rima di andare a letto, già con il pigiamino addosso mi sei corsa incontro e stringendomi forte mi hai detto "ci peddoniamo?" (perdoniamo)...
E io nel tuo abbraccio mi sono sciolta...

Strani discorsi...

Guardare due treenni che giocano insieme e ascoltare i loro discorsi può avere dei risvolti estremamente interessanti e può regalare piacevoli momenti a sorpresa.
Così oggi mi sono messa ad osservarti mentre al parco giocavi con la tua amichetta Nina. 
Facevate papà e mamma e se non ho capito male tu ricopriva il ruolo del papà mentre Nina faceva la mamma. La vostra cucciola appena nata si chiamava Giulia e il nome ovviamente lo hai scelto tu. 
Ad un certo punto avete deciso che era malata e che dovevate accompagnarla dal dottore. Insieme, amorevolmente avete spinto la carrozzina poi una volta arrivate all'ambulatorio immaginario vi siete fermate. A quel punto Nina tinta guardata con un'espressione piuttosto preoccupata e indicando sotto i tuoi piedi ha detto seria "ma hai schiacciato il dottore! Era lì!". Tu sei rimasta perplessa e le hai subito detto: "ma non è veio (vero) io non l'ho visto!". Lei ha insistito ripetendoti: "l'hai schiacciato!!!". Dopo qualche attimo di esitazione tu non ti sei persa d'animo e altrettanto seria e convinta le hai risposto: "no, non è penniente veio, è popio dieto (proprio dietro) di te, io lo vedo!". Nina allora si è guardata alle spalle e poi girandosi verso di te ti ha detto: "ma cosa dici non c'è nessuno!". A quel punto tu allontanandoti con superiorità hai concluso dicendole: "fosse (forse)non lo vedi tu ma lui c'è, te lo assicuo (assicuro)!
Io sono rimasta a guardarvi rimbalzando con lo sguardo da dietro le spalle di Nina a sotto i tuoi piedi e ho continuato a chiedermi dove fosse realmente il dottore immaginario... Perché eravate così convinte e convinci centri che ho pensato che sicuramente lui da qualche parte c'era!

Chi è senza peccato...

Quando tu sei nata Alice, papà ed io avevamo già deciso che non ti avremmo battezzata. 
Ne avevamo parlato tante volte e fortunatamente non abbiamo mai avuto discussioni su questo, erano entrambi d'accordo. 
Io credo in Dio, ma no nella chiesa e quando leggo come oggi notizie di preti che finiscono in carcere con l'accusa di pedofilia, sono sempre più convinta che abbiamo fatto la scelta più giusta!
Non voglio che mia figlia venga sottoposta al lavaggio del cervello che a parer mio spesso viene fatto dai preti, non voglio ritrovarmi a dover andare a messa solo perché se no il prete "maltratta" mia figlia durante il catechismo, non voglio dover mandare mia figlia in ritiro coi preti x prepararsi alla comunione/cresima e sperare che capiti con un bravo prete e non con uno dei tanti, troppi, preti repressi e maniaci sessuali.
Crescendo tu Alice sceglierai liberamente in chi/cosa credere e farai le tue valutazioni quando sarai in grado di capire bene il senso delle cose.
Io credo che Dio sia una cosa, la chiesa tutt'altro.
C'è troppa falsità, di predica bene e si razzola male, anzi, malissimo!!!
Per la chiesa è peccato avere rapporti pre-matrimoniali e dopo si possono avere soltanto al fine di procreare quindi senza usare nessun genere di precauzioni.
Per la chiesa tradire il marito o la moglie è peccato così come "rubare" il marito o la moglie a qualcun altro... 
In quanti di quelli che credono rispettano queste regole? 
Chi può davvero alzare la mano e dire serenamente "io sono un bravo cattolico"?
Eppure molte delle persone che conosco e che frequentano l'ambiente della chiesa stanno con uomini/donne che hanno precedenti matrimoni e famiglie, o tradiscono il marito o la moglie e altri si sono sposati già in attesa di un bambino e non certo per opera dello Spirito Santo! Però insegnano le preghiere ai figli e GUAAAAI a non battezzarli!!! Vuoi mettere il gusto della cerimonia con parenti, amici, bomboniere...
Per non parlare del matrimonio: davanti all'altare l'abito bianco è un must, anche se sotto c'è un pancione di tre mesi...
Sono forse cattolici più buoni di me che non ho battezzato mia figlia ma che forse faccio beneficenza senza mettere i manifesti e che prego a casa mia senza dover raccontare i miei peccati ad un prete che forse ne ha più di me????
Non so come ti senti tu Alice ma io non mi sento più peccatrice di loro, proprio per niente!

Quando un piccolo cuore non batte più....

È inutile, non c'è nulla da fare, quando un piccolo cuore comincia a battere dentro di noi, siamo subito madri. Non abbiamo bisogno di stringere fra le braccia quel tenero fagottino, di vedere il suo viso o accarezzare la sua pelle: il nostro istinto ci trasforma immediatamente in madri. 
Non importa se lo abbiamo già vissuto, se è la prima volta o se c'è ne sono state altre: l'emozione e la gioia saranno grandi, ogni volta diverse e comunque uniche. 
Ma se purtroppo quel cuoricino non è abbastanza forte e smette di battere... il dolore della perdita sarà lancinante e non lo dimenticherai più.
Per questo quando vieni a sapere di una donna che sta vivendo questi difficili momenti la capisci subito, comprendi la sua voglia di silenzio, il suo desiderio di restare sola e contemporaneamente il bisogno di una spalla a cui appoggiarsi. Ricordi bene quel senso di vuoto, di impotenza, di incredulità, quella rabbia che ti farebbe urlare, rompere, picchiare, quella voglia di strapparti le viscere che non hanno protetto abbastanza tuo figlio, e quel freddo... quel freddo gelido di quegli attimi davvero non lo dimenticherò mai più.
Lo so che sembra assurdo e a volte impossibile, ma la vita va avanti e il tempo avvolge magicamente nella nebbia anche i dolori più grandi e ci dà la forza e il coraggio necessari per girare pagina e per continuare a sorridere alla vita e a chi ci vuole bene. Quando lo dicevano a me, per consolarmi, che il tempo lenisce tutti i dolori mi arrabbiavo, mi sentivo incompresa, perché mi sembrava quasi che mantenendo vivo il dolore avrei mantenuto vivo anche quel cuoricino, ma non è così.
Quel piccolo cuore resterà per sempre nei nostri sogni e nei nostri pensieri ma il suo ricordo non ci impedirà di andare avanti e di continuare a vivere i momenti belli che di sicuro ancora ci aspettano dietro l'angolo.
Oggi è il momento più duro, ancora non riesci nemmeno a crederci, ma passerà, credimi che passerà... Parola di chi lo ha vissuto per ben due volte... e che nonostante tutto è riuscita a girare pagina senza per questo dimenticare, senza cancellare chi resterà per sempre un piccolo grande amore!


Notte col fiato corto

E quando in piena notte ti svegli e ti accorgi che non riesci a respirare ringrazi il cielo di avere un comodino stracolmo di tutto, compreso lo spray per dilatare i bronchi...
Ero una bambina poco più grande di te quando ho avuto l'ultima crisi d'asma ma quella di stanotte è stata una crisi in piena regola: fiato corto, sensazione di bronchi chiusi, difficoltà a respirare...
Ok, fra tutti i miei acciacchi della vecchiaia compreso il calo della vista del quale mi devo ancora occupare, questa mi mancava!
Comincio a pensare che hai ragione tu Alice quando con poca delicatezza e molta sincerità mi fai notare  che sono "un po' anziana"...

domenica 6 aprile 2014

Finalmente lunedì

Ovviamente il week end più "capriccioso" di tutto l'anno ha coinciso con l'apertura di mirabilandia e quindi con un fine settimana quasi completamente lavorativo per papà...
Ho cercato di mantenere la calma anche se non sempre è stato possibile e a volte lo scoraggiamento ha preso il sopravvento sul resto.
Stasera mentre tu eri in preda all'ennesimo pianto inspiegabile e inconsolabile ammetto che con sollievo  ho pensato: forza e coraggio ancora poche ore e sarà finalmente lunedì!

Inviti a casa...

Da quando tu hai la tua casetta finalmente ti senti libera di ricevere a casa le tue amichette e il nostro giardino spesso pullula di bambini. Giulia è già venuta a trovarti, Erika è ormai diventata un'ospite fissa e oggi si sono aggiunte anche Miriam e Nina anche se non contemporaneamente.
Tu appena senti la voce di qualche bambino cominci a chiamarlo e io mi limito a ricoprire il ruolo  di tuo "maggiordomo", e passo il tempo ad aprire e chiudere il cancello per permettere ai tuoi amici di entrare e uscire.
E il nostro giardino si popola di voci, suoni e colori e finalmente si anima e prende vita!

Un cappello per due

Ieri finalmente sono riuscita a trovare il cappello che stavo cercando da giorni: quello di paglia con l'immancabile dettaglio delle orecchie. 
Appena l'ho visto ho capito che non avrei potuto farne a meno, anche se la fascia nera non mi ha mai esaltata. Quando finalmente l'ho avuto fra le mani ho subito cominciato a studiare come poterla togliere e sostituire. 
Io avrei voluto mettere una semplice fascia bianca che mi avrebbe permesso tutti gli abbinamenti di fantasie/colori. Tu però hai subito detto chiaramente che volevi una fascia rosa, ma del resto non avevo dubbi sulla scelta del colore! 
Alla fine siamo riuscite a trovare un perfetto accordo che ci ha viste entrambe soddisfatte della scelta. Abbiamo optato per una fantastica fascia rosa con ricamati sopra degli orsetti che richiamano il particolare delle orecchie...
E per fortuna che nel mio disordinatissimo "mobile del cucito" dove dentro c'è davvero di dall'ago alla piramide, ho trovato una mia vecchia cintura che con infinita pazienza molti anni fa mi aveva cucito la cara Domenica e che io avevo sempre conservato nonostante si fosse rotta la fibbia, perché sapevo che prima o poi sarei riuscita a riutilizzarla per te, e non mi sbagliavo...
Un pizzetto rosa che rifinisce il cappello et voilà, ora è davvero il perfetto cappello per noi!!!
A volte basta davvero poco a farmi felice, anche solo un paio di orecchie!

sabato 5 aprile 2014

Il buon giorno non sempre si vede dal mattino...

Oggi mi sono svegliata in preda ad un incubo che mi vedeva di nuovo in ospedale, di nuovo sotto i ferri, di nuovo vittima del cancro... 
Poi stasera mentre eravamo in macchina papà ha messo su un cd e pochi istanti prima che iniziasse una canzone rivolgendosi a te Alice, ha detto che la dedicava a me. E la voce di Johnny Cash è partita con "Rose of my heart" e di fronte alle parole "you are the love of my life" mi è venuta la pelle d'oca e mi sono commossa...
Perché questo non è un "semplice" ti amo, è molto di più! 
Dire ad una persona "tu se l'amore della mia vita" è una dichiarazione d'amore in piena regola. 
Sapevo di essere amata ma credo di non aver mai sentito così chiaramente quanto... 
E continuo a ripensarci e a chiedermi se è davvero possibile che io sia "l'amore della vita" di qualcuno.
E continuo a emozionarmi e a chiedermi cosa ho fatto io per meritarmi un privilegio simile...
E continuo a pensare che sono davvero fortunata...
E comincio a credere che non sempre il buon giorno si vede dal mattino...








Parco aperto

Oggi ha aperto Mirabilandia e noi non potevamo mancare all'appuntamento che segna un po' la fine della nostra tregua e l'inizio della stagione più calda.
Il tempo non era dei migliori ma non ci siamo di certo fatte spaventare e poco dopo le dieci eravamo davanti ai cancelli d'ingresso. 
Tu però oggi avevi deciso di essere più capricciosa ed antipatica del solito e a giudicare dal risultato devo dire che ci sei riuscita perfettamente!
Stranamente non sei nemmeno voluta salire sulle mini rapide ma non ti sei certo fatta mancare un paio di giri delle mini montagne russe...
Dopo pranzo distrutta dai tuoi capricci ho preferito andare via e andare ad aspettare papà a casa.
Certo c'è senza di lui è davvero uno strano week end...

venerdì 4 aprile 2014

Di chi è il sorbetto?

... e quando al ristorante ti trovi ad ordinare due sorbetti al limone, ovviamente non alcolici, uno piccolo e uno grande, e quello grande non è per te ma è per tua figlia, allora capisci che è davvero cresciuta e che i tempi stanno cambiando... 
E non me ne hai lasciato nemmeno una goccia... e pensare che io non lo avevo ordinato grande pensando che poi mi sarebbe "toccata" anche una parte del tuo...

Ma quale tampone?

Strana convinzione la tua che ti porta a raccontare alle tue amiche che ieri hai fatto "il tampone" e che quindi non ti devono toccare il collo... Le domande sorgono spontanee: "ma cosa ne sai tu del tampone?" e "quando lo avresti fatto?". 
L'unica cosa vera è che ieri pomeriggio siamo andate dalla pediatra e ti ha guardato la gola, ma non ti ha fatto nessun tampone e poi, anche se fosse, non mi risulta che ci sarebbero controindicazioni a farsi toccare il collo...
Non sarai mica come la nonna Alba che esagera, accentua e amplifica qualsiasi male abbia e qualsiasi cura facci, vero Alice???

Di chi è il frullato?

Proprio come la tua beniamina l'ormai famosissima Peppa, hai voluto che ti facessi il frullato, non di dinosauro, per fortuna, ma di banana è fragole. Io ho preso la frutta, il latte, il frullatore, il bicchierone che volevi tu è dopo che l'ho fatto tu lo hai assaggiato e poi hai voluto che lo diluissi di più perché era troppo denso per i tuoi gusti e quando ho aggiunto altro latte... Tu mi hai detto che non lo volevi più.... E anche il frullato, come tutti i tuoi avanzi, è finito nella mia pancia, nella mia cellulite, nel mio grasso, nei miei cuscinetti...
No Alice così non va per niente bene!

Voglia di nonni...

E poi così dal nulla mentre passeggiamo tu mi chiedi: "... ma la Dina è una nonna?".
Io stupita per la domanda ti rispondo che sì, la nostra sarta, la signora Dina, è proprio una nonna!".
Tu ascolti attenta poi ti fermi, mi guardi seria e mi chiedi: "e pecchè non può essee la mia nonna?".
Allora divento anche io seria e ti chiedo "e perché vuoi che la signora Dina sia la tua nonna? Non ti bastano la nonna Maria e la nonna Alba?".
E tu con una logica schiacciante mi dici: "Si, ma se la signoa Dina è la mia nonna visto che abita qui vicino a me io posso andalla (andarla) a tovae (trovare) quando mi va...".
E pensare che di in i ne hai quattro...


Un po' di malinconia...

Da un paio di giorni quando ti vengo a prendere da scuola ti trovo felice che corri, salti e giochi con le tue compagne di scuola, ma poi mentre rientriamo a casa mano nella mano, diventi seria e mi dici che durante la mattina hai avuto un po' di malinconia perché ti mancavo io... 
Mi racconti che non hai avuto voglia di giocare e sei rimasta a fare un po' di compagnia alla maestra.
Mi dispiace tesoro, ma tu stai tranquilla che io ti vengo sempre a prendere dopo pranzo e poi tu ed io abbiamo tutto il pomeriggio per giocare insieme.

Il barattolo delle coccole

Mai regalo ha carpito la tua attenzione di più del "barattolo delle coccole" che "tu" (OK io ti ho aiutata...)  hai regalato a papà per la sua festa. È una cosa semplice, l'idea l'ho trovata per caso sul web e mi è subito piaciuta. Si tratta di un semplice barattolo che contiene tanti bigliettini in ognuno dei quali c'è una coccola per papà: un bacetto, una carezza, un abbraccio, un "naso naso ciglia ciglia", un sorrisino... E ogni giorno papà ne deve aprire uno e tu poi devi "regalargli" la coccola che lui ha vinto. E tu puntualissima non dimentichi mai di ricordargli che deve aprire il suo biglietto-coccola...
Perché a lui piace riceverle ma a te piace tanto fargliele...

giovedì 3 aprile 2014

Telefonata d'amore...

Stasera hai voluto telefonare a Leo. 
Quando la sua mamma ti ha risposta al telefono hai subito chiesto se ti potevano passare Leo. 
Vi siete detti poche parole: tu con la vocina dolce lui col suo vocione profondo.
In realtà l'emozione ti ha intimidita e non sei riuscita a dirgli la vera ragione per cui gli hai telefonato. Volevi fargli sapere che ora hai una bellissima e coloratissima casetta e che lo aspetti per venire a vivere con te...
È inutile, Leo resta sempre il tuo principe azzurro... 

Pomeriggio intenso

Dopo la pennichella di oggi abbia o avuto un pomeriggio molto intenso e ricco di appuntamenti. Prima la danza con le prove e i preparativi per il saggio, poi la gita all'iper con Giulia dove hai incontrato niente di meno che la Peppa! Dopo esserle corsa incontro e averla presa per mano (non volevi più mollarla) hai fatto anche le foto con lei e prima di andarle via le hai sussurrato "ti voglio bene" e le hai addirittura buttato i bacini. Poi siamo tornate a casa dove in giardino ti sei messa a giocare nella tua casetta nuova con la tua amichetta Giulia. Quando Giulia è andata via è venuta Erika, una bimba più grande che abita qui vicino. Quando anche Erika è andata a casa noi siamo andate a farci un necessario e rilassante bagnone...
Ora ci aspetta la serata...

Una bimba grande che vuole fare la piccola...

L'unica lettera che davvero non sai dire é la "R". Tutte le altre anche se a volte per pigrizia le salti o le modifichi le sai pronunciare perfettamente. Come ad esempio la "S". Se devi dire sole, salto o sabato non c'è nessun problema. Ma di fronte a aspettami, spuntato o spillo ecco che la "S" magicamente sparisce. Oggi dietro consiglio della pediatra abbiamo cominciato a fare il gioco della "S" ripetendo insieme le parole un po' più complicate. 
Se devo essere sincera a me il tuo modo di parlare piace tanto anche così...

Una casetta per te!

Fra poche ore quando ti sveglierai nel giardino di casa tua troverai ad aspettarti una sorpresa: una splendida casetta di plastica colorata! Papà ed io l'abbiamo portata a casa poi lui l'ha montata iluminado dalla luce dei lampioni mentre io nella tua camera ti leggevo la favola. Tu non sai niente, sei andata a letto senza nemmeno sospettarlo.
Vedi Alice anche se non abbiamo realizzato il tuo sogno di avere un fratellino o una sorellina, cerchiamo comunque di soddisfare i tuoi bisogni e le tue richieste, anche quando non sono esplicite, come in questo caso. Non ce l'avevi mai chiesta la casetta, ma era evidente che ti piaceva!
Sei una bambina fortunata perché come vedi noi facciamo di tutto per renderti una bambina felice e strapparti un sorriso!
Forse domattina ci riusciremo ma nel frattempo sono talmente agitata che riuscire a dormire sara a un'impresa!

mercoledì 2 aprile 2014

Risveglio della creatività

Con la primavera non c'è stato solo il risveglio della natura ma anche il risveglio della mia creatività. Dopo dieci giorni passati solo a riordinare e mettere a posto, oggi ho deciso di prendermi qualche ora di stacco e mi sono dedicata a qualcosa di creativo, del resto già da alcuni giorni sentivo la creatività che stava esplodendo in me. Ho preso un pezzo di stoffa che avevo comprato ieri, ho tirato fuori la macchina da cucire e ho dato libero sfogo alla mia immaginazione!
E stasera tu hai cenato col "trave" (traversone =grembiule) frou frou che ti ho fatto io, in pandant con una bellissima tovaglietta trapuntata!

Come due bimbe grandi

Oggi con la tua amica Laura hai finalmente potuto giocare con i tuoi giochi a casa tua. Eri felicissima e non sapevi più cosa farle vedere per primo. Avete giocato con tutto: avete cucino, vi siete "ingioiellate", avete fatto le mammine e avete disegnato... e avete ascoltato la tua musica da sole nella tua camera, come due bimbe grandi. Vi sentivamo di sotto che chiacchieravate del più e del meno mentre in sottofondo scorrevano le note "no ragazzo no, tu non mi metterai, fra le dieci bambole che non ti piacciono più..."

martedì 1 aprile 2014

Paura del cane

Kimberly ha il terrore dei cani.
Giulia ha paura dei cani.
Chanel ha un po' di timore dei cani.
Purtroppo Alice molte delle tue amichette non hanno un buon rapporto con i quadrupedi e Heidi pur essendo buonissima, con i suoi trenta chili abbondanti non è certo il cagnolino che si riesce a far passare inosservato. Questo purtroppo è un ostacolo al tuo desiderio di condividere i tuoi giochi ed i tuoi spazi con le tue amiche.
A me dispiace ma purtroppo non ho molte soluzioni per ovviare al problema. Non posso travestire Heidi da divano e nemmeno posso lasciarla piangere per ora al piano di sopra o fuori dalla porta.
Tu in questi giorni mi hai detto che "piegherai (spiegherai) alle tue amiche che Heidi non fa "paùa" nel frattempo abbiamo invitato a casa nostra la tua compagna di scuola Laura che a quanto pare fortunatamente non teme gli amici a quattro zampe, nemmeno quando sono grandi e neri.
Domani vi divertirete insieme a giocare con la cucina, con la cassa e con tutti i tuoi giochi!

C'è l'ho, c'è l'ho, mi manca...

Disordine: ce l'ho!
Stanchezza: ce l'ho!
Nervosismo: ce l'ho!
Stress: ce l'ho!
Herpes: ce l'ho!
Ora resta solo da scoprire cosa mi manca Alice, ma ad occhio e croce direi che mi manca ordine, energia, calma, riposo e spazio. 
Almeno ora so da dove cominciare...

Il tuo primo disco personalizzato!

Come promesso, stasera papà è tornato a casa con un disco con tutte le tue canzoni preferite. Nei giorni scorsi avete scelto i titoli e lui oggi li ha messi tutti nella tua personalissima compilation...
Buonanotte fiorellino
La donna cannone
Alice
Para toda la vida
Star dust 
Di mi che non passa
Cocco e drilli
No ragazzo no
Siamo donne
Testa spalle che piè
Una canzone dei Clash (?)
La canzone veloce veloce di Bruce...
La bambolina no no no
Peccato solo che si sia dimenticato di inserire l'ultima e tu che non gliene passi nemmeno una gli hai subito detto col dito puntato che domani non può tornare a casa senza averti rifatto il disco...
Certo che bisogna ammettere che ci sono cose un po' di tutti i generi...

Una mamma un po' stanchetta

Dopo averti portata a scuola di danza senza le scarpette e a scuola in ciabatte, dopo aver messo la grattugia in frigorifero e aver messo a fare la pasta col pesto senza aver prima aggiunto all'acqua i fagiolini e le patate, dopo aver chiuso il garage con le chiavi dentro e aver steso il dentifricio sul cappuccio dello spazzolino... Capisco che forse sono un po' stressata o stanchetta, come diresti tu...

Discussioni fra amiche

Tu e Giulia avete ufficialmente un rapporto di amore/odio. 
Se non siete insieme vi cercate ma dopo dieci minuti che giocate discutete. Discutete su tutto e per tutto e poi dopo aver litigato vi disperate perché non sapete restare arrabbiate!
Oggi ho scoperto che addirittura riuscite a discutere anche mentre ballate.
In mezzo al gruppo voi vi cercate e poi si sente una delle due che brontola con l'altra. Non importa chi si arrabbia e chi subisce, i ruoli sono assolutamente intercambiabili: c'è sempre una scusa buona per mettersi il muso e c'è sempre una che inizia e l'altra che finisce, ma non è mai la stessa persona.
Guardarvi e estremamente divertente, smembrate tue vecchie zitelle petulanti... E avete solo tre anni!

Pesce d'aprile

Ti sei svegliata e la tua prima richiesta è stata quella di fare merenda col formaggio... Ho pensato ad un pesce d'aprile ma invece parlavi seriamente!
Ti ho portata a danza in lacrime e arrabbiata perché non avevo appagato la tua voglia. Avrei capito un capriccio per un gelato, per un dolcetto, per un cioccolatino... Ma ormai dovrei saperlo che tu preferisci i gusti salati e i sapori forti e decisi. 
Vorrà dire che a pasqua cercherò di prepararti un uovo al gorgonzola!

Dieci giorni indimenticabili

E poi ci sono giorni che nel bene e nel male fanno la differenza...

MARTEDÌ 25 SETTEMBRE 2012
Il giorno più bello della mia vita: quando inaspettatamente ho scoperto che avrei rivissuto la gioia immensa della maternità.

LUNEDÌ 7 GENNAIO 2013
Il giorno più lungo della mia vita: 
quando per telefono, senza troppi riguardi mi hanno informata che avevo il cancro.

VENERDÌ 8 OTTOBRE 2010
Il giorno più felice della mia vita: 
quando sei nata tu!

MARTEDÌ 22 GENNAIO 2013
Il giorno più difficile della mia vita: 
quando ho dovuto salutarti mentre dormivi nel tuo letto ed io di lì a poche ore sarei stata in sala operatoria senza sapere se è come ne sarei uscita.

MERCOLEDÌ 18 DICEMBRE 2013 
Il giorno più solare della mia vita: 
quando finalmente ho coronato il mio sogno d'amore sposandomi sulla spiaggia insieme a papà.

SABATO 12 DICEMBRE 2009
Il giorno più freddo della mia vita: quando ho saputo che si era interrotta la mia prima gravidanza.

GIOVEDÌ 24 GENNAIO 2013
Il giorno più emozionante della mia vita:
quando ho fatto colazione in ospedale con tuo padre poche ore prima di essere dimessa.

MERCOLEDÌ 3 OTTOBRE 2013
Il giorno più assurdo della mia vita: quando ho capito che tuo fratello/sorella non sarebbe mai nato.

VENERDÌ 1 GENNAIO 2010
Il giorno più incredibile della mia vita: quando ho messo i piedi nella Grande Mela.

MARTEDÌ 15 GENNAIO 2013
Il giorno più terribile della mia vita:
quando oltre un anno fa ti ho vista inciampare e cadere più volte mentre camminavi e ho tremato al solo pensiero che tu potessi avere qualcosa di grave.