domenica 31 agosto 2014

"L'ora speciale"

L'ora speciale è quella che precede la nanna e qualsiasi cosa si faccia è un'ora in cui papà ed io ci dedichiamo a te. 
Quando eri piccola era l'ora dei giochi sul lettone di mamma e papà e i ricordi di quei bei momenti di famiglia sono fra i più belli dei tuoi primi anni di vita. Poi tu sei cresciuta e l'ora speciale è cambiata con te. È diventata l'ora dei giochi sul tappeto e dei cartoni guardati tutti insieme sul divano.
Ma quest'anno credo che l'ora speciale subirà un'altra metamorfosi e qualcosa mi dice che sarà l'ora dei giochi in scatola seduti attorno al tavolo tu, io è papà. Giocheremo a memory come l'altra sera o faremo un puzzle come stasera e qualsiasi cosa faremo saremo insieme e di sicuro ci divertiremo, non ci sono dubbi.
E l'ora speciale resterà ancora la più speciale di tutte!

Giochi senza giochi!

In questo ultimo giorno di agosto di quella che fino all'ultimo istante ha deciso di non smentirsi e di continuare ad essere una strana estate, il tempo incerto con quei nuvoloni grigi che sembravano proprio minacciare pioggia mi ha fatto decidere di restare in spiaggia senza però prendere in giochi. Tu però dopo un po' hai cominciato ovviamente ad annoiarti... Così grazie soprattutto al supporto di Maurizio e Angela e insieme a papà Ricky abbiamo organizzato un pomeriggio di giochi senza giochi riesumando il modo di giocare di quando eravamo noi bambini. 
La squadra degli Anzianotti composta da Maurizio, Angela e da me, ha sfidato quella delle fatine composta da Letizia, Viola e da te. Abbiamo giocato a "Palla avvelenata", al "Gioco del fazzoletto" e al "Gioco dei mimi" mentre papà faceva l'arbitro e un gruppo di attempate signore ci osservava divertito da sotto l'ombrellone.
Abbiamo movimentato in questo bel modo un pomeriggio grigio e un po' triste, con intrinseco il sapore di un'estate che è davvero già finita lasciandoci ancora col desiderio di qualche giorno di sole, di mare e di spensieratezza.
Oggi però credo sia stato il più bel pomeriggio di tutta l'estate! Grazie amici!

In giro per il mondo

La mia voglia di vacanze si è tradotta in aria di vacanze di famiglia e così mentre tutti rientrano a casa noi cominciamo a viaggiare con l'immaginazione e a pensare alle vacanze che verranno anche per noi fra qualche mese.
Se prima era piuttosto facile pensare alle vacanze in due ora decidere le vacanze in tre è un pochino più complicato ma molto più divertente.
Quest'anno per la prima volta anche tu stai dando la tua opinione e il tuo "prezioso" contributo. Messa di fronte alle varie alternative se andare a godere della splendida atmosfera che si respira a New York nel periodo pre natalizio, oppure spostarci su Miami e area parchi a Orlando, o se invece preferire mete più esotiche, o addirittura se cambiare settimana e destinazione slittando nel periodo di capodanno e optare per Parigi con ovviamente ultima notte dell'anno a Eurodisney, tu ti esalti un po' di fronte. Tutte le proposte. Poi più tardi parlando con nonchalance butti là un casuale "visto che quest'anno andremo a Eurodisney...".
Ehi piccoletta, tanto per puntualizzare: noi non abbiamo ancora deciso!

Principessa o pirata?

Visioni diverse quelle mie e di papà che venendoti girare per casa con un solo orecchino, ovviamente di quelli a clips visto che non hai i buchi, abbiamo reazioni diverse.
Io penso che sei bella e che il "punto luce" accanto al viso ti dona incredibilmente e ti rende ancora più principesca e lui invece dice che gli sembri un pirata...
È già da questi piccoli dettagli che papà dimostra sempre l'ansia mascolinità!
(P.s. Per i buchi direi che comunque c'è tempo!)

Il coccodrillo come fa?

La domenica mattina il risveglio soft è seguito da un energico tuffo nelle canzoni del passato. 
Qualche settimana fa è stato il turno di "maledetta Primavera" e tu poi riascoltando attentamente le parole del testo ci hai assicurato che non hai intenzione di cambiare moroso durante l'inverno e resterai fedele a Leo! Ora sono poi tranquilla anche se ammetto che non ripongo eccessiva fiducia sulla tua promessa...
Stamattina mentre la radio urlava "dammi una lametta che mi taglio le vene" tu hai fortunatamente sviato il pensiero su canzoni più adatte a te e tutto a un tratto ci hai comunicato che nel prossimo disco che ti farà papà vuoi anche "il coccodrillo come fa?"
Che ora hai deciso che non ti fa più paura...
Rimango sempre senza parole di fronte a questo tuoi repentini e assolutamente inspiegabili cambi di rotta. Questa canzone all'inizio ti piaceva. Poi senza una ragione ha cominciato a terrorizzarti provocandoti ogni volta che la sentivi improvvise crisi di pianto.
E ora dopo circa tre anni di astinenza e di improvvise fughe dalla baby dance ecco che "il coccodrillo come fa" è tornato in auge...
Chi ti capisce Alice è davvero bravo! Come diceva ieri sera papà: sarebbe bello scoprire cosa c'è dentro quella testolina riccioluta!

sabato 30 agosto 2014

Per vederci chiaro...

21:30
"Mamma perché quel bambino era in sedia a rotelle?" "E perché quel signore aveva un bastone davanti?".
Tu osservi in silenzio e ovviamente noti le diversità poi rielabori e come fai ogni volta che qualcosa non ti convince, alla fine chiedi spiegazioni.
Così ti spiego che ci sono persone che per un incidente o una malattia non riescono a camminare o non vedono bene. E allora tu continui con le domande e ti ricordi dei tuoi compagni di scuola e dei tuoi amici che hanno gli occhiali. "Anche Matilde ha gli occhiali e ora vede bene!". Esclamo felice. E io ti rassicuro che è proprio così, che gli occhiali di solito risolvono i problemi di chi vede male e aggiungo che presto anche io andrò a mettermi gli occhiali, per leggere e guardare il computer (quelli della vecchiaia per intenderci). Allora tu ti informi su dove si prendono gli occhiali e poi si chi li sceglie. E io cerco di spiegarti che prima un dottore ti dice che occhiali devi mettere e poi tu puoi scegliere il colore e la forma.
A quel punto uno strano silenzio mi fa intuire che ti sei esaltata per la mi risposta. Qualche secondo di tregua e subito mi dici "li puoi scegliere Triangolari o tondi o a forma di animali oppure... a ippopotamo!
Ecco Alice non credo che esistano degli occhiali con lenti a forma di ippopotamo, ma non vorrei deludermi dicendoti che se anche ci fossero probabilmente io non gli sceglierei... Ho detto probabilmente, chissà, magari vedendoli poi cambierei idea...

Nuovi sapori

20:30
Nuovi sapori stasera per te che a tavola a sorpresa hai assaggiato i pomodori al gratin dopo avere mangiato i calamari ripieni e prima di assaggiare la panna cotta ai frutti di bosco, con tanto di mirtilli e lamponi.
Cinque alimenti che pensavi non ti piacessero e che invece come io ho sempre pensato, ti piacevano tutti!
Come sarebbe tutto più facile Alice se soltanto tu facessi sempre come stasera e avessi il coraggio di assaggiare prima di dire che qualcosa non ti piace...

Strani equilibri bambineschi

Strani equilibri bambineschi si creano, si modificano e si susseguono in questa strana estate che ti vede protagonista esclusiva della nostra vita di famiglia.
Stesa sul lettino rigorosamente vestita e all'ombra, ti osservo incuriosita mentre giochi in spiaggia. 
A inizio stagione spaesata dal cambiamento di stabilimento balneare restavi attaccata a me sotto l'ombrellone. Poi hai preso fiducia col luogo e hai cominciato a muoverti sempre più in maniera autonoma.
Quando è arrivato Leo le tue attenzioni sono state praticamente solo per lui. Unica eccezione il momento dei lavoretti e della baby dance che catturavano completamente le tue attenzioni. 
Poi dopo la partenza di Leo ci sono state sporadiche visite di Giulia che ti hanno sempre resa incredibilmente felice.
Qualche settimana fa è arrivata Viola che non vedevamo dallo scorso anno e che tu aspettavi con ansia. Anche lei è venuta al nostro bagno e addirittura ha preso l'ombrellone dietro di noi per rendere più semplice farvi giocare insieme.
Tutto è andato bene fino a quando non sono arrivate persone nuove a "incrinare" il vostro equilibrio.
Quando è venuta a trovarti Matilde, Viola si è allontanata e ha cominciato a giocare con una bimba più grande Letizia. 
Tutto è avvenuto in un modo molto tranquillo e senza lacrime e pianti.
Ho capito soltanto dopo osservandovi che se c'è Matilde Viola non gioca con te così come se c'è Letizia tu non giochi con Viola.
A te Letizia non piace (nemmeno a me è un po' troppo manesca, ma sssst, questo è un segreto e non posso dirlo!) e preferisci stare da sola piuttosto che giocare con lei. 
Così oggi quando è arrivata Letizia a giocare con Viola tu ti sei messa a giocare con papà sotto l'ombrellone fino a quando si è affacciato un bel bimbo e prima vi ha guardati per un po', poi gentilmente ti ha chiesto se poteva giocare con te. Tu sei stata piuttosto titubante ma poi hai ceduto di fronte a quegli splendidi occhi azzurri e a quell'aria pacioccona da bimbo buono che a me faceva un'incredibile tenerezza.
Così vi siete messi a giocare con i suoi trattori intorno al bel castello che Papá ti aveva costruito. E improvvisamente le principesse Jasmine e Cenerentola si sono ritrovate alla guida di grandi ruspe mentre papà divertito come non mai poteva finalmente muoversi in un ambiente a lui decisamente più familiare.
Quando ho sentito che faceva anche "bruuum" con la voce mentre spianava la strada intorno al castello ho capito che in realtà lui stava davvero giocando!
E mentre papà animava i trattori, tu giocavi con il bravo ed educato Edoardo e Viola sotto l'ombrellone accanto al nostro giocava tranquillamente con Letizia.
E gli equilibri si sono perfettamente ristabiliti!

I fiori del mi... racolo!

L'incredibile mistero dei fiori prosegue. 
Dopo un primo timido fiore sbocciato a sorpresa in un vaso abbandonato da almeno due anni di sotto in giardino, ecco che accanto a lui sulla stessa pianta ne è apparso un secondo e stamattina addirittura da una puntina lì accanto un terzo, di una colorazione leggermente diversa.
Essendo tutti sui toni del fucsia/viola/lilla tu ne sei assolutamente entusiasta!
E anche io lo sono e soprattutto sono stupita non soltanto dalla loro comparsa ma anche e soprattutto dalla loro sopravvivenza.
Considerando il mio pollice verde praticamente inesistente, credo che più che fiori del mistero sarebbe più corretto definirli "fiori del miracolo"!

La gonna perfetta!

In questa strana estate che sta finendo c'è qualcosa per la quale io ho davvero perso la testa! Me ne sono innamorata a prima vista e poi ho iniziato a cercarla senza mai trovarla. Mi fermavo ovunque pensavo potesse essere.
Poi finalmente grazie ad alcuni suggerimenti di un'amica l'ho trovata: lei, la gonna perfetta per la mia estate! 
Ne ho prese addirittura tre stesso modello ma colori diversi: una turchese, una verde e una bianca. 
La gonna perfetta piace anche a te Alice perché fa frou-frou!
Ora che ci penso mi sorge il dubbio che tu mi abbia attaccato la mania del frou-frou, anche se la mossa come la fai tu on la fa proprio nessuno!

venerdì 29 agosto 2014

Un incredibile privilegio

Questa sera sul divano riflettevo con papà sull'incredibile privilegio che sia essere genitori. Avere l'opportunità di veder nascere una vita, aiutarla a crescere e diventare ogni giorno più forte e autonoma, osservare i suoi primi passi nel mondo e restare a guardare quando spicca il volo libera e felice...
Avere questa opportunità, assistere al miracolo della vita è il regalo più grande che la vita stessa ti possa fare.
Io ne sono ogni giorno più consapevole, entusiasta e grata!

Memory di famiglia

E stasera Alice grazie a te abbiamo riscoperto quanto possa essere divertente stare tutti attorno a un tavolo a giocare a un gioco in scatola. Tu hai scelto il Memory e ti sei divertita da matti a scoprire che alla fine della partita la torre delle tessere che eri riuscita ad accoppiare tu era più alta della mia e anche di quella di papà. E ogni coppia che riuscivi a fare per pura botta di c... fortuna o per reale memoria (questo non lo abbiamo capito), la tua fragorosa risata riempiva il silenzio e il cuore.
Ma domani voglio la rivincita, che sia chiaro!

Voglia di...

Ora che il peggio sembra passato e che anche i dispiaceri più o meno recenti cominciano ad essere metabolizzati ho voglia solo di ridere, di divertirmi e di godermi la vita e la mia famiglia e vorrei archiviare tutte le "scocciature" e i fastidi che mi aspettano a settembre.
E nel frattempo penso alle vacanze già fatte e a quelle che verranno e viaggio con l'immaginazione. 
Sai Alice, ho proprio tanta voglia di partire, di viaggiare, di vedere posti nuovi o anche di tornare in luoghi già visti.
Si lo so è prematuro, ci vuole tempo ma noi non abbiamo nessuna fretta perché sappiamo essere felici anche qui a casa.
E tu, dove vorresti andare?

A B C

Scendo a buttare l'immondizia e quando risalgo trovo papà tutto arrotolato in una bandiera biancorossa che fino a pochi minuti prima giaceva dietro ad un mobile. 
Lo guardo perplessa e capisco quasi immediatamente che il Vicenza calcio deve essere stato ripescato dalla serie B. 
Io capisco la gioia papà Ricky ma vorrei dirti che stare avvolto come un baco da seta dentro ad una polverosissima bandiera corre il rischio di farti venire come minimo l'epatite C! Quindi ti suggerisco di srotolarti in fretta da lì dentro... Se proprio vuoi scaldarti il cuore in questo modo prima laviamo la bandiera e chissà che invece dell'epatite C tu non ti ritrovi a guardare le partite di serie A ma col tuo "Lane" però!

Parole tue

Il tuo modo di parlare Alice, ormai quasi perfetto, ha ancora delle piccole note che tradiscono i tuoi soli quattro anni di età. 
Così capita che "d'accordo" a volte diventi "dacoddo", che "ora" diventi "ola" e che "arrivo" diventi "allibo".
Ma la cosa più strana che capita è che queste tue parole sono diventate le nostre e allora io mi scopro a concludere una telefonata con papà dicendogli "daccoddo" o in un messaggio gli scrivo "ola", oppure succede anche scrivo a Michela "allibo" e poi scendo ad aprire la porta.
E così le tue parole buffe diventano parole nostre ed entrano di diritto a far parte del nostro personale linguaggio di famiglia.
Certo che sono lontani i tempi in cui tu per venire in braccio dicevi che volevi venire "in foffa"...
Ma una cosa è certa: il boto resterà per sempre il boto!

Shopping time!

Oggi pomeriggio approfittando del tuo sonnellino e soprattutto della pennichella di papà io ho fatto un po' di shopping on line. Mentre papà ignaro dormiva al mio fianco io silenziosamente navigavo scegliendo dalla mia lista desideri alcuni libri che avevo già messo da parte.
E tutto sommato bisogna dire che sono stata anche brava mi sono moderata, avrei potuto fare danni ben peggiori alle sue spalle!
Ora non mi resta che aspettare che arrivino... Non vedo l'ora, sono curiosissima!
Nell'attesa ti svelo un segreto Alice... Due di questi libri li guarderemo insieme....

Io sono "la pausa"

In queste ultime settimane nuove persone si sono affacciate al nostro blog Alice, nuovi lettori leggono le nostre pennellate e nuovi spettatori sono silenziosi e discreti (forse anche troppo) osservatori della nostra semplice quotidianità. 
Ammetto che sapere che sono la compagnia durante le diverse pause di queste amiche mi fa piacere!
C'è chi ci legge mentre in pausa pranzo, in ufficio, mangia un panino, fra la stesura di un atto e la stipula di un contratto e chi invece tutta presa da pannolini e poppate trova comunque il tempo per inserire qua e là qualche pennellata.
E così le nostre pennellate arricchiscono non solo la nostra vita ma anche quella di chi ci segue, rivedendosi forse a tratti nei miei racconti, ritrovandosi nelle mie paure e sorridendo delle tue a volte divertenti trovate!
Devo dire che è sempre bello scoprire di non essere soli in questo non sempre semplice percorso... 
A volte i miei deliranti monologhi sembrano quasi fare eco a dispetto dei visitatori che ogni giorno contattano il mio blog, ma è solo quando qualcuno ti guarda negli occhi e ti dice "sai che ti leggo" che comprendi che non siamo mai davvero soli.

Tu non cammini volteggi!

Ormai tu non cammini: balli!
Ad ogni passo fai piroette e balzelli, inchini e giravolte e ovviamente il tutto senza guardare dove metti i piedi possibilmente come "palcoscenico" scegli zone anguste e piene di ostacoli e pericolosi spigoli.
E ovviamente inciampi, cadi e sbatti ogni volta.
E immancabilmente ti fai male.
E poi per paura di essere sgridata neghi di esserti fatta male...


"Portatrice sana di sorrisi"

Ecco chi sei tu, piccola "farfallina" che ci svolazzi intorno sculettando per verificare quanto frou-frou sia la gonna che indossi, e "cinguetti" con quei toni a volte troppo acuti che perforano non solo i timpani ma anche il cuore, finalmente l'ho capito: una portatrice sana di sorrisi, che irradia gioia in chi gli sta accanto, diffondendo un'allegria assolutamente contagiosa!
Arrivi tu è anche papà che di solito è sempre un po' orso incredibilmente si scioglie in un sorriso e resta così fermo a guardarti, con quell'espressione forse un po' "ubriaca" ma di sicuro molto felice. 
Eh già Alice, questo è sempre stato il tuo innegabile potere: strappare i sorrisi più belli al tuo papà che quando ci sei tu ha occhi solo per te!

Indicazioni per papà!

Quando questa mattina ti ho lasciata da sola con papà prima di andare via gli ho spiegato un po' il contenuto della borsa da mare. Gli ho detto dove erano i cerotti, la "penna anti zanzare", il costume di ricambio, i succhi di frutta e i biscotti per la merenda, i fazzoletti di carta, le salviette umide, il mollettone e gli elastici per i capelli, gli occhiali da sole... E tutta una serie di altri dettagli assolutamente "necessari" per la sopravvivenza in spiaggia insieme a te.
È stato soltanto alla fine del mio elenco che papà mi ha chiesto serio "e il siero antivipera?". 
E poi è scoppiato in una fragorosa risata!

Il nonno come te

Quello che più amo del mondo dei bambini Alice, del tuo mondo è che è fatto di piccole cose. 
E così in questo semplice mondo se ti dico che al nonno Mario fa male un dente tu mi guardi come se nel tuo cervello si fosse accesa una lampadina e tu avessi improvvisamente capito tutto e subito per tranquillizzarmi con tono rassicurante mi dici: "forse gli deve cadere un dentino come a me!".
Magari alice le cose fossero sempre così semplici come le vedi tu, sarebbe davvero bello!

Risveglio rilassante

Quando papà è a casa dal lavoro i nostri risvegli di famiglia sono decisamente più piacevoli e rilassanti. Quando tu sei silenziosamente sgattaiolata nel lettone con la faccia stropicciata e i capelli arruffati erano già passate le sette e mezza. Come sempre ti sei messa in mezzo a noi e poi con l'aria ancora addormentata mi hai subito chiesto "papà non va via oggi?". Rassicurata dalla risposta affermativa ti sei subito stretta a lui quasi per essere più sicura che davvero non se ne andasse.
Sei rimasta così un po' poi hai aperto gli occhi e ti sei davvero svegliata. Allora io che volevo qualche bacetto ti ho chiesto di "farmi un po' di carburante" e tu mi hai risposto con un secco no aggiungendo "che poteva farmelo papà..." che stava ancora tentando di dormire accanto a te. Io ho insistito un bel po' prima di riuscire a convincerti a darmi un bacio e quando finalmente hai ceduto alle mie richieste è stato solo per darmene uno "striminzito", poi ti sei girata verso papà e ne hai subito dato uno a lui...
Cioè Alice fammi capire, io devo fare una domanda in carta da bollo per avere un bacino e papà senza nessuna richiesta né appuntamento riceve baci gratis???


Nessun miracolo...

Quando guardando te mi dicono che ho fatto un buon lavoro io penso solo che ho fatto la mamma, e l'ho fatta nell'unico modo in cui sapevo farla. 
Non c'è merito in questo.
Ho cercato sempre e solo di fare ciò che pensavo fosse giusto, ciò che mia madre ha fatto o avrei voluto che facesse per me.
Non ho compiuto nessun miracolo, nessun triplo salto mortale carpiato, nessuna impresa da Guinness.
Ho cercato di esserci ogni volta che ne avevi bisogno, di consolarti e rassicurarti, di farti sentire amata, coccolata e protetta. 
E ho cercato di trasmetterti soltanto tutto l'immenso amore che tuo padre ed io abbiamo per te.
Ma ho cercato anche di divertirmi insieme a te, di ricordarti sempre che tu ce la puoi fare e di farti sapere che non sei mai sola.
Non so se questo sia un buon modo per essere madre, ma è quello che mi è venuto d'istinto ed è anche l'unico che avrei potuto fare e se tu sei così come sei è semplicemente per questo!
Ma una cosa te la devo proprio dire: non potevo desiderare una figlia migliore di te!

giovedì 28 agosto 2014

Un legame invisibile ma indissolubile

Fra noi che abbiamo avuto la sfortuna di ricevere una diagnosi di cancro si crea un legame invisibile ma indissolubile. 
Ci comprendiamo.
Capiamo le nostre paure, condividiamo i timori e le speranze, conosciamo quella terribile sensazione di precarietà che ti attraversa, ti raggela e spazza via la tranquillità.
Gli altri che per loro fortuna del cancro hanno solo sentito parlare, possono solo immaginare.
Ma immaginare non è la stessa cosa che vivere sulla propria pelle.
Così noi "sopravvissuti" gioiamo se i nostri compagni di sventura superano brillantemente gli incontri del "follow up" e ognuno che ce la fa è una piccola grande vittoria personale.
E un po' alla volta ti illudi che aver avuto un cancro ci renda tutti immuni da averne altri. Ci speri.
E poi un giorno una compagna di viaggio ti dice che forse il male è tornato, da un'altra parte, c'è il dubbio, devono verificare... Fare accertamenti.
E tu resti ammutolita. 
Non ci credi.
Non vuoi credere.
Non ci puoi credere.
E all'improvviso tutti i tuoi problemi svaniscono e capisci che non sei immune da nulla...
E vorresti poter fare qualcosa per quell'amica che sta vivendo di nuovo una grande paura. 
Provi a immaginare come sta. 
Continui a pensare che non è giusto.
Non c'è nulla di giusto in tutta questa storia, in una bambina che sta crescendo con la paura di veder star male la sua mamma. 
In una mamma che deve essere coraggiosa anche per lei.
Ecco, io oggi Alice vorrei poter abbracciare forte quella mamma e dirle che anche se non sono nessuno io per lei ci sono.
Per parlare, per ascoltare, per stare in silenzio, per sfogarsi, per arrabbiarsi, per piangere, per ridere, per qualsiasi cosa "io per te ci sono e ci sarò sempre. 
Perché io posso capirti.
Perché fra noi che abbiamo vissuto il cancro si crea un legame speciale e anche se ci conosciamo poco e non ci vediamo spesso per me sei un'Amica, con la A maiuscola.
I miei pensieri stasera sono tutti per te. In bocca al lupo sorella!".
Stasera Alice la mamma si sente impotente, abbi pazienza!


Istinti di famiglia

Tu sei molto istintiva. 
Se una bambina ti piace le chiedi subito di giocare con te, se al contrario non ti piace e ti chiede lei di giocare, le rispondi un secco "no" come hai fatto l'altro giorno con Ilaria, una bimba che era in spiaggia. In questa tua preselezione istintiva hai degli "amori" ai quali davvero non sai resistere. Uno di questi è quello verso Nina, una bimba di qualche mese più piccola di te che abita di fronte a casa nostra. Nina è la bambina con cui tu vorresti sempre giocare. La cerchi, chiedi di lei, esci in balcone e la chiami, riconosci la sua voce anche a distanza.
Anche se non è la tua migliore amica, perché vi riuscite a frequentare poco, Nina ti piace, non ci sono dubbi. E quando giocate insieme vi divertite molto perché avete un modo simile di giocare.
Hai scelto bene Alice. Il tuo istinto funziona!
Non posso dire la stessa cosa del mio che invece continua a sbagliare le valutazioni sulle persone. Mi faccio delle opinioni che poi immancabilmente modifico, non necessariamente in peggio.
Decisamente il mio istinto fa acqua... Forse dovrei far scegliere a te le persone che frequento...

Ultimo giovedì di uno strano agosto

Mal di testa: CE L'HO!
Mal di stomaco: CE L'HO!
Temporale: CE L'HO!
Papà: CI MANCA (già uscito)
Ultimo giovedì di questo strano mese di agosto iniziato piuttosto malino e considerando che il rientro di papà a casa non è previsto prima di mezzanotte qualcosa mi dice che sarà davvero una giornata lunga e impegnativa...
In bocca al lupo famiglia!

mercoledì 27 agosto 2014

Una torta di compleanno per te!

E quando tua figlia ti risponde che sulla sua torta di compleanno vuole: la Peppa e tutta la combriccola, Superman e gli altri supereroi, Minnie, Daniel Tiger, Hello Kitty e Trilly, ovviente tutti insieme è tutti sulla stessa torta... Capisci che probabilmente sta pensando ad una torta molto grande e a molti invitati... Oppure ha semplicemente le idee piuttosto confuse!
Nel dubbio ti consoli pensando che per fortuna manca ancora più di un mese... Abbiamo tempo per chiarirci le idee!

Trucchi e barbatrucchi: questi sconosciuti!

E poi ti ritrovi alle dieci di sera di un tranquillo mercoledì di fine agosto, seduta sul divano a navigare in internet  sui siti delle marche di trucchi, l'ombretto brillanti nato che usano al Truccabimbi... 
E ti rendi immediatamente conto che per te comprare materiale edilizio o fard e ombretti ha lo stesso identico significato. 
E non ne capisci assolutamente nulla e più che navigare annaspi in un acque a te completamente sconosciute.
E poi di fronte alla definizione "ombretto riposizionabile" ti rendi conto di essere caduta in un pozzo senza fondo e provi a immaginare come sia fatto e di cosa si tratti e poi: con timore ti chiedi: "che ne sarà di noi?"...

Segreti dell'anima

Ci sono cose che per pudore, per riservatezza, per educazione, per decenza, per rispetto, per intelligenza, per quieto vivere, per timore, per affetto, per scaramanzia... non si possono dire. Giacciono dentro di noi e si affacciano di tanto in tanto per ricordarci che ci sono, con la loro presenza quasi sempre discreta ma in ogni caso mai invisibile 
Ecco ci sono giorni in cui questi "segreti dell'anima" sono più pesanti da trasportare e rendono un po' più faticoso lo scorrere del tempo che pare rallentato ma non lo è.
Oggi è uno di quei giorni in cui ciò che non dico conta più di tutto ciò che ho detto.
Buonanotte.

Vivere con una quasi quattrenne significa...

Vivere con una quattr'enne fashion significa:
1) svegliarsi ogni giorno e essere subito minacciati da un dito indice puntato e da una vocina che con tono intimidatorio ordina: però gonna!
2) osservare che lei prima di scendere al piano di sotto passa davanti allo specchio e dopo aver fatto la mossa frou-frou verifica anche che tutto sia in pandant...
3) vedere che tua figlia non esce mai da casa senza prima passare dalla sua scatola portagioie e aver scelto accuratamente una collana e un braccialetto...
4) notare come lei in un negozio sia istintivamente attratta dall'aria trucchi e sappia perfettamente la differenza fra un ombretto e un fard...
5) tremare quando di fronte ad un paio di scarpe numero 27, con i brillantini e il tacco la senti esultare   incredula: "luuuusso!" con una "u" decisamente allungata...
6) inventare una scusa convincente quando di fronte al paio di scarpe di cui sopra ti chiede di comprargliele e intuire subito che non riuscirai a tenerla a lungo lontana dai tacchi...
7)  riflettere su come lei sappia perfettamente portare elegantemente una borsa sulla spalla mentre tu sei ancora li che rimpiangi i comodissimi zainetti "invicta"...
8) regalarle una mini-borsa per lo shopping, rigorosamente rosa e capire subito che quella borsa sarà certamente troppo piccola per contente tutto quello che tu è lei comprerete insieme...
9) dimenticare che oltre al rosa e alle sue sfumature esistono tanti altri colori e stupirsi di conseguenza di fronte al fatto che il cielo e il prato... Non sono rosa?
10) rassegnarsi di fronte al fatto che lei sa usare già meglio di te l'IPhone, l'iPad ma anche la televisione e probabilmente se glielo chiedi anche il forno...

Mistero svelato

Erano da poco scoccate le dodici di oggi quando finalmente il mistero sulla "sorpresa" di Teresa è stato svelato. Veramente credo di essere arrivata alla conclusione che io ero l'unica a non saperlo...
Teresa ha mantenuto la sua promessa e ti ha regalato una collana e un braccialetto uguali a quelli di Noemi, che ti piacevano tanto e tu anche hai mantenuto la parola data e non hai mai ceduto ai miei numerosi e subdoli tentativi di farti svelare il mistero...
Brava Alice e brava Teresa...

Tutti i bambini lo fanno....

Tutti i bambini del mondo lo fanno ma fa comunque schifo!
Quando oggi ti ho vista tutta soddisfatta che ti mangiavi "qualcosa" che era sulla punta del tuo dito ho capito subito di cosa si trattava. Quando ti ho chiesto schifata/terrorizzata "ma ti sei mangiata un caccolo?" e tu dopo aver detto un timido si e aver visto la mia faccia hai cominciato a negare allora ho avuto la certezza che i miei sospetti erano assolutamente fondati: ti eri appena mangiata un caccolo del tuo naso. Forse (spero) il tuo primo caccolo.
Ovviamente tu hai continuato a negare... E io ho continuato a pensare "che schifo!"

martedì 26 agosto 2014

Cupido è stato qui!

Ora che tu Alice mi hai illuminata e convinta sull'esistenza dell'angioletto Cupido che passa sulle case e fa innamorare le persone, devo ammettere che tutto mi è molto più chiaro... 
Capisco cosa mi abbia fatta perdere la testa per tuo padre al punto ti di cambiare città e lasciare tutto facendo un salto nel vuoto, e capisco cosa anni dopo abbia spinto lui a sposarsi passo che sicuramente non avrebbe mai pensato di compiere se non sotto tortura: è stata la freccia di Cupido che ci ha colpiti entrambi...
La tua spiegazione con tanto di esempi mi ha convinta, soprattutto quando con aria sognante e leggermente vergognosa mi hai detto che Cupido è passato di qui perché anche "tu e Leo" vi siete innamorati... 
Si hai proprio ragione Alice effettivamente si vede che Cupido è stato qui...

Io non mi rassegno!

Un'altra vita spezzata, un altro bambino morto perché rimasto soffocato da qualcosa che ha mangiato e ancora peggio perché nessuno dei presenti è stato in grado di salvarlo, nessuno aveva pensato di occupare un'ora del proprio tempo per imparare le manovre di disostruzione pediatrica!!!
Io non mi rassegno di fronte a queste morti premature e assolutamente evitabili!
Io non mi rassegno di fronte ad una scuola materna dove seguendo le indicazioni della dietologa vengono serviti a bambini troppo piccoli cibi potenzialmente pericolosi come uva, ciliegie e pomodorini, con il troppo futile pretesto che "i bambini devono abituarsi e imparare!". 
Abituarsi e imparare a spese di chi? Della loro stessa vita? 
Abituarsi e imparare dove? Seduti a tavola all'interno di una scuola in cui nessuno, dalle inservienti alle maestre sa cosa fare se un bambino mangiando si soffoca?
Abituarsi e imparare come? Con in bocca un chicco d'uva "perché tanto il pane è più pericoloso?".
È così che devono imparare i nostri figli? E in questo modo che davvero noi genitori vogliamo che imparino? Ne siamo proprio sicuri? 
E se non lo siamo allora perché c'è ne stiamo zitti quando a rischio è la vita proprio dei nostri figli?
Forse perché continuiamo ancora a pensare che le cose capitino sempre agli altri, ma purtroppo la verità è che le cose possono drammaticamente capitare a chiunque, per questo bisogna sapere cosa fare nel malaugurato caso in cui capitasse in nostra presenza!
Io non sto con le mani in mano e soprattutto non mi rassegno Alice, non lo farò mai. Per te, per tutti gli altri bambini, e per quegli angeli che sono morti per questo, perché la loro morte non sia stata inutile!

I Righeira avevano quasi ragione...

Vederti crescere è bellissimo ma è anche la cosa più difficile che mi sia mai capitata di fare.
È difficile accettare che il tempo passa così veloce e osservare come tu lentamente fai le tue "prove di volo" in attesa di quando spiccherai il salto verso la tua indipendenza. In questo papà mi è di grande aiuto. Lui al contrario di me sembra quasi avere fretta di vederti grande e autonoma. È stato lui a volersi sbarazzare del biberon oltre un anno fa. È sempre stato lui a farti star seduta a tavola senza seggiolone, a toglierti la zanzariera sul letto, a togliere di mezzo il passeggino e a cancellare le tracce di neonato che da subito appaiono in una casa e che si allargano a macchia d'olio occupando ogni spazio libero. 
Io fra i due sono sempre la più restia ad archiviare tutte quelle cose che tipicamente servono ai bambini, ma se ci penso mi rendo conto che effettivamente tu sei pronta, sono io che non lo sono.
Ieri è toccato all'Angel Care, prezioso e insostituibile compagno di viaggi di quasi quattro anni di vita. Mi ha regalato sonni tranquilli per il tuo primo anno e poi mi ha permesso di sentire se ti svegliavi quando tu ancora non scendevi dal letto perché non sapevi o non volevi farlo.
Mi ero abituata a quella lucetta ormai familiare e oggi entrando in camera tua e notando quel vuoto mi sono sentita un po' persa. Subito ho pensato "Devo assolutamente rimetterlo! Mi serve ancora! E come faccio a vedere quanti gradi ci sono in camera? E come faccio a sentire Alice se vado dalla vicina di casa per un caffè? E come faccio a controllare il respiro e la tosse quando è malata?".
Ma poi ho capito che i miei erano solo pretesti.
E se proprio voglio sapere la temperatura della tua camera posso sempre mettere un termometro.
"L'estate sta finendo e un anno se ne va stai diventando grande (tu non io) lo sai che non mi va...".
Avevano quasi ragione i Righeira...


Di chi è il regalo?

E poi dopo aver passato la mattina fuori, lontana da tua figlia, torni a casa e le porti in regalo delle perle di legno nuove, bellissime, tutte colorate. E lei entusiasta ti chiede di aprirle subito e si mette immediatamente all'opera. Tu mentre cucini la senti che parlotta da sola e ogni tanto reclama la tua attenzione e ti fa vedere il suo "lavoro" e tu annuisci senza però davvero soffermarti su cosa sta facendo. Poi poco prima di iniziare a mangiare ti consegna una stupenda collana super-colorata, con cuori, palline, orsetti, stelline, cilindri e farfalle e quasi ti commuovi pensando che con le sue perle nuove lei ha pensato di fare una collana per te...
Grazie tesoro, è davvero bellissima!

Una bellissima gattalla!

Questa mattina in attesa dell'arrivo di Deborah la figlia della tua baby sitter Angela, che a volte viene in sostituzione di sua madre tu hai voluto sperimentare la mia capacità come "Truccabimbi".
Ieri ti avevo comprato i trucchi pensando che avrei voluto provare a divertirmi un po' dipingendo sul tuo volto qualche buffa faccetta e tu oggi mi hai subito messa all'opera!
Siccome le tue idee e le mie erano piuttosto confuse sul soggetto da scegliere, ti ho trasformato in uno splendido esemplare di... "Gattalla": musetto da gatto e occhi da farfalla...
Tu ne sei stata soddisfatta e io anche!
E siccome il gioco dei trucchi ti piace davvero tanto, al mio ritorno ho trovato a casa ad aspettarmi non una "gattalla" ma una bellissima Minnie.
Si lo so Alice, Deborah è decisamente più brava di me!

È soltanto questione di tempo

Per quanto a volte possa sembrare incredibile, tutto passa, tutto si supera, a tutto ci si abitua... o forse ci si rassegna... ormai io l'ho capito: è soltanto questione di tempo.
A un padre che vive lontano, a un desiderio che non si realizza, a un corpo che non ti piace più... anche a cose che in un primo momento ci sembrano insopportabili.
La tempistica è molto variabile, ci sono cose che richiedono poco tempo e altre che hanno invece un percorso più lungo e elaborato. I fattori che incidono sono tanti: dipende da cosa si tratta, da chi la vive, dal momento.
Il bello è che quando si arriva a questa fase il peggio è passato e la strada è finalmente in discesa.
Io non mi sono abituata ancora a tutto ma ci sono molte cose con cui riesco a convivere piuttosto pacificamente. 
Sulle altre ci sto ancora lavorando.

lunedì 25 agosto 2014

Segreti solo per me

Già da qualche settimana tu hai un segreto che non c'è modo di farmi rivelare. Ho provato in diversi momenti e con svariati pretesti a farti parlare ma tu hai la bocca assolutamente cucita e l'ultima volta che te l'ho chiesto mi hai addirittura risposto sbuffando, facendomi notare con tono piuttosto scocciato che me lo avevi già detto che non potevi dirmelo e che era "una soppesa (sorpresa)".
Così ad oggi resta ancora un'incognita che cosa ti abbia promesso Teresa durante la festa di compleanno di Davide e Chiara...
Devo dire che vedere che tu finalmente hai imparato a tenere un segreto mi ha resa felice e mi ha anche tranquillizzata su quello che saranno i nostri acquisti in previsione del Natale.
Fino a stasera.
Già Alice, tutto questo è stato valido fino a poco fa quando nonostante ti avessi detto di non dire a papà cosa avremmo mangiato per cena tu appena hai avuto l'occasione di parlarti al telefono gli hai subito rovinato la sorpresa raccontandogli il menù dettagliatamente (non che ci fosse molto da dettagliare...). E per essere sicura che ti sentisse bene glielo hai urlato a gran voce così che tutto il centro commerciale ha potuto sapere cosa contenevano le nostre buste della spesa!
Ora Alice, mi potresti gentilmente spiegare perché se si tratta di tenere un segreto con me lo tieni anche sotto tortura e se invece devi tenerlo con papà non deve nemmeno fare lo sforzo di chiedertelo che tu gli racconti tutto servito su un piatto d'argento?

Amo chi ti ama

Mi accorgo ogni giorno di più che valuto, noto, apprezzo, giudico e voglio bene alle persone in funzione di come si comportano e sono con te. 
Chi ti vuole bene e me lo dimostra si è automaticamente conquistato il mio affetto e se tu vuoi bene a qualcuno anche io gliene voglio.
Chi ha delle attenzioni nei tuoi confronti e sa ascoltare le tue necessità e rispettare le tue esigenze, rientra di diritto nel ristretto gruppo dei miei amici.
Perché un tuo sorriso vale più di tutto il resto Alice.
Perché la tua serenità é la mia serenità e se tu sei felice io lo sono con te.
Perciò chi strappa un tuo sorriso vince anche il mio e chi conquista la tua fiducia ha di conseguenza anche la mia.
Stasera Alice ho voglia di dire grazie a tutti quelli che ti vogliono Bene, con la B maiuscola, a quelli che sono passati anche solo per qualche attimo dalla tua e dalla nostra vita per regalarci istanti di preziosa felicità.



Ultimo lunedì di agosto

Papà oggi ritorna a lavorare dopo un week end allungato.
Dovremo aspettare questa sera per riabbracciarlo e quando rientrerà a casa lample del suo viso non sarà più così liscio e morbido come quando è uscito questa mattina con la barba appena rasata dopo tre giorni di crescita libera...
Ma oggi non è semplicemente lunedì, oggi è l'ultimo lunedì di questo strano mese di agosto e tutto intorno a noi sta lentamente ma comunque troppo in fretta, ritornando alla normalità.
Laura ieri è tornata dalle vacanze e i pesci, graditi ospiti per una settimana si sono nuovamente trasferiti a casa loro.
Michela oggi rientra a lavorare e quel silenzio proveniente dalla casa accanto fa un po' tristezza e ci fa sentire più sole mentre in terrazza aspettiamo di salutare papà che passa per andare al lavoro. Quindi niente caffè in compagnia oggi...
Alle dieci non ci sarà la brava Gloria ad attenderci in spiaggia per farci fare tanti colorati e divertenti lavoretti tutti seduti intorno al grande tavolone di legno...
Tanti pensieri si affacciano nella mia mente mentre incredula rifletto sul fatto che l'estate che io non mi sono nemmeno accorta che fosse iniziata, sta davvero finendo, e sono ancora lì in balcone davanti a quella finestra chiusa, silenziosa e decisamente triste, quando vicino alla piscina vedo passare la nonna di Giacomo e Giorgia con la bella Marta al guinzaglio... e guardandola che cammina a passo veloce penso che sì, allora se lei ha ricominciato a portare a passeggio Marta, vuol proprio dire che sta davvero tutto ritornando alla normalità...

... a volte ritornano...

Immagini dal passato che ti accolgono e ti abbracciano appena apri gli occhi... 
Ricevere due foto di te più piccola e di una tua amichetta mentre in spiaggia vi date i bacini sul grande scivolo di Marco è un bel modo di iniziare la giornata.
È proprio vero che tutto cambia, tutto passa e...  a volte ritornano...
Tu è Arianna siete cresciute, lo scivolo di Marco è stato notevolmente ridimensionato e non soltanto per questo, ma noi abbiamo cambiato stabilimento balneare. 
Così vedere quei due scatti mi ha risvegliato tanti bei ricordi e mi ha fatto sentire il calore di un abbraccio da lontano e chissà, magari prima dell'arrivo del nuovo inverno riusciamo anche a stare un paio di giorni con Silvia e Arianna e a darcelo davvero quell'abbraccio!

domenica 24 agosto 2014

"Petoli" di casa nostra...

Da quando conosco e frequento tuo padre Alice, ho imparato a chiamare i pezzi di cacca "petolotti" o "petoloni" o "petolini" o semplicemente "petoli" a seconda delle dimensioni. La parola come sospettavo ho scoperto oggi che ha origini dialettali e deriva dal vicentino "petòloti".
Per te quindi è assolutamente normale dire "devo fare qualche petolotto" invece di dire "mi scappa la cacca". La cosa strana che io davvero non riesco a capire non è sentirti parlare di petoli e petolini ma piuttosto il fatto che tu sappia prima quanti ne farai... e la cosa incredibile è che non ti sbagli mai...
Se dici che devi fare due petolotti puoi essere certa che ne farai due, non uno o tre e quando ti chiedo se hai finito se mi rispondi "no, ne mancano ancora due, ma piccoli, petolini!" allora sarà sicuramente così!
Proprio ieri riflettevo su questa tua caratteristica "particolare" e oggi ho scoperto che addirittura i tuoi petoli riposano... Si perché prima della pennichella hai detto a papà che dovevi fare la cacca ma preferivi aspettare così il petolo si riposava un po'... Speriamo non sia più stanco quando si sveglia!

Il mio posto a tavola

Da quando abitiamo in questa casa ho cambiato più volte il mio posto a tavola.
All'inizio ero dove ora sei tu Alice. Poi ti ho lasciato il mio posto e mi sono trasferita di fronte a papà.
D'estate però quello è il posto più freddo, sotto l'aria condizionata e lo cedo volentieri a papà col quale faccio cambio.
Tutti questi cambiamenti ammetto che mi destabilizzano, del resto io sono un'inguaribile abitudinaria.
Oggi però, visto che tu hai mangiato prima di noi io ho approfittato della tua assenza a tavola e ho riprovato l'ebrezza di tornare a sedermi "al mio posto" in quello che da sempre è rimasto il mio posto preferito.
E buon appetito!

Il "mal di pancia" del pesce rosso...

Questa mattina dopo poco che era andato via papà mi sono accorta che uno dei tre pesci rossi nostri ospiti non stava bene. Navigava in posizione orizzontale... Nonostante le mie scarse conoscenze sui pesci ho capito subito che non stava troppo bene e ho telefonato alla sua padrona Laura per sapere cosa dovevo/potevo fare. Laura mi ha detto che sarebbero rientrati nel pomeriggio e che per quel momento era necessario che i pesci fossero tre e che stessero bene perché se no sua figlia Erika ci sarebbe rimasta troppo male. Così dopo averti raccontato che il pesciolino aveva solo mal di pancia, e dopo averti tranquillizzata sul fatto che non avrebbe in nessun caso "gomitato" nell'acqua, ho aspettato l'arrivo di papà e sono andata di corsa a comprare un nuovo pesce, poi papà ha pensato a fare la sostituzione.
Ora la grande scommessa è se la furbetta Erika si accorgerà che uno dei suoi pesci non è lo stesso... io temo di sì e sto già immaginando eventuali scuse salvavita.
Certo è che i pesci rossi sopravvivono alle mie cure anche meno delle piante... per fortuna che con i bambini ci so fare un po' di più!

Primo tatuaggio!

Oggi mentre papà faceva la sua pedalata domenicale, tu ed io fra un disegno e una lavatrice abbiamo trovato anche il tempo di farti il tuo primo tatuaggio. 
C'è lì avevano regalati e giacevano in un cassetto da oltre sei mesi e questa volta non sono riuscita a farti desistere dalla voglia di fartene almeno uno e ho ceduto alle tue richieste. Hi scelto la bimba che fra tutti era il disegno più femminile e lo hai voluto su un braccio, proprio su un "beccone" così lo coprivi...
Poi quando lo hai visto mi hai regalato uno dei tuoi "UAO" più belli e mi hai chiesto se i tatuaggi si possono fare anche sulle gambe e mi hai già preannunciato che il prossimo lo vorrai sulle gambe...
Temo che mi dovrò abituare... E finché sono quelli lavabili andiamo ancora bene!

Nella mia vita c'è sempre stato un Riccardo!

In questa domenica mattina di fine agosto ci siamo risvegliati e di lì a poco ci siamo ritrovati a cantare a squarciagola in stereo insieme a papà "Maledetta Primavera!" dopo aver ballato a ritmo di "Maracaibo" mentre tu ci guardavi con un'espressione piuttosto perplessa.
È iniziata così questa giornata ascoltando la musica dei "nostri tempi" di quando io è papà eravamo giovani. Poi è stata la volta di Baglioni con "Strada facendo" e papà convinto che la sapessi tutta mi ha chiesto di cantartela. Gli ho spiegato allora che il mondo quando io ero una ragazzina si divideva in due gruppi: le adolescenti che impazzivano per Claudio Baglioni che erano la maggioranza e quelle più depresse e io aggiungerei anche "sfigate" che invece ascoltavano Riccardo Cocciante fra cui la sua intramontabile "Margherita". Io rientravo ovviamente nel secondo gruppo... Ovviamente andando sempre controcorrente rispetto a tutte le mie amiche che erano invece fans di Baglioni...
Col senno di poi posso dire che nella mia vita c'è sempre stata la passione per un Riccardo, da Ricky Tognazzi a Riccardo Cocciante, per arrivare al piccolo Ricky che è stato il primo bimbo a cui ho fatto da baby sitter e del quale sono stata assolutamente "innamorata", e poi è arrivato papà "Licky"!

sabato 23 agosto 2014

Una preghiera

E poi per caso ti imbatti in una lettera di una madre che per colpa di un cancro ha da poco perso la propria figlia di soli dodici anni.
Poche righe sono sufficienti a raccontare un dramma durato oltre sei anni.
Un brivido ti attraversa il corpo e ti raggela.
E allora pensi a quella madre e a quel padre, immagini la loro disperazione nel dover affrontare il dolore più innaturale, come la morte di un figlio. Tenti di capire l'immensità del dolore di quei poveri genitori, che hanno dovuto prima assistere con impotenza alla sofferenza della propria creatura, e poi vivere la sua morte.
E ti ripeti che non esiste una sofferenza più grande e non e non c'è nulla di giusto in tutto ciò, e ti chiedi perché il cancro strappi via per sempre anche il sorriso di un bimbo e dei suoi genitori,
E improvvisamente tu che in un Dio ci credi ma "a modo tuo", ti scopri a pregare per Martina, per la sua mamma e per il suo papà, per tutti quei bambini e quelle famiglie che per qualsiasi ragione hanno perso i loro figli, e per quelli che li vedono soffrire ogni giorno e con loro stanno combattendo una lotta impari e preghi perché "qualcuno" protegga la tua famiglia, senza la quale la tua vita non avrebbe davvero alcun senso...
Amen.

Un pomeriggio sul set!

Prendi due belle bimbe, un papà fotografo, uno studio libero e una giornata di fine agosto con un tempo troppo incerto per andare al mare ed ecco come oggi ci siamo ritrovati tutti su un set fotografico. Io emozionata dentro uno studio bellissimo a guardare e tentare di aiutare un po' mentre tu e Viola (soprattutto tu che a dire la verità cerchi papà Maurizio ancora di più della tua amica Viola) eravate felicissime di poter giocare a fare le modelle con un vero fotografo e la neve finta!
E così come ogni volta che mi ritrovo ad osservare da vicino il lavoro di un fotografo, anche oggi ho passato delle ore stupende e mi sono incredibilmente divertita (probabilmente più io di te).
Un pomeriggio sul set, bello, divertente e assolutamente stancante!
Che meraviglia!

venerdì 22 agosto 2014

Anche la Barbie deve avere pazienza!

Da qualche settimana siamo entrati nel "tunnel" della Barbie e oggi hai finalmente ricevuto in regalo la tua prima Barbie, non una squallida e triste imitazione come quella che già avevi, non una Barbie qualsiasi ma proprio una fra quelle che volevi: la Barbie sposa!
Di fronte a quella meravigliosa Barbie vestita da sposa che ha risvegliato in me un po' di "invidia"e che sono assolutamente certa avrebbe reso felice qualsiasi bambina, e di fronte al suo cambio d'abito stupendo, rigorosamente in fucsia, tu sei rimasta incredibilmente senza parole!
Poi dopo averla guardata qualche istante hai chiesto: "e dov'è il suo Pincipe (pincipe)? Il suo maito (marito)?".
La risposta mi è uscita immediata e spontanea: "non è facile trovare marito Alice, io ci ho messo quasi quarant'anni, anche la Barbie deve avere pazienza Alice!
Grazie Michela per aver realizzato il sogno di una bimba e per aver regalato un sorriso a lei e uno alla sua mamma!

È facile spaiare...

Nel fine settimana è facile che capiti che sia papà ad accompagnarti a fare la nanna del pomeriggio.
Oggi è toccato a lui anche metterti in pigiama e quando ti ho vista dopo il tuo risveglio ho notato che ti aveva messo i pantaloncini di un pigiama e la maglietta di un altro. 
Allora mentre ti abbracciavo, sorridendo gli ho fatto notare il perfetto pigiama "scompagnato" che avevi addosso e lui mi ha detto: beh considerando che dentro i suoi cassetti è tutto rosa è piuttosto facile fare abbinamenti con pezzi di pigiami diversi...
Effettivamente Alice, come dargli torto...

Oggi vorrei che fosse con la "A"

Un giorno per Abbandonarsi e Abbattere le paure.
Un giorno per Accantonare la tristezza.
Un giorno per Abbracciare la vita e Accarezzare i sogni.
Un giorno per Amare.
Un giorno per Abbronzarsi e Abbrustolirsi al sole.
Un giorno per Abituarsi a sorridere.
Un giorno per Accaparrarsi un istante di felicità.

Oggi Alice vorrei che fosse un giorno con la "A", la tua "A" come diresti tu...

I tuoi pupini

Li stringi nella notte, li abbracci, li accarezzi, li annusi, te li strisci sulla pelle, sul viso, sugli occhi , nel buio li cerchi e li riconosci, sono i tuoi "pupini", quei pupazzetti che sembrano dei fazzoletti di peluches con al centro la testa e le zampette. 
Sono gli stessi che in Francia si regalano di solito come portafortuna prima della nascita di un bimbo e li chiamano "dudu". 
Tu ne hai due, uno rosa con la testa di coniglietto e l'altro beige con la testa di orsetto. 
Quando di mattina con gli occhi chiusi e i capelli confusi sgattaioli fuori dalle lenzuola per correre veloce nel lettone in mezzo a papà e mamma stringi sempre fra le tue mani i tuoi affezionati pupini.
Quando eri più piccola li hai sempre avuti attaccati ai ciucci ed erano un prezioso aiuto quando durante la notte li perdevi nel letto: se fra le coperte riuscivi a trovare il pupazzetto te lo rigiravi fra le mani fino a quando arrivavi all'asola magica alla quale era legato il ciucciotto e la tranquillità di tutti era salvaguardata! 
Fino a poche settimane fa li hai sempre chiamati semplicemente "ciucci" poi leggendo un racconto di Hippa l'ippopotama amica dell'elefante Orecchioni, hai preso spunto da lei e insieme a papà li hai ribattezzati "pupini" e ora per tutti noi sono diventati i tuoi inseparabili pupini, amici delle tue notti e dei tuoi sonnellini e compagni  dei tuoi sogni. 





giovedì 21 agosto 2014

Un giorno con la "R"

Un giorno per Raccogliere i pensieri e Riordinare le idee.
Un giorno per Riprendere fiato e per Respirare.
Un giorno per Ricordare, Riflettere e Ripensare.
Un giorno per Ragionare e per Rimuginare.
Un giorno per Rammendare l'anima e Rivivere le emozioni.
Un giorno per Rinchiudere i brutti ricordi e Rafforzare quelli belli.
Un giorno per Rallentare gli eventi e Recuperare energie.
Un giorno per Rassegnarsi ma anche un giorno per Reagire.
Un giorno per Reprimere, Resistere e Respingere.
Un giorno per Ritrovarsi e Riconoscersi.
Un giorno per Rialzarsi, Ricostruire e Ricominciare.
Un giorno per Rifiorire e per Rinascere.
Un giorno per Ritornare.
Un giorno per Ripulire la memoria.
Un giorno per Ripercorrere e Rivedere.
Un giorno per Riequilibrarsi.

Oggi Alice è stato un giorno con la "R".
Domani chissà che giorno sarà...

mercoledì 20 agosto 2014

Difficili spiegazioni

E poi proprio mentre nella penombra ci godiamo un bel momento di coccole e io resto abbracciata a te prima di dormire, ecco che tu mi fai quella domanda che temevo e aspettavo da mesi. 
Mi guardi con i tuoi occhioni assonnati e pieni di dolcezza  e mi sussurri quadi come una preghiera che tu però volevi una sorellina! 
Le tue parole arrivate proprio come un fulmine a ciel sereno in una notte stellata, mi spiazzano e mi feriscono profondamente e mentre cerco di convincerti che è giusto così, mentre ti spiego che la cicogna ha deciso di fare felici quei genitori che non hanno la fortuna di avere una bimba come te, mi ripeto che non c'è niente di giusto e sento una lacrima che scende dai miei occhi e scivola sulla mia guancia. Pare una lama rovente da tanto che brucia sulla pelle.
Respiro e faccio finta di niente poi fingo di asciugarmi il sudore e accarezzandoti delicatamente il viso cerco di spiegarti che anche noi avremmo tanto voluto regalarti una sorellina ma non è stato possibile. Tu allora mi ascolti, resti zitta e fai il broncio e poi con tono arrabbiato mi dici "Cicogna dispettosa!". Dopo un attimo di pausa ci pensi e continui "Non ha nemmeno risposto alla mia lettera!". 
Allora capisco che non posso più sottrarmi e devo parlarti e darti quella risposta che da settimane stai attendendo in silenzio. Raccolgo l'ultimo residuo di forza, coraggio ed energia e ti rivelo che la cicogna ci ha risposto invece, ma purtroppo ha detto che non verrà più a casa nostra.
Tu allora ti rabbui prima mi dici che sei triste e poi ci pensi e aggiungi che peró la cicogna che ha portato te non è la stessa che non ti porta la sorellina.
Eh già perché nella tua semplice e ingenua mente di bambina una cicogna così cattiva da non portarti una sorella non può essere la stessa buonissima che ha portato te...
Ecco Alice tu ti sei addormentata così stasera, con quel broncio sul viso che mi ha ferita più di ogni altra cosa e mentre ti guardo dormire ora posso finalmente liberare le lacrime intrappolate negli occhi  e penso che l'ultima cosa che avrei davvero voluto fare stasera era darti questa difficile ma dovuta spiegazione.
Un giorno quando sarai grande amore mio, capirai molte più cose di quelle che oggi posso raccontarti, per ora purtroppo ti devi accontentare delle mie poco convinte e poco convincenti  spiegazioni.
Buonanotte tesoro mio!


Un po' di stanchezza e tanta voglia di coccole!

Oggi sei voluta venire via dal mare prima del solito, eri stanca e piagnucolosa. 
Poi una volta arrivate a casa hai cominciato a chiedermi se si vedeva che eri stanca e con l'aria mesta ti sei messa sul divano. 
Io ho pensato davvero che stessi covando qualcosa, ti ho addirittura provato la febbre. 
E tu ti sei presa questa dose aggiuntiva di coccole e premure... E quando ti ho accompagnata a letto mi sembravi già stare molto meglio!
Qualcosa mi dice che la tua era solo un po' di stanchezza e tanta voglia di coccole... e che io come ogni volta sono caduta nella trappola e mi sono lasciata abbindolare dai tuoi occhioni dolci.

Una bimba dai gusti decisi!

Sulla strada del ritorno dal mare mentre io pedalo tu fai conversazione e mi chiedi cosa mangiamo oggi. Questa tua necessità dei sapere sempre cosa mangerai tu e cosa mangiano tutti gli altri mi fa sempre venire in mente il nonno Mario, devi aver ereditato da lui questa caratteristica. Ti rispondo che non lo so, non ci ho ancora pensato e lancio la proposta di andare al Ristó. Tu stranamente mi rispondi subito di no e poi rilanci "mamma fai la carbonara?".
Scoppio a ridere per la richiesta chiara e precisa e poi accetto, del resto, come potrei dirti di no Alice quando me lo chiedi così con questo tono gentile ed educato.
E poi penso che tu sei decisamente avanti! 
A me la carbonara è iniziata a piacere solo dopo i quindici anni...

Indovina a chi sto pensando?

In questa fase in cui stiamo sperimentando giochi in cui si possa aiutare lo sviluppo della fantasia oggi abbiamo abbandonato per un attimo l'ormai collaudato "Inventa una storia" e abbiamo giocato a "Indovina un po' a chi sto pensando?".
Il gioco è semplice. Uno pensa a una persona conosciuta da tutti i partecipanti e gli altri a turno possono fare delle semplici domande a cui si può rispondere però solo "sì" o "no" per capire di chi si tratta. 
Tu il gioco lo hai ovviamente riadattato anche perché per te le domande a cui la risposta può essere soltanto sì o no sono inconcepibili... Quando è toccato a te pensare a qualcuno, piuttosto che aspettare le mie domande e lasciarmi parlare hai preferito darmi degli indizi, così ad un certo punto mi hai detto: "è un maschio, è un tuo amico, fa il parrucchiere e ha due figli". "Mumble mumble", penso io "il mio amico parrucchiere ha due conigli (ora tre)" e allora ti chiedo se è lui dicendoti però che non ha figli e tu sbalordita per la mia precisazione mi fai notare che i suoi conigli sono i suoi figli!...
Poi sei passata ad un nuovo soggetto e mi hai detto: "è una femmina, è una gatta e... Si chiama Kitty!"
Ecco credo che ci siano da rivedere insieme un attimino le regole del gioco...

Infradito da grandi!

Pronte per il mare tu mi dici che ti vuoi cambiare le ciabatte perché l'elastico delle infradito ti stringe troppo il tallone. Senza speranze ti lancio la proposta di provarle senza l'elastico e tu a sorpresa accetti volentieri e cosa ancora più incredibile riesci a camminare senza fermarti ad ogni passo: finalmente hai imparato a camminare col tallone libero!!!
Eh già Alice hai proprio ragione tu, ora hai le infradito da grandi!

Fase calante

Dopo una notte tormentata, con un sonno interrotto da allarmi che squarciavano il silenzio e incubi che mi hanno più volta,te svegliata, mi sono risvegliata stamattina più stanca di quando ero andata a letto e con la netta sensazione di essere in una fase calante. 
La voglia di alzarmi era pari a zero e tu vedendomi così, dopo aver sfoggiato uno dei tuoi sorrisi più teneri, mi hai chiesto se stavo bene e mentre lo facevi hai appoggiato la tua manina sulla mia fronte per accertarti che io non avessi la febbre...
Le tue premure mi hanno intenerita e ovviamente convinta che la cosa migliore era di certo alzarmi!
È chiaro che questa é una giornata che parte in salita, ma non è la prima e non sarà nemmeno l'ultima,  c'è la possiamo fare!


martedì 19 agosto 2014

Troppo brava per essere vera!

Quando stasera verso le dieci ti ho chiamata di sopra mentre tu eri sul divano che guardavi i cartoni animati, dicendoti semplicemente "Alice vieni è ora di dormire!", tutto mi aspettavo fuorché di vederti arrivare senza battere ciglio e dopo aver addirittura spento la televisione. Ero già pronta ad affrontare capricci e discussioni e invece tu non te lo sei davvero fatta dire due volte. Hai subito spento tutto e sei venuta di sopra pronta a metterti il pigiama e a lavarti i denti.
Io è papà ci siamo guardati increduli e consapevoli di avere una figlia troppo brava per essere vera!

Fantasmini e scarpe luccicanti...

Prendi una bimba quasi "quattrenne" molto vanitosa e assolutamente fashion, aggiungi un paio di scarpe nuove estremamente "sbriluccicose" (e di almeno due numeri più grandi aggiungo io...), metti un meraviglioso paio di fantasmini bianchi con tanto di pizzettino rigorosamente frou-frou, infila dentro al tutto un paio di piedi con dita buttate a casaccio (purtroppo per te ereditati dal mio dna) e quasi sempre con la pianta nera (l'uso delle ciabatte è assolutamente un optional, specialmente d'estate) ed ecco che hai un quadro piuttosto preciso di come sono andati in giro i tuoi piedi oggi...
Certo che i primi fantasmini della tua vita sono veramente uno spettacolo! Mi faccio ancor i complimenti per esserli riusciti a trovarli del tuo numero!
Papà invece si deve ancora riprendere dalla visione delle tue scarpe con tutti quei dettagli che lui detesta, dalla forma al colore...

"¿Quieres aprender conmigo?"

Un libro con cui mi sono scontrata per caso oggi in libreria ed ecco ritornata a galla la solita voglia di insegnare lo spagnolo e questa volta fra tutti, vorrei avere un'alunna speciale: tu, mia figlia! 
Mi piacerebbe che attraverso il gioco tu ti appassionassi a questa lingua meravigliosa che a me ha dato tanto. Fino ad oggi tu hai dimostrato una grande curiosità chiedendomi spesso di dirti la traduzione delle parole italiane in spagnolo. Così hai imparato come si dice arcobaleno, farfalla, cane, automobile, sciarpa e gonna (quella davvero non poteva mancare nel tuo vocabolario) e la tua sete di sapere unità alla tua innata curiosità ti spingono ogni giorno a chiedere nuove parole. Io sono sempre stata reticente perché ho sempre voluto che tu facessi solo e soltanto la bambina e non il piccolo genietto e sono ancora di questa idea però credo che tutto sommato si possano cominciare ad inserire dei giochi in lingua in mezzo a tutte le altre attività divertenti che facciamo insieme.
Per esempio facendo le collane guardando le perle di legno potremmo imparare come si dicono in spagnolo i colori...
Che dici Alice "¿Quieres aprender conmigo?"

La bambola "ollibile"!

Ormai abituati alla tua "R" un po' francese e un po' tedesca e in ogni caso mai italiana, papà ed io sorridiamo inteneriti di fronte a quelle parole in cui ancora la ostica "R" fa davvero fatica ad uscire. Già perché ci sono parole come lacrime e "perro" che poi sarebbe cane in spagnolo, in cui la "R" si impone prepotentemente sulle altre lettere, ma ci sono parole come "ollibile" e "Balbi" (Barbie) in cui invece la "R" viene automaticamente sostituita in tutte le sue apparizioni dalla più gestibile e ormai consumatissima "L".
Così stamattina quando raccontavi che vorresti tanto che il nonno ti regalasse la "Balbi" e ricordavi la bambola "ollibile" che abbiamo ereditato alla festa delle fatine e dei folletti, noi abbiamo sorriso di fronte a quel tuo "ollibile, davvelo ollibile!" ripetuto con quell'aria mista di terrore e disgusto che rafforzavi anche con gesti ed espressioni davvero convincenti! 
Sai una cosa Alice? Potrei regalarti tutta la serie di quelle bambole davvero "ollibili" (concordo pienamente con il tuo giudizio), solo per sentirti ripetere all'infinito la parola orribile pronunciata come il simpatico e tenero canarino Titti.

lunedì 18 agosto 2014

La sabbia del mistero...

S può sapere da dove diavolo arriva tutta quella sabbia che ogni giorno e ogni sera ci ritroviamo nel letto? Eppure ci laviamo prima di entrare a letto, eppure cerchiamo di non mettere gli indumenti con cui siamo stati al mare appoggiati sulle lenzuola, eppure non ci sono tempeste di sabbia, se mai di acqua... Ma niente da fare, nonostante i nostri sforzi, il nostro letto è una succursale del Bagno Lido, manca solo un secchiello e due palette e poi potremmo anche fare i castelli di sabbia!
Ogni estate da quando ci sei tu è noi andiamo al mare, la storia si ripete e io già lo so che finirà anche questa e io non riuscirò a svelare il mistero sulla provenienza della sgradita sabbia sulle lenzuola.
E il bello è che io odio la sabbia nel letto!

Abbiamo ospiti!

In questi giorni stiamo ospitando i te pesciolini rossi di un'amica che è partita per le vacanze. 
Tu dopo aver saputo del loro arrivo li hai aspettati con trepidazione e dopo pochissime ore dal loro arrivo li hai già battezzati "i tuoi pesci". Papà ed io ti abbiamo spiegato più volte che sono solo in affido temporaneo e per ora sembra che tu abbia recepito il messaggio. 
Io mi trovo piuttosto impacciata dalla gestione di animali semplici ma di cui disconosco le abitudini. Se fosse per me gli darei da mangiare troppo ma fortunatamente c'è tuo padre a moderare la mia innata propensione a far ingrassare chiunque varchi questa soglia e soggiorni in questa casa per almeno due notti...
Per ora a distanza di quasi 48 ore dal loro arrivo sembrano stare piuttosto bene. 
Speriamo continuino così!

Prova grembiule superata!

C'è chi all'inizio dell'estate fa la prova costume e chi invece alla fine dell'estate fa la prova grembiule.
La mia prova costume già da diversi anni lascia molto a desiderare. 
La tua prova grembiule di oggi è stata assolutamente perfetta! 
Ora sono certa di non avere nessun pretesto per comprarti nuovi grembiuli perché l'anno scorso ero stata sufficientemente previdente da comprarti i grembiuli abbastanza abbondanti tanto da riuscire a coprire anche quest'anno, almeno fino a dopo Natale, poi ci penseremo...

domenica 17 agosto 2014

Cambio di futuro!

E oggi dopo aver familiarizzato col papà della tua amichetta Viola hai deciso che forse da grande non vuoi più fare la dottoressa ma vuoi fare la fotografa come lui, e siccome fare due lavori è più bello (questa è ovviamente una tua convinzione basata su non so bene quali valutazioni) il tuo secondo lavoro sarà "fare le voci" come Zizi il papà di Matidde.
Per fortuna non c'è una tua amica il cui padre fa l'apicultore, se no sono quasi certa che mi sarei ritrovata con in casa un "allevamento" di api...
E io che speravo di avere un medico in famiglia...

Io al posto di mia madre...

Forse te l'ho già raccontato ma ogni volta che tu fai il bagno al mare io non posso fare a meno di ricordare quando io ero una bambina e dopo il bagno mia madre si prendeva cui di me. 
Credo che fra tutti sia il momento in cui il ricordo delle sue coccole é più vivo. 
Prima mi asciugava bene bene per evitare che prendessi freddo. Poi mi dava la merenda, a volte portata da casa, per risparmiare, altre volte, quando ero più fortunata comprata al bar della spiaggia, opzione che ovviamente preferivo!  Di solito potevo scegliere fra un dolcetto, un gelato o un sacchetto di patatine. Poi mentre facevo merenda e mi scaldavo al sole mia madre mi pettinava i capelli e io in assoluto relax mi godevo il momento. 
Quella piacevole sensazione di benessere è ancora vivissima nella mia mente e quando dopo il bagno mi ritrovo a compiere con te gli stessi gesti che mia madre aveva nei miei confronti, spero davvero di riuscire a trasmetterti anche solo la metà di quell'amore che da bambina percepivo in quelle azioni piene di amore nei miei confronti.
Sappi comunque che quei momenti di premurose coccole piacciono tanto anche a me.

sabato 16 agosto 2014

Un nonno senza bozzolo!

Il tempo incerto di oggi pomeriggio ci ha fatti desistere dall'idea di andare al mare e ci ha fatto anticipare ad oggi la gita dai nonni che io avevo preventivato per domani mattina.
Così questa sera siamo dati a cena a Ravenna dal nonno Mario e dalla nonna Alba e rientrando a casa tu con sollievo ci hai detto che il nonno non aveva più il "bozzolo" e poi mi hai detto "ma il nonno non se lo fa più il bozzolo vero?".
Che dire Alice, ci speriamo tutti sul fatto che il nonno non si faccia altri "bozzoli", ma la verità è che il nonno è un po' monello e non rispetta molto le indicazioni dei dottori, quindi purtroppo non siamo certi che non cada di nuovo...

venerdì 15 agosto 2014

Aigea

"Io vivo a "Aigea e tu?"
Ecco Alice, volevo solo ripeterti per la seicentotrentaquattresima volta che noi viviamo a Igea... La "A" davanti non fa parte del nome ma è la preposizione che lo introduce nella frase... Lo so che a te piace di più chiamarla Aigea e se vuoi posso anche andare ad aggiungere una "A" in tutti i cartelloni in giro per le strade, ma devo essere sincera, dubito che riusciremo a convincere tutti a cambiare nome alla cittadina in cui viviamo, credo che sia più facile che tu ti rassegni a separare la A da Igea...

Ti racconto una storia...

Uno dei giochi più belli che facciamo in questa estate sicuramente strana ma comunque bella è il nostro "ti racconto una storia...", un divertente e fantasioso gioco che mi è venuto in mente una volta mentre eravamo in macchina e che evidentemente vista la tua voglia di ripeterlo, non è piaciuto solo a me. Il gioco è semplice: una di noi due inventa un inizio di una storia e inizia a raccontarlo. Poi dopo poche battute si ferma e passa "la palla" all'altra che deve andare avanti libera di trasportare la storia e i protagonisti dove meglio crede. Non c'è una traccia predefinita, non ci sono limiti alla fantasia che resta assolutamente libera di spaziare senza confini. Ecco così che in men che non si dica ci ritroviamo in mondi incredibili fatti di fate e di magie, di montagne incantate e di principi azzurri, di strani animali e di draghi buoni e la storia va avanti fino a quando non si arriva al fatidico "e vissero tutti felici e contenti" e si riparte insieme per una nuova e interessante avventura!
Che bello il nostro tempo insieme Alice!


Pennellate di ferragosto

Pennellate di ferragosto con il nostro pic nic di famiglia in Campigna, dove tu indossi l'ormai collaudata salopette di jeans che per fortuna ha una tasca a forma di cuore e le rouches frou-frou che la rendono sufficientemente femminile anche per una bambina esigente come sei tu.
Il tempo si è divertito facendoci qualche scherzetto e simulando un temporale che fortunatamente non è mai arrivato, ma noi siamo stati davvero bene in questo nostro ferragosto di famiglia che ci ha visti tutti, Heidi compresa, protagonisti di una bella giornata all'aria aperta.

giovedì 14 agosto 2014

Non sei mia figlia!

Anche se in qualche piccolo dettaglio a volte sembra che mi assomigli, anche se il tuo disordine ricorda tanto il mio e i tuoi boccoli non sono di certo arrivati dal DNA di papà, io so che tu non puoi essere mia figlia! Avevo già avuto il dubbio quando a poco a poco più di un anno ti vedevo correre a specchiarti a figura intera, rimirandoti attentamente da ogni prospettiva, poi la tua innata passione per i trucchi ha creato in me altre perplessità ma oggi, dopo averti chiesto cosa volevi per merenda ho avuto la certezza che i miei dubbi erano fondati. 
Alla mia domanda "cosa vuoi per merenda?" La tua risposta "qualcosa di sano!" Mi ha lasciata assolutamente spiazzata!
Qualcosa di sano? E me lo di i mentre io sto valutando se mangiare una crêpes ò un bombolone???
No, è evidente, non puoi proprio essere mia figlia...
E ora cosa ti posso dare da mangiare?

Attimi di terrore

Vivo veri e propri attimi di terrore ogni pomeriggio quando tu ti svegli e di soppiatto scendi le scale. 
I tuoi passettini silenziosi a cui non sono affatto abituata mi colgono ogni volta di sorpresa facendomi sobbalzare. 
Fino a pochi giorni fa non eri mai scesa dal letto così senza preavviso: ti svegliavi e mi chiamavi perché volevi che ti venissi a prendere. 
Poi all'improvviso hai smesso di farlo e con passo felpato hai cominciato ad apparire a metà scala o alle mie spalle...
La mamma ha una certa età Alice, prima favore abbi pietà non farmi prendere dei colpi ogni giorno!

Forse son tornata

Dopo mesi strani e settimane di assenza, dopo giorni di latitanza e allontanamenti mentali, ecco che la vena di scrivere è finalmente tornata. Da qualche giorno ho un sacco di cose da dirti Alice, tante pennellate da lasciare a te e a chi ha ancora la pazienza di seguirci e accompagnarci in questo nostro viaggio fatto di momenti non sempre facili da vivere e da raccontare.
Mi accorgo che non solo ho voglia di scrivere ma che ho più voglia di giocare e di scherzare e mi sorprendo da sola ogni volta che mi capita e mi scopro ad essere di nuovo la persona che ormai da oltre un anno e mezzo non ero più. 
Mi ritrovo all'improvviso a salterellare per casa o a ballare con te in modo assolutamente buffo e scoordinato, ridendo col cuore e non solo con il viso.
Non c'è nulla di nuovo che mi faccia stare meglio di prima, non è successo proprio niente nella mia e nella nostra vita che possa giustificare questa ritrovata allegria, forse mi sono solo stancata di stare male per quello che succede e anche per quello che non succede, forse è il mio modo di non pensare a ciò che è successo e a quello che succederà, forse ho semplicemente bisogno di prendere fiato fra una sfiga e l'altra, forse dopo aver toccato il fondo non si può far altro che risalire, forse è soltanto una tregua o forse chissà, la tua allegria è contagiosa!
Ma sai una cosa Alice? Non importa cosa sia. 
In questa strana estate ci sono giorni in cui avrei davvero voglia di essere su un isola deserta lontana da tutto e da tutti anche da me stessa, ma ci sono anche attimi in cui mi sento assolutamente felice.
Ecco diciamo che in questa alternanza fra alti e bassi ci sono dei bassi molto bassi ma anche degli alti piuttosto alti e questi alti... ci piacciono proprio tanto!

Fame topa e molto altro...

Tu ieri poco prima di pranzo mi hai detto che avevi una "fame topa". Poi vedendo la mia faccia poco convinta mi hai chiesto se sapevo cosa volesse dire. Ovviamente ti ho risposto di no e allora mi hai spiegato che significava semplicemente che avevi "fame di formaggio".
E pensare che io non sapevo nemmeno che esistesse la fame topa... ma bisogna dire che la tua di lì a breve è stata ampiamente soddisfatta con un enorme piatto di passatelli in brodo, che tu sei riuscita a mangiare incomprensibilmente nella giornata più calda dell'anno... e come dessert ovviamente non poteva mancare una cheesecake alle fragole.
Io oggi cerco di non pensare alla terribile voglia di dolci che mi perseguita da qualche giorno. Mentre me ne sto seduta sul divano valutando se alzarmi o no a fare le crêpes alla nutella che ho preventivamente comprato oggi, mi tornano in mente quei meravigliosi "bomboloni della spiaggia" che quando ero bambina mia madre mi comprava ogni tanto e che a ricordarli ora mi sembrano in assoluto i bamboli più buoni del mondo...
Se soltanto tu amassi la nutella io potrei davvero fare le crêpes mentre tu dormi...

Tu ed io

Come ogni mese di agosto degli ultimi anni una sera alla settimana papà resta a lavorare fino a tardi e noi "approfittiamo" di questa occasione per regalarci una serata mamma/figlia, una tipica serata solo donne. In realtà la verità è che per non sentire troppo la mancanza di papino preferiamo riempire le ore in un modo i solito e quindi una pizza al ristorante, una passeggiata e un gelato sono un buon modo per occupare un vuoto troppo ingombrante.
Stasera è proprio quella sera.
Tu ieri hai già organizzato tutto alla perfezione fino ai più piccoli dettagli, chiedendomi di cenare insieme dalla "Mikka" e poi preferendo il gelato alle giostre. 
Io stasera so già che ti accontenterò in tutto, compreso il fatto che ti addormenterai nel lettone accanto a me.


mercoledì 13 agosto 2014

In viaggio verso il mare

Per quanto ti possa sembrare strano Alice, la nostra borsa/valigia per andare al mare è decisamente peggio di quella di Mary Poppins e contiene cose altrettanto incredibili.
Creme solari, più di una ovviamente, con diverse consistenze e diversi gradi di protezione, olio per capelli, pettine, elastici e mollettoni (almeno un paio di entrambi), il mio fantastico telo in micro fibra acquisto di quest'anno, il tuo splendido telo in micro fibra in grado di asciugarti e contemporaneamente trasformarti in una divertente gattina anche lui, acquisto dell'estate 2014, almeno un costume di ricambio per te, i tuoi occhiali da sole (assolutamente inutili visto che non li usi ma se non ci sono li vuoi), svariate conchiglie che non si possono assolutamente buttare, una quantità vergognosa di sabbia che tu provvedi quotidianamente a rimpinguare, qualche giochino capitato per sbaglio c'è sempre, l'immancabile pochette per i piccoli spostamenti contenente a sua volta fazzoletti di carta, portafoglio, cellulare (se non l'ho dimenticato altrove), le chiavi, cinque principesse mignon (tanto per non restare mai a corto di principesse...), cerotti e salviette disinfettanti (un cerotto salva la vita!), penna magica contro i becchi delle zanzare, e soprattutto, nella borsa da mare ci sono loro, i tre magici oggetti!
Primo - Il porta cellulare impermeabile che si dovrebbe appendere al collo quando si va in acqua e che io ho usato i primi quindi i giorni e poi ora anche se non amo il rischio lo lascio in borsa (non ho ancora ben capito il perché)...Ma in ogni caso deve esserci!
Secondo - il sacchettino "portacostumebagnato" rigorosamente nella versione pink.
Terzo - La scatola "salva merenda" che oltre a contenere i succhi di frutta, protegge i biscotti quasi sempre i "lingo" (Ringo) da schiacciamenti che li ridurrebbero un'immangiabile farina.
Appesi fuori dalla borsa ci sono i tuoi braccioli Alice... Ecco perché non li metto dentro, semplicemente perché non ci stanno!
E buon viaggio a noi!

Pronta per il pomeriggio

Dopo una mattinata al mare fra sabbia e acqua salata, uno splendido pranzo al "Listó" (Ristó) in cui tu sei stata assolutamente impeccabile mangiando tutto senza fare capricci, pulendoti addirittura la bocca prima di bere e senza nemmeno sporcarti i vestiti sbrodolandoti addosso di tutto, come accade ogni volta, e dopo una surreale spesa fatta senza carrello con te che mi stai vicina, mi dai la mano e addirittura mi aiuti ricordandomi cosa comprare e mettendo le cose nel carrello, ora mi sento assolutamente ricaricata e pronta ad affrontare l'ennesimo pomeriggio di tempo incerto di questa che continua ad essere una strana estate...

Per te è carnevale tutto l'anno!

Se non è "losa" (nuova traduzione del rosa) e nemmeno lilla, o fucsia o almeno arancione (coooosa? E da quando ti piaaace l'arancione?), e non fa neppure frou-frou, allora tanto vale mettersi un paio di pantaloni...
Quindi per intenderci il vestito con cui oggi ti ho costretta ad andare al mare, un banalissimo abitino svasato, in maglina a righine bianche e blu, che a me se non si era capito piace da morire, nonostante abbia lo scollo fatto in stile "leggi titte" (tipo reggiseno), non è abbastanza femminile e quindi non ti piace?
Scusa Alice potresti gentilmente spiegarmi quale maschio normale andrebbe in giro con un indumento simile?
E vogliamo forse parlare invece della imbarazzante gonna con la quale tu pretendevi di andare in giro per il parco di Mirabilandia ieri pomeriggio con quaranta gradi all'ombra? (E per un po' lo hai anche fatto...).
Inutile sottolineare il colore della gonna in oggetto che non poteva non essere rosa... ma il colore non è il problema. 
Una gonna in tre strati, e già questo sarebbe un elemento sufficiente per eliminarla dagli indumenti indossabili in un parco in un caldo pomeriggio di agosto... Il primo, quello superiore, di tulle, arricciatissimo o frou-frouissimo come diresti sicuramente tu se ti interpellassi. Lo strato subito sotto tutto luccicante, molto luccicante, troppo luccicante... un po' come se una lumaca molto sbavosa avesse strisciato prima dentro una scatola di brillantini e poi su tutta la stoffa. L'ultimo strato del quale giuro disconosco l'utilità, una banalissima fodera credo e spero in cotone.
La gonna che ti arriva appena sotto il ginocchio ti trasforma subito in una perfetta ballerina di mazurca in miniatura ruolo che interpreteresti alla perfezione se soltanto sotto indossassi un magnifico paio di scarpette col tacco... che ovviamente non hai e non prevedo di comprarti a breve!
Ora che ci penso, quella gonna ricorda terribilmente quello che tu avresti tanto voluto che fosse il mio abito da sposa... Un'enorme caramello a rosa che sicuramente non sarebbe mai passato nemmeno dalla porta di casa nostra...
Te lo ricordi Alice? Io sì, non potrei mai dimenticarlo....
Ah comunque, se qualcuno se lo stesse chiedendo la suddetta gonna imbarazzante non l'ho comprata pensando seriamente di mettergliela, era semplicemente abbinata ad una maglia normalissima che mi piaceva e io pensavo che "eventualmente" a carnevale avrebbe potuto tornarmi utile...
Povera illusa io... altro che carnevale, per te è la gonna più bella di tutto l'armadio!