martedì 31 gennaio 2012

La casa illuminata...

Con il naso schiacciato dietro i vetri, mentre guardo fuori, attraverso la luce dei lampioni, per capire se quella che vedo scendere è semplice pioggia oppure neve, ritorno bambina e oggi come allora, rimango colpita da una casa in lontananza, all’ultimo piano di un palazzo. Non è la stessa casa di quando ero piccola, ma me la ricorda incredibilmente. Guardo quella finestra illuminata che risalta nella notte e immagino ciò che avviene dietro i vetri.
Sono passati tanti anni da quando rimanevo così per ore, a guardare la neve che scendeva di notte, a studiare quella finestra illuminata e l’unica differenza è che allora mi chiedevo se anche in quella casa c’era una bimba dietro i vetri e oggi invece, mi domando se anche lì c’è una mamma che ha appena messo a nanna la sua bimba, stando attenta affinché rimanesse ben coperta (ma quando mai…).

Dov'è il volume???

Non è umanamente possibile che una bimba di nemmeno sedici mesi riesca ad emettere dei toni così acuti tali da riuscire a far male alle orecchie… No, non ci credo che tu sei nata con i toni alti e senza il volume… Voglio il tasto del volume, va bene anche la vecchia cara manopola che c’era nelle radio di quando io ero piccina, qualsiasi cosa pur di riuscire a salvare i miei timpani! E smettila immediatamente di urlarmi “zia Gnegna!” direttamente davanti al padiglione auricolare!!!

Una bimba precisina...

Ecco qui mi mancava avere una figlia precisina che se per caso decido di lasciarla con la calmaglia senza rimetterle i pantaloni, perché tanto penso “fra un’ora si va a nanna ed è il pigiama time”, raccoglie i pantaloni che sono rimasti su divano e, con aria assolutamente contrariata, si avvicina e me li porge, borbottando qualcosa di incomprensibile e alzando il piedino per infilarlo nella gamba dei pantaloni…
Aiuttto, non credo di potercela fare…

Cristalli di neve

Sta nevicando e oggi per la prima volta nella vita, Alice, ho visto i cristalli di neve e ho scoperto con stupore, che hanno davvero quella tipica forma a struttura esagonale, che si vede nei disegni che rappresentano i fiocchi di neve. Le previsioni dicono che nei prossimi giorni ne cadrà tantissima e mi domando che effetto ti farà vedere tutto imbiancato. Se domani ci sveglieremo sotto il manto nevoso, ti coprirò ben bene e ti porterò ad avere il tuo primo contatto ravvicinato con i magici fiocchi, che oggi sono riusciti a lasciare a bocca aperta anche tua madre.

lunedì 30 gennaio 2012

Stai crescendo e cambiando carattere

Non è soltanto una mia impressione, tu stai davvero crescendo e cambiando carattere, sei più socievole, certo, resti sempre diffidente, ma sei decisamente meno scontrosa, anche con gli estranei! Dopo i primi attimi di normale perplessità ti lasci andare e cominci i tuoi lunghi monologhi incomprensibili, interagendo anche con il temuto “sconosciuto”. Che bello vederti così!

Una borsa assolutamente fashion!

Cara Alice, volevo avvisarti che da oggi tu non sarai più l’unica “donna” fashion della casa… Hai finito di passare da una stanza all’altra sculettando con la tua fashionissima mini-borsa di Hello Kitty, che hai sul braccio, e che porti in giro mostrandola a tutti fiera ed orgogliosa, neanche fosse una borsa Kelly di Hérmes.
Da oggi pomeriggio anche la tua mamma può fare la “figa” e andare in giro con la borsa appoggiata sul braccio… e sia chiaro, non una borsa da 4 soldi, una di quelle che di solito usa lei, di felpa o in eco-pelle… no, no no, mi riferisco ad una vera e propria borsa, una di quelle da “donna”, in vera pelle, elegante sebbene sportiva, capiente ma non eccessiva… insomma borsa fashion a tutti gli effetti!
Me l’ha regalata papà dicendo qualcosa del tipo: “se devo cambiare il tuo look, da qualche parte dovrò pur incominciare…”.
La borsa è davvero stupenda, grazie papà, “ti prometto che mi impegnerò perimparare a portarla come una vera donna, ovvero, come tua figlia fa già in maniera assolutamente spontanea e innata…”

domenica 29 gennaio 2012

“Femme fatale” in erba…

Tu, scontrosa, asociale, diffidente, timorosa e mammona… scruti l’istruttore di nuoto che nella corsia accanto alla piscina per bambini, insegna ai ragazzi come fare i tuffi, lo studi con il tuo sguardo serio ed attento, poi improvvisamente gli regali un sorriso, gli fai gli occhi languidi,lo saluti con la manina, e addirittura gli butti i bacetti…
Mi devo preoccupare???

sabato 28 gennaio 2012

Un tuffo nei ricordi....

Giornata dei ricordi quella di oggi, dove ho fatto un tuffo nel passato, ripercorrendo col corpo e con la mente la storia fra me e papà, da quando ci siamo conosciuti fino ad oggi.
Prima l’ho accompagnato in ufficio e mi è tornato in mente quando lui era "solo" il mio capoufficio, quando mi era addirittura antipatico... (è proprio vero, chi disprezza compra)... Ho rivisto quei luoghi che sono stati quelli in cui ci siamo conosciuti e abbiamo scambiato le prime parole, ho ripercorso quelle stanze e risentito quegli odori a me familiari eppure oggi estranei.
Poi in viaggio verso Vicenza ho riguardato le foto dei nostri viaggi, quando tu eri un sogno lontano e noi eravamo due persone, ognuna con il suo passato sulle spalle, che giorno dopo giorno imparavano a conoscersi e soprattutto a fidarsi e a credere nell’amore.
Poi a Vicenza papà ha rivisto i luoghi della sua infanzia, ha passeggiato per le strade della sua vcittà natale, le stesse che lo hanno visto prima bambino, poi adolescente ed infine giovane uomo, e lì ha incontrato il suo di passato, che adesso mi sembra incredibilmente così lontano...
Ora mi guardo attorno e vedo il mio presente così inaspettatamente bello e il passato è solo un insieme di ricordi e penso che sono felice di ciò che ho, senza nessun rimpianto e il “sorrisone” che ci hai appena regalato è l'ennesima conferma.

venerdì 27 gennaio 2012

Meravigliosi risvegli di famiglia

Mi piace quando entrando nella tua camera ti trovo già sveglia, in piedi nel tuo lettino, in silenzio, con il ciuccio in bocca e il coniglietto stretto fra le mani, appoggiata alla sponda del lettino, che aspetti solo di veder comparire mamma o papà.
Mi piace vedere quel sorriso appena accennato fare capolino da dietro al ciuccio e subito nascondersi...
Mi piace vedere quello sguardo dolce, ancora pieno di sonno, che ci cerca nella penombra della stanza e che si illumina quando ci vede.
Mi piace sentire quell'inconfondibile odore di nanna e di lenzuola appena lavate, stampato sulla tua pelle, ancora tiepida e stropicciata.
Mi piace iniziare le giornate con te, con la tua allegria, mi piacciono le nostre colazioni "di famiglia" con noi tre seduti a tavola e Heidi che scodinzola felice e ti fa il solletico ai piedi e tu che ridi gioiosamente.
Buongiorno amore piccolo ma infinitamente grande!

giovedì 26 gennaio 2012

... un tempo sognato che bisognava sognare...

A letto abbracciati ad ascoltare una canzone, in religioso silenzio, senza dover aggiungere nulla ad un momento che non ha bisogno di parole. In questo modo speciale abbiamo concluso questa giornata normale, con una grande serenità nel cuore e l'anima in pace.
E tu a completare il quadro perfetto, che dormi serena nel tuo lettino.
Buonanotte amori miei!

Mattinata a sorpresa

Questa mattina quando eravamo ormai già pronte fisicamente e psicologicamente per andare a fare la spesa, abbiamo ricevuto l’invito inaspettato per andare a giocare con la tua amichetta Clemmy e… detto fatto: abbiamo cambiato programmi e ci siamo andate!
Vederti giocare con un’altra bimba è stato davvero emozionante: passati i primi attimi di difficoltà in cui non facevate altro che litigare per i giochi, siete finalmente riuscite a passare un paio d’ore serenamente, giocando proprio come due bambine grandi… correndo allegramente su e giù per la casa e spargendo cubi gommosi, bambole e cartoncini colorati in ogni angolo del salotto e non solo…
Ora stai dormendo, eri davvero esausta, e quando ti sveglierai ci toccherà la “gita” al supermercato, ma speriamo di ripetere più spesso queste belle mattinate a sorpresa…

mercoledì 25 gennaio 2012

Confusione di parole

Tu cambi le regole del gioco… e ora capirti è diventato davvero impossibile.
Inspiegabilmente ciò che prima aveva un nome ora ne ha un altro!
E non perché tu abbia finalmente aggiunto nuove lettere al tuo dizionario, nooo, figuriamoci, perché dovresti inserire nuovi elementi ad un gruppo così affiatato, magari poi litigano fra di loro, meglio evitare rischi… In fondo con sei consonanti e cinque vocali sei riuscita ad inventare un linguaggio tutto tuo e perfettamente comprensibile (?), almeno lo era per me fino a quando tu, con un rapido gioco di prestigio, non hai deciso di mescolare le carte del mazzo…
Così Pietro, da te chiamato da sempre “Pepe”, è improvvisamente diventato “Pito”… e la palla, detta “bappa” si è misteriosamente trasformata in “tatta”… (sì proprio come la cacca, ma questi sono dettagli insignificanti…), per non parlare di “pappa” che significa fortunatamente pappa, ma anche “in braccio”, e anche il ciuccio da sempre detto “nc-nc” ora è “coco”, e biscotto è “coco”, e pure Cucciolo, uno dei tuoi sette nani preferiti è “Coco”….
Ti rendi conto Alice che comprenderti è diventato difficile almeno come tradurre i geroglifici? Di fronte alle tue richieste io rimango allibita e spesso faccio finta di comprendere, stupendo tutti i presenti quando ci azzecco… ma spesso devo ammettere che capisco più dai tuoi gesti che dalle tue parole.
Poi però, in mezzo a questa miriade di bisillabi tutti uguali, mi stupisci con una trovata che definirei geniale. Quale? Beh hai fatto una distinzione degna di nota: per te “agua” è quella da bere ma “acco” è quella che sta nella vasca da bagno… Ti pare poco? Una distinzione che non esiste nemmeno nella lingua italiana… ma tu hai sentito e notato la differenza a hai preferito sdoppiare la parola.
Ora però, dammi una mano e fammi un favore, cerca di sdoppiare anche le consonanti…

Nuovi giochi

Stai crescendo e insieme alle nuove parole, impari nuovi giochi.
Continui ad usare i mattoncini gommosi come fossero palline da lanciare ovunque, ma oggi ti ho “beccata” mentre furtivamente tentavi di incastrarli uno sull’altro! Magari fosse che impari ad usarli così come dovrebbe essere e noi smettiamo di raccattarli in ogni angolo della casa…
La lavagnetta musicale, non serve più solo per ballare, ma ora finalmente la usi anche per disegnare!Hai misteriosamente imparato il verso giusto della “penna” ed ora fai meravigliosi scarabocchi. Lo stesso vale per i colori: oggi per la prima volta ho messo a tua disposizione sia i colori che i fogli di carta e tu hai creato magnifici disegni astratti, ai miei occhi assolutamente paragonabili a quelli di Kandinsky…
Per quanto riguarda le forme da inserire nei giusti buchi del funghetto che le contiene, siamo ancora lontani dal riuscire a farlo, principalmente per il fatto che non ci provi nemmeno dato che hai trovato una scorciatoia che si adatta meglio alla tua indole decisamente pigra: perché sforzarsi quando sul lato del funghetto c’è una porticina dalla quale è possibile fare entrare qualsiasi forma?

Semplicemente mamme!!!

Mamme, lontane o vicine, apprensive o calme, lavoratrici o casalinghe, fifone o coraggiose, amiche o sconosciute, ci siamo trovate per caso, riunite in un “salotto” virtuale e giorno dopo giorno, ci siamo trasformate in “salottine”, ovvero in mamme che condividono esperienze, paure, timori, sfide, sogni, desideri, speranze e illusioni…
Ci raccontiamo la nostra quotidianità, ci aiutiamo, ci diamo coraggio, ci consoliamo, ci diamo consigli, a volte ci incontriamo (almeno ci proviamo), ci facciamo confidenze, ultimamente ci telefoniamo e raramente, per fortuna, discutiamo.
Siamo tante,veniamo un po’ da tutta Italia e ultimamente anche dall’estero, siamo diverse, per età, esperienze, lingua, religione e storie di vita… ma una caratteristica indiscutibilmente ci accomuna: siamo tutte semplicemente madri!
Non ricordo esattamente quando sono entrata nel salotto, ma sono certa Alice di avertene già parlato. Sono stata invitata per caso, credo prima della scorsa estate e all’inizio sono entrata in punta di piedi, non conoscevo nessuno, mi sentivo un po’ spaesata ero diffidente (non avevo dato a nessuna il mio numero di telefono) ma decisamente curiosa. Mi sono affacciata e ho sbirciato nel salotto e in mezzo alle tante mamme ho subito intravisto qualcuna che “a pelle” mi piaceva di più, con la quale mi sentivo più in sintonia e mi sono trovata subito a mio agio. Ho anche intravisto qualcuna che a pelle mi stava sul… cavolo, ma in alcuni casi mi sono poi dovuta ricredere, perché il feeling esiste, sì ma a volte ci si trae in inganno, ed essere diverse non vuole necessariamente dire non poter essere amiche. Ho iniziato a chiacchierare prima con qualcuna, poi più o meno con tutte e dopo un po’ mi sono aperta e lasciata andare e ho trovato delle amiche, delle persone che non criticano, non giudicano, che sono al mio fianco, che provano le mie stesse sensazioni, che incredibilmente… mi comprendono, a volte senza che nemmeno sia necessario spiegare!
Poi un giorno una discussione con una delle ragazze, (devi sapere Alice che io ho un certo caratterino, soprattutto se mi sento attaccata…) e stavo per buttare via tutto… ma fortunatamente non l’ho fatto, una delle amministratrici mi ha chiesto di aspettare ed io le ho dato ascolto e sono rimasta… e tutto si è sistemato, e altri mesi sono passati, e altre mamme sono entrate, e altre simpatie sono scattate… Ed io ho cominciato a condividere queste pagine di vita anche con loro, che a volte mi lasciano i loro preziosi commenti, che anche se forse non lo hanno capito, per me sono come l’ossigeno e mi servono per continuare a scrivere questi che a volte, mi sembrano “folli monologhi”…
E allora grazie a tutte le mamme, grazie per essere un supporto nei giorni difficili e una compagnia in tutti i momenti in cui mi sento sola e grazie soprattutto a colei che mi ha invitato a partecipare, perché mi ha fatto davvero un gran regalo!!!
E non dimentichiamo mai care mamme che l’unione fa la forza e noi siamo tante e insieme, con l’aiuto dei nostri cuccioli, siamo fortissime!!!

lunedì 23 gennaio 2012

"Ouuu" per tutti!

Ad Alice piace lo yogurt e più ancora che mangiarlo credo che le piaccia dire la parola, “ouuu”. Appena le chiedi cosa vuole mangiare, lei buffa prepara la bocca per fare il “beccuccio” e ti risponde convinta “ouuu”. Naturalmente non posso soddisfare tutte le sue richieste, ma uno al giorno glielo faccio mangiare e ogni volta, finito il bicchierino, Heidi, l’altra ghiottona di yogurt, lo ripulisce abilissimamente.
Ormai anche Alice ha imparato questa consuetudine e oggi me lo ha chiaramente fatto capire, sorprendendomi quando, giunta all’ultimo cucchiaino. ha composto la sua prima “frase” urlando a gran voce “Heidi ouuu”… e naturalmente Heidi non si è fatta attendere…

Finalmente nonni!

Poco fa nel “Salotto delle mamme”, parlavo di nonni e mi è venuto in mente che non avevo ancora commentato la visita dei nonni di mercoledì scorso. Il mio rapporto con i tuoi nonni, mi riferisco a quelli materni, è piuttosto contrastato e diciamo che per scelte personali e soprattutto per mantenere un mio equilibrio faticosamente conquistato, ho avuto bisogno di mettere alcuni kilometri fra me e loro.
Questo ovviamente non è stato di aiuto quando si è trattato di costruire il vostro rapporto che ha stentato a decollare. Tu sei una bambina estremamente diffidente, questo è un dato di fatto e anche molto sensibile, e i tuoi nonni essendo “di una certa età”, sono piuttosto permalosi e insistenti, tutte cose che hanno decisamente ostacolato un normale rapporto affettivo fra nonni e nipote. Ma il tempo si sa, cura tutte le ferite e risolve un sacco di cose e in questo caso non si è smentito.
Finché sei stata una “neonatina” tutto è andato bene, ma quando hai iniziato a crescere e a manifestare le tue simpatie e soprattutto le tue antipatie, sono iniziati i problemi. Tu non buttavi le braccia al collo ai nonni che vedevi circa una volta alla settimana e solo grazie al fatto che io mi sono sempre sobbarcata ad una sorta di pendolarismo per me faticosissimo… Tu addirittura ti giravi dall’altra parte, piangevi e quando hai iniziato a muoverti ti allontanavi, alla sola vista del nonno che privo di qualsiasi tatto, tentava in tutti i modi di prenderti in braccio, noncurante delle tue lacrime… Lui naturalmente si sentiva offeso e diventava peggio di un bambino ferito…
Questo è stato lo scenario fino a poco prima di Natale. Ma crescendo hai finalmente cominciato a familiarizzare con loro e con la loro casa, hai iniziato a riconoscerli in foto e a chiamarli anche quando non c’erano.
In questi mesi ho spesso tentato di convincere i nonni a venirti a trovare qui, nel tuo ambiente, dove sicuramente ti saresti sentita più a tuo agio e dove probabilmente avresti accettato meglio la loro presenza. Ma loro non sono mai venuti, ad eccezione del giorno della festa del tuo primo compleanno. Certo, sono anziani e malati ma non al punto da giustificare la loro “pigrizia”. La verità è che è più comodo averti a domicilio, come la pizza export… Ogni volta c’era una scusa: è troppo freddo, è troppo caldo, il cane a chi lo lasciamo, ho male qui, ho male lì, il treno (quaranta minuti…) ci stanca…
Ma la settimana scorsa, finalmente, di fronte al fatto che io non sarei potuta andare a trovarli e di conseguenza che loro non ti avrebbero vista, di fronte alla mia ennesima richiesta e grazie alla mia grande abilità e fermezza nello smontargli qualsiasi pretesto, si sono decisi a venirti a trovare.
Io li sono andata a prendere in stazione mentre tu eri a casa con la baby sitter e quando la porta di casa si è aperta e tu li hai visti davanti a te, la tua faccia si è illuminata e si è aperta al sorriso, poi hai spalancato la bocca, sei saltata in piedi e hai urlato stupita e incredula “nonni!”. I tuoi occhi brillavano di gioia e passato il primo momento di confusione, hai sempre manifestato il piacere di averli qui. Mentre erano seduti sul divano tu non sapevi più cosa portargli, facevi avanti e indietro per fargli vedere tutti i tuoi giochi, correvi come una pallina, poi facevi finta di dare la pappa alla nonna e ti sei addirittura seduta in mezzo a loro mentre il nonno ti leggeva i tuoi “bibbi” (libri).
In quelle ore passate con loro ho letto nel tuo sguardo tanta felicità e vorrei davvero che venissero a trovarti più spesso per poter godere tutti insieme, di questi momenti che per te e credo anche per loro, sono davvero preziosi.

Stop... and go!

La crescita dei tuoi denti si è fermata a 8, ormai da diversi mesi e non accenna a ripartire… guarda che non è come un vecchissimo telefilm di quando io ero bambina che si intitolava inizialmente “Otto bastano”, diventato poi famoso con il nuovo titolo “La famiglia Bradford”, otto, quando si tratta di denti e quando mancano tutti i molari, non bastano!!!
Il numero delle consonanti che conosci, anche quello si è fermato a sei… e anche le consonanti fidati, proprio non bastano, e sei sono davvero troppo poche, soprattutto se vuoi essere capita…
Ma poi ci sono anche tutte le cose che non si sono assolutamente fermate e che continuano inesorabilmente e fortunatamente a crescere, come gli alimenti che mangi e il numero di parole bisillabe e perlopiù incomprensibili che dici…

Mamma e il risveglio del lunedì mattina

Questa mattina quando papà ti ha portata nel lettone, mentre tu te ne stavi ancora morbidamente accoccolata al mio fianco, accucciata come chi ha bisogno di protezione e rilassata come chi si sente di averla trovata, ho capito quanto io sia importante per te. A te non interessa che mamma sono, sono l’unica mamma che hai conosciuto, l’unica che hai e anche l’unica che vorresti avere. Ti basta la mia presenza per sentirti al sicuro. A te non interessano i miei dubbi, le mie paure, i miei timori, non ti preoccupa che io sia una mamma insicura, piena di domande e di incertezze, non ti chiedi che mamma hai, vuoi solo essere certa di trovarmi al tuo fianco quando mi cerchi, questo è ciò di cui hai bisogno. Stamattina ti guardavo mentre tu te ne stavi lì, tranquilla e serena, la tua schiena contro la mia pancia, “accucchiaiata” fra le mie braccia e pensavo “tesoro mio se tu sapessi che mamma ti è toccata, tanto insicura, tanto timorosa, tanto assetata di fare bene e di darti solo il meglio… Se tu solo sapessi quante volte ho paura di essere inadeguata, quante volte temo di sbagliare, di essere e fare troppo o troppo poco, quante domande e quante incertezze che ti riguardano tormentano le mie giornate… Come fai tu, bimba mia, a cercare e a trovare in me quel senso di sicurezza che io non sento di avere?
Come fanno queste braccia ad essere il tuo rifugio e a farti sentire al sicuro?
Non so rispondere a questa domanda ma posso dirti che queste braccia, ci saranno sempre, anche quando forse non sentirai più di averne bisogno, anche quando vorrai giustamente tentare e anche sbagliare da sola, se lo vorrai, la tua mamma sarà sempre pronta ad accoglierti.

Papà e il risveglio del lunedì mattina...

Il 17 marzo 2010, mentre tu ben nascosta nella mia pancia eri impegnata a duplicare le tue cellule e a “costruirti”, mani, piedi, occhi e capelli (chissà cosa caspita stavi pensando quando ti sei dedicata ai capelli, sono così strani o come li definisco io confusi e distratti..), io scrivevo “…Poi, quando la radiosveglia ha cominciato a far sentire le prime note lui, sempre continuando a dormire, ha cominciato a far vibrare su di me le sue dita, prima leggermente, quasi in maniera impercettibile e poi sempre più forte. È incredibile, mentre il suo cervello è ancora disconnesso, mentre lui è ancora abbandonato fra le accoglienti braccia di Morfeo, la musica gli entra nel sangue e comincia a fluire nelle sue vene, scorre liberamente senza che nemmeno se ne accorga e a poco a poco le sue mani iniziano a battere e a seguire il ritmo.
Solo qualche minuto dopo apre gli occhi, mugugna qualcosa e ti accorgi che è sveglio.
È così che si risveglia tua padre…”.
Ecco, questa mattina le mie parole premonitrici mi sono subito balzate in mente quando tu, giunta da poco nel lettone, ancora con gli occhi chiusi, sentendo le note della radiosveglia, ti sei faticosamente messa seduta e, sempre mantenendo gli occhi chiusi e con il coniglietto della nanna ancora ben stretto fra le mani, hai cominciato a muovere la testa, il collo e le spalle, prima in maniera impercettibile e poi a poco a poco, sempre più forte… È incredibile, mentre il tuo cervello è ancora disconnesso, mentre tu sei ancora completamente abbandonata fra le accoglienti braccia di Morfeo, la musica ti entra nel sangue e comincia a fluire nelle tue vene, scorre liberamente senza che nemmeno tu te ne accorga e a poco a poco il tuo corpo inizia a vibrare e a seguire il ritmo.
Solo qualche minuto dopo apri gli occhi, mugugni qualcosa e mi accorgo che sei sveglia...
È così che ti risvegli, proprio come tuo padre…

domenica 22 gennaio 2012

Svelato il mistero

Ho scoperto il tuo segreto: ci sono voluti oltre quindici mesi, ma alla fine sono riuscita a capire come diavolo fai a sapere quello che tuo padre ed io facciamo mentre tu dormi. Se chiacchieriamo sussurrando le parole per non farci sentire, se ci laviamo i denti usando solo un filo d'acqua per non fare troppo rumore, se guardiamo la televisione tenendo il volume bassissimo per non farti arrivare i rumori o se... ci facciamo qualche "coccola" mentre tentiamo di metterci in contatto con le cicogne della zona. Non riuscivo a spiegarmi come diavolo facessi ad avere un tempismo perfetto, tale da cominciare a piangere proprio nel momento esatto in cui noi avremmo tanto voluto che tu dormissi...
Una precisione matematica: tu dormivi, profondamente e l'angel care muto, confermava ció che eravamo assolutamente certi che stesse succedendo dietro la porta socchiusa della tua camera. Solo a quel punto noi ci muovevamo con passo felpato e movimenti quasi impercettibili per non disturbate il tuo sonno, ma misteriosamente tu riuscivi a percepire ogni sospiro, ogni vibrazione e ogni fruscio... E nel momento più inopportuno prontamente la tua voce forte, decisa e convincente riecheggiava per la casa, diffusa a tutto volume dall'angel care... Questo scenario si è ripetuto più volte senza mai capire come tu potessi essere così ricettiva. Ma oggi finalmente ho avuto la felice intuizione: tu da qualche parte, nascosto, hai il tuo personale angel care che funziona al contrario e che ti trasmette in tempo reale i suoni che provengono dagli altri ambienti della casa! E al primo suono tu ti svegli e sei pronta a partecipare alle attività della famiglia! Sì è così deve per forza essere così, non ci sono altre spiegazioni! Ora non resta che scovare dov'è nascosto il tuo angel care privato e naturalmente, disattivarlo...

Che bella vita!

Questa mattina abbiamo ripreso la sana e meravigliosa abitudine di andare in piscina. Papà ci ha precedute di una mezz’oretta, per riuscire a fare qualche “vera” nuotata, poi noi lo abbiamo raggiunto. La piscina è proprio di fronte a casa perciò ci siamo andate a piedi. Dopo aver sguazzato nell’acqua per un’oretta, papà ed io ci siamo fermati a bere un caffè al bar della piscina, mentre tu gironzolavi allegra fra i tavoli, tentando inutilmente di scalare le grandi poltrone rosse di plastica. Al di là della vetrata, nell’acqua tiepida, i bimbi saltavano allegramente in mezzo agli schizzi d’acqua, vegliati dallo sguardo attento dei loro genitori, proprio come avevamo fatto noi fino a pochi istanti prima. Dopo la pausa caffè siamo passati a prendere Heidi e il passeggino e tutti insieme abbiamo attraversato il parco e poi il centro “città”, in questa stagione quasi completamente deserto, e abbiamo goduto pienamente di suoni, colori e odori, sentendo riecheggiare le nostre risate nel sottopassaggio per arrivare al mare. Abbiamo camminato fino all’edicola di fronte alla spiaggia: era freddo ma c’era una bella luce solare che illuminava il panorama rendendolo ancora più bello. Dopo aver comprato il giornale siamo tornati a casa, sempre attraversando il parco, e mentre Heidi correva libera e felice, tu ti sei addormentata.
Che meravigliosa domenica mattina! Grazie vita, per questo magnifico regalo!

Io "mai", tu "ouo"?

Ieri dopo che hai deciso di restare sveglia praticamente tutto il giorno, alle nove hai finalmente deciso che era arrivata l'ora andare a nanna.
Approfittando del meritato e atteso riposo, mentre papà ti dava il biberon, io mi sono tolta la tuta da "palombaro" calda e avvolgente, che uso per combattere l'improvviso freddo glaciale di questi giorni di gennaio e ho indossato qualcosa di decisamente meno coprente e più consono alla situazione. Poi stesa sul nostro letto, ho aspettato che tuo padre uscisse dalla tua camera e, quando l'ho visto comparire sulla porta, mi sono avvicinata a lui, e lui a me, e con sguardo sexy e provocante e voce languida, gli ho detto "posso essere la tua "mai" (gattina) e tu il mio "ouo" (orsetto)? Ció che è successo dopo... Dovrai attendere qualche annio perchè io possa raccontartelo Alice, perché è vietato ai minori di 14 anni...

sabato 21 gennaio 2012

Stralci di oggi

Tuo padre ed io abbiamo cominciato il week end scoppiando a ridere quando ci hai detto che in una mano avevi il pupazzetto di Ninni, (Minnie), e nell'altra Ninno ovvero il nome con cui tu hai simpaticamente battezzato Topolino...
Abbiamo continuato scoprendoti al supermercato mentre per la prima volta era intenta a fare conversazione con una bimba un po' più grande di te e le chiedevo curiosa "tai?" (Come stai?).
Il nostro sabato é proseguito pranzando finalmente tutti e tre insieme con un menù uguale per tutti a base di cappelletti al ragù.
Non so cosa ci aspetti nel pomeriggio ma direi che la mattina è andata divinamente bene!

venerdì 20 gennaio 2012

Momenti musicali di oggi...

Fa quasi paura ritrovarmi da sola in macchina, incredibilmente senza di te accomodata sul sedile posteriore, e scoprire improvvisamente che sto ascoltando “La bella lavanderina”, e la sto pure cantando a squarciagola, manco fosse una canzone di Springsteen (io avrei spontaneamente scritto Cocciante, anche perché dato che non parlo inglese, la vedo cupa canticchiare Bruce…, ma poi ho immaginato che papà avrebbe pensato che i suoi sforzi per affinare il mio orecchio musicale erano stati assolutamente vani…). Credo di essere all’alienazione totale assoluta e profonda…
Tornare a casa senza raccontare a papà di questo mio momento di “buio musicale”, e ricevere un suo messaggio in skipe…
“Fai una cosa, fra i cd, cerca dove c'è Elvis Presley, nella P, c'è un cd che si chiama ON STAGE”…
Ora Alice, detta così, sembra un compito facile, quasi banale, praticamente un gioco da ragazzi… No! Ti sbagli, non lasciarti ingannare dalle apparenze! Avvicinarti alla zona “c.d.” può essere pericoloso. Si tratta di una zona piuttosto vasta, ed io ho imparato a girarci rigorosamente alla larga, praticamente la ignoro. Devi sapere Alice che tuo padre è un collezionista di c.d., ne ha… non so quanti esattamente, ma saranno almeno 1500. Sono archiviati ognuno perfettamente sigillato nella sua custodia e a volte addirittura chiusi ancora nella bustina di plastica. Sono in ordine alfabetico, non ricordo se in base al nome o al cognome dell’autore e per i gruppi musicali… non saprei cosa possa aver studiato la mente di tuo padre. Fra i c.d. dello stesso autore sono organizzati rispettando le date dei concerti (credo) o di pubblicazione del disco… Alice, cominci a capire perché io non oso avvicinarmi alla zona c.d. e perché oggi, di fronte all’inaspettata richiesta di tuo padre di cercare uno dei suoi dischi mi sono messa in allarme? La mia risposta al suo messagio skipe infatti è stata…
“Fra i c.d. musicali? Cerco la “O”?(di On stage…)”.
E lui ha insistito “sì, nelle colonnine, cerca Presley…” (ma non dovevo cercarela “O”?)
ed io preoccupata e sempre più confusa ho scritto, “VADO, MI CACO SOTTO DALLA FIFA, VADO…”.
Lui a quel punto ha tentato di rassicurarmi “lo vedi, perché è scritto in grande” (avrei voluto dirgli che il mio non era un problema di vista, ma piuttosto un problema di archiviazione… ma ho preferito sorvolare e mi sono avvicinata alla zona rossa per scrutare in mezzo ai dischi).
Pochi minuti dopo ritornando davanti al p.c. con un c.d. in mano, come se fosse un fragile reperto archeologico, gli ho scritto: “TROVATO, in copertina c'è lui con aria sofferente”.
E lui insistente “sì,ma voglio sapere se la confezione contiene anche un d.v.d. o no…”.
A quel punto ho cominciato a sudare… la domanda è trabocchetto… ho respirato profondamente e poi ho aperto delicatamente la custodia del disco e dopo aver verificato il contenuto ho scritto “allora c'è un libretto e due c.d.”
Ma la risposta naturalmente non lo ha soddisfatto e ha ribattuto con tono secco (e forse seccato…) “c’è ancke un dvd o no?”
Volevo dirgli qualcosa del tipo “ma che ne so, se vuoi sveglio Alice e mi metto in macchina e te lo porto così vedi tu…” ma ho risposto semplicemente “non mi sembra un d.v.d.”.
A quel punto lui ha sottolineato la semplicità della sua domanda “dovrebbe essere scritto fuori se c'è!”.
Ok, ho pensato, ora ti leggo ogni parola, ma poi ho visto che era scritto tutto in inglese e mi sono limitata a riportare “disc one disc two”.
Rassegnato di fronte all’assenza di ciò che stava cercando, fortunatamente tuo padre non ha fatto altre domande ed io ho prontamente messo via il c.d., prima di dimenticarmi l’esatta posizione dal quale lo avevo tolto.
Poi mi sono andata a lavare perché avevo fatto davvero una bella sudata!
Direi che per oggi con la musica ho chiuso…
P.s. nel frattempo cogliendo l’occasione di una sua telefonata, con aria indifferente ho chiesto a tuo padre quanti sono i suoi c.d. e mi ha risposto circa 2000, 2100… Non mi ero nemmeno avvicinata al numero… AIUTTTO

Nuovi amici

Ormai conosci e ripeti i nomi di un sacco di personaggi dei cartoni animati e quando li vedi li riconosci anche a distanza chilometrica ed urli in maniera a volta imbarazzante, il loro nome come se fossi in preda ad un raptus… Con il tempo ho imparato che se urli il nome di qualcuno di loro, non ti sbagli mai, sicuramente da qualche parte lo stai vedendo, fosse anche in un francobollo, se dici Bobo, nascosto in qualche anfratto c’è Brontolo, non c’è dubbio! Da alcuni giorni sono entrati nel tuo panorama altri tre personaggi fondamentali: “Pippou”, rigorosamente con la “u” finale… facilmente intuibile che è Pippo, inseparabile amico di Topolino, che tu però ancora confondi con Minnie…, “I-O”, un perfetto Ih-Oh saltato fuori dal libro della nanna di Winnie the Pooh e “Babbi” ovvero il tenero cerbiatto Bambi…
Sono davvero curiosa di scoprire quali saranno le prossime new entry…

giovedì 19 gennaio 2012

Novità e progessi della crescita

Ormai sei abilissima a salire e scendere da sola dal triciclo, anche se non sempre azzecchi il verso… e a volte riesci addirittura a spingerti in avanti invece che all’indietro…
Dici parole nuove ogni giorno, come “ouo” (orso) e “mai” (gatto) e ne ripeti continuamente tante altre, tanto che ormai è diventato davvero difficile starti dietro.
Hai preferenze alimentari e di fronte alla mia richiesta se vuoi o meno la frutta, tu rispondi seria e decisa “naaa,ocu!” (ocu = yogurt, rigorosamente pronunciato con la bocca a forma di bacio), in realtà credo che più che l’alimento ti piaccia la parola…
E da oggi Sali e scendi in maniera autonoma dalla tua fantastica “miniponga”… Peccato solo non esserti ancora riuscita a vederti mentre lo fai…

mercoledì 18 gennaio 2012

Un mondo a quadretti

Dopo averli cercati per settimane senza mai trovarli, dopo aver saputo che quelli di alcune marche erano addirittura stati ritirati dal commercio in quanto tossici, quando ormai avevo quasi completamente perso le speranze, ecco che ieri pomeriggio zia Anna, meglio di Mary Poppins, ha suonato alla nostra porta con un sacchettone pieno di... morbidi quadretti coloratissimi con cui foderare il nostro freddo e grigio pavimento!!! Lei pensava che 3 pacchi, ovvero 30 pezzi, sarebbero stati sufficienti ( la tua reggia non è grande ed è strapiena), ma sottovalutava l'amore che sarebbe scattato fra noi e i quadrettoni e l'incredibile creatività che mi caratterizza e che ora mi fa vedere tutto il mondo suddiviso a quadretti! Ne abbiamo gentilmente ordinati altri due pacchi e giuro (?) che a 50 ci fermiamo... Dobbiamo fermarmi se non vogliamo ricoprire anche il w.c....
Peró, bell'idea il water, originale, ma sai Alice che non ci avevo pensato?

martedì 17 gennaio 2012

30 mesi in due...

Stamattina ho giocato al raddoppio, dalle 8 e mezza alle 12 e mezza è stata qui Clemy, una bimba che abita qui dietro e che ha un paio di settimane in più di te.
Vi conoscete già, avete giocato insieme un paio di volte, ma oggi è stata la prima volta in cui entrambe eravate affidate ad una sola mamma: la sottoscritta. Vedervi giocare assieme è stato molto bello e mi ha aiutato a capire quanto ogni bambino sia diverso dagli altri. Ognuno ha il suo personalissimo “stile”, il suo modo di giocare, il suo ritmo e le sue abitudini.
Insieme voi due avete giocato e litigato ma anche chiacchierato nella vostra unica e incomprensibile lingua, avete mangiato e dato da mangiare alle bambole, avete corso e vi siete rincorse, avete riso e pianto. Insieme, noi tre, ci siamo stancate, molto, ma anche divertite, di più. Clemy è andata via a mezzogiorno e mezzo, non prima di averti insegnato a salire e scendere dal triciclo… e tu dormi da quasi tre ore, sfinita da una mattinata diversa dal solito.

lunedì 16 gennaio 2012

Un'agenda troppo piena

A quelle donne che dicono “voglio un figlio” e il mese dopo sono incinta, “voglio un’altra femmina” e di nuovo il mese dopo sono incinta… “e ora voglio un maschio” ed eccole subito accontentate, vorrei dire che le invidio, per l’immensa fortuna che hanno, nello schioccarle dita e riuscire ad esaudire immediatamente il loro desiderio.
Purtroppo non è così facile per tutte: ci sono donne che non riescono in tutta la loro vita a diventare madri, pur desiderandolo con tutta la loro anima. Non oso nemmeno immaginare la profonda sofferenza di queste donne, private di una gioia così grande.
E ci sono altre donne, come me, che realizzano sì il loro sogno, ma dopo tanta attesa e tanto dolore e dopo tante speranze e tante paure.
Io sono consapevole dell’immensa fortuna che ho avuto ad avere te Alice e anche se il mio desiderio di maternità non è ancora pienamente appagato, mi ritengo comunque una donna immensamente fortunata e me lo ripeto ogni giorno, ogni volta che il mio sguardo incontra i tuoi occhi innocenti, ogni volta che le tue manine afferrano tenacemente le mie dita.
Purtroppo Alice, non avrai una sorellina o un fratellino “made in Siviglia”, forse le cicogne a cui ho lasciato il mio messaggio, avevano l’agenda piena e non hanno fatto in tempo a passare da casa nostra questo mese, ma non smetterò di sperare e di tentare, almeno per qualche altro mese…

domenica 15 gennaio 2012

Senza testa e… senza berretto!

Sono distratta,faccio una cosa e contemporaneamente ne penso già almeno altre cinque. Ogni volta che dobbiamo uscire devo pensare e ricordarmi tutto ciò che potrebbe servire a te oltre che a me, con risultati disastrosi e di solito, a rimanere in fondo nei miei pensieri sono sempre e solo io…. Ho già perso un guanto, nello stesso giorno in cui avevo perso anche una delle tue muffoline rosa, ma la tua l’ho ritrovata…
Oggi ho perso il berretto, proprio il mio preferito, quello nero con i brillantini e il mega pon-pon pelosissimo. In tarda mattinata siamo andati a bere l’aperitivo in un bar a Cesenatico, era freddo, così ho pensato di mettermelo, ma poi devo averlo dimenticato al bar, forse è caduto per terra sotto la panca ed io non vedendolo più l’ho rimosso dai miei pensieri. Per fortuna con l’insostituibile aiuto di papino sono riuscita a recuperare il numero di telefono del bar e dopo averli chiamati, mi hanno detto che sì, il mio caro è proprio lì. Domani papà andrà a recuperarlo.
Ora la domanda sorge spontanea: il berretto l’ho ritrovato ma la testa quando mai la ritroverò?

sabato 14 gennaio 2012

Fine di un'epoca

Ieri Papá ha venduto la moto, la vespa nera che aveva comprato poco dopo essersi trasferito qui, quando noi eravamo solo colleghi di lavoro, anzi, per essere precisi, quando lui era ancora semplicemente il mio capoufficio.
Se ti dicessi che non volevo che la vendesse, direi una bugia: ho sempre avuto molti timori quando d'estate lo vedevo partire a cavallo della sua moto. L'idea che si facesse 60 kilometri di adriatica, su due ruote, non mi ha mai entusiasmata, lo ammetto.
Ma su quella moto, abbracciata a lui, con i capelli che si ribellavano al casco e sventolavano fuori, io mi sono sentita giovane e ho trovato quella parte ragazzina di me che non era mai esistita. A cavallo di quella moto ho conquistato la mia libertà e la mia indipendenza e ho finalmente raggiunto la felicità. Per questo ieri una parte di me non avrebbe voluto che lui la vendesse ed era dispiaciuta.
Ma effettivamente mettendo un attimo da parte i miei timori e il mio lato sentimentale, venderla è stata la cosa più giusta. Ormai, da quando non siamo più solo una coppia ma siamo una vera e propria famiglia, uscire in vespa è diventato oggettivamente impossibile e tenerla non avrebbe avuto alcun senso.
Che dire Alice, abbiamo fatto la cosa giusta ma... è finita un'epoca...


venerdì 13 gennaio 2012

Diamo i numeri?

Sono certa di essermelo già domandato mille volte, e di avertelo detto almeno un’altra volta, ma continuo a non capire perché le società che fanno indumenti per bambini non riescano a decidere delle taglie standard, a fissare delle misure che siano universali.
Ognuno sceglie il suo metro, ognuno stabilisce le regole creando un’incredibile caos all’interno del quale noi mamme dobbiamo imparare a navigare…
C’è chi fa la taglia 12/18, dove i numeri corrispondono a i mesi naturalmente, chi la 18, chi la 18/24… e so che ora ti stupirò con effetti speciali Alice, c’è anche chi per scelta ha deciso di andare contro ogni logica e fa la taglia 23 mesi…
No Alice, non mi chiedere che senso ha, perchè io ancora lo sto cercando! Senza considerare che questi numeri a volte non hanno nessun valore dato che tutto dipende dalla “vestibilità del capo…” e dietro a questa affermazione apparentemente banale, si nasconde il vero pasticcio e la “cattiveria” di chi produce i vostri piccoli abiti, pantaloni, body, calze… perché bisogna essere persone cattive per attaccare un’etichetta con scritto chiaramente “taglia 9 mesi”, su un body che ancora ti sta grande…

Primi passi verso il distacco

Come da copione oggi sono uscita, dalle 8 e 50 alle 9 e 20.
Trenta minuti che mi sono sembrati 30 ore… in cui ho fatto una sudata come se avessi circumnavigato il globo terrestre.
Quando sono tornata a casa tu naturalmente stavi piangendo, ma con mia grande sorpresa e gioia, sei stata più felice di vedere il libro che ti avevo portato in regalo, piuttosto che di ritrovare la mamma! Sei rimasta tranquilla in braccio alla tua dada a sfogliare il libro senza voler subito correre a trovare riparo fra le mie.
Bene Alice, sono certa che questi siano stati i primi fondamentali passi verso il distacco, un distacco utile, necessario e fondamentale per me ma anche e soprattutto per te.
Brava tesoro mio, continua così!!!

Incredibile ma vero!

Il primo dell’anno ho trovato una chiamata persa sul mio cellulare: era della tua pediatra Alice, sì, proprio la stessa dottoressa di fronte alla quale piangi in preda alla disperazione più totale. Non ero riuscita a rispondere in tempo e sinceramente pensavo che le fosse partita una chiamata per sbaglio e invece oggi ho scoperto che aveva chiamato apposta, proprio per sapere come stavi, perché qualche giorno prima eravamo state da lei e tu avevi una brutta laringite.
Beh che ti devo dire Alice, a me la tua pediatra piace proprio e dopo questo “dettaglio”, mi piace ancora di più, e spero vivamente che prima o poi piaccia anche a te… 

Le tre "M" che fanno la differenza...

Vorrei avere la forza, il coraggio e la determinazione di quelle donne che crescono i loro figli senza il prezioso supporto di un compagno, senza la presenza di un padre a condividere il difficile “mestiere” di essere genitori. Ce ne sono tante,chi per caso, chi per scelta, chi per “sfiga”, non importa la ragione, sono donne normali, che un giorno diventano madri e cambiano radicalmente la loro vita, rinunciano se non a tutto, a molto, pur di non far mancare nulla ai loro cuccioli, e giorno dopo giorno portano avanti in maniera impeccabile, il loro insostituibile “lavoro”.
In questi giorni ho avuto il piacere e l’occasione di parlare con alcune di loro e ho capito che pur non avendo superpoteri, sono decisamente delle super mamme. Come ho detto ieri sera proprio parlando ad una di loro, sono donne con la “D” maiuscola e mamme con tre “M”, e hanno davvero tutta la mia ammirazione e la mia stima, perché credo che sia facile fare la madre come me Alice, con accanto un uomo come tuo padre, ma essere sole, è davvero tutta un’altra storia…

giovedì 12 gennaio 2012

Anno nuovo, vita nuova...

Basta ho deciso che bisogna dare una svolta al distacco fra te e me, io sono piuttosto demoralizzata ma molto decisa.
Ti ho dato modo e tempo di conoscere Angela, di abituarti alla sua presenza, di
imparare a conoscerla e di fidarti di lei: ora è davvero arrivato il momento di provarci. Oggi mentre tu e lei giocavate insieme, io sono stata nell'altra stanza e tu hai fatto una tragedia. Sono stata malissimo, sentivo i tuoi pianti inconsolabili e le tue urla strazianti. Non hai mai smesso, non ti sei calmata neanche un istante. Quando sono tornata da te eri livida e gonfia da quanto avevi pianto.
Domani usciró.
Sarà solo per mezz'ora e poi torneró a consolarti ma non posso più aspettare che tu decida spontaneamente di lasciarmi allontanare, perchè ho capito che tu spontaneamente non lo farai mai. Ormai hai quindici mesi, sei una bambina intelligente, (tuo nonno, mio padre, sostiene che questa tua caratteristica tu l'abbia ereditata da tuo padre... Ringrazio e sorvolo...) e sei perció perfettamente in grado di capire, vivere e superare un distacco.
Io ti voglio bene Alice, ed è proprio per questo, per farti vivere meglio, che voglio che tu impari a stare bene anche senza di me.
La mamma per te c'è sempre, anche quando non la vedi, anche quando non è accanto a te.
Non dimenticarlo mai e sii forte, vedrai che ce la faremo, io ti daró la sicurezza per riuscirci e ritrovarsi sarà ancora più bello!

mercoledì 11 gennaio 2012

Mille! Milleee? Sì, mille!

Cara Alice, in questi oltre quindici mesi, insieme abbiamo riso, pianto giocato, abbiamo imparato a gattonare prima e a camminare poi, a dare i bacetti e ahimè anche le sberlette…(ecco se gentilmente tu volessi smettere…), abbiamo detto la prima parola, (prima di una lunghissima serie), abbiamo iniziato a fare la “tatta” nel vasino e stiamo lentamente imparando a mangiare da sole (la strada è ancora davvero lunga…), abbiamo imparato ad accendere Winny “dei Pooh” (come dice zia Yle) e a ballare “se sei felice tu lo sai,batti le mani…” e quando finisce la canzone a riaccenderlo, e poi ancora, e ancora, e ancora… (grazie zia Yle…), stiamo imparando anche a fare le scale (e in questo no, non hai decisamente preso da papà…) e chissà ancora quante cose faremo insieme!
Di tempo ne è passato tanto, me ne accorgo guardando te e i tuoi enormi progressi, ma a me sembra davvero essere volato!
Quasi quotidianamente mi sono ti ragliata un po’ di tempo per aggiornare questo diario “virtuale” (anche se ultimamente l’ho un po’ trascurato…), e pagina dopo pagina, racconto dopo racconto, abbiamo attraversato momenti tristi e superato momenti difficili, ma abbiamo anche gioito dei momenti felici e riso di quelli divertenti, ed oggi, siamo incredibilmente arrivati a mille posts… Spesso mi chiedo che ne farò di queste pagine,che senso ha scriverle, ma poi, se non lo faccio mi manca qualcosa, a fine giornata sento uno spazio vuoto dentro di me e mi prende l’irrefrenabile voglia di scrivere anche solo due righe. Ed eccomi qui, anche adesso, oggi come ieri e credo come domani, ancora una volta di fronte al p.c., per raccontare le nostre pagine di vita quotidiana, le nostre “pennellate di famiglia…”. Buon millesimo post!

Tosse

Stamattina ti sei svegliata facendo due colpi di tosse presagio forse di una nuova ondata di raffreddori, mal di gola etc, etc... Io spero vivamente di no, ma ho deciso di darti preventivamente il cocktail di granuli/gocce/pastiglie e sciroppo... E nel pomeriggio aerosol e incrociamo le dita!

martedì 10 gennaio 2012

Plurali

"Bibbo' e "bibbi"... Ovvero libro e libri... Questa mattina vedendo i tuoi libri hai fatto il tuo primo plurale. Papà dice che è casuale io penso di no. Il tempo ci dimostrerà chi fra di noi aveva ragione! Alice mi raccomando: solidarietà femminile: impara "bamba" una bambola e "bambe" tante, troppe bambole...

lunedì 9 gennaio 2012

Normalità

Finito il Natale, finite le vacanze, finite le ferie, eccoci tornati alla solita routine quotidiana, anche se ci vorrà un po' di tempo per riprendere i nostri orari e i nostri ritmi. Stamattina papà è tornato al lavoro e noi, come sempre, lo abbiamo salutato dal terrazzo mentre andava via...
Ora non ci resta che attendere il suo rientro e nel frattempo vista la marea di cose da fare che ci sono, di certo non ci annoieremo…

domenica 8 gennaio 2012

Sogni che si possono realizzare

Oggi hai realizzato un sogno: per un po’ di tempo hai avuto niente di meno che una “bambolina”in carne ed ossa da accudire, una bimba vera a cui potevi far finta di dare la pappa... Quando risvegliandoti l'hai trovata qui, proprio sul tuo divano, ti sei illuminata, i tuoi occhioni sono diventati ancora più grandi e quando hai capito che stava facendo la nanna, ci hai zittito tutti facendoci segno di fare silenzio col tuo ditino impertinente ma assolutamente convincente!
Hai così potuto finalmente appagare almeno in parte il tuo forte istinto "materno" che è assolutamente evidentissimo: da sempre adori prenderti cura delle tue bambole, portarle a spasso in passeggino, dargli la pappa e ninnarle fra le tue braccia.
E allora cosa c'è di meglio di una bambina di poco meno di cinque mesi che ti viene a trovare? Chissà, forse anche per te i tempi sono maturi ed è davvero arrivato il momento di mettere in cantiere un fratellino o una sorellina... Così oltre a realizzare un tuo sogno, realizzeremmo anche il nostro…

La nicchia di Gù

La tua nicchia é semplicemente meravigliosa! È un angoletto della tua camera che prima fungeva da ripostiglio e ora fingo che sia il tuo angolo giochi, ma in realtà é il mio angolo dei sogni... È un angoletto coloratissimo, morbido, tenero e coccoloso, pieno di peluches e giocattoli. È veramente bellissimo, con le tendine colorate al posto della porta, col finto tappeto erboso per terra e i quadretti colorati alle pareti e, ciliegina sulla torta: il dipinto con la finta finestra e Heidi cucciola che si affaccia... Uno vero spettacolo!

Inizi e fini

Iniziare la giornata di ieri, scoprendo di avere una lavatrice girovaga che durante la lotte invece di pensare a centrifugare i panni, preferisce andarsene a spasso per il bagno...
Finire la stessa giornata, scoprendo “sul più bello” (a buon intenditor…), che fra le lenzuola del nostro letto, tu hai volutamente lasciato il tuo amichetto Ninni travestito da coniglio bianco... Forse avevi paura che avesse freddo ma... perchè non tenerlo vicino a te allora?

sabato 7 gennaio 2012

Amici ritrovati

Ieri sera ti sei ritrovata nel tuo lettino senza praticamente accorgertene e stamattina al tuo risveglio sei rimasta un attimo spaesata, poi hai ritrovato tanti vecchi cari amici: Ninni, Bobo, Niiinni, la casa de los descubrimientos, il passeggino, il carrello, le bambole e soprattutto Heidi: lei non poteva proprio mancare all'appello...

venerdì 6 gennaio 2012

Ritorno a casa

Nel pomeriggio abbiamo lasciato Siviglia e in serata siamo arrivati a casa: le vacanze sono ormai decisamente finite! Domani ci aspettano la spesa poi lo smontaggio dell’albero di Natale e del villaggio: che tristezza!!!

Connessione e molto di meno....

C'era una volta il telefono Alice e serviva, appunto, per telefonare. Poi è arrivato il cellulare e quella che era una comodità ha velocemente invaso ogni spazio, ha violato la privacy, ha rubato tempo e soppiantato altri oggetti sostituendosi a fax, computer, macchina fotografica...
E ora anche quando vorresti leggere un libro, ti ritrovi arrampicato sopra una sedia per vedere se c'è segnale, non riesci nemmeno a leggere quell'articolo che tanto ti interessa perchè devi vedere chi c'è su facebook, entri in un bar e ti dimentichi di ordinare perchè c'è il wi-fi e ne approfitti per controllare la tua casella di posta...
Sai che ti dico Alice: é molto triste tutto ció e penso che senza nemmeno accorgercene ci stiamo perdendo il gusto di tante cose, come il piacere di parlare con qualcuno guardandolo negli occhi, invece di ascoltarlo con un orecchio mentre con le dita digitiamo più o meno velocemente, parole sulla tastiera del nostro "stramaledetto" ma pur sempre utile telefonino...

giovedì 5 gennaio 2012

Dettagli che non lo sono affatto

Tu noti tutto, sei attenta anche e soprattutto ai più piccoli particolari. Ti guardi la cintura con Hello Kitty, sì la stessa che a papà non piace per niente... Ti accarezzi le scarpe sempre con Hello Kitty che ti ha comprato proprio lui... Pensavo "è una femmina, si guarda, si ammira, è normale".
Ma tu non lo fai solo su di te, sei un'amante dei dettagli in tutti i sensi, non solo a livello estetico: sei una perfezionista! Non ti basta imitarmi mentre ti dò il latte col biberon, non ti limiti a mescolare la pappa immaginaria che dai alla tua bambola, esattamente come io faccio con te: no, ora addirittura le metti il tovagliolo, per evitare che si sporchi...

Gel e molto, molto di più...

Arrivare a 41 anni compiuti, con già una figlia e realizzare che i tempi sono cambiati e il gel ormai non é solo per capelli...
Esistono altri tipi di gel Alice, colorati e diciamo così "molto particolari" (un giorno capirai)...
Ultimamente ne ho sentito parlare spesso e sempre molto bene.
Io non lo conoscevo ma devo dire che è miracoloso.
No, non l'ho sperimentato, maliziosa... ma il solo parlarne ha fatto furore! E chissà che non ti abbiamo concepito una sorellina "made in Sevilla"!!! Con tutte le cicogne che ho visto da queste parti, una potrebbe anche allungare il giro e venire a mangiare un piatto di tagliatelle a casa nostra, no?

Risvegli sivigliani

Svegliarsi e accarezzare delicatamente la testa di mia figlia che, nel traumatico momento del risveglio mattutino, arriva nel lettone e cerca il conforto fra le braccia di mamma e papà, per iniziare con nuova energia e nuovo entusiasmo un'altra giornata di vacanza...

mercoledì 4 gennaio 2012

Momenti di ieri e di oggi

Vederti che prima bevi con la cannuccia poi, dopo esserti riempita per bene la bocca, spruzzi divertita tutta l'acqua che hai nelle guanciotte come se fossi una fontanella...
Spiarti mentre orgogliosa ti osservi, rallegrandoti per la presenza di "Titti" (Hello Kitty) sulla tua cintura nuova e divertirmi a guardare come ti "pavoneggi" davanti allo specchio in atteggiamenti inconfondibilmente femminili...
Questi sono gli ultimi istanti della giornata di ieri con te e i primi di quella di oggi, che è appena iniziata e già si preannuncia carica... Ma dove la prenderai poi tutta questa energia?

I cinque sensi

Odorato, vista, gusto, tatto, udito…

Odore di Spagna, profumo di primavera
Immagini già note che rievocano ricordi di bei momenti
Inconfondibile sapore di pesce fritto: croccante e gustoso!
Toccare la pelle della tua manina mentre passeggiamo all’aria aperta: meraviglioso!
Suoni di una lingua amata, conosciuta e ahimè, un po’ dimenticata..

martedì 3 gennaio 2012

L'impensabile

Passeggiare con te, mano nella mano, per le strade di Siviglia, e dall'altro lato papà, con te come "trait d'union" fra noi due...
Sembra un sogno eppure è realtà!
È impensabile vederti camminare così quando solo fino a tre mesi fa al massimo ti spostavi gattonando.

lunedì 2 gennaio 2012

Momenti unici di oggi


Lasciare che papà ti compri un paio di scarpe da ginnastica fashionissime e fighissime: d'argento con sopra Hello kitty di brillantini e i lacci fucsia!

Fare la fila alle dieci di mattina con ancora il gusto del caffè in bocca, insieme ad un gruppo di spagnoli che alitano aglio anche dai pensieri, non ha davvero prezzo...

Vedere i nidi delle cicogne per la prima volta nella vita é incredibile e fa un certo effetto... Io ne ho approfittato per lasciargli un messaggio...

Quest'aria luminosa, questo sole ben definito, queste piante in piena fioritura e questo clima mite: tutto ha un sapore decisamente primaverile!

Vedere babbo Natale appeso alla finestra, sotto un caldo sole... fa un certo effetto, così come nelle vetrine i pupazzi di neve con tanto di sciarpa e cappello... mentre la gente entra nei negozi in bermuda, camicia hawaiana a maniche corte e naturalmente ciabatte da mare...

Mangiare la "cataplana" tipico piatto portoghese e non riuscire più a dimenticarselo, se non altro perchè ti si ripropone con un'insistenza che definirei assolutamente imbarazzante...

Attraversare il Portogallo canticchiando ininterrottamente "Madama Doré e Papaveri e papere" è "leggermente" alienante... Ma è anche l'unico modo che abbiamo trovato per farti stare tranquilla in macchina...

Vedere un campo di cavoli e controllare bene che sotto non ci sia un neonato... Non si sa mai, con tutte le cicogne che si aggirano da queste parti, magari una ha perso per sbaglio il suo prezioso fagottino...

Arrivare fino a "Cabo de Sao Vicente", ammirare l'incredibile tramonto, fotografare il faro e riempirsi gli occhi con queste immagini mozzafiato!

Puro godimento

Puro godimento quello di Alice, che si sta lentamente risvegliando dopo aver dormito tutta la notte nel lettino vicino a noi.
Puro godimento il mio, che la sento mugolare mentre piano piano si risveglia.
Puro godimento di tuo padre e mio mentre... Ahó, mica ti posso dire tutto! Accontentati di un... mentre festeggiavamo degnamente l'inizio del nuovo anno!

domenica 1 gennaio 2012

Una "cipollina" in viaggio...

Siamo partiti poco dopo le undici di questa mattina e abbiamo faticosamente cambiato almeno cinque mezzi di trasporto.
In aereo siamo riusciti ad intrattenerti piuttosto brillantemente, aiutati dalla fondamentale presenza dei tuoi amici del cuore: Bobo (Brontolo), Ninni (Minnie) e Niiinni (Winnie, con la prima "i" più allungata rispetto a Minnie).
Poi in volo, durante la pennichella è stato preziosissimo e indispensabile l'aiuto di Orsonno.
Una volta atterrati hai preferito un biscotto "Plasmon" al finto telefonino. No Alice, il biscotto non l'hai mangiato, l'hai utilizzato come se fosse un cellulare, avvicinandotelo all'orecchio e simulando la solita telefonata a papà: " babuuú? Taaai?" (tradotto "babbo, come stai?).
Una volta giunti in albergo è stata la volta della "bamba" (bambola) che è venuta a Siviglia con tanto di biberon, casomai avesse fame...
Ed infine, non poteva mancare il momento musicale e qui la pianola regalo di "zia Lombi" mi è sembrata assolutamente perfetta, con note musicali e versi di animali: mucca, papera, pecora e rana, è stata la giusta colonna sonora, degna conclusione per questa serata spagnola!
Come vedi Alice, non ci siamo assolutamente fatti mancare niente e il tutto è stato piacevolmente "ornato" dalla tua "cipollina" sulla testa, ovvero una mini fontanella di capelli che io sono riuscita miracolosamente a farti e tu sei riuscita ancora più miracolosamente a non togliere!!!
Con il 2012 sono arrivati anche i capelli!