giovedì 31 dicembre 2015

Giorno 6 - Fine anno a Disneyland

Gli spettacoli, le parate, il regno di Arendelle, Elsa ma anche tutte le Principesse e Trilly e i personaggi più famosi e più amati, e le musiche di sottofondo e i giocattoli con dentro di tutto... Ogni volte che entro a Di adulando non soltanto torno bambina ma mi convinco che le favole esistono davvero!
Con questo pensiero saluto il 2015 e mi preparo ad accogliere il nuovo anno.

mercoledì 30 dicembre 2015

Giorno 5 - Tour di Parigi

La torre Eiffel, l'arco di trionfo, la tomba di Napoleone, i negozi, le luci, le crêpes, il pranzo nei chioschi tti all'aria aperta mentre passeggiamo sugli chans eliseé, le vetrine elegantissime... Mi piace Parigi anche se questo assetto di Guerra la rende meno affascinante ma in ogni caso mai menò romantica.
Forse è per questo che Parigi piace tanto anche a te Alice che in quanto a cuore romantico non hai davvero nulla da imparare...
E mentre camminiamo guardandoci attorno per non perdere niente di questa Parigi, tu ci rallegri con le tue buffe uscite, ci tormenti con le tue continue e ripetute domande e ci diverti con i tuoi errori ingenui come quando hai parlato dell'Arco di Trionfo chiamandolo "Chiesa di Bordonchio"...
Buona Parigi Famiglia!

martedì 29 dicembre 2015

Giorno 4 - Le Basilic

Il "nostro" ristorante a Parigi, quello in cui non possiamo non andare, quello che ha due microscopici tavolini in due piccolissime nicchie e in uno noi ci abbiamo mangiato, quello che din che non ci vado non è Parigi, quello che poi quando ci vado anche se l'umore non è perfetto per la preoccupazione per la nonna è alta, posso dire "adesso è Parigi"!

Giorno 4 - Cammina, cammina, cammina...

Tu che non mangi le crêpes ma adori i formaggi francesi, tu che nonostante la tosse cammini e non ti lamenti, tu che scegli una tutina per Clarence, tu che hai deciso che il calendario di famiglia quest'anno sarà a tema Frozen (lo sospettavo), tu che ormai non vedi l'ora di asciugarti le mani nei phon che ci sono nei bagni pubblici e poi attrai l'attenzione di tutti con le tue risate, tu che ormai fai lo spelling di qualsiasi frase e papà ed io non possiamo più parlare in codice dividendo le parole in lettere per non farti capire cosa diciamo, tu che ti esalti di fronte a Notre Dame e controlli se per caso vedi in giro il Gobbo..., tu che quando arriva il messaggio che mi avverte che la nonna Alba è stata ricoverata in ospedale, mi lasci andare a telefonare senza dire una parola e poi quando torno mi guardi e mi chiedi come sta e con un'ingenuità e una naturalezza disarmanti, quando ti racconto che ancora non lo sappiamo, mi sorridi e mi dici "pensavo che fosse morta!"...

lunedì 28 dicembre 2015

Giorno 3 - direzione Parigi!

Natale in Peppino
In viaggio verso Dijon ci racconti del Natale in Peppino. A quanto pare si festeggia il 17 luglio e il Babbo natale "nero" viaggia su una slitta trainata da cavalli e con sopra un cuore rosso che si illumina e che ha poteri magici che la fanno volare.
Babbo Natale indossa una maglietta a maniche corte con il busto rosso e le maniche arancioni, una cintura azzurra e le scarpe nere.
Per parlare con lui basta telefonare al suo "numero" che tutti sanno: 60041ybabbo Natale.
Ti porta tutti regali che chiedi ma devo lasciargli del torrone morbido e del the.
I suoi aiutanti sono persone normali vestite le femmine di rosa i maschi di blu. Le femmine hanno i poteri magici dei fiocchi e dei pacchetti.
I maschi hanno poteri magici dei giochi.
In Peppino oltre al dono puoi scegliere anche il colore e il fiocco del pacchetto.
Nel periodo di Natale i bambini non vanno a scuola e stanno a casa fino al 17 agosto.




domenica 27 dicembre 2015

Giorno 2 - Tappa dopo tappa...

Dopo aver lasciato la casa dei nonni abbiamo fatto una sosta di qualche ora a Gardaland e ora siamo in macchina diretti in Francia. Viaggiamo nella nebbia e io cerco di fermare i pensieri che corrono nella mia mente ma non ci riesco. Tu dormi sul sedile posteriore, la musica in sottofondo e a tratti un accenno di conversazione fra tuo padre e me interrompono il silenzio.
Mancano circa tre ore all'arrivo.


sabato 26 dicembre 2015

Le mie origini

Io sono "terrona"!
Certo se leggo sulla mia carta di identità c'è scritto "nata a Bologna" ma nelle mie vene scorre sangue 100% meridionale.
Metà pugliesi e metà lucane, queste sono le mie origini e di lì arriva forse quella parte più sanguigna di me, quella che mi fa urlare quando sono arrabbiata e cantare quando sono felice. E di lì arrivano tante altre cose alcune belle e altre brutte.
Il mio sangue terrone non lo sbandiero ai quattro venti non per timore ma nemmeno per vergogna. 
So che lo sono a dispetto di quella finta origine emiliana dentro la quale mi nascondo aiutata dagli occhi azzurri, dai capelli biondi e da una parlata più che altro romagnola. 
E dentro alla mia maschera di settentrionale "pura", senza quelle "o" strette che racconterebbero di me più di una città di nascita scritta su una carta di identità, osservo in silenzio il mondo che mi circonda, guardo, ascolto e a volte rispondo.
Come quando stasera qualcuno nonostante lo stretto legame di parentele acquisita, dimenticando o forse ignorando evidentemente la mia provenienza, mentre eravamo a tavola mi ha detto "i pugliesi? Praticamente albanesi!" Cercando in me una complicità e un supporto di fronte a questa sua convinzione...
Ecco, in questi momenti viene fuori il mio  orgoglio terrone, che mi rende fiera di esserlo e che mi fa sorridere di fronte al fatto che quella nipote della quale sei tanto orgoglioso ha almeno un 50% per cento si sangue meridionale nelle sue vene...
Ma forse caro nonno, ora che lo sai amerai solo l'altro 50% per cento della tua adorata nipotina!
E probabilmente se tu sapessi che mio padre oltre ad essere terrone è stato anche un militare credo che di me non ameresti nemmeno più quel 10% che ti ha fatto diventare nonno di una splendida  bambina...


Giorno 1 - Shopping in vacanza

In giro per Vicenza in un giorno di festa riuscire a fare shopping non è un'abilità da tutti ma io ci sono riuscita.
E dopo aver comprato un paio di scarpe, dei guanti, un rotolo di pizzo, un libro da leggere e uno da colorare possiamo anche tornare a casa.

Riflessioni

E poi c'è il tempo, ogni volta unico e irripetibile.
Il tempo che riesce a sembrare lento quando vorremmo che volasse via veloce e leggero e che poi fugge rapido e si allontana subito, quando invece stiamo cercando di rallentare la sua corsa.
C'è il tempo perso e quello ritrovato, il tempo troppo pieno e quello troppo vuoto, il tempo dei ricordi e quello dei progetti, il tempo della paura e quello del coraggio, il tempo della speranza e quello della certezza, il tempo delle lacrime e quello dei sorrisi, il tempo delle parole e quello dei silenzi, il tempo per costruire e quello per distruggere, il tempo dei sogni ad occhi aperti e quello è quello dei sogni ad gli occhi chiusi.. 
C'è un tempo per ogni cosa dicono, ma io Alice a volte proprio non riesco a trovarlo perché per me il tempo spesso è tiranno ma sempre è prezioso.

Giorno 1 - In viaggio

Dopo i frenetici preparativi dei giorni scorsi eccoci giunti al giorno della partenza preceduto e tempestato fin da subito da mille discussioni fra me e papà.
Due modi diversi di vedere le cose, due differenti tipologie di approccio. 
Io piu sanguigna lui più pacato. 
Io sbraito lui tace.
E tu osservi le nostre discussioni, comprendendo probabilmente l'importanza del tuo silenzio che a volte ti rende invisibile.
Le vacanze non sono iniziate nel migliore dei modi... Speriamo solo che l'aria di Parigi riesca a riportare gli equilibri nella nostra famiglia.

venerdì 25 dicembre 2015

Il Natale stanca

Dopo un tour de force degli ultimi giorni abbinato a un sonno scarso e insoddisfacente finalmente, mi sono finalmente stesa e sto assaporando il riposo del guerriero.
Lo ricorderò come uno dei Natali più stancanti con tante, forse trope cose da fare accumulate l'una sull'altra in un delirante e in affrontabile caos.
Speriamo solo in una notte decente...

Attorcigliata a me

Come una scimmia attorcigliata al suo albero, ti sei stesa nel mio letto e prima ancora che io potessi dire i fare qualsiasi cosa ti sei arrotolata intorno al mio braccio.
Ti sei addormentata così dandomi l'illusione di essere mia e facendomi sentire completamente tua.
Buonanotte amore!

Uno spettacolo nello spettacolo!

Un pomeriggio di Natale diverso passato a teatro a vedere uno spettacolo meraviglioso con dei dolcissimi clown e tanti meravigliosi effetti speciali. 
Per me e papà un piacevolissimo dejà vù, per te una piacevole sorpresa di Natale trascorsa a bocca aperta col naso all'insu' a guardare la nevicata di fiocchi di carta, la pioggia di ragnatele, il gioco della palla... E mentre una coppia davanti a noi si perdeva gran parte dello spettacolo troppo intenta a chiacchierare, tu ti lamentavi perché ti davano fastidio e cercavi comunque  di concentrarti. E poi a metà spettacolo la battaglia dei fiocco di carta e stata troppo divertente anche se non ho ancora capito se hai vinto tu o io...

Il "frugolino"

Il "frugolino" è quello che tu Alice senti in bocca proprio dove stanno per spuntare i dentini, ma lo senti anche nel piede dove  hai quella righine rossa che ti ha lasciato il calzino.
Il "frugolino" è una sensazione che solo tu sai definire così bene!

Il nostro Natale è iniziato così!

Di fronte al pavimento tutto sporco di terra, erba e foglie, mentre tu esclamavi un disperato "oh no il carbone!" e intanto ti precipitavi dentro la tenda  per assicurarti che ci fosse almeno qualche pacchetto per te, Heidi con la faccia scoraggiata e perplessa mi guardava con un'espressione come di chi è assolutamente consapevole e rassegnato di fronte al fatto che non riuscirà mai a convincermi che non ha nessuna colpa di quel disastro....

giovedì 24 dicembre 2015

Lo spavento della notte di Natale

La tosse prima poi un prurito improvviso, le macchie rosse sul collo e attorno alle orecchie poi anche sui piedi e sulle mani... Tu che fai fatica a trattenerti e a non grattarti.
Ci mancava la crisi allergica la notte di Natale a due giorni dalle vacanze...

Tracce di renne sporcaccione...

Mentre tu a letto cercavi di dormire fra un colpo di tosse e l'altro, dopo esserti spaventata perchè avevi paura che Babbo Natale ti trovasse sveglia e per questo non ti lasciasse i regali, io di sotto preparavo tutto per ricreare la magia del Natale. La tenda l'avevi montata tu insieme a papà prima di salire, la colazione l'avevamo preparata insieme poi io ho aspettato di sentirvi tranquilli al piano di sopra e a quel punto l'ho riempita con i regali per te, poi ho attaccato sulla porta la lettera e finalmente mi sono dedicata ai dettagli.
Prima sono scesa a raccogliere terra erba e foglie e poi li ho sparsi sul pavimento lasciando la scia  del passaggio delle renne.
Quando sarai grande Aice ti racconterò che in una notte piena di nebbia la tua mamma è scesa con ai piedi gli scarponi di papà e ha sfidato le scale scivolose per andare in giardino a camminare nel fango nel disperato tentativo di lasciare sul pavimento l'impronta degli scarponi di Babbo Natale... Intanto mi godo questi momenti che so che dureranno ancora pochi anni...

Una notte con intenso traffico

Si prospetta una notte con un ntenso traffico a casa nostra... Dopo la preannunciata caduta del secondo dentino (cosa alla quale ammetto non essermi ancora abituata), papà ha riflettuto sul fatto che in questa magica notte a casa nostra, mentre tutti dormiremo arriverà non soltanto Babbo Natale carico (molto carico, troppo carico...) di doni, ma anche la Fatina dei dentini...
E come ha giustament detto lui, speriamo solo che non si incontrino! Noi intanto per sicurezza abbiamo lasciato un biglietto sul tavolo per spiegarle che la colazione non è per lei e nemmeno le carote che sarebbero per le renne...

Pranzo in famiglia

Un bel pranzo in famiglia, preceduto da una brutta discussione con papà perchè io detesto avere fretta, essere in ritardo e ritrovarmi a fare le cose all'ultimo momento e ogni volta invece mi capita la stessa cosa!
E mentre in macchina andiamo dai nonni tu in silenzio ascolti la nostra discussione e improvvisamente ci chiedi se ci stiamo separando... La tua domanda mi stupisce e mi fa riflettere.
Poi arriviamo e per una attimo di fronte a mia madre e a mio padre mi sento figlia e dimentico il mio ruolo di mamma. Anche se guardando imiei genitori, stanchi, anziani e affaticati mi ritrovo a fargli più da mamma che da figlia...
Andiamo a pranzo fuori tutti insieme. So che portare mio padre al ristorante può essere rischioso ma oggi mi va di correre questo rischio.
Il pranzo scorre veloce, sereno a tratti anche divertente.
Chiacchieriamo, mangiamo tu ti diverti e giochi, soprattutto dopo l'arrivo di Babbo Natale che ha lasciato al ristorante un pacco per te! Sei felice e anche io lo sono.
Non avrò la mia vigilia stasera, ma è stato un bel pranzo e sono felice di esserci stata! 

 

Carote per le renne...

Al supermercato sentire tuo marito che ti chiede se un sacchetto di carote è sufficiente per le renne e per il soffritto ti fa immediatamente calare nell'atmosfera natalizia e per un attimo dimentichi che sei in un supermercato in mezzo al caos che precede il 25 dicembre, non vedi la gente, non senti la confusione e ti ritrovi a ridere da sola in mezzo alla gente che fortunatamente è troppo impegnata negli ultimi acquisti per accorgersi di te... Sì le carote bastano per il soffritto e anche per le renne...

mercoledì 23 dicembre 2015

Ultime ore soli

Ultime ore soli papà ed io e poi ci sarai tu ad unire le nostre mani, tu a interrompere le nostre frasi, tu a farci cantare e ballare, tu a organizzare e monopolizzare il nostro tempo.
La tregua è finita ora inizia il divertimento...
 

martedì 22 dicembre 2015

Un pomeriggio perfetto

Un pomeriggio a sorpresa con la tua amica Laura che dopo la scuola è venuta a casa nostra per un paio d'ore. Le vostre urla di gioia, la vostra complicità, le risate, le vocine camuffate mentre giocate, gli sguardi e poi la cioccolata calda, i biscotti e molto di più in queste due ore fra amiche. Senza mai litigare senza nemmeno uno screzio.
E' proprio bello vedervi così!

lunedì 21 dicembre 2015

Foto e molto di più

L'ultimo lunedì senza te lo abbiamo dedicato a salvare le foto che in questo anno ti ho fatto. Secondo papà moltissime: secondo me sempre troppo poche...
E mentre scorriamo gli scatti ci ritroviamo a guardare le tue facce buffe, le tue espressioni sorridenti i nostri momenti di vita e facciamo un breve ma intenso viaggio nel passato.
Amo le fotografie!

Di nuovo lunedì

La prima settimana di ferie di papà è già volata via ed ecco che è di nuovo lunedì. 
In questi giorni pieni di cose da fare le nostre giornate sono finalmente scandite da ritmi rallentati e dai tuoi orari. Ti accompagniamo a scuola e poi ti veniamo a riprendere, a piedi anche se fa freddo perchè insieme non lo sentiamo. 
E poi facciamo tutte quelle cose che abbiamo sempre rimandato e il tempo vola troppo in fretta...
 

domenica 20 dicembre 2015

Lo spettacolo di babbo Natale

Lo spettacolo di Babbo Natale che abbiamo visto oggi ha lasciato tutti a bocca aperta... per non parlare del maglone del protagonista che con quel pon pon al posto del naso della renna ammetto mi ha conquistata subito. Tu invece sei rimasta a bocca aperta scoprendo che c'è una frase che non si può dire perchè ogni volta che un bimbo dice che non crede a Babbo Natale un pezzetto del suo cuore si rompe e lui soffre... Ora racconti a tutti che c'è una frase impronunciabile e poi ti vanti del fatto che tu non l'hai mai detta!!!!

Gnocchi di famiglia

Un'insolita domenica mattina in casa passata a cucinare tutti insieme per preparare un meraviglioso e unico piatto di "gnocchi di famiglia".  E mentre tu e papà sul tavolo schiacciavate le patate io ve le passavo già pelate. Il risultato unito al ragù con gli involtini fatto come mi ha insignato la nonna Alba é stato da leccarsi i baffi!
Un esperimento culinario da ripetersi!

sabato 19 dicembre 2015

Insonnia

La tosse, il caldo, la pipì, il mal di gola, la sete, i pensieri, il freddo, le paure, i rumori, le idee, il naso chiuso, il sudore: ci sono più di dieci motivi ogni notte per non dormire, per svegliarsi e perdere come minimo due ore di sonno...
Comincia a essere faticosa e fastidiosa questa nuova modalità che mi fa vivere parte della notte in un tête a tête con i mostri più terribili che si annidano nel buio.
Per fortuna fra poco sarà mattina e i tuoi ripetuti "dove andiamo? Quanto manca? Cosa mangiamo?" riempiranno l'assordante silenzio della notte!

venerdì 18 dicembre 2015

Cena al castello


A cena in un romantico ed elegante castello, tu che sei bellissima ma tremendamente stanca proprio come quella sera di due anni fa.
Noi decisamente più coperti e meno abbronzati ma sempre insieme e questo e ciò che conta.
Auguri: sembra ieri ma sono due anni!

Famiglia...

Doveva essere una vigilia si Natale speciale, soprattutto per loro che fuori al ristorante non vanno più. 
Doveva essere un modo per fargli vivere un serata diversa in compagnia  dei loro figli, senza pensare ai soliti problemi, dimenticando per un attimo gli acciacchi dell'età.
Doveva essere un bel momento di famiglia, un Natale ancora tutto insieme...
Ma nessuno non può e tutti non vogliono!
Mio fratello aveva subito inventato il pretesto che non sapeva se poteva, quando era molto poi facile e siincero dire "non voglio venire!".
La zia Amelia dopo tanti proclami e un sì confermato con l'morgoglio di chi sa che sta facendo la cosa giusta, ha presto ritrattato ammettendo di non sentirsela di rischiare figuracce col Nonno Mario in pubblico.
In alternativa mi hanno proposto il solito squallido rito casalingo ogni anno più triste, spoglio e affrettato, con una  cena preparata non si sa da chi e messa in tavola forse alle 18:00, con un clima falsamente caldo e familiare è una fredda tensione di sottofondo che muove i fili di ogni commensale.
Ma questo Natale ho detto No.
Forse mi pentirò di questa scelta, probabilmente mi vergognerò e mi dovrò  scusare per qualcosa che il nonno Mario dirà o farà al ristorante, ma è Natale e portarli fuori è il mio regalo per loro.
Na siccome i miei fratelli hanno deciso sulla base delnloronpurone consolidato egoismo, la vigilia di Natake a cena non saremo dai nonni Alice. Con loro festeggeremo a pranzo, al ristorante, solo noi e loro, cercando di dimenticare la grande arrabbiatura e la rinnovata delusione che ogni volta mi sanno dare.
Ecco Aluce, quando ancora ogni tanto mi dici che vorresti aver avuto un fratello o una sorella io penso che se dovevano essere come quelli che ho io è stato davvero meglio così!!!

Caldo


Oggi tornando a casa sono stata assalita da una delle tipiche vampate che accompagnano questa complicata fase della mia vita e che hanno l'incredibile capacità di farmi sentire improvvisamente sotto un sole tropicale anche in mezzo a una bufera di neve e allora dopo essermi tolta il più velocemente possibile tutto i vestiti superflui, non trovando refrigerio in nessun altro modo, non ci ho pensato due volta: ho aperto il frigorifero e mi sono messa proprio di fronte alla porta aperta.
Lo so probabilmente vincerò una broncopolmonite ma dovevo assolutamente trovare un medo veloce per abbassare la mia temperatura corporea!
Dovevi vedere la faccia di papà...

Passeggiata mattutina

Una bella passeggiata mattutina dopo averti lasciato a scuola fino a guardare il mare, attraversando prima le strade del tranquillo paese dove viviamo e poi il parco ricoperto di brina.
Un'atmosfera surreale ci accompagna mentre mis tringo al braccio di papà e penso che questa passeggiata ci voleva proprio!

Buon anniversario


Un bella tavola apparecchiata per la colazione, le brioche fatte in casa ancora calde, le tazzine romantiche a forma di cuore per me è papà, che sono perfette per un giorno così, (ma per qualsaisi altro giorno sarebbero davvero troppo!), la spremuta d'arance per tutti e tanta voglia di festeggiare!
Buon anniversario di matrimonio famiglia!!!!

giovedì 17 dicembre 2015

Lenzuola di Famiglia

Uguali ma diverse, le lenzuola dei nostri letti stanotte.
Perche eravamo insieme noi tre a sposarci quel giorno su quella spiaggia bianca con la colonna sonora delle onde del mare e saremo insieme stanotte ad aspettare di festeggiare il secondo anniversario del nostro matrimonio.
Domani saranno due anni e noi inizieremo questo giorno dormendo in mezzo alle nuvole. Tu con le lenzuola nuove uguali alle nostre solo nelle nuances del rosa e noi immersi in un soffice e accogliente cielo azzurro.
Quest'anno non ho saputo resistere alla tentazione di farci un regalone! Peccato solo che come sempre papà mi abbia sgamata prima di riuscire a fargli una sorpresa...

Tu balli per noi

Tu che in attesa della lezione di danza a porta aperte fremi perchè non vedi l'ora di ballare davanti a noi.
Io che mi emoziono guardando come sei diventata brava e non riesco nemmeno a filmarti e a fare foto perchè non voglio perdere nemmeno un attimo.
Papà che ride e ti saluta e solo dopo si accorge che tu probabilmente hai frainteso il suo ridere e non hai capito che è felice e stai pensando che ti sta prendendo in giro...
Grazie Alice per averci regalato questimagici momenti... 

Alici!


Esci da scuola entusiasta informandomi che a pranzo hai mangiato le alici e mi chiedi di rifartele per cena stasera o domani perché a dire tuo erano buonissime! 
Non sono convinta che fossero alici e non immagino che possano davvero piacerti, ma ti prometto che chiederò alla maestra quale fosse quel pesce e quella ricetta che ha conquistato il tuo palato! 
Intanto un dubbio mi attanaglia: e se davvero fossero alici?

Pranzo giapponese


Un pranzo giapponese per me è papà, mentre tu sei a scuola e noi ne approfittiamo per mangiare senza dover interrompere il pranzo per rispondere alle tue domande o per accompagnarti in bagno. E la tua assenza si sente... Ti piacerebbe essere qui a mangiare con le bacchette di legno. E allora sai che ti dico Alice? Gliene chiedo due nuove e te le porto a casa! Anche se poi dovrò raccontarti che siamo stati a mangiare il sushi senza di te...

mercoledì 16 dicembre 2015

Uno sguardo al futuro


A tavola con papà in un ristorante mi soffermo con lo sguardo su una ragazza che mangia e chiacchiera insieme ad un'amica seduta al tavolo di fronte al nostro. Ti immagino così, grande, a pranzo con una compagna di università, provo a pensare a come sarai, a come sarà difficile sorriderti e lasciarti andare a studiare forse lontana, ma so che lo farò e sarò felice per te. Osservo i suoi gesti, ascolto le sue risate e mi sembra quasi di vederti e penso "non ci vorrà molto!
L'altro giorno muoveva i primi passi, ora ha perso un dentino e "dopodomani" sceglierà in quale facoltà iscriversi...."

Coccole mattutine


Prima della colazione, prima di qualsiasi altra attività mattutina "lavarsi, vestirsi, pettinarsi..." Ora c'è il momento coccole.
Arrivi da noi nel lettone, ti accucci con la pancia sul materasso e dopo esserti un po' ripiegata su te stessa attendi che io infili la mia mano calda di letto sotto la tua maglietta, per un massaggio fatto direttamente sulla pelle della tua schiena.
E quando comincio vorresti che il tuo momento coccole non finisse più! E anche io...

martedì 15 dicembre 2015

Come due fidanzatini

Dopo una mattina di commissioni papà ed io abbiamo pranzato come quando eravamo fidanzati e io dentro a quella felpa ho ritrovato l'uomo che amo e mi sono sentita felice.
Questi giorni di vacanza e questo tempo solo per noi è un'impagabile regalo di Natale.

lunedì 14 dicembre 2015

Il primo dentino...

Eri preoccupata, spaventata, agitata, ansiosa. Aspettavi con timore questo momento e oggi mentre eri sul divano, pronta con la scatoletta in mano, perché ormai sapevamo tutti che mancava poco tempo, è successo. Ti sei tirata su e con normalità Hai esclamato "oh mi è caduto un dentino".
Io sono rimasta a bocca aperta, emozionata e commossa, confusa felice ma anche un po' triste e ho pensato "OH TI È CADUTO UN DENTINO!"
Eh già è davvero successo....
Ora mentre tu aspetti la fatina del dentino io cerco di farmene una ragione...

Papà e io

Insieme senza di te, in giro per negozi forse un po' spaesati, senza nessuno che ci chiede "fra quanto arriviamo?". Senza domande a cui rispondere, senza capricci. Solo io e lui. Come prima di te, come è difficile immaginare e ricordare. 
Primo giorno di ferie così, cercando il nostro tempo, il nostro spazio e la nostra dimensione.
E poi alle tre e mezza... Ecco che siamo tutti di nuovo insieme e proprio come nella favola di Cenerentola tutto torna alla normalità ed è di nuovo famiglia e io sono di nuovo solo mamma...
Però è stato bello e divertente e mi sono sentita incredibilmente giovane... 

domenica 13 dicembre 2015

Domenica sera con la sorpresa

E poi di sabato sera mente sei in pizzeria con la tua famiglia, all'improvviso scopri che a tua figlia di soli cinque anni dondola non uno, ma addirittura due dentini!!! E mentre pensi e ti ripeti "ok non sono pronta ma va tutto bene" e cerchi di fingere normalità, sei assolutamente certa e consapevole che sulla tua faccia si sia stampata un'espressione allibita. Lei, tua figlia, sorride tranquilla, tuo marito di fronte ti guarda e ha già capito... Tu tenti un disperato gesto e simuli un momento scherzoso ma intanto pensi "ecco, sembra l'altro ieri che l'allattavo, e sarà subito dopodomani quando in questa casa smetteremo di parlare di principi e principesse e mi troverò a consolare cuori infranti... E intanto mi immagino nonna!" A I U T T T O NON SONO PRONTA!
Ma mi chiedo: se ti lavassi i denti con la colla resterebbe lì un altro po' di tempo giusto quello che mi serve per abituarmi all'idea che stai diventando grande Alice?

La Mamma fa il bis

A tavola mente papà mangia la sua pasta con le melanzane alla quale non rinuncerebbe mai, tu ti godi il tuo piatto fumante di passatelli in brodo mentre io... Io fa cio il bis e mangio entrambi! Eh già perché mi piace la pasta con le melanzane, ma anche il brodo caldo con i passatelli ha il suo perché... E poi mi domando perché non dimagrisco...

sabato 12 dicembre 2015

A cena da amici

Una cena a casa di amici nuovi, una piacevole sorpresa di "asta caffè", tu che giochi con le bimbe che hai appena conosciuto, in camera con la porta chiusa al buio, prima ascoltate la musica poi giocate a nascondino, noi nel frattempo un po' chiacchieriamo e poi mente papà guata TV io bevo un ottimo liquore al cioccolato. Una bella serata, organizzata poche ore prima ma non per questo riuscita peggio. Un bel modo di finire il sabato!

Un caldo inizio

Iniziare la giornata con una doccia calda insieme a te è decisamente inconsueto e anche se non è stato proprio come avevo immaginato, perché la gestione dei tuoi e dei miei capelli contemporaneamente non è proprio semplicissima, è pur sempre un modo rilassante e piacevole di iniziare il week end.
Peccato che la doccia sia troppo piccola per farla tutti e tre insieme...

venerdì 11 dicembre 2015

Senza la mia mano

È bello vedere come cresci, quante cose impari, le tue piccole grandi conquiste quotidiane. Come oggi quando mi hai fatto vedere con orgoglio che finalmente riesci a metterti i guanti da sola, senza sbagliare dita, senza rimanere incastrata, senza bisogno del mio aiuto...

giovedì 10 dicembre 2015

Il castello di cenerentola

Dopo quattro anni di "onorato lavoro" il Castello delle principesse ha lasciato la nostra casa per anare a divertire le manine di qualche altra bambina. Tu hai chiesto a Babbo Natale un castello di legno rosa e hai capito da sola che bisognava lasciargli un po' di posto e così dopo averlo messo all'asta oggi è arrivato il momento dei saluti.
Ciao castello grazie per tutte le ore passate insiseme, grazie per le fantasiose storie che hai aiutato a inventare e grazie per aver fatto tanto divertire la mia bimba...

mercoledì 9 dicembre 2015

"Ti voglio bene!"

E poi mentre ci stavamo allontanando  dalla macchina dopo una cena con Dori, la collega di spagnola di papà, tu mi sei sfuggita di mano, sei corsa indietro verso di lei e saltandole fra le braccia le hai sussurrato all'orecchio "ti voglio bene!" lasciandoci assolutamente senza parole! Perchè solo i bambini sanno essere così spontanei...
 

Tu non perdi i bottoni...

Torni dalla scuola, entri mi guardi epoi conl'aria mesta mi dici che a scuola hai perso un bottone del grembiule. Ti rassicuro spiegandoti che può capitare e subito mi prodigo per sostituire il bottone mancante. Ma quando mi avvicino mi acccorgo che i cinque bottoni ci sono tutti e te lo faccio notare. Allora tu sorridi e poi dici: "ah, sì, è vero! No ho perso il bottone, ho perso il buchino (asola)"...
Ho capito che avevi semplicemente abbottonato il grembiule storto...

martedì 8 dicembre 2015

Conigli, orsi e alberi di Natale

Quando oggi mi sono vista che stavo per scegliere una maglia con sopra disegnati due conigli abbracciati, ho capito che la coniglio-mania era arrivata fino a me. No Alice, non ti illudere! L'albero di Natale resterà sempre orsoso, proprio come quello che abbiamo fatto quest'anno. E finalmente quest'anno hai collaborato anche tu all'operazione "albero di Natale!". Non ti sei imitata a guardare papà ed io affaccendati, ma hai aperto tutti i rami insieme a papà e poi hai attaccato anche quache pallina. Ma la cosa che più ti è piaciuta è stato salire sulla scaletta per arrivare più in alto...

Portachiavi di famiglia

Quello di papà era verde con il quadrifoglio simbolo e ricordo di un viaggio in Irlanda.
Il mio era blu, con un pupazzino di Mirabilandia attaccato infondo al cordoncino.
Ora quello di papà è bianco e rosso con tante palline di legno colorato che si alternano. I colori sono quelli del Vicenza calcio e il portachiavi lo hai fatto tu. 
Il mio è tutto colorato con in fondo una grande stella di legno giallo. L'ho fatto io usando alcune delle tue pallinementre ti guardavo fare i tuoi lavoretti.
Mi piacciono i nostri portachiavi di famiglia!

 

lunedì 7 dicembre 2015

Lettera a Babbo Natale

In ritardo rispetto agli altri anni ma di sicuro in tempo per Babbo Natale oggi abbiamo imbucato la tua letterina.
Tu non vedevi l'ora di spedirla e hai aspettato con ansia il momento in cui ti ho detto "andiamo" poi una volta arrivati davanti alla cassetta delle lettere ti sei fatta prendere in braccio e con mano ferma e decisa hai spedito la lettera diretta al Polo Nord.
Ora possiamo solo aspettare che i suoi folletti si mettano all'opera per farti trovare almeno una parte dei doni che hai chiesto. 

 

Piano piano...

Un blog scritto nei ritagli di tempo, di corsa mettendo insieme le parole appuntate nelle note del telefonino per ricordarmi un momento che valevala pena raccontare.
La fatica di riorganizzare le idee e di riprendere il filo da dove lo avevo lasciato.
La voglia di raccontarci e di raccontarti la nostra vita.
Il dispiacere per aver interrotto le nostre pennellate.
Eccoci qua.
Non so se sono tornata. 
In verità non me ne sono mai andata, ho continuato a scrivere a tratti senza pubblicare.
Non so come andrà.
Alcune cose ora sono più chiare, altre sono come prima. 

Alcune difficoltà superate altre non lo sono ancora. 
Di sicuro ho fatto il pieno di energia e ci riprovo...

Un concerto per me

Un concerto solo per me quello a cui siamo andati stasera papà ed io mentre tu ti godevi la tua serata film a casa con Angela.
E dopo una cena in un tipico ristorante bolognese e quattro passi in mezzo alla splendida città illuminata siamo andati a teatro dove mi sono lasciata trasportare dalle note di Ludovico Einaudi che come sempre è riuscito ad abbracciare la mia malinconia e a rilassare la mia mente e il mio corpo. E in quanto a relax anche papà si è lasciato andare a tal punto che per un attimo ha addirittura chiuso gli occhi...
Io no perchè per me è impensabile dormire con Einaudi, molto più facile addormentarsi col frastuono degli Stomp...
Lo so Alice sono strana, ma questo non da oggi!

domenica 6 dicembre 2015

Un papà sui pattini

E papà dopo avere resistito quasi cinquanta anni senza provare a pattinare sul ghiaccio oggi, solo per te, ha provato l'ebrezza di scivolare e di cadere... Secondo me si è divertito ma di sicuro chi si è divertita sei tu che dopo la tua solita iniziale paura non volevi più uscire dalla pista.
E io nel frattempo vi guardavo sperando di portarvi a casa entrambi interi...

"Non posso essere io"

Mentre prepariamo la borsa per la piscina tu guardi il lucchetto per l'armadietto e notando il ciondolo con la bambolina col nome Alice che penzola attaccato alla chiavi lo guardi e dici subito: "ma questa non posso essere io!". Non faccionemmeno in tempo a chiedermi perchè che subito chiarisci il tuo pensiero: "ha i panaloni!".
Eh beh effettivamente Alice se ha i pantaloni non puoi essere tu... non certo perchè ha gli occhi enormi e la faccia verde... Sono i pantaloni quelli che fanno la differenza...

"Si lo so"

Di domenica mattina ti svegli e vieni nel nostro letto. 
Mugugni frasi senza senso poi mi dici chepiù tardi vuoi andare in piscina.
Ti rispondo "siì lo so" mentre penso a tutte le cose che dovremmo fare... e per questo vorrei trovare il modo di dirti di no ma tu non appena senti la mia risposta parti immediatamente e scatti come se ti avessi dato la carica con una perfetta interpretazione della canzone di Elsa Frozen... Eh già perchè " lo so" è proprio la frase che da' il via al ritornello... e se io non lo so tu lo sai benissimo...

sabato 5 dicembre 2015

Spazio ai giochi!

Se davvero vogliamo che babbo Natale ti porti la valanga di giochi che hai chiesto bisogna fare posto e togliere almeno una parte di quelli "vecchi". Mossi da questo spirito di rinnovamneto oggi abbiamo aperto scatole, cassetti, bidoni e contenitori vari e abbiamo passato in rassegna i tuoi giochiper selezionare quelli chevuoi tenere e togliere quelli che possiamo anche dare via. 
E così dopo quattro anni di onorato lavoro presto saluteremo il castello di Cenerentola e anche il parco delle Piny pony e poi il Peluche di Dora e il Caleidoscopio e il telefono di Peppa e i personaggi della famiglia Pig e il microfono multifunzione e il gioco dei chiodoni e la tombola dell'orsetto Piuma.... e che fatica però!

La bella lavanderina...

Che la volevi lo sapevo da mesi,che sarebbe arrivata anche...
La lavanderia è qui. 
L'avevo portata a casa già venerdì ma ho aspettato di fare un po' di ordine fra i tuoi giochi e solo oggi l'ho portata su. Quando l'hai vista ti sei illuminata e hai subito cominciato a stirare, lavare, stendere... Una perfetta donnina di casa! 
Ora ti lascio sfogare qualche settimana Alice ma vista la dimensione dell'oggetto in questione ti avviso subito che non resterà a lungo in questa casa....

Un peccato salutarti!

Tanti anni passati insieme, tanti sguardi pietosi, tante cure forse sbagliate, tanta giusta e giustificata preoccupazione e... purtroppo nemmeno il tronchetto della felicità è riuscito a sopravvivere al mio pericoloso pollice marcio... Aveva superato crisi e momenti difficili ma ultimamente era ridotto porpio male e oggi quando ho notato che anche l'ultimo timido germoglio era secco mi sono dovuta arrendere all'evidenza che ci ha lasciati.
Non ci sarà più lui in quell'angolo della casa a ricordarci che la natura è vita, non ci sarà più lui ma l'angolo si è immediatamente riempito di giochi tuoi...
Però che ti devo dire Alice, a me dispiace. In fondo quel Tronchetto è stato parte della nostra famiglia fin da quando ci siamo trasferiti qui...  e avevo sperato che ormai si fosse abituato alle mie pericolose attenzioni nei suoi confronti, invece si era solo rassegnato e capisco solo ora che soffriva in dignitoso silenzio.

Fortunata io

Dopo essermi tante volte sentita sfortunata per non aver avuto la possibilità di avere un secondo figlio e per aver avuto "in cambio" il regalo di un cancro, oggi ho deciso di guardare le cose da un'altra prospettiva e mi sono sentita improvvisamente incredibilmente fortunata.
Fortunata ad essere diventata madre almeno una volta ed aver provato la gioia di sentirmi chiamare "mamma".
Fortunata ad aver avuto mia figlia con l'uomo che ho scelto e che mi ha scelta come sua compagna e fortunata anche ad essere ancora insieme ad affrontare e percorrere la vita. 
Fortunata a vivere in un posto tranquillo, che mi piace e a potermi permettere il lusso di comprarti un vestito o un giocattolo in più.
Fortunata ad avere una casa in cui vivere e in cui mi sento a casa.
Fortunata ad avere avuto un cancro che mi ha lasciato la possibilità di guarire e fortunata anon aver dovuto affrontare da sola questo difficile percorso e ancora fortunata a potermi permettere i controlli nei centri che mi danno la sicurezza di affrontare un nuovo anno.
Ognuno di noi Alice è incredibilmente fortunato ma a volte diamo tante cose per scontate solo perchè le abbiamo...  dovremmo imparare a guardare meglio quel bicchiere escopriremmo cheforse è anche iù di mezzo pieno.


venerdì 4 dicembre 2015

Home sweet home

"Home sweet home" e mai frase è stata più azzeccata come questa per la nostra serata casalinga. Dopo tre giorni passati a cenare in giro dopo le mie visite e i miei accertamenti, finalmente stasera possiamo sederci atorno al tavolo di casa nostra e mangiare qualcosa di preparato da me.
E sai che ti dico Alice? Questa sera non avrei barattato la nostra cena casalinga con nessun ristorante stellato...

Prime uscite


Un appuntamento fissato da giorni e oggi è arrivato il momento della tua prima uscita senza papà e mamma: sei andata a cinema con una tua amichetta (e il suo papà).
Bellissima, nel vestito viola elegante che hai scelto tu, con la borsetta a tracolla di Elsa  e Anna e tanta emozione negli occhi, ti sei allontanata da me mano nella mano con Noemi la tua amichetta.
Ti ho vista grande e ti ho sostenuta in questo piccolo ma grande passo di crescita! E io più tardi a casa ho aspettato il tuo rientro tranquilla, immaginandomi più vecchia e con un altro stato d'animo a guardare dietro i vetri della finestra le macchine che nel cuore della notte arrivano davanti a casa, aspettando col cuore in gola di vederti scendere...

giovedì 3 dicembre 2015

Una panchina per aspettare il futuro


Un lungo viaggio di rientro nella notte in mezzo alla nebbia, il cuore leggero e la voglia di festeggiare, un telefono che mi tiene in contatto col mondo e... Mentre sfoglio le immagini della nostra bella "Asta" cola che appare, la panchina imbottita che probabilmente non avrei mai comprato, ma stasera ho voglia di farmi un regalo. È bella, colorata e mette allegria e mi sembra perfetta per la tua camera. È una follia lo so ma questa panchina è quella di cui ti immagino seduta ragazzina che ti sistemi le calze prima di uscire con i tuoi amici, su cui mi vedo a guardarti mentre ti vesti, da sola, aspettando che tu mi chieda di aiutarti anche se so che non lo farai perché ormai sei grande.
Ok è fatta!
Voglio questa panchina e sarà mia.
Spero...

Un nuovo anno e un buon Natale


La visita di oggi ha messo la parola fine a un altro anno di attese e di speranze.
Queste ultime settimane sono state difficili, ogni anno lo sono un po' di più, forse perché mi sento graziata dall'anno prima. La sensazione di precarietà di questi ultimi giorni mi ha fortemente destabilizzata, d mi ha fatta vivere chiusa in una bolla m, sospesa in un'altra dimensione, da sola, ma oggi so con certezza che mi sbagliavo.
E anche se andare all'istituto oncologico non è mai una passeggiata, anche se riconoscere quei corridoi significa avere familiarità con una malattia che nessuno vorrebbe mai incrociare, per me è un passo necessario per riempire il serbatoio di energia e positività.
Ora posso ricominciare un nuovo anno e posso festeggiare il Natale con la mia famiglia.
Ora posso ricominciare a vivere.

mercoledì 2 dicembre 2015

Il giorno più difficile


Oggi è il giorno X, il giorno della tac, il giorno in cui un minuto è lungo un'ora e un'ora non passa mai. 
Oggi è il giorno in cui vorrei prendere a calci quella segretaria che cammina con una flemma tale che rischia di addormentarsi fra un passo e l'altro, ma del resto per lei è "solo lavoro".
Oggi è il giorno in cui una macchia rossa evidenziata su una lastra è per me un presagio di morte e mi fa ripercorrere rapidamente la mia vita e tante macchie rosse sulla stessa lastra mi fanno tremare le gambe mentre con un nodo in gola mi chiedo come potrò dirti la verità...
Oggi è il giorno della paura, di quella vera, che non ti fa respirare, che non ti fa leggere e nemmeno capire cosa sta succedendo, che ti fa sentire vulnerabile e fragile come quella figlia gialla sull'albero a fine novembre.
Ma oggi per me per fortuna é anche il giorno delle lacrime di gioia, quelle che sono ancora bloccate dalla paura e scendono piano ma hanno il sapore della vita e i colori dell'arcobaleno.
Grazie a chi mi è stato vicino anche solo con un pensiero.

Culotte da mamma

Dopo aver visto con quale comodità tu indossi le culotte la curiosità di verificare sulla mia pelle come si sta è stata più forte e mi ha spinta a comprare le tue stesse culotte, solo di qualche taglia più grande. Le fantasie e i colori disponibili per quel modello non erano effettivamente delle più serie e tu hai sabotato la mia iniziativa e il mio entusiasmo dicendomi subito che "non erano da mamma", ma io non mi sono lasciata stroncare l'entusiasmo e ho portato a casa le culotte! Ora non resta che sperimentarle...

Un presepe tutto per te

Nell'attesa fra la mia TAC e il risultato che potrebbe cambiare la mia e la nostra vita, papà ed io cerchiamo di svagarci gironzolando pigramente per i negozi mentre tu ignara di ciò che sta passando sulle nostre teste, sei a scuola. Mentre guardiamo i giochi fra le tante cose che attirano la nostra attenzione entrambi abbiamo pensato a un piccolo presepe per te che vuoi avere una casetta di Gesù Bambino e nonostante abbiamo deciso di lasciarti libera di crescere senza darti un'impronta religiosa, siamo stati subito d'accordo nell'appagare questo tuo innocente desiderio. E così dopo aver visto diversi modelli, ci siamo orientati su un alberello di Natale in ceramica che sotto ospita una riproduzione della Sacra Famiglia. Il soprammobile è dotato anche di una luce che cambia colore e accanto è ornata da una bella piantina con i fiorellini rosa.
Sì direi che questo modello è quello perfetto!

martedì 1 dicembre 2015

Chi sa non sa...

Oggi siamo state dalla dottoressa che ti ha fatta nascere. 
Tu eri un po' intimidita mentre noi tutti credo molto emozionati.
Lei ti guardava e le sembrava incredibile che fossero già passati cinque anni.
Io la guardavo mentre ti accarezzava i capelli e mi sembrava incredibile che lei dopo aver aiutato a nascere così tanti bambini  non abbia potuto mai provare il piacere di sentirne crescere uno nel suo ventre.
E' strano: chi tutto sa in realtà non sa...

Primo biglietto del treno


Dopo i cinque anni per viaggiare in treno si paga un biglietto ridotto. 
Oggi tu hai viaggiato in treno col tuo primo biglietto.
Da Igea Marina a Classe per andare fino a dove papà ci sarebbe venuto a prendere per poi andare insieme a Bologna per il primo giorno del mio "tagliando".
Buon viaggio e buona fortuna a noi!


Magie del calendario dell'avvento

Bastava il calendario dell'avvento perconvincerti a saltare giù dal letto alla velocità della luce e per vederti pronta in un battibaleno... Eh già perchè la prospettiva di un dolcetto e una sorpresina che ti aspettano al piano di sotto sono più stimolanti dei miei brontolii che in sottofondo ogni mattina fanno da colonna sonora alla lunga fase del risveglio e della vestizione...
E se facessimo un calendario dell'avvento che dura trecentosessantacique giorni???

lunedì 30 novembre 2015

Il momento della verità

Ho aspettato dodici mesi per sapere come sto, per essere certa che il mio nemico non sia tornato a trovarmi.
Fra una settimana a quest'ora lo saprò.
Sta per iniziare il periodo più duro di tutto l'anno...
Il momento della verità è arrivato.
Saranno tre giorni intensi e faticosi... e segneranno l'inizio o la fine...


Lavoretti di Natale


Qualche collanina di perle colorate, un alberello sbrilluccicoso, un portachiavi, alcuni orsetti di pastadi sale, un paio di ghirlande divertenti, qualche magnete alternativo...
Un po' a rallentatore ma anche quest'anno qualche lavoretto di Natale lo stiamo facendo... Chissà se li faremo per tutti... la vedo difficile perchè ogni cosa che fai la vuoi tenere per te...

Non andrai a Masterchef

Tropo schizzinosa per fare la cuoca.
In cucina ti piace aiutarmi ma ci sono troppe cose che ti fanno schifo per diventare una piccola cui china.
Mescoli i cavoli con il naso tappato perché puzzano, non vuoi aprire le uova perché ti sporchi le mani e nemmeno mettere lo zucchero a velo sui dolci, perché poi ti appiccichi le dita...
Ok troverai qualcos'altro da fare anche se tu da un po' di tempo continui a dire che vuoi fare solo la casalinga come la mamma...

Libero sfogo

Cammino in questo spazio e in questo tempo con la consapevolezza di chi sa perfettamente che potrebbero essere gli ultimi giorni di tregua prima della tempesta.
Oggi è il giorno sospeso nel tempo, è il giorno che non c'è, è il giorno a metà fra quello che è e quello che sarà, fra quello che è stato e quello che potrebbe essere, fra quello che avrei voluto che fosse e quello che non sarà, fra quello che vorrei e quello che vorrei che non fosse mai.
Oggi è il giorno in cui vorrei solo avere accanto due braccia sconosciute, che senza nessun coinvolgimento emotivo abbracciassero me e le mie paure, asciugassero le mie lacrime e sussultassero con i miei singhiozzi. Vorrei qualcuno qui con me che senza fare domande e senza per forza cercare risposte, mi lasciasse finalmente piangere.
Oggi è il giorno delle domande, della paura e dell'attesa. 
Oggi è il giorno in cui vorrei solo piangere senza preoccuparmi delle conseguenze... Senza pensare a chi senza sapere cosa dire o fare, soffre per le mie lacrime e cerca inutilmente di consolare il mio pianto.

La mamma che hai

Sono una mamma presente, forse anche troppo. 
Sono sicuramente una mamma impegnativa e complicata. 
Sono una mamma  che si arrabbia, ma non lo fa quasi mai per davvero anche se in quel "quasi" ci sono tutti i momenti più difficili.
Sono una mamma che scrive e che racconta e dice tutto, ma poi piange in silenzio, da sola, nascosta dietro allo schermo di un computer... perche nessuno vuole vederla piangere davvero...
Sono una mamma diversa, che mentre le altre vanno a fare shopping o al centro estetico, deve pensare che è passato un altro anno e fare i conti con quel cancro che ha deciso di andare proprio nella sua parotide e allora incvece di un giro dal parrucchiere, deve pianificare le sue visite di controllo per sapere se avrà ancora la fortuna e il privilegio di veder crescere sua figlia o se dovrà trovare il modo e soprattutto il coraggio di salutarti.
Sono una mamma insicura, che ha paura di non essere mai abbastanza eche nel tentativo di fare meglio o di più spesso si sbaglia.
Sono una mamma che forse in mezzo a tutto questo riesce anche a volte ad essere una brava mamma, ma non ci crederà mai fino in fondo...

Solo grazie

Quando tua zia ha iniziato la consueta caccia a tesoro della malattie non l'ho interrotta. Stavo cucinando e ho pensato che forse anche lei dovesse sfogarsi e ho sperato che dopo una panoramica su tutti i probabili tipi di cancro che potrebbe avere ipoteticamente mia madre si sarebbe fermata, sopratttto dopo che le avevo già fatto notare che noi non siamo medici e non abbiamo competenze per fare questo genere di diagnosi. 
E lei si è fermata dopo aver parlato di un rischio di metastasi al pancreas e di un probabile cancro alle ossa,si è fermata sì, ma poi è passata a raccontare del cancro del cane dello zio... Anche se si è giustificata dicendo che lei però non ha mai usato la parola "cancro" e nemmeno "tumore" ha solo parlato di diagnosi infausta e di "una massa"... Eh già perchè io se non dici la parola tumore non ho capito a cosa stai girando attorno...
Poi ha smesso anche di parlare di quello ed è passata a degli strani sintomi che mi ha rassicurata "non le stanno facendo pensare al peggio"...
Grazie.
Grazie per avermi ricordato che il peggio è toccato a me.
Grazie per aver capito esattamente il senso delle mie parole quando più volte in passato ti ho detto che ascoltare discorsi sul cancro mi fa male.
Grazie per avermi parlato di cancro in tutta la nostra breve ma intensa e soprattutto per me devastante telefonata.
Grazie per questa panoramica  sulle malattie che sicuramente alla vigilia dei miei controlli più importanti mi fa bene allo spirito e mi dà la giusta carica per affrontare questa settimana.
Grazie perchè a distruggere il mio castello di carta ancora una volta c'è sempre e solo la mia famiglia di origine e a rimettere insieme i pezzi c'è sempre e solo lui, mio marito.
Solo grazie. 

domenica 29 novembre 2015

Domenica relax

Una perfetta domenica all'insegna del relax. Tu Alice almeno hai fatto un po' di attività sportiva nuotando un'oretta con papà ma io nemmeno quella... 
Nel pomeriggio abbiamo preparato un grande villaggio playmobil che ha sostituito l'idea iniziale di andare a cinema.
Ora ci prepariamo alla serata che conclude questo perfetto week end relax che precede la settimana più difficile dell'anno...

sabato 28 novembre 2015

Semplicemente sabato

Sempicemente sabato.
In mattinata giro al mercato con una bella giornata di sole che fa davvero venire voglia di stare all'aria aperta. Pomeriggio spesa resipirando un'intensa aria di Natale e serata casalinga. 
Quando prima di cena ho indossato il pigiama ho pensato che il mio concetto di famiglia, di casa, di relax è esattamente questo: non dover per forza uscire perchè è sabato sera.


venerdì 27 novembre 2015

Giorni

E poi Alice, ci sono giorni che iniziano solo per dovere e ti senti estranea al mondo e alla tua stessa vita, e ti sembra che nulla ti appartenga e vorresti solo aprire gli occhi e scoprire che è stato solo un incubo e invece ti ritrovi a percorrere questa vita nell'unica direzione che ti è concessa...

giovedì 26 novembre 2015

Persone diverse

Spesso in questi ultimi anni mi sono ritrovata a lamentarmi e a brontolare per come si sono trasformati  i miei genitori. 
Spesso mi sono sentita dire che quando non ci saranno più li piangerò e rimpiangerò.
Ma la verità è che io li piango e li rimpiango già ora.
Mi manca mia madre, mi manca quella complicità che non c'era sempre anzi era difficile da creare per il suo carattere spigoloso e austero, ma quando c'era mi faceva sentire in paradiso. Mi manca vederla seduta alla macchina da cucire e leggere nei suoi occhi la felicità quando indossavo i vestiti fatti da lei. Mi manca mangiare le sue cotolette che forse a pensarci bene sono anche uguali allle mie, ma non sono le sue e quindi mi piacciono di meno...
Mi manca mio padre, mi manca quella complicità che avevamo praticamente sempre, mi mancano i pomeriggi io e lui, le nostre uscite tanto per stare insieme e e il suo essere bambino come me. Mi manca osservarlo mentre di domenica mattina si prepara per uscire elegante e profumato e per me ancora oggi quando lo ricordo così è l'uomo più bello che io abbia mai visto. Mi manca vederlo mangiare con gusto le cose che da grande a volte gli preparavo da mangiare.
Mia madre e mio padre mi mancano terribilmente  e certe volte la loro assenza è un dolore che mi togie il fiato.
Ma le persone che vado a trovare e con cui cerco inutilmente di instaurare un rapporto non sono mia madre e mio padre, non sono quelli che io ricordo non sono quelli che mi mancano: Non sono loro... sono persone diverse.

Sorprese che non lo sono

Anche questo Natale sono alla ricerca della sorpresa perfetta per papà.
Anche questo Natale temo che non ci riuscirò.
Ho provato oggi a comprare la sorpresa che avevo immaginato, ma per una strana concgiunzione astrale mi sono trovata a dover fare i conti con un problemma di connessione coi terminali della banca e pagare si è rivelato impossibile. L'unico modo per riuscire a farlo sarebbe stato pagare con la sua carta di credito ma poi che sorpresa sarebbe stata? 
Anche quest'anno riuscire a fare una sorpresa a papà è un'impresa impossibile.

mercoledì 25 novembre 2015

Caro Babbo Natale vorrei...

Oggi si è improvvisamente manifestata la necessità di scrivere la lettera a Babbo Natale perchè avevamo bisogno di fermare i desideri che continuavano a moltiplicarsi e modificarsi pericolosamente. Tu dettavi io scrivwevo. Sopo l'introduzione classica "Cao Babbo Natale..." mi sono rifiutata di scrivere "sono stata sempre molto brava" e sono direttamente passata alle richieste che sono state tante, sicuramente troppe e anche di più di quelle che mi aspettavo... 
Ora almeno non potremo fare aggiunte e variazioni...

martedì 24 novembre 2015

Paprika

Finalmente stasera mangerai il pollo alla paprika che mi chiedi insistentemente da tre giorni e che ora che non hai più l'afta posso finalmente farti.
Lo so non è un sapore che di solito piace ai bimbi ma tu non sei una bimba come gli altri e si nota anche nelle piccole cose.
E se ti piace la paprika: che paprika sia!

Un martedì che sembra lunedì

Un martedì mattina che ha tutto il sapore del lunedì.
Tante cose da fare mi aspettano accumulate nel fine settimana e nella giornata di ieri che è stata decisamente fuori dal comune. Il tuo vaccino mi ha stressato come poche cose ma per fortuna che papà con le sue spalle forti è riuscito a reggere entrambi gli animi. Il tuo che eri giustamente spaventata e il mio che li ho vissuti con la consapevolezza che dei rischi ci sono.
Una notte insonne ha preceduto il giorno "x" che  è finalmente arrivato in fondo lasciando il posto a una grande stanchezza, a uno strascico di ansia e a tanti pensieri.
Ora vediamo come sarà questo che si delinea già come uno strano martedì, iniziato senza  accompagnarti a scuola in attesa del tecnico della caldaia.

domenica 22 novembre 2015

Tossi

Prima di diventare genitori la tosse è semplicemente tosse. 
Quando hai un figlio imoari ha percepire la netta differenza fra la tosse secca e la tosse grassa. La tosse secca è più ericolosa, almeno lo è per noi. La tosse grassa è di solito la fase finale di quella secca.
Si gestiscono e si curano in modi diversi e sono indicatori di problemi diversi.
Basta un solo colpo di tose e una madre  unpapà attenti sanno capire di che tipo di tosse si tratta e automaticamente identificano lo sciroppo più adatto.
Ma la tosse grassa o secca che sia farà comunque il suo corso e terrà svegli genitori e figli...

sabato 21 novembre 2015

Io sono così


Io sono così.
Con i miei spigoli appuntiti e il mio cuore grande, con le mie serate in catalessi sul divano e le mie notti insonni con gli occhi spalancati sul cellulare, con la paura di vederti crescere troppo in fretta e il terrore di non avere l'opportunità di poterlo fare, con tante idee raggomitolate nella mente e troppo poco tempo per realizzarle, con la voglia di chiudere gli occhi ed essere per un giorno di nuovo soltanto figlia e con la gratitudine nel cuore per aver vissuto almeno una volta il dono di diventare madre, con la paura sempre in una tasca e il coraggio nell'altra con il timore di cosa ci sarà domani e la voglia di scoprirlo... 
Tante sfaccettature che rendono spesso difficile anche per me la convivenza con me stessa e allora mi ritrovo alle due di notte sveglia a rigirarmi nel letto...

venerdì 20 novembre 2015

E’ proprio un Natale di Famiglia!!!



Preceduto da una lunga, complicata ed estremamente faticosa fase di progettazione, il nostro magico Villaggio di Natale è finalmente giunto al termine e quest'anno, oltre ad essersi notevolmente allargato in numero di pezzi e in spazio, ha aperto i battenti con netto anticipo rispetto al solito e alle festività. 
Certo che finire il villaggio prima di avere iniziato il cambio armadio la dice lunga…
Dopo aver trascorso buona parte del pomeriggio a sagomare e incidere i grandi fogli di polistirolo che avevamo comprato in due tranche, sabato e domenica, e dopo averli posizionati e ricoperti col "manto nevoso", sono finalmente potuta passare alla più appagante fase creativa, posizionando in mezzo ai monti e nella grande piazza, le casette, gli alberi e i protagonisti. Oggi con la tua preziosa collaborazione che hai sparso i sassi e spolverato la neve abbiamo finalmente finito il lavoro, non prima di un oneroso ma necessario acquisto di altri personaggi e di piccoli ma fondamentali dettagli.
Eccolo qui raccontato perché rimanga a ricordarci per tutto l’anno la magia del Natale… 

Sovrastate da un cielo stellato e da un paesaggio stilizzato, le imponenti montagne innevate si ergono sul fondo della vallata e incorniciano il nostro grande Villaggio di Natale che così sembra quasi abbracciato e protetto.
Guardandolo si può subito notare in alto a sinistra, in primo piano, il bambino che trasporta fiero su un piccolo slittino il suo bel pupazzetto di neve appena fatto. Sta passando proprio davanti all'ingresso del giardino dell'accogliente rifugio per gli sciatori, dove al suo interno si vede chiaramente qualcuno che è seduto a tavola e si sta godendo il calduccio, rifocillandosi dopo una bella mattinata di sci in mezzo ai monti. Il bimbo, tutto intento a non far cadere la sua preziosa ma fragile creazione di neve, cammina impettito e non si accorge nemmeno dei due fidanzatini, che approfittando dell'atmosfera natalizia e del romantico paesaggio che li circonda, hanno pensato di fermarsi proprio sotto l’arco di legno bianco per darsi un bacio prima di entrare.
Dall'altra parte della staccionata dipinta di bianco ed elegantemente decorata dalle ghirlande infiocchettate, ecco che si avvicina lentamente uno sciatore. Cammina con gli sci rossi sulla spalla e si avvia verso l’ingresso con passo deciso e fiducioso, certo di trovare dentro al rifugio un posto dove fermarsi per riprendere fiato e magari gustare qualche piatto tipico delle zone di montagna.
All'interno del giardino, oltre al rifugio e a qualche abete innevato, c'è anche un bel cane che, fermo dentro la sua cuccia in perfetto stile natalizio, fa la guardia e vigila la situazione con uno sguardo pigro ma non per questo meno attento e curioso.
Poco distante ecco arrivare uno sciatore che dopo aver ripreso gli sci dal deposito, è pronto a ricominciare la discesa sulle piste perfettamente innevate. Ma non è il primo oggi pomeriggio ad aver avuto questa idea: è stato preceduto da alcune persone che stanno già scendendo davanti a lui. C’è una sciatrice che dentro la sua calda tutona rosa si sta cimentando in quella che per lei è prima discesa della giornata, più avanti ecco un giovane snowboardista intento a restare in equilibrio, che si allena in previsione delle gare del week end con gli amici e a fondo pista, troviamo un papà che approfittando di qualche ora libera, sta pazientemente insegnando a sciare al suo bimbo, che si affida fiducioso alle sue mani sicure e rassicuranti.
Giusto lì accanto alla discesa, proprio davanti a una montagna leggermente innevata, continua a girare la grande ruota panoramica illuminata, che domina la scena. Ai suoi piedi alcuni bambini aspettano che si fermi per salire, e gli altri che hanno già finito i giri a loro disposizione, sono seduti sulla panchina proprio sotto la ruota e fanno merenda. Chiacchierano e si consolano con i dolcetti caldi appena sfornati dal carretto che continua a spargere nell'aria tutto intorno un intenso profumo, al quale è davvero difficile riuscire a resistere. Ma ecco sopraggiungere due bimbe che ridono felici, con le mani già troppo cariche di doni e leccornie per fermarsi a comprare qualcos'altro e concentrate nei loro discorsi, non si sono nemmeno accorte che il fratellino più piccolo si è fermato più indietro. Non riesce proprio ad allontanarsi da quel carretto pieno di dolcetti e se ne sta immobile davanti al signore baffuto dietro al bancone, cercando di intenerirlo per convincerlo a fargli assaggiare almeno un pezzetto della sua invogliante produzione.
Spostando lo sguardo vediamo vicino alla ruota un signore volenteroso in cima ad una scala, che sta cercando di riaccendere un lampione, che a quanto pare oggi non ne vuole proprio sapere di funzionare.
Guardando poco più in là vediamo due bimbi che stanno passando lungo la stradina bianca di neve cercando di trasportare a casa il loro alberello di Natale e per fare meno fatica, hanno pensato di caricarlo sullo slittino.
A due passi di distanza ecco che il ragazzo dei giornali richiama l'attenzione dei passanti per vendere qualche copia in più e poco più avanti un papà che in quel momento stava trainando il bimbo sugli sci, si gira attirato dalle urla del giovane e intraprendente giornalaio.
Sopra la ruota proprio accanto al rifugio, troviamo un altopiano roccioso che sembra il palcoscenico perfetto per i due grandi pupazzi di neve che qualcuno nella fredda notte, ha scolpito nel ghiaccio in mezzo ai lampioni. Questa sembra essere senza dubbio la zona più fredda di tutta la montagna, dove il vento non smette mai di sibilare in mezzo agli alberi e raggela l'aria. Solo un papà innamorato di suo figlio può affrontare queste gelide temperature, per accontentarlo e appagare il suo desiderio di vedere lo spettacolo della valle illuminata dall'alto. Dopo averlo imbacuccato con cura, lo ha caricato sul carretto di legno insieme al suo inseparabile cagnolino, e si sono fermati prima a vedere i pupazzi di neve e ora aspettano sulla cima della montagna con lo sguardo fisso sul grande albero ancora spento, attendendo pazientemente che si accenda.
Più avanti in mezzo alle montagne ecco incredibilmente spuntare fra gli alberi un buffo intruso... Sembrerebbe davvero uno gnomo che si affaccia da dietro a un lampione per spiare timido e curioso, il lontano villaggio dei grandi umani...
Accanto allo gnomo, non poteva non sorgere il negozio dei giocattoli di Babbo Natale dove tutti i folletti sono in fermento e continuano a spostare e a preparare pacchi e pacchetti, svolgendo un lavoro frenetico e senza sosta.
Lungo il sentiero in mezzo ai monti e agli abeti innevati, appare improvvisamente la grande slitta di babbo Natale. Eccola proprio in mezzo alla scena, illuminata dalla flebile luce dei lampioni, già pronta alla notte e al viaggio più importante di tutto l'anno. Mentre i suoi aiutanti lavorano, lui, il grande protagonista vestito di rosso, inforca gli occhiali e dopo essersi accarezzato la barba candida, controlla scrupolosamente la lunga lista, prima di salire a bordo per partire a portare i doni a tutti i bimbi bravi del mondo.
Alle sue spalle un piccolo Elfo aiutante sta controllando la buchetta della posta, sotto la quale un pupazzo di neve sembra proprio vigilare il suo lavoro. Col suo buffo cappello e le scarpette con i campanelli nelle punte, il giovane Elfo è uscito a prendere le ultime lettere arrivate appena in tempo, scritte forse da qualche bimbo un po’ in ritardo, mentre dentro la casa nel frattempo gli altri elfi sono affaccendati e riempiono i piccoli vagoni colorati di bambole, orsacchiotti e doni ogni tipo.
Alle loro spalle il villaggio pare disegnato dalle abili mani di un pittore, mentre in lontananza le imponenti cime imbiancate, si preparano a rischiarare il buio della notte che sta sopraggiungendo.
Ai piedi della grande montagna ecco la casa dove la famiglia si sta preparando a festeggiare.
C'è la nonna che in giardino con la scusa di spazzare via la neve dalle scale, osserva la sua nipotina che in alto, sorretta dalle forti braccia del papà mette il puntale sulla cima del suo albero, sotto lo sguardo vigile e felice della mamma, che è già pronta con un cesto pieno di doni. Nel laghetto ghiacciato poco distante, la zia e il nipotino pattinano mentre i due cuginetti scivolano con lo slittino in una discesa improvvisata ma perfetta. La bambina invece è troppo pigra e infreddolita per gli sport invernali e ha preferito restare a costruire da sola il suo pupazzo di neve. Dopo avergli fatto le braccia con due rami, ora sta controllando quanto è altro mettendosi accanto a lui. Lo guarda soddisfatta e pensa “certo che col cilindro del nonno e la sciarpa del Vicenza calcio presa di nascosto dal cassetto del comodino di papà, è davvero elegante il mio pupazzo...”.
Proprio ai suoi piedi, un timido fiumiciattolo continua coraggiosamente a scorrere in mezzo alla neve e al ghiaccio, scavandosi un percorso fra i sassi fino al laghetto, ormai quasi completamente ghiacciato. Accanto al piccolo fiume in mezzo agli alberi spogli ecco la giostra dei bambini che con le loro risate hanno attirato una giovane lepre e un piccolo scoiattolino curioso, che nemmeno la presenza del cane di famiglia scappato dal recinto, è riuscito a spaventare.
Davanti alla giostra su una collinetta innevata, un coro Gospel intanto intona i canti preparandosi per lo spettacolo della notte di Natale.
Poco più avanti la ragazza infreddolita dentro al suo cappottino rosso, spinge faticosamente sul ponticello di pietra leggermente ghiacciato, la sua bicicletta blu col cesto pieno di doni e da portare a casa.
Ma ecco che l'arrivo del treno che gira in mezzo al villaggio rompe la magica quiete e mentre sulla galleria fra gli alberi si erge la casa degli orsetti, in mezzo alla ferrovia troneggia la grande pista di ghiaccio dove i pattinatori si esibiscono in allegre e divertenti acrobazie, mentre il solito ritardatario è ancora seduto sulla panchina a bordo pista che si allaccia frettolosamente i pattini per raggiungere i suoi amici.
Tutto intorno la città brulica di gente che passeggia lungo il sentiero.
Ci sono i due amici che chiacchierano seduti sul dondolo al riparo sotto l'allegra tettoia a righe bianche e rosse. E poi c'è il ragazzo che prima di tornare a casa si é fermato a comprare i regali per i suoi amici e ora è talmente carico di pacchi, che non riesce nemmeno più a vedere dove mette i piedi. Ma ecco sopraggiungere in senso opposto di fronte a lui una ragazza che avvolta nel suo eccentrico cappotto azzurro cammina a passo veloce con in mano una pericolosa e barcollante pila di libri che ahimè, le impedisce la visione... Ancora qualche passo e si scontrerà inevitabilmente col giovane pieno di pacchetti e  chissà forse da questo incontro scontro scoccherà la scintilla e il loro regalo sarà un nuovo amore.
Un po’ più in là una signora elegante con in mano un pacchetto e una busta, cammina insieme al suo cagnolino bianco sul sentiero sassoso che spunta in mezzo alla neve candida, mentre poco più avanti la mamma furba spinge il suo bimbo dentro a un passeggino speciale per la neve, che invece delle ruote ha il fondo di uno slittino.
Lì accanto possiamo vedere un'altra giovane mamma mentre aiuta suo figlio a trasportare i pattini. Lo tiene per mano e intanto si sta facendo raccontare se si è divertito sulla pista di ghiaccio insieme ai suoi amici.
Al di là dei binari ecco finalmente si apre la grande piazza con al centro l’abete decorato e illuminato e intorno la staccionata bianca arricchita dalle ghirlande natalizia. Le persone al suo interno passeggiano allegre fra le bancarelle e i chioschetti illuminati e nell’aria si respira una piacevole atmosfera di festa.
Nel primo chiosco pieno di decorazioni natalizie e addobbi vediamo subito affacciate una bimba con la sua mamma che guardano tutto cercando di scegliere cosa comprare.
Accanto al chiosco lì vicino una signora prepara delle belle ghirlande che poi infiocchetterà con abilità e esperienza e suo marito venderà lì accanto. I passanti si avvicinano le guardano incuriositi e portano via quelle più belle. Ora ci sono un bimbo con sua zia che con complicità scelgono quella più adatta da regalare alla mamma.
Un po’ più avanti quasi davanti al grande albero, un bimbo felice ha appena comprato una bella ghirlanda, ma è troppo grande per lui e allora scivola e ride felice in mezzo alla neve.
Dall’altra parte in una fontanella quasi completamente ghiacciata due uccellini cercano un po’ di acqua da bere. Lì vicino tre ragazzi seduti sulla panchina su un cumulo di neve chiacchierano, mentre un ragazzino lì accanto ha comprato una scatola di decorazioni di Natale e ora sta aspettando il suo bel pacchetto.
Nel chiosco lì vicino decorato da un grande fiocco di neve luminoso il padrone aspetta nuovi clienti interessati ai suoi buffi pupazzi di neve di polistirolo e ai suoi alberelli di Natale.
Ma ecco sopraggiungere da un lato un papà che sta trasportando un pesante albero mentre sua moglie e sua figlia camminano davanti a lui con qualche pacchetto in mano. Rallentano e guardano con discrezione e un pizzico di emozione una giovane coppia di sposi che sotto lo sguardo della loro bimba si scambia un romantico bacio proprio ai piedi dell’albero che ora finalmente si è acceso! E’ proprio un Natale di Famiglia!!!