sabato 30 aprile 2016

Il funerale dal tuo punto di vista

"Mamma ma quando uno muore dove va?"
"La sua anima va in cielo" (spero...)
"Ah, sì, me lo avevi detto... invece il corpo va in quello scatolone..."
"Ecco sì, non è proprio uno scatolone ma hai capito il concetto..."
"E poi vanno in quel giardino dove la gente va a parlare con i fiori"
"Hmmm... sì, più o meno...."
"Sì mamma, l'ho visto in televisione! Ma prima fanno l'ultima festa!!!" 
"Ecco diciamo che definire il funerale una festa mi sembra piuttosto avveniristico ma va bene anche così, in fondo in India è considerato una festa..."

Piselli e molto di più...

Pulire cinque chili di piselli insieme a papà è un modo come un altro per restare svegli e approfittarne per fare due chiacchiere e raccontarci la nostra quotidianeità. Tu nel frattempo dormivi ma anche quando ti sei svagliata ti sei rifiutata di collaborare perchè i piselli non li mangi ea quanto pare nemmeno li pulisci.
Risultato finale: un chilo e trecento grammi di piselli appena raccolti!

Bye bye lavanderia...

Dopo alcuni mesi di onorato servizio e dopo l'arrivo della grande casa di legno è arrivato il momento in cui possiamo salutare la bella lavanderia azzurra e rosa con la quale hai lavato e stirato più volte i vestiti dei tuoi bambolotti. Ora farà la gioia di qualche altra bambina e tu ti limiterai ad avere un piccolo ferro da stiro, rigorosamente rosa, con luci e suoni che naturalmente abbiamo già provveduto a comprare. Del resto Clarence non poteva certo uscire con i vestiti stropicciati!!!

Non sbalordirti se...

Dopo un sabato mattina insolito in cui papà è andato in bicicletta e noi siamo andate a bere il caffè con una mia amica che tu non conoscevi, mentre tornavamo a casa in macchina ti ho chiesto se andava tutto bene perchè ti avevo trovata stranamente taciturna. E' stato allora che tu mi hai detto: "mamma non sbalordirti se parlo poco quando incontro qualcuno che non conosco, perchè io mi intimidisco...".
Alice, io già mi sbalordisco di fronte al fatto che tu usi la parola "sbalordirti"...

venerdì 29 aprile 2016

Jasmine

Si chiama Jasmine, è grande e ha le orecchie lunghe, è morbida e viene sempre con te.
Ti segue a danza e poi di sera dorme nella tua camera. La vesti coni tuoi vestiti di quando eri più piccola e la svesti per andare a nanna. E' una grande coniglia che ti ha regalato la zia Amelia e che a quanto pare in questo periodo non ha rivali e ti piace più fi ogni altro gioco...

Il maglino

"Il maglino" ovvero lo scaldacuore è quel capo di abbigliamento che nel tuo armadio proprio non può mancare. Più delle felpe e delle maglie di lana il leggero scaldacuore o "maglino" come lo hai battezzato tu è quello che indossi più spesso. Adatto sopra i vestiti ma anche sopra alle magliette è presente nel tuo armadio in tante versioni: a maniche lunghe o corte, incrociato o dritto, elegante con i brillantini o semplice, con i bottoni o con un nastrino, a righe colorate o a tinta unita in rosa, fucsia, turchese, azzurro, giallo, bianco... E per combattere il freddo? La parola dì'ordine è sempre la stessa: "il maglino!"

giovedì 28 aprile 2016

Che occhio!

Guardi il mio cellulare nuovo e prima ancora che io possa notare qualcosa tu nella penombra davanti alla televisione subito sottolinei la differenza col mio vecchio telefono notando che il tondo in basso è diverso e non ha il quadratino in mezzo... 
Ma come diavolo hai fatto con un rapido sguardo a vedere  subito questo dettaglio e notare immediatamente che era diverso da prima???

Sandali eleganti

I tui nuovi sandali bianchi con gli strass ti piacciono, è evidente! 
Li hai guardati e dopo avermi regalato uno dei tuoi più incredibili "UAO!" abbinato ad un paio di occhi spalancati, senza nemmeno provarli ti sei immediatamente affrettata a dirmi "questi sandali però mi vanno, te lo dico già!"
Sono certa che non ti faranno nemmeno male e se anche le tue dita fossero strizzate in mezzo ai laccetti, tu avresti il coraggio di dirmi che sono assolutamente perfetti!
Speriamo che davvero ti vadano bene...
 

Shopping day

Cintura per te, sandali per noi due, gonne e pantaloni per te, pantaloni per me, calzini per me, calze e leggins per te, magliette e canotte per me, trousse da bagno per le nostre vacanze... E per papà? Papà come sempre: "UDOBEMME!" (nudo come un verme!)
Questa volta lo abbiamo lasciato in mutande ( in tutti i sensi) ma dobbiamo cominciare ad organizzarci per il suo compleanno...

Il giorno delle farfalle...

Le mutande con le farfalle e la maglia con le farfale sono le cose che ti ho comprato ma in realtà con le farfalle oggi ti avrei preso tutto: le ciabatte, il cappellino e tutto ciò che di farfalloso mi è capitato fra le mani... E lo shopping day è appena a metà...

La casa delle bambole

Dopo aver giocato per un paio di mesi con la casa fatta con gli scatoloni di cartone che io avevo assemblato e che poi avevamo decorato insieme oggi è arrivata quella "vera" uguale a quella che avevi visto l'altro giorno in un negozio. 
E' bellissima e ha anche il terrazzo nella soffitta... 
Di legno, rosa con i fiori alle finestre e le scale interne.
Io te l'ho montata e poi l'abbiamo arredata insieme. 
Certo che stasera non è stato affatto facile buttare via la "nostra" casa e ametto che mi è dispiaciuto molto, ma sono certa che con questa riuscirai a giocare meglio.

mercoledì 27 aprile 2016

Scherzo serale

Mentre ti lavi i denti sgaiattolo sotto le coperte del tuo letto e ti aspetto lì. Tu non te ne accorgi enon mi vedi e trovando le mie scarpe ai piedi del tuo letto scrolli il groppone mentre le porti nella mia camera. Poi torni e senza mai smettere di chiacchierare alzi lo sguardo e incroci il mio e allora tutti scoppiamo aridere...
Non te lo aspettavi!

Prendi un giorno normale e trasformalo in un giorno speciale...

Prendi un giorno normale e decidi di trasformarlo in un giorno speciale. 
Entra in libreria e compra uno splendido libro da leggere insieme a tua figlia poi metti nel bagagliaio della macchina il libro, la coperta da pic nic, una bottigia d'acqua, un cuscino e vai a prenderla da scuola in anticipo senza dirle nulla. Mentre tornate a casa raccontale che nel pomeriggio dopo la sua nanna forse farete qualche gioco insieme e non svelarle i tuoi programmi. Poi portala al parco e dopo aver steso la coperta all'ombra davanti al laghetto stenditi insieme a lei e inizia a leggerle il libro... 
Ecco la magia di uno splendido pomeriggio di primavera, fatto di erba, di fiori, e di una mamma e una figlia che si coccolano e si prendono cura l'una dell'altra di fronte a un panorama stupendo.
 

martedì 26 aprile 2016

"... se vuoi..."

"Mamma se di notte non riesci a dormire, se hai bisogno di un mio abbraccio, se mi vuoi avere vicino, guarda che puoi venirmi a prendere nel mio letto e portarmi da te... Te lo ricordi vero?"
Grazie Alice, me lo ricordavo ma sentirti dire che se ho bisogno/voglia di te posso venire a cercarti mi a già stare meglio...

Discorsi strani...

E poi mentre in macchina ti acompagno a lezione di danza tu inizi un discorso strano, non ricordo nemmeno come... Mi parli di cosa succederebbe se papà ed io ci separassimo, ti incupisci, ti rattristi e mi dici che poi tu dovresti scegliere e che "ti cambierebbe la vita".
Ti ascolto con attenzione e intanto mi domando come mai ti siano venute in mente queste cose e dove tu le possa aver sentite... Prima di scendere ti rassicuro e mentre lo faccio vedo il tuo viso più sereno.  

lunedì 25 aprile 2016

Un amore "grande"

Ci sono grandi amori e amori grandi.
Quello per Leo è stato un grande amore, che è sopravvissuto alla distanza per almeno due anni.
E poi c'è quello per Riccardo che è un amore grande, nel senso che lui è grande e tu ti sei infatuata di lui...
Nessuno mi toglierà dalla testa che il suo fascino per te sta innanzi tutto nel nome, identico a quello di papà e nei suoi capelli brizzolati che dritti in testa ricordano davvero tanto i capelli di papino...
E quando ti vedo arrossire di fronte ai suoi complimenti mi intenerisco e ricordo quando ero io la bambina invaghita di qualche ragazzo amico di mia sorella o di mio fratello...
E quando oggi a Mirabilandia passando dalla zona dove lo hai incontrato l'ultima volta mi hai guardata e mi hai detto: "chissà magari anche oggi incontriamo proprio qui Riccardo e forse mi abbraccia come l'altro giorno...", ti ho sorriso e ho pensato che sì: questo Riccardo ti piace proprio!

Dal tuo armadio...

Dopo aver deciso di trascorrere questa giornata a Ravenna dai nonni, ci siamo prpeparate per andare a fargli una sorpresa. Io con i miei soliti jeans e la prima maglia pulita presa a caso dal mio armadio e tu  che invece hai cominciato a fare tutte le valutazioni del caso: vorrei una gonna, ma la vorrei lunga e magari bianca... e poi vorrei... il reggiseno!
Per la gonna non è stato difficile accontentarti visto che ormai la tua preferita è indubbiamente quella con la parte alta in jeans e il fondo in pizzo san gallo bianco con i ricami rosa e azzurrini. Per il reggiseno ho tentato di spiegarti che non mi sembrava un'idea molto intelligente quella di tenere tutto il giorno uno scomodo  "reggititte", ma tu hai deciso di provare con la promessa che se ti darà fastidio lo toglieremo però in privato: solo tu ed io. Perchè ormai ils enso del pudore fa parte di te...

Che festa è oggi?

Quando stamattina sei arrivata nel lettone per radio parlavano del 25 aprile e tu che fino a quel momento eri semplicemente felice per un giorno in più da stare a casa, ti sei incuriosita di fronte a questa "strana festa". Allora ci hai chiesto spiegazioni e prima io e poi papà ti abbiamo raccontato con parole semplici che il nostro paese non è sempre stato così come lo vedi e che c'è stato un tempo, nemmeno troppo lontano, in cui la libertà era un sogno difficile da raggoungere. 
Tu ci hai ascoltato in silenzio anche se credo che in realtà non riesci a immaginare un mondo diverso da quello in cui sei nata e cresciuta.
 

Pessimo risveglio

In questo lunedì di festa mi sveglio con quella dolorosa sensazione che mi opprime il petto: è l'ansia: ormai la riconosco. 
Spesso non so sa cosa sia generata ma la riconosco sempre.
Cero di guardarmi attorno e mi ripetoi che va tutto bene, mi stringo a papà e respiro profondamente con la consapevolezza che quello di oggi è un pessimo risveglio...

domenica 24 aprile 2016

Allo spettacolo di danza

Allo spettacolo di danza il rituale è sempre più o meno lo stesso che si ripete: tu balli, euforicae  felice; io guardo emozionata e commossa; papà semplicemente resiste.
E mentre mi asciugo le lacrime lo osservo e sono certa che credo che si continui a domandare come fa a piacerti la danza classica e intanto io continuo a chiedermi fino a quando resisterà a venirti a vedere...Oggi ha addirittura rinunciato a vedere il oto GP... se questo non è amore!!!

I cartelli con la iena

Mentre siamo in macchina diretti al tuo spettacolo di ballo, tu dal sedile posteriore cominci a chiedere con insistenza cosa significano i cartelli che vedi a bordo strada, quelli con la "iena". Certi che non ci possono essere dalle nostre parti cartelli una iena disegnata sopra e incuriositi da ciò che puoi aver visto abbiamo iniziato a cercare il fantomatico cartello che alla fine si è rivelato essere il cartello "attenzione passaggio cervi". 
mentre ti spiegavamo il significato di quel segnale stradale ci veniva da sorridere all'idea che tu potessi davvero aver immaginato un cartello con una iena...

sabato 23 aprile 2016

Passeggiata mattutina

Prendi un normale sabato mattina e invece di tuffarti subito nella solita routine colazione/spesa, aggiungi una meta prima del resto e approfittando del clima mite e del bel sole dirigiti in una delle tante belle località della nostra riviera a fare una passeggiata. 
I protagonisti sonosempre gli stessi: tu, papà ed io.
E' così che ci siamo ritrovati a passeggiare fra le barche a Cesenatico e dopo aver quasi comprato una borsa per me, aver scelto la futura casa delle bambole per te e aver bevuto un caffè, caricati di una nuova energia abbiam affrontato la spesa molto più rilassati.
Bel modo di iniziare il week end!
 

venerdì 22 aprile 2016

Processionarie in terrazza

Quando scopri di avere i bruchi in terrazza e hai il fondato dubbio che non si tratti di semplci e banali bruchi ma della terribile e infestante processionaria, allora capisci che vale tutto e che per debellare i bruchi potresti anche improvvisamente dare fuoco alla casa. In fondo sarebbe un'idea: così la processionaria sarebbe debellata e tu Alce non avresti più paura di andare in balcone aprendere la pappa di Heidi...

Quando la Puglia incontra la Scozia...

Fra i tanti viaggi che papà ed io abbiamo fatto insieme prima e dopo il tuo arrivo Alice, alcuni hanno un posto speciale fra i miei ricordi. Uno di questi è il viaggio in Scozia. In mezzo alla nebbia che si intrecciava col freddo di fine anno, improvvisamente apparivano le simpaticissime mucche capellone e quei meravigliosi castelli ti trasportavano subito in una magica atmosfera perfetta per un film horror.
Ma la Scozia non è solo immagini di panorami mozzafiato, la Scozia ha anche il sapore del salmone affumicato, mangiato in un pub insieme all'inzalata o in macchina in mezzo a un pezzo di pane scuro...
Ecco ieri quando ho comprato al supermercatonquella busta di salmone affumicato mi sono fatta tentare proprio da quella scritta "scozzese" che sembrava fatta apposta per aprire il mio cassetto dei ricordi. E oggi non trovando lo stesso pane per accompagnare il salmone ho pensato di usare i taralli pugliesi aromatizzati con i semi di finocchio... 
Non ero convintissima Alice, ma il sacchettino era lì in mezzo a tutto il resto sul ripiano della cucina e visto che nè a a te nè a papà piacciono, so già che li dovrò finire io così ho tentato. E così mentre quei sapori così lontani si fondevano assieme nella mia bocca, ho scoperto che quando la Puglia incontra la Scozia si pottiene un mix incredibilmente buono!
E ho finito il salmone, ma noni taralli...
 

Disegni mattutini

Questa mattina abbiamo niziato sfogliando i disegni fatti da te ieri a scuola: uno era un grande foglio rosa piegato e diviso in quattro parti e in ognuna avevi disegnato uno di noi: papà, tu, io e Heidi. Mi piace questa idea che hai avuto di avere ognuno il suo piccolo quarto di foglio pur stando tutti insieme sullo stesso disegno, ogn membro della famiglia ha il suo spazio privato...
Poi mi hai dato il secondo disegno: un cuore con dentro in una metà una bimba, tu e nell'altra una mamma, io. ecco,di fronte aquel disegno io mi sono emozionata e commossa e ho inizato subito facendo la "mamma fontana!"

giovedì 21 aprile 2016

Benvenuta a casa Judy!

Judy, la bella e furba conigietta protagonista del cartone animato Zootropolis è arrivata a csa nostra oggi. L'ho vista e "mi si è attaccata addosso". Non ho nemmeno saputo resistere alla tentazione di venirti a prendere a scuola con il tuo regalo per te. 
E le tue urla di gioia mentre mi correvi incontro a bracia aperta quando l'hai vista sono state il tuo regalo per me.

Srane domande...

"Mamma perchè Melissa è lunga?"
Ecco alice definire lunga una persona mi fa sorridere.... Melissa è alta e counque nons o perchè lo sia immagino che la sua mamma o il suo papà fossero alti... o lunghi se preferisci dire così...
 

Il tuo ragionamento

Oggi mentre ti accompagnavo a scuola mi hai chiesto di venirti a prendere all'una e un quarto. Mi hai spiegato che il giovedì vorresti tornare a casa per riposarti visto che poi hai danza e in serata c'è masterchef bimbi. 
Un ragionamento che mi ha stupita per la maturità. Vediamo se davvero quando tornerai a casa sarà per dormire o se il tuo era soltanto un banale pretesto.

Come in vacanza...

Come in albergo, questa mattina abbiamo fatto colazione col panetostat. Con la marmellata io con la nutella tu. E mentre il profumo di pane misto all'odore della spremuta e del caffè appena fatto si spargevano per la casa, ho pensato che la colazione resta sempre in assoluto il mio pasto preferito.

Il mio personale raggio di sole...

Mi sveglio presto e resto abbracciata a papà a dormire ancora un pochino. Alle mie spalle un bel pezzo di letto vuoto noi due stretti vicini vicini nella sua metà.
Poi arrivi tu e lui ti abbraccia dall'altro lato e resta lì stretto come l'affettato in mezzo a un panino o per dirla in un modo più poetico: beato fra le donne...
Resiste poco e appena può sgaiattola fuori dal letto lasciandocì lì una accanto all'alra.
Ho ancora sonno ma apro un occhio e vedo la tua faccia appena svaglia con gli occhi un po' gonfi e quel sorriso sornione che solo a quest'ora riesci a fare...
Ti guardo e penso "eccolo qui, il mio personale raggio di sole!"
Con un inizio così so che oggi sarà un buon giorno.
 

mercoledì 20 aprile 2016

Ricordi dal passato...

Come spesso capita in questa era tecnologica è facebook con i suoi link a ricordarmi all'improvviso ciò che vivevo inun passato lontano eppure così vivo dentro di me. 
Era il 20 aprile 2010 quando quel freddo ambulatorio si è improvvisamente riempito della musica più bella e io ho sentito per la prima volta quel suono che mai più avrei dimenticato: il tuo piccolo cuore battere forte... 
Nel viaggio di ritorno, in macchina, fra l'emozione e le lacrime ho finalmene urlato al mondo la mia gioia e la mia paura e ho reso pubblico il mio blog che nessuno fino a quel giorno aveva mai letto. 
Grazie facebook mi hai ricordato uno degli attimi più belli della mia vita...

Cose che "fanno famiglia"

Ci sono cose che nel mio immaginario "fanno indiscutibilmente famiglia".
La colazione a letto la domenica mattina conle briciole che si spargono ovunque forse per ricordarci per tuttta la settimana quel momento, le serate sul divano abbracciati davanti alla televisione con te che guardi il film mentre noi dormiamo, il pic nic di ferragosto con te che vorresti già mangiare alle 11:30, le cotolette della domenica che poi io e papà le mangiamo anche il lunedì ma tu no perchè come dici sempre "non sei da avanzi", le tigelle in qualsiasi giorno della settimana, il saluto dal terrazzo a papà quando di mattina va a lavorare sempre in pigiama indipendentemente dal clima, le vacanze con lo stress delle valigie quando si parte e quello più grande quando si torna, i weeek end d'estate andando al mare in bicicletta con te che comodamente seduta dietro a uno di noi hai anche il coraggio di dire che "è faticoso", le passeggiate mattutine a Riccione guardando attorno la gente strana che si aggira per le strade, i biscotti fatti in casa anche con trenta gradi fuori, le sciate insieme con papà che pensa che tu sia quella da seguire e io che intanto alle sue spalle ruzzolo giù per il monte, la spremuta d'arancia che però non deve avere i filetti seno tu non la bevi e da domani mattina anche il pane tostato nel nuovo tostapane.
Non sapevo di volerlo così tanto fino a quando non l'ho avuto oggi!

A maniche corte

Fra le cinquenni della tua scuola le maniche corte sotto al grembiule sono una conquista di queste prime giornate di primavera. Pensavo fosse solo una tua voglia invece oggi appena ti ho accompagnata a scuola una delle tue amichette mi ha subito fatto notare che anche lei aveva una bella maglietta a maniche corte e allora ho capito che è importante un po' per tutte voi e chi ancora non le ha resta un po' tagliato fuori da questa "nuova moda".

martedì 19 aprile 2016

Di chi sono i calzini?

Sapevo che sarebbe successo ma pensavo che sarebbero passati ancora alcuni anni. 
Invece il momento in cui ho tolto dallo stendipanni i tuoi calzini pensando che fossero i miei è appena successo... 
Evidentemente Alice, la differenza di poco più di sei numeri fra i nostri piedi non è più così evidente...
Ora è il caos totale...

Un mini papà

Staattina sei arrivata da noi con un sorriso smagliante e un passo allegro che ci ha strappato un sorriso inaspettato e poi ti sei messa raggomitolata vicina a papà e io guardandovi ho pensato subito che sei sempre più uguale a lui, solo con i capelli più lunghi...  Non sono riuscita a trattenere questo mio pensiero e ti ho detto "sai Alice quando eri nel mio pancione ho sperato tanto che tu assomigliassi a papà e ora posso dirti che sei proprio un mini papà!"... Così quando non c'è lui guardo te...

lunedì 18 aprile 2016

Dal dentista... la tua prima volta...

Eccoci qua, la tua prima volta dal dentista. 
Ti ho vista spaventata ma piu' pronta del solito ad affrontare questa prova! 
Hai superato la tua paura e nonostante la tensione hai mantenuto la tua promessa e non hai pianto e io ho vinto la mia scommessa con papà!
Brava la mia piccola grande Alice che cresce e diventa ogni giorno più forte.
Un regalo questa volta te lo sei proprio meritato!

Astaraduno con i cuccioli..

Approfittando del fatto che molte scuole erano chiuse per le elezioni oggi avevamo organizzato un astaraduno di famiglia con i bimbi al seguito. Così dopo la colazione tu ed io ci siamo preparate per andare al nostro appuntamento e mentre io chiacchieravo e bevevo il caffè tu ti intrattenevi con le tue nuove amcihe di asta... Perchè asta è anche e soprattutto AMICIZIA! E a quando pare è amicizia senza età!

domenica 17 aprile 2016

Vestito sì, ma meglio se lungo e bianco!

Da sempre ami le gonne, non strette ma a balze oppure di quelle larghe che fanno la ruota. Ma un vestito è anche meglio di una gonna. Se poi il vestito è lungo allora è ancora più bello. E se è lungo, bianco e fa la ruota allora è perfetto. 
No, non stiamo parlando di un vestito da sposa ma di un "semplice" abito con cui tu potresti anche solo andare a fare banalmente la spesa al supermercato...
Perchè tu sei femmina dentro e fuori...

 

Benvenuti a Villa Arzilla

Con l'arrivo di "Panna" e con la messa in opera del "Villaggio della salute" ora "Villa Arzilla" ovvero la nuova casa delle tartaruga è ufficiialmente inaugurata. E io proprio come quando ero bambina mi ritrovo a guardare i loro movienti e il tempo mentre le osservo sembra quasi rallentare... Il nostro angolo di "giardino zen" ha proprio un effetto rilassante!

sabato 16 aprile 2016

L'accappatoio dei ricordi

Ricordo perfettamente quel giorno.
Ricordo il tempo rallentato da una paura troppo grande da gestire.
Ricordo che mi sentivo in un surreale stato di ibernazione.
Ricordo il freddo che veniva da dentro, quel senso di vuoto e la testa immersa in una nebbia inesistente.
Ricordo il vano tentativo di riappropriarmi di una normalità che non intravedevo nemmeno all'orizzonte.
Ricordo il silenzio di parole e il frastuono di pensieri.
Ricordo di essere entrata in quel negozio per raccontare a me stessa e agli altri che andava tutto bene.
Nel negozio di biancheria per la casa, fra tutte le cose esposte ho visto uno stand con appesi degli accappatoi per bambini. Mi sono avvicinata e con indifferenza e distacco e ho cercato un accappatoio per te.
Ne avevi bisogno?
Forse.
Non lo so.
In effetti questo proprio non lo ricordo.
Ti era grande evidentemente grande.
Ma io sentivo il bisogno di non uscire da quel negozio a mani vuote. Credevo che una busta nel carrello a conferma è un po' di "sano" shopping sarebbe, stata la dimostrazione che non c'era nulla di strano.
Fra tutti quelli esposti ne ho toccato uno. Gli altri nemmeno li ricordo...
Ti era evidentemente grande. Molto grande, troppo grande.
Ma forse credo che comprarlo così grande fosse un modo per illudermi che ti avrei davvero vista crescere lì dentro, che ti avrei vista diventare grande come quel l'accappatoio.
Era bello, rosa con Minnie e indubbiamente era di ottima qualità: spugna dentro ciniglia fuori.
Il prezzo in un altro momento lo avrebbe immediatamente escluso dalla mia scelta.
Ripensandoci ora nemmeno io credo di aver mai avuto un accappatoio così caro.
Ma in quel momento il valore dei soldi era incredibilmente inesistente per me.
Nulla lo era.
Di lì a pochi giorni mi avrebbero operata per tentare di rimuovere quel cancro che io sentivo di avere da mesi, ma che la scienza aveva scoperto solo pochi giorni prima. Tutto il resto era lontano e non contava più nulla.
Nemmeno i soldi erano importanti.
L'ho preso senza soffermarmi troppo sulla decisione e sono uscita dal negozio nello stesso stato di trance in cui ero entrata, solo con una busta nel carrello con dentro un accappatoio di almeno due taglie più grandi di te...
Da allora e per tutto questo tempo è stato il tuo accappatoio: appeso al termosifone del bagno ti ha accolta e asciugata dopo ogni doccia e dopo ogni bagno.
All'inizio quasi ti ci perdevi dentro...
Poi sei cresciuta e l'accappatoio ha smesso di essere troppo grande per te ma ha continuato a ricordarmi quel drammatico giorno in cui lo avevo comprato.
Ogni volta che lo indossavi notavo quanto eri cresciuta e pensavo a quanta paura di non vederti crescere avevo avuto...
Dopo ogni tuo bagno ed ogni tua doccia mentre tu sorridevi tutta bagnata e ti stringevi nella morbida spugna, quel pensiero per un istante mi attraversava...
Non credo fosse ancora diventato così piccolo per te da doverlo dare via, ma credo fosse arrivato per me il momento in cui non volevo più averlo lì a ricordarmi quella grande paura e quel giorno terribile.

venerdì 15 aprile 2016

Un pensiero...

Quando vieni a sapere di un bambino che conosci che sta male non puoi restare indifferente. Un bambino che soffre è sempre un pensiero difficile da accettare, se poi addirittura lo conosci diventa inaccettabile. E alloroa ti chiedi perchè, e speri che sia solo un falso allarme e cerchi di pensare ad altro ma non ci riesci... la mente gira ma torna sempre lì... Pensi a lui, alla sua famiglia, ai suoi genitori e pui solo immaginare il loro stato d'animo. E tutti i  tuoi problemi diventano improvvisamente minuscoli...

giovedì 14 aprile 2016

Voglia di stare insieme...

Voglia di stare insieme, voglia di te e di me, voglia di mamma e figlia, voglia di tempo per noi... E allora sai che ti dico Alice? Domattina tu avrai una bella sorpresa e quando ti sveglierai invece di andare a scuola per mezza giornata starai addirittura a casa tutto il giorno. Andremo insieme al mercato e poi dalla nonna e ci godremo una bella giornata mamma/figlia...

La stagione della rinascita

Primavera, la stagione della rinascita, la stagione del risveglio della natura, la stagione della fine del letargo, la stagione in cui tu ricominci a giocare col tuo amico Santiago e quando lui si fa male tu piangi... Primavera: la stagione degliamori, a qualsiasi età...

mercoledì 13 aprile 2016

Mercato

Adoro il mercato, soprattutto quando fra le bancarelle gironzolo in compagnia di un'amica. E mentre passeggio e guardo le cose appese nelle bancarelle, penso a quanto sono lontani quei giorni in cui mi sono sentita esclusa a causa della mia età e mi rendo conto che davvero a volte certe persone è meglio perderle che trovarle, perchè andandosene lasciano il posto ad altre persone e conoscendole tu ti chiedi ogni volta come hai potuto non incontrarle prima...

martedì 12 aprile 2016

Cose di casa nostra

Di solito nelle case la tavola su cui si mangia è quadrato o rettangolare e i piatti sono rotondi o ovali. Ma a casanostra si sa, niente è "normale", così capita che la tavola sia rotonda e i piatti quadrati... E finalmente abbiamo comprato i piatti nuovi che non sono coloratissimi come li avrei voluti io ma almeno sono tutti sani e tutti uguali... Ora non ci saranno più discussioni su chi deve avere il piatto uguale a papà.

lunedì 11 aprile 2016

Un perfetto lunedì mattina

Un lunedì mattina assolutament perfetto, passeggiando per Rimini con un'amica, chiacchierando del più e del meno e parlando di cose importanti, comprando cose futili e cercando cose utili, un lunedì mattina fra risate e shopping, senza cellulare a ricordarci che "asta chiama", senza guardare ai tag, senza pensare agli up, senza accettare i post... Un lunedì mattina semplicemente bello. Ne avevo proprio bisogno, grazie Meli
Grazie 

domenica 10 aprile 2016

Emozione e commozione per tutti!

In macchina papà ti mette una canzone: tu riconosci chi canta Bob Dylan e canti la stessa versione in italiano, quella fatta da De Gregori. Papà guida e intanto mentre ti ascolta si emoziona... Vedo i suoi occhi inumidirsi dietro gli occhiali da sole e la bocca trattenere la commozione. Non l'ho mai visto così nemmeno quando si è sposato, ma non sono affatto gelosa: vederlo così emoziona e commuove me...

sabato 9 aprile 2016

Alla scoperta del bordeaux

In un mondo fatto di rosa, fucsia, viola e lilla, in un mondo dove i brillantini la fanno da padroni, in un mondo dove l'azzurro è entrato solo grazie aa Elsa, la famosissima regina del ghiaccio, oggi hai imparato a conoscre il bordeux. 
A dire la verità io pensavo che tu lo conscessi già ma mi sbagliavo.

Latte, caffè e ... panna!

Dopo Latte, la tua tartaruga e Caffé, la mia che purtroppoo è morta quasi subito, ora è arrivato il momento di avere una tartaruga tutta di papà. Oggi la siamo andati a prendere è più piccola di quello che avevo pensato. Io l'avrei chiamata Birra ma tu hai scelto di chiamarla Panna... Ora il nuovo recinto penderà finalmente vita!

venerdì 8 aprile 2016

Mano nella mano con...

Al concerto tu non sei in forma, sembri stanca e credo che tu lo sia. Se non ti avessi sentita chiedere di andare al cncerto almeno una volta al giorno nelle ultime settimane, mi domanderei cosa ci siamo venuti a fare... oi arriva l'intervallo e tu e papà fate due passi per sgranchirvi le gambe...
E quando torni ti brillano gli occhi e con euforia mi racconti che "lui" si  è avvicinato a te e ti ha dato la mano...

Una sorpresa per te

Alla fine di una settimana con la febbre oggi è finalmente arrivato il giorno della sorpresa: il concerto di "De Gregori". Tu ci ssei rimasta malissimo quando ti abbiamo detto la bugia che non potevamo andarci perchè avevamo una conferenza... Oggi staremo tappate in casa fino all'ora del concerto nella speranza che la febbre non ritorni... Dita incorciate allora...

giovedì 7 aprile 2016

Una cena scelta da te

In questa settimana di alti e bassi fra febbre e normalità abbiamo giocato, disegnato, a volte litigato e più spesso riso, ci siamo coccolate, baciate, abbraciate e abbiamo studiato insieme i menù per le nostre cene. Ecco Alice il tuo importante contributo sulla scelta per il menù serale è stato l'elementochemifaceva notare le differenze fra il tempo assato insieme quando eri piccina e quello che trascorriamo adesso...

Non mamma ma mimma

Quando sono dolce per te mi trasformo e non sono più mamma: divento "mimma", detto sempre con un tono dolce e abbinato a un caloroso abbraccio. Mi piace quando mi chiami "Mimma", perchè è il tuo modo speciale di rivolgerti a me, perchè lo hai inventato tu e perchè è solo nostro, solo mio...

mercoledì 6 aprile 2016

Case e molto di più...

Notando che tu ormai non giochi più con la casetta di legno che ti abbiamo regalato quando eri più piccola, e vedendo che invece preferisci quella più grande, di cartone, che io e te abbiamo fatto un po' approssimativamente in un pomeriggio di questo inverno, oggi ti ho proposto di scegliere insieme unanuova casetta di legno che poi avremmo comprato in internet. Inizialmente mi hai detto di sì e ti seiinformata sulledimensione della casa,ma poi quando hai capito che la nuova cas di legno avrebbe preso il posto di quella di cartone, mi hai guardata con quegli occhioni interrogativi che ricordo dal primo giorno della tua vita e mi hai detto: "ma io non voglio dare via la casa di cartone mamma! Questa me l'hai fatta tu, i la voglio tenere..."
Ecco, questo mi acedi voi bambini.
Non è più bello ciò che è più perfetto e nemmeno ciò che costa di più: per voi è più bello ciò che a un valore sentimentale, anche se è una casa di carta... perchè se è fatta dalla mamma è mille volte meglio di quella col balcone comprata in internet... 

La cura

Mi sveglio e poco dopo le note di "la cura" di Battiato arrivano al mio cure e mentre riascolto le parole  "E guarirai da tutte le malattie perché sei un essere speciale ed io, avrò cura di te." il passato il prsente e il futuro si intrecciano in un mix di emzioni.
Nemmeno queta volta sono ruscita a trattenere le lacrime.
Non ci riesco mai quando sento questa canzone.
Le stesse lacrime di quel giorno, su quella spiaggia bianchissima quando mentre stringevo la mano di papà, mentre per la prima volta mi infilava la fede al dito gli ho sentito pronunciare la frase: "prometto di esserti fedele sempre, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia. E di amarti e onorarti tutti i giorni della mia vita"
Mai parole sono state più vere...
Buongiorno mondo, oggi è iniziata così...  
 

martedì 5 aprile 2016

Non fiori d'arancio ma spade oggi per te...

E poi capita che in un tardo pomeriggio arrivi a chiamarti un tuo "amico" che forse è un po' più di un amico anche se tu dici di no... E capita che ti recipiti fuori dimenticandoti di tutto quello che stavi facendoprima che il campanello suonasse... E capita che non ci pensinemmeno un istante a dire di no e sei subito pronta a uscire anche se vorresti la gonna e insisti per averla... E capita che i chiedi la treccia prima di uscire "perchè con la treccia mamma sono più bella...." E capita che per le scale mentre gli vai incontro ti sistemi la treccia sulla spalla... come Elsa... E ancora capita che quando vengo a prenderti prima di andarmene via da sola, perchè tu mi hai chiesto di poter restare ancora a giocare, io ti trovi che salti sul letto insieme al tuo amico e a un altro bimbo, con ai piedi dei calzini grigi con Snoopy, indubbiamente da maschietto e in mano una luminosissima spada che non fosse per il colore viola direi che di femminile non ha davvero nulla...
Oggi sono certa che nei tuoi giochi per una volta non ci saranno fiori d'arancio!!! Era ora...

Ora so perchè

Quando stasera ho ricevuto quel messaggio e l'ho letto, sono stata travolta da una forte emozione e ho sono stata catapultata in un viaggio indietro nel tempo. In quelle parole che mi raccontavano il mio "tempo delle mele" ho improvvisamente ritrovato la ragazzina che ero, piena di speranze, di sogni e di illusioni, ho ripensato ai pomeriggi trascorsi a casa di un'amica con l'obiettivo di studiare e che finivano sempre allo stesso modo: ascoltando Cocciante e parlando dei nostri batticuori, ho rivisto la mia ingenuità, le risate senza pensieri, la paura per una interrogazione, ho ricordato i primi amori... le prime brucianti e indelebili delusioni...
E ho capito il senso di questo blog che va oltre al mio regalo per te Alice...
È bello ritrovarsi oltre 20 anni dopo (se mi fermo a contare bene realizzo che siamo più vicini ai 30...), più grandi, più sagge, in effetti molto diverse, ma in fon dei conti, a pensarci bene anche un po' uguali, indubbiamente con più pensieri e con meno spensieratezza, di sicuro con più consapevolezze e con dei sogni diversi da allora, ma di certo con la stessa voglia di ridere insieme..
Ora so perché lo scrivo... e so anche perché smettere sarebbe un vero peccato, perché a volte all'improvviso qualcuno lontano nel tempo e nello spazio viene raggiunto dalle mie parole e decide di bussare alla mia vita, aprendo la porta dei ricordi per regalarmi una bella emozione ...
E anche se a volte mi sembra una follia e ogni giorno è più difficile trovare il tempo di aggiornarlo... Eccomi qui per una volta non a scrivere di te, non per raccontare di una bimba che  cresce,  ma per parlare di me, di come è cresciuta (forse avrei dovuto dire invecchiata) una mamma...
Grazie...

Gelato a merenda

La merendadi oggi prevedeva gelato panna e cioccolato.
Uno per me e uno per te, per la tua faccia, per le tue mani, per i tuoi capelli, per la tua gonna, per  la tua maglia e per tutto quello che eranel tuo pericolosissimo raggio di azione...
E per fortuna che era il cono piccolo!
Certo che se scegliessi dei gusti chenon fossero cosi "marroni"...

"Un goccio"

"Un goccio" il tuo buffissimo modo di dire "un po'". 
"Alice hai fame?"
"Solo un goccio mamma"...
E io ogni volta che lo sento penso che ti voglio "un mare" di bene... che poi sarebbero tantissime gocce esse insieme...

lunedì 4 aprile 2016

Finalmente lunedì

Alla fine di un weekend come quello che è appena passato non posso non essere felice che sia finalmente lunedì! E allora approfitto della tua influenza per godere di te e delle tue cose buffe. Ti guardo che con i pennelli in mano pasticci sui fogli di carta e ti ascolto mentre ripeti soddisfatta "mi piace pennellare...".Poi ti porto in braccio di sopra consapevole che sarà una delle ultime volte che riuscirò a farlo e mentre ti attacci al mio colo sorrido e ti dico "Koalizzati" che fra di noi significa "abbracciami forte come farebbe un koala con la sua mamma".
E sai una cosa Alice? Anche a me piace quando pennelli, (perchè tu non dipingi ma pennelli...) e mi ancora di più tanto quando ci "koalizziamo...".
 

domenica 3 aprile 2016

Un week end da paura

Un week end da paura quello che è appena finito con una seconda gita al pronto soccorso... questa volta dietro consiglio della guardia medica... Una febbre che non scende e la corsa in ospedale con la paura che ci fosse davvero qualcosa che non va. 
Io prima di partire ho messo in borsa il carica batterie... nel timore di dover passare lì la notte. Eh già perchè papà pensava di essere l'unico ad aver paura di dover passare la notte in ospedale, ma io ormai so leggere anche i suoi silenzi...
E mentre lui va... io seduta vicina a te sul sedile di dietro ti racconto che vatutto bene e che di certo torneremo a casa fra poco... Magari se lo dico ci credo anche io...

sabato 2 aprile 2016

Un sabato con finale a sorpresa...

Alla fine di un sabato inaspettataente meno pesante di quello che avevo preventivato, mentre in macchina mi godevo la soddisfazione per essere riuscita a portare a termine il mio proposito di "rimanere in equilibrio",  ti ho guardata sul sedile posteriore e ti ho vista molto stanca. Poi ti sei svegliata e mi hai detto che avevi mal di testa. 
Una volta a casa abbiamo scoperto che avevi la febbre alta e poco dopo ci hai detto che non riuscivi a respirare...
Anche noi abbiamo smesso  di respirare... e ci siamo precipitati al pronto soccorso...
Ecco la gita al pronto soccorso mi fa improvvisamente sentire in "equilibrio precario..."
 

Giusto o meglio?

Oggi mi sono trovata a riflettere su ciò che è giusto e su ciò che è meglio per me... e mi sono chiesta perchè queste due cose non coincidono quasi mai. 
Ho pensato e ripensato e alla fine ho scelto di fare ciò che era più giusto...
Oggi verrò anche io con te e papà dai nonni.
So che tu ne sarai feliccissima e questo mi basta a prendere la mia decisione.
Io troverò il modo di restare in equilibrio e lo farò per te.
 

venerdì 1 aprile 2016

Passi di danza

E quando stasera mi hai fatto vedere come balli sulla musica di Frozen ho visto in te la voglia di ricordarti i passi, ho letto la concentrazione nei tuoi occhi, ho guardato i tuoi piedi muoversi con precisione e ho ricordato i tuoi primi incerti passi di danza... 
E pensare che era nato tutto per caso, quasi per gioco, era un modo per farti socializzare e per non farti restare in casa tutti i pomeriggi... Mai avrei pensato che ti sarebbe piaciuto tanto... chilo avrebbe mai detto!!!