domenica 31 luglio 2016

Il gelato "affondato al croccante"

Impossibile concludere un week end senza un gelato "affondato al croccante" che per il nuovo nome dato da te Alice non ci ha solo addolcito la giornata ma ci ha addirittura fatti sorridere... Peccato solo che mancasse la pinolata...

Lo dicevo io...

Una testata in piscina, un male immediato e pungente come non ricordavo da tempo, quella sensazione di non riuscire a respirare e poi la consapevolezza che tu stavi per arrivare giù dallo scivolo e avevi bisogno di trovarmi lì ad aspettarti. Sono rimasta lì ad aspettarti facendo finta di niente poi ti ho sorriso e abbracciata come se nulla fosse.
Solo dopo fuori dall'acqua quando è arrivato anche papà vi ho detto che mi ero fatta male ma per non rovinare la giornata ho cercato di far finta di niente.
Poi ieri ho fatto le lastre e oggi poco convinta sono andata da un'altro medico che mi ha spiegato un po' di cose e ho capito che se dico che ho male non mi sbaglio mai...
Forse ho vinto una costola rotta o un piccolo versamento ma di sicuro non ho vinto nulla di buono... Beh se cercavo un modo originale di concludere questomese di luglio l'ho decisamente trovato...

Un luglio che dura troppo poco...

Ogni anno si ripete la stessa storia: luglio prima sembra non arrivare mai e poi quando finalmente inizia ecco che fugge subito via veloce come la luce. Non faccio in tempo ad abituarmi alla sua luce accecante, alle sue giornate lunghe, al caldo torrido delle sue ore centrali, ai suoi ritmi rallentati, al'odore di sabbia, di creme, di salsedine... che già nei negozi vendono il materiale per la scuola e l'aria dell'estate comincia a sfumare...
E domani sarà agosto e so che anche lui scapperà via prima ancora di essermi accorta che è arrivato...

Fluttuizza come petaloso....

In una domenica mattina in cui abbiamo deciso di restare a casa per cercare di mettere un po' d'ordine e soprattutto per sfuggire al caldo, tu mi hai fatto compagnia intrattenendomi con le tue chiacchiere e mi hai regalato alcune divertenti perle che vorrei scrivere per non dimenticare. 
Mentre cercavo una farfallina bianca brillantinosa che pochi istanti prima avevo visto fra le tua dita tu insisti di averla appoggiata sul tavolino della tua camera. Io continuo a guardare ma non la vedo e allora tu prendendola in mano esclami un euforico "eccola!". Poi notando la mia espressione stupita perchè la farfallina era proprio dove tu dicevi e dove io avevo già guardato senza trovarla mi spieghi: "non l'hai vista perchè fluttuizza". Per una ttimo penso di aver capito male e ripeto un interrogativo "fluttizza?". E tu allora mi illumini: "sì mamma non si vede perchè è troppo uguale alla tovaglietta su cuiera appoggiata perciò si nasconde...". Ah, credo di aver capito, fluttuizza che poi sarebbe si mimetizza...
Però fluttuizza potrebbe essere accettato dall'accademia della Crusca, non è di certo più brutto di petaloso...
Più tardi mentre facciamo un disegno a quattro mani tu mi fai nitare che nei personaggi disegnati da te tu in mezzo agli occhi hai fatto anche le "pupillole"... Sai una cosa Alce è strano io le ho sempre conosciute come semplici pupille, ma le pupillole hanno un'aria decisamente più simpatica, devo ammetterlo...

La tua colazione

Per anni io ho fatto colazione sempre nello stesso identico modo: una tazza di latte con un goccio di caffè. Mia madre non aveva bisogno di chiedermi nulla. quando mi alzavo già sapeva cosa avrei voluto mangiare.
Tu invece cambi ogni giorno.
Una volta vuoi il latte col cacao, un'altra preferisci il thè freddo, un giorno mangi le fette biscottate con la nutella, altre preferisci la frutta, stamattina i grissini...
Mentre ti preparo la colazione oggi penso a quanto siamo diverse. Non potrei mai iniziare la giornata con dei grissini salati...

Magie nel letto della principessa

"C'era una volta una bella principessa che alle prime luci dell'alba di una domenica di fine luglio decide di lasciare il suo letto per andare in quello di papà e mamma, così piano piano si avvicina al lettone e aspetta  di trovare un pochino di spazio. Quando la mamma più tardi si alza per andare in bagno decide di lasciarle il suo posto e in silenzio fugge nella camera della principessa e si mette nel su letto. 
Poi comodamente distesa in mezzo alle farfalle, guarda il mondo attraverso la tenda rosa e tutto sembra incredibilmente più bello e magicamente per una attimo si sente proprio come una vera principessa e ritorna bambina..."
Io fossi in te Alice non lascerei troppo spesso vuoto il tuo letto che potrei anche prenderci gusto...

sabato 30 luglio 2016

Oggi Alice ti spiego l'europa

"Mamma ma noi viviamo a Igea Marina e Igea Marina non è in Europa al massimo è in Italia".
Ecco Alice ti spiego un po' come funziona. 
Prova a pensare al tuo corpo. 
Il tuo alluce fa parte del piede e il piede è nella gamba e la gamba fa parte del tuo corpo. 
Ora pensa che Igea Marina è come il tuo alluce e il piede è l'italia e la gamba è l'Europa e il corpo è tutto il mondo. Nel mondo ci sono tante dita dei piedi, e tue sono in Italia ma non tutte sono nello stesso piede e non tutti i piedi sono nello stesso corpo ma tutti i piedi fanno parte del mondo...
Ecco diciamo che spiegandotelo a voce mi era parso più chiaro...

Tanti auguri zio Giorgio

E poi capita che facebook mi riproponga un video di qualche anno fa in cui tu con una buffa vocina cantavi un'improvvisata "tanti auguri zio Gioggio" e allora mi ricordo subito che oggi è il compleanno di mio fratello e mi sembrano passati secoli da quando gli auguri ce li facevamo davvero e da quando ancora tentavamo di ricostruire un rapporto forse mai esistito.
Ma le nostre vite hanno preso direzioni diverse e lontane e ora non mi resta che scrivere qui il mio messaggio di auguri: "auguri zio Giorgio" che la vita ti aiuti a trovare finalmente il tuo equilibrio.

venerdì 29 luglio 2016

Il giorno delle sorprese

Mentre attendo di godermi la nostra giornata sugli scivoli siamo andate dalla Laura che ieri mi ha detto che mi aspettava per una sopresa. Oggi a quanto pare è il giorno delle soprese... Sono curiosa e dopo un po' lei mi svela che sta per arrivare Amna. In autobus da Rimini con il suo principe di tre anni e la sua principessa di pochi mesi... Così Alice tu vedrai finalmente la piccola Laila e chissà se sarà un po' "marroncina" come ti aspetti tu... Di sicuro sarà piena di capelli...

Purtroppo può succedere

Come la maggior parte dei genitori ti amo Alice. Di un amore viscerale di quelli che ti toglie il respiro e ti fa fermare il cuore. Un amore che ha cancellato la vita e il mondo prima della tua nascita e che era inimmaginabile.
Ma da quando sei nata nonostante io non abbia impegni e stress di lavoro c'è una cosa che mi ha sempre terrorizzata: l'idea di "dimenticarti" in macchina.
No, non dimenticarmi di te, quello sarebbe impossibile ma dimenticarmi che tu sei lì, candidamente addormentata sul sedile posteriore, drammaticamente silenziosa, saldamente ancorata nel tuo ovetto che ti protegge e ti trattiene. Dimenticarmi che qualcosa ha sconvolto un routine quotidiana, dimenticarmi che quel giorno per una strana congiunzione di eventi non sei dove ricordo ma sei proprio dietro di me, dimenticarmi che non ti ho lasciata a casa con la baby Sitter come avevo pensato di fare e non sono uscita da sola per una spesa più rilassata...
Non ho mai pensato "a me non può succedere", mi sono sempre chiesta "e se succedesse a me come potrei sopravvivere?". E poi mentre immaginavo al dolore che schiaccia un genitore che è vittima (si né sono certa anche lui/lei è una vittima...) e purtroppo protagonista di un incidente del genere mi domandavo: "ma davvero non c'è un sistema di sicurezza che possa evitare questi drammi?"
E mentre mi facevo queste domande tu, la nostra principessa crescevi. 
Ormai sei grande e fra poco andrai addirittura a scuola. Non stai un attimo zitta e in macchina non dormi quasi più e dato che non abbiamo avuto la fortuna e il privilegio di ripetere l'incredibile e meravigliosa esperienza di avere un secondo figlio, forse posso pensare di aver scampato il pericolo di lasciarti in macchina sotto il sole e soprattutto ora esistono dei dispositivi che aiutano noi genitori innamorati dei nostri figli a commettere un fatale errore che è difficile immaginare ma che può drammaticamente succedere. 

Un giorno senza parole

Quando questa mattina mi sono svegliata per andare in bagno passando davanti a papà che dormiva sotto il fresco dell'aria condizionata, ero ancora troppo addormentata per guardare l'ora che lampeggiava sulla sua radiosveglia, ma tornando indietro pochi minuti dopo ero sufficientemente sveglia e lucida per rendermi conto che era troppo tardi.
Mentre continuavo a rimbalzare lo sguardo dall'orologio al corpo di papà cercavo di ricordare a che ra mi aveva detto che doveva prendere il treno oggi. Forse alle 8 da Bologna ma considerando che sono le sette meno dieci e lui è ancora nelle braccia di morfeo di sicuro non farà in tempo. Questo pensavo e intanto appoggiavo delicatamente una mano su di lui nel tentativo di svegliarlo dolcemente.
Quando finalmente ho intravisto un occhio aperto gli ho chiesto a che ora doveva essere in treno e lui ha boffonchiato qualcosa del tipo "non ne ho voglia" richiudendo gli occhi.
"Non ne hai voglia?" In tanti anni che lo conosco non gli ho mai sentito dire che non ha voglia di andare a lavorare e poi ieri sera mi aveva detto di avere un appuntamento a Torino non può restare a letto... Insisto e gli dico "come non en hai voglia? Ma non dovevi andare a Trino?" E lui senza nemmeno riaprire gli occhi: "Non ci vado, oggi andiamo a Acquafan".
Ecco, è successo, papà mi ha fatto una sorpresa, la sorpresa che aspettavo da mesi.
Per una volta non ha preso un giorno per partire, per andare in vacanza o in gita e nemmeno ha preso un giorno per andare a qualche visita medica o per accompagnarmi a fare degli accertamnti. Per una volta Alice papà ha preso un giorno di ferie senza dover far nulla di particolare se non stare tutti insieme noi tre. 
Sono prima di tutto incredula, emozionata, commossa e felice.
Oggi sono felice, felice, felice.
Che la giornata abbia inizio!

giovedì 28 luglio 2016

Il letto della principessa

Il letto della principessa è finalmente arrivato, ancora più grande di quello che ricordavo ma decisamente bello e bello anche l'allestimento della camera, studiato un po' alla volta, che ha magicamente trasformato ogni dettaglio nel perfetto accessorio per la camera della nostra principessa. Oggi guardando il risultato finale mi sono emozionata e ho pensato che è tutto assolutamente perfetto! Il sogno di ogni bambina!

Tu fai le voci

Il nuovo gioco del giorno è fare le voci da covvero tu imposti la voce e fai finta di essere il "cattivo" con un tono decisamente più profondo anche se inevitabilemente dolce... E trattenere il sorriso mentre intimi "asesso basta!" con un'aria quasi convincente è praticamente impossibile...

Cambio gusti

E poi oltre a cominciare a chiederme di indossare i calzoncini e le magliette corte che lasciano scoperta la pancia e l'ombelico, oltre ad apprezzare le cose coloratissime in perfetto stile "soy" (Soy luna) ecco che all'improvviso scegli un abito non a ruota, non con le balze, non arricciato, non largo ma a palloncino... e come se non bastasse di un intenso color bluette con applicati sopra dei coloratissimi fiori...
E' assolutamente vidente che stai cambiando gusti....

mercoledì 27 luglio 2016

Ultima notte

Ecco che sta per avere inizio l'ultima notte nel tuo lettino rosa. Da domani dentro al grande letto da una piazza e mezza mi sembrerai di nuovo piccola ma stasera ti guardo dormire dentro al comodo e indimenticabile lettino che ho amato fin dal primo giorno e penso che sei diventata proprio grande. Ricordo le prime notti che mi sembravi ancora più piccola lì dentro... e giorno dopo giorno sei diventata  una piccola donna e io quasi non me ne sono accorta...

La puntata di Simon

Se la puntata di Soy Luna in cui arriva Simon potesse parlare racconterebbe che tu continui a volerla guardare e riguardare perchè quella scena in cui Luna si gira e lo vede arrivare resta una delle tue scene preferite... E anche per oggi l'abbiamo vista...

Si ricomincia...

Ci siamo: si ricomincia a fare lezione di spagnolo! 
Dopo cinque anni di sosta, dopo averci pensato e ripensato ho deciso che è arrivato il momento in cui posso riprovarci. Tu Alice sei abbastanza grande e teoricamente dovresti riuscire a stare buona durante il tempo in cui io insegno.  Era da un po' di tempo che 'idea mi girava per la testa e ieri è capitata la prima occasione che io ho preso al volo.
Oggi conoscerò la ragazza che a quanto mi hanno detto si avvicina  con molto entusiasmo allo spagnolo e spero di riuscire a trasmetterle la mia grande passione.

Asta è molto di più!

Mentre io chiacchieravo sotto l'ombrellone con Barbara, una nuova amica piacevole "regalo" di "Asta", tu giocavi con Martina sua figlia. E così fra una chiacchiera e una risata abbiamo trascorso una piacevole mattinata in cui io sono riuscita addirittura anche a fare shopping mentre andavo a cambiare il disco orario per evitare la multa. Anche se forse pensandoci bene a papà la mukta sarebbe quasi convenuta... Sono tornata a casa con due vesiti nuovi per me e con l'ennesima conferma che "Asta è molto di più!"

La notte porta consiglio

Questa mattina mentre facevo colazione ho rimesso a posto un po' di idee che mi erano balenate in mente mentre cercavo di riaddormentarmi e sono riuscita a materializzare un nuovo piccolo grande progetto all'interno di Asta Caffè. E così senza dire nulla alle altre ragazze che insieme a me amministrano il gruppo ho cercato foto, aggiunto didascalie, creato collage, scritto post e ho lanciato on line la mia piccola, grande sorpresa del giorno. Ora speriamo che decolli... E che Asta sia con noi!

Una delle foto che amo di più di noi

Fra tutte le tante (forse troppe) foto che da quando sei nata ti faccio ogni giorno ce ne sono alcune che mi sono rimaste nel cuore più di altre e una in particolare rientra nella rosa delle mie preferite. Si tratta di una foto scattata durante la tua prima estate e siamo incredibilmente insieme. Incredibilmente perchè di solito io sono quella che scatta e quindi raramente appaio al tuo fianco. Ricordo perfettamente la sera in cui l'abbiamo fatta. Io indossavo una canottiera bianca che metteva in risalto un bel colorito abbronzato e sotto si intravedeva un costume a righe. Ero seduta sul divano con le gambe incrociate e tu te ne stavi accoccolata e protetta in un perfetto "nido" fatto di braccia e gambe. Indossavi una t-shirt rossa con davanti applicato un grande cuore di panno che avevo fatto io con dentro la tenera scritta coloratissima "HUG ME" abbracciami... Nel momento in cui papà ci ha scattato la foto tu dormivi col un'espressione beata e il volto girato in avanti mentre io con la testa piegata su di te ti davo un tenero bacio.
Tutte le volte che la guardo penso che mi piace quell'immagine di noi e vedo una mamma perdutamente innamorata di sua figlia e una bimba che dorme serena fra le rassicuranti braccia della sua mamma...

La notte è sempre tutto più difficile

E quando di notte non riesco ad addormentarmi perche ho già "consumato" il primo sonno davanti alla televisione, ecco che comincio a rigirarmi nel letto. Prima ho caldo, poi ho freddo, poi mi fa male la mano destra, poi si addormenta il braccio sinistro, poi mi scappa la pipì, poi ci sono le zanzare che mi ronzano intorno, poi i capelli mi danno fastidio... E mentre sono lì che cerco di trovare una posizione che concili il sonno, il tempo continua a scorrere con lo stesso ritmo anche se potrei scommettere che sta andando molto più lento. Ed è proprio in queste notti che la mente corre veloce e dopo aver spaziato sul mio presente che di notte sembra ancora più buio e difficile da vivere, ecco che vola indietro nel tempo e torna a quella notte, una delle notti più difficili, quella in cui non c'era nemmeno il respiro di papà a farmi da sottofondo. E ripenso a quella camera d'ospedale troppo illuminata per dormire, e ripenso a quel freddo che saliva dalle scale, entrava dalla porta e si appoggiava proprio sul mio corpo fragile e provato, e ripenso a quei rumori  sinistri di allarmi e campanelli che si mixavano insieme creando una colonna sonora per nulla gradevole, e ripenso a quel tempo che pareva davvero lunghissimo, e ripenso a quel letto che era incredibilmente troppo corto anche per me, e ripenso a tutti quei pensieri che si affollavano confusi uno sull'altro e poi si ammassavano pericolosamente tutti nello stesso punto...
Ecco Alice ogni volta quando di notte non riesco a dormire mi torna in mente proprio quella notte, la note più buia di sempre, quella in cui le ore le ho davvero contate tutte nell'attesa di veder arrivare papà e quando finalmente l'ho visto comparire sulla porta, dentro il suo giaccone nero, con la faccia provata da una notte che era evidentemente satata difficile anche per lui e con in mano le brioche che ricorderò per sempre come le più buone della mia vita, ho improvvisamente sentito l'ansia allontanarsi da me, ho visto i pensieri riordinarsi come per magia e ho capito che per riuscire a dormire quella notte avrei avuto bisogno soltanto di lui.
 

martedì 26 luglio 2016

Strane interpretazioni

E poi in televisione tu vedi un servizio dove parlano della Chiesa e del recente attentato che c'è c'è stato e prima ancora che io riuscissi a rendermi conto che stavi ascoltando tu hai rotto il silenzio con una domanda che mi ha fatta sorridere: "mamma ma perchè in questi giorni parlano sempre dei Pokemon?"
Ecco Alice ti giuro che per quanto io mi sia sforzata non sono riuscita a capire il nesso fra Chiesa, religione e Pokemon go... 

Attimi di pura emozione

In mezzo a una giornata che definirei assolutamente "difficile" per la quantità e tipologia dei capricci che hai fatto e che hanno provocato più di un mio scatto di rabbia, ecco che tu per farti perdonare dell'ennesima sgridata, approfittando del fatto che ero scesa a pulire la casa delle tartarughe tu mi hai preparato un paio di sorprese indimenticabili...
Aprendo la porta ho trovato la tavola apparecchiata e tu che mi aspettavi pazientemente seduta sugli scalini...  e poi più tardi mi hai dato un biglietto dove mi avevi scritto poche marole ma che hanno colto nel segno "mamma ti voglio tanto bene"...
Ok Alice... oggi ripartiamo da qui!
Grazie sei riuscita a regalarmi attimi di pura emozione!

Shama shama el mal kema ma

Vederti correre intorno al tavolo cantando a squarciagola il ritornello della canzone che hai appena sentito nel film "A piedi nudi nel parco" "Shama shama el mal kema ma" ammetto che ha il suo fascino Alice... Certo che in quato a film tu hai dei gusti davvero molto particolari bisogna ammetterlo...

lunedì 25 luglio 2016

Pronta per la doccia

Visto che ormai la tua abilità a farti la doccia da sola è assolutamente conclamata, oggi abbiamo comprato alcuni dettagli che renderanno il momento doccia più piacevole anche per te. Una magnifica spugna per la schiena, rigorosamente rosa e un morbidissimo asciugamano in perfetto stile "Soy Luna" ovvero coloratissimo...
Ora sei pronta per la doccia!!!

Dall'oriente con amore...

Cibo orientale per due oggi a pranzo per noi: sashimi di salmone per me e sashimi di tonno e salmone per te che hai gusti più vari... E mentre tu ti cimenti con ottimi risultati con le bacchette cinesi, io rinuncio anche a tentare e vado diretta con la forchetta...
E buon appetito a noi!

A piedi nudi nel parco

E poi capita in una tranquilla mattina di luglio che mentre attendi di uscire per andare a fare alcune commissioni, scopri che tua figlia a nemmeno sei anni ama follemente il film "A piedi nudi nel parco" e la trovi imbambolata davanti alla televisione... Certe volte e oggi è stata una di queste volte, mi chiedo davvero da dove tu sia saltata fuori Alice...

domenica 24 luglio 2016

Un bambino fortunato...

Mentre sono a letto ti vedo arrivare per il saluto della buonanotte con addosso la tua camicia da notte nuova, forse un po' lunga ma per questo ancora più bella. Ti guardo e quel tono di fucsia ti dà una luce al viso che ti rende ancora più bella e allora mentre ti abbraccio ti sussurro "sei bellissima!" e prima che tu possa aggiungere qualcosa ti dico che un po' invidio quello che sarà tuo marito. E allora tu mi chiedi "perchè?" e io ti rispondo "perchè avrà la fortuna di addormentarsi e di svegliarsi ogni giorno con accanto un gioiello". E prima che ti allontanassi ti ho detto "luinon lo sa, è ancora solo un bambino ma è un bambino fortunato!"...

Domenica senza mare

Una domenica senza mare, ma non soltanto perchè piove, anche perchè a dire la verità noi ogni tanto una piccola pausa dal mar ce la prendiamo volentieri. E allora oggi ne abbiamo approfittato per fare alcune commissioni fondamentali e altre futili e per stressarci un po' nei centri commerciali sovraffollati di turisti....
Quasi quasi preferisco quando c'è il sole!

sabato 23 luglio 2016

Incontri

Qualcuno lo conoscevi già, qualcun altro ho cercato di fartelo incontrare, mi riferisco ai tuoi nuovi compagni di scuola, a quelli con cui condividerai i primi passi nel mondo della scuola e i prossimi cinque anni.  E stasera casualmente, mentre ci siamo seduti a mangiare una piadina al chioschetto dietro casa abbiamo conosciuto Tommaso, un tuo compagno di classe. E mentre la mamma mi raccontava che lui parla poco io le dicevo che tu non stai mai zitta e provavo a immaginarti a scuola cn i tuoi nuovi compagni. 
Questo è un po' il bello di vivere in una vittà piccola, che una sera per caso scopri che sei seduta proprio accanto a un bimbo che da settembrevedrai tutti i giorni.

Ciao Viola...

Era già capitato con Martina e la sua famiglia e ora si ripete il triste rito dei saluti anche con Viola e i suoi genitori... Non sono fatta per i saluti, non mi abituerò mai ai distacchi anche se ci ho provato, ho letto e ho cercato di prepararmi ma non ho imparato nulla. E ogni volta mi ritrovo a fare i conti col mio senso di abbandono e di solitudine... Però ti racconto una storia diversa Alice perchè vorrei che tu invece vivessi meglio il momento dei saluti e allora ti dico che Viola torna presto o che magari quest'anno andiamo noi a trovarla e chissà, magari quest'anno ci andiamo davvero a trovarla!

Cliente pazza!

La "Cliente pazza" è quella bimba che in spiaggia gioca con voi anche se è più grande e siccome la prima volta mentre voi stavate giocando al "ristorante"lei ha deciso di impersonare il ruolo della "cliente pazza" da alora tu, Viola e Noemi   avete deciso di ribattezzarla amichevolmente "clite pazza" e ogni volta che la vedete correte euforiche per tutta la spiaggia come palline impazzite per avvisare tutti che in giro c'è.... la cliente paaazzaaa!!!

Quando il dolore scoppia

E poi all'improvviso in un tranquillo sabato mattina mentre in tv insieme alla tua famiglia guardi un video con una canzone che parla di padri e di figlie e che rimanda immagini che ricordano i luoghi della tua infanzia ecco che cominci a piangere e senti un dolore atroce. Con indifferenza ti allontani e vai in bagno per cercare di nascondere quelle lacrime ormai incontenibili e intanto senti la sofferenza che cresce dentro di te e ti stritola da dentro... E allora capisci quanto ti mancano e comprendi che è stato inutile allontanarti da loro, non è servito a nulla tentare di staccarti per soffrire meno, per abituarti alla loro assenza... Non ci si abitua mai ad un'assenza come questa... E avresti voglia di urlare "mamma dove sei?", "papà vieni qui!"e proprio come ieri avresti avuto voglia di verderli arrivare dalla passerella in spiaggia, con dieci anni in meno, allo stesso modo oggi senti l'irrefrenabile bisogno di vederli, così come sono. Perchè i mancano da morire, perchè avresti voglia di condividere un po' della tua vita con loro, perchè pensi che sarebbe bello poter stare due ore al mare insieme come una famiglia come tante altre... o andare a fare una passegggiata da qualche parte...
Ma per noi non è possibile, perchè anche se ci sono non sono gli stessi e non possono fare quello che facevamo insieme anche solo dieci anni fa.
E mi mancano.
E allora all'improvviso decidi che l'unico posto dove puoi stare questa mattina è a casa loro e anche se davanti non avrai quella madre e quel padre di cui avresti tanto bisogno ora, avrai tutto ciò che ti resta di loro...e per un istante potrai chiudere gli occhi e cercare di scrollarti di dosso tutte le responsabilità da madre e da donna adulta e sentirti soltanto figlia.

venerdì 22 luglio 2016

Una cena per tre

Un antipasto, un primo, un secondo, un contorno e anche un dolce: tutto rigorosamente diviso in tre. Perchè stasera papà senza nemmeno sapere la mia voglia di sorprese mi ha regalato la sorpresa di andare a cena in un dei miei ristoranti preferiti e siccome ognuno di noi aveva voglia di qualcosa ma aveva anche voglia di assaggiare quello che mangiavano gli altri ecco che ci siamo ritrovati a mangiare un po' di tutto... E tutto era buonissimo!

Voglia di: Sorpresa!

Mentre in spiaggia osservo la passerella illuminata dal sole sel tardo pomeriggio, improvvisamente vedo i lntananza una sagoma che per un istante mi è sembrata quella del tuo nonno di Vicenza e così mi son ritrovata a fantasticare sulla visita a sorpresa d qualcuno. La mente è partita e ho cominciato a riflettere sul fatto che non ci capita mai di ricevere visite a sorpresa e ho iniziato a pensare a come sarebbe bello vedere arrivare un nonn, una nonna, una zia  anche un'amica inaspettata... E mentre l mente immaginava io pensavo che sì: stasera avrei proprio tanta voglia di una sopresa per iniziare alla grande questo penultimo fine settimana di luglio...

Piccole conchiglie

Le raccoglievo l'anno scorso ma tu incredibilmente ancora te lo ricordi e allora ogni tanto mentre in spiaggia giochi sul grande castelo insieme alle tue amiche vecchie e nuove ecco che corri da me e mentre già guardi ai giochi che hai appena lasciato, mi lasci distrattamente una piccola conchiglia sul palmo della mano e mi dici: "e per te mamma!". E mentre lo dici stai già correndo via perchè quest'anno in spiaggia va così, tu sei perfettamente a tuo agio, sai come muoverti e hai bisogno di me solo per alcune cose fondamentali: la merenda, i capelli da pettinare... e io posso godermi i piaceri della spiaggia.... Peccato che non mi sia mai piaciuta la spiaggia...
 

Cose di te da passato

Quando facebook ogn mattina mi regala delle perle dal tuo e dal nostro passato è sempre un piacere. E così capita che imporvvisament rileggo le tue frasi di quando eri piccina o ricordo l'emozione dei tuoi primi spostamenti gattonando... Ed è un po' come rivivere quei momenti che sembrano lontanissimi e che invece sono appena dietro l'angolo ma devo dire che è sempre un immenso piacere...

giovedì 21 luglio 2016

Un ingresso trionfale

Una tenda davvero principesca ora segna l'accesso alla tua camera.... 
Tante strisce sui toni del rosa che lasciano intravedere l'interno della tua stanza e che sembrano quasi ballare mosse dalla brezza che entra dalla finestra. Una tenda che è un po' come un sipario, una tenda a delineare il dentro e il fuori e a delimitare il territorio per proteggere la tua tanto invocata privacy (no, la nostra non è mai contemplata...).
Una tenda assolutamente meravigliosa e incredibilmente perfetta e la tua camera è sempre di più un sogno trasformato in realtà...

Dolori dal passato

Il male alle mali che mi ha colpita dopo la tua nascita e che ha caratterizzato i primi mesi della tua vita, è tornato a riaffacciarsi Alice, forse per prendersi gioco di me e ricordarmi che i miei ormoni di donna sono in tilt, anche se per motivi completamente diversi da allora. E così mi ritrovo ad avere i pollici opponibili poco utilizzabili e improvvisamene mi è tornata in mente la difficioltà di quei primi mesi e quella mia gestualità che ricordava in tutto e per tutto le pinne di una foca... Ricordo perfettamente il mio senso di frustrazione nel non riuscire a prenderti in braccio così come avrei voluto... Mettiamola così, almeno ora mi resta "solo" il senso di male alle mani ma tu questa volta mi puoi essere di aiuto... 
Quando si dice cercare di vedere in tutti i modi il bicchiere mezzo pieno... E pensare che ci sono momenti in cui io non vedo nemmeno il bicchiere... 

Erano anni che non vedevo tanta sofferenza

E poi mentre scattiamo alcune foto ecco che arriva anche uno scatto di quelli che non passano inosservati anche se non per la qualità della foto, uno di quelli con la tua faccia e la tua bocca, sorattutto la tua bocca che fa sofferenza... E subito torna in mente sia a me e che a papà l'inconfondibile uluato della sofferenza che facevi quando eri piccola e che ci faceva tanto divertire.
Eh già, come ha detto papà Alice, erano anni che non si vedeva tanta sofferenza...

mercoledì 20 luglio 2016

Giusy

Tu come me sei un'istintiva e vivi di passioni e di "amori" a pelle.
Ci sono persone che non ti piacciono per niente e altre che ti piacciono da morire.
Come Barbara un'amica di asta che ti ha conquistata in una giornata al mare o come Giusy anche lei amica di asta con la quale sei entrata subito in sintonia condivdendola passione per colorare... E allora da quand ha saputo che anche lei colora tu non fai altro che chiedermi di passare a salutare Giusy... anche se stiamo andando dalla parte opposta tu ci provi sempre a convincermi ad andare a torvare Giusy. 
Te lo prometto Alice, uno di questi giorni ci andiamo davvero da Giusy...

Madabon

Cara Alice oggi abbiamo saputo che uno dei nostri negozi preferiti sta paer chiudere... e abbiamo iniziato con questa notizia triste la nostra giornata. Certo ci siamo consolate comprando un po' di cosine e io ho già cominciato a pensare al Natale. Quest'anno mi sono superata di solito almento aspettavo agosto... ma considerando che poi certe cose non saprò più dove andare a cercarle...
Certo che senza Madabon comprerare i regali di compleanno e di Natale non sarà più la stessa cosa...

Scherzo mattutino

Quando stamattina prima di scendere mi sono affacciata alla tua camera e non ti ho vista nel letto il cuore mi si è fermato. Le lenzuola smosse senza te dentro mi hanno subito messa in allarme. Ho pensato che forse eri in bagno ma non ti ho vista nemmeno lì. Allora sono tornata a cercarti in camera tua pensando che forse ti eri nascosta e intanto metre ti cercavo nella tana o dietro alla casssettiera sentivo i battiti del mio cuore ormai in alarme... Poi a passo veoce sono scesa per le scale chiedendo a papà se ti aveva vista e quando sono arrivata giù ho visto il suo sorriso e ho intuito che era tutto uno scherzo... ma che paura!!!

martedì 19 luglio 2016

Pelotas vuol dire palle...

E poi in un tranquillo dopocena mentre stai cercando di finire un discorso "da adulti" con tuo marito senza dover spiegare tutto ma proprio tutto a t"palle" e quando pensi di essere stata più furba di lei e di averla fregata ecco che lei, la cinquenne furba e mai distratta ti chiede con finta ingenuità: "mamma cosa vuol dire pelotas?"... E tu allora senza perderti d'animo ti affretti a risponderle "scatole" e subito dentro di te esulti del tuo tempismo e della tua immensa abilità e proprio mentre ti stai compiacendo della risposta immediata e sensata ecco che senti in sottofondo una risatina sospetta... Allora alzi lo sguardo e vedi che lei, l'astuta cinquenne nel frattempo ha preso il suo iPad e sta giocando e non appena i vostri occhi si icrociano ecco che lei ridendo ti dice "palle, mamma pelotas vuol dire palle!"
Sì Alice, ho barato lo ammetto, hai rgione tu: pelotas vuol dire palle...

Bye bye pennichella

Da qualche giorno nel tentativo di recuperare un paio d'ore solo per me e papà, stiamo tentando di abolire la pennichela pomeridiana che comunque tu gradivi ancora molto. Tutto sommato sei piuttosto contenta di occupare quelle due ore del primo pomeriggio con altre cose e l'idea dinon andare a dormire non sembra dispiacerti. Tutto sta nel vedere se questonuovo stratagemma darà qualche risultato...

"Non cambierà niente"

"Non cambierà niente", una frase che già solo per il semplice fatto di sentire la necessità di dirla è la prima dimostrazione che in realtà tutto cambierà.
"Non cambierà niente", e già mentre lo dici e lo senti dire, percepisci i primi segnali di un cambiamento inevitabile.
"Non cambierà niente", ma tutti sappiamo che non è così solo che abbiamo voglia di raccontarci una storia diversa, forse perche fa meno male pensare che nulla cambierà.
"Non cambierà niente", e mentre sono perseguitata da questa frase che comincio a non sopportare più, vedo in maniera evidente tutti i segnali di un cambiamento che non avrei voluto ma che mio malgrado devo subire.
"Non cambierà nulla" e intanto tutto intorno sta già cambiando...

lunedì 18 luglio 2016

Un cavallo per due...

Gia nel pieno della nostra routine estiva mi ritrovo a pensare alle vacanze appena finite eppure già lontane. 
Ripenso ai tuoi "annega papà!" urlati a gran voce mentre in piscina cercavi di salirgli in spalla, ripenso alla breve ma intensa cavalcata che ci ha viste abbracciate  sulla schiena della povera Grace, una cavalla bianca che è riuscita per una attimo a farmi dimenticare la paura, ripenso agli splendidi panorami che mi hanno riempito gli occhi, ripenso al pranzo in mezzo alla natura mentre le pecore, i cavalli e i cani ci scorazzavano intorno, ripenso allo strano e impeccabile cameriere che senza mai sorridere veniva a togliere le briciole che tu spargevi con noncuranza sul tavolo, ripenso a papà che con aria un po' dispettosa e molto monella buttava all'aria le briciole giusto un attimo prima che lui arrivasse, ripenso ai cuoricini che hai raccolto per le strade evidente traccia di un matrimonio appena celebrato, ripenso alle note diverse che hanno fatto da colonna sonora alla nostra vacanza... e per un attimo avvolta nei ricordi mi sembr ancora di avare davanti la maestosità del gran sasso e la sensazione del freddo mi accareza le spalle...

Preparativi per la scuola

Comprato lo zaino e l'astuccio, comprati i grembiuli rosa (che sono ancora da abbellire), comprati i quaderni di Soy luna e oggi comprate anche le prime cartelline di plastica colorata... I preparativi per la scuola fervono e mentre io spunto le cose dalla lunga lista che ci ha consegnato la scuola, continuo ad avere la sensazione di essere dentro ad una lavatrice e continuo a pensare che "non sono pronta"... ma poi ti guardo e penso che invece tu lo sei...

domenica 17 luglio 2016

Famiglia alle terme

Abbiamo deciso di concludere in bellezza queste vacanze estive e ci siamo regalati una giornata in pieno e totale relax in una piscina termale scoperta per caso. Tu ed io abbiamo passato più tempo dentro l'acqua che fuori mentre papà ha cercato di fingere che anche a lui piacciono le terme. 
E mentre ridevamo felici nell'acqua tutti insieme, anche io come te ho pensato che non sarei voluta ripartire Alice ma invece abbiamo dovuto salutare anche la piscina della "Grotta Giusti" e le sue calde acque che oggi ci hanno viste ridere e saltare in una domenica che purtroppo è finita troppo presto.

sabato 16 luglio 2016

Solo paura...

Ecco non riesco più a godermi uno spettacolo in una piazza piena di gente. Le camionette della polizia piene di poliziotti armati fino ai denti, i soldati che sia aggirano fingendo normalità in mezzo alla folla, i cani poliziotto che annusano con noncuranza i passaanti... Sembra di essere in guerra e la sensazione è proprio quella di esserlo davvero... Dovrei sentirmi più sicura circondata da tutto ciò ma invece ho solo paura. 
E mi domando in che mondo crescerai Alice e mi domando come farò anon trasmetterti la mia paura e mi domando come faccio ancora a raccontarti una verità meno cruda di quella che ci circonda?
E sulle note della musica cerco di lasciare andare un po' della mia ansia  mentre ti guardo che felice e attenta tu sei solo felice di essere lì con noi...

Pronti Ripartenza via...

Dopo un viaggio nel pieno di una tempesta di pioggia siao arrivati a casa giusto in tempo per scoprire che le vacanze fanno malissimo alla mia dieta mentre a quanto pare non sono dannose per la linea sempre più giovanile di papà... Questa mattina ci siamo svegliati nel nostro comodo letto e siamo ripartiti per l'ultimo "sprazzo" di vacanze che ci vedrà ascltare un concerto a Pistoia e soggiornare in un agriturismo doveovviamente non poteva mancare la piscina.  Buon viaggio famiglia...

venerdì 15 luglio 2016

Nella tana del Bianconiglio

Proprio come Alice quando cade nella tana del Bianconiglio, così mi sento io in questi giorni, in caduta libera e mentre scivolo vedo scorrere veloci accanto a me imagini della mia vita presente e passata. 
E allora mi torna in mente quel pensiero che da ragazzina aveva colpito la mia attenzione leggendo un libro di Alba de Cespedes "Nessuno torna indietro". Ricordo che parlava di un ponte e di un viaggio e che diceva ch nella vita è come se fossimo su un ponte. Tutti partiamo da una sponda e cerchiamo di arrivare all'altra. Ognuno col suo passo. Qualcuno rallenta e si ferma, altri vanno avanti a passo spedito, senza intoppi e in ogni caso nessuno torna indietro. 
Ecco Alice io in questo tempo mi sento un po' così, come se fossi a metà di un viaggio che non so dove porterà. Se mi giro vedo in lontananza la riva dalla quale sono partita ma ancora non riesco a vedere la riva dall'altra parte del fiume. Entrambe sono lontane, e irragiungibili e io sono immersa in una fitta nebbia.
Cerco di intravedere il sentiero migliore e a volte mi sembra di averlo trovato ma poi mi perdo e quella sensazione di caduta libera torna ad avvolgermi...

Succederà di nuovo...


Ieri ero delusa.
Oggi sono arrabbiata con me stessa.
Per aver lasciato di nuovo uno spiraglio aperto e permesso a qualcuno di entrare, scoprire il mio punto debole e farmi del male.
Oggi mi ripeto che sono una stupida e prometto a me stessa che non succederà più. 
Ma io so che succederà ancora.
Lo so perché io sono fatta così.
Perché mi piace credere nelle parole delle persone, mi piace ascoltare le loro promesse e continuare a pensare che sono vere. Perché io continuo a illudermi e a credere che sono tutti fatti come me che se ti dico FORSE vuol dire che ci sto ancora pensando, ma se ti dico SÌ allora puoi fidarti perché significa che ci ho già pensato e ho già deciso.
Succederà di nuovo che le affinità elettive supereranno le istintive autodifese e lasceranno aperto quel maledetto spiraglio...
Succederà di nuovo e a pensarci bene Alice è anche il bello della vita. Succederà, ma oggi, ora, vorrei la certezza che non capiterà più perché quando non ci sono più le barriere a proteggerti fa troppo male....




Ciao ciao Castello...

Come tutte le favole anche queta sta per finire e noi lasceremo lo splendido castello che ha fatto da cornice alle nostre vacanze e che più volte ti ha sentito ripetere "io voglio restare per sempre qui"... Del resto non poteva non essere così per una principessa come te innamorarsi del castello era un epilogo piuttosto scontato... E mentre ti allontani un po' triste, salutando il personale dell'hotel ci guardi e ti fai promettere che torneremo...

giovedì 14 luglio 2016

Il lavoro da pupina


Mentre papà è in bagno ti guardo nel tuo letto. Tu mi guardi e io senza aprire la bocca ti faccio segno di venire. Mi sorridi e fai finta di non capire. Allora ti sussurro "vieni" mentre ti faccio posto accanto a me. Scivoli fuori dal tuo letto e corri veloce dentro al nostro. Ti abbraccio forte e sprofondo il mio naso in mezzo ai tuoi capelli.
Il tuo lavoro da "pupina" Alice anche per oggi è compiuto!

L'abito della sposa...


Ora finalmente lo sai anche tu che papà è già stato sposato con un'altra donna prima di sposare la tua mamma.
Lui non aveva mai voluto dirtelo forse per paura di crearti un inutile "trauma" ma io ultimamente avevo cominciato a pensare che non dirtelo era la soluzione peggiore e temevo che tu scoprendolo avresti davvero rischiato di rimanere "traumatizzata" dalla notizia.
Così ieri mentre tu chiedevo a papà notizie sulle sue ex fidanzate io gli ho fatto segno che forse era il momento di dirtelo. È lui dopo un attimo di esitazione con leggero imbarazzo ti ha detto "... e sai una l'ho anche sposata...". Tu prima hai detto sorridendo "la mamma!!" Con l'espressione di chi pensa "volevi farmi uno scherzo e ma io ti ho capito!". Poi di fronte alla sua risposta seria "no, prima della mamma, un'altra..." Senza il minimo turbamento e continuando a giocare con la collanina che avevi in mano hai detto: "ah... Ed era vestita bene?" 
Ecco Alice, perché voi bimbi siete meravigliosi e mentre noi ci facciamo mille paranoie su come o quando dirvi una cosa, voi invece saltate fuori con l'unica domanda a cui non avevamo pensato... Quella che davvero vi interessa ... E nel tuo caso se si parla di matrimoni ciò che conta è l'abito della sposa... Come non pensarci prima!

Tu odi i pantaloni


Tu odi i pantaloni soprattutto se nono lunghi e coprono le tue gambe affusolate.
Ogni volta per convincerli a indossarli bisogna discutere delle ragioni per cui sono meglio della gonna. Perché fa freddo, perché ti puoi sedere per terra, perché sono più comodi... 
L'unica evceIone in questa estate la
Fanno gli shorts soprattutto se sono abbinati a una canott aderente e che ti porti annodata su un fianco.
Ecco, così può andare!

Una mattina in piscina


Mentre siamo sul letto a riposarci un po' ripenso alla nostra mattinata in piscina, ai tuffi fatti dalle spalle di papà mentre ridi e urli "papà annega!" Intendendo semplicemente abbassati nell'acqua così io posso salire in spalla... Ripenso alla tua gioia quando hai visto che finalmente venivo anche io in acqua con te.
E intanto guardò il cielo fuori che si incupisce s pensò con dispiacere che purtroppo temo che non potremo tornare in piscina oggi pomeriggio.

Una domanda perfetta


E poi una mattina mentre facciamo colazione in albergo tu noti la mia espressione triste e preoccupata e mentre tento di spiegarti cosa c'è che non va tu mi guardi con gli occhi fissi su di me e senza togliere mai lo sguardo mi chiedi seria "c'è qualcosa che posso fare per te?". 
Ci penso. 
La tua domanda è perfetta.
Tu sei perfetta Alice ma no, tu non puoi fare nulla oggi per farmi stare meglio. Purtroppo...

Nella vita non si smette mai di imparare


"E poi nell'estraneità di una splendida camera d'albergo resta la delusione per un'amica che ha preferito che io capissi le cose da sola senza spiegarmele... 
E col sottofondo della filodiffusione mentre bevo il caffè amaro ma non per la mancanza di zucchero, resta il dispiacere per un progetto in cui avevamo creduto insieme e che ora mi trovo a vivere da sola...
In questa mattina tutto ha il sapore della sconfitta e mentre mi lecco le ferite so che ancora una volta mi devo rialzare e riprendere il cammino..."
Nella vita Alice non si smette mai di imparare e quando credi di aver finalmente capito qualcosa ecco che il panorama si stravolge e tu devi ricominciare a navigare a vista...

mercoledì 13 luglio 2016

Tu parli sempre


L'altro giorno Facebook mi ricordava i tuoi primi discorsi. 
Quelli che sono iniziati presto e non si sono più fermati. 
Quelli che fanno da sottofondo sempre alle nostre giornate. 
Quelli che partono da un punto e non sai mai dove arriveranno.
Quelli che continuano imperterriti anche mentre sei in bagno da sola e allora parlo col tuo corpo, gli dico cosa deve fare, e poi parli con la tua cacca... Mentre papà ed io nella stanza  accanto ti svoltiamo, ci guardiamo e riusciamo solo a pensare che tu non stai zitta nemmeno in bagno...

Quando succede che un bimbo non fa più la fila?


Mentre salutiamo l'Aquila vedo un parco giochi pieno di bambini e decidiamo di fare una sosta per lasciarti libera di giocare almeno un po'. Dopo qualche scivolata e un paio di spinte sull'altLena ecco che la tua attenzione viene attirata dalla carrucola.
Non è grande come quella che c'è al parco del Gelso, vicino a casa nostra ma forse per questo ti attrae ancora di più.
È così ti metti in fila, prima con papà e poi dopo qualche giro quando hai acquisito una "certa" dimestichezza anche da sola. 
Un bimbo più grande aiuta a gestire la fila.
Mia quello che noto è che a parte un bimbo un po' sopra le righe voi siete bravissimi. Rispettate il vostro turno, non litigate, non cercate di fregare il vostro amichette se si distrae un attimo.
E allora vi guardo nel vostro ordinato e corretto modo di fare la fila e mi chiedo quando succede che un bambino diventa grande e smette di fare la fila?

Imitazioni che fanno ridere e sorridere...


E poi mentre siamo in macchina ecco che tu inizi a imitare prima papà e poi me e cambi il tono della voce e ripeti le nostre frasi, gli atteggiamenti e i modi di dire. Trattenere le risate è impossibile. 
Ti guardo e penso che mi sembra di guardarci attraverso i tuoi occhi. 
È buffo ma fa anche pensare...

La merenda dopo il bagno


Al mare, in piscina, di mattina o di pomeriggio, non fa nessuna differenza: dopo il bagno c'è il rito della merend. Quella che consumi mentre ti pettino i capelli, mentre al sole ti rilassi e asciughi il tuo corpo stanco dopo "la nuotata".
Una mela, un succo, a volte un gelato, dei biscotti... Non mangi mai la stessa cosa dipende dai giorni. Ma una cosa è certa: dopo il bagno si fa merenda!

Piscina che passione!


Ti addormenti pensando ai tuffi che farai domani in piscina.
Ti svegli e la prima cosa che chiedo e se andiamo in piscina.
Ci dici che questa vacanza è bellissima perché c'è la piscina.
In macchina mentre papà guida tu conti i bagni che hai fatto è che farai in piscina..
Ok: e chiaro, la piscina ti piace!


martedì 12 luglio 2016

Paura di ingrassare


Dopo il concerto mentre tu ti sei mangiata un hot Dog dall'aspetto tutt'altro che invitante e papà si è mangiato un panino con la porchetta che ho evitato di guardare, io ho deciso di saltare la cena per evitare di accumulare altre pericolosissime calorie che poi da mandare via sono peggio delle talpe in giardino...
Eh già perché di perdere in tre giorni i pochi vantaggi accumulati in questi mesi non ne ho proprio nessunissima voglia!

Dichiarazione a ritmo di musica...


E poi mentre mi perdo e mi commuovo sulle note di un pianoforte che parla tutte le lingue del mondo, ecco che improvvisamente apro gli occhi e ricordo come sono arrivata qui e guardo accanto a me colui che mi ha fatto conoscere la musica s che ha permesso tutto questo.
Lo guardo intensamente cercando di entrare nei suoi pensieri che cavalcano quelle note e sono liberi e lontanissimi.
Lo guardo e mentre lui non se ne accorge io improvvisamente penso: "tu sei la parte migliore di me".
Tu sei chi mi ha aperto gli occhi di fronte a nuovi mondi, chi mi ha fatto conoscere la musica e il piacere di assistere a un concerto come questo
Tu sei quello che non ferma i suoi sogni per la paura.
Tu sei quello che vede sempre il bicchiere mezzo pieno mentre io sto ancora pensando che non riesco nemmeno a vedere il tavolo su cui appoggiarlo...
Ecco, ora che questa grande verità è venuta a galla mi sento meglio.
E intanto tu piccola principessa colorata e incredibilmente muta, ascolti una musica che di solito ti aiuta a dormire e che oggi invece ti infastidisce perché non puoi parlare, commentare, domandare e allora attendi l'intervallo per raccontarci i tuoi pensieri e mentre tu parli senza sosta, io continuo a guardare tuo padre e continuo a ripensare alle emozioni che mi ha permesso di conoscere e che mi ha regalato in questi anni d continuo a pensare "tu sei la parte migliore di me!".

L'amicizia cresce con voi


Vi siete conosciute a metà luglio di quattro anni fa. Eravate almeno trenta centimetri più piccole ma a guardare bene le foto eravate sempre voi. In questi anni siete cresciute ma non cambiate anche se ora siete decisamente più "donnine" e meno bimbe.
E l'amicizia è crescita insieme a voi anche se la distanza ci concede solo brevi ritagli di tempo dentro a una libreria prima di un concerto. Ma il quando è il quanto per voi non sono cose importanti, ciò che davvero conta è che basta sentire il tuo nome "ALICE" pronunciato con quella tipica "c" romana che ti fa sorridere ogni volta, per correre nel corridoio in mezzo ai libri e abbracciare la tua amica come se fossero passate solo due ore dall'ultima volta che vi siete viste.
Tu nemmeno ti sei accorta quanto è cresciuta Arianna... Ma io sì!

Il giubbotto di jeans


Il tuo era già arrivato qualche giorno fa, in mezzo alle tue proteste che proprio non riuscivi ad accettare l'idea che nel tuo guardaroba tutto balze, pizzi e Frou Frou entrasse il più classico degli indumenti da maschio sportivo ovvero l'immancabile giubbotto di jeans... Leggermente diverso da quello maschile solo per il taglio un po' sfiancato...
Il mio è arrivato oggi, regalo di questa vacanza romana che ci ha visti fare qualche ora di shopping di famiglia sotto un sole troppo caldo anche per fermarsi a chiedersi se dentro a quel goibbotto io sembro davvero più un taglialegna che una "signora" di mezza età..
Ora abbiamo entrambe i giubbotti di jeans e chissà che tu vedendo il mio riuscirai a rassegnarti all'idea che il goibbotto di jeans non è una camicia di forza e può essere il complemento perfetto a fine estate sopra uno dei tuoi tanti vestitini leggerissimi...

lunedì 11 luglio 2016

Principessa romana?


Dopo aver dormito la prima notte al castello era inevitabile svegliarsi e indossare il cerchietto rosa a forma di corona. Non importa se il materiale non è tipicamente estivo e in giro per rom ci sono almeno trentacinque gradi, tu lo indossi con eleganza e ti aggiri per le strade con quella classe innata che d sempre ti appartiene... E i romani ovviamente non si sono lasciati scappare la succulenta occasione di chiamarti principessa vedendoti leggiadra con i capelli sciolti che da sotto la corona scendevano e si appoggiavano sulle spalle nude. 
Bellissima e svolazzante dentro al tuo vestito colorato e allegro, hai continuato la tua passeggiata regalando sorrisi a chi si rivolgeva a te salutandoti "principessa" e solo a fine serata a chi ti ha chiesto "principessa o regina?" Hai svelato l'arcano rispondendo un sorprendente ma deciso "regina!", come se fosse la coA più evidente è scontat del mondo...
Regina non principessa!!!! Stupida io, come ho fatto a non capirlo....

Vacanze a ritmo di musica


Eccoci qua, all'inizio della settimana dell'anno in cui la musica è la protagonista delle nostre vacanze che saltellano fra un concerto e l'altro zigzagando per l'Italia e per gli stili musicali. 
Tu sai perfettamente ciò che ci aspetta, ricordi le date, i nomi, le città e secondo me anche alcune canzoni...
Io so che devo fare la valigia, per te e per me, papà ha già fatto da solo...
Non ho nemmeno capito quando torniamo ma so che è solo per una notte e poi subito ripartiamo. 
E so che mi divertirò. 
Nonostante il caldo, le mie orecchie che non sopportano più i suoni con certe frequenze e la puzza di fumo, so che poi mi ritroverò immersa nella musica, avvolta nelle note e tutto il resto sarà lontano... 
Buon viaggio famiglia....

Difficili anniversari


L'11 luglio di due anni fa scrivevo che sentivo quella fastidiosa e nota sensazione di quando sta per arrivarmi addosso un treno merci. Poche ore dopo mio padre nel cuore della notte cadeva e sbatteva la testa.
Ecco. Credo che non sia più tornato quello di prima da quella notte.
In un certo senso quell'11 luglio segna la linea di confine fra il prima e il dopo.
E ogni anno l'11 luglio arriva silenzioso e si porta dentro tanto ricordi tante emozioni e tanti dolori. 

  

L'estate del cerchietto


In questa che si preannuncia come l'estate del cerchietto il protagonista sui tuoi capelli è lui il cerchietto in sottile jeans azzurro a fiorellini bianchi con fiocco laterale e piccolo dettaglio fucsia fluo...
Non importa se col tuo look "ci sta a dire o meno qualcosa" il cerchietto trova sempre un posto sulla tua testa purché il fiocco stia a destra (o a sinistra? Giuro che non me lo riesco a ricordare....).
E allora bisogna dire bravo papà che ti ha regLato il orino cerchietto che sei riuscita a indossare per più di trenta secondi senza toglierlo e abbandonarlo in giro.

Shopping con te


Un lunedì mattina in attesa di partire per le vacanze, fatto degli ultimi preparativi e degli acquisti compulsivi di una mattina di saldi.
Un lunedì mattina di shopping e di consigli (tuoi) che mi suggerisci cosa comprare e cosa lasciare.
E devo dire che di solito ascolto i tuoi suggerimenti di piccola donna fashion ma oggi di fronte a quel vestito che a te non è mai piaciuto e che io ho puntato dall'inizio dell'estate non sono davvero riuscita a seguirli...
E il vestito vere in vacanz con noi!

domenica 10 luglio 2016

Distacchi dolorosi


Il tuo pianto inconsolabile dopo aver salutato Martina e Christian mi hanno fatto notare ancora una volta che se c'è una cosa che hai ereditato da me è quell'eccessiva sensibilità che ti fa piangere e singhiozzare subito dopo aver salutato un'amichetta che ha finito le vacanze.
Questa sei tu Alice, quella che salta e ride fino all'ultimo istante e poi non appena si chiude la porta diventa triste e seria e mentre i tuoi occhi diventano due immensi laghi colmo di lacrime la voce si abbassa e comincia a tremare e quasi piangendo mi chiedi se questa e la malinconia...
Ti consolo, ti abbraccio mentre penso che anche io sono triste perché sono andati via... 
Se ti può consolare nemmeno io sono fatta per i saluti e per i distacchi... Ma a me non consola sapere che tu sei come me...


sabato 9 luglio 2016

Una bellissima sera d'estate


Nuovi e vecchi amici seduti attorno a un tavolo a mangiare e a ridere felici.
Questo è anche il sapore dell'estate con un'amicizia che nasce sotto l'ombrellone e cresce fuori.
E anche se domani ci saranno i saluti per chi parte e torna alla normalità, oggi siamo stati bene e questa la ricorderemo tutti come una bellissima sera d'estate.

Il coniglietto di Alice

Dopo un'impobabile caccia al coniglio improvvisata nel parcheggio davanti a casa nel vano tentativo di salvare un tenero coniglietto apparso da chissà dove... Mi è rimasto nel cuore quello sguardo dolce e quell'irresistibile movimento di orecchie e mi sono sentita un po' (molto) come Alice nel paese delle meraviglie solo che il coniglio in questione era nero e non bianco e sicuramente non aveva un panciotto con un orologio da taschino...

venerdì 8 luglio 2016

Bis di Peter Pan


Per contrastare la tristezza che è rimasta dopo la gita dai nonni sulla strada del ritorno ho deciso di fermarmi a Mirabilandia tu avevi voglia di vedere il bis dello spettacolo di peter pan e io ho sperato che incontrare papà, vedere le luci, ascoltare la musica fossero elementi sufficienti a infondermi un sano senso di allegria.
Non è stato così per me ma ci abbiamo provato e mentre io mi scioglievo di sudore tu ti sei sicuramente divertita e sei tornato a casa con la prima foto della stagione insieme a Trilly...

Retrogusto amaro


Andare a trovare i nonni ha sempre quel forte retrogusto amaro ma oggi Alice è stata più dura del solito. 
Ho visto il nonno stanco. 
Lo guardavo e pensavo: si sta consumando. Il suo volto ormai è fatto di un sottile strato di pelle adagiato su un cranio privo di grasso e di espressione e i suoi occhi sono spenti e affaticati e spesso si perdono nel vuoto alla ricerca di chissà cosa. 
Sono fuggita cercando di evitare di incrociare quello sguardo che non riconoscevo. 
Sono fuggita perché è difficile ritrovare in quell'uomo stanco mio padre. 
Sono fuggita perché sono una codarda e vederlo così mi fa decisamente troppo male.
E quel senso di amaro in bocca stasera non riesce ad abbandonarmi...

giovedì 7 luglio 2016

Tracce di me in te...

Mentre penso che tu dormi mi dedico finalmente ad aggiornare il blog che parla di noi. 
Nel silenzio del pomeriggio sento dei rumori quasi impercetibili provenire dal piano di sopra. Heidi è in giardino. 
Tolgo le man dalla tastiera, smetto di digitare e ascolto.
Qualche secondo poi salgo lentamente le scale.
Dopo i primi  cinque scalini intravedo qualcosa che svolazza davanti allo specchio in cima alle scale. E' una stoffa già vista... Un istante dopo la riconosco: è la tua camicia da notte.
Sei tu, stai giocando davanti allo specchio.
Resto a guardarti per qualche istante senza farmi vedere, poi scendo e dopo qualche istante mi riaffaccio per vedere se sei ancora lì.
Questa volta mi vedi. Il tuo sguardo incrocia il mio. Ti sorrido... mi dici che non riuscivi a dormire e scappi via.
Ripenso a quella bambina tua coetanea che durante l'estate che precedeva la prima elementare aveva smesso di avere sonno il pomeriggio, ma sua madre e suo padre continuavano ostinatamente a metterla a letto tutti i girni, e lei allora controllava le lancette dell'orologio sulla grande sveglia di biancaneve, quella con i due uccellini svolazzanti... e per un paio d'ore restava zitta e buona nella su camera. Faceva finta di dormire e dopo due ore scendeva e per il resto del giorno tutti le ripetevano che era molto più tranquilla dopo aver dormito... E lei ogni giorno continuava a pensare che quegli adulti erano davvero stupidi a pensare che davvero lei a quasi sei anni ancora avesse bisogno didormire il pomeriggio per essere meno capricciosa!
No Alice, non preoccuparti, non ti obbligherò a dormire il pomeriggio, non ti costringerò a restare al piano di sopra a giocare in silenzio.
Scendi tranquilla le scale e raggiungi quella bambina che ormai è cresciuta ed è diventata tua madre.
In questi piccoli grandi gesti ritrovo in te la bambina che ero io...


 

mercoledì 6 luglio 2016

Sapore di vacanza


Un pomeriggio al mare con papà, una serata con la cena improvvisata in spiaggia, un gelato con gli amici tuoi e nostri.. Senza orari, senza fretta, senza nemmeno una nuvola a offuscare il cielo azzurrissimo di oggi.
Domani si tornerà alla solita routine, ma oggi abbiamo goduto di un giorno in pieno relax e dal sapore di vacanza.

Post concerto

Non ha fatto Thunder Road e disgraziatamente tu che non hai dormito nemmeno un minuto te ne sei subito resa conto ed è stata la prima cosa che hai detto e di cui ti sei lamentata mentre tornavamo in albergo dopo il concerto. Non ti ha dato fastidio il caldo, nemmeno le cuffie antirumore o la puzza... No, nulla di tutto questo, ciò che ti è scocciato è stato che Bruce non avesse suonato Thunder Road.... Dopo cinque anni di concerti in cui hai sempre dormito, il primo concerto durante il quale sei rimasta sempre sveglia è stato proprio quello di Bruce... Che dire Alice il DNA davvero non è acqua!

martedì 5 luglio 2016

Altalena di pensieri

Con la voglia di andare in vespa abbracciata a tuo padre come capitava poco meno di dieci anni fa e con dieci anni in più sulle spalle, mi ritovo in un caldo mese di luglio ad andare a Milano a un concerto di Bruce, mano nella mano con una bimba che se è possibile è più scatenata di suo padre... Mentre ci avviciniamo allo stadio tu hai come sempre tanta voglia di chiacchierare e io invece sono stranamente silenziosa. Lo sono spesso ultimamente. I pensieri la fanno da padroni e mi posseggono totalmente: nemmeno il caldo li scoraggia. Papà ti segue nei tuoi discorsi io invece mi perdo... Prima di entrare allo stadio ci fermiamo in un chiosco a bere una birra e mangiare qualcosa. Intorno a me tante persone. Le guardo come se fossi una banale spettatrice.  Forse sono più grandi di me, probabilmente molti lo sono eppure io mi sento così terribilmente vecchia e "fuori posto". La birra è buonissima e va giù meravigliosaente bene. Vorrei che non finisse mai così come la brezza che mi accarezza le spalle leggermente sudate.
Tu bevi il tuo succo di frutta, mangi qualche patatina e chiacchieri, chiacchieri, chiacchieri... Ecco per una attimo riesco a respirare e vorrei che il tempo si fermasse ora, proprio ora... Ma invece dobbiamo andare. La birra è finita, le patatine anche e il concerto sta per iniziare. Speriamo solo che faccia Thunder Road se no chi ti vuole sentire...

Facciamo l'appello...

E con l'elenco dei nomi dei tuoi futuri compagni di scuola entriamo sempre più nel vivo della scuola primaria e mentre tu forse, spero, smetterai di preoccuparti perchè non sai le cose io forse, temo, comincerò a preoccuparmi perchè invece le so... E allora leggo e rileggo l'elenco dei nomi e tento di associare il nome alla faccia del bimbo o della bimba facendo un collage di nomi, di volti, di bimbi, di genitori. Ed ecco che riconosco subito i nomi di tuoi tre compagn di scuola e poi collego quelli di alcune bimbe a bambine che erano nelle classi accanto alla tua. E poi torno su e cerco Emma... ma no, Emma non c'è... però c'è Linda che sì, la conosciamo e ti era anche simpatica... e Aurora, sì Aurora credo di conoscerla mi sembra di ricordarla... Poi chiamo un'amica e un'altra e gli chiedo se conoscono qualcuno e il puzzle a poco a poco prende forma e se faccio l'appello ora non mi sembra più così pieno di nomi sconosciuti...

lunedì 4 luglio 2016

Chi è il più bambino?

In spiaggia con le tue amiche io ho fatto il bagno con voi perchè stare sulla riva a guardare è decisamente più stancante e meno divertente. E così mi sono ritrovata ad essere la più bambina di tutte in mezzo a due cinquenni, una quasi seienne e una novenne...
Abbiamo cavalcato la giraffa che ovvimente non ha retto allo stress di essere assaltata contemporanemante oltre che da me anche da due bambine ed è scoppiata per fortuna a fine bagno, abbiamo giocato a  nascondino in acqua e per chi vuole sapere come si fa rispondo che ovviamente "non si fa..." ma tu ci volevi provare..., poi abbiamo giocato a fare  i massaggi, a fare i pescatori che raccolgono le vongole e infine anche a 1, 2, 3 stella... Ora però Alice te lo devo dire io sono esausta e da questo credo si noti la differenza di età perchè se possibile tu ti sei addirittura ricaricata...

domenica 3 luglio 2016

Ciao a tutti!

Mentre salutavamo la spiaggia dopo un lungo pomeriggio, abbiamo avuto la sorpresa di ritrovare Leo e la sua famiglia che come consuetudine trascorre il mese di luglio a Igea Marina. Dopo i saluti e gli abbracci siamo finalmetne riusciti ad abbandonare il mare a un'ora decisamente inconsueta. Ci siamo dirette al chiosco di piadine senza nemmeno passare da casa e lì abbiamo trovato un tuo amichetto di quando eri piccola. Io mi sono seduta a parlare con la sua mamma mentre tu ti divertivi sugli scivoli. Poi è arrivata Laura e fra le urla di felicità hai continuato a giocare fino a quasi le dieci.
A quel punto dopo aver salutato tutti, ma prorpio tutti, abbiamo finalmente preso la via di casa e ci accingiamo a vivere questa domenica sera/notte sena papà.

Un papà in prestito...

In questa domenica pomeriggio senza papà tu sei andata a far il bagno prendendo "in prestito" il papà della tua amichetta Noemi. Abbiamo approfittato della sua presenza e mentre io mi rispariavo almeno un bagno di questa stagione tu "usavi" le sue spalle per fare i tuffi. Nonso se lui ne sia stato poi così contento ma io sì, tanto....

Creatività a quattro mani

Oggi nelle ore calde ci siamo date alla creatività approfittando della notte rosa e dell'assenza di papà per dipingere di rosa e riempire di brillantini e cuori tutto ciò che ci è capitato fra le mani...
Rosa la cassettiera, rosa il portapenne, brillantini sui cassetti e cuori sul portafotografie...
Secondo me se c'era papà sarebbe fuggito in spiaggia anche con 35 gradi all'ombra... 

E fu zaino...

Come promesso oggi abbiamo comprato lo zaino e l'astuccio per la scuola. 
Abbiamo approfittato della tua "ferma" decisione che è rimasta invariata per almeno 24 ore e tu papà ed io siamo andati insieme a sceglierlo. (Cioè in realtà tu lo avevi già scelto, io volevo vederlo dal vivo e papà doveva pagarlo...)
Entrare in cartoleria lo ammetto, ha avuto su di me un effetto magico e travolgente. Sono stata subito avvolta e inebriata da quell'inconfondibile profumo che ha risvegliato in me ricordi lontani, sopiti ma evidentemente ancora nitidi. E tutto intorno a me un'esplosione di colori mi ha fatta restare a bocca aperta! Zaini per ogni gusto, astucci, penne, matite, quaderni, colori... Per un attimo mi è venuta voglia di tornare a scuola (ma è stato solo un attimo...) poi tumi hai riportata alla realtà trascinandomi a destra e sinistra per farmi vedere questo o quello... (e di cose da vedere ce n'erano davvero tante!). L'arrivo di papà che si era attardato per parcheggiare l'auto ci ha ricordato che eravamo lì per un motivo ben definito che non era rilevare l'intera cartoleria e appropriarsi di tutto il suo contenuto ma "soltanto" quello di comprare lo zaino e l'astuccio per la scuola. La ragazza gentilissima e paziente ascoltando la mia richiesta ci ha fatto vedere quelli più trendy fra le bimbe della tua età mentre io ascoltavo estasiata e tu ascoltavi con pazienza e totale disinteresse perchè avevi già deciso che volevi quello per cui eravamo andate lì...
Poi finalmente te lo ha dato e mentre tu felice lo provavi, io ti guardavo con gli occhi lucidi e mi sembravi ancora più piccola sotto quel grande zaino e intanto pensavo incredula "ma davvero va a scuola?"

sabato 2 luglio 2016

Uta uta uta, Ota ota ota...

Ogni mattina al risveglio facebook mi regala i ricordi degli anni appena trascorsi. Così capita che io apra gli occhi e prendendo il cellulare in mano veda una piccola Alice decisamente più paffuta ma non meno sorridente.  A volte non mi limito a guardare le foto ma catturata da un titolo accattivante rileggo qualche pagina del mio blog. E allora come stamattina mi ritrovo a rileggere il tuo strano modo di parlare e improvvisamente ricordo il tuo grido a bordo piscina, prima "uta uta uta!" poi "ota ota ota!" che nell'ordine significavano "seduta" e "nuota". 
E mentre io chiedo a papà se si ricordava queste "parole dal passato" lui sorride e io allora lo guardo seria e gli dico "eravamo ancora inconsapevoli che quelle prime parole sarebbero state l'inizio di un discorso mai interrotto..."
E il silenzio improvvisamente è uscito da questa casa...

venerdì 1 luglio 2016

Una notte rosa senza "la pantera"

Eccoci entrati nel week end più rosa di tutto l'anno, quello in cui tutto il mondo, non solo tu, si tinge di tutte le sfumature del rosa, dal confetto al fucsia passando attraverso il rosa "Peppa Pig" che per noi però ormaiè decisamente sfumato. 
E in mezzo a tanti toni di rosa aprendo il tuo armadio c'è solo l'imbarazzo della scelta...Gonne, pantaloncini, magliette, canotte, vestiti: tutto rigorosamente in Pink style. Ma quest'anno nella notte rosa manca un elemento che fino ad oggi era sempre stato presente come protagonista: la maglietta con la pantera rosa, quella che hai sempre indossato fin d quando avevi pochi mesi... Prima era grandissima, poi grande, poi giusta, poi strettina, poi stretta e ora... Resterà una cosa di quelle da conservare fra i nostri ricordi... E stanotte sarà rosa ma sarà senza patera...