sabato 31 ottobre 2015

La notte della paura

La notte di Halloween è la notte più paurosa dell'anno. 
E stasera tu ed io ci siamo prese davvero una grande paura! 
All'improvviso ci siamo trovate in mezzo a una folla impazzita che non si spostava e non ci faceva passare, pressate come delle sardine in una scatoletta, travolte dalle persone, soffocate in mezzo alla gente che riusciva nonostante tutto anche a fumarci addosso!
Ti ho presa in braccio, ti ho protetta e ti ho difesa.
E quando alla fine l'incubo è finito e siamo riuscite ad uscire da quell'ingorgo umano la paura e la rabbia hanno preso il sopravvento su tutto. Ero arrabbiata soprattutto con me stessa che ti avevo messa in pericolo... 
E più tardi quando la tensione si è abbassata una grande stanchezza mentale e fisica si è impossessata di me!
Altro che mostri di Halloween: i mostri in confronto non sono nulla e non mi fanno per niente paura!

Tracce di Natale

Questa mattina prima di andare a fare la spesa siamo andati a vedere un paio di negozi di arredamento e oggettistica e le prime tracce di Natale sono entrate in casa... Che fatica però trattenermi: io avrei comprato tutto! Le palline da appendere all'albero, le decorazioni da attaccare ovunque, i disegni per le finestre... Chissà perché mi viene in mente soltanto una parola: aiuttTo!!! (Con tre "T" che esprimono meglio il concetto!).

La lavagna dei disegni

Doveva essere la lavagna dei lavaggi dei denti dove avremmo dovuto mettere una crocetta ogni volta che ti lavavi i denti, e invece si è trasformata nella lavagna della creatività, dove disegni la mamma con i capelli che le incorniciano il viso con una improbabile ma dolcissima forma di cuore o la tua faccia triste in previsione di un giorno di assenza di papà. E quando ti svegli la mattina, prima di arrivare nella nostra camera, prendi il gessetto e nel silenzio ti metti a disegnare e non vieni d noi fino a quando non hai finito la tua opera.
E sai che ti dico Alice? Trovo che la lavagna sia molto più bella con la sua nuova destinazione d'uso che le hai dato tu!

venerdì 30 ottobre 2015

Cinema per noi

Una serata a cinema noi due sole per concludere una giornata piena di tante cose e soprattutto piena di noi.
Abbiamo intagliato la zucca di Halloween e fatto i biscotti, abbiamo chiacchierato e ci siamo fatte le coccole e infine ci siamo addormentate insieme.
Domani è un altro giorno!

Giorni come oggi

E poi Alice in mezzo agli altri ci sono giornate che iniziano troppo presto e non finiscono mai, che si riempiono di pensieri e di parole ma soprattutto di lunghi silenzi.
Giorni in cui sei stanca di tutto e non sei pronta a niente ma non puoi fermarti.
Giorni in cui vai avanti per inerzia e non opponi resistenza e continui ad accumulare sulle tue spalle la fatica.
Ecco In quei giorni Alice tutto è più difficile.

giovedì 29 ottobre 2015

Tu voti x-factor

Che ti piaccia x-factor lo sappiamo tutti ma che tu addirittura voti i tuoi preferiti è una novità di stasera. È bastata una breve spiegazione di papà e tu armata di telecomando hai dato il tuo voto ai tuoi cantanti preferiti...  Certo che per avere 5 anni sei avanti Alice...

Chi lo ha scritto?

Ma chi ha scritto quel piccolo nome in alto a sinistra nel retro del tuo foglio?
Tuuu??? Ma davvero Alice tu hai imparato non solo a scrivere ma addirittura a scrivere il tuo nome in caratteri piccoli piccoli proprio come quelli della maestra?
Come dici? Non sai scrivere solo il tuo nome ma anche il tuo cognome e addirittura anche papà (senza accento) e mamma (con la doppia M)?
E quando è successo che hai imparato?

I coralli...

Mi piacciono i "coralli". 
Anche a te piacciono i "coralli".
No, non quelli del mare.
I coralli per te non sono altro che i taralli.
Questi semplici biscottini salati di origine pugliese che ho mangiato fin da bimba e che tu chiami simpaticamente "coralli".

Tatuaggi per te

Oggi abbiamo iniziato la giornata con una tua insolita richiesta: volevi un tatuaggio rock. Per fortuna nella nostra casa piena di tutto non mancava una collezione completa di tatuaggi pronti da fare e così ti ho potuto facilmente accontentare. Dopo una rapida occhiata la tua scelta è ricaduta su quello che non si può esattamente definire un modello rock ma piuttosto principesco. Uno stra etto umido, qualche secondo e... Voilà il gioco è fatto!

mercoledì 28 ottobre 2015

Una giornata di M

La giornata di oggi è quella che si può definire "una giornata di M..." Nel senso pieno della parola.
Già dalla notte io avevo avuto molti intensi incontri ravvicinati col bagno e anche tu avevi avuto un paio di improvvisi appuntamenti notturni con bagno. Oggi io ho continuato la mia intensa relazione col bagno e papà si è aggregato forse per invidia.
Qualcosa ci ha fatto male. Non so cosa sia ma so che ci ha fatto parecchio male.
Speriamo domani di stare meglio. Tutti.

Ghirlande di famiglia

Preparata finalmente la ghirlanda di Halloween e messa in cantiere già anche quella di autunno, abbiamo sostituito finalmente quella decisamente fuori stagione con le conchiglie. Ora non resta che approntare quella invernale che ci traghetterà fino a quella di Pasqua che è già pronta dallo scorso anno. I materiali ci sono già, non resta che assemblarli.
Tu mi aiuti, vero Alice? Ho assolutamente ebisogno della tua creatività libera e irrazionale!

Coccole sul termosifone

Le coccole per te cominciano dalla mattina, quando prendo i tuoi vestiti appoggiati sul termosifone dalla sera prima, te li passo e tu li indossi tiepidi e mente lo fai ti abbandoni al piacere di una dolce coccola per la pelle e per l'anima. 
Mi piace prendermi cura di te in questo modo e vedere la tua felicità nel sentirti così tanto amata.
Io ho sempre amato sentire il tepore dei vestiti che mi faceva sentire ogni volta un po' meno la nostalgia del tepore del letto appena lasciato... Un buon modo per iniziare la giornata.
E che buongiorno sia!

martedì 27 ottobre 2015

Il nostro expo

Il nostro Expo ha il sapore di una mini vacanza, il gusto di una bella gita di famiglia.
Il nostro Expo è un regalo che papà ha fatto a me che avevo tanta voglia di vederlo.
Il nostro Expo è arrivato tardi ed è stato faticoso, ma è stato come lo immaginavo.
Il nostro Expo mi ha regalato una piacevole oasi di famiglia in mezzo a una settimana normale.
Noi potremo dire "ci siamo stati!".

lunedì 26 ottobre 2015

Fastidioso sensto senso

Mi sono svegliata con la certezza che avrei bevuto il caffè con un'amica la "zia Meli" e con dentro una fastidiosa sensazione di malessere che non mi ha mai lasciata. 
Non c'è nulla che non va. Nulla a parte le solite cose a cui però ormai dovrei essere già abituata/rassegnata. Passo in rassegna ogni singolo dettaglio della mia vita percapire cosa c'è che mi fa stare così "come d'autunno sull'albero le foglie" ma non riesco a scoprirlo.
So solo che non mi sento a posto.
E' come tante altre volte: ho la sensazione che qualcosa stia per arrivarmi addosso ma non capisco cosa sia...
E intanto cerco di far finta che tutto va bene.
Ti porto  scuola, saluto le maestre, bevo il caffè con Melissa, faccio la spesa, rispondo al telefono, organizzo il pomeriggio, stendo i panni, mangio, ti vengo a prendere, parlo con papà... e mi ripeto "va tutto bene,va tutto bene, va tutto bene..."

 

Una piccola aiutante!

Una piccola aiutante che non vede l'ora di darmi una mano ad apparecchiare e che si fa in quattro per stendere i panni insieme a me o per raccoglierli.
Con cura e attenzione metti le mollette sui calzini e vedo che ti diverti a scegliere i colori, proprio come facevo io quando ero bambina... perchè tutto può diventare un gioco anche stendere i panni. 
E prima di andare a scuola ti arrabbi perchè senti la lavatrice che va e allora capisci che li stenderò mentre tu non ci sarai e ti perderai il divertimento più grande...
Non preoccuparti Alice ci saranno altre lavatrici, telo prometto!
 

domenica 25 ottobre 2015

Una domenica per te

Una domenica per te, che è iniziata con una gita al Playmobil village è proseguita con un compleanno all'aperto e si è conclusa con la premiazione della tua scuola. 
Una domenica intensa, piena, ricca e faticosa,tremendamente faticosa perchè sia io che papà siamo stati vittima di un mal di testa terribile che non ci ha mai lasciati durante tutta la giornata.
Domani è un altro giorno...
 

sabato 24 ottobre 2015

Una cena mostruosa...

Come concludere uno strano sabato se non in un modo altrettanto strano con una "cena mostruosa" a base di dita mozzate e cervello spappolato (ovviamente finti)?
Tutto ciò ovviamente a Mirabilandia dove siamo andate a fare una sorpresa a papà che non ci aspettava ma che è stato felice di vederci.
E dopo qualche giro in giostra e la nostra cena dell'orrore siamo tornate a casa ad aspettare che anche papà ci raggiungesse.

Uno strano sabato

Quello di oggi è davvero uno strano sabato, più simile a un giorno normale vista l'assenza di papà che è dovuto andare a lavorare. Tu in mattinata hai voluto che ti portassi da Melissa e quando ti sono venuta  prendere mi hai accolta con un pianto disperato perchè ero arrivata troppo presto... Mi fa piacere perchè questo significa che Melissa ti piace tanto ma del resto lo avevo già capito quando prima di andare da lei ti era scappato di chiamarla "zia Meli" e poi avevi insistito affinchè le telefonassi per chiederle se potevi chiamarla zia meli...
Ora dopo un pranzo in perfetto stile "quando il gatto non c'è i topi ballano" a base di gnocchetti al gorgonzola, ci riposeremo un po' in attesa di valtare i programmi pomeridiani.

venerdì 23 ottobre 2015

Finalmente venerdì!

Il venerdì non è solo l'ultimo giorno di scuola e l'ultimo giorno di lavoro per papà, ma quast'anno è anche uno dei pochi pomeriggi liberi che abbiamo. Senza danza, senza nuoto, senza per forza dover uscire è il nostro pomeriggio relax. Oggi dopo esserti venuta a prendere alle 13:15 siamo tornate a casa con la tua amichetta Laura e voi vi siete subito messe a giocare e non vi ho più sentite fino a quando Laura non è andata via. 
Poi una volta sole non siamo più uscite e abbiamo aspettato l'arrivo di papà per una cena a base di tigelle fatte da noi due insieme.
Che il week end abbia inizio!

giovedì 22 ottobre 2015

Il terremoto raccontato da te

Mentre siamo in macchina che andiamo a scuola di danza tu con entusiasmo mi racconti la tua giornata a scuola e soprattutto la tua gita alle Befane dove avete partecipato ad un interessante progetto educativo con la tua scuola. 
Inizi spiegandomi che oggi ti hanno raccontato del terremoto e mentre io già mi metto in allarme immaginando la tua preoccupazione tu con insolita tranquillità mi dici che il terremoto è un "evento naturale" ed io di fronte alla tua serenità e all'importanza del termine "evento" pronunciato da te, mi zittisco immediatamente e ti ascolto. Mi spieghi che in caso di terremoto bisogna cercare le "strutture più solide", come ad esempio le scale e mi spieghi che l'ascensore invece è più pericoloso perchè si può bloccare. Mentre ascolto la tua vocina di bimba che parla di strutture e di soliditàper un attimo mi sembra di avere un ingegnere ininiatura seduta sul sedile posteriore (stavo per dire di dietro ma ho pensato che era meglio nonfare un uso improprio delle parole...). Poi aggiungi che volendo ci si può nascondere sotto a un tavolo così il terremoto "non ti vede". Sorrido immaginando un terremoto che va via "demoraizzato" solo perchè le persone si sono nascoste e non le trova e tu vedendo che sorrido non ti scomponi e continui a spiegarmi che volendo posso anche nascondermi sotto al divano ma poi ci pensi e dici "ma da noi non ci si sta". Effettivamente in tre centimetri di spessore si fa fatica a starci... Prima di concludere la tua spiegazione come ultimo suggerimento mi dici che volendo si può anche scappare, ma dopo un attimo di esitazione ammetti che questo però non te lo hanno detto a scuola ma lo hai aggiunto tu... e quando ti chiedo come faresti a scappare mi dici che andresti in soffitta, poi sul tetto e con un grande salto arriveresti giù... E allora io penso "magari fosse tutto così semplice..."
 

Primo giorno a tempo pieno

A oltre un mese dall'inizio della scuola oggi hai valutato che anche tu come le tue amiche volevi stare a scuola fino al pomeriggio. 
Così dopo oltre quattro mesi mi sono ritrovata ad avere tre quarti della giornata libera... non da sola, perchè a dire la verità da sola sono stata davvero poco.
E mentre io ho fatto la spesa, visto le amiche, arlato con la sarta... tu so che sei andata in gita alle Befane  e immagino che ti sarai anche divertita un bel po'.
Fra poco però tivengo a prendere...

mercoledì 21 ottobre 2015

Un papà a sorpresa...

Un papà che guarda i tuoi video fatti durante la lezione di nuoto e si precipita a vederti e anche se arriva tardi si siede e aspetta che tu esca dallo spogliatoio per farti una sorpresa, abbracciarti e dirti quanto sei brava... Ecco chi è tuo padre Alice e ogni volta che rifletto su questi suoi gesti, mai banali, ogni volta che lo guardo mentre gioca con te alle principesse, ogni volta che lo ascolto raccontarti una favola... penso che quello che diventerà tuo marito, il tuo fidanzato, il tuo compagno...dovrà davvero fare i salti mortali per reggere un simile confronto...
Buona fortuna futuro fidanzato di Alice...

Tu e Melissa

Quando stasera ti ho detto che sabato mattina non avevo più bisogno di andare dai nonni senza di te, tu ti sei subito girata verso di me con un'espressione che non prometteva nulla di buono e dopo esserti arrabbiata perchè "me lo avevi promesso che te ne andavi via e mi lasciavi un po' di tempo tutto per me e per Melissa!", mi hai ricordato che le promesse si mantengono e poi mi hai fatto notareche noi Melissa l'avevamo già prenotata...
Ecco Alice volevo fart sapere che le persone non si "prenotano" e poi nel caso se anche fosse gli appuntamenti si possono anche "sperenotare". Comunque visto che Melissa ha acconsentito a stare un'oretta con te tu avrai il tuo tempo dasola con Melissa, come promesso e io dopo aver girovagato tutta sola e senza meta credo che vi raggiungerò per un caffè e due chiacchiere... anche se a giudicare dall'entusiasmo chehai alla sola ideadi stare da sola con Melissa, non credo che sarai così felice di vedermi.

Un mercoledì da leonesse

Un mercoledì mattina freddissimo, pieno di amiche sedute al bar davanti a un buon caffè caldo, un mercoledì fatto di giri al mercato di chiacchiere, di tante risate e di un po' di shopping, un mercoledì di corsa perchè le cose da fare sono tante e o mi inchiacchiero già alle otto del mattino, un mercoledì mattina bello e pieno di beimomenti.
E quando sono tornata a casa all'ora di pranzo poco prima di venirti a prendere, ho pensato che il tempo è volato via leggero.

ChefFatica!

E poi ci sono giornate come quella di ieri che quando arrivi in fondo ti chiedi coe hai fatto e cerchi di respirare e rallentare il ritmo, anche e soprattutto quello mentale ma non ci riesci... Perchè tutto in questi giorni è tremendamente difficile, le scete che ti riguardano che tengono svegli me e papà a parlare fino alle due del mattino, i capricci dei nonni che con i loro ricatti psicologici mi fanno innervosire ogni volta come solo riescono a fare, il gruppo asta caffè che pullula di gente che non sa il significato della parola rispetto e che pensa di poterci trattare come se fossimo i loro segretari personali disturbandoci anche alle undici di sera per cose che se soltanto avessero voglia di leggere il regolamento riuscirebbero a risolvere da sole... E allora sogni un'isola deserta, lontana da tutto e da tutti...
E mentre seilì assorta dai tuoi pensieri tuafiglia ti guarda eti chiede se un giorno possiamo andare in Australia quando da loro è estate e danoi inverno... E tu ti chiedi se ti leggenel pensiero e le spieghi che l'australia è molto lontana e che quest'anno avete già programmato delle vacanze e allora lei non si perde d'animo elancia la contro proposta anche a papà per il prossimo anno...
Perchè lei in Australia ci vuole proprio andare anche perchè i Koala  sono fra i suoi animali preferiti, insieme agli ippopotami, ai conigli e a molti altri che nel frattempo si sono persi perla strada...
Comunque io Alice in Australia ci vengo quando vuoi! Anche perchè se non ricordo male  lì di fronte c'è anche l'isola di Peppino!

martedì 20 ottobre 2015

Strana stagionalità

C'è la primavera con i suoi profumi e con i suoi colori, l'estate con il caldo, la musica e le serate all'aperto, l'autunno con le foglie che cadono e l'aria frizzante che porta con se anche la certezza che sta arrivando l'inverno e con l'inverno oltre alla neve e al Natale arriva anche il periodo più difficile dell'anno per me e per la mia famiglia: il periodo dei miei controlli, quelli veri, quelli tosti, quelli che possono cambiare le cose, quelli che fanno più paura e che possono riempire i polmoni di ossigeno fino a farli scoppiare di gioia o strapparti il sonno, il sorriso, la speranza e la vita. 
Forse proprio per questo una volta amavo l'inverno e ora amo l'estate.
Perchè l'estate è a metà strada fra il punto in cui so con certezza come sto e il punto in cui sono troppo lontana per saperlo con certezza...  Perchè d'estate posso attaccarmi ancora fermamente a quel risultato che a gennaio mi ha fatta prima tremare e poi gioire.
A ottobre, a novembre non posso più avere certezze. Cadono le  foglie e con le foglie volano via anche le mie sicurezze.
E il pensiero comincia  sempre più spesso ad andare per conto suo e improvvisamente mi ricordo che ho avuto davvero il cancro. Già perche a volte mene riesco  addirittura a dienticare... ma questo capita a febbraio, mai a ottobre.
Ed è sempre in ottobre, mentre affacciata alla finestra guardo gli alberi spogli, che comincio a pensare che è davvero passato già quasi un anno dall'ultima volta che mi hanno messa sottosopra per vedere se da qualche parte si è nascosto di nuovo il "nemico". 
Mi guardo indietro e le immagini corrono veloci davanti ai miei occhi... Risento quella telefonata, quelle parole, rivedo i miei gesti, rivivo l'angoscia di quei momenti. 
E poi in mezzo a tutto ci sei tu, tu che giochi mentre io mi siedo per non svenire quando ascolto la diagnosi, tu che balbetti perchè anche se non sai cosa sta succedendo senti una mamma che si allontana, tu che cresci e io che sopiro a ogni tuo compleanno "perchè anche questo sono riuscita a vederlo...".  
E allora un po' alla volta comincio a pianificare i controlli, nella mia mente e sul calendario e comincio a sentire quella fastidiosa sensazione di precarietà con cui purtroppo ho imparato a convivere, e comincio a guardare il futuro con occhi diversi e con un po' meno entusiasmo e un po' più di paura. 
E mi accorgo che anche fare programmi a lungo termine comincia a darmi fastidio. 
E allora ti abbraccio più forte perchè vorrei davvero Alice che tu potessi avere sempre i miei abbracci... ma in ottobre non riesco a esserne certa...

Nuovo look per Clarence

Va bene vintage ma il look di Clarence era decisamente obsoleto. Con quella tutina infeltrita di una spugna che sembra più carta vetrata, con quell'improbabile colore verdino che forse una volta era verde e con quell'apertura sul sedere che ormai non si usa più ha davvero fatto il suo tempo. 
E allora stamattina sono andata a caccia di un nuovo vestito per Clarencee non mi sono certo accontentata di qualcosa che fosse più moderno, ho scelto qualcosa che ero certa che ti sarebbe piaciuto. Un bel cappellino con le orecchie a orsetto (ok lo ammetto quello piaceva più ame che a te...), un paio di morbide ghettine e sopra una giacchina azzurra con uno stupendo coniglietto disegnato sopra. E perchè Clarence fosse più protetto non dal freddo ma dai tuoi gesti non sempre delicati, gli ho messo anche un pannolino da bambola e il body sotto che poi sarebbe stato il tuo. A dire la verità gli va un po' troppo grande ma in attesa di qualcosa di meglio può andare bene anche quello...
E con Clarence new look sono venuta a prenderti a scuola e quando uscendo lo hai trovato seduto al tuo posto in macchina, la tua espressione stupita e il tuo sorriso mi hanno fatto capire che avevo scelto bene.
Ora Clarence è un po' meno vintage ed è perfetto per il 2015 e anche per te!

lunedì 19 ottobre 2015

Di chi sono i giochi?

Il Cicciobello con cui giochi era mio e anche gli intramontabili mattoncini della lego era mio.
Mentre tu dormi io penso a comprare una tutina un po' meno vintage per Clarence il Cicciobello che viene da lontano.
E mentre tu facevi la pennichella pomeridiana sabato io mi ero impegnata a costruire una meravigliosa villa di mattoncini bianchi e Rossi, che sono casualmente anche i colori del Vicenza calcio...
Perché i giochi sono tuoi ora ma anche un po miei e io ho 45 anni, ma se togli il 4 davanti siamo coetanee...

Una strana cadenza

Una strana cadenza sì e impossessata del tuo modo si parlare e ora a volte quando ti ascolto mi sembri straniera. 
Sorrido quando mi fai le domande prolungando il tono interrogativo in un modo innaturale e soprattutto mi chiedo chi frequenti tu che parla così?
Perché se è tutta farina del tuo sacco allora davvero non me lo spiego...
Ora che ci pensi ma lo sai che questo tuo modo di parlare assomigia a quello del tuo "ex fidanzato" Leo???

Una brava bimba

Metti a posto le tue mutande, pieghi gli asciugamani, accoppi i calzini che prendi dal cesto dei panni appena raccolti. Sei una brava aiutante, che non vede l'ora di essermi utile e si dà da fare per collaborare nelle attività quotidiane. E così anche le noiose e ripetitive faccende di casa diventano un piacevole momento di condivisione fra madre e figlia.
Adoro essere tua madre Alice!

La naturalezza di un gesto


Tu sai telefonare. 
Prendi il telefono, lo sai accendere e poi sai andare nei numeri preferiti, sai cercare quello di papà e inviare la chiamata...
Lo fai in automatico come se lo avessi sempre saputo fare... 
E io mi stupisco di te!

La mia figlia perfetta

Ami terribilmente stare in casa e ti esalti di fronte all'idea di un pomeriggio da passare in casa, tutto per noi, senza uscite programmate e con in programma solo tanto relax!
Ti esalti appena realizzi che è lunedì e possiamo dedicarci a noi due e io non mi lamento di certo di avere una bimba che non deve per forza uscire per stare bene!

domenica 18 ottobre 2015

Castagne che fatica!


Una domenica mattina in mezzo alla natura, a raccogliere le castagne che poi finisce sempre che le mangio solo io... Tu, papà, io e poi tanti amici.
Una bella faticata, direi quasi un tour de force, ma tanta felicità nei tuoi occhi!
E alla fine di un week end diverso dal solito mi sento anche io diversa dal solito...

sabato 17 ottobre 2015

Freddo e molto di più...


La faccia dura, insensibile e quella fastidiosa sensazione di avere un orecchio di plastica, appoggiato lì sul viso per caso, quasi per errore, come se fosse un corpo estraneo.
Forse il primo freddo quest'anno si è presentato così e ha bussato alla mia porta. a braccetto con la paura, quella vera, quella che riesce a togliermi il respiro e a spegnere la luce sul futuro in un solo click.
E siamo solo all'inizio dell'inverno....


Una serata diversa per tutti


Una serata diversa per tutti.
Per papà e per me che insieme da soli siamo andati a un concerto e ce lo siamo goduto fino in fondo, a 360 gradi, senza doverci preoccupare di cosa fai tu intanto, delle cuffie anti rumore, del tuo sonno... Siamo stati davanti al palco, in piedi, guardando negli occhi lui che cantava e sorrideva coinvolgendo tutti e ci siamo divertiti.
Io davanti a quel palco, cullata dalle note ho chiuso gli occhi e mi sono lasciata andare, dimenticandomi di tutto, del tempo che passava, dei miei anni, del mal di testa che mi ha seguita fin qui, della paura che mi fa il mio mal di orecchi e mi sono sentita giovane, leggera e spensierata.
Una serata diversa anche per te che stasera hai fatto le veci della padrona di casa e hai affidato tu Heidi al "Dog Sitter" che è venuto a prenderla per il week end. Sotto l'occhio vigile della baby Sitter gli hai consegnato o "offerto" come dici tu, il tuo cane e gli hai dato anche quello che serviva: guinzaglio, crocchette, ciotole...
E poi più tardi dopo aver visto un film con la baby Sitter sei andata a dormire e per la prima volta da non ricordo più quanto tempo ti sei addormentata senza me e senza papà... Ma questa è tutta un'altra storia ed è anche un altro post...

Tu dormi anche senza di noi...

E ora che ti sei addormentata con la baby Sitter Angela mentre noi eravamo fuori, ora che papà ed io abbiamo perso anche l'esclusiva sugli attimi che precedono la notte, capisco che sei davvero diventata una bimba grande e non solo perchè i tuoi anni riempiono tutta una mano ma perché non hai più bisogno della rassicurante presenza di mamma e papà al tuo fianco per dormire...
E dopo che ho atteso per tanto tempo questo momento ora quasi quasi mi dispiace un po'...
Strana razza le mamme Alice...

venerdì 16 ottobre 2015

Emozioni sulla lavagna

Una lavagna adesiva attaccata alla parete di un mobile, doveva servire per scrivere ognivolta che ti lavavi i denti ma è diventata invece un modo semplice e divertente per raccontare come stai.
E allora stasera ti sei avvicinata, hai preso il gesso e mi hai detto che dovevi fare una faccia un po' triste perché poi noi saremmo usciti e ti saremmo mancati..

Finalmente!

Finamente sono riuscita ad avere intorno quel genere di persone che cercavo da sempre e che mi piacciono da morire.
Come per esempio un'amica che non si fa troppi problemi a  lasciare che sua figlia esca da scuola insieme a te e passi le prime ore del pomeriggio a casa nostra a giocare. (Questa volta non siamo riuscite a farlo per la tua tosse, ma recupereremo, promesso!)
O come un'altra che sapendo che tu sei a casa ammalata e io in clausura con te, si preoccupa di mandarmi un messaggio per sapere se abbiamo bisogno di qualcosa. 
Oppure come quella che viene a bere il caffè anche senza che ci sia un appuntamento preso, semplicemente pr il piacere di stare insieme e di fare quattro chiacchiere.
Grazie ragazze: queste sono le amiche he avrei sempre voluto!

Vaccini e molto di più...

L'argomento vaccini per me non è mai stato un argomento da prendere alla leggera. Ho sempre invidiato quei genitori che accettano l'imposizione con naturalezza, fiducia  e rassegnazone, senza farsi troppe domande e anche quelli che hanno la certezza contraria, cioè che l'unica via di salvezza è la non vaccinazione.
Io purtroppo non rientro in nessuna delle due categorie e ho la convinzione che in entrambe le scelte ci siano dei rischi.
Ora la domanda a cui rispondere per me è sempre stata "qual è il rischio minore?".
La risposta ahimé non l'ho mai trovata. 
Ho vissuto i mesi che hanno preceduto ogni tuo vaccino con una terribile ansia che non è mai cambiata nel tempo.
Così quando qualche giorno fa è arrivata la lettera della Asl con la convocazione per i tuoi richiami, non posso negare che mi sono sentita immediatamente schiacciata dalla paura e su di me è scesa immediatamente la pesante consapevolezza che non avremmo più potuto rimandare una decisione. 
Tuo padre che ha compreso il mio disagio e che su questo è sempre stato più razionale di me, ha preso in mano la situazione e ha cercato di valutare i pro e i contro, leggendo, infomrandosi, ascoltando pareri e rielaborando le informazioni.
Alla fine di tutto anche noi siamo giunti a una difficilissima conclusione.
Ecco Alice è solo e soltanto in quest momenti in cui sento il peso di essere genitore e avolte penso che vorreinon essere madre per non dovermi trovare a fare delle valutazioni e prendere delle decioni, in un senso o nell'altro, delle quali un giorno mi potrei drammaticamente pentire. 
 
 
 

Una notte difficile

Dopo una notte difficile più per il mio mal di testa che per la tua tosse, mi sono svegliata questa mattina con la certezza che se non fosse passato in qualche modo non sarei riuscita ad arrivare in fondo alla giornata così. I potenti mezzi chimici hanno fortunatamente ridotto notvolmente il dolore, lasciandomi solo un pesante stato di stordimento e una capacità di sopportazione pari a zero.
Naturalmene Alice tu oggi sei a casa da scuola, inutile dirlo e io dovrò trovare un silenzioso modo per intrattenerti...
 

giovedì 15 ottobre 2015

Un mondo Vintage

Dopo l'affermazione dell'altra sera di papà quando ridendo ti ha detto che hai una mamma vintage (giuro che questa me la paga...), il nondo intorno a noi è improvvisamente diventato vintage. 
Prima hai tirato fuori il mio vecchio ma sempre bellissimo ciccio bello con la pelle color cioccolata e hai cominciato a prenderti amorevolmente  cura di lui come prima hai fatto con le tue più moderne e decisamente più brutte bambole, apprezzando il dettaglio degli occhi che si chiudono quando lo stendi...
Poi è arrivato il lego con cui ha giocato la zia Amelia (poco), lo zio Giorgio (molto) e io (abbastanza) e guardandolo tu che sei furbissima hai subito capito che la gru era dello zio Giorgio...
Ed infine è giunta a casa nostra anche la maglieria  magica, incredibile macchinetta a manovella che dobbiamo ancora provare ma con cui, se funziona, sono certa riusciremo a fare incredibili vestiti alle tue bamboline.
Come se i giochi moderni in questa casa non fossero già troppi...
Però Alice che ti devo dire, a me questi giochi dal passato fanno davvero bene al cuore...

Tosse di stagione

Con i primi freddi ecco che arrivano le prime immancabili tossi e per noi arriva automatico il primo giro di fiato corto e di conseguente cortisone. 
Ho sperato fino all'ultimo di riuscire a schivarlo ma mi sono arresa quando ho verificato che non riuscivi ad arrivare a quattordici secondi fra un colpo di tosse e l'altro... 
Coraggio, l'inverno è appena iniziato..

Il fazzoletto dimenticato...

Il fazzoletto di carta dimenticato da te nella tasca del grembiule e non visto da me prima di metterlo in lavatrice è una terribile dimenticanza che ha riempito la casa di piccoli coriandoli mollicci e bianchi che si sono immediatamente attaccati prima su tutti i panni e poi sparsi in ogni angolo di pavimento che ovviamente era appena stato pulito...
Quasi quasi Alice preferivo quando nelle tasche conservavi le lumachine... 
Guardano attorno a me l'incredibile quantità di micro pezzetti bianchi la domanda sorge spontanea: "ma siamo sicuri che fosse solo un fazzoletto e non tutto il pacchetto???"

Lego vintage

Come ti avevo promesso oggi dalla nonna sono andata a cercare in garage il grande scatolone della lego con cui giocavo io quando ero piccola. Ho pensato che i mattoncini probabilmente non sarebbero stati così diversi da quelli più moderni con cui ultimamente giochi tu ma ora so che in parte mi sbagliavo. 
I vecchi mattoncini innanzi tutto sono solo rossi, bianchi e blu perchè quaranta e più anni fa non erano previsti altri colori e il rosa, il viola e il fucsia non erano assolutamente contemplati fra le nuances previste dai tecnici della lego. Poi sono principalemente soltanto mattoncini. Più o meno lunghi e larghi ma semplici e banali mattoncini. Pochissime eccezioni come ponti o pezzi particolari. Anche le finestre e le porte che ci ho trovato, sono assolutamente diverse da quelle più moderne che vendono oggi. 
La domanda a questo punto potrebbe essere cosa hanno di uguale?
Hanno che si incastrano perfettamente anche sugi altri.  
Quindi ora tu hai un grandissimo scatolone di mattoni e mattoncini con cui puoi dare libero sfogo alla tua fantasia e costruire ciò che vuoi senza restare chiusa nei rigidi schemi che prevedono le confezioni che vendono oggi nei negozi e nei grandi magazzini, dove ogni pezzo ha una sua collocazione ben precisa e accuratamente studiata. 
Ed io posso aiutarti, o anche soo guardarti e mentre ti osservo che costruisci mi perdo nei ricordi perchè ognuno di quei piccoli pezzi è un incredibile viaggio nel passato e il rumore di tutti quei mattoncini rigirati nella scatola dalletue manine alla ricerca proprio di quel piccolo pezzetto che si trova ovviamente sempre sotto a tutti gli altri è una musica a me familiare che mi fa tornare bambina.
E tu te ne sei subito accorta quando guardandomi con gi occhi che brillavano di frontea quella scatola mi hai sorriso e mi hai detto stupita: "mamma! Ma sembri una bambina!"

mercoledì 14 ottobre 2015

Riflessioni solitarie

Nella vita io Alice non ho ambizioni.
Non più almeno.
E' una colpa? Non saprei, forse...
L'unica che avevo si è realizzata solo parzialmente e mi sono dedicata anima e corpo alla metà che sono riuscita a realizzare, per cercare di godere pienamente di ciò che ho, per non avere rimpianti dopo.
Forse è così perchè la mia vita mi piace.
O forse perchè non sento il bisogno, la necessità e la voglia di qualcosa in più e ciò che ho mi basta, mi appaga.
Forse perchè un giorno non troppo lontano ho rischiato di perdere tutto e ho improvvisamente capito che l'unica cosa di cui ho bisogno è proprio ciò che già ho.
La salute per me e per la mia famiglia in primis.
La possibilità di vivere una vita tranquilla in un posto dove mi sento e sono "a casa", del tempo di qualità da poter trascorrere con te e papà, alcune poche buone amiche alle quali fare riferimento e con le quali passare momenti piacevoi e spensierati in allegria, qualche hobby per staccare la spina dalla solita routine, e sì aggiungerei prorpio la mia solita ma estremamente rassicurante routine, dentro la quale io mi sento e sono perfettamente a mio agio.
Non  mi serve una casa più grande anche se forse in una casa più grande riuscerei a mettere in ordine... ho detto forse... 
Non mi serve nulla più di ciò che già ho, sono contenta così.
E se potessi esprimere un desiderio chiederei semplicemente di poter fermare il tempo proprio così com'è adesso.


Inizio coccoloso

Abbiamo iniziato la giornata sommerse dalle lenzuola e dalle coccole, tu ed io, abbracciate mentre papà era in bagno. Un inizio soft, dolce, rallentato, morbido e profumoso che mi ha fatto intravedere il sole dietro a quelle nuvole grigissime che stamattina oscuravano la luce. E che buongiorno sia!

martedì 13 ottobre 2015

Massaggi alla fine di un gorno normale...

Alla fine di un giono normale forse perchè pieno di piccoli momenti speciali, come il caffè con un'amica mentre a scuola di danza aspetto che inizi la tua lezione, proprio mentre pensavo che non ci sarebbe stato nulla di così particolare da raccontre in questo nostro diario virtuale, succede che ci mettiamo sul divano per guardare insieme un paio di puntate di friends e mentre io comincio ad accarezzarti i piedi tu ti lasci andare e ti togli le ciabatte e i calzini e appena mi fermo mi fai segno di ricominciare... 
E mentre sono lì nella penombra, con i tuoi piedi stretti fra le mie mani li guardo e penso che sono piccoli eppure anche tanto grandi e mi dmando se piace di piu a me massaggiarli o a te ricevere il massaggio improvvisato e inesperto...
La domanda però è rimasta senza risposta...

lunedì 12 ottobre 2015

Bambolotti di altri tempi

E poi mi giro e ti vedo scendere dalle scale tenerente abbracciata alla tua Clarans che una volta era semplicemente il mio Cicciobello. Ti guardo, ti sorrido e ti scatto una foto e intanto penso che mi fa davvero uno strano effetto pensare che "solo" quaranta anni fa ero io la bimba abbracciata a quel bambolotto, che era il mio preferito...

Ritrovarsi...

Ritrovarsi trent'anni dopo, non solo figlie ma anche madri, con quache chilo in più e una vita forse un po' diversa da come l'avevamo immaginata ma non per questo peggiore.
Sedute in un tavolino di fronte al caffè ci siamo ricordate di quando eravamo poco più grandi delle nostre figlie e il caffè non lo bevevamo ma ci limitavamo a vederlo nelle tazzine dei nostri genitori...
Ci siamo abbracciate e in quella donna forte e bella come la bimba che ricordo di aver visto l'ultima volta ho ritrovato la mia amichetta, quella che fra tutte preferivo, quella con cui avrei voluto condividerei miei pomeriggi quella per cui ho pianto e con cui ho riso.
Ecco Alice, questo è il bello di facebook che a volte in mezzo a tanta gente pazza ti fa ritrovare anche delle persone vere...

Un vero principe a casa nostra

La nostra settimana è iniziata con un bacio fra il vero principe azzurro che da sabato è finalmente entrato nella nostra casa e la Barbie Principessa Alice, che abbiamo deciso di chiamare così perche ha la corona e i capelli del tuo stesso colore.
E mentre  principi e principesse si stringevano in un caldo abbraccio, papà preparava la colazione e io mi preparavo più psicologicamente che fisicamente alla mia lezione in palestra...

domenica 11 ottobre 2015

Una bimba "muñeca"

Una cena in un ristorante che a me piace molto, a tavola con la mia famiglia e con altri quattro commensali di lingua spagnola, una conversazione che anche per me è che sono un po' arruginita è stata quasi sempre sciolta, parole che credevo dimenticate che improvvisamente tornano a galla mentre parlo, stupendo per prima me stessa, tante risate, buon cibo, ottima compagnia e tantissimi complimenti per te Alice che sei stata l'indiscussa "muñeca" (bambola in spagnolo) della serata. Dolce, educata, sorridente e affettuosa, praticamente perfetta. E hai addirittura regalato baci e abbracci come raramente ti vedo fare!
Avevano ragione a dirti che sei "preciosa"...

Lego time

Dopo una mattinata in piscina abbiamo scelto di trascorrere questa domenica pomeriggio in relax, a casa a montare le costruzioni della lego che ti hanno regalato per il tuo compeanno. Abbandonati credo definitivamente i lego grandi siamo approdati sui Lego piccoli e oggi dopo aver montato la parte più semplice io mi sono limitata a guardare te e papà che insieme facevate una laboriosa e divertente opera di costruzione. 
e sai una cosa Alice? Non saprei davvero dirti chi fra voi due si è divertito di più...
In ogni caso alla fine del pomeriggio il castello di ghiaccio della principessa più fashion e più famosa di questi ultimi anni ha preso forma! 
Ora non mi resta che augurarti buon divertimento!

sabato 10 ottobre 2015

FESTA!

Proseguono i festeggiamenti per il tuo quinto compleanno e oggi abbiamo raggiunto l'apice con la festa ai gonfiabili con tutti i tuoi amici. Tu sei stata felicissima e per la prima volta non ti sei nemmeno tappata le orecchie mentre ti cantavano "tanti auguri a te!".
Per noi è stato unpo' un tour de force ma vedere la gioia nei tuoi occhi e sentire 'affetto di tutti quelli che ti vogliono bene ci ha tipagati di tutto.
Ancora una volta Buon compeanno Alice!

venerdì 9 ottobre 2015

Una frase perfetta!

Una frase perfetta quella che ieri ho letto per caso sul proflo di una mia amica.
Una frase che racchiude in poche essenziali parole il senso di questi ultimi giorni.
Una frase che io ho messo perfettamente in pratica cosa di cui sono molto fiera.


 
“ Occorre sbarazzarsi del cattivo gusto di voler andare d'accordo con tutti.
Le cose grandi ai grandi, gli abissi ai profondi, le finezze ai sottili. Le rarità ai rari. ”
- F. Nietzsche

Aggiungerei solo l'ignoranza agli ignoranti!

giovedì 8 ottobre 2015

E poi ci sono le lanterne...

E alla fine di questa intensa giornata, cominciata presto con i pancakes di nonna Papera e proseguita con  vari spacchettamenti e festeggiamenti, ecco che è arrivata l'unica vera sorpresa che siamo riusciti a farti, ma solo perchè te ne eri dimenticata: le lanterne di Rapunzel!
In spiaggia, aiutati da una coppia di gentilissime persone che erano lì per caso, le cinque lanterne rosa, una per ogni anno, hanno preso il volo e si sono allontanate cullate dalla brezza marina.
Cento di questi giorni bimba mia....

Il nostro Ramadan al contrario!

"Il Ramadan è il mese nel quale si pratica il digiuno ed è, secondo il calendario musulmano il nono mese dell'anno e ha una durata di 29 o 30 giorni. Costituisce un periodo eccezionale dell'anno per i fedeli islamici."
A casa nostra però c'è il "Nadamar" ovvero il ramadan al contrario.
Il Namadar è il mese nel quale si praticano le grandi mangiate, soprattutto di dolci ed è secondo il nostro calendario, il periodo a cavallo fra il nono e il decimo mese dell'anno e va dall'ultima settimana di settembre, compresa, fino alla terza settimana di ottobre. Costituisce un periodo eccezionale per i membri della nostra famiglia.
Il Namadar è il mese dedicato ai festeggiamenti per il tuo compleanno che di solito iniziano prima e si prolungano ben oltre la data in cui sei nata.
Ecco Alice, qualora non lo avessi ancora capito volevo dirti che siamo nel pieno del Ramadan al contrario...


La cena del tuo compleanno.

La cena del tuo compeanno sarà proprio come tu volevi, con papà in giacca e cravatta, nel ristorante dove potra mangiare i "tondini di pesce", proprio di fronte al canale di Cesenatico dove ci sono le barche e dove come ti hanno spiegato a scuola fanno le regate.
Dopo il pesce mangeremo la torta che hai scelto tu e che papà è andato a ritirare in pasticceria: un ottimo profiterol!
Fra un po' ci prepareremo e avrà inizio la uaserata speciale!


Tanti auguri a Te!

Cinque anni fa è nata non solo una bimba ma sono nati anche un papà e una mamma.
Cinque anni fa sei arrivata tu, con le tue facce tremendamente espressive, con i tuoi sguardi subito profondi e indagatori, con la tua pelle morbida e profumata che profuma di buono e di tuo, con i tuoi piedi che a dir la verità si è visto subito che non erano il tuo punto di forza.
Sei arrivata e in un soffio hai spazzato via "il prima".
Questi cinque anni insieme a te amore mio, sono stati a volte difficili, spesso faticosi, sicuramente i più intensi della nostra vita e sono stati sempre bellissimi, unici e irripetibili.
Ogni giorno ti guardo e mi sembra incredibile che tu sia la stessa bimbetta che dentro la mia pancia girava come una trottola, la stessa che si è subito fatta capire con i suoi inconfondibili "gù" e "meo", la stessa che da quando ha cominciato a parlare non ha mai più smesso (a dire la verità in questo sì che ti riconosco...).
Ora sei grande, quasi ti vesti da sola, ti metti a piangere se una canzone è troppo triste, guardi i film romantici, ti piace Hug Grant, arrossisci quando vedi il figlio diciottenne della vicina e mi hai addirittura fatto giurare che non glielo dirò, mi aiuti a cucinare i pancakes, e praticamente non riesco quasi più a tenerti in braccio...
Ora sei grandema per me sei e resterai sempre la mia "pupola",quella che se fa un brutto sogno raccoglie i suoi pupni e scivola veloce sotto le lenzuola del nostro letto e ogni volta che lo fai ti stringo forte e me la godo chiedendomi fino a quando ti basterà un nostro abbraccio persentirti subito meglio...
Ecco Alice, in questo giorno potrei dirti tante cose, ma molte delle quali sono racchiuse in maniera quasi perfetta nel testo di questa canzone di Elisa che so che piace anche a te e a papà.
Buon compleanno amore mio ese vuoi farmi anche tu un regalo, non crescere troppo in fretta...

Sarà difficile diventar grande 
prima che lo diventi anche tu 
tu che farai tutte quelle domande 
io fingerò di saperne di più 
sarà difficile 
ma sarà come deve essere 
metterò via i giochi 
proverò a crescere 

Sarà difficile chiederti scusa 
per un mondo che è quel che è 
io nel mio piccolo tento qualcosa 
ma cambiarlo è difficile 
sarà difficile 
dire tanti auguri a te 
a ogni compleanno 
vai un po' più via da me 

A modo tuo 
andrai 
a modo tuo 
camminerai e cadrai, ti alzerai 
sempre a modo tuo 
A modo tuo 
vedrai 
a modo tuo 
dondolerai, salterai, cambierai 
sempre a modo tuo 

Sarà difficile vederti da dietro 
sulla strada che imboccherai 
tutti i semafori 
tutti i divieti 
e le code che eviterai 
sarà difficile 
mentre piano ti allontanerai 
a cercar da sola 
quella che sarai 

A modo tuo 
andrai 
a modo tuo 
camminerai e cadrai, ti alzerai 
sempre a modo tuo 
A modo tuo 
vedrai 
a modo tuo 
dondolerai, salterai, cambierai 
sempre a modo tuo 

Sarà difficile 
lasciarti al mondo 
e tenere un pezzetto per me 
e nel bel mezzo del 
tuo girotondo 
non poterti proteggere 
sarà difficile 
ma sarà fin troppo semplice 
mentre tu ti giri 
e continui a ridere 

A modo tuo 
andrai 
a modo tuo 
camminerai e cadrai, ti alzerai 
sempre a modo tuo 
A modo tuo 
vedrai 
a modo tuo 
dondolerai, salterai, cambierai 
sempre a modo tuo

mercoledì 7 ottobre 2015

La sera del sette di ottobre

E come ogni anno da ormai cinque anni a questa parte, la sera del 7 ottobre è una sera di grande lavoro. Non importa quanto io sia stanca (e stasera lo sono...), quanta voglia abbia di mettermi sul divano (è stasera è davvero tanta), quante cose dovrei fare.
L'unica cosa che conta è che la sera del 7 ottobre precede il giorno del tuo compleanno e pertanto è dedicata ai preparativi, alle decorazioni, agli addobbi.
Mentre papà ti aiuta ad addormentarti io resto al piano di sotto con qualche pretesto e "magicamente" le bandierine ogni anno diverse, danno un tocco di colore al soffitto e i pacchetti nascosti da molti mesi nei posti più assurdi, vengono finalmente alla luce...
E se tu come quest'anno decidi anche come vuoi la carta, allora il mio compito diventa sempre più arduo e non trovandola delle principesse, come la volevi tu, mi sono ingegnata a crearla, e devo dire che è venuta anche bene!
Eh già Alice, sarò anche una mamma vecchia è grassa ma quando si tratta di te io non mi risparmio mai e non c'è madre ventenne magra che possa battermi!
Ora è tutto pronto,anca solo di vedere la tua faccia domattina quando ti sveglierai!

Lezione di nuoto

E oggi hai fatto anche la tua prima vera lezione di nuoto.
Senza papà o mamma al tuo fianco a farti coraggio ma insieme agli altri bimbi e con il bravo maestro Jody.
All'inizio eri spaventata,continuavi a ripetere che avevi paurama poi, quando sei uscita dalla vasca mi sei corsa incontro e abbracciandomi forte mi hai detto "mi sono divertita!".
Eh sì, sei davvero grande Alice!

Che liberazione!

Alice devi sapere che nella vita non si può stare simpatici a tutti e io ho una certa facilità a conquistarmi le antipatie di un certo tipo di persone. Questa mia caratteristica non mi ha mai creato alcun problema anzi mi ha liberata di inutili presenze. 
A volte capita però che per convenzione, per educazione o anche solo per civiltà si debba avere a che fare anche con chi per noi rappresenta solo un fastidio, come la sabbia nelle scarpe, per intenderci.
Quando però poi un giorno riesci finalmente a slacciarti le scarpe e a soffiare via la sabbia ecco che... un meravigliososenso di liberazione ti pervade e tu ti senti incredibilmente bene.
Ecco Alice, oggi io mi sono liberata di quella sabbia che da troppo tempo stava lì nelle mie scarpe e negli ultimi giorni si era "raggrumata" in mezzo. 
E ti assicuro che è stata una gran bella sensazione!!!

Incompatibilità di carattere

Nel giorno in  cui tu hai fatto la tua prima lezione di nuoto io ho fatto la mia prima lezione in palestra. Quando stamattina te l'ho detto tu hai sorriso guardandomi pronta con i leggine neri, la maglietta e le scarpe da ginnastica, poi mi hai detto che tu avevi paura. Ti ho detto che è normale e ti ho rassicurata.
Poi poco dopo mi sono ritrovata in un ambiente che con me non ha nulla in comune, e mi sono sentita un pesce fuor d'acqua, lontana dalle mie sicurezze, dai miei punti fermi.
Ho pensato che "alla mia età" è necessario fare del movimento e per un attimo ho invidiato mia madre che "ai suoi tempi" questa scomoda storia del movimento non era ancora saltata fuori!
Poi sono entrata e mentre aspettavo che iniziasse la mia lezione mi sono soffermata a guardare una ragazza. Era giovane e faceva degli attrezzi (credo si dica così) ma anche lei come me sembrava voler essere altrove.
Poco dopo si è aperta la porta ed è iniziato il mio corso.
Ballavo (ballavo?) non credo si possa davvero definire così quello che tentavo di fare, con la sensualità di un paracarro. Non facevo in tempo a sentire "destra!" che già le altre "ragazze" erano a sinistra... Io saltavo e le altre erano piegate, io andavo avanti e le altre tornavano dietro...
Non mi sono mai sentita così stupida e così fuori luogo come oggi, e mentre i miei pensieri si perdevano nell'unica cosa che riconoscevo, il testo in spagnolo delle canzoni, io sudavo.
Già ho pensato in fondo sono qui per questo, per sudare...
Peccato però che il prezzo di tutto questo sia trasformarsi in un pinguino goffo e ridicolo...
Poi la prima e purtroppo non ultima lezione é finita e mentre raccoglievo le mie cose, nello spogliatoio ho rivisto quella ragazza. L'ho guardata, le ho sorriso e le ho chiesto se era lei prima. Me lo ha confermato e allora le ho detto che l'ho ammirata molto.
Lei allora ha abbassato lo sguardo e mi ha detto che non le piace, ma lo deve fare. Anche per lei era la sua prima lezione e anche per lei è un "dovere" e non un piacere frequentare la palestra. E allora mi sono sentita un po' meno strana e ho capito che lì dentro non ero l'unica a non sapere a memoria gli orari dei corsi e sono tornata a casa con la consapevolezza che io e la palestra abbiamo una reale incompatibilità di carattere...

Tu hai programmato tutto

Hai scelto quali decorazioni vuoi trovare al tuo risveglio, dove devono essere e anche il colore, hai scelto la torta ovviamente e fatto anche la listadei regali che ti piacerebbe ricevere, hai scelto come si deve vestire papà e probabilmente esprimerai le tue preferenze anche sul mio abbigliamento, hai scelto dove fare la festa e chi invitare, hai scelto dove andare a cenare e anche il menù per la colazione, e stamattina addirittura hai scelto anche con quale carta devo incartarti i regali...
Non si può certo dire che tu non abbia le idee chiare e non sappia quello che vuoi! 
Ma lasci un po' di spazio anche alla mia creatività o vuoi proprio fare tutto tu???

Risveglio...

Ti svegli con una canzone che papà ha scelto sul telefonino e gusto il tempo di aprire gli occhi e poi scoppiare subito a piangere perchè "è troppo triste!".
Così hai detto mentre singhiozzando ti asciugavi le lacrime con le mani.E intanto papà si affrettava a cercare una valida alternativa che ti facesse subito dimenticare la tristezza. E quale poteva essere se non la canzone di Frozen "sei sveglia oppure dormi?".
Non sarà stato tutto un pretesto il tuo per sentire per l'ennesima volta quella canzone?
In verità le lacrime sulle tuecuance erano verissime e mi fanno capire che seda me hai ereditato qualcosa di sicuro è l'eccessiva sensibilità...
Ma non eravamo d'accordo che quella no la prendevi?

martedì 6 ottobre 2015

Una pizza "normale" per te!

Quando è successo che sei diventata così grande da riuscire a mangiare un'intera pizza da sola?
No davvero Alice dimmelo perchè io ero lì ma non me ne sono accorta!
So solo che stasera mentre eravamo in pizzeria mentre noi chiacchieravamo e tu giocavi con la tua bella amichetta biondaNoemi, improvvisamente mi sono girata e ho visto il tuo poatto vuoto...
Avevi le idee già chiare quando sei arrivata e hai ordinato alla cameriera "una pizza normale", che poi sarebbe una margherita, ma mai avrei pensato che poi l'avresti finita...

Domande

Ieri sera tu ascoltando le notizie del telegiornale mentre io cambiavo canale, mi hai chiesto stupita: "mamma ma la guerra esiste ancora?" Avrei tanto voluto poterti rispondere "no", ma abbassando lo sguardo pensando a quanto noi umani adulti siamo avidi, stupidi e ingordi ho dovuto dirti di sì.
Sì tesoro, la guerra purtroppo nel mondo esiste ancora e purtroppo ci sono dei bimbi che la mattina non hanno la fortuna di svegliarsi nel loro letto con la voce della mamma e le carezze del papà. Ci sono bimbi che sono costretti loro malgrado ad imparare subito cosa significa il significato della parola morte, sofferenza, paura. Bimbi che imparano a convivere con gli scoppi e non guardano il cielo entusiasti sapendo che sono solo fuochi d'artificio, ma riconoscono il drammatico rumore delle bombe, bimbi che invece di dare calci a un pallone giocano pericolosamente con ordigni non esplosi.
Eh già Alice... lo so, lo vedo ai tuoi occhi che ti sembra assurdo chenel mondo ci siano ancora così brutte, che esistano simili idiozie però è così...

lunedì 5 ottobre 2015

Il mio modo di essere

E finalmente alla luce di un giorno che definirei complicato improvvisamente mi rendo conto che il mio modo di essere madre e moglie può infastidire. 
Disturba il mio metterti sempre al centro del mondo e trattarti come una principessa. 
Disturbano credo i tuoi grembiuli unici e fatti apposta per te.
Disturba il piacere che provo io a passare del tempo con la mia famiglia.
Disturbano le nostre vacanze.
Disturba la mia voglia di condividere ogni attimo libero con voi.
Disturbano i tuoi bigliettini per il compleanno tempestati di brillantini.
Disturba la tua serenità nell'affrontare la vita.
Disturbano le mie idee e i mie pensieri.
Disturba la mia incontenibile creatività.
Disturbano le mie parole anche quando sono scritte.
E allora c'è chi di fronte a tutto questo pensa che sia una messa in scena per farti brillare di più e sorrido pensando che in realtà è tutto naturale e vero, perché io non ho bisogno di calpestare nessuno e nemmeno di farti brillare più di quanto già non brilli spontaneamente.
E se gli altri si sentono inferiori al mio modo di essere donna, moglie e madre è un loro problema.

domenica 4 ottobre 2015

Prendere o lasciare?

"Prendere o lasciare?".
Sono fatta così: sono bionda, con gli occhi azzurri e il mio disordine.
Sono un'accumulatrice seriale che conserva le cose perché stuzzicano la mia creatività.
Non è facile vivere con me lo so p, ma ancora meno facile è cambiarmi.
Chi mi ama "mi tiene così", con i miei dieci paia di ciabatte sparsi per casa e i piedi nudi che corrono infreddoliti sul pavimento a cercarne almeno due uguali....




Colazione a New York

I pancake caldi fumanti fatti appena adesso da noi due, sono sulla tavola, lo sciroppo d'acero vicino a papà, la frutta in mezzo, gli zuccherini colorati vicini a te e la Nutella vicina a me. 
È tutto pronto e mentre cominciamo a fare colazione a tavola parliamo di New York, ti raccontiamo quella vacanza in cui tu eri solo un sogno nel cassetto e in cui noi soffrivamo per una bimba mai nata,    e mentre mangiamo ognuno il suo pancake, con negli occhi l'immagine delle strade illuminate dalle luci di Natale e sulla pelle la sensazione di quel freddo tagliente, mi torna in mente quel terribile hot Dog al retrogusto di castagne, che appena lo assaggi ti sembra terribile ma poi una volta a casa lo rimpiangerai tutto il tempo.
Stamattina abbiamo proprio... fatto colazione a New York...

sabato 3 ottobre 2015

Hugh Grant

Stasera la serata film prevedeva un film con Hug Grant nel cast. Del resto lui è fra tutti gli attori quello che preferisci. Dopo aver visto Nottingh Hill lui è entrato a pieno diritto nella rosa dei preferiti e ha battuto tutti con quel suo fascino elegante.
E come ogni volta, mentre a me cadeva la palpebra tu guardavi attenta ogni singola scena del film...

Una settimana alla festa!

A una settimana esatta dalla tua festa di compleanno siamo entrati nel vivo dei preparativi. 
Dopo averti comprato le lanterne che avevi chiesto e delle quali che tu ora forse ti sei dimenticata ma che poi sono certa ti ricorderai e dopo aver ordinato il palloncino a forma di Elsa oggi sono andata a cercare le bandierine che troverai ad abbellire la casa al tuo risveglio.
Sta per iniziare la settimana più festosa dell'anno....

venerdì 2 ottobre 2015

Il passato di verdure...

E poi un giorno mi ritrovo a fare il passato di verdure, proprio come quando eri piccola, perché me lo hai chiesto come se fosse una leccornia speciale,more che ti piace tanto. È già mentre lo faccio, l'odore delle verdure nella pentola mi rievocano immagini dal passato e poi più tardi mentre preparo la pastina cotta direttamente dentro alle verdure mi sembra davvero di guardare le immagini direttamente da quattro anni fa... Solo che ora quando il piatto arriv in tavola tu mangi da sola...

Raddoppio!

Tornare a casa con due bambine al posto di una, fare la strada sotto la pioggia guardandovi insieme abbracciate sotto l'ombrello di Frozen, mentre mano nella mano ridete e saltate in mezzo alle foglie secche... È il bello di venirti a prendere da scuola e di torna a casa con una tua amichetta 
E poi subito dopo aiutarvi a trasformarvi in due perfette fatine dei fiori, con le ali e le gonne di petali e con tanti bei riccioli a incorniciare i vostri lineamenti.
Prevedo un pomeriggio fatato e chissà se almeno oggi non ci saranno matrimoni e feriti da curare...

giovedì 1 ottobre 2015

Il cappello da strega

Basta un cappello viola da strega in perfetto stile Halloween ed ecco che tu ti trasformi in una bella streghetta e col cappello vai in piscina, ma anche al concerto di Mika e dalla pediatra per sapere come stai ora che finalmente le sue ferie sono finite. 
Ma sai cosa ti dico Alice? A me questo cappello viola piace da matti!

Riflessioni nella notte

Mentre siamo in macchina sulla strada del ritorno ti guardo dormire e penso che sei grande.
Poi rifletto sul fatto che "il bello" deve ancora arrivare.
Sarà dura riuscire a guardare la tua sofferenza quando crescendo capiterà che starai male.
Sarà dura guadarti piangere, asciugare le tue lacrime e avere la consapevolezza che non basta un regalo, una cena al ristorante o un concerto di Mika per strapparti un sorriso.
Per primi noi dovremo accettare che non potremo tenerti lontana dal dolore, fisico o mentale e dovremo cercare di darti gli strumenti per imparare ad accettarlo e a superarlo.
Perché il dolore così come la gioia, fanno parte della vita...