Se ne stava lì tutto arrotolato, con quello sguardo triste, era solo e abbandonato in un angolo, forse perso o lanciato dal passeggino nella foga di un capriccio, un tenero coniglietto di peluche grigio, con gli occhi sbiaditi e le orecchie lunghe.
Faceva sicuramente parte della categoria dei "doudou", i morbidi peluche che accompagnano il sonno dei più piccini e li consolano nei momenti di crisi.
Doveva essere appartenuto a qualche bimbo un po' distratto che ora forse, fra le lacrime, lo stava cercando disperatamente nel cesto dei suoi giochi, in mezzo ai vestiti, dentro la borsa della mamma...
A noi fortunatamente non è mai capitato di perdere i tuoi pupini Alice, perché tu non hai mai avuto l'abitudine di portarli in giro, se mai in ocasione di una vacanza ci è capitato di dimenticarli a casa e di tornare indietro a prenderli.
Il posto dei pupini è nel tuo letto: loro dormono con te e poi di mattina quando ti svegli, restano lì sotto le lenzuola ad aspettare che torni.
Passando davanti a lui ho fatto finta di non vederlo e l'ho superato con indifferenza ma poi mi é sembrato di sentire un flebile lamento, quasi un piagnucolio è una vocina che mi diceva qualcosa... Era lui! Il tenero coniglietto triste e solo mi stava chiamando!!!
Sono tornata indietro e l'ho guardato senza toccarlo. Il pensiero che avrebbe passato la notte solo, senza una casa, senza un letto dove nascondersi, senza un bambino a cui abbracciarsi per me era assolutamente inaccettabile e poi, quelle orecchie...
Ma tu Alice hai solo due mani e hai già due pupini, e poi sei "quasi" grande, non ti serve un altro pupino... Ma lui mi ha guardato dal suo angolino e mi ha detto: "Ehi tu, bella signora, non ce l'hai a casa un bambino che mi può volere bene?" "Bella signora..." Ho pensato... Già un pupino che ti chiama "bella signora" si presenta bene... Poi lui ha continuato: "non starai davvero pensando di lasciarmi qui, vero? Per favore, adottami! Ora mi vedi sporco di polvere ma se mi metti in lavatrice diventerò pulitissimo e profumato, pronto da stringere, te lo prometto! E poi sono buono e vedrai come piaceranno le mie lunghe orecchie alla tua bambina...". Quel pupino era magico! Senza che io glielo avessi detto sapeva di te Alice e anche della tua passione per i conigli!
Senza pensarci due volte l'ho afferrato e l'ho messo nella borsa e mentre chiudevo la cerniera mi ha sussurrato "grazie" e poi si è accoccolato vicino al portafogli e si è messo a dormire. Doveva essere molto stanco, chissà da quanto tempo non riusciva a dormire tutto solo...
Quando sono tornata a casa senza svegliarlo l'ho messo in lavatrice e quando tu sei rientrata a casa non ti ho detto nulla del nuovo arrivo perché se no sono certa che non mi avresti dato il tempo di lavarlo.
Ieri dopo averlo lavato e asciugato, quando sei rientrata da scuola te l'ho dato e tu te ne sei subito innamorata e con mia sorpresa dopo averlo guardato mi hai rivelato che il pupino non è affatto un pupino, ma una pupina! Poi siete andati a riposare insieme.
Quando ti sei alzata due ore più tardi, mi hai detto di non aver dormito e di aver passato il tempo a chiacchierare con la pupina. Ti ha raccontato che Il suo padroncino si chiamava Mattia e viveva a Verona con sua sorella Sara. Tu non gli hai detto che anche il tuo moroso vive a Verona e gli hai raccontato invece della città dove viviamo.
Prima di cena io ho pensato che però una pupina grigia non era per niente fashion e allora ho deciso di renderla più femminile. Allora mi è venuta qualche idea e dopo averne parlato con te, abbiamo deciso di darle un aspetto più dolce e io come prima cosa le ho messo dei bei fiocchetti rosa alla base delle orecchie, poi sempre mantenendo il colore rosa, le ho ricoperto il nasino di morbido panno e le ho cucito un tenero cuoricino sul petto, dalla parte sinistra e infine le ho fatto l'interno delle zampine sempre rosa. Come ultimo tocco abbiamo ravvivato il suo sguardo attaccandole degli occhietti di panno azzurro.
Et voilà! La bella pupina Emily, così l'hai chiamata, ora é perfetta per entrare a far parte della tua famiglia dei pupini, dove il papà é un orsetto una volta beige, ma ormai grigio e la mamma una coniglietto rosa un po' consumata.
Buona notte Emily, vedrai che con noi ti troverai bene.