sabato 31 gennaio 2015

É peró io sonó felice!

Un sabato capriccioso il tuo, un sabato difficile il nostro, l'ultimo sabato e l'ultimo giorno di questo bel mese di gennaio che mi ha regalato una piacevole sensazione di soddisfazione e appagamento che mi consente di affrontare le cose in maniera diversa:
Non so quanto durerà ma mi godo questi piacevoli attimi di felicità mentre un "po' stanchetta" dopo il tuo ennesimo "è peró..." che conclude in maniera piuttosto saccente e prepotente ogni nostro discorso, sorrido e penso "è peró... Io sono felice"!

venerdì 30 gennaio 2015

Dove sono i nostri venerdì?

Quando papà mi ha detto che avrebbe avuto diversi venerdì liberi ho subito pensato che finalmente avremmo avuto un po' di tempo solo per noi e che mentre tu saresti stata all'asilo io avrei potuto fare  insieme a lui tutte quelle cose che con te non riusciamo a fare.
Mi sbagliavo e la felicità di quell'illusione è svanita in fretta!
I venerdì sono stati dedicati sì a fare quelle cose che con te non facciamo.... ma non di certo delle belle passeggiate "romantiche" in riva al mare o delle chiacchierate sul divano senza interruzioni... 
Niente di tutto ciò: il venerdì si è trasformato nel giorno del dentista. 
Prima papà, poi io... È così un venerdì dopo l'altro i "nostri venerdì" sono finiti senza nemmeno mai iniziare...

Una tenda super affollata

Certo che soltanto tu con la scusa che "fuori piove" potevi convincere papà ad entrare nella tenda insieme a te... Ripiegato su se stesso come un abile contorsionista ad un certo punto ha cominciato a implorarti di uscire e ripeteva che preferiva bagnarsi piuttosto che morire soffocato lì dentro...
Che dici Alice, lo liberi?

Il limone no!

C'è un ristorante a Cesenatico dove nel menù è chiaramente scritto che non si può rovinare un buon fritto col limone. Evidentemente papà non lo ha letto perché lui continua imperterrito a sabotare la croccante zia del mio fritto, imparato con anni di esperienza, spremendo sopra abbondante succo di limone... Non mi ero ancor rassegnata a questo gesto che trovo sia quasi una mancanza di rispetto quando vedo che a poco a poco ti ha iniziata al rito del fritto col limone... E se in un primo momento tu sembravi davvero poco convinta, ora ti piace...
Ma io non sono d'accordo: no sul fritto il limone no, proprio non si può vedere! 

Niente più saldi

Dopo aver passato gli ultimi inverni e le ultime estati a caccia dei saldi e dell'affare del secolo, ecco che quest'anno i saldi non mi hanno vista protagonista è non mi hanno affatto conquistata.
Forse perché tu sei più grande e io faccio fatica a prevedere quali saranno le tue misure e le tue preferenze, se continuerai a volere il frou- frou o se invece a sorpresa preferirai che so io, le frange in perfetto stile indiana... O forse semplicemente perché i vestiti "da bimba grande" hanno su di me un fascino minore, sta di fatto che nonostante le tentazioni che mi vengono anche suggerite da altre mamme che invece hanno fatto razzia, io ho ceduto solo di fronte a un cappotto imbottito di un bellissimo tono di viola che ti sta talmente bene che oggi non ho resistito e te l'ho già fatto indossare!
No Alice, non temete, il prossimo anno non uscirai con i pantaloni corti e nemmeno in mutande, provvederemo insieme a fare il tuo guardaroba per l'inverno 2015/2016 e sono certa che troveremo cose di nostro gradimento...

tu e il tuo corpo

Già i discorsi col tuo corpo mi sembravano piuttosto inconsueti, ma ho pensato che fosse un metodo piuttosto facile di scaricare le colpe su qualcun altro, ma quando oggi sei addirittura partita raccontando che dentro al tuo corpo "vive un paese..." Mi sono chiesta dove arriveremo, anzi, dove arriverete tu e il tuo corpo!

giovedì 29 gennaio 2015

Voglia di fare festa!

In questi giorni che si fanno notare per il senso di felicità e benessere che mi pervade sono stata assalita da un'irrefrenabile voglia di fare una grande festa! Vorrei organizzare una festa e invitare tutti i nostri e i tuoi amici Alice, vorrei avere un'occasione per ritrovarmi in compagnia anche delle persone che non vediamo spesso e fare baldoria.
Avevo anche proposto a papà di "risposarci" ma è già stato difficile convincerlo una volta, figurati due!
E così il sogno di una grande festa svanisce fra la sua poca convinzione e la tua richiesta di fare una festa di carnevale (io ero orientata su qualcosa di diverso...) ma il desiderio di festeggiare rimane...

Bugie e astuzie di una quattrenne

Dopo aver attraversato a inizio settimana la fase delle bugie per simulare una tua febbre insistente per non andare a scuola perché non c'era la maestra Grazia, siamo passati alla furbizia assoluta che dimostri in più occasioni.
Prima di andare a scuola mi chiedi insistentemente di farti la treccia e poi mentre te la faccio sogghigni e mi riveli che se tu a scuola hai la treccia, quando giochi con le tue amiche non puoi che essere tu Elsa...
Poi tornando da scuola dopo avermi ripetuto più volte che avevi mal di testa ti faccio notare che allora non mi sembra proprio il caso di giocare col mio computer e tu senza perderti d'animo immediatamente mi dici che "è stato il tuo corpo a dirti che avevi mal di testa", ma non è vero!!!
E per concludere questa carrellata di bugie e astuzie non posso certo dimenticare quando oggi dopo averti preventivamente istruita che all'uscita da danza non dovevi chiedermi di andare a casa di nessuno e tu mi sei corsa incontro dicendomi se "Giulia poteva venire a casa nostra". Io ti ho guardata male e tu con aria vittoriosa mi hai immediatamente fatto notare che avevi rispettato i patti, infatti non ti sei auto invitata a casa delle tue amichette, mi hai chiesto di far venite loro da noi...
E hai soltanto quattro anni...

mercoledì 28 gennaio 2015

E intanto cuci

Mentre io invento e cucio bacchette magiche e coroncine di fiori degne della migliore fatina del bosco tu incuriosita mi chiedi di aiutarmi.
Ti prendo un kit per il cucito che avevo giusto acquistato stamattina ed era già stato riposto nell'armadio delle sorprese, dove nascondo i giochi creativi che ogni tanto poi a sorpresa tiro fuori.
Mi siedi accanto a te e ti spiego cosa devi fare.
È semplice devi costruire e decorare due cestini di gomma. Ci sono i fiori da attaccare e poi i fili colorati da cucire, un grosso ago di plastica con la punta arrotondata e tanti bei fili di raso colorato.
Ti spiego velocemente cosa devi fare  e poi ti lascio libera di gestire il tuo cestino limitandomi a farti i nodi all'inizio della "cucitura" e buttando solo un occhio ogni tanto per vedere come procede il lavoro.
Tu con le tue mani appena un po' impacciate per la novità, segui il percorso dei buchi e ti diverti nel vedere che il tuo festini portafrutta prende forma.
Poi butti l'occhio nella confezione ancora aperta sul tavolo e vedi che c'è n'è un altro esibito euforica mi chiedi "poi lo posso fare mamma?" E senza aspettare la risposta mi spieghi: "uno per la frutta e l'altro per la verdura...."
E mentre chiacchieri intanto cuci!

E Trilli sia!

Tu lo hai già detto a tutti, io solo a qualcuno, ma ormai che sono nel pieno della fase creativa per preparare gli accessori che renderanno unico il tuo costume di carnevale non riesco più a stare zitta nemmeno io.
Brillantini rosa, perle verdine, nastri luccicanti e fiocchi luminosi, campanellini tintinnanti, e farfalline in miniatura, tulle rosa o verde, fiori e foglie: ecco gli elementi indispensabili per una perfetta Trilli!.
E Trilli sia!

martedì 27 gennaio 2015

Oggi mi sento felice

E poi ci sono giorni come oggi che ti senti felice, felice per quello che la vita quotidianamente ti concede e hai voglia di urlare al mondo la tua gioia. Nulla ti turba, nemmeno l'influenza che ti serpeggia pericolosamente intorno, neanche tua madre che ti guarda il volto segnato dalla cicatrice post cancro e non riesce a distogliere lo sguardo neppure per educazione.
Giorni normali che diventano speciali  perché non vorresti cambiare nulla in ciò che hai e ciò che non hai non riesce comunque a rovinare il resto.
Ecco Alice da qualche giorno mi sento più felice.
Non c'è una ragione ma ce ne sono tante.

lunedì 26 gennaio 2015

Colonna sonora

E poi mi ritrovo in macchina con te seduta sul sedile di dietro, fuori una splendida giornata luminosa e soleggiata e in sottofondo un disco di Ludovico Einaudi. 
Ogni volta che la ascolto rimango rapita da quelle note che ogni volta riescono magicamente a rilassarmi e riappacificarmi col mondo. 
Se dovessi scegliere una colonna sonora per la mia vita non avrei nessun dubbio sul fatto che é proprio questa la musica che vorrei.
Perché in lui ritrovo le varie fasi della vita, l'intensità e le emozioni di alcuni momenti, e quando la ascolto mi sento viva e felice, felice di esserlo.
Un grandissimo grazie a papà che mi ha fatto conoscere questo grande artista.

domenica 25 gennaio 2015

A gennaio come a luglio

"Mamma oggi mi metti il vestito che avevo al compleanno della tua amica Manu?" 
Certo Alice anche se era luglio, e ora siamo a gennaio nei giorni più freddi di questo caldo inverno, ma non fa nulla...
E noi col vestito scamiciato a quadrettoni colorati, indossato con sotto un lupetto fucsia a la calzamaglia in pandant, siamo anche uscite e tu Alice pur di far vedere a tutti uno dei tuoi vestiti preferiti avevami addirittura deciso di passeggiare in centro a Riccione senza nemmeno il piumino sopra... Tanto hai "solo" la tosse...

sabato 24 gennaio 2015

Le "nostre" vacanze...

Dopo due splendide vacanze una al mare e una in montagna, entrambe belle ma sicuramente diverse da quelle a cui eravamo abituati, ha cominciato a scalpitare in me la voglia di una delle "nostre" tipiche vacanze, quelle dove non ci sono la sabbia e la neve ad allietare le ore di relax ma dove le strade e i monumenti delle città che visitiamo fanno da cornice alle nostre foto.
Stavo cercando di tenere a bada questa voglia, consapevole che sono fortunatissima ad avere la possibilità di viaggiare quando papà l'altro giorno mi ha proposto di andare via qualche giorno verso la metà di marzo.
Non me lo sono fatta ripetere due volte e dopo aver per un attimo ripensato alla montagna entrambi ci siamo confessati il desiderio di una delle "nostre" vacanze e visto che tutti e due sentivamo la mancanza della stessa città... la meta è venuta da sola.
Chissà se il Big Ben riuscirà ad arrivare al tuo cuore così come la Tour Eiffel...

L'importante è riuscirci!

Ci sono persone che senti vicine, anche se sono lontane, anche se a dividervi non é solo la distanza, ma l'età, anche se non le vedi da tempo. Perché hai dei bei momenti e dei bei ricordi che vi accomunano, perché nella vita Alice ci sono simpatie istintive che non sai e non puoi spiegare nascono e sopravvivono.
E anche se è da tanto tempo che non le senti e non le vedi, il pensiero corre spesso a loro, nel mio caso mi capita ogni volta che aggiungo al pesto le patate e i fagiolini che lascio cuocere nella stessa acqua in cui poi cucinerò la pasta.
E forse proprio pensando al pesto ieri sera ho mandato un messaggio alla mia amica e poi questa mattina a sua mamma che mi ha insegnato il trucco per un buon pesto alla genovese... E poco fa ci siamo risentite e devo dire che dopo tanti mesi e tante vicissitudini è bello ritrovarsi e chissà magari presto riusciremo anche ad incontrarci.
Forse a Roma dove vino loro o a Bologna dove vive la figlia, non importa dove, l'importante è riuscirci!

Le tue "zampe"?!?

E poi mentre stiamo facendo colazione dopo una tua sessione di disegno, sento papà che guardando le tue mani tutte sporche di pennarello nero dice: "ma quelle non sono mani, sono zampe!" e poi mentre osserva attentamente i geroglifici che si attorcigliano sulle dita aggiunge "quelle di Heidi sono sicuramente meno nere!"...
Come dargli torto!!!

Ma tu quanti anni hai?

Decidi da cosa ti vuoi vestire e poi mi dici che possiamo ordinare il tuo vestito di carnevale su amazon...
Ti svegli nel cuore della notte con un colpo di tosse e poi di mattina mi dici che sembra proprio una "tosse foca"!
Quando fai un disegno se si tratta di un personaggio femminile aggiungi le ciglia lunghe e i tacchi...
Se ti chiedo cosa vuoi per pranzo mi guardi seria e poi mi chiedi "che ne dici di una bella carbonara?"
Ma tu Alice quanti anni hai?

venerdì 23 gennaio 2015

Finiamo in dolcezza

Come finire in dolcezza la giornata...
E poi dopo cena ti alzi, ti avvicini al freezer e con nonchalance lo apri, poi mentre apri uno dei cassetti mi guardi e mi informi di quello che stai facendo "prendo un cornettino...".
Beh certo tutto nella norma, sei una bimba grande, sei a casa tua, hai finito di cenare, hai voglia di concludere la giornata con qualcosa di fresco e di dolce... 
Perchè no? Un cornettino mi sembra perfetto!


Giù la maschera

Nella versione iniziale tu volevi vestirti anche quest'anno da Alice nel paese delle Meraviglie. Qualsiasi altra proposta la rifiutavi immediatamente perché eri assolutamente irremovibile.
Poi è apparsa Elsa è tutto é cambiato.
Hai cominciato a volere la treccia e mi hai chiesto il vestito da Elsa.
A tratti si riaffacciava l'idea di Alice nel Paese delle Meraviglie ma io ormai mi stavo abituando e rassegnando all'idea che tu fossi una delle tante,troppe, "Else" che quest'anno popoleranno il carnevale.
Poi a un tratto all'improvviso hai virato su un grande classico ed ecco spuntare fuori il nome di Cenerentola. Di sicuro io preferivo Cenerentola a Elsa.
Poi sei tornata al primo amore, che evidentemente non si scorda mai e di nuovo hai detto che volevi vestirti da Alice...
E infine hai scelto!
Il tuo abito è in arrivo, i dettagli li sto preparando io con molta cura e credo che con la versione finale saremo tutti soddisfatti!
A me piace moltissimo, non vedo l'ora di vederti vestita da... Sorpresa!

Che senso ha?

Cinque anni di me, cinque anni di te, cinque anni di voi, cinque anni di noi, cinque anni di monologhi a volte seri a volte buffi, che sono scivolati fuori dalle mie dita e si sono appoggiati prima a una tastiera più o meno grande e poi ai cuori più o meno vicini.
Cinque anni di parole, di pensieri, di lunghi discorsi e profonde riflessioni, cinque anni di sfoghi, cinque anni di ricordi e di racconti, cinque anni di paure, cinque anni di speranze, cinque anni di incoraggiamenti, cinque anni di vita, cinque anni di me, di te, di voi, di noi.
E così il tempo è passato Alice e io per l'ennesima volta sono qui a chiedermi il senso di questo blog/diario e continuo a non trovarlo...
Perché se è vero che le parole scritte restano, è anche vero che forse in certi casi sarebbe meglio che si perdessero in mezzo al tempo che passa e piano piano offusca e si dice che porti via tutto.
Perché ricordare che due anni fa "oggi" mi svegliavo ed era "the day after"? Perché ripensare a quei giorni e a quelli ancora più difficili che li hanno preceduti? Perché tornare indietro e rileggere quegli attimi e ritrovarsi improvvisamente catapultati in mezzo a un viaggio indietro nel tempo con lo stessa terribile sensazione di vulnerabilità e un invariato senso di angoscia?
Non lo so Alice...
Pensavo che scrivere fosse un modo per superare le tappe più difficili e arrivare ai cuori più lontani e a quelli più silenziosi e chiusi, ma ho scoperto che non è proprio così. 
Le parole scritte restano è vero ma non sempre spiccano il volo e arrivano dove vorremmo e il tempo passa Alice e io continuo a chiedermi sempre più spesso quale sia il senso di queste parole che forse arrivano e si "appoggiano"... ma poi al primo alito di vento si sollevano come foglie perse nell'autunno e si allontanano per perdersi senza lasciare traccia.
E allora se non scrivo per mantenere vivo il ricordo perché a volte ho imparato sulla mia pelle che sarebbe davvero meglio dimenticare e se non scrivo per far viaggiare le parole oltre ai silenzi, perché si possano finalmente appoggiare lasciando il segno, che senso hanno allora questi cinque lunghi anni di monologhi?


giovedì 22 gennaio 2015

Tu come la mamma

Una discussione con papà un po' più animata del solito, tu che percepisci la tensione e lasci che io vada al piano di sopra da sola, senza fare troppe domande.
Poi dopo qualche minuto vieni su e mi chiedi di scendere promettendomi che papà mi chiederà scusa e dicendo che anche io dovrò chiederglielo.
Sto quasi per risponderti di no perché sento la necessità di far abbassare la tensione che si è creata negli ultimi minuti e a dire la verità non ho nemmeno tanta voglia di chiedere scusa, ma poi il tuo "mi manchi" pronunciato con quella faccina triste mi ha intenerita e convinta a scendere con te. 
Ti avvicini mi prendi per mano e poi mentre siamo per le scale insisti convinta: "ora dovete chiedervi scusa!"
Appena siamo di sotto ti precipiti da papà che è sul divano e gli subito gli dici che c'è la mamma e ripeti che dobbiamo fare la pace e chiederci scusa.
Lui lo fa. Io no.
Ma a un occhio attento come il tuo non sfugge niente e immediatamente mi dici "mamma ora tocca a te!".
Io dico un poco convinto "scusa", poi mi siedo sul divano.
La pace non è fatta e sono sicura che lo sai bene anche tu, ma hai raggiunto il tuo scopo e mi hai trascinata con voi a vedere Masterchef.
E mentre sono lì sul divano sorrido pensando che hai fatto proprio come faccio io quando tu bisticci con Giulia o con Laura, che vi prendo e vi metto una di fronte all'altra e vi dico di fare la pace...

La sabbia cinetica

Un sacchetto di sabbia cinetica che altro non è che sabbia "magica" con tutti i pregi della sabbia senza però i suoi difetti, un tavolo pulito, qualche stampino del mare, dei pentolini, tante principesse con i principi, i piattini e i finti coltelli della tua cucina e tanta fantasia.
Ecco tutti gli ingredienti per la perfetta ricetta di un paio d'ore di gioco.
E mentre io faccio splendidi castelli con la sabbia cinetica tu fai innovativi abbinamenti fra principi e principesse che a dispetto delle favole per un pomeriggio cambiano partner. 
E poi ci sono le sorelle Anna e Elsa (io sono Anna e tu ovviamente Elsa), che oggi hanno abbandonato il regno di ghiaccio e si sono trasferite a Masterchef dove preparano succulenti piatti che poi i giudici intransigenti assaggiano dando spesso verdetti che mi vedono costretta a togliermi il grembiule.
Certo che questa sabbia magica ci piace tanto!

Capisci che è inverno...

Capisci che è inverno quando apri la borsa e ci sono almeno cinque pacchetti di fazzoletti di carta e sono tutti a metà.
Capisci che è inverno quando tua figlia esce senza i guanti perché ha deciso che lei non ha freddo alle mani, ma incredibilmente tiene le mani in tasca.
Capisci che è inverno quando le sciarpe e i cappello occupano ogni spazio libero sull'appendiabiti all'ingresso.
Capisci che è inverno quando prepRi il brodo per tua figlia e pensi che è davvero invitante.
Capisci che è inverno quando i calzini alla caviglia che alcune persone hanno il coraggio di indossare, a te fanno venire i brividi solo a guardarli.
Capisci che è inverno quando il forno acceso con dentro qualcosa di buono è uno spettacolo non solo per le papille gustative.
Ecco Alice questo a dire la verità per or non è stati un inverno molto freddo ma è pur sempre inverno!

mercoledì 21 gennaio 2015

Messaggi nemmeno troppo subliminali

E poi prima di andare a scuola mi chiedi se mi piacciono i Lego.
Ti rispondo ovviamente sì, del resto a chi non piacciono... Allora mi chiedi se ho visto che hanno fatto i lego di Frozen. Io ovviamente non li ho ancora visti e te lo dico, allora mi 
Spieghi che non sono i Lego Duplo e mi dici che sono come quelli di cenerentola che ti hanno regalato la nonna Maria e il nonno Luigi per il tuo compleanno. E poi ti affretti ad aggiungere "tanto anche se sono piccoli io non sono più una bambina neonata che si mette i pezzi in bocca..."
Qualcosa mi dice che vuoi i lego di Frozen...


Belli lego

E buonanotte a tutti!

Osservare papà che prima di andare a lavorare già con addosso la giacca e le chiavi in mano, dietro tua esplicita richiesta si ferma e passa qualche minuto ad accarezzare amorevolmente il delfino blu blu fino a quando non si calma e poi addormenta... è un modo decisamente divertente di iniziare la giornata!
Ora le ho proprio viste tutte! 
Stanotte dopo l'attacco d'asma mi ha aiutato a rilassarmi per riuscire a riprendere sonno, ogni sera ti racconta la favola e ti fa sentire le canzoni prima di dormire, ma davvero non mi aspettavo che aiutasse anche Blu Blu a cadere nelle braccia di Morfeo...

Senza fiato!

E poi mi ritrovo nel cuore della notte nel bel mezzo di un sogno/incubo in cui io nel tentativo di parlare scopro che non ci riesco perché mi manca l'aria e allora nel sogno mi spruzzo lo spray che di solito in un attimo risolve il problema, ma invece continuo drammaticamente a non riuscire a parlare e a respirare...
E allora mi sveglio di soprassalto col fiatone e intuisco subito che il sogno è diventato realtà e davvero non riesco a respirare. E proprio come quando avevo otto anni e quegli attacchi d'asma mi colpivano a tradimento e non mi davano la possibilità nemmeno di chiedere aiuto, così stanotte ero immobile nel letto con quel sibilo sinistro che partiva ad ogni respiro e che per fortuna ha svegliato papà che è riuscito prima a portarmi lo spray e a farmi rilassare dopo.
E come qualcuno mi ha suggerito... io ho ricominciato a fare bei sogni...

martedì 20 gennaio 2015

Scatti famosi!

E poi "gironzolando" in Facebook scopri per caso che proprio lui, il fotografo delle dive quest'estate ha scattato delle foto a tua figlia e sorridi immaginando lei, la tua piccola "diva" nell'obiettivo di un fotografo che comunque apprezzavi anche prima di sapere che fosse così famoso. 
Certo è vero le foto sono state scattate perché tua figlia stava giocando con la sua amichetta nonché figlia del fotografo, ma la sostanza non cambia, in quello stesso studio fotografico dove nomi famosi si sono alternati e messi in posa, proprio sotto quelle stesse luci, in mezzo a quelle vaporose nuvole bianche e a quei coloratissimi cuscini tua figlia ha esibito le sue faccette buffe e i suoi sorrisi per quello che per lei é semplicemente il papà della sua amica ma per tutti gli altri è un bravo fotografo!

Bugie e capricci da bimba grande...

Tu cresci non solo fuori ma anche dentro e giorno dopo giorno cambia il tuo modo di parlare, di camminare, di giocare, cambiano i tuoi gusti e i tuoi interessi e tu impari continuamente cose nuove ed impari anche a dire bugie a a fare i capri ci d "bimba grande".
Come ieri che la maestra quando sono venuta a prenderti mi ha chiamata da una parte e mi ha detto che tu avevi pianto oerche avevi deciso che non volevi fare il laboratorio e mi ha detto che aveva dovuto insistere per convincerti. Allora fuori da scuola ti ho subito chiesto com'era andata, se ti eri divertita. E poi ti ho chiesto se per caso avevi pianto. Tu mi hai detto di no. Seria, convinta, senza esitazioni... ma con lo sguardo basso e poi hai immediatamente deviato la conversazione su altro argomenti. Ho insistito più volte con la stessa domanda ma tu hai sempre negato. Poi ti ho detto che se anche avevi un po' pianto non c'era niente di male l'importante era solo che tu avessi capito che si poteva fare il laboratorio anche senza la maestra Grazia. E dopo questa spiegazione ti ho rifatto la stessa domanda è tu con aria vergognosa, più per la bugia detta che per l'accaduto, hai annuito...
Poche ore più tardi hai rifatto la stessa cosa con papà... Che ha avuto modo di vedere come é brava la sua "pupola" a dire le bugie...
E oggi, che ancora non avevo digerito il fatto che tu stia davvero crescendo e abbia addirittura cominciato a dire le bugie ecco che al risveglio mi hai subito deliziata con un capriccio da bimba grande... Non volevi svegliarti, hai continuato a chiedere di restare a letto ancora dieci minuti e convincerti ad alzarti non è stato affatto facile...
Ecco, se avevo dei dubbi ora so con certezza che tu sei grande Alice, dentro e fuori...

lunedì 19 gennaio 2015

E poi finalmente accade....

E poi finalmente accade, una sera per caso, quando non te lo aspettavi ormai più, quando non avevi neppure il coraggio di sperarci, quando non ci pensavi nemmeno più perché tanto ere inutile.
Capita che ti ritrovi una sera come tante sul divano, é già tardi e sei certa che come sempre riuscirai a vedere solo uno spezzone di film, forse i primi dieci minuti, massimo venti e poi la stanchezza prenderà il sopravvento, ti appoggerai alla spalla di tuo marito e dopo poco ti ritroverai nel cuore della notte a barcollare verso il letto.
E invece il film da subito appare interessante. Non lo hai nemmeno scelto tu ma ti piace. Anche se non è la solita commedia romantica non ci sono scene violente e la trama è intrigante.
Il tempo vola e tu non ti accorgi che resti inchiodata sul divano per tutto il tempo, con lo sguardo fisso sul monitor senza mai dare segno di cedimento. E anche tuo marito resta sveglio, ogni tanto lo guardi con la coda dell'occhio per capire se sei rimasta sola davanti alla televisione, ma la sua testa non barcolla pericolosamente alla ricerica di un appoggio, anche lui è rapito dalla trama.
E mentre le immagini si susseguono e scorrono davanti ai vostri occhi tu per un istante distogli l'attenzione dalla storia e pensi: "incredibile! Siamo davvero riusciti a vedere un film dall'inizio alla fine senza dividerlo in micro puntate perché o mi addormento io o si addome ta lui?"
Ma allora si può ancora fare!!!

domenica 18 gennaio 2015

Braccia lunghe per abbracciare meglio...

Oggi pomeriggio avevi le idee perfettamente chiare su quello che volevi fare una volta tornata a casa e già mentre eravamo in macchina mi hai descritto nei minimi particolari la tua idea. 
Mi hai detto che avrei dovuto darti due fogli, uno più grande e l'altro più piccolo e tu avresti incollato il piccolo in mezzo al grande che avrebbe fatto da cornice. Poi tu avresti preso il tuo secchiello dei colori e avresti disegnato in mezzo una persona, che poi mi hai rivelato che sarebbe stato il tuo autoritratto, anche se hai chiarito subito che sarebbe stata l'immagine di un'Alice più grande perché tu le persone piccole proprio non le sai disegnare.
Una volta a casa subito dopo cena tu che non ti eri affatto dimenticata del tuo dettagliato programma, mi hai chiesto i fogli e io ti ho dato quello grande arancione e quello più piccolo bianco. Tu hai incollato il bianco all'interno di quello arancione, non proprio in mezzo e non proprio dritto, ma questo fa parte della creatività, e poi sei partita col disegno. 
La prima cosa che hai fatto è stata un cuore, perché visto che il disegno era destinato a papà hai voluto subito sottolineare che gli vuoi tanto bene. Poi hai fatto una bella bambina sorridente, con una grande bocca rosa che hai subito ripassato col pennarello rosso che sarebbe stato il rossetto e anche perché mi hai detto che ti piace perché "fa Natale". Poi ti sei disegnata una bella chioma fucsia e quando ho provato a farti notare con discrezione che tu non hai i capelli fucsia tu hai subito ribattuto che facevi come volevi tu e io a quel punto non ho avuto altre obiezioni e mi sono limitata ad osservare l'artista all'opera mantenendo il silenzio.
Dopo il viso sei passata a disegnare il corpo con uno splendido abito rosa che tu hai specificato che non era il "rosa pelle" e delle elegantissime scarpe col tacco fucsia. Un attimo prima di finire hai abbellito il disegno e l'abito con un cuore sul davanti e con una vaporosissima gonna frou-frou.
Ovviamente prima di consegnare l'opera a papà hai scritto la dedica "per papà" e L"hai firmata col tuo nome.
Ma il particolare che più mi ha emozionata è stato quando hai disegnato le tue braccia che hai volutamente fatto lunghe e poi sorridendo mi hai detto "perché mi servono per abbracciare meglio papà e mamma"...
Grazie amore!

Solo per te...

Solo per te stamattina ho sostituito papà che non stava molto bene nel vostro settimanale appuntamento con la piscina.
Solo per te oggi ho fatto il sacrificio di indossare costume, cuffie, ciabatte e accappatoio e varcare la soglia degli spogliatoi per tuffarmi nelle vasche insieme agli altri genitori e agli altri bambini,
Solo per te ho accettato di fare il bagno nell'acqua troppo fredda (fortunatamente oggi non c'era nemmeno male) della piscina grande e in quella decisamente troppo calda della piscina piccola.
Stamattina l'ultima cosa che avrei voluto fare era un bagno in piscina e invece é stata incredibilmente la prima della lista... E tu piccola "maga" sei addirittura riuscita a farmi divertire!

100% femmina!

Stamattina quando sei venuta a trovarci nel lettone, con la tua aria assonnata e il tuo profumo di buono, ti ho abbracciata e ti ho raccontato una storia.
La storia di una donna che voleva diventare una mamma e che sognava di avere una femminuccia, ma non una bimba qualsiasi, una bimba che fosse femmina dentro e fuori, una di quelle che amano il rosa, il fucsia, i pizzi, i cuori, i fiori, i fiocchi, gli smalti, i trucchi, i gioielli, le scarpe col tacco, le balze, le gonne flou-frou, le bambole, i pentolini, le principesse, le fatine e i castelli incantati.
Poi un giorno dopo tanta attesa e dopo tanta sofferenza quella donna scopre che nella sua pancia sta crescendo una vita e dopo qualche settimana ha la certezza che avrà proprio una bambina, ma ancora non sa se sarà un maschiaccio travestito da femmina o una femmina femmina.
E così quando la sua piccola viene al mondo la mamma è felice e mentre la guarda pensa che sia bellissima con quelle guanciotte morbide e comincia a scrutarla per cercare di capire che bimba sia.
Giorno dopo giorno scopre che la sua bimba fa parte proprio di quelle femminucce che si guardano allo specchio, che sono vanitose e che si sentono e sono fashion anche con l'aria assonnata e il profumo di buono...
Buongiorno amore!

sabato 17 gennaio 2015

Un sabato difficile

Un sabato un po' difficile quello che sta finendo, un sabato in  cui le tue chiacchiere ininterrotte hanno fatto da colonna sonora a qualsiasi cosa abbiamo fatto, dalla spesa ai giri per negozi per guardare come poter riorganizzare lo spazio nella tua cameretta è non solo lì.
Ho provato a chiederti di fare cinque minuti di silenzio ma tu oltre al minuto non sei mai riuscita ad andare... E pensare che io avrei davvero avuto bisogno di un attimo di tregua...

venerdì 16 gennaio 2015

Overbooking da stress

Quando si parla della mia salute evidentemente Alice la parola "fine" non è contemplata ed io che ormai evidentemente dopo il cancro sono andata "in overbooking", ora mi ritrovo a fare i difficili conti con la mia intollerabilità anche solo a fare un lastra e anche un piccolo intervento diventa per me fonte di tensioni e di inesauribile stress.
Non c'è la posso fare... 
Ho sempre in scadenza qualche visita, qualche controllo, qualche esame... sono stufa.
E ora ci mancava anche questo intoppo...
Niente di grave ma stasera sono decisamente preoccupata e demoralizzata...

Parole, parole parole....

Al tuo linguaggio decisamente molto poco infantile e densamente "popolato" di "purtroppo" e "naturalmente" pronunciati sempre  con la sostituzione della R con la L (la tua R moscia fa ancora fatica a decollare forse per darmi tempo e modo di abituarmi all'idea), l'altro giorno si è aggiunta sorprendentemente anche la parola "mimetizza" che mai mi sarei aspettata di sentirti dire, per giunta usata in maniera assolutamente opportuna.
Come sempre Alice tu mi stupisci, come quando pochi minuti fa mentre eravamo a cena tu ci hai raccontato che a scuola hanno messo via alcuni giochi perché non li mettevate a posto e hai commentato con un esplicativo "brutta pagina!", suscitando l'inevitabile risata di papà e mia.

Scoperte mattutine

 Ti svegli e vuoi subito la treccia e poi mentre te la faccio mi spieghi che a scuola devi giocare a fare "Elsa" con Lauretta che naturalmente oggi chiederà alla nonna di farle le due trecce perché tu da ieri hai già deciso che a lei tocca il ruolo di "Anna"...
Poi poco dopo riflettendo sul fatto che oggi è venerdì subito ti porti avanti puntualizzando che dopodomani è il giorno della piscina.
Non sono ancora le nove di mattina e ho già compreso che tu hai le idee perfettamente chiare su cosa vuoi fare non soltanto oggi, ma anche nei prossimi giorni e ho anche capito che ormai  la cognizione del tempo per te non è più un mistero!

giovedì 15 gennaio 2015

Fantasia

La fantasia decisamente non ti manca e così mi ritrovo ad ascoltarti mentre appena sveglia ci racconti i tuoi sogni dove improvvisamente ti ritrovi in mezzo al bosco con un gambero sul braccio... Come riuscisse a sopravvivere il gambero fuori dall'acqua non è dato da sapere...
Più tardi ti ascolto mentre mi dici che una delle Winx, "Tecna", nella storia ha i capelli corti e un vestito viola "normale", ma nella tua fantasia ha i capelli lunghi e un vestito viola però lungo e frou frou!
Brava Alice la fantasia serve proprio a questo, a vedere la realtà più bella!

mercoledì 14 gennaio 2015

Fiori d'arancio in arrivo...

Fiori d'arancio in vista... 
Mi hai da poco annunciato che il prossimo anno ti sposerai a Roma in chiesa... Con Leo ovviamente! 
Non credo che lui lo sappia ancora, ma sono quasi certa che nel caso... troveresti il modo di convincerlo. 
A questo punto credo sia giunta l'ora di andare a dormire.
Il sonno dicono che di solito porta consiglio magari a te fa cambiare idea o quantomeno allungare in pochino i tempi, sinceramente il prossimo anno mi sembra un po' prematuro pensare al tuo matrimonio... magari ci concentriamo sull'imminente inizio delle scuole elementari, che dici?

Il mini carrello

Quando ieri ho scoperto che c'erano ho subito pensato a te.
Ho immaginato la tua gioia e ho aspettato con ansia il momento in cui avresti scoperto della loro esistenza.
Oggi approfittando di un'ora in cui non avevamo grandi impegni ti ho portata all'iper, senza dirti nulla.
Poi mi sono avvicinata con nonchalance al parcheggio dei mini carrelli e ho camminato guardando la tua faccia attendendo il momento in cui il tuo sguardo si sarebbe posato in quella zona.
Pochi attimi e la tua esclamazione di euforia è stata il segnale.
Un istante più tardi tutta impettita stavi spingendo il tuo carrello della spesa in mezzo alle corsie, felice che  un tuo gioco si fosse finalmente trasformato in realtà!
Un mini carrello a misura di bambino uguale in tutto e per tutto a quello di noi grandi. Una sola pecca che ovviamente tu hai notato subito: mancava il seggiolino per mettere a sedere la tua bambola mentre fai la spesa... Solo una brava "mammina" come te avrebbe potuto notare in simile dettaglio...

martedì 13 gennaio 2015

I "pantaloni" che fanno volare...

Ma è mai possibile che ancora io mi debba vedere trattata da "da pecora nera" perché dopo oltre 35 anni vissuti a casa con i miei genitori ho avuto l'ardire di incontrare quello che poi è diventato mio marito e di costruire con lui la mia famiglia?
È mai possibile che io periodicamente mi debba sentire rinfacciare le mie scelte di vita e il fatto che "per un paio di pantaloni" (quelli di mio marito immagino...) io abbia deciso e scelto di trasferirmi a oltre cinquanta chilometri da dove vivevo prima e abbia addirittura smesso di occuparmi di loro?
È mai possibile che il fatto di essere diventata una mamma e una moglie mi abbia di fatto automaticamente trasformata in una cattiva figlia?
È mai possibile che i miei anni migliori passati a prendermi cura da figlia unica dei miei genitori siano finiti nel dimenticatoio?
Certo lo so ero stata messa al mondo per errore e poi cresciuta col chiaro obiettivo di diventare il bastone della loro vecchiaia e sicuramente tutti in famiglia, non soltanto i miei genitori ci avevano creduto e sperato che sarei rimasta lì per sempre rinunciando a vivere la mia vita! E sono assolutamente certa di aver deluso le loro aspettative cambiando i programmi che loro avevano fatto su di me, ma ho finalmente trovato il modo di essere felice nonostante i tanti momenti difficili e non credo di aver fatto nulla di male e nemmeno di sbagliato.
E in tutto ciò è triste pensare che non mi si lasci nemmeno la capacità di decidere perché é più facile dare le colpe a "quel paio di pantaloni" che a parer loro mi ha cambiata, mi ha messo in mente strane idee, mi ha allontanata e portata via.
Lo stesso "paio di pantaloni" che a parer mio invece mi ha salvata da una vita infelice che non volevo nemmeno più vivere, mi ha fatto conoscere una nuova realtà e un più sano modo di affrontare la vita, mi ha insegnato un diverso approccio, mi ha regalato la libertà di essere me stessa, mi ha lasciato sempre la possibilità di scegliere consentendomi di prendere e tenere solo il meglio dagli insegnamenti che avevo avuto e permettendomi di diventare una persona migliore.
Punti vista Alice, "i pantaloni" sono gli stessi ma li vediamo in modo diverso.
Quello che mi auguro e che tu possa incontrare un giorno un paio di pantaloni che ti stiano addosso così bene come quelli che ho trovato io e che ti permettano non di camminare, ma addirittura di volare in alto libera nel cielo...
Ricordi? Un nome con le "ali"... Alice!

lunedì 12 gennaio 2015

Colazione al piano bar

Con la riorganizzaione dell casa che già da qualche giorno è in atto, stiamo riassegnando gli spazi ad alcune cose. La tua camera sta sempre più assumendo l'aspett della camera di una bambina, con la "A" finale e quindi il rosa che fino ad ora era stato uno dei tanti colori sta un po' alla volta prendendo il sopravvento su tutti gli altri che da sempre hanno vivacizzato la tua stanza e anche gli oggetti da femmina hanno la meglio sugli altri. Abbiamo trasferito al piano di sopra la tua bellissima cucina di legno con annesse stoviglie e pentolini, nonché il tavolino con le sedie e il seggiolone e di sotto abbiamo spostato invece la pianola col microfono e lo sgabellino. 
Non so se sia stata la novità mixata alla tua sempre attiva voglia di musica, ma stamattina mentre papà preparava la colazione e io preparavo la tavola tu in sottofondo facevi da piacevole intrattenimento musicale in perfetto stile piano bar. alla fine quando ti ho detto di venire che era pronto tu inpiedi, col microfono in mano hai sorriso e hai detto "grazie a tutti, di vero cuore!" e poi giusto un attimo prima di chiudere il microfono hai aggiunto un frettoloso "a dopo...".
Incuriosita ti ho subito chiesto perchè " a dopo"e tu mi hai risposto che il concerto non era finito, quella era semplicemente una pausa...". Eh già, perchè tu di concerti te ne intendi...


domenica 11 gennaio 2015

Dialoghi col tuo corpo

Il tuo corpo continua a parlarti e ora da quello che dici lo fa anche in inglese e in russo e tu sostieni di non capirci nulla, io aggiungerei "e per fortuna!", perché se inizi a capire il russo io giuro che comincio a preoccuparmi davvero! 
A quanto pare il tuo corpo non si limita a parlarti ma ti fa anche gli scherzi e una volta ti ha chiamata "Silvia" poi ha addirittura provato a chiamarti "Ali", cosa che tu proprio non sopporti, perciò l'hai sgridato aggiungendo subito "Lice". 
I dialoghi con il tuo corpo sono piuttosto spassosi da vedere (con le pause mentre è lui a parlare) e da sentire e mi ricordano ogni giorno di più quelli che leggevo una volta fra un bambino e Maríotereso il suo amico immaginario che viveva dentro al muro della sua casa.
Non so se dovrei preoccuparmi per questo tuo inconsueto interlocutore ma per ora mi limito a chiedermi con non poca curiosità dove ci porterà "il tuo corpo"...

Un "tuffo" nella domenica

L'anno è iniziato in maniera piuttosto energica con una tua irrefrenabile voglia ad andare in piscina che ci ha fatti tuffare presto in questa nostra domenica di famiglia.
Aspettavi con ansia questo momento già da quando siamo venuti via dalla montagna e oggi è stata la prima cosa che hai chiesto a papà appena sveglia.
E ora mentre vi guardo felici oltre il grande vetro che mi separa dall'acqua, e vi vedo che vi divertite mentre tu impari davvero a nuotare, penso che in questi anni tu è papà avete fatto davvero un bel lavoro insieme e che guardarvi é un bello spettacolo e una grande emozione e come diresti tu mamma "fa la fontana!"

sabato 10 gennaio 2015

Un mondo di giochi

Mentre tu è Papá giocavate ieri con le Barbie oggi con i lego, ho notato che incredibilmente papà riesce a divertirsi più con Barbie e Ken, che con il nuovo anno anche a casa nostra ha finalmente smesso di essere Ten...
Nel frattempo oggi io ho prima riguardato le foto della nostra recente vacanza dominicana e poi ho cominciato a smaltire una parte dei giochi che tu non usi più, per fare un po' di spazio a quelli nuovi che sono ti hanno "portato babbo natale" e la "befana".
Tu sei piuttosto collaborativa e non ti lamenti troppo di vedere che diamo via vecchi giochi anche perché anche oggi con l'arrivo della bellissima poltroncina a dondolo rosa con pouff coordinato, hai avuto un bel regalo e non puoi certo lamentarti...

Ciao ciao Natale

Un sabato dedicato in gran parte a togliere le decorazioni natalizie, attività ben più triste di quella che invece oltre un mese fa, ci ha visti costruire insieme il villaggio e preparare il nostro alberorso. 
Tu non hai partecipato molto alla fase costruttiva e per niente a quella distruttiva...
Come sempre una volta portati in garage i tanti scatoloni che misteriosamente aumentano ogni volta, abbiamo trovato la decorazione sfuggita all'operazione "ciao ciao Natale" e abbiamo provveduto a riavvicinarla ai suoi "amici".
Ci rivediamo il prossimo Natale...

venerdì 9 gennaio 2015

Il nostro venerdì

Il nostro venerdì è iniziato con un lento assaporare della normalità con te che hai subito chiesto di andare a scuola e addirittura hai chiesto sovrastare anche il pomeriggio, "ma con la gonna"!
Ho esaudito la tua semplice richiesta e mi sono perciò ritrovata presto sola, visto che anche papà è tornato a lavorare e dopo aver preparato l'ennesima lavatrice ho potuto approfittare della compagnia di un paio di amiche e della bella giornata per fare prima un bel giro al mercato e poi la necessaria spesa per i prossimo giorni.
Nel pomeriggio aspettando il ritorno di papà attività tranquille per noi.
E come hai giustamente detto tu ieri aprendo la porta: è bello essere a casa!

giovedì 8 gennaio 2015

Adiós, anzi au revoir...

E poi c'è chi crede di essere più furbo e pensa che nei rapporti basti riavvolgere semplicemente il nastro per tornare indietro e poi quando capisce che non è così facile, allora si offende e si nasconde dietro atteggiamenti puerili ed immaturi che rivelano della sua personalità più di ciò che urla ai quattro venti quando troppo facilmente sbandiera la sua amicizia.
Diffida Alice di chi ci mette poco tempo a proclamare per te un affetto profondo e confida in chi invece saprà rispettare il tuo modo di essere e la tua personalità, senza per forza doverti copiare in tutto o peggio volerti cambiare, imponendoti i suoi modelli di comportamento. 
Ma soprattutto Alice se vuoi stare bene, circondati di chi saprà ascoltare le tue parole e i tuoi bisogni senza cercare di darti per forza ciò che vorrebbe ricevere e senza mai fermarsi a chiedersi se è anche quello che vuoi tu.
La mamma Alice se è messa alle strette e deve scegliere fra tutto e niente sceglie niente!

Vacanze sulla neve - La montagna insegna...

In questa vacanza Alice ho scoperto che anche Papá può incredibilmente soffrire il freddo e ho imparato che sciare è un po' come essere a tavola, una tavola dove per frenare devi fare con i piedi una "grande pizza" e dove per divertirti puoi fare un bel ponte di "biscotti" e poi passarci in mezzo con gli sci.
Ed è proprio mentre papà immobile, attento e orgoglioso ti guardava sciare che io l'ho visto avere freddo come mai prima d'ora, col naso rosso e i guanti e mentre tu cercavi di mantenere l'equilibrio, lui tentava di mantenere ad un livello almeno accettabile la sua temperatura corporea evidentemente non abituata a sentire freddo.

Vacanze sulla neve - La torta delle vacanze

Pronti, diretti sulle piste per la tua ultima lezione di sci.
Un intenso senso di rilassatezza mi pervade oltre a quel velo di malinconia che accompagna ogni fine vacanza, soprattutto quando le vacanze sono state belle come quelle di quest'anno. Abbiamo fatto un sacco di cose, visto un sacco di amici, conosciuto un sacco di persone, visitato un sacco di posti e mangiato un sacco (soprattutto io e soprattutto questo).
Da stasera si salutano definitivamente i tuffi al mare e anche quelli in piscina, le passeggiate in cerca di conchiglie e le lezioni di sci e si torna a casa per rientrare  un po' alla volta nella nostra normalità (e spero anche in una taglia più accettabile), fatta di mattine di shopping con l'altra mamma Chiara, di serate master chef sul divano, di lezioni di danza con la mamma che aspetta sul divanetto rosa, di pomeriggi di giochi a casa di Giulia con ricche merende e di colazioni tutti insieme nel lettone con le lenzuola con le stelline ...
Queste vacanze lunghe e intense, sono state variegate come una ottima torta con qualche spruzzo di panna montata e con tanti tipi di cioccolata, tutti buonissimi e perfettamente amalgamati e ognuno diverso dagli altri. Peccato solo che in mezzo a tanti strati di cioccolata ci fosse anche qualche pezzetto un po' troppo amaro come il saluto alla cara signora Lella che proprio la vigilia di Natale è partita per il suo ultimo viaggio.
E mentre penso a ciò che con le vacanze è proprio finito, mi scrollo dalle scarpe gli ultimi granelli di sabbia che ancora sono rimasti a dare quel senso di fastidio e penso anche a ciò che con la fine delle vacanze ha avuto inizio: il terzo anno dopo il secondo importante giro di boa...
Un solo augurio per noi: Buon anno famiglia!

mercoledì 7 gennaio 2015

Vacanze sulla neve - Dialoghi col tuo corpo

In montagna i tuoi dialoghi fra te e il tuo corpo sono nettamente aumentati e non solo si sono intensificate le "conversazioni" fra di voi, ma anche gli argomenti so sono molto diversificati.
Ora il tuo strano interlocutore non si limita più a darti suggerimenti indicandoti le sue necessità e i suoi desideri (ho fame, sono stanchetta, ho vogli di sciare...), m addirittura ti riesce a dare consigli.
L'ho scoperto oggi quando improvvisamente mentre mi stavi raccontando di aver avuto un incubo ti sei interrotta dicendomi che forse non avresti dovuto chiedetemelo e poi hai detto che avresti chiesto cosa er meglio fare al tuo corpo. Dopo qualche minuto di silenzio quando io mi ero già dimenticata della nostra assurda conversazione tu con aria affranta mi hai detto "puLTroppo non posso dirtelo, il mio corpo mi ha detto che è meglio che tu mamma non lo sappia!".
Se lo ha detto il tuo corpo Alice, rispetto la sua decisione...

Ecco cosa mi succede!

E poi nel cuore della notte dopo che ti sei svegliata senza sapere nemmeno tu il motivo e dopo essere andata in bagno e aver cambiato anche letto per non disturbare il resto della famiglia che dorme tutta raggomitolata nello scomodissimo letto di una camera d'albergo, improvvisamente ti ritrovi con quella sensazione di freddo che ti congela anche dentro le ossa e con in mente quelle parole e quella telefonata che due anni fa ti hanno cambiato la vita. 
Spalanchi gli occhi nel buio e mentre cerchi di ricominciare a respirare provi anche a riaddormentarti. 
Ogni sforzo è inutile é evidente che non ci riesci.
Non puoi riuscirci, la forza e la violenza di quei ricordi e di quelle immagini è troppo grande e non riesci a fermarle e nemmeno a opporti. 
Le lasci scorrere liberamente e le guardi, le rivedi e le rivivi attimo per attimo, parola dopo parola.
Il cuore accelera, la tensione sale: la paura è la stessa... Respirare diventa 
incredibilmente un compito troppo faticoso, quasi innaturale!
Ad un tratto mi ribello a tutto ciò e quasi come se stessi vivendo un incubo ad occhi aperti cerco di uscire dalle immagini e di scrollarmi di dosso quelle fastidiose sensazioni e guardando fuori il cielo oltre i vetri leggermente appannati della finestra, penso: ma che diavolo mi succede stanotte!
Sono in montagna, in vacanza con la mia famiglia e con degli amici, a parte una fastidiosa tosse che proprio ora, in questo istante è misteriosamente peggiorata sto bene, sono passati pochi giorni dall'ultimo controllo e quasi due anni da quella maledetta telefonata, non c'e niente che non va, nulla per cui sentirmi così male!
Ecco cosa mi succede!
Non sono passati quasi due anni!
Sono passati ESATTAMENTE due anni!
Sono le 4 e venti di notte ed è proprio il 7 gennaio! 
Rifletto, sono confusa dalla stanchezza e non solo da quella.
Sì, ieri abbiamo festeggiato l'epifania, parlato della cara vecchia befana, mangiato le caramelle e i cioccolatini della calza.
Ieri era il 6, oggi è il 7 gennaio!
Il mio corpo, prima ancora della mia mente, ha ricordato e rivissuto questo anniversario.
Non so se riuscirò a riaddormentarmi ma ora almeno so cosa ho!  
  

martedì 6 gennaio 2015

Vacanze sulla neve - Considerazioni

E poi c'è chi riesce a essere fashion anche in montagna mentre il vento freddo taglia la faccia e la neve congela i piedi. No Alice, questa volta quando parlo di persona fashion non mi riferisco a te ma a quella donna che stamattina si aggirava sulle piste con un miniabito di lana ovviamente aderentissimo, le calze sempre di lana ma traforate, gli scarponcini bassi intonati al vestito e un cappello importante e sicuramente non troppo colorato.
Procedeva in mezzo alle persone con passo sicuro e mentre io sono riuscita  a scivolare e cadere anche con i moon boot, lei non ha avuto problemi di stabilità, era evidente che non temeva il ghiaccio e le discese, non era mai impataccata e tantomeno ridicola.e mentre la osservavo che si ammirava nello specchio, ho notato la mia immagine riflessa proprio dietro alla sua e ho intravisto due occhi nascosti sotto un buffo capoello di lana rossa e bianca con tanto di trecce laterali, una grossa sciarpa nera tutta arrotolata intorno al collo e bloccata da uno scalda collo e più in giù un abbigliamento che di fashion non aveva assolutamente nulla...
Il lo stile può e forse deve... Migliorare!


Vacanze sulla neve - C'è un'Alice un po' stanchetta...

Due ore di lezione di sci e prima qualche discesa fatta con papá, la visita al castello, la passeggiata ai mercatini di Brunico, il bagno in piscina con una sessione prolungata di tuffi, i giochi a tavola con Laura...
Se gia alle due di pomeriggio mi avevi detto che c'era un Alice un po' stanchetta, effettivamente stasera potevo solo aspettarmi che tu alle nove abbandinassi la partita a memory perche volevi solo andare a dormire.
A domani famiglia!

lunedì 5 gennaio 2015

Vacanze sulla neve - Questa sì che è vita!

Dopo i pianti disperati durante la prima parte della lezione di sci e dopo le discussioni mie e di papà, dopo il freddo tagliente che mi ha letteralmente tagliato in due la faccia, dopo la stanchezza per essere rimasti due ore a guardarti, dopo la frustrazione per non poterti consolare e dopo il senso di colpa perché in effetti forse tu avresti preferito restare semplicemente a giocare sulla neve... Ecco che alla fine di una bella giornata anche se molto faticosa è arrivata la tua frase pronunciata ridendo felice mentre insieme a Laura ti divertivi sul bob "questa sì che è vita!".
Grazie Alice perché c'è davvero stato un momento in cui ho pensato di averti fatto un dispetto!!!

Vacanze sulla neve - Ovviamente...

E quando oggi hai risposto alla mia domanda se fra qualche anno quando avrai imparato a sciare bene pensavi di andare sulle piste con papà con un semplice e diretto "ovviamente aì mamma!", ti ho sorriso stupita della tua risposta che con quell"'ovviamente" mi è sembrata chiara ma soprattutto buffa. Mai avrei pensato che senza la benché minima esitazione avresti risposto in maniera ancora più inaspettata alla mia seconda domanda...
Infatti quando ti ho chiesto cosa avrei fatto io mentre voi sareste stati a sciare, senza nemmeno aver bisogno di pensare guardandomi fissa negli occhi mi hai detto: "ovviamente farai le foto!" e poi hai aggiunto subito: "e cosa se no?"...
O'vusta la tua assoluta certezza non oso controbattere Alice... Ovviamente!

domenica 4 gennaio 2015

Vacanze sulla neve - Non ci manca proprio niente!

Bel posto, bella vacanza, bella compagnia!
Ci piace!
Oggi viaggio e poi meraviglioso relax in una piscina assolutamente perfetta, calda, con le cascate e l'idromassaggio.
Tu ti sei divertita a fare i tuffi sempre più lontana.
Domani mattina prima lezione di sci per te e Lauretta!
Io sono già emozionata...
E poi di nuovo piscina, gita ai mercatini, gare con il bob... E magari chissà anche un pupazzo di neve!
Si é vero la neve scarseggia ma a noi non manca niente!
Buonanotte.

Vacanze sulla neve - In viaggio

In viaggio tu ci intrattieni anche se forse "intrattenimento" non è proprio il termine giusto, quello che fai è più simile a un'operazione di stordimento.
Partiamo con una tua approfondita spiegazione sul diverso significato del concetto di fifona, fifoncella, fifonina. Da quello che ho capito fifona è chi ha paura di tutto, fifoncella è chi ha paura di qualcosa è fifonina è un po' poi di fifoncella e un po' meno di fifona.
Tu ovviamente sei fifoncella...
Poi siamo passiate ai giochi e alle canzoni e ad un certo punto hai deciso che tu ed io dovevamo giocare a soku soku, tu eri la maestra che mi insegnava come fare e io ero l'apprendista. Chi sbagliava sarebbe stato eliminato ma ovviamente tu in quanto maestra non potevi sbagliare e nemmeno essere eliminata... Qualcosa mi dice che mi stai fregando...
A meno di un'ora dall'arrivo ci siamo dedicate ad osservare il panorama e di fronte alla tua definizione di "castello cicciotto" ho capito che in nessun caso avrei potuto competere...
Buon viaggio famiglia!

Vacanze sulla neve - Che felicità!

La grande avventura sta per cominciare e tu stai per vivere la tua prima vacanza con un'amichetta!
Sei assolutamente euforica e incontenibile, in autogrill salti come una trottola e i tuoi urletti di felicità riecheggiano rimbalzando uno sull'altro!
Un po' mi arrabbio quando vedo che mentre siamo a tavola nello stesso minuto riesci a macchiare la mia maglia, il tuo maglione e i miei pantaloni, ma poi penso come si fa a placare tanta allegria? E forse non è nemmeno giusto in fondo è normale che tu sia così felice...
Buone vacanze famiglia!

sabato 3 gennaio 2015

Che ora è?

Un mio vecchio orologio per bambini, anzi bambine visto l'inequivocabile colore rosa pastello, un nuovo film in cui il protagonista è il simpatico e dolce Paddington, proprio lo stesso personaggio che c'è nel l'orologio, una mamma che da anni ha un'irrefrenabile passione per gli orsetti, ma crescendo ha abdicato all'amore per sua figlia e ha ceduto gran parte dei suoi pezzi da collezione alla sua bella cucciola... Ecco come è successo che tu Alice ti sia ritrovata con al polso un bel orologio svizzero di marca flik flak, perfetto per imparare le ore.
E stasera ad un certo punto ci hai guardati e ci hai detto "sono già le sette e dieci", ed era assolutamente così!
Del resto papà era stato bravissimo a spiegarti il concetto: lancetta piccola sulle ore grande sui minuti... il resto lo hai fatto da sola!

Diversa da chi?

All'improvviso un giorno ti guardi e ti scopri diversa, diversa da quella che eri, diversa da quella che immaginavi saresti diventata e forse anche diversa da quella che avresti voluto essere.
Non hai ancora ben chiaro chi sei o chi sei diventata ma una cosa è certa sei semplicemente diversa... 
Cerchi di riconoscere in quella persona che la vita ha forgiato ma stenti a farlo e forse non sei l'unica a chiederti chi sei diventata anche se forse la domanda giusta sarebbe "diversa da chi?"

venerdì 2 gennaio 2015

In caduta libera

Che difficile a volte restare in equilibrio Alice e mantenere la calma quando hai la netta percezione che stai camminando su un terreno minato, che sei in caduta libera...
Così mi sento già da diversi giorni, con la fastidiosa sensazione di essere ad un passo dal pericolo.
No, non credo sia l'aria del sette gennaio che si avvicina a creare in me questa gelida percezione. 
Penso piuttosto che qualcosa mi sta sfuggendo e allora cerco, mi guardo attorno, scruto, valuto, penso... 
Ma continuo a stare male e a non capire continuo a sentirmi in bilico, come se stessi per cadere.
Speriamo solo di non farci troppo male... 

Buonanotte mondo

Quando ogni notte mi stringo nell'abbraccio di papà e chiudo gli occhi un attimo prima di addormentarmi, penso alla mia vita, ai miei affetti, a tutto ciò che ho, a tutto ciò che mi circonda e penso che davvero non mi manca niente e mi sento grata verso la vita e so di essere incredibilmente fortunata.
E dopo aver fatto questi pensieri mi rilasso e col sorriso sulla bocca e la serenità nel cuore mi abbandono ai sogni della notte che, per quanto belli, non potranno mai sovrastare la realtà.
Buonanotte mondo.

giovedì 1 gennaio 2015

Cosa dice il tuo corpo...

Tu "parli" col tuo corpo e non è affatto raro sentirti dire cose del tipo "il mio corpo vuole un abbraccio" o "il mio corpo mi dice che non ha più fame". Già questi dialoghi mi fanno sorridere e mi sembrano piuttosto surreali, ma quando questa sera mente eravamo tutti sul divano che cercavamo di seguire Masterchef tu ci hai guardato e ci hai detto che non avevi ancora capito bene se "il tuo corpo voleva andare a dormire oppure no"... ho pensato che questa tua stranezza è davvero al di sopra di ogni umana immaginazione. Già è inconsueto che tu parli col tuo corpo, ma addirittura raccontare con assoluta normalità agli altri i vostri discorsi, come se fossero quelli fra due amiche di vecchia data mi sembra qualcosa di veramente assurdo ...ma anche di molto divertente.
Comunque ascoltalo bene il tuo corpo Alice,  perche stasera mi sa che ti sta proprio dicendo che è stanco e ha voglia di dormire... Buonanotte!

Non c'è nulla di scontato

Seduta a tavola vicina a papà, dopo averti accompagnata a fare la nanna pomeridiana, con in sottofondo una splendida musica, mi guardo attorno e improvvisamente mi emoziono fino a commuovermi, pensando che non c'è proprio nulla di scontato nell'essere qui a festeggiare il nuovo anno, nell'essere andata questa mattina a fare glia usuri ai miei genitori, nell'avere accanto un uomo che ho scelto e che mi ha scelto e nell'essere genitori di una splendida bambina fortunatamente sana.
Certo, è vero, l'anno che se n'è appena andato si è portato via un pezzetto del mio cuore e nonostante sia stato migliore di quello che lo aveva preceduto che si era subito presentato con una diagnosi di cancro, non si è certo fatto parlare dietro e non ci ha risparmiato difficili colpi di scena, ma nonostante tutto so bene che non mi posso lamentare di come sono andate le cose e so perfettamente che devo ritenermi fortunata.
E allora non posso fare altro che godere di quello che mi circonda e lo farò di certo oggi restandomene a casa con tutti voi accanto, ora sul divano, più tardi sul tappeto...
Non voglio perdermi un attimo di questo rilassante primo giorno dell'anno.

Auguri mamma e papà!

Quest'anno più ancora degli anni passati ho sentito la necessità oggi di passare a fare gli auguri di buon anno ai nonni di Ravenna Alice. Forse perché la presenza di Linda mi ricorda quanto loro siano incredibilmente invecchiati in questo ultimo anno, forse perché la caduta dell'11 luglio di mio padre ha definitivamente cambiato il panorama, forse perché la recente morte della madre di una mia cara amica mi ha messa di fronte all'ineluttabilità del vita... Ma oggi ho sentito che dovevo trovare il momento giusto per andarli a trovare senza per questo cambiare troppo i nostri rilassati e rilassanti programmi di famiglia. 
Così stamattina siamo andati a trovarli.
Come capita spesso il tempo passato a Ravenna non è un tempo "facile e rilassato" ma fortunatamente la tua presenza ingenua e innocente anche questa volta ha reso le cose più facili e d è riuscita ad alleggerire le inevitabili tensioni che a tratti si sono create.
Quando dopo poco piu di un'ora siamo venuti via ho salutato i nonni con emozione e con la speranza  di avere ancora la fortuna di potergli augurare buon anno.
"Buon anno mamma e papà, e speriamo che lo sia davvero!"

Il tuo è "catarro francese"...

E quando mentre siamo in macchina dopo un forte starnuto il catarro pende pericolosamente dal tuo naso, in attesa di trovare un fazzoletto avviso papà che è uscito un bel po' di "catrame" usando proprio il termine con cui lui di solito si riferisce alla tua candela del naso. Tu allora come ogni vota chiedi perché lo chiamiamo "catlame"?, sostituendo sempre la "R" con la "L" e allora io ti spiego che non si tratta di catrame ovviamente ma di semplice catarro. A quel punto tu incuriosita chiedi "come ci arriva il cataRRo nel naso?" Marcando incredibilmente la "R" di catarro, che si trasforma immediatamente in un più affascinante e meno disgustoso "catarro francese"...