Oggi ho voluto godere fino all'ultimo "passo" del piacere di accompagnarti e venirti a prendere a scuola a piedi. Purtroppo so che dal prossimo anno non succederà più e al massimo quando sarà bel tempo potremo organizzarci in bicicletta.
E così dopo aver salutato le tue maestre fra abbracci e lacrime siamo tornate a casa attraversando il quartiere e mentre tu ridevi vedendo la mia commozione i non riuscivo a non emozionarmi pensando a questi tre anni che col pic-nic di fine anno sono ufficialmente finiti.
Ricordo ancora quando sono venuta a vedere per la prima volta la tua scuola... ero nel pieno del frastuono di una vita che sentivo sgretolarsi sotto i miei piedi, a poche settimane da una diagnosi di cancro. Ero molto confusa, terribilmente spaventata, assolutamente pessimista e con lo spauracchio di non riuscire a vederti percorrere i tre anni di scuola materna.
Era febbraio e io non avevo nessuna certezza che sarei stata viva a settembre. Ma quel settembre è arrivato e io ero lì insieme a tuo padre ad accompagnarti al primo giorno di scuola e fortunatamente ci sono sempre stata in questi tre anni e anno dopo anno ti ho vista crescere, ti ho vista cambiare e rimanere sempre splendidamente unica.
Ecco Alice, questi pensieri mi attraversavano la mente mentre tornavamo a casa e la gioia per essere qui al tuo fianco pronte a tuffarci in questa nuova avventura si mescola alla gratitudine verso la vita che mi ha concesso il lusso di diventare madre e di vederti crescere.
Perchè non c'è nulla di scontato in tutto questo edio lo so molto bene.