lunedì 31 agosto 2015

Tu parli inglese

"Rainbow", "don't give up" e "delicius", ecco le prime tre cose in inglese che ti ricordi e a pensarci bene mi sembra che tu non abbia bisogno di molto altro per esprimere l'essenza della vita. 
Me le hai dette esattamente così, una dopo l'altra, proprio in questo ordine mentre eravamo in macchina: "Arcobaleno", "non arrenderti" e "delizioso", mi pare che ci sia tutto tu che dici Alice?

Frutta a colazione!

Entriamo al Bar e di fronte a una vetrina traboccante di qualsiasi genere di brioche e pasticcino tu cominci con un "vediamo se trovo qualcosa che mi convince" e poi scrutando attentamente con lo sguardo ogni cosa commestibile, improvvisamente  ti esalti ed esclami: "la banana!".
E mentre tutti ti guardiamo sorpresi tu ripeti convinta: "io voglio mangiare la banana!".
E sei stata così convincente che il barista non solo te l'ha data, ma te l'ha addirittura regalata...

Che tristezza!

Mi sveglio e subito penso che oggi è l'ultimo giorno di agosto. E mentre tu fai il conto alla rovescia per le settimane che mancano al tuo compleanno, io vengo travolta da una profonda ondata di tristezza e penso che non sono pronta a salutare questa estate che sicuramente ricorderò per il grande caldo e per il tuo incredibile scatto di crescita.
Vorrei fermare il tempo o almeno rallentarlo e invece lo attraverso con la sensazione che qualcuno me lo strappi dalle mani... E io allora cerco di vivere pienamente ogni istante, consapevole che sarà subito domani è tutto sarà diverso.
Niente più sabbia nel letto in mezzo alle lenzuola, niente più caccia di conchiglie sulla battigia, niente più bagni nel mare io in piscina, niente più dolcetti di sabbia, niente più colazione o merenda dalla Francesca...

domenica 30 agosto 2015

Bye bye Peter Pan

Lo abbiamo visto tante volte, non ricordo nemmeno più io quante, dopo la prima che mi ha lasciata a bocca aperta, ho perso il conto, e stasera lo abbiamo visto per l'ultima volta.
Lo spettacolo di Peter Pan, l'indimenticabile Trilly che ti ha rubato il cuore, il mitico Capitan Uncino che un po' ti fa davvero paura e poo Wendy e tutti gli altri. Le loro acrobazie guardate con lo sguardo fisso e il naso all'insù verso la luna...
Bye bye A tutti voi, ci mancherete in questo lungo inverno, ne sono sicura e come ogni saluto ha uno strascico di malinconia che lascia un retrogusto amaro in bocca...

I bambini hanno sempre le coccole

Eravamo a tavola quando papà ti ha fatto notare che sei una bimba fortunata e che trovi sempre qualcuno che ha voglia di farti le coccole.  Tu allora gli hai risposto senza esitazione spiegandogli che è così perché tu sei una bambina e poi con dolcezza gli hai detto "i bambini hanno sempre le coccole!".
Purtroppo Alice non è proprio così, ma è esattamente così che dovrebbe essere!

Il bagno con mamma

Il bagno con mamma è sicuramente meno ricco di colpi di scena di quello con papà ma è pur sempre divertente, soprattutto quando c'è lo scivolo del pedalò e quando a farti compagnia ci sono le tue amiche Sara e Giulia. È così per non lasciarti andare da sola oggi ho fatto anche io il bagno, un bagno a fine agosto... Chi lo avrebbe mai detto!

La mensola del bagno

In bagno mentre ti lavi i denti mi fai notare con soddisfazione che arrivi alla mensola del bagno senza problemi e riesci a prendere da sola il tubetto del dentifricio senza  aver bisogno di metterti sulle punte.
Mi sembra ieri Alice che anche solo per avvicinarti al lavandino avevi bisogno dello sgabello o del mio aiuto e all'inizio dell'estate avevi ancora qualche difficoltà a fare tutto da sola e ora invece hai conquistato un altro pezzetto della tua indipendenza.

sabato 29 agosto 2015

L'amicizia

L'amicizia Alice è una strana cosa e io ho provato più volte a spiegartela. 
L'amicizia è istintiva ed è fatta di attimi, di piccoli momenti che fanno la differenza.
L'amicizia è forte ma anche fragile.
L'amicizia perché sia tale deve essere sincera.
L'amicizia è sicuramente rara e preziosa.

Il bagno con papà

Il bagno al mare con papà è sempre un'esperienza intensa e piena di emozione. 
Ieri la tavola da surf e i tuffi, oggi sei addirittura arrivata agli scogli e li hai toccati! Me lo hai detto subito appena uscita dall'acqua, mentre ti pettinavo i lunghi capelli e poi con orgoglio lo hai raccontato a tutti.
Questo papà è proprio bravo!

Di nuovo insieme!

Una fine estate scoppiettante che ti ha regalato un'altra settimana di mare, in compagnia della tua bella amichetta Sara, con la quale nonostante la differenza di età ti trovi davvero molto bene e anche la sorpresa di vedere tornare Leo che oggi è inaspettatamente arrivato a salutarti sotto l'ombrellone. 
E forse proprio l'effetto sorpresa ha fatto sì che tu e lui abbiate giocato insieme più oggi che in  tutto il mese di luglio! Perché anche se non dimentichi mai di sottolineare che lui ormai è solo il tuo "ex moroso", resta la vostra bella e pura amicizia, fatta di corse sugli scivoli e di tante risate sulla sabbia.

venerdì 28 agosto 2015

Asta caffè

Ci pensavo già da alcuni giorni poi oggi mentre ero stesa sul lettino in spiaggia ho deciso di provare e di creare io quel gruppo di Facebook che avrei voluto trovare per provare a mettere all'asta alcune cose per me inutili ma ancora utilizzabili. Un'idea semplice, diversa dai soliti e ormai noti "te lo regalo...". Certo, potrebbe essere un buco nell'acqua, ma potrebbe anche funzionare e per saperlo bisogna provare? 
E allora che "Asta caffè" sia! Questo é il nome che ho pensato di dare al gruppo.
Tu che dici Alice, vuoi contribuire e mi dai alcuni dei tuoi vecchi giocattoli da mettere all'asta?

La tavola da "surf"

Finalmente oggi hai potuto fare il bagno con la tavola da "surf", quella di Elsa e Anna che volevi dall'inizio dell'estate e che hai avuto in cambio di una dimostrazione di tuffi con la testa sott'acqua.
Le giornate calde che ci sta regalando questa fine di agosto ti hanno permesso di sperimentare insieme a Papà le tue abilità sulla tavola.
"Il bagno più bello della tua vita!" hai detto è questa volta mi sa che ti sei divertita davvero!

Inquietanti tracce in bagno...

Scoprire piccoli "vasini" da bambola, proprio accanto al water sia nel bagno  di sopra che in quello di sotto è piuttosto inquietante... 
Ho capito Alice che la bambola  Sofia deve espletare le sue funzioni vitali, ma deve proprio farlo vicino a me?
Non bastavano i lettini, le culle, le coperte, i vestiti, i giocattoli, la vasca da bagno, l'accappatoio, i biberon, i cucchiaini, gli asciugamani, i cappellini, il fasciatoio, i ciucci, di Sofia... Ora abbiamo anche due mini vasini uno rosa l'altro fucsia ubicati a sinistra del nostro wc...
Speriamo solo che Sofia non abbia tempi lunghi come invece avevi tu che stavi ore seduta sul Vasini davanti alla televisione...

L'ultimo venerdì...

Questo mese di agosto ci ha tolto un giovedì sera con papà per regalarci un intero venerdì insieme.
"Una sera in meno per un giorno in più"... 
Il giovedì sera papà ci mancava ma ci consolavamo insieme abbracciate sul divano davanti a uno di quei film etti romantici e mentre io dormivo e tu guardavi fino all'ultima scena papà portava a termine la sua lunga giornata di lavoro e tutti pregustavamo un bel venerdì di famiglia.
Ma i giovedì sera a lavorare sono finiti e così anche i venerdì a casa...
Ecco del giovedì sera da sole non sentirò la mancanza ma del venerdì di famiglia sì!

Una nuova macchina

E poi mentre concentrata e attenta provo una nuova macchina, dopo pochi metri di strada tu seduta sul sedile posteriore rompi il silenzio e mi dici: "però sei brava mamma! Hai già imparato a guidare anche questa macchina!"
Sorrido e penso che l'ingenuità di voi bambini è qualcosa di unico e meraviglioso!

il mostro arcobaleno...

Ti svegli e vieni nel nostro letto e poi ci racconti che hai fatto un brutto sogno.
C'era un mostro tutto viola, con le spine gialle, le gambe blu, i piedi (non le zampe) verdi e la coda rossa.... Praticamente un arcobaleno! È quello che era peggio è che poi voleva mangiarti tutta...
Certo che essere mangiato dall'arcobaleno non è poi così male Alice...
Comincio davvero a pensare seriamente che questa storia dei brutti sogni sia davvero un pretesto per venire a trovarci nel lettone...

giovedì 27 agosto 2015

Paura di vedere

Forse una delle ragioni per cui faccio fatica ad andare da loro è proprio il fatto che averli di fronte mi costringe a farmeli vedere per come sono diventati. 
Di solito è il nonno a tenerci sulle spine Alice, ma questa volta è la nonna.
Già, la tua nonna, quella a cui corri incontro ogni volta, quella che stringi talmente forte che ho quasi paura tu possa farle male, quella a cui ti avvicini e col sorriso dici "ti voglio tanto bene nonnina!".
Credo di non averlo voluto vedere ma in questi mesi si è davvero consumata.
Fa male vederla così.
È un dolore pungente che arriva dritto al cuore e sembra stritolarlo e poi ti toglie il fiato fino a farti scoppiare il petto.
Eppure mi sembra incredibile che quella donna fragile che ho visto seduta sul divano e che fa fatica anche solo ad alzarsi da sola, sia la stessa che se chiudo gli occhi rivedo forte, energica, inarrestabile.
Con i capelli in ordine e gli occhi truccati, perché lei è sempre stata impeccabile.
Con la voce un po' rauca e le mani sempre segnate dal troppo lavoro.
Le stesse mani che ora tremano e dalle quali io distolgo lo sguardo perché mi fa troppo male vederle così...



Una bimba felice

I tuoi occhi felici che brillano pieni di luce mentre l'organizzatrice ti chiede come la vorresti la tua festa, il tuo sorriso mentre spieghi i dettagli, la tua decisione nello scegliere i colori dei palloncini e la decorazione sulla torta. 
Tu sei una con le idee chiare Alice. 
Sapevi già da tempo che volevi mettere i bigliettini nelle caselle dei tuoi compagni di scuola, ma sai anche che vuoi fare "scarta la carta" e mentre lo dici a Eleonora il tuo viso si apre al sorriso e ti sento che intoni la filastrocca "scar-ta la car-ta" e vedo il tuo sguardo che corre lontano e credo sia già alla tua festa di compleanno, di fronte ai pacchetti da aprire, in mezzo a tutti i tuoi amici...

mercoledì 26 agosto 2015

Il mercatino dei bambini

Il mercatino dei bambini è un luogo pieno di fascino, dove i piccoli cominciano a diventare grandi separandosi dagli oggetti ai quali un tempo nemmeno troppo lontano erano affezionati.
Il mercatino dei bambini è un po' magico dove gli adulti tornano un po' bambini e dove i bambini giocano a fare il mercato ma per una volta guadagnano soldi veri che metteranno nel loro salvadanaio, lo stesso che probabilmente il prossimo anno venderanno.
Il mercatino dei bambini è fatto di quegli odori familiari e di tutte quelle voci che si mescolano fino quasi a crearne uno solo.
Il mercatino dei bambini è pieno di tutte quelle cose che vorresti non trovare sparse in ogni angolo della casa eppure quando le vedi esposte su quei teli colorate con sopra un'etichetta con il prezzo scritto a mano, fai fatica a contenere  l'impulso di comprare tutto.
Il mercatino dei bambini è dove trovi cose che pensavi non esistessero più.
Il mercatino dei bambini è dove i bambini si scambiano i giochi senza litigare ma contenti di farlo.
Ecco Alice, stasera finalmente siamo andati a vedere un vero mercatino di bambini, e girando fra le cose ho contenuto a stento il tuo entusiasmo e mascherato il mio e ho immaginato per il prossimo anno un mercatino di famiglia... Che ne dici? A me piacerebbe e a te? 

Cure materne

E poi ti guardo, in silenzio e resto senza parole di fronte alla cura con cui accudisci la tua bambola. 
La vesti, la svesti, la lavi, la asciughi e la riscaldi nel suo accappatoio, le cambi un pannolino immaginario, le dai il biberon, la culli, la addormenti dolcemente, la porti a passeggio, la metti a nanna, la fai giocare, la coccoli...
Una perfetta mammina che lo ammetto, mi stupisce per la sua bravura e quasi mi spaventa per la sua insaziabile voglia di avere un bambino...
Hai solo 4 anni Alice... Ma quando te l'ho detto stanza di essere zittita per non disturbare il "sonno" della tua bambola , mi hai detto che ti stai allenando per quando sarai mamma e poi per un istante hai lasciato la tua bambola, ti sei girata verso di me e mi hai guardata con un'espressione che non ti avevo mai vista prima e puntandomi il dito contro con aria quasi minacciosa mi hai detto: un giorno non farò finta con le bambole e avrò un bambino vero!
Mi fai tenerezza... Ma non è solo quello Alice... C'è molto di più dietro... C'è il senso di colpa per non aver potuto appagare io il tuo desiderio... C'è un senso di impotenza... E c'è un grande incolmabile dolore...

martedì 25 agosto 2015

Le tue buone abitudini

Mentre tu dormi io ti preparo i broccoli esaudendo la tua richiesta di ieri e intanto mi domando come fai tu così piccola a racchiudere tutte quelle buone abitudini che io devo ammettere che non ho perso crescendo, ma non ho proprio mai avuto. 
Come ad esempio mangiare una mela a metà mattina, o chiedere di contorno l'insalata o ancora non bere caffè. Vabbè, quella del caffè è un'abitudine che io ho cominciato ad avere dopo aver compiuto quindici anni, perciò hai tempo! E nel frattempo: broccoli siano!

A ciascuno la sua carta

Mentre sono in bagno per il mio mattutino "appuntamento col mio corpo" l'occhio mi cade sui rotoli di carta igienica che sono a sinistra della tazza del wc e penso che da ieri noi abbiamo definiticamente perso la "carta igienica di famiglia" quella con la "R" stampata sopra (non di Riccardo ma di Rotoloni...). Nelle ultime settimane a dire la verità c'era già stata una spaccatura e ci eravamo già divise fra uomini e donne di famiglia. Papà continuava ad usare la sua carta igienica personalizzata dall'iniziale e noi femminucce cercavamo invece di finire le scorte di quella con la margherita che io ho comprato per sbaglio e che non so perché ma a lui non piace...
Ma ieri di ritorno di casa dei nonni come sempre non  siamo arrivati a mani vuote e fra le varie cose abbiamo portato anche il tuo personale rotolo di carta igienica. No, non ha la A di Alice e nemmeno Elsa di Frozen... ma in mezzo a fiori, fiocchetti, nuvolette e stelline ci sono tante piccole Hello Kitty...

Conversazioni di fine estate

"Mamma hai presente quando d'estate di mattina a volte, mentre tu ti prepari per andare al mare, io mi stendo sul divano sotto la copertina e guardo i paw patrol?"
"Sì, più o meno come oggi..."
"Ecco mamma a me quando faccio così mi sembra che sia uno di quei giorni che poi devo andare a scuola.... A me non piace andare a scuola!"
(Quest'ultima affermazione pronunciata con l'aria leggermente schifata...)
Ecco Alice, abbiamo venti giorni per farci piacere il ritorno a scuola... Diciamo che era più rassicurante la tua frase di ieri in cui mi comunicavi che ti manca tanto la maestra Grazia...
Comunque sappi che anche se vado contro corrente rispetto a tutte le altre madri che conosco, anche a me dispiace che stia per iniziare la scuola è che stiano per finire le nostre vuol immersion sempre insieme...

lunedì 24 agosto 2015

Al supermercato con "mia nipote"

Oggi siamo andate a fare la spesa insieme a Sofia, la tua nuova bambola. Te l'hanno regalata ieri anche se a dire la verità quando l'abbiamo portata a casa era un maschietto con tanto di calzoncini, maglietta e cappellino celeste. Tu mi hai subito detto che però era una femmina e ho capito immediatamente che avrei dovuto provvedere io alla trasformazione. Ieri mi sono arrangiata con quello che avevamo in casa ma oggi mi sono data da fare per preparare un bellissimo vestito alla piccola Sofia e una volta pronta l'hai messa seduta nella sua bella carrozzina e l'abbiamo portata al supermercato con noi e abbiamo fatto le tipiche chiacchiere fra madre, figlia e... Nipote! 

Pellegrinaggio verso la stanza rosa

Quando oggi è venuta a trovarti Viola tu sei stata felicissima di poter mostrare a lei e a tutta la sua famiglia la tua cameretta. Li hai portati in pellegrinaggio verso la stanza rosa, invitando a gran voce anche Maurizio che gode pienamente della tua simpatia. Con orgoglio li hai invitati nel tuo piccolo disordinato regno, un posto dove tutto è possibile, dove anche le finestre sbrilluccicano, dove i cuori possono volare, dove i budini sono di colore rosa e dove i pezzetti di anguria possono restare fuori dal frigorifero per mesi senza mai andare a male. E ora la tua stanza si è arricchita di piccole romantiche lucette rosa che si arrampicano proprio all'ingresso della tua tana...

Questa parte del nonno...

Oggi quando dopo quasi due ore di viaggio sono arrivata, non mi ha nemmeno salutata ma poco dopo ha trovato il tempo per notare e sottolineare il fatto che sono ingrassata.
In tutti questi mesi non mi ha neppure mai chiesto come sto e nemmeno come è stato sentirsi dire che avevo il cancro, eppure entrambi sappiamo benissimo come stanno le cose anche se giochiamo a far finta di non sapere: lui che io ho avuto il cancro e io che qualcuno ha pensato bene di dirglielo.
Però i commenti pesanti e fastidiosi  sul mio corpo trova sempre il tempo è il modo per farli.
Vorrei tanto chiedergli "Ma perché papà sei diventato così?
Perché parlare con te è diventata una cosa impossibile?
Perché non riusciamo mai a vederci senza salutarci arrabbiati?"
Vorrei tanto sapere  dove sono finiti quel padre è quella figlia che condividevano un sacco di cose e che sono stampati nella mia mente...
Ogni volta mi spiace Alice che tu abbia conosciuto solo "questa parte" del nonno...

Strani sport...

Stavamo facendo colazione quando sei uscita con una delle tue divertenti trovate: "sai mamma, pensavo che mangiare è davvero un bello sport...." Poi dopo una brevissima pausa hai ripreso "si, sì, mangiare e bere sono proprio due sport divertenti..."
Ecco Alice volevo chiarirti che mangiare e bere non si possono esattamente considerare due attività sportive e soprattutto,mpurtroppomper me: non fanno dimagrire!!!

domenica 23 agosto 2015

Le patatine più buone hanno il sapore della sabbia!

Una tranquilla domenica pomeriggio al mare, con la tua amichetta Viola come vicina di ombrellone. Una splendida idea quella dei papà di costruire meravigliosi castelli di sabbia con grandi torri, fossato di protezione e strada di collegamento fra le due grandi fortezze abitate da piccoli soldatini e da grandi neonati (in mancanza di principesse...).
E mentre tu e Viola siete l'invidia di tutti i bambini che dagli ombrelloni vicini vi spiano, papà Riccardo e papà Maurizio sono guardati in cagnesco dalle mamme e dai papà che si vedono "costretti" a lasciare i comodi lettini e abbandonare le parole crociate per armarsi di paletta e secchiello...
E dopo i faticosi lavori di edilizia che io ho solo osservato divertita, ecco che uno spuntino fatto di ottime patatine al retrogusto di sabbia conclude questo splendido pomeriggio che resterà fra i più belli di questa calda estate.

Pennellate di un'altra famiglia

E poi mentre sono fuori in terrazza vedo un papà che esce in bicicletta con la sua bimba di poco meno di dieci anni. Li guardo mentre con cautela spingono  fuori dal cancello le loro belle biciclette, osservo i loro gesti compiuti in perfetta armonia. Li conosciamo bene, abitano  di fronte a casa nostra e so che sono un padre e una figlia molto affiatati, che spesso si trovano a condividere il loro tempo quando la mamma lavora. E mentre ammiro una scena della loro vita quotidiana penso che a me gli scorci di famiglia piacciono, anche quando non sono della nostra famiglia.

Campane di domenica mattina

Un suono di campane che di domenica mattina mi riporta indietro nel tempo, alla città dove sono cresciuta e dove vivevo a pochi passi da una chiesa che ogni domenica mi risvegliava così con questo scampanio familiare. Non c'è nostalgia nei miei ricordi piuttosto direi un senso di malinconia con una dolorosa punta di tristezza. 
Socchiudo gli occhi e mi sembra di essere lì, in quella stanza dove ho vissuto anni difficili... Poi li riapro e con sollievo mi ritrovo nel mio grande letto stellato e penso che è strano, qui ho vissuto e superato cose ben più pesanti però qui é anche il luogo dove ho provato la vera felicità.
Ti abbraccio e sono pronta a iniziare la nostra domenica di famiglia.

sabato 22 agosto 2015

Pensando al compleanno

Dopo la festa di compleanno a cui siamo andate ieri, in perfetto stile Frozen, anche tu stai cominciando a oensRe al tuo di compleanni e qualcosa mi dice che la protagonista sarà Elsa. Ancora non abbiamo deciso a dove la faremo ma nel prossimo fine settimana probabilmente andremo a valutare una location papabile che abbia sia una zona al chiuso in caso di maltempo che la possibilità di giocare all'aperto. Nel frattempo, già d qualche settimana, abbiamo comprato i biglietti d'invito da distribuire ai tuoi compagni di scuola. Non potevamo certo rischiare che finissero i bigliettini con Elsa....

venerdì 21 agosto 2015

Un nuovo mezzo di trasporto

No Alice, non ti illudere, se la mamma cambierà macchina non sarà perché tu ormai da mesi dici che non  ti piace più la mia e non sarà nemmeno perché ogni volta che ci sali sopra ti lamenti, ma sarà solo perché dopo tanti anni passati su queste quattro ruote forse è arrivato il momento di... Avere una macchina azzurra! Ovviamente la motivazione per cui oggi abbiamo cominciato a guardarci attorno non è il colore della macchina ma piuttosto l'idea di avere un mezzo di trasporto che mi dia più sicurezza quando viaggio con te.
Anche se l'idea di vendere la macchina che ha condiviso con me molto ti più di un semplice pezzo di strada ammetto che mi fa un certo effetto...
La macchina che mi ha vista salire magra e scendere in sovrappeso, che mi ha vista prima "fidanzata" poi moglie, che mi ha vista prima incinta, poi madre, che mi ha vista prima sana, poi ammalata e poi guarita... Ricordo perfettamente che stavo guidando quando a distanza di poche ore da quel primo intervento per soddisfare la mia "voglia" di togliere la fastidiosa pallina sul mio viso, ho pensato "e domani a quest'ora tu finalmente non sarai più dentro al mio corpo e io sarò libera!".
Poi ho finito la curva e sono arrivata a casa

Una mamma col ginocchio sbucciato

Una pioggia improvvisa che ci ha sorpresi proprio mentre speravamo di andare al mare a provare la tua tavola di Frozen nuova fiammante, una pedalata in bicicletta forse troppo energica per cercare di arrivare a casa prima di bagnarci, una strada scivolosa e "boom"! Eccoci improvvisamente in posizione orizzontale, pericolosamente spalmate sull'asfalto bagnato. 
Io preoccupata per te, tu spaventata e papà che arrivando poco dietro di noi si è trovato di fronte alla scena già avvenuta...
Per fortuna tu avevi il casco che ti ha salvato la testa, per fortuna eri legata sul seggiolino che ti ha protetta il corpo, per fortuna avevi la maglietta a manica lunga che ti ha evitato dolorose scorticature sulla pelle. Per fortuna tu non  ti sei fatta praticamente niente. Per sfortuna io non avevo nulla di tutto ciò....
Ma nonostante l'assenza di mezzi a protezione del mio  corpo anche a me è andata bene a parte un terribile spavento, un ginocchio sbucciato e una caviglia dolorante. 
Però possiamo dirlo: siamo state fortunate! 
Forse ero solo invidiosa delle tue ferite di "guerra" e delle tue ginocchia sbucciate...
Che paura però!

giovedì 20 agosto 2015

Riassunto di oggi

Dopo una lunga giornata fatta di molte cose, ma soprattutto di tanti urli, discussioni e arrabbiature, abbiamo trascorso una serata cercando di divertirci un po' insieme a Silvia e Arianna. Il menù della serata "solo donne" era a base di tigelle e poi il programma prevedeva una gita a Paperopolis il parco giochi che da sempre attira la tua attenzione. Proprio qui tu hai divorato stasera il tuo primo ghiacciolo intero senza lasciarne nemmeno una goccia e qui abbiamo riso come delle matte guidando insieme sulle macchinine. Due giri: nel primo ho guidato mio e tu hai preso confidenza col mezzo, nel secondo hai prepotentemente tolto più volte dal "guidante" le mie mani fino a quando hai fatto "una tamponazione" e a hai sbattuto,il naso proprio sul "guidante". 
Qualche lacrima e un po' di ghiaccio hanno riportato il solito sorriso sul tuo bel visino e le tue parole rivolte a me e pronunciate accarezzandomi il volto, hanno riportato il sorriso anche sul mio di viso: "stai tranquilla mamma, non è nulla di grave!".
Speriamo che domani sia una giornata più tranquilla...

Www.Disnejunior

Appena sveglia con ancora le righe del cuscino stampate sulla faccia, ti avvicini a me e con l'aria sonnacchiosa mi chiedi di cercare in internet "www.disnejunior" perché hai sentito che ci sono nuovi giochi...
E da quando in qua tu Alice mi suggerisci anche le pagine da cercare in internet?
Altro che macchina fotografica, qui mi sa che conviene prendere un secondo iPad, già oggi ho dovuto dividermelo con te e aspettare le ore notturne per aggiornare e condividere il mio blog...
Il bello è che mi ahi anche dato l'indirizzo corretto...

Punizioni diversificate

E poi in macchina mentre dopo l'ennesimo bisticcio che proviene dai sedili posteriori, guardo te e Arianna dallo specchietto retrovisore e minaccio di "non prepararvi la cena". 
Subito mi fermo e mi rendo conto che così non può funzionare. 
Certo per te la minaccia di "restare digiuna" funziona da deterrente, ma per una bimba che non ha molto appetito una simile prospettiva potrebbe avere addirittura l'effetto contrario e fungere da premio...
Ok, ho capito, bisogna adottare punizioni diverse per bambine diverse...

"Cheppaura!"

A dir poco esaltata dal nuovo film della Disney che uscirà in settembre, custodisci gelosamente il giornalino con la pubblicità dove sono disegnati i cinque protagonisti, le emozioni che vivono dentro di noi: gioia, tristezza, rabbia, disgusto e paura che tu hai immediatamente ribattezzato "cheppaura". 
Io che vivo un po' fuori dal mondo, persa fra il mio Facebook e il mio blog, a volte immersa nei miei ricordi, altre proiettata nella mia creatività, non ero aggiornata su questa nuova produzione della Disney e ammetto che ci ho messo un po' a capire di cosa tu stessi parlando quando ti ho sentita che ti aggiravi per casa ripetendo "gioia, tristezza, rabbia, disgusto, "cheppaura"", ma ora sono davvero incuriosita e attendo anche io con ansia di andare a cinema per un bel "fil metto di famiglia".

Ti informo che so leggere!

Guardi il poster dei Counting Crowse che dentro ad una cornice di legno rigorosamente rosa, troneggia su una delle pareti della tua camera e mentre ti aiuto a vestirti mi chiedi cosa c'è scritto sopra. Io sono di spalle e pensando che probabilmente è una scritta in inglese, ti dico di fartelo leggere da papà quando torna a casa.
Tu a quel punto mi guardi seria e con aria rassegnata mi dici "ah, ho capito mamma, non riesci a leggerlo perché forse la scritta non è in stampatello."
Ecco Alice, il fatto che io non sappia leggere e tradurre la lingua inglese come papà non significa che io sia un'analfabeta e volevo chiarirti il concetto che io riesco a leggere perfettamente anche il corsivo e non mi limito ai caratteri in stampatello...

Io pedalo tu canti

Mentre andiamo al mare in bicicletta tu seduta dietro di me canti in una lingua a me sconosciuta che definisci "il peppino" e che ha dei suoni assolutamente simili all'inglese ma con significato decisamente diverso dall'originale.
Ti ascolto divertita e cerco di seguirti mentre tenti di tradurmi il significato del testo cantando la doppia versione prima in italiano poi "in peppino" e penso che quasi quasi ora che non fa più così caldo è quasi un peccato arrivare in così poco tempo al mare.

La ballerina va in tourné

Una maglia che non aveva niente di particolare, se non il fatto di prestarsi bene per essere decorata, un po' di fantasia, tanti ritagli e la voglia di "pasticciare" un po'. Ecco il mix di ingredienti in grado di trasformare un disegno in una perfetta ballerina con tanto di scalda muscoli, scarpette da ballo con la punta sbrilluccicosa, tutù ricco e svolazzante, brillantini e fiocchi sull'acconciatura et voilá: la ballerina va in tournée!
Ovviamente i dettagli della ballerina sono stati aggiunti da me e sono tutti rigorosamente rosa!

Cose "fatte" e cose ancora "da fare"

In questa estate siamo finalmente riusciti ad andare a Mira Beach e ci siamo anche ritornati più volte e poi una domenica addirittura siamo incredibilmente andati ad Acquafan, cosa che non facevamo da prima del tuo concepimento Alice.
Dobbiamo ancora tornare a Milano Marittima in quella bancarella dove prima dell'estate avevi puntato un libro sul "galateo per bambine" e da allora non lo hai più dimenticato e me lo chiedi almeno una volta alla settimana.
Dobbiamo ancora andare in pedalò e forse non ci riusciremo prima della fine dell'estate, ma siamo andati in risciò e ci siamo anche divertiti (e quasi spalmati per terra...).
Siamo stati un bel po' di volte a Mirabilandia, ma dobbiamo andare ancora a Paperopoli che essendo un posto dove non sei mai stata per te resta un luogo misterioso e pieno di fascino e probabilmente stasera finalmente anche tu ci andrai.
Dobbiamo ancora andare a Bellaria con la tua bicicletta nel bagagliaio della macchina per scaricarla una volta arrivati e fare una bella passeggiata sotto i platani.
Dobbiamo ancora andare al mare in bicicletta, ognuno con la sua... ma questa cosa penso che riusciremo a farla nel prossimo fine settimana...
Hmmm, ho la netta impressione che in questo elenco mi sto dimenticando qualcosa... 


mercoledì 19 agosto 2015

Conversazione serale fra madre e figlia

Conversazione fra madre e figlia prima di dormire:
"Alice cosa cambieresti della tua mamma?" Pronunciato mentre ti accarezzavo i capelli.
"Niente!" Esclamato sorridendomi teneramente.
"Ma mi dici cosa pensi quando mi arrabbio?" 
"Che sono cattiva!"
"No Alice tu non sei cattiva! Se mai a volte sei un po' monella. Ma tutti i bimbi a volte sono monelli. Fa parte dell'essere bambini!"
"Davvero?"
"Certo! I bimbi sono piccoli, amano giocare, adorano le coccole, hanno bisogno di chi si prende cura di loro e sono monelli.
"E i grandi?"
"I grandi amano giocare con i piccoli, fargli le coccole e prendersi cura di loro e sgridano i bimbi quando fanno i monelli."
"Sì è vero mamma i bimbi hanno bisogno dei grandi."
"Ci sono cose che i piccoli non sanno fare e i grandi li aiutano ad imparare."
"Ad esempio?"
"Ad esempio aprire le bottigliette di acqua nuove, cucinare."
"Eh sì!"
"Ma devi sapere Alice che anche i grandi hanno bisogno dei piccoli!"
"Davvero? E perché?"
"Perché ci sono cose che i grandi non sanno più fare e i piccoli gli ricordano come si fa!"
"Tipo?"
"Tipo... Guardare tutti i colori dei fiori!"
"È vero mamma! Sai papà dice che il lilla e il viola sono uguali! Ma che dice! Il lilla è più chiaro del viola!"
"Sì come il rosa e il fucsia secondo lui sono uguali. Ma certe cose noi le capiamo perché siamo donne Alice!"
"Lui è proprio un maschio mamma! Come si fa a dire che il viola è uguale al lilla!"
"Hai ragione Alice! Sarebbe come dire che il grigio è uguale al nero."
"O l'azzurro uguale al blu!"
"O il beige uguale al marrone"
"Ora dormi però che è tardi!"
"Tu resti con me?"
"Un pochino sì."
"Ti voglio bene mamma!"
"Anche io!"





Non sempre serve il sole per essere felici

E poi capita che in un pomeriggio di agosto quando il tempo è un po' troppo incerto e la voglia di andare in spiaggia è altalenante, ci si ritrovi tutti nello studio di "MaurizioMaurizio" il papà di Viola che fa il fotografo e che voi avete deciso di chiamare così, raddoppiando il nome. Ed ecco che con due semplici materassi coperti da un telo colorato e da tanti cuscini, messi a terra sotto un fascinosissimo baldacchino con un maxi schermo improvvisato, ma perfetto, posto ai piedi del "letto", si crea in un attimo la magia del cinema. 
È bastato un tubo di patatine e un e dvd per voi bimbe per completare il tutto e noi grandi abbiamo potuto godere di un po' di tranquillità mentre voi fra un salto sui materassi e un'ombra cinese davanti al proiettore (che a dire il vero di cinese aveva poco), vi siete divertite a guardare la proiezione di Robin Hood.
E mentre vi guardavo che vi divertivate come matte pensavo che voi bambini in realtà siete "un mondo" semplice e non vi servono tanti giochi per divertirvi, vi bastano altri bambini e due materassi per terra... e a volte, come oggi, non è nemmeno necessaria un giornata di sole e di mare per essere felici e tornare a casa esausti.
E per concludere un pomeriggio perfetto cosa c'è di meglio di una magnifica passeggiata al Parco del Gelso con tanto di gita al Giardino delle rose e di sosta all'area giochi?
Nemmeno i tuoni che riecheggiano in lontananza e i nuvoloni neri che passano sopra le nostre teste riescono a offuscare la serenità di queste ore e se pioverà ci bagneremo e sono sicura che oggi anche correre sotto la pioggia avrà il suo fascino.

Le tre scimmiette

L'immagine di te che con la bocca tappata dalle mani fai una delle tre scimmiette "non vedo, non sento, non parlo", è piuttosto irreale soprattutto considerando che tu che non stai mai zitta fra le tre scimmie hai scelto proprio quella che non parla...
Eppure ogni volta che io o qualcun altro ti propone di fare questa foto insieme alle tue amiche (ne hai altri scatti fatti ad età diverse con amiche diverse) tu scegli sempre la scimmietta muta... 
Boh, forse vorrai provare l'ebrezza di qualcosa di diverso...

Le scarpette sbrilluccicose

Esattamente il 19 agosto dell'anno scorso narravo di "una bimba quasi "quattrenne" molto vanitosa e assolutamente fashion, che se ne andava tranquillamente in giro con ai piedi un paio di scarpe nuove estremamente sbrilluccicose (e di almeno un paio di numeri più grandi del tuo piede), con dentro un meraviglioso paio di piedi nascosto dentro dei meravigliosi fantasmini bianchi con tanto di pizzettino rigorosamente frou-frou, indossati da un paio di piedi con le dita buttate a casaccio e quasi sempre con la pianta nera (l'uso delle ciabatte per te è assolutamente un optional, specialmente d'estate)".
Ecco, diciamo che non mi sbagliavo affatto quando ho scritto che le scarpette argentate e piene di paillettes erano di almeno di paio di numeri più grandi dei tuoi piedi, infatti a parte una breve uscita di prova, sono rimaste per mesi ad aspettare il tuo piede dentro il cassetto sotto il tuo letto, insieme alle altre scarpe.
E tu Alice ogni settimana mi chiedevi di poterle riprovare perché fremevi dalla voglia di metterle e io ti accontentavo notando la tua delusione ogni volta sul tuo viso ma finalmente ora, a distanza di un anno esatto, le scarpette sono perfette per i tuoi piedini di principessa: mi raccomando però Alice, indossale prima che ti cresca il piede!

martedì 18 agosto 2015

Il risciò che trasforma...

Ho sempre detestato quelli che in piena estate con le strade che brulicano di gente si intrufolano in mezzo alle vie sovraffollate dei paesini della Riviera e a bordo di chiassosi risciò, strombazzando come dei pazzi si fanno spazio fra le persone che per non essere travolte si accalcano sui marciapiedi. 
Ho sempre pensato che questo genere di persone non avesse davvero nulla di meglio da fare, che fosse molto immatura, piuttosto sciocca e decisamente arrogante e maleducata. 
Oggi so che "questo genere di persone" semplicemente ha dei figli.
Come tutti i bravi genitori anche noi stasera abbiamo accontentato un tuo desiderio e insieme alla mia amica Silvia e alla tua amichetta Arianna abbiamo noleggiato un risciò, fortunatamente con la pedalata assistita e ci siamo buttati in mezzo alla gente. 
Pessima ma divertente idea.
Ovviamente per farci spazio abbiamo subito rimosso l'iniziale divieto posto da noi stessi di non suonare le fastidiosissime trombette, per salvaguardare le nostre e le altrui orecchie. 
Ricapitolando abbiamo, strombazzato in mezzo alla gente che passeggiava tranquilla in una sera d'estate, fatto stritolare le persone ai lati della strada, urlato a chi non si spostava quando le trombette non erano sufficienti, sfiorato una macchina parcheggiata, tentato curve pericolose in discesa sfidando qualsiasi legge della fisica, perso uno dei passeggeri lungo il percorso, fatto e vinto gare con altri risciò e riso, abbiamo riso infinitamente, riso di gusto, riso fino alle lacrime, riso come non facevo da tanto tempo.
E così a fine serata ho la consapevolezza che il risciò ha poteri magici ed è misteriosamente in grado di trasformare un serioso genitore in un teppista da strada rendendolo assolutamente identico in tutto e per tutto a qualsiasi diciottenne che si trovi a pedalare uno di questi instabili attrezzi e ho addirittura imparato che il risciò è incredibilmente divertente!
Grazie Alice, se non fosse stato per te probabilmente non avrei mai issato questa bella "avventura"!

Finalmente è successo!

Dopo avertelo spiegato non so nemmeno più io quante volte, è successo: tu ora sai accenderti perfettamente la televisione da sola. Educatamente chiedi il permesso per farlo e poi senza nessuna esitazione (al contrario di me) digiti correttamente la sequenza e magicamente ti sposti anche sul canale che preferisci.
E dopo essermi lamentata per mesi perché ogni volta che tu dovevi guardare la televisione io dovevo interrompere quello che stavo facendo per venire ad accendertela, ecco che ora che improvvisamente non hai più bisogno di me quasi quasi mi dispiace...
E sentire che la televisione si accende al piano di sotto mentre io sono ancora di sopra mi fa davvero uno strano effetto...

Una ricetta per te

Complice il vento, la finestra aperta e il mio disordine cronico oggi mi sono ritrovata a veder svolazzare per casa un foglietto. L'ho aperto e con mia sorpresa mi sono trovata di fronte ad una vecchia ricetta scritta dalla tua pediatra: la ricetta del primo brodo per te...
"Brodo carota e patata.
Prendere brodo colato
Aggiungere 1/2 liofilizzato di agnello
1 cucchiaino olio d'oliva
Mais e tapioca quanto,basta per addensare

Dopo una settimana coniglio
Poi tacchino pollo.

Aggiungere gradualmente nel brodo 
Finocchi bietola zucchine fagiolini

Dopo venti giorni aggiungo un cucchiaio di verdure passato

Dopo dieci giorni un cucchiaino dimparmigianomgrattugiato"

Non pensavo nemmeno più di averla ma ritrovarla è stato un vero piacere!

In altalena da sola

In altalena tutto da sola, sali, ti sistemi, allunghi le gambe e la schiena e ti spingi fino a quando non prendi velocità, e poi dopo un po' di su e giù ecco che finalmente rallenti e aspetti di andare abbastanza piano da riuscire a fermarti e poi scendi...
Io ti guardo mentre sono seduta sul lettino sotto l'ombrellone che aspetto le nostre amiche Silvia e Arianna e mentre ti guardo penso che sei davvero grande Alice!

Mi mancherai...

A meno di un mesi dall'inizio del nuovo anno scolastico ti guardo mentre giochi in spiaggia e penso che fra pochi giorni tu tornerai a scuola e io riprenderò la mia routine quotidiana. 
E mentre ti osservo che giochi con la sabbia, penso che mi mancherai, mi mancheranno le nostre mattinate insieme, mi mancheranno le pedalate in bicicletta cantando mentre attraversiamo il parco, mi mancheranno le intere giornate vissute con te, mi mancheranno i nostri tête a tête a tavola mentre mangiamo la stessa pasta, mi mancheranno i nostri giri di shopping in cui tu nel camerino mi osservi attenta e curiosa mentre mi provo qualcosa e mi dai i tuoi preziosi consigli.
Vedi Alice è proprio questa la differenza fra me e tante altre mamme: a me piace da matti il tempo che passiamo insieme e stare con te mi diverte, e non vivo l'opportunità di trascorrere un'intera giornata con te come un peso, ma come un immenso e insostituibile piacere.
Ora però sto per vivere un piacere diverso, quello di vederti iniziare il tuo ultimo anno di scuola materna, pronta a lasciare i panni della gufetta per trasformarti in un'aquilotta che fra pochi mesi spiccherà il volo diretta alle scuole da "bimbi grandi"...

lunedì 17 agosto 2015

Non sei così diversa

Mentre insieme a papà osserviamo una tua foto dell'anno scorso che Facebook mi ha riproposto oggi, insieme notiamo improvvisamente che ora cominci ad assomigliarti e non sei poi così diversa quest'anno dall'anno scorso. Sicuramente più grande, decisamente più alta e con i capellimpiù lunghi, ma non al punto da capire da una foto se è uno scatto dell'estate 2014 o dell'estate 2015.
Ormai Alice è facile intravedere in te la donna che diventerai...

La colonna sonora dei tuoi sogni

Come ogni sera anche oggi papà ti ha accompagnata a letto e ti ha fatto compagnia con una favola e delle canzoni con le veci di "ninna nanne" mentre tu ti rilassavi prima di addormentarti.
Io nel frattempo mi asciugavo i capelli e a tratti sentivo la musica provenire dalla tua stanza.
Prima una canzone in inglese, poi una in francese, poi una in spagnolo. A quella in spagnolo non ho saputo resistere e sono venuta a fare la sciocchina ai piedi del tuo letto improvvisando un balletto mentre tu mi guardavi e ridevi divertita dalla mia performance.
Poi sono tornata ad asciugarmi i capelli ma papà stasera ti ha regalato una inconsueta quarta canzone (di solito sono tre) e te ne ha messa una che a te piace molto, in italiano.
Allora mi hai chiamata a gran voce e mi hai detto: "non vuoi sentirmi cantare?". Non me lo sono fatta ripetere due volte e sono venuta sull'invio della tua camera dove prima ti ho ascoltata mentre cantavi poi ti ho vista lentamente chiudere gli occhi e perdere il filo... e abbandonarti così alle braccia di Morfeo.
È stato un momento emozionante, tu che lottavi col sonno per riuscire a finire la canzone e il sonno che ha preso il sopravvento lasciandoti cantare le ultime atroce già con gli occhi chiusi... E io ho guardato papà e mi sono commossa anche pensando che lui tutte le selle ti regala questi indimenticabili attimo di voi...
E io che temevo che per lui sarebbe stato più difficile costruire un rapporto con una figlia femmina... Come mi sbagliavo!
La colonna sonora dei tuoi e dei miei sogni stasera è stata questa:
"Hobo's Lullaby di Woody Guthrie cantata da Bruce
C'est la vie di Henri Dikongué
Historia de un amor di Guadalupe Pineda con Los tres ases
Qualcosa che non c'è di Elisa"
Grazie papino!

Brioche improvvisate

Che si fa quando in casa una sera si trova un bel rotolo di pasta sfoglia e nella dispensa c'è giusto un vasetto di Nutella ancora da aprire? Si srotola la pasta sfoglia e si preparano delle ottime mini brioche  che bagnate nel latte e spolverate con lo zucchero a velo aggiungeranno un tocco dolce e croccante all'inebriante sapore.
E una dopo l'altra le mini brioche preparate al volo solo per non buttare via la pasta sfoglia in scadenza, sono sparite, regalandoci un ottimo dolce post cena e tu e papà avete regalato a me un applauso e un sorriso nutelloso...

Orgogliosa di te

Semplicemente orgogliosa di te, del tuo gesto che oggi ha dimostrato che oltre a tante qualità che mi hai già dimostrato di avere, tu sei anche una bambina generosa. 
Dopo il pranzo insieme ad Arianna al Ristò, le hai donato il giochino che avevi avuto in omaggio col tuo menù baby. 
Senza che nessuno ti suggerisse di farlo tu spontaneamente vedendo che a lei piaceva tanto e pensando che tu ne avevi un altro uguale a casa, ti sei avvicinata a lei e le hai detto "se vuoi puoi tenerlo, te lo regalo".
Poche parole pronunciate con semplicità ma un grande gesto per una bambina di nemmeno cinque anni.
Brava Alice! Oggi mi sei davvero piaciuta tanto!

Una musica in testa

Mi sono svegliata con una musica in testa e l'ho detto a papà che mi ha detto che lui invece si era svegliato con in mente la colonna sonora di Frozen e mi ha addirittura intonato un "sì lo so..." mentre preparava il caffè... Ecco, sicuramente se tu fossi stata un maschietto oggi papà non si sarebbe svegliato con in mente la canzone della regina del ghiaccio e io non avrei potuto fare colazione a ritmo di Frozen...

domenica 16 agosto 2015

Una notte agitata

Dopo un pomeriggio intenso passato a giocare in camera tua con la tua amichetta Arianna che è venuta a trovarti d Roma,  la felicità ha lasciato il posto al l'emozione di sapere che stanotte lei è sua mamma dormiranno in camera con te. Non vedevi l'ora di condividere con la tua amica la gioia di avere un papà che ti legge le favole e ti fa ascoltare le canzoni prima di dormire ma poi non sei riuscita ad addormentarti...
Quando ho visto che papà dopo la doccia non tornava di sotto sono salita io e vi ho trovati abbracciati nel lettone, tu con gli occhi sbarrati e lui che ti accarezzava. Ti ho chiesto cosa c'era che non andava e tu mi hai rassicurata e mi detto che era tutto a posto solo che non riuscivi a dormire.
Pochi minuti dopo sono venuta anche io nel lettone e fra una coccola e un bacetto ti sia finalmente lasciata andare anche tu al sonno,..
Buonanotte.

Una memoria infallibile!

È bastato un attimo e appena hai intravisto la tavola da "surf" di Frozen appesa nel grande negozio accanto a quello dove dovevamo comprare le tagliatelle hai immediatamente "accesomla lampadina" è ricordato quella promessa che io e papà invece avevamo completamente dimenticato...
La volevi dall'inizio dell'estate quella tavola ma papà ti aveva spiegato che era inutile avere una tavola senza voler bagnarsi la testa sott'acqua e ti aveva promesso che te l'avrebbe presa quando non avresti avuto più paura di bagnarti la testa. E tu ora hai "imparato a tuffarti", anche se non lo fai ancora con scioltezza e oggi di fronte a quella tavola che sventolava sopra le nostre teste ci hai ricordato la nostra promessa... E siccome ogni promessa è debito, qualcosa mi dice che avrai la tua tavola da surf!

sabato 15 agosto 2015

Ferragosto con gli gnomi

Dopo due anni passati a festeggiare il ferragosto facendo un picnic nel solito posto, quest'anno abbiamo cambiato meta e siamo andati a trascorrere il nostro ferragosto di famiglia in mezzo agli gnomi. Insieme alla tua amica Viola alla sua sorellina Giada e ai suoi genitori ci siamo ritrovati ad ammirare le piccole casette di legno colorato sparse qua e là in mezzo al bosco e abbiamo trascorso una piacevole giornata col retrogusto un po' da fiaba.
Inutile dire Alice che tu sei stata entusiasta di questo ferragosto diverso dal solito e credo che percorreremo ancora il sentiero degli gnomi e porteremo la nostra bella Heidi a fare altri tuffi nel fiume.

Pennellate col nome giusto

Mi capita spesso di pensare al nome di questo blog e ogni volta mi ripeto che mai nome è stato più azzeccato.
Eh già Alice perché queste nostre pennellate sono tocchi di vita sparsi a casaccio qua e là su una tela bianca che a poco a poco si riempie di macchie di colore. 
Pennellate a volte più intense altre meno, a volte ben definite altre appena accennate, a volte confuse altre precise, 
Pennellate mai casuali e sempre istintive.
Pennellate di vita, della nostra vita.
Le nostre pennellate di famiglia: ecco questo potrebbe essere un nome forse ancora più azzeccato..

venerdì 14 agosto 2015

Scrivimi una canzone

Vista la tua passione per i film romantici stasera sul divano papà da un lato, tu in mezzo e io dall'altra parte ci siamo messi a guardare "scrivimi una canzone". Inutile dire che io e papà provati dalla giornata in piscina, ci siamo addormentati mentre tu sei rimasta sveglia fino alla fine..
E vai con il secondo film!

Un'estate senza pantaloni

Un'estate senza pantaloni la tua, fatta principalmente di vestiti e al massimo per cambiare, qualche gonna purché sia frou frou.
Niente pantaloni lunghi e tantomeno i comodi leggins amati da tutte le bimbe, e pochi shorts o bermuda che anche se sono rosa o col pizzo a parer tuo sono comunque sempre troppo da maschio.
E dopo due giorni di tentativi per convincerti che degli splendidi pantaloni a quadrettini bianchi e celesti sono davvero belli, a malincuore oggi dopo avertelo anche provato ho rinunciato all'idea di comprarli perché tanto sapevo che li avresti messi controvoglia e dopo lunghe e laboriose contrattazioni. 
Perché i pantaloni lunghi o corti che siano, non rientrano nel tuo "stile" è più cresci e meno riesco a metterteli.

Mirabeach con tocco di classe

Una giornata in piscina da vips con tanto di area riservata con lettini, poltroncine e divanetto, con una bella ciotola con la frutta e l'acqua fresche. 
Oggi abbiamo deciso di trattarci veramente bene e abbiamo deciso di vivere Mira Beach da veri signori, con tutte le comodità.
Non ci siamo fatti mancare proprio niente e siamo riusciti ad aggiungere ai tuffi e agli scivoli quel tocco di classe che ha reso ancora più speciale la nostra giornata  di famiglia.

Sono proprio famosa!

Con la mappetta di Mirabilandia fra le mani ti aggiri nel parco attendendo l'apertura di Mirabeach, guardando orgogliosa la tua foto vicina a quella della principessa Mirabella.
Poi quando incontri qualcuno che conosci dopo avergli fatto notare che ci sei anche tu, gli regali la tua mappa e subito me ne chiedi un'altra. Per fortuna che ne avevamo prese almeno cinque o sei... 
Quando è ormai finito il giro noto che abbiamo finito anche le mappe e tu pensando a voce alta dici un rassegnato ma fiero "sono proprio famosa!". 
Mi fai sorridere e penso a quei bimbi che davvero sono famosi e che si riconoscono in televisione o a cinema  e continui a credere che sono contenta che tu pensi di essere famosa ma sono ancora più felice che tu non lo sei.   

Sposarsi in Peppino

Oggi ho scoperto che in Peppino ci si sposa in maniera diversa: gli sposi si baciano sulle guance perché solo i bambini si baciano sulla bocca e ci si scambiano collane e non anelli...
Questa strana isola si sta delineando come un posto piuttosto bizzarro Alice...

A caccia di belle notizie

Mentre siamo in macchina con la radio accesa tu in silenzio ascolti in religioso e inconsueto silenzio le notizie che il radio giornale sta elencando rapidamente e dopo l'ennesimo "dramma" più o meno grande mi chiedi: "ma perché raccontano solo cose brutte?".
Sorrido pensando a quanto tu sia attenta a tutto. Io ancora mi chiedo perché i miei post drammatici hanno più "pubblico" rispetto a quelli divertenti e tu a nemmeno cinque anni sei già arrivata a notare che la perfetta tecnica giornalistica prevede la diffusione delle brutte notizie più di quelle belle perché attirano di più l'attenzione...

giovedì 13 agosto 2015

Prima visione

Da sole tu ed io alla fine di un altro giovedì senza papà abbiano scelto una serata alternativa. Di solito in queste occasioni usciamo e ci regaliamo cenette al ristorante o passeggiate fra le vetrine illuminate con gelato come premio finale.
Oggi eravamo troppo stanche e accaldate e abbiamo scelto di restare in casa a godere del freschino dell'aria condizionata. Dopo cena ci siamo preparate già con la camicia da notte e ci siamo stese abbracciate sul divano davanti alla televisione per una perfetta "serata relax" come dici sempre tu.
Niente cartoni animati stasera per noi, abbiamo lasciato i tuoi amici Dora & Friends, la Dottoressa Dotty e Daniel Tiger per vedere finalmente un bel film, uno di quelli che piacciono tanto a me. E con le immagini di Pretty Woman sullo schermo i nostri cuori romantici hanno battuto all'unisono. E mentre io proprio sul finale ho ceduto al sonno, tu nonostante la stanchezza non hai perso un attimo e lo hai seguito fino all'ultima scena.
Nemmeno con Frozen avevamo ottenuto un simile risultato...
Ora so che ho un'alleata in casa per vedere tutti i miei film preferiti, ho solo l'imbarazzo della scelta!

Coriandoli sparsi sulle nostre giornate

Vivere qui significa semplificarsi la vita perché le piccole cose fanno una grande differenza.
Una vicina che ritira la posta per noi quando non ci siamo, un'altra che fa compagnia ad Alice mentre io scendo per mettere in garage la bicicletta, una che si prende cura di Heidi o della tartaruga mentre noi siamo fuori e un'altra che accende l'aria condizionata per farci trovare il fresco quando torniamo.
Dettagli che sono come coriandoli colorati sparsi in mezzo alle nostre giornate.


La pastina in brodo che fa la mamma

Fra i tuoi cibi prediletti di certo in cima alla lista c'è "la pastina in brodo".
La pastina cotta nel brodo con sopra un'abbondante spolverata di parmigiano per te è un piacere del palato a cui non riesci a rinunciare nemmeno ad agosto in una delle serate più calde. 
Me la chiedi quasi tutte le sere e quando te la faccio non riesci ad aspettare che si raffreddi e sulla sedia fremi per mettere in bocca il primo cucchiaio. Poi quando finalmente ci riesci, se non ti scotti (cosa che puntualmente capita...), esplodi in una serie di "hmmm" pronunciati con lo sguardo sognante.
A me non resta che guardare la scena e augurarti "buon appetito" con la certezza che lo sarà.
E mentre lo faccio non posso fare a meno di ricordare quella bimba dai riccioli biondi che ha continuato a mangiare la pastina in brodo della sua mamma anche quando ha smesso di essere una bimba e si è trasformata in una donna... È proprio dalla sua mamma ha imparato come fare "la pastina in brodo più buona del mondo!".

Buttare l'occhio sul tramonto

Mentre siamo fuori tu guardi il colore del cielo al tramonto e allora mi spieghi che vuoi tornare a casa perché a quest'ora il sole disegna una riga rosa sul soffitto della tua camera. Mentre rientriamo a casa mi dici che é il modo in cui il sole ti dà la buonanotte e mi racconti che a te piace tanto e potresti restare per ore a guardare la magica riga rosa che "ti saluta".
Quando finalmente apro la porta tu ti precipiti di sopra e subito ti sento esclamare delusa: "nooo! Troppo tardi! Se n'è già andata...".
Ti aspetto di sotto e ti rassicuro sul fatto che domani forse faremo in tempo a vederla e tu sorridendo mi dici "è bello buttare occhio sul tramonto" e io sorrido per il tuo modo di dirlo e penso "si, lo è!".

Il caldo che innervosisce

Quest'anno il caldo non lo sopporto, mi infastidisce proprio e mi rende nervosa.
Quando i raggi del sole cominciano a scottare sulla pelle, io vorrei solo fuggire in un posto fresco e rintanarmi sotto l'aria condizionata, ma non posso farlo. Tu vuoi giustamente andare al mare. Mi "costringi" a pedalare sotto il sole, a fare su e giù per prendere i giochi e riportarli a posto, ad accompagnarti alle docce a mezzogiorno... E io riesco solo a pensare ho caldo, voglio tornare a casa e mi innervosiscono i tuoi capricci e perdo la pazienza più facilmente.
e allor ti dico che se non fai la brava al mare non ti ci porto più.
Ma la verità è che tu sei brava Alice, è che io il mare con questo caldo proprio non lo affronto!

mercoledì 12 agosto 2015

La notte dei desideri...

Strette vicine nel lettone tu ed io, sotto la finestra aperti per vedere meglio, col naso all'insù e gli occhi fissi sul cielo aspettando di vedere le stelle cadenti... Tu rompi il silenzio e delusa mi dici "io non vedo traccia di stelle cadenti..." E io ti spiego che non é facile vederle... Poi mentre siamo abbracciate mi sussurri "è bello stare qui con te mamma!". Non fai in tempo a finire la frase che come per magia eccola lì passare veloce, È grande e lascia dietro di sè una lunga scia luminosa. Per un attimo penso che possa essere un aereo ma capisco subito che non lo è. È stupenda e non l'avevo mai vista nemmeno io così bella!
Esclamo subito "eccola Alice, eccola!" e tu sei incredula e felice.
Esprimi il tuo desiderio che non so se si realizzerà e io ne esprimo uno diverso da quello che ho pensato perché cerco qualcosa di realizzabile.
Tu sei emozionata e non vuoi togliere gli occhi dalla finestra ma corri veloce da papà, solo un attimo per dirgli che finalmente l'hai vista!
Poi torni nel lettone e ci rimettiamo nella stessa posizione.
Più tardi papà ci troverà così: strette in un abbraccio, addormentate sotto il cielo stellato.
In fondo a pensarci bene non abbiamo bisogno di esprimere desideri... 


È proprio buono il frappé!

In gelateria stasera tu prendi il solito gelato al cioccolato e io cambio e scelgo un frappè.
Tu mangi il tuo gelato poi mi chiedi di assaggiare il mio ottimo frappè.
Ti avvicino il bicchiere e ti vedo succhiare prima intimidita e poi con gusto.
Finalmente ti stacchi dalla cannuccia, mi guardi e soddisfatta mi dici: "è buono il frappé".
Mi offri il tuo gelato ma ringrazio e declino la proposta e torno al mio frappè.
Ti sento borbottare "mi piace proprio il frappè..." e ti porgo di nuovo il mio bicchiere.
Accetti senza fartelo ripetere due volte e di nuovo ti riempi la bocca e le guance come un criceto.
Poi mi ripassi il bicchiere.
Mi sembra più leggero.
Ricomincio a bere.
Tu ricominci a borbottare "ho scoperto il frappé stasera..."
Ti chiedo se ne vuoi ancora.
Sorridi e ti avvicini il mio bicchiere.
Bevi: uno, due, forse anche tre bei sorsi.
Poi mi ripassi il bicchiere e guardi poco convinta la tua coppetta di gelato.
Mi dici: "è finito il mio gelato..."
Guardo la coppetta é mezza piena...
Ti chiedo: "per caso vuoi il mio frappè?"
Fai segno di sì con la testa e mi passi la coppetta di gelato mentre sei già avventata sul mio bicchiere.
Lo finisci in pochi istanti.
Io finisco la tua coppetta di gelato pensando: "io però volevo il frappé...."
Prima di andare via mi dici: "sai mi sa che la prossima volta scelgo anche io il frappé!"
Penso: "sai Alice mi sa che è meglio così anche io posso bere il mio frappè!"


martedì 11 agosto 2015

Odore di puzzle

L'odore di un puzzle appena aperto mi riporta indietro nel tempo a quando ero io la bambina che esultava felice di fronte a quella scatola di cartone.
Solo che in quegli anni le immagini da ricomporre rappresentate sul coperchio, non erano dei personaggi Disney o dei supereroi ma più classici panorami di montagna e tenere foto di cuccioli.
Oggi la tecnologia e il progresso sono arrivate anche qui è dentro la scatola di un puzzle ci sono tessere con fantastici effetti 3D, morbide al tatto, pezzi con i brillantini, dettagli luminosi e immagini dettagliatissime, ma l'odore quello non é mai cambiato.

Il letto rosa

Quando ti abbiamo messa in questo letto "intermedio" ricordo bene che eri ancora piccola e tu che eri ancora batuffolo sa quasi ti perdevi in mezzo alle lenzuola e alle coperte. 
In questo letto hai imparato a non cadere dopo le prime due notte che senza nemmeno svegliarti sei scivolata sul materasso che ti avevamo messo accanto immaginando che saresti caduta.
In questo letto hai abbandonato il tuo amato ciuccio e accolto con gioia il regalo che ti aveva lasciato la fatina dei ciucci.
In questo letto hai imparato a smettere di chiamarci quando ti svegliavi e hai improvvisamente scoperto che potevi anche scendere da sola e venire in camera nostra. 
In questo letto hai perso le sembianze da bimba piccola e hai conquistato un aspetto "da ragazzina" come dici tu...
E stasera quando sono venuta a salutarti, ti ho guardata dormire illuminata dalla luce della luna e delle stelle e nella penombra ti ho vista improvvisamente distesa in un letto che non è ancora piccolo, ma che certo non è più nemmeno troppo grande per te. 
Il tuo corpo ormai ben definito non si nascondeva più sotto le lenzuola e le tue braccia lunghe insieme alle tue gambe affusolate, ricordavano più quelle di un'adolescente che quelle di quella bimba paffuta che all'inizio dormiva in una culla da principessa accanto al nostro letto e poi dopo qualche mese è passata nella sua camera in un classico lettino in legno chiaro, prima di arrivare al letto rosa con la forma buffa e i grossi "piedi" rossi.
Il tuo letto mi piace talmente tanto Alice che forse quando non ci dormirai più tu comincerò a dormirci io...

lunedì 10 agosto 2015

La verità che fa male

In questi anni ho imparato Alice che tutti a parole, vogliono avere a che fare con persone dirette che non hanno peli sulla lingua, in molti dicono e si raccontano di apprezzare chi è schietto e non si nasconde dietro ad un dito, ma in realtà pochi sono effettivamente in grado di affrontare e gestire la sincerità di chi ti dice ciò che pensa anche se sa che non è ciò che vuoi sentirti dire.
La verità a volte è scomoda Alice e ti obbliga a delle riflessioni impegnative e laboriose e spesso per vivere meglio è più facile far finta di non vedere e raccontarsi una storia diversa.
Io però non so vivere in un altro modo e ne sono molto fiera.
Sono sempre stata così, non sono mai cambiata nel corso della mia vita, però una cosa l'ho capita: ho imparato ad aspettare seduta sulla riva del fiume, senza avere fretta, e ho scoperto che quando all'orizzonte vedi finalmente arrivare ciò per cui stavi aspettando, la soddisfazione è molto più grande dell'attesa.
Allora ti alzi, raccogli le tue cose, spolveri le tue scarpe, ti pulisci le mani e dopo un ultimo sguardo, vai via leggera, serena, senza rimpianti, senza rimorsi e con un senso di pace che ti permette di allontanarti senza voltarti indietro e col sorriso sulle labbra... 
Basta solo avere pazienza...

Pomeriggio rilassato

Dopo la gita dalla nonna e dopo un sonnellino mancato oggi pomeriggio ci siamo regalate uno splendido tête a tête fatto di tanti mattoncini lego.
Questa mattina dopo avermi fatto notare che sei cresciuta mi avevi chiesto di darti i lego "da grandi", quelli che avevamo messo via l'anno scorso perché erano davvero troppo impegnativi per te. 
Oggi pomeriggio permfortuna nemmeno la mia proposta di una gita al Toys è riuscita a distogliere la tua attenzione dal tuo programma e quando ci siamo ritrovate insieme sul tappeto tu mi hai regalato una grande emozione.
Mi hai guardata con l'aria sognante e felice e mentre io concentratissima costruivo il castello di Cenerentola seguendo attentissimamente  le istruzioni che avevo intelligentemente conservato, tu mi hai detto: "che bello questo pomeriggio rilassato, con la pioggia intorno e noi due a giocare in casa!".
Questo pomeriggio è stato bellissimo per te: te l'ho letto negli occhi.
Questo pomeriggio è stato bellissimo per me: me lo hai scritto nel cuore Alice.

Un po' di me in te...

Sentirti mentre Guido che in macchina, seduta sul sedile posteriore tu con la vocina dolce canticchi alla tua bambola la stessa Ninna nanna che io ho inventato quando eri piccola e che ti cantavo quando eri neonata e poi più tardi vederti mentre fai con lei gli stessi giochi che io ti ho insegnato... Mi fa un'infinita tenerezza e mi strappa un sorriso.

domenica 9 agosto 2015

Serata relax

Te lo eri messa in mente da questa mattina, ci devi aver pensato tutta la giornata e stasera non vedevi l'ora di vivere la tua "serata relax". 
Il progrmamma lo avevi studiato nei minimi particolari: divano in mezzo a mamma e papà, luci spente,  pop corn e in televisione friends. 
E finalmente alle nove di questa sera anche questo tuo desiderio è stato realizzato. 

Come una diva

Arrivi in spiaggia col tuo bel vestito con la gonna svolazzante e la borsetta bianca appoggiata elegantemente sulla spalla, cammini impettita sulla passerella con le spalle dritte e lo sguardo alto e fai scivolare con classe la sabbia fra le dita dei piedi. Con un accenno di timidezza sorridi alle persone che incontri mentre andiamo verso il bar e saluti amichevolmente quelle che conosci. Se rispondono al tuo saluto è fatta! Ti avvicini e dopo averli bloccati con un "aspetta!" che non lascia spazio a repliche, con un gesto rapido apri la tua borsa e tiri fuori la brochure di Mirabilandia. Poi porgendogliela gli indichi la tua foto e con aria ammiccante e fiera gli chiedi "hai visto?". Quando dopo un rapido sguardo ti riconoscono ed esclamano un meravigliato "ma sei tu!", ti riavvicini soddisfatta al depliant, lo prendi, lo ripieghi con cura e poi mentre ti pavoneggi rispondi con un semplice "eh sì, sono proprio io" e intanto rimetti la mappetta nella tua borsa e riprendi la strada da dove l'avevo interrotta...
Nel breve percorso dall'ombrellone al bar quest.a scena si è ripetuta almeno cinque volte, poi ho smesso di contarle... L'unica variazione è stata che dopo la seconda volta hai lasciato a me l'incombenza di portarti la borsetta e quando ti avvicinavi a qualcuno che conoscevi, dovevo essere rapida a capire dal tuo gesto distratto con la mano verso di me che dovevo passarti il volantino. Una volta mostrata la foto senza nemmeno degnarmi di uno sguardo mi ripassavi il volantino ancora  aperto e dopo avermi detto un freddo "puoi piegarlo" mentre io eseguivo gli ordini stando ben attenta a non sgualcirlo, tu ti intrattenevi raccontando con dovizia di particolari e tono melodrammatico, di quella volta che un tuo amico ti ha stropicciato la mappetta... o rispondendo alle domande che ti venivano fatte: "Ma sei tu allora la principessa per un giorno? E chi ti ha fatto le foto? E ti sei divertita?". Qualcuno ti ha chiesto di regalargli il depliant ma tu dopo essere sbiancata alla sola idea di allontanarti da quel pezzo di carta, hai risposto con un deciso ma educato "mi dispiace non posso!". Ad un paio di persone hai però promesso di portargliela domani e qualcuno addirittura si è sbilanciato nel prometterti un regalo in cambio...
Qualcosa mi dice che domani oltre a farti da portaborse sarò anche la custode temporanea del tuo dono...