mercoledì 31 dicembre 2014

Ultimo dell'anno in famiglia

Ancora mezz'ora alla fine di questo 2014 e noi stiamo aspettando di accogliere il nuovo anno guardando i fuochi d'artificio. Più che noi, tu, perché ad essere sinceri papà ed io siamo crollati sul divano mentre tu, la più sveglia di tutti, giochi sul tappeto con le principesse, i principi e col tuo nuovo castello di carta colorata. 
Io subito dopo cena sono stata colta da un terribile mal di stomaco che mi ha messa ko, papà è stato stordito dalla visione dei cartoni animati non stop. A dire la verità avevamo in programma di andare in centro a Rimini a vedere il concerto in piazza, ma il vento freddo e la mia tosse ci hanno fatti desistere e dopo un pomeriggio a cinema a vedere  Paddington abbiamo preferito aspettare al calduccio di casa l'arrivo del 2015.
La cosa più buffa è pensare che tu eri sveglia e noi no...
Buona fine e buon inizio famiglia!

martedì 30 dicembre 2014

Ritorno al passato

Sono passati parecchi anni da quando sono andata l'ultima volta in quello che per anni era stato fra i miei ristoranti preferiti. Stasera però l'occasione di far vedere quello che sicuramente è un posto speciale ad alcuni amici che da Monza sono venuti a passare alcuni giorni in Romagna ci ha riportati lì. È così mi sono ritrovata alla famosa "Sangiovesa" e dopo aver mangiato le solite cose buone che ricordavo proprio così, ho anche visitato le grotte che in realtà non ricordavo affatto.
È stata una bella serata, condita dall'ottima compagnia di una coppia di amici e delle loro splendide bambine ed è stato bello fare questo breve ma intenso tuffo nel passato...

lunedì 29 dicembre 2014

IEO

Stesso posto un anno dopo. 
Tu sei più grande e almeno per ora più gestibile.
Io sono silenziosa ma almeno per ora più tranquilla, anche se questo posto e l'idea stessa di venire allo IEO non mi piace e mi ricorda la malattia.
Una sola parola è sufficiente per descrivere l'immensità di questo posto che dà l'idea di quanti siano in giro i malati di cancro: agghiacciante!
L'attesa sarà lunga, lo so già, così come sapevo già che qui dentro non ci sarebbe stata connessione.
Anche tu entrando hai riconosciuto il posto: hai guardato l'enorme foto di Veronesi appesa all'ingresso e subito hai detto: qui ci siamo già stati, mi ricordo di quella faccia, il resto non me lo ricordo.
Ti abbiamo detto che andiamo dal dottore della mamma che deve guardare dei fogli e dirle se sta bene. In effetti è la verità. Del resto tu stai crescendo e mentirti non avrebbe senso visto che con i miei controlli dovrai convivere.
Quest'anno forse perché siamo venuto nel bel mezzo di un periodo festivo, mi sembra che ci sia meno gente del solito ma forse è solo una mia impressione.
Mi guardo attorno e penso: è comunque tanta, troppa.
Come ogni volta scruto le persone sedute in questa sala d'attesa e mi chiedo chi è l'ammalato e chi l'accompagnatore.
C'è silenzio e quasi non sembra di essere in attesa di entrare in un ambulatorio. In effetti si potrebbe benissimo essere in un qualsiasi ufficio.
Il tempo non passa mai, qui dentro sembra improvvisamente rallentare fin quasi a fermarsi.
Tu giochi col mio IPad, papà passeggia, io scrivo. Poi io comincio a passeggiate e papà ti aiuta a giocare.
Intorno a noi solo volti seri, nessun sorriso.
Accanto a te un ragazzino ascolta la musica in cuffia, e a tratti sorride, negli altri posti quasi tutti guardano annoiati e assenti il telefonino che hanno fra le mani.
Spero solo che il medico sia puntuale.
Non vedo l'ora di essere fuori di qui magari anche già arrivati a casa nostra.

domenica 28 dicembre 2014

Con le tue amiche...

Due giorni in compagnia di una coppia di amici che hanno due bimbe poco più grandi di te.
Due giorni che per il semplice fatto di aver potuto giocare nella tua camera in compagnia delle tue amiche, per te sono stati più belli di qualsiasi vacanza ai Caraibi.
Due giorni che hanno regalato a papà e a me la possibilità di vederti felice come raramente ti abbiamo vista in vita nostra.
E mentre osservavo i vostri giochi, mentre restavo a bocca aperta di fronte alla vostra fantasia mi sono emozionata, stupita e commossa.
È stato bello vederti così Alice.
È stato il più bel regalo di Natale e forse anche il più bello che abbiamo fatto a te.

Anniversari

Cinquantanove anni fa in questo giorno i tuoi nonni Alice si sono sposati.
Cinquantanove anni... una vita!
Ricordo bene la grande festa per i 25 anni e quella meno imponente per i 50.
Non riesco nemmeno a pensare a come possa essere trascorrere cinquantanove anni accanto a una persona. Ma se penso a tuo padre Alice non riesco a pensare a come fosse la mia vita prima o a come potrebbe essere senza lui al mio fianco.
Forse quello che davvero conta non è quanti anniversari si festeggiano insieme, ma quanta voglia si ha di festeggiarli e io ogni sera quando mi addormento abbracciata al tuo papà so che quello è l'unico posto dove mi sento al sicuro e anche l'unico dove voglio addormentarmi.

sabato 27 dicembre 2014

E Coca Cola fu!

C'è voluto il vomito o "gomito" come lo chiami tu, c,è voluta una bugia a fin di bene che ha magicamente trasformato al Cocoa cola in "colon", medicina che fa passare il vomito, c'è voluta una vacanza ai Caraibi con i comodi dispenser che erogavano coca cola in ogni angolo del villaggio, e c'è voluta soprattutto la compagnia durante i pranzi e le cene degli ultimi due giorni di due bambine poco più grandi di te che ti hanno fatto vedere che la Coca Cola si può bere anche solo per puro piacere e non per contrastare il fastidioso vomito... Ma alla fine di tutto oggi per la prima volta di ho vista pasteggiare bevendo addirittura un dito di coca cola...
Lo so che non ti piace anche se tu cerchi di simulare il contrario e sinceramente non me ne dispiaccio affatto, ma mi è sembrato che tu fossi una bimba grande con quel fondo di bevanda gasata nel tuo bicchiere.
E alla fine dopo la Nutella (che anche lei non ti piace...) anche la coca cola ha fatto una rapida apparizione nel tuo menù.

Il tempo scandito dalla Peppa

Stavamo ancora scegliendo il calendario che scandirà il tempo della nostra famiglia durante il prossimo 2015 e stavamo valutando diverse alternative come qualche scorcio di paesaggi lontani o belle immagini di capitali del mondo, o foto di teneri cuccioli o ancora primi piani di buffi bambini... Quando ecco che ieri sera alcuni amici ti hanno regalato il calendario della Peppa, completo anche di cento stickers da attaccare per mettere in evidenza gli avvenimenti importanti dell'anno e noi che avremmo comodamente potuto scegliere di attaccarlo in camera tua abbiamo invece preferito attaccarlo alla porta di casa e renderlo il protagonista unico e incontrastato del nostro anno...
Certo che se continuiamo di questo passo il prossimo anno mi aspetto di vedere Winnie the Pooh...

venerdì 26 dicembre 2014

La tua "R"

È ufficiale la tua "R" quando non si trasforma magicamente in "L" regalandoci teneri momenti in perfetto stile "Gatto Silvestro" per la serie "mi è sembLato di vedeLe un gatto!", diventa una perfetta "R" alla francese che rende ancora più affascinanti le conversazioni con te.
Certo che la tua "R" moscia ha un'evidente origine dalla famiglia di papà.
Ma la mia parte di geni dove si è nascosta?

giovedì 25 dicembre 2014

Tu vedi le somiglianze

Guardando la televisione insieme a te oggi ho scoperto per caso che tu riconosci e vedi le somiglianze. Ad un certo punto ti sei esaltata perché secondo te una delle ragazze che stava partecipando ad uno spettacolo televisivo assomigliava alla maestra Debby del baby club di Antigua e guardandola bene, proprio mente pensavo che secondo me non era vero, ho scoperto che... Avevi proprio ragione: la ragazza di Masterchef assomigliava davvero a Debby!!!

Un anno di te...

Come ogni anno in questi giorni, oggi papà ed io ci siamo messi a riguardare le tue fotografie dell'anno per preparare il tuo calendario dell'anno. Selezionare fra tutti dodici scatti, anzi quattordici perché tante sono le foto che stanno nel nostro calendario, non è mai un compito facile, soprattutto quando la base di partenza sono oltre cinquemila fotografie...
E così oggi in un paio d'ore sono passate davanti ai nostri occhi le immagini del nostro anno.
Foto di te in montagna che giocavi con la neve o al mare che facevi castelli di sabbia.
Foto di te quando per carnevale ti sei vestita da Alice, o alla festa delle fatine e dei folletti... 
Foto di te con Giulia, con Laura e con l'immancabile Leo. 
Foto mentre ridi o mentre piangi, mentre dormi o mentre mangi.
Foto mentre abbracci la mamma o mentre baci papà. 
Foto mentre balli o mentre sfili con uno dei tuoi tanti cappelli.
Foto serie ma anche foto divertenti mentre fai le boccacce.
Foto in vacanza in qua,che posto più o meno lontano o foto a casa sul divano con la tua Heidi.
Foto imbronciate e foto buffe.
Foto della tua vita ma anche della nostra vita.
Come avevo previsto non è stato affatto facile... Ma è stato anche molto emozionante.
Dietro ad ogni foto ho ricordato tutto ciò che si celava, ho risentito le nostre voci e ho rivissuto la magia di quei momenti.
E "gironzolando" nel nostro anno mi sono imbattuta anche in immagini che non ricordavo di aver vissuto, in dettagli che pensavo di aver dimenticato e forse la cosa più difficile é stata proprio quella di rivivere tutto anche i momenti più difficili del nostro anno ma c'è l'abbiamo fatta e i quattordici scatti sono stati scelti.
Ora abbiamo il nostro calendario!

Uno strano Natale

Un'amica che ha il culto del Natale, tanti giorni di Natale passati a scambiarci i regali e gli auguri e dopo tanti anni oggi mi sono ritrovata proprio a Natale in una stanza della camera mortuaria a farle le condoglianze per la morte di sua madre.
Mentre la abbracciavo forte il suo dolore era il mio.
Oggi è Natale Alice, ma non lo è per tutti.
E mentre tornavo a casa da te, da papà, da Heidi pensavo che sono molto fortunata.

La tenda di Babbo Natale

Come ogni volta anche quest'anno Babbo Natale ti ha lasciato i regali nella sua coloratissima tenda...
Questa mattina quando prestissimo ti sei svegliata in preda all'eccitazione, hai prima letto il biglietto che ti ha lasciato e poi sei entrata gattonando pronta a scartare i pacchi e pacchetti.
Poi ti abbiamo spostato la tenda nell'angolino e tu ti sei divertita a giocare dentro affacciandoti di tanto in tanto per vedere il mondo fuori.
È proprio bello Alice vederti giocare così...

mercoledì 24 dicembre 2014

Vigilia di Natale

Quando la mia amica un mese fa mi ha avvisata che sua madre stava molto male, conoscendo il suo amore per il Natale ho pregato affinché almeno la sua mamma resistesse fino a dopo questa notte.
Ma quando stamattina ho sentito il "beep" e ho visto che mi aveva scritto un messaggio ho temuto di leggere quello che poi purtroppo ho letto.
Proprio oggi, la vigilia di Natale, con i suoi pacchetti ancora chiusi sotto l'albero la signora "Lella" se n'è andata e forse non a caso lo ha fatto in questo giorno speciale, per lasciare ancora di più un segno indelebile in chi l'ha conosciuta, perché nessuno si possa mai dimenticare di lei.
Penso alla mia amica, al suo dolore al quale non siamo mai abbastanza preparati, penso a lei che a luglio quando l'ho vista per l'ultima volta sembrava stare così bene e poi in un mese se n'è andata...
Penso a quanto sia difficile nascere e a quanto invece a volte sia drammaticamente facile morire.
Penso a questa strana vigilia di Natale e penso quanto sia ingiusta a volte la vita.
Oggi come ti ho detto quando ti sei svegliata e mi hai vista piangere, sono triste Alice e non ho molta voglia di festeggiare ma lo farò per te perché questi sono i momenti che ricorderai di più nella tua infanzia.
Ma in questa giornata non posso smettere di pensare alla mia amica e non posso nemmeno dimenticare di fare un augurio speciale a una mamma che ha iniziato il suo ultimo viaggio... 

Vigilia di Natale

La vigilia di Natale ha sempre avuto per me un valore speciale. Da bimba ricordo i ricchi cenoni fatti attorno a tavole ben apparecchiare e imbandite e la frenetica attesa dell'arrivo di babbo Natale con la curiosità e il timore di sapere se ero stata abbastanza buona da meritare il giocattolo che avevo chiesto.
Eh già Alice, una volta quando io ero piccola di solito si chiedeva un gioco non una lista... Ma eravamo felici lo stesso te lo assicuro, anzi, forse lo eravamo anche di più!
Quest'anno tu sei nel pieno della consapevolezza che il vecchio nonno vestito di rosso, con la pancia grande e la lunga barba bianca che tutti conosciamo come Babbo Natale, arriverà sulla sua slitta preceduto dal suono dei campanelli e porterà i doni ai bimbi bravii.
Continui a chiedere se c'è il rischio di vederlo perché in realtà tu sei davvero spaventata dall'idea di incontrarlo e mi hai ripetuto più volte che stanotte devo lasciare le tende della tua camera aperte perché così lui può vedere che stai dormendo e quindi entrare in casa.
Papà poi è stato bravissimo a spiegarti che in questa notte magica il tempo si fermerà in modo da permettere a Babbo Natale di arrivare in tempo da tutti i bambini...
Stanotte prima di dormire prepareremo tutto, le carote per le renne, i biscotti e il latte per lui, la tenda per i regali e .... Che la magia abbia inizio!

Senza più la fede

Un anno dopo papà ed io ci ritroviamo nudi, spogliati di quella fede che mi sono conquistata con tanta fatica e che da oltre un anno "vive" sul nostro anulare sinistro ricordando a noi è al resto del mondo che siamo marito e moglie.
No, nessun furto solo un'operazione di pulitura resa necessaria soprattutto per me che incredibilmente riesco a trasformare l'oro bianco in oro giallo...
Fra pochi giorni il prezioso cerchietto (mi riferisco soprattutto al valore affettivo naturalmente) ripulito e restaurato tornerà ad illuminare le nostre mani e a ricordarci una promessa che in realtà fra di noi ci siamo fatti molto prima di un anno fa...

martedì 23 dicembre 2014

Pranzo di Natale

Oggi a scuola avete festeggiato l'arrivo di Natale pranzando tutti insieme nel grande salone. 
Quando insieme a papà siamo venuti a prenderti abbiamo trovato ancora in mezzo il lungo tavolone con intorno tutte le sedioline. 
Tu eri felice e prima di andare via hai salutato con un bell'abbraccio le tue maestre. 
Ora siamo tutti in vacanza!

lunedì 22 dicembre 2014

Uno strano lunedÌ

Dopo una notte in cui abbiamo tutti dormito come dei sassi, oggi tu sei andata a scuola nonostante la stanchezza e il fuso orario, perché volevi assolutamente raccontare ai tuoi amici le tue vacanze e addirittura avresti voluto restare anche il pomeriggio, ma dopo pranzo la maestra mi ha chiamata per chiedermi di venirti a prendere perché tu eri davvero troppo stanca.
Mentre tu eri a scuola io e papà ci siamo ritrovati incredibilmente soli, prima a passeggiare per le strade di Rimini e poi a fare la spesa.
Un pomeriggio casalingo ha completato questa giornata decisamente insolita ma piacevole.
Domani ultimo giorno e poi anche tu sarai finalmente in vacanza.

domenica 21 dicembre 2014

Telefonate fra quattrenni

E poi mentre torniamo a casa in macchina cominci a parlare di Leo, del "tuo" Leo del quale non hai smesso di parlare nemmeno ai Caraibi, spiegando anche a Francesco uno degli animatori, che non potevi sposarlo perché avevi già un "moloso"... Allora ti faccio il numero e ti passo il telefono e ti sento che prima saluti Paola (fai bene Alice, meglio avere buoni rapporti con la suocera) e poi finalmente parli con Leo.
E allora dopo che lui ti ha detto che ha la tosse sento che gli chiedi se è secca o "catallosa" (catarrosa) e poi gli spieghi che anche tu ce l'hai la tosse...
Certo che di cose in comune tu e Leo ne avete proprio tante...

Aria di casa...

Dopo un viaggio che ti ha vista dormire per gran parte del tempo e che mi ha vista in ansia per le turbolenze ma che in ogni caso è comunque andato decisamente molto meglio di quello di andata, siamo arrivati a Milano senza imprevisti e anche con tutte le valigie al seguito.
Dopo poche ore in Italia ecco che sia per te che per me é riapparsa la fastidiosa tosse che a Santo Domingo era incredibilmente scomparsa.
Il rientro ha sempre in sè un retrogusto un po' triste e forse non è un caso che questa volta abbia coinciso col solstizio d'inverno, ovvero col giorno più corto dell'anno, così la tristezza durerà meno.
Ben arrivata a casa famiglia!



sabato 20 dicembre 2014

Post 10 - 20 dic Sab Giorno della partenza

(Scritto a Santo Domingo ma pubblicato dopo il rientro in Italia)
Vacanze finite, oggi è il giorno del rientro.
Dopo una splendida mattinata al mare e un divertentissimo e lungo bagno giocando con le onde che oggi ci hanno regalato un divertimento in più, ci siamo fatti la doccia e abbiamo lasciato la camera, poi dopo pranzo aspettando la partenza abbiamo scelto e comprato alcune foto per ricordare questi bei giorni passati qui. 
Un inaspettato ritardo sulla partenza ci ha regalato ancora qualche ora di relax a bordo piscina dove prima abbiamo giocato a scattarci delle fotografie, io a te ma anche tu a me e poi tu hai fatto un bagno rinfrescante insieme a papà nella piscina con l'idromassaggio.
Ora è davvero il tempo di partire... Un grazie speciale allo staff dei villaggi Bravo che con la sua sigla ha messo la colonna sonora alle nostre vacanze e che ci ha regalato dei momenti speciali, nonostante noi non siamo "tipi da animazione".




venerdì 19 dicembre 2014

Post 9 - 19 dicembre ven Sgoccioli di vacanze

(Scritto a Santo Domingo ma pubblicato dopo il rientro in Italia)
Sgoccioli di vacanze fatti di mare, di sole, di bagni, ma anche di acquisti di piccoli pensieri da portare a casa e di una gita a Bayahibe.
Ho cercato di godere al massimo di questa giornata e soprattutto di riempirmi gli occhi dell'ultimo splendido tramonto caraibico perché credo che passerà davvero molto tempo prima che un'immagine del genere si ripresenti davanti a noi.
E quando il cielo sembra quasi avere delle sfumature lilla e l'orizzonte si tinge di rosa non ci sono parole per descrivere lo spettacolo che la natura ci sta regalando.
Ciao Carabi, domani sera a quest'ora non saremo qui....

giovedì 18 dicembre 2014

Post 8 - 18 dicembre giov Primo anniversario

(Scritto a Santo Domingo ma pubblicato dopo il rientro in Italia)
Un anno dopo ci ritroviamo a passeggiare in un'altra spiaggia caraibica, ma sempre coi piedi nella sabbia bianca... 
Questi mesi sono volati e mentre stamattina ti guardavo che dormivi nel letto accanto al nostro, pensavo che sembra solo ieri che indossavi quello splendido abito bianco e quel cappello bianco mentre emozionata e felice stringevi forte fra le mani il bouquet di fiori coloratissimo e guardavi mamma e papà che diventavano marito e moglie.
Quest'anno invece orgogliosa e felice ci hai detto "tanti auguri e buon anniversario!" E sentirtelo dire è stata davvero una bella emozione!
Con la speranza è l'augurio che ci siano tanti altri anniversari, tante altre vacanze, tante altre  spiagge  bianche non mi resta che godere di questo giorno e dire "buon anniversario famiglia".

mercoledì 17 dicembre 2014

Post 7 - 17 dic mer Pizza con gli amici

(Scritto a Santo Domingo ma pubblicato dopo il rientro in Italia)
Stesi all'ombra di una palma a sorseggiare freschissime bibite dal nome improponibile, ottimo risultato di uno strano miscuglio di ingredienti. Ogni tanto un tuffo nelle acque cristalline del mare... Oppure a tavola a mangiare o a fare la pennichella pomeridiana...
Questi sono i ritmi faticosissimi che scandiscono le nostre giornate caraibiche e mentre tu ogni pomeriggio con aria seria e convinta ci avvisi che "proprio non hai sonno" e poi dormi non meno di due ore, papà ed io tentiamo di leggere qualche pagina dei nostri libri, ma poi senza alcuna fatica ti seguiamo nelle braccia di Morfeo.
Teoricamente questo "riposino" dovrebbe servire a farci godere pienamente della notte caraibica ma immancabilmente ogni sera poco dopo la bravo bimbo dance ecco che tu cominci ad essere stanca e chiedi di andare in camera a dormire e noi ti accompagniamo senza farci pregare troppo.
Stasera un incredibile colpo di vita ti ha vista "uscire a cena" con i tuoi amici e andare con loro a mangiare la pizza mentre noi "frastornati" dalla tua assenza abbiamo vissuto un fuori programma tête a tête.
La tua prima pizza con gli amici... Un giorno Alice ti racconteremo che l'hai mangiata a Santo Domingo...

martedì 16 dicembre 2014

Post 6 - 16 dic mar - Doccia per due

(Scritto a Santo Domingo ma pubblicato dopo il rientro in Italia)
Alla fine di una giornata dal clima non proprio caraibico, col pretesto di raccogliere conchiglie ci siamo regalati una meravigliosa passeggiata di famiglia in riva al mare, illuminati dalla luce di uno splendido tramonto.
Le onde calde e spumeggianti che ci bagnavano i piedi e le gonne, rendevano ancora più piacevole e divertente la passeggiata e la caccia e mentre papà ci faceva compagnia guardandoci le spalle, noi ci contendevamo il trofeo della conchiglia più bella. Per ora hai vinto tu ma la settimana non è ancora finita Alice...
Rientrati in camera abbiamo fatto una bellissima doccia insieme scoprendo che finalmente i capelli si possono lavare sotto il getto dell'acqua senza piangere... Ci voleva Santo Domingo per raggiungere questo traguardo! 

lunedì 15 dicembre 2014

Post 5 - 15 dic mar - Siamo tutti insabbioliti

(Scritto a Santo Domingo ma pubblicato dopo il rientro in Italia)
Sopravvissuti indenni e asciutti a un temporale serale che ha suscitato l'attenzione e lo stupore anche della popolazione locale che non ricordava una pioggia così intensa ai Caraibi, ma del resto sono ormai abituata a cose rare che non erano mai capitate ma che in mia presenza accadono, ci siamo ritrovati oggi al sole di una calda spiaggia bianchissima che ha risvegliato la mia voglia mai sopita di andare a caccia di conchiglie.
Mi sono incamminata lungo la costa ma mentre camminavo ho capito ben presto che continuare questa mia ricerca sotto il sole tropicale delle dieci di mattina avrebbe probabilmente provocato conseguenze inimmaginabili e forse in poco tempo avrei dimenticato non solo perché ero lì ma anche il mio nome è tutto il resto. Ho fatto marcia indietro continuando a riempire il mio bicchiere di bianche conchiglie e sono tornata da voi che eravate intelligentemente rimasti protetti dall'ombra di una palma.
Abbiamo fatto il bagno insieme scoprendo che dopo la pioggia anche l'acqua cristallina di santo domingo può essere fresca e poi dopo uno spuntino che sicuramente si depositerà tutto sulla mia pancia, tu ti sei messa a fare i castelli di sabbia. Dopo aver costruito un castello per i bellissimi personaggi del Piccoko Regno di Ben e Holly me li hai portati perché mi hai detto "sono tutti insabbioliti"  e allora guardandoti ho pensato che anche tu Alice sei piuttosto insabbiolita...

Post 4 - 15 dic lun - Ho scelto di non connettermi

(Scritto a Santo Domingo ma pubblicato dopo il rientro in Italia)
Ho scelto di non accendere il telefonino, di rinunciare a pacchetti con un numero variabile di ore di connessione, ho scelto di scrivere i miei pensieri nelle note di un iPad che ha puramente la funzione di un block notes (avrei quasi preferito carta e penna ma poi una volta a casa ho pensato che non avrei mai avuto il tempo di riportare sul blog i miei scritti), ho scelto di leggere un libro sfogliando le sue pagine, sentendo il rumore e l'odore della carta, ho scelto di mandare un solo messaggio e nemmeno dal mio cellulare ai miei familiari, ho scelto di andare in vacanza e di andarci davvero.
Evidentemente nemmeno io lo sapevo ma avevo voglia (e forse anche bisogno) di staccare la spina da tutto e da tutti, di "disintossicarmi" dai potenti e ossessivi mezzi informatici e in quest'oasi di pace ho sentito che questa volta potevo e volevo farlo.
Il senso di liberazione che ho provato nel chiudere il cellulare in cassaforte e nell'andare in giro senza dovermi più preoccupare di dove l'avevo messo è stato ed è impagabile.
Incredibilmente non sento il bisogno e la mancanza di niente.
Libera dalla tecnologia ho potuto dedicare le mie attenzione e i miei sguardi allo splendido mondo che mi circonda, dedicandomi ai piaceri della lettura, soffermandomi su particolari che forse non avrei mai notato. 
Mail, messaggi, blog, Facebook, watsapp, sono pensieri surreali e li sento lontanissimi da me, quasi come se non fossero mai esistiti.
Ho voglia di scrivere quello sì, di fermare i miei pensieri con le parole, ho voglia di immortalare le forti emozioni che attraversano la mia mente, per godere anche dopo di questi attimi di paradiso.
Ho scelto di non connettermi, ma ho scelto di scrivere.
Non ci sarà un buco nelle nostre pennellate di famiglia, ci sarà una modalità diversa di "dipingere" e chissà, mi piace pensare che ci saranno anche tonalità e sfumature diverse.

domenica 14 dicembre 2014

Post 3 - 14 dic dom - Il paradiso lo immagino così

(Scritto a Santo Domingo ma pubblicato dopo il rientro in Italia)
Esattamente come l'ultima volta che sono stata qui, stamattina mi sono svegliata presto quando i villeggianti ancora dormivano e il villaggio era animato solo da chi preparava le ricche colazioni e gli eleganti buffet per gli ospiti. 
Dopo una doccia rigenerante mi sono messa in terrazza a guardare le luci dell'alba che a poco a poco rischiaravano il buio fino a permettermi il lusso e il piacere di leggere un buon libro.
Poco dopo i rumori che provenivano da dentro mi hanno fatto intuire che anche il resto della famiglia era sveglia e dopo un po' non vedendovi arrivare sono rientrata trovando te e papà abbracciati nel lettone, il tuo però questa volta. Eh già Alice, per una volta è stato lui a migrare nel tuo letto e non il contrario...
Un paio d'ore dopo abbiamo finalmente visto la spiaggia, diversissima dai miei ricordi ma sempre bellissima.
Tu dopo aver pianto perché volevi andare al "bravo bimbo" che poi sarebbe il mini club, poco più tardi hai pianto perché non volevi più starci è così papà con almeno quarant'anni di troppo per partecipare al mini club si è trovato a fare l'animatore delle quattrenni del villaggio, ma sfortunatamente io la scena l'ho solo sentita raccontare perché dopo una veloce e sommaria ispezione del villaggio (troppo grande per il mio limitato senso di orientamento), dopo una faticosissima corsa nell'acqua mentre le onde mi schizzavano le gambe, ho preferito stendermi all'ombra di una palma e continuare la mia piacevole lettura.
La musica e le voci degli animatori scatenati in sottofondo, sicuramente stonavano e rovinavano un panorama già perfetto senza dover aggiungere altri elementi.
Di fronte a me il mare e le barche, sotto i miei piedi una sabbia grossa e bianca e sopra di me le foglie del palme e il cielo azzurrissimo.
Se penso al paradiso lo immagino così.

sabato 13 dicembre 2014

Post 2 - 13 dic sab - Diverso eppure uguale

(Scritto a Santo Domingo ma pubblicato dopo il rientro in Italia)
Dopo una aerosol di prima mattina, una gita dalla pediatra per avere la certezza che partire fosse davvero possibile, dopo un viaggio in macchina fino a Milano, dopo un'attesa in aeroporto "condita" da un aerosol, dopo aver scoperto che la tua nuova amica Anna, conosciuta in aeroporto non solo sarà sul nostro stesso volo ma addirittura per un enorme colpo di cu... fortuna, sarà nel nostro stesso villaggio, dopo un volo durato nove ore con annessi vomito e diarrea (tuoi), dopo una frase (tua) che rimarrà storica quando guardando prima papà, poi me e per ultimi gli altri passeggeri, con aria affranta e il nodo in gola hai detto "io è meglio che scendo qui", proprio mentre eravamo esattamente a metà viaggio sopra a una distesa infinita di acqua, scatenando un momento di ilarità generale, eccoci finalmente arrivati ai Caraibi.
É buio e non abbiamo potuto vedere la bianca spiaggia che ci gusteremo pienamente solo domattina ma percepisco il caldo e riconosco gli odori mixati e inconfondibili di spezie e fiori che mi riportano indietro nel tempo di tanti anni, quando ero solo una ragazzina da poco maggiorenne, piena di sogni e di speranze e proprio su queste spiagge ho coronato il mio sogno di una vacanza ai tropici. Se me lo avessero raccontato che ci sarei ritornata a distanza di oltre venti anni, dopo aver superato un cancro e dopo aver coronato il mio sogno d'amore e di maternità, sono certa che non ci avrei creduto. 
Il villaggio è completamente cambiato, del resto anche io lo sono ma l'entusiasmo e la voglia di essere qui sono rimasti intatti e invariati.
Buonanotte famiglia.

Post 1 - 13 dic Sab - Buone vacanze famiglia!

(Scritto a Santo Domingo ma pubblicato dopo il rientro in Italia)
Il giorno della partenza é finalmente arrivato, preceduto dai soliti nostri colpi di scena che ormai sono un classico delle nostre vacanze e mentre la mia ansia di volare cresce insieme alla mia voglia di passare una bella settimana di vacanza noi tre insieme, tu non hai ancora ben chiaro dove sarai nei prossimi giorni. 
Mi chiedo cosa avresti fatto tu se avessi potuto scegliere e non subire le nostre decisioni... Mi domando se ti piace viaggiare, se hai paura di volare, se hai voglia di andare al mare o se molto più semplicemente ti sarebbe bastato restare a casa con papà e mamma.
Io non vedo l'ora di essere arrivata e di potermi rilassare sll'ombra di una palma su una spiaggia bianca dopo aver fatto un tuffo rigenerante nelle cristalline acque del mar dei Caraibi.
Non so bene cosa sarà del blog in questi giorni, forse non avrò la possibilità di aggiornarlo e scriverò i miei appunti di viaggio che poi riporterò a fine vacanza, o forse invece troverò la connessione e lo aggiornerò ogni tanto o ancora forse non lo aggiornerò affatto e per la prima volta nelle nostre pennellate ci sarà un grande buco nero.
Lo scopriremo solo vivendo...
BUONE VACANZE FAMIGLIA!!!

Un'avventurona nella notte...

Ore 4:00
Dopo esserci svegliati nel cuore della notte con un tuo colpo di tosse da "foca" e un pianto improvviso, ci siamo ritrovati a correre al pronto soccorso con una bambina che quasi non respirava, parlava a fatica e tanta paura.
Abbiamo cercato di mantenere la calma e di farti vivere come un gioco il fatto che uscivi in pigiama e tu ci hai sorriso dicendo che poi avresti avuto un'avventurona da raccontare ai tuoi amici.
Dopo un'ora e mezza in ospedale, due aerosol e una cura da cavallo, alle tre e mezza ci hanno lasciati tornare a casa augurandoci la buona notte...
Certo sarà difficile riprendere il sonno...

venerdì 12 dicembre 2014

Un giorno con papà

Un giorno con papà, passato incredibilmente in gran parte da soli lui ed io, un giorno pieno di cose da fare e con tanta stanchezza addosso, un giorno strano, un giorno senza te.
Quando siamo venuti a prenderti da scuola alle tre e mezza mi è sembrato che fossero passate davvero molte più ore.

Abbracci addormentati

Nel cuore della notte cuando finalmente è arrivato papà tu ancora dormivi nel letto accanto a me. 
Lui ti ha presa fra le braccia e ti ha portata nel tuo letto ma prima ti ha sussurrato all'orecchio "papà è tornato" e tu allora, continuando a dormire e senza aprire gli occhi , ti sei stretta a lui in un forte abbraccio.
Domattina potrai finalmente godere della sua presenza.

"Selata x factol"

Ti accompagno di sopra, ti preparo per la nanna, ti metto nel lettone al posto di papà, ti racconto le favole, ti faccio sentire una canzone, ti lascio la luce del bagno accesa e poi finalmente mi incammino per tornare giù, stanca e con tanta voglia di sedermi sul divano per guardare la finale di x factor.
Faccio in tempo ad arrivare a metà scala quando mi giro, risalgo, ti vedo nella penombra della nostra camera, sei sveglissima, con i pupini in mano e gli occhi e le orecchie spalancati che ascolti la voce della televisione che proviene dal piano di sotto per cercare di capire chi hanno eliminato. 
Mi chiedi chi è rimasto. 
Mi ricordo di quando io ero piccola, anche io dal mio letto cercavo di ascoltare la televisione soprattutto il giovedì quando c'era Portobello.
Non ti rispondo, mi avvicino, ti prendo in braccio, resti attaccata a me è ai pupi e per un attimo sono certa che stai pensando che ti sto riportando nel tuo letto. A sorpresa, in silenzio, senza spiegazioni, prendo le scarne e torno giù. Quando siamo all'ultimo scalino ti guardo, ti stringo a me e ti dico: "avevo voglia di te, mi mancavi!".
Mi sorridi felicissima e poi mi dici: "allola facciamo la nostla selata xfactol!"sostituendo ancora una volta tutte le R con le L.

giovedì 11 dicembre 2014

Nostalgia

Ho cercato di riempire di cose belle, di coccole e piccoli vizi queste nostre giornate senza papà, in modo da non farti sentire troppo la sua mancanza.
Ti ho fatta dormire nel lettone con me e abbiamo passato queste notti strette in un abbraccio, ci siamo regalate una colazione al bar e due serate che hanno cancellato qualsiasi misero impercettibile risultato che la mia dieta avrebbe forse potuto dare, abbiamo riempito le nostre serate di piacevoli chiacchiere con amiche per me è per te.
Ma nulla è servito a cancellare dal tuo viso dolce quel velo di tristezza e ogni tanto all'improvviso ti rabbuiavi pensando che ti mancava Papá, come quando oggi all'improvviso mi hai guardata e mi hai detto "poveo papà che deve sempe lavoae e non vede mai la sua famiglia..."

Cuori per tutti!

Oggi ti guardo dopo averti vestita e realizzo che "è il giorno dei cuori".
Hai cuori ovunque, dall'elastico per i capelli alla gonna, dai leggins alla maglietta e hai cuori addirittura sui calzini. 
Del resto ripensandoci nelle scorse settimane avevi prima scelto la stoffa coi cuori, poi dopo avevi voluto i morbidi cuscini a forma di cuore e infine domenica dopo aver letto la favola delle parole mi avevi detto che se avessi dovuto salvare solo tre parole avresti scelto "cuole (cuore) amole (amore) e bacini", la tua passione per i cuori era ormai dichiarata.
Cuori per tutti allora ma soprattutto cuori per papà che stanotte finalmente torna da noi!

Uno strano fazzoletto

E poi con la scusa di fare "naso naso ciglia ciglia" con papà che è a Madrid, mentre state facendo una video chiamata mi prendi il cellulare dalle mani e ti avvicini con la faccia al display.
Poco dopo me lo rendi e ho l'impressione che sul mio video sia passata una lumaca...
Alice non é quello che sto pensando,  non ti sei pulita il naso col mio telefono, vero?

mercoledì 10 dicembre 2014

Buonanotte a tutti

I preparativi per un viaggio per me sono sempre frenetici, confusi, disordinati, caotici, frettolosi, pesanti, difficili e stressanti.
Se poi devo preparare anche la valigia di una quattrenne fashion (tu) il tutto va moltiplicato per due.
Se poi a viverli e condividerli insieme a me non c'è la mia dolce metà (papà) ma sono da sola, allora devo moltiplicarli per tre.
Se addirittura a complicare le cose mentre io tento di organizzare la valigia intorno a me si aggira un cane innervosito dal trambusto che vede (Heidi), allora bisogna moltiplicare almeno per quattro...
Se poi prima di partire devi riuscire a fare almeno il novanta per cento dei regali di natale allora devi moltiplicare per dieci.
Se poi si tratta di un viaggio "fuori stagione", con tanto di costumi e infradito a dicembre o passamontagna e guanti a luglio, allora il tutto deve essere moltiplicato assolutamente per cento, e forse non basta nemmeno.
Ecco Alice io ho tutti questi elementi riuniti in questi tre giorni.
E scusate se è poco!
Certo, non è così che avevo immaginato questa fine anno, non è così che avrebbe dovuto essere e non è questo il viaggio e la valigia che avrei voluto fare... Ma so che sono fortunata e sono felice delle tante cose che la vita mi ha regalato.
Con questo pensiero malinconico, con te che dirmi al mio fianco e con tanta stanchezza auguro la buonanotte a tutti.

Un giorno così così

La giornata dei contrattempi iniziata subito a rallentatore con la "drammatica" scoperta che nella dispensa erano finite le scorte delle tue brioches preferite e proseguita con un tuo repentino cambio di programma che ha costretto anche me a modificare i nostri programmi...
Più tardi nella mattinata ha deciso di abbandonarmi anche la carta di credito lasciandomi in panne a metà di un acquisto, incredibilmente per me..
Solo l'inaspettata vincita di un buono da 25 euro d spendere all'iper ha riportato in equilibrio gli eventi 

martedì 9 dicembre 2014

Il biglietto di papà.

Ti accompagno a scuola e il biglietto rosso di papà è piegato nella tasca del tuo grembiule, con la tua manina che infilata dentro si accerta di non perderlo.
Ti vengo a prendere cinque ore dopo e il biglietto rosso di papà è un po' stropicciato, chiuso stretto nella tua mano e per infilarti il cappotto lo passi da una mano all'altra, senza mai lasciarlo.
Ti metto a nanna e un attimo prima di metterti a letto tu apri il biglietto di papà, lo stendi e lo metti sotto il cuscino...

Partire è un po' morire...

Partire è un po' morire, come dice un detto popolare, soprattutto quando a partire è l'unico uomo della famiglia lasciando le sue donne pelose, ex pelate, e depilaste in balìa di loro stesse.
Papà stamattina ci ha salutate diretto prima in ufficio e poi a Madrid per il consueto viaggio di fine anno. In attesa del suo rientro a noi restano un suo biglietto con i cuori e le valigie da fare...
Io continuo a non vivere per nulla bene le partenze e i saluti ma continuo anche a rasserenarti e a fingere una normalità che davvero non mi appartiene.
Tu stamattina sei andata a scuola col suo biglietto nella tasca del grembiule e a tutti quelli che incontravi come prima cosa con la faccia mesta gli dicevi che eri "tliste pelchè il tuo papà è paltito pel Madlid..." (Come sempre quando sei agitata sparisce la R e viene repentinamente sostituita da una "tenelissima" L...
Buon viaggio papà!

lunedì 8 dicembre 2014

Villaggio di Natale

Prendi tre bimbe quatrr'enni, aggiungi i loro genitori ed eventuali fratelli, metti qualche nonno e qualche amico di famiglia ed ecco che avrai il quadro perfetto del variopinto e allegro gruppetto di persone che oggi nel pomeriggio si sono messe in fila per entrare al villaggio di Natale.
Per fortuna la geniale idea di papà di prenotare l'ingresso on-line ci ha fatto risparmiare l'attesa al freddo e in un battibaleno ci siamo trovati in mezzo a chioschi pieni di leccornie che io non ho ovviamente assaggiato. Poi siamo stati nella casa del cuoca pasticcera Becky che vi ha raccontato un sacco di storie e di segreti e subito dopo tu Laurae Giulia avete scelto i colori del fiore di palloncini mentre attendevate pazienti  il vostro turno al Truccabimbi.
Ma le sorprese non sono finite qui e alle cinque e mezza vi aspettava la baby dance che precedeva lo spettacolo di babbo Natale.
Prima di andare via abbiamo fatto una sosta sul brucomela dove tu e Laura vi siete davvero "divertite la faccia!" Come diresti tu!
Peccato solo che Giulia abbia deciso di abbandonare in fretta il gruppo ma si sa, le femmine sono volubili....

Una R per laura

È capitato così all'improvviso che per attirare l'attenzione di Laura tu abbia provato a chiamarla a tutta voce e dopo un paio di striduli "Lauuuuaaaaa" urlati con tutto il fiato che avevi in gola, ecco che un inaspettato "LauRaaa" con una R marcatissima è arrivato e ha ottenuto il risultato sperato. E mentre lei seduta nella sua macchina faceva capolino con la sua cuffia rosso Natale e ti salutava con la manina, tu rispondevi felice e papà e io sghignazzavamo di nascosto per non farci vedere...

domenica 7 dicembre 2014

Sorprese dell'avvento

Il tuo ricco calendario dell'avvento non si limita a dolcetti e sorpresine, ma ogni giorno ti regala anche un "buono per..." Qualcosa che sicuramente a te piace.
Oggi hai speso il tuo primo buono per l'acquisto di un bouquet di fiori e siccome Vresti voluto spendere anche il secondo, andando al cinema, ma nella programmazione non c'era niente che ti sarebbe potuto piacere, abbiamo optato per fare il cinema a casa.
Io ho preparato i pop corno abbiamo spento le luci, scelto il film (e ovviamente poi hai cambiato idea...) e ci siamo messi tutti seduti comodi sul divano, tutti, anche Heidi.
A metà visione tu mi hai giustamente anche fatto notare che non avrei dovuto "cincischiare" sul cellulare... E così mi sono buttata anche io nella grande ciotola di pop corn...
Il cinema in casa è davvero stata una grande idea, peccato solo per la mia dieta...

sabato 6 dicembre 2014

La gioia nei tuoi occhi

La gioia nei tuoi occhi stasera mentre insieme a tutti i "figli di Mirabilandia" addobbavi il grande albero che era stato allestito per voi, l'entusiasmo nel vederti ballare in gruppo la baby dance e la felicità nell'aprire il grande sacco blu che babbo Natale aveva distribuito a tutti i bambini.
Il Natale é davvero la festa dei bambini ed è bello vedervi così!

venerdì 5 dicembre 2014

Aria di fiori d'arancio...

Dopo aver chiesto a papà di memorizzare e conservare il numero del pasticcere, della sarta e del fotografo per il tuo matrimonio, poi sei venuta da me per chiedermi di telefonare a Leo e per sapere, testuali parole, "fra l'autunno, la primavera, l'estate e l'inverno, qual è la stagione più adatta per sposarsi?".
Poi ricorda d'oro che de pochi giorni papà ed io festeggeremo il nostro primo anniversario di matrimonio ci hai fatto gli "auguli"...
Stamattina siamo partiti così, con quest'odore agrodolce di fiori d'arancio nell'aria...



giovedì 4 dicembre 2014

Novità dell'autunno

Questo autunno ha portato in te tanti cambiamenti di ogni genere. 
Una "R" che a volte appare e quando lo fa si fa davvero notare con un tono particolarmente deciso .
I tuoi tentativi sempre più convinti di vestirti da sola anche se quando lo fai il rischio di vedere il tallone dei calzini sul collo del piede o il grembiule abbottonato in diagonale è piuttosto alto.
La tua sfrenata passione per le mele, sbucciate e tagliate a spicchi che per quanti sono non ti bastano mai.
Ora vediamo che novità e quali progressi porterà l'inverno... Sono curiosa!

Il villaggio di Natale - parte seconda

E con oggi il nostro grande e splendido villaggio si può dire assolutamente completo e perfetto! Lo guardo e lo riguardo e mi ritengo totalmente soddisfatta del risultato. È venuto proprio come lo avevo sempre immaginato! Lo studio nei dettagli e con l'entusiasmo di una bambina rimango estasiata e sono certa che questi personaggi quando io non ci sono si animano e vivono davvero la vita del nostro magnifico villaggio di Natale.
Ora c'è anche il chiosco che vende i giocattoli e prepara splendide confezioni regalo e poi un po' appartato c'è un meraviglioso coro Gospel, che fa riecheggiare l'intera vallata di canti religiosi.
E giù, nella piazza, c'è una signora molto elegante che insieme al suo cane passeggia soddisfatta, con in una mano un bel pacchetto rosso e bianco con sopra un grande fiocco verde e nell'altra stringe la busta che i suoi bambini le hanno dato da spedire a Babbo Natale.
In un angolo proprio ai piedi del laboratorio di babbo Natale è finalmente arrivata la vecchietta che con grande abilità intreccia le ghirlande di Natale.
E poi guardando bene, un po' appartata c'è una coppia innamorata che seduta su un dondolo si riposa guardando i pattinatori che fanno le loro piroette sulla pista di ghiaccio.
Ma non è finita qui, giusto ai piedi della pista di ghiaccio ci sono tre ragazzi infreddoliti che si riposano seduti su una panchina dopo aver pattinato.
Ma ecco che quando pensiamo di aver visto proprio tutto, in mezzo a un sentierino innevato appare un signore imbacuccato che trascina uno slittino con dentro il suo bel di cane e suo figlio piuttosto infreddolito.
Ora non manca più nessuno e finalmente il paese brulica di gente e di allegria e anche se a guardarlo bene mi sembra che di gente pigra che se ne sta tranquillamente seduta a guardare senza fare niente c'è n'è un bel po', non mi sento di dargli torto perché guardare il villaggio é uno spettacolo che merita davvero di prendersi tempo e di mettersi comodi.


Il miracolo del calendario dell'avvento!

Ho notato con piacere che da quando c'è il calendario dell'avvento di sotto ad aspettarti, la mattina non è più così complicato convincerti a prepararti per andare di sotto... Appena ti alzi ti precipiti subito a fare la pipì e anche il resto delle operazioni avviene piuttosto agilmente e soprattutto senza doverti rincorrere come una trottola impazzita.
Sai Alice credo che organizzerò un calendario che duri non ventiquattro ma trecento sessantacinque giorni...

mercoledì 3 dicembre 2014

E buon appetito!

E con la frase "hmmm mi sa che qualcuno ha gradito il pranzo (o la cena a seconda del momento)" siamo sicuri che quello che stai mangiando non resterà nel piatto!
Di solito la pronunci con quello sguardo furbo e quell'espressione allegra che mi piace da matti e devo dire che per quanto non sia raro smentir tel dire, mi piace sempre un sacco!
"Mi sa che qualcuno che ha cucinato gradisce i complimenti..."

Mastonga!

Tu hai quattro cugini maschi, nessuno della tua età tutti decisamente più grandi. 
Ma fra tutti ce n'è uno che é sicuramente il tuo preferito.
Basta solo nominarlo e arrossisci sorridendo e subito dopo sottolinei che é il tuo cugino "prefeito", cime se non fosse già evidente...
Lo hai anche invitato al mare da noi due estati fa,  è ogni volta ci resti male quando a settembre capisci che non verrà.
Non so perché ti piaccia tanto Mastonga, questo non è il suo nome, ma solo il soprannome che lui stesso (chissà poi perché) si é scelto da piccolo ed è anche il nome con cui tutti lo conoscono.
Fra tutti i tuoi cugini é il più grande, è ormai un ragazzo, vive da solo e lavora a Bologna... Sì Alice, proprio dove sei nata tu....
Negli ultimi giorni ogni volta che ti vendo a prendere da scuola i disegni con cuori e stelle dedicati. Mastonga non mancano mai... e se se ne rompe uno, sono tragedie!
Mastonga lo so che per te Alice è solo una bambina ma fai lo sforzo vienila a trovare... Lei ti cerca sempre!

Aurora boreale

Oggi mi sono imbattuta in un articolo sull'aurora boreale e ho deciso che non posso proprio fare a meno di vederla!
Credo che sia uno spettacolo mozzafiato, lo é già solo dalle foto e ho subito telefonato a papà per chiedergli di festeggiare così uno dei nostri prossimi anniversari: abbracciati al freddo col naso e gli occhi verso il cielo...
Io spero Alice che certe immagini che ci regala la Natura riusciranno a trasmettere anche a te l'emozione che arriva ogni volta a me.

martedì 2 dicembre 2014

Finiranno i risvegli difficili...

Conosco fin troppo bene quella sensazione di "risveglio difficile", quando improvvisamente apri gli occhi guardando il soffitto capisci che sei davvero sveglia e speri che sia stato solo un terribile sogno.
Conosco perfettamente quella terribile sensazione di vuoto, di smarrimento e di incredulità che ti assale, ti pervade ti stordisce, ti stritola il cuore, ti toglie il fiato fino a paralizzarti.
La conosco, l'ho incontrata più volte sul mio cammino e non è mai stato semplice convincerci e superarla ma ogni volta, per quanto mi sembrasse impossibile, ci sono riuscita.
La conosco è proprio perché la conosco vorrei che nessun altro dovesse viverla, vorrei poter riempire quel vuoto, riscaldare quel gelo e rendere quei momenti meno pesanti.
Vorrei poter almeno trasmettere la mia esperienza, la mia certezza che quella pagina, pesante, difficile, dolorosa, si girerà e il sole tornerà a splendere e forse sarà ancora più brillante di prima.
Certo resteranno le cicatrici, i ricordi, le paure ma... I risvegli difficili finiranno.

Con papà e mamma

Sono le quattro di notte, un sottile mugolio da lontano improvvisamente mi riporta dal sonno alla realtà.
Vengo in camera tua, sei sveglia, hai i tuoi pupini stretti fra le mani, mi guardi con gli occhi spalancati, ma non dici una parola.
Mi avvicino, ti accarezzi e a bassa voce ti chiedo cosa c'è che non va. 
Allora tu mi sussurri che hai fatto un brutto sogno.
Ti faccio bere qualche sorso d'acqua e appena hai finito mi dici: "sono rimasta qui perché lo so che è ancora buio e non posso venire da voi...".
Non me lo sono fatta ripetere due volte, ti ho presa subito in braccio e tu ti sei avvinghiata a me come un koala.
Ho sentito di essere la tua ancora di salvezza e allora ti ho detto che andavamo nel lettone e che ti avrei riportata in camera tua solo dopo esserti riaddormentata.
Poco dopo quando già nel lettone eravamo in tre papà si è svegliato e ti ha guardato stupito. Anche tu lo guardavi. Io gli ho spiegato cosa era successo e lui senza dover aggiungere altro ti ha detto che quando si fanno i brutti sogni si può venire nel lettone anche se è ancora notte. Poi con un banale pretesto ti ha avvicinato a lui e ti ha stretta forte.
Così in pochi minuti ti sei riaddormentata serena e io sono Sara felice di averti con noi.
Ricordatelo sempre Alice, quando hai paura il tuo posto è con papà e mamma!

lunedì 1 dicembre 2014

Ventiquattro?

E poi stamattina quando guardando il tuo calendario dell'avvento hai realizzato che mancano ventiquattro giorni a Natale mi hai guardata, mi hai sorriso e mi hai detto convinta: "ventiquattro! Proprio come i tuoi anni!".
Me lo hai ripetuto anche pochi minuti fa nonostante io abbia già tentato di spiegarti che non ho esattamente ventiquattro anni (magari!!!)...
Se soltanto riuscissi a convincere tutti anche il mio corpo che ho davvero ventiquattro anni....

Lettera a Babo Natale...

Oggi abbiamo scritto la lettera a Babbo Natale, credo e spero che sia quella definitiva... Anche perché le ultime variazioni e aggiunte devo ammettere che mi hanno lasciata un po' molto spiazzata...

"Caro Babbo Natale,
sono Alice, sono più o meno brava.
Vivo ad Aigea Maina vicino a Bellaia.
Le "lenne" (renne) come stanno?
Vorrei pessavoe (per favore)...
1) "Amole mio cantalacconta", come prima cosa
2) Delfino Blu Blu
3) Bambola di Frozen che canta
4) Parco giochi delle Pini Pony
5) Cavallo di Barbie
Basta.
Sono più o meno tanti...
Ti prometto che non faccio più la monella."

Alla fine dopo averla scritta sotto dettatura tu mi hai chiesto: "Mamma,  vicino alla filma posso disegnale un cuole?!" "Sissi" Alice, tu disegna pure il cuore mentre io sono ancora qui che penso a al fatto che tu come prima cosa vuoi la bambola amore mio canta e racconta, anche prima di quella di Frozen... E non hai nemmeno più chiesto lo scettro di Sofia!

Dicembre, Natale, regali, avvento e molto di più....

Un mese di dicembre che per un attimo avevo immaginato diverso e che è appena iniziato...
Il mese del Natale, delle sorprese e dei pranzi e cene di famiglia.
Il mese dei "siamo tutti più buoni" e dei buoni propositi.
Il mese delle nostre vacanze "lunghe" e del tempo passato tutti insieme.
Il mese del nostro villaggio sempre più grande, sempre più pololato è sempre più bello.
Il mese dell'alberOrso sempre diverso eppure sempre uguale.
Il mese dei regali, della carta, dei fiocchi e dei pacchetti.
Il mese dei profumi e delle musiche.
Il mese del calendario dell'avvento, che oggi finalmente comincerà a regalare a te piccole sorprese, e grandi dolcezze e a noi la tua gioia e i tuoi "oooh" mente apri i piccoli sacchettini di panno colorato...
Il tuo quinto Natale con noi Alice, il nostro quinto mese di dicembre insieme, il quinto Natale di famiglia e la tua presenza lo rende assolutamente speciale.





Paura del buio

Non hai mai avuto paura del buio, o forse proprio come dici tu "l'hai sempre avuta e non ce lo hai mai detto", ma ora la tua è una paura conclamata.
Quando ieri sera sei scoppiata a piangere mentre ascoltavi "deghegoi" (De Gregori) che cantava la tua canzone preferita, disperata perché pensavi che ormai era arrivata l'ora di andare a nanna, mi hai fatto un'infinita tenerezza.
E quando ti vedo così, indifesa, fragile, vulnerabile e improvvisamente bambina (di solito sembri decisamente più adulta), allora mi sciolgo e vorrei solo stringerti e abbracciarti forte.

domenica 30 novembre 2014

Pufff, sorpresa svanita!

Come sempre per me riuscire a fare una sorpresa a papà è un compito arduo.
Oggi in previsione del Natale e del nostro anniversario ho deciso di riprovarci.
Dopo aver sentito che c'erano due dvd che stava cercando li ho trovati on-line e li ho comprati. Felice e soddisfatta sono tornata a casa pensando di avercela fatta. La consegna di giovedì o venerdì mi metteva al sicuro da qualsiasi intercettazione da parte di papà. Poi dopo pochi minuti, mentre io cucinavo sento papà che con voce un po' imbarazzata mi dice "ehmmm Chiara io sono sul tuo Ipad". Io non capisco e lui  dopo un po' rendendosi conto che non ho capito continua "é appena arrivata la conferma di un acquisto che hai fatto...".
Puff! Sorpresa svanita... Grazie tecnologia, sapevo che non eri dalla mia parte...

sabato 29 novembre 2014

Che il villaggio abbia inizio!

C'è la mamma col bimbo nello slittino che piace tanto a te o il papà che trascina il figlioletto sulla neve che piace tanto a me.
C'è la slitta di Babbo Natale con Babbo Natale che legge la lunga lista e i pupazzi di neve in mezzo al bosco.
C'è la staccionata con attaccate le ghirlande infiocchettate e i lampioni illuminati lungo il sentiero.
Ci sono gli sciatori che dopo essersi divertiti vanno verso la baita illuminata.
C'è il chiosco che vende gli alberi da addobbare e la casa piena di teddy bears.
C'è la grande ruota panoramica e la pista di ghiaccio con tatti abili pattinatori
C'è il fantastico laboratorio di babbo Natale e la grande casa dei giocattoli, con gli elfi che lavorano a pieno ritmo e riempiono i piccoli vagoni colorati di bambole, orsacchiotti e doni ogni tipo.
C'è la casa col laghetto ghiacciato e i bimbi che giocano felici in giardino.
C'è la fontana di pietra con due timidi uccellini che cercano un po' d'acqua sciolta e il cane che sta comodo al calduccio della sua bella cuccia.
C'è il ponticello che attraversa il fiumiciattolo e la signora in bicicletta che lo attraversa cercando di restare in equilibrio e va verso il grande albero di Natale in mezzo alla piazza del villaggio.
C'è l'arco degli innamorati un po' nascosto in mezzo ai monti, sotto al lampione, e l'uomo che sulla scala ne ripara uno rotto.
Ci sono due amiche che sulla panchina si rifocillano aspettando di pattinare e il bimbo che dopo aver pattinato si allontana felice e soddisfatto mano nella mano con la sua mamma.
Ci sono due ragazzini che camminano carichi di doni, e altri che dall'altra parte del paese trasportano faticosamente un albero sulla slitta.
C'è la cassetta della posta di babbo Natale con un elfo che va a svuotarla e il ragazzino con la ghirlanda in mano che sulla neve poverino è scivolato.
C'è l'uomo che dopo una giornata di duro lavoro torna a casa pieno di doni per la sua famiglia.
E poi ci sono le luci, la musica, la neve, le montagne, i sassi...
Che il miracolo del Natale abbiano inizio!
E pensare che per papà il primo miracolo è stato vedere la scrivania completamente vuota...




venerdì 28 novembre 2014

Pre week-end

Dopo aver cucinato e organizzato il menù non soltanto per stasera ma addirittura per l'intero week end, mi sento molto più rilassata e libera si affrontare un sabato e una domenica che mi vedranno impegnata su altri fronti.
Svuotare la scrivania e fare il villaggio di Natale sarà la mia priorità assoluta oltre all'albero, naturalmente!

Chi mi capisce?

All'inizio quando avevi solo pochi mesi, ogni sera finita la tua cena dopo un po' di giochi insieme sul lettone bastava la parola magica "buonanotte!" e finalmente papà ed io ci potevamo spogliare non soltanto dei vestiti ma anche degli "abiti genitoriali" e cominciava la nostra serata sul divano. Niente che non si possa raccontare, solo un po' di sano relax abbracciati, il pigiamone, la copertina morbida e calda sulle gambe, (le mie, quasi mai quelle di papà), le ciabatte, (quasi sempre solo sui piedi di papà perché io ne ho almeno dieci paia sparsi per casa, ma ammetto che ho la pessima abitudine di non usarle...) e a completare un perfetto quadretto di famiglia un bel filmetto in televisione: romantico se lo avevo scelto io o di azione se invece lo aveva scelto papà.
Ma poi tu sei cresciuta e insieme a te è cresciuta la voglia di papà di godersi un po' di più quell'unica figlia che sta crescendo troppo in fretta e con te sono cresciute anche le tue esigenze di coccole e di attenzioni.
E così succede che a tavola durante la cena parli solo tu, parli, parli, parli... Spesso interrompi i miei tentativi di raccontare la mia giornata a papà, che fa del suo meglio cercando di dividersi fra le sue donne in una difficile opera di equilibrismo, mentre la cena che io ho preparato si raffredda nel tuo piatto. E io ogni volta mi arrabbio perché non mangi, perché dopo mezz'ora che noi abbiamo già finito tu non sei nemmeno a metà, perché ogni scusa è buona per distrarti... E quando in qualche modo finisce l'odissea della cena, cominciano i giochi sul tappeto e poi i cartoni sul divano... E non basta mai, e ogni volta mi sembra più tardi.
E poi finalmente arriva il momento della nanna con i riti che ogni sera si allungano un po' di più... Prima abbiamo cominciato con una favola, e va bene, non vivi in un lager la favola è un classico che accompagna nelle braccia di Morfeo ogni bambino fortunato. Ma si sa, tu sei insaziabile e una favola non era più sufficiente per una bambina come te assetata di sapere, di imparare, così si è aggiunta la ninna nanna o la canzone, prima una, poi due, poi tre... E poi le coccole... E poi, e poi, e poi...
E mentre papà si dedica a te al piano di sopra, godendo finalmente della sua bambina dopo un'intensa e spesso pesante giornata di lavoro, io mi siedo sul divano e comincio ad aspettare.
Vorrei non addormentarmi ma confesso che è sempre più difficile mantenere gli occhi aperti. Mentre leggo qualcosa o scrivo sul tablet, sento le vostre voci dal piano di sopra, a volte ascolto le risate e sono contenta di sentirvi così affiatati, quando ero incinta ho atteso con ansia di poter vivere questi momenti, ma mi manca papà, mi mancano le nostre serate abbracciati sul divano, mi manca riuscire a vedere un film senza dividerlo in spezzoni di dieci minuti, mi manca poter iniziare e finire un discorso senza perdere il filo di quello che sto dicendo...
Lo so non è la prima volta che mi lamento di queste cose e forse sono ingiusta a fare questi pensieri e mi sento in colpa, mi chiedo se sono davvero una brava madre e non so proprio cosa rispondermi.
Ma non ci posso fare niente se sento sempre più forti anche questi bisogni di donna e non soltanto quelli di madre.
Io capisco te e il tuo bisogno irrefrenabile di rimanere sveglia ad assorbire il mondo che ti circonda attraverso il tuo sguardo e con i tuoi grandi occhi e ti sembrerà strano ma capisco anche papà e la sua grande voglia di passare con te più tempo possibile e di recuperare le ore in cui non è potuto stare al tuo fianco, ma vorrei anche che ci fosse qualcuno che capisce me... 
Ecco Alice, non ti voglio meno bene quando mi sento trascurata perché tu alle dieci e mezza di sera sei ancora sveglia che monopolizzi le attenzioni di tutti gli abitanti della casa, ma mi sento frustrata e mi innervosisco terribilmente e allora basta davvero niente per farmi arrabbiare...


giovedì 27 novembre 2014

Una brutta serata!

La giornata della mamma finisce sempre più tardi è quella della moglie non comincia mai... Questo ho scritto pochi minuti fa e quando un'amica mi ha chiesto dove sia "quella di Chiara" ho risposto semplicemente che la mia giornata è un intermezzo solitario.
Stasera vorrei solo poter stare sul divano con papà e invece mi ritrovo a fare la spola con il piano di sopra perché tu hai improvvisamente scoperto che hai paura del buio...
Stasera sono stanca Alice...

Il miracolo della nascita

E poi mentre entriamo a scuola di danza tu mi dici che mi devi fare una domanda perché c'è qualcosa che ti chiedi da tempo. 
Aspetto curiosa e tu dal nulla, mentre continui a fare uno scalino dopo l'altro senza nemmeno rallentare, con naturalezza mi chiedi "ma quando i bambini sono dentro la pancia della mamma, poi da dove escono?" Non aspetti la mia risposta e scavando fra i ricordi delle cose che già ti abbiamo detto e probabilmente ripensando al taglio che hai visto sulla mia pancia, ti affretti a darti una spiegazione: "forse un dottore con un coltello che non fa male fa un taglio e tira fuori il piccolino?" Mi limito ad aggiungere un timido "può essere" mentre tento di organizzare le idee ma mi rendo subito conto che come risposta è un po' scarsa. Allora ti dico che non sempre funziona così e che a volte addirittura non è nemmeno necessario il coltello indolore e che i dottori riescono "magicamente" a tirare fuori il neonato e senza soffermarmi troppo sulle spiegazioni e sui dettagli tiro un sospiro di sollievo per come ne sono uscita. Allora tu che nel frattempo sei arrivata in  cima alle scale, con l'aria un po' perplessa mi guardi attenta e mi chiedi "quindi il bambino trova una "via di ussita?" attendendo una conferma alla tua domanda  (Nella foga della conversazione la parola "uscita" ha raddoppiato la s e perso la "c"). Col fiato corto e non solo per aver fatto le tre rampe di scale,  annuisco e rafforzo la mia risposta aggiungendo un più convincente "certo!".
È a quel punto che tu mentre sei già sul pianerottolo ti giri, ti fermi e guardandomi fissa negli occhi mi chiedi: "ma come ti accorgi quando "nasse" (nasce)"?
Ehmmm... Prendo tempo e sparo la prima cavolata dicendoti te ne accorgi perché non hai più la pancia poi guardo la mia che sembra quella di una donna di almeno 4 mesi abbondanti e penso... "Ma quando mai!" e poi aggiungo che te ne accorgi perché la mamma si trova suo figlio fra le braccia...
L'inizio della lezione di danza arriva giusto in tempo per salvarmi da questa conversazione complicata nella quale mi sono trovata oggi...
Ecco Alice non è proprio così che avviene il miracolo della nascita...

Per un'ora sul divano non so cosa darei...

Incredibilmente seduta sul divano, un'ora di relax dopo settimane in cui pensare di potermi sedere dopo pranzo é stato solo un miraggio. Il calendario dell'avvento da finire, i pacchetti di Natale da fare, la cena a cui pensare e da preparare e poi tanti appuntamenti per le mie visite, tanti giri da fare... 
E il divano sempre li che mi guardava, triste, annoiato, vuoto... E nel silenzio mi chiamava è come una calamita mi attirava a sè.
Heidi spesso approfittava della mia assenza per allargarsi occupando tutto lo spazio...
Oggi siamo qui lei stesa io seduta, la sua testa appoggiata alla mia gamba, la copertina addosso, la televisione accesa che rimanda immagini che sbircio ma non guardo.
Un'ora di relax e poi ricomincia la rumba...

Chi ci legge?

Scoprire che proprio in questo momento ci sono tre persone che dagli Stati uniti leggono il mio blog mi emoziona, mi stimola e di più mi incuriosisce...
Chi è che dall'altra parte del mondo si ferma e ci regala un po' del suo prezioso tempo per leggere le nostre Pennellate di famiglia?
Forse qualcuno che sul blog si è imbattuto per caso o forse invece qualcuno che si diverte a seguire le nostre vicende... Chissà....

Niente orsi per te

Me lo dici spesso, me lo ripeti più volte al giorno e me lo dimostri ogni volta che ne hai l'occasione. 
Non ti piacciono gli orsi.
Lo so, l'ho capito, messaggio ricevuto.
Ero certa che non ti sarebbero piaciuti.
Non poteva che essere così... era scontato!
Ma le cose con gli orsi che già hai non le possiamo buttare via Alice, quindi almeno su quelle abbi pazienza... io prometto che non te ne comprerò di nuove... siiihg!

Dicembre di famiglia

Stamattina appena sveglia papà ed io ti abbiamo detto che ad anno nuovo andremo in vacanza ad aspettare la befana in montagna insieme alla tua amichetta "Monti"...  
Hai sussurrato "Montiii" con tante "i" e con l'aria leggermente emozionata e sognante e poi ti sei messa a piangnucolare perché volevi partire subito!
Le vacanze sulla neve con un'amichetta ecco che il mio sogno di bambina si realizza con te Alice! 
Ti abbiamo spiegato che manca più di un mese e che in mezzo ci sono un sacco di cose da fare e di belle avventure da vivere!
Prima dobbiamo finire di scrivere e spedire la lettera a babbo Natale, fare l'albero di Natale e preparare il nostro splendido villaggio sempre più ricco e complicato. Poi dobbiamo aspettare che papà torni dal suo viaggio di lavoro e nei giorni in cui resteremo da sole noi femmine di famiglia pelose, spelate e ex pelate, dobbiamo organizzare tante cose divertenti, poi dopo aver preparato le valigie per il mare andremo a stenderci sulle bianche spiagge dei Caraibi e a tuffarci in rigeneranti bagni pre-natalizi. Un volta a casa giusto il tempo di riprenderci dal fuso orario e poi dopo aver salutato le maestre ed i ci lagni di scuola, la sera della vigilia andremo ad aspettare babbo Natale dai nonni di Ravenna. Il giorno di Natale invece lo passeremo come ogni anno a casa nostra, solo noi quattro con "l'abito comodo" e le ciabattone calde nei piedi e a Santo Stefano andremo dai nonni di Vicenza per festeggiare anche con loro.
Una volta finiti i festeggiamenti natalizi attenderemo la fine dell'anno con una famiglia di amici che arriveranno a trovarci da lontano e mentre loro saranno qui, noi tre faremo anche una "gita" dai bravi dottori della mamma che leggeranno tutti gli esami fatti in queste settimane per chiudere la fase "dei tagliandi". Dopo aver festeggiato la fine dell'anno, ancora pochi giorni e poi... ecco che andremo in montagna con Monti Elisabetta, Marco e suo fratello Leo!
Come vedi Alice prima della neve abbiamo un intenso, divertente, allegro e ricco  programma da seguire e di sicuro non corriamo il rischio di annoiarci...

mercoledì 26 novembre 2014

Riflessioni di un pomeriggio piovoso...

Ci sono cose nelle quali vorrei poter tornare indietro nel tempo e cancellare gli errori fatti ed altre in cui al contrario vorrei andare avanti per vedere come va a finire... 
Ma non è possibile fare nessuna delle due cose Alice e bisogna vivere il presente cercando di imparare dal passato per migliorare il futuro.

Siamo alla frutta...

Ok, è ufficiale non sono più io. 
Forse sono posseduta o forse durante la notte un mio clone mi ha sostituita (anche lui però ha la tosse).
Alcuni indizi però tradiscono la differenza fra la me di prima e la me di adesso.
Ora indosso gli occhiali senza che nessuno debba ricordarmelo e addirittura pulisco le lenti, ma non è tutto, pulisco anche li schermo di pc, computer e tablet...
È come se non bastasse, ho iniziato la dieta e non tocco più dolci e carboidrati ad esclusione della colazione... E oggi pomeriggio per soddisfare la voglia di merenda ho... addentato una mela???
È proprio il caso di dirlo, siamo alla frutta!

Parola d'ordine: divertimento!

Nonostante io in previsione del Natale mi sia premunita comprando rotoli di carta da pacchi soprattutto con le principesse ma anche con le fatine, con i personaggi di Topolino e con quelli di Winnie the Pooh, oggi ho realizzato che per incartare i tuoi grandi pacchi Alice, un rotolo basta a mala pena. La domanda successiva è dove andremo noi una volta che in casa entreranno questi enormi giocattoli... ma a questa preferisco non rispondere, per ora mi limito a valutare l'acquisto di altra carta che sarà rigorosamente con qualche simpatico e buffo personaggio, perché a casa nostra quest'anno la carta seria è abolita!
Parola d'ordine: divertimento!

Il mondo intorno a me!

E poi ti svegli e cerchi di scrivere un biglietto e ti accorgi che... vedi malissimo.
L'immagine ti appare sfocata e traballa.
Allora pensi che sia solo in problema di luce e di riflessi e per pura curiosità prendi gli occhiali che giacciono sul fondo della borsa da mesi... sicura che non faranno la differenza... Li indossi e scopri che proprio lì accanto a te c'è un mondo che non vedevi da tempo!!! 
Ok sono diventata ufficialmente miope... Effetti della mia seconda giovinezza...

martedì 25 novembre 2014

Il tuo calendario dell'avvento

Doveva essere un semplice calendario dell'avvento, di panno, quasi banale. Sono partita dai numeri, poi come si dice, l'appetito vien mangiando e un po' alla volta si sono aggiunti un sacco di dettagli  e tanti campanelli, non bastavano mai, allegri e colorati e alla fine ne ho contato e attaccati più  di 150!
Prima di cominciare avevo pensato a una finestra, poi a un albero... e dal più classico degli alberi di Natale ho deciso di far spuntare un folletto, simpatico e perfetto come aiutante del babbo Natale che si affaccia dall'altro lato.
E così poco a poco il nostro, anzi il tuo calendario dell'avvento Alice, ha preso forma.
Ci sono volute molte ore, tanta pazienza e altrettanta fantasia ma ora che lo vedo appeso e finalmente finito posso dire che è venuto anche meglio di come lo avevo immaginato.
Mi piace pensare che questo calendario che voglio regalarti per il tuo quinto Natale Alice, sia un conto alla rovescia non solo fino a Natale ma per tutto ciò che desideri e mi auguro che il tuo futuro sia proprio come questo grande albero: allegro, colorato, divertente, ricco e pieno di belle sorprese!

lunedì 24 novembre 2014

Un giorno a Ravenna

Un altro giorno strano, diverso dalla nostra routine che ormai quasi stento a ricordare.
Un giorno a Ravenna, con i nonni e Linda, soprattutto con Linda.
Un giorno piacevole ma anche faticoso e a tratti più lento.
Oggi Alice la tua scuola era chiusa e noi mente papà lavorava siamo state a Ravenna. 
Sto cercando di darti la possibilità di vivere un po' di più i nonni nella speranza di riuscire a darti dei bei ricordi di loro e sto cercando di dare anche a me la possibilitá di viverli al meglio.
Però certe volte quando dobbiamo schivare le battute stupide e fuori luogo del nonno restare calmi non è affatto facile e ogni dieci volte che ci riesco l'undicesima scoppio.
Oggi ci sono riuscita...

domenica 23 novembre 2014

Che bella domenica!

Una splendida domenica, passata in gran parte a casa, finalmente tranquilli, senza troppe cose da dover fare, senza la necessità di dover correre di qua e di là, senza appuntamenti, orari, scadenze... Una domenica in cui andare in bagno non è stato un lusso ma una piacevole opportunità, una domenica in cui cucinare non è stato un dovere frettoloso ma un piacere rilassante, una domenica fatta di giochi, di davno, di tappeto, di bagno caldo.
Una splendida domenica di Famiglia, con la F maiuscola perché è stata una domenica maiuscola!

Finalmente in riserva!!!

Ci si o voluti quattro lunghissimi anni ma finalmente stasera dopo una lunga giornata in cui ti ho volutamente manifestato il mio disappunto per i tuoi capricci di ieri ecco che tu ti sei avvicinata e con aria implorante mi hai chiesto "mamma mi fai cabbuante?"
"Siiii!" Se per carburante tu Alice intendi una dose super di bacini sarò lieta di farti il pieno, sperando che ti duri un po' meno di quattro anni!
Anche a me sono mancate le coccole e le effusioni e sono contenta di aver fatto la pace!

sabato 22 novembre 2014

Troppi capricci in una sera!

Troppi capricci arrivati in fondo a una giornata intensa e lunghissima in cui ogni ora è stata riempita di eventi fino quasi a scoppiare, in cui in ogni momento della giornata avevamo cose da fare, in cui c'era di tutto di più e l'unica cosa che mancava probabilmente era solo il tempo di fare tutto!
Il pranzo dai nonni ha preceduto di poco il pomeriggio ricco di appuntamenti tutti per te: prima il racconto musicale dello gnomo Mirtillo e poi la mostra Odorosa. Un pomeriggio al museo d'arte per stimolare ancora di più la tua curiosità e nutrire la tua anima ricettiva.
Poi il rientro a casa in treno tu ed io perché papà non c'era e finalmente la tanto attesa pizza a casa di Giulia, solo mamme e bambini.
La tua stanchezza però ha preso il sopravvento e i tuoi capricci sono cominciati poco dopo il nostro arrivo costringendoci a tornar,e a casa poco dopo aver finito di mangiare...
Uffa, speravo proprio di godermela questa serata!

Momento di malinconia...

I saluti, le partenze e le stazioni mi mettono tristezza.
Essere qui a Ravenna ad aspettare da sole tu ed io un treno che ci riporterà a casa un po' mi immalinconisce e un po' mi dà sollievo perché voglio tornare a casa e di questa città non mi manca nulla anzi, sono contenta di non vivere più qui. 
Ma vorrei essere già in viaggio verso casa, anzi vorrei già essere arrivata.
Invece sono qui seduta su una fredda panchina di metallo di fronte al binario due ad attendere il nostro treno. Tu piagnucoli perché vorresti papà. 
La nebbia incupisce ancora di più questi attimi.
Ecco il  sibilo del treno che arriva... Fra poco so che tutto mi sembrerà meno cupo!

Don't give up

E poi ci sono mesi, settimane, giorni come questi in cui le emozioni, belle e brutte si susseguono una dopo l'altra a volte senza nemmeno lasciarti il tempo di riprendere fiato.
E tu arrivi in fondo stremato, senza la forza per tenere gli occhi aperti ma senza nemmeno quella per poterli chiudere.
E allora ti fermi guardi indietro e ti accorgi di quante cose hai passato, di quanti eventi hai attraversato e li rivedi come al rallentatore, flash emozionali che si accendono davanti  ai tuoi occhi e dentro al tuo cuore e ti attraversano come una scarica elettrica.
Non sai nemmeno come hai potuto resistere a tante cose intense così ravvicinate, ma se ora sei qui vuol dire che ce l'hai fatta e che hai seguito quella voce che ha spaccato il silenzio e alla fine della notte più buia ti ha detto "don't give up" allungandoti una mano.
E quella mano è ancora lì che stringe la tua... 

venerdì 21 novembre 2014

Niente e nessuno

Era sicuramente il post più importante di tutto l'anno.
Quello che per undici mesi hai aspettato con ansia di scrivere, quello che gli amici, nuovi e vecchi e soprattutto veri, per undici mesi hanno aspettato con le dita incrociate di leggere.
E quando finalmente lo scrivi e arriva il momento di pubblicarlo sai benissimo che in tanti vicini e lontani troveranno il modo e sentiranno la voglia, il bisogno, la necessità e il desiderio irrefrenabile di condividere con te questo fondamentale momento, con una telefonata, con un abbraccio, con un messaggio o anche con un semplice ma non banale "mi piace".
E non ti sbagliavi, a poche ore dalla pubblicazione i riscontri sono tanti e scaldano il cuore e rendono ancora più bella una giornata che già di per sé lo è. 
E poi ci sono le assenze, alcune comprensibili altre proprio non giustificabili tantomeno recuperabili, ma non mi curo di loro guardo e passo poi con un sorriso mi scrollo la sabbia dalle scarpe e finalmente sprofondo sul divano e sento che non mi manca più niente e nessuno.
Niente e nessuno!


giovedì 20 novembre 2014

Recensione di uno spettacolo

L'isola dei pirati dei "playmo" solo per noi stasera sul nostro tappeto si è magicamente trasformata in uno splendido teatro all'aperto dove re, regine e principesse insieme a magici unicorni rosa e a leggiadre fatine, hanno messo in scena lo spettacolo "La festa di compleanno".
Ha assistito alla bella rappresentazione un pubblico numerosissimo formato da molte famiglie con bambini a volte anche piccoli. Gli attenti spettatori seduti nel parco di fronte al palcoscenico, circondati dalla rigogliosa natura e coccolati dal giovane ragazzo che girava fra le persone portando bibite fresche hanno potuto godere di una serata dall'atmosfera magica.
Come in ogni grande evento che si rispetti, dietro le quinte era presente anche un medico per affrontare eventuali emergenze o malesseri dovuti al sovraffollamento, ma tutto è andato bene e nonostante la presenza anche di donne in avanzato stato di gravidanza non c'è stato bisogno dell'intervento del medico che ha visto lo spettacolo senza dover intervenire in emergenze.
Visto che l'opera era piuttosto lunga è stata suddivisa in due atti e durante l'intervallo i partecipanti hanno potuto sgranchirsi le gambe in attesa del secondo tempo che ha visto inaspettato protagonista un topolino che forse spaventato dalle luci, dai suoni e dai numerosi effetti speciali, si è presentato sul palcoscenico in mezzo agli attori stupiti ma per niente spaventati dalla sua presenza in scena.
Mentre si stanno valutando eventuali altre date della rappresentazione l'autore sta pensando di modificare il copione e di inserire anche il topolino fra i personaggi della brillante commedia!
In ogni caso la serata di ieri édtato un grande successo!
Grazie alla fantasia e ai playmobil tutto può succedere....


Trecosebelle nella notte...

Questa notte mi sono svegliata e nel tempo in cui non sono riuscita a riaddormentarmi ho pensato al gioco "trecosebelledioggi" che ormai è finito ma che mi ha fatto venire voglia di riflettere sulle cose belle che ho.
Ho il prezioso privilegio della vita, che non è mai scontato per nessuno anche se troppo spesso travolti dalla vita stessa c'è ne dimentichiamo.
Ho l'incredibile privilegio di aver provato l'emozione di essere chiamata "mamma" e di poter veder crescere ogni giorno una bimba meravigliosa.
Ho il rassicurante privilegio di aver provato cosa significa amare e soprattutto sentirsi amati, di potermi addormentare sulla spalla di qualcuno e di sapere che non sono sola ad affrontare il percorso che la vita mi ha messo davanti.
Ecco Alice in questa notte io ho la consapevolezza di quanto sono fortunata e per tutte queste cose mi sento di dire grazie.
E ora che la tosse di papà gli ha dato tregua riportando lui e la sua spalle qui al mio fianco posso anche provare a riaddormentarmi abbracciata a lui che è parte fondamentale della mia felicità.
Queste non sono le "trecosebelledioggi", sono molto di più...