sabato 31 dicembre 2011

Pensiero finale

Un solo pensiero in questi ultimi minuti del 2011, un solo grande rimpianto: quello di non poter rivivere ogni attimo di questo intenso e meraviglioso anno.
Prima guardavo alcune delle molte foto fatte, scorrevo le immagini e davanti ai miei occhi mentre rivedevo quelle scene fissate sulla carta, rivivevo le emozioni e i sentimenti di quegli scorci di vita vissuta. Il tempo in questo anno insieme a te e papà è volato via troppo in fretta, ma ha lasciato un solco indelebile nel mio cuore e nella mia anima.
Credo che questo resterà per sempre uno degli anni più belli della mia vita. Grazie 2011!

Attimi di fine anno

Ci siamo, questo anno, praticamente interamente dedicato a te, sta proprio finendo, queste sono le ultime ore e poi entreremo nel 2012. Noi siamo di partenza, domani a quest’ora saremo a Siviglia. Dopo qualche giorno di forzata clausura alternata, ci vuole proprio un po’ di aria nuova. Certo gli attimi pre-partenza non sono mai dei più facili: tante cose da organizzare,da preparare e da pensare, ma poi, come sempre, andrà tutto bene e a te non mancherà niente. E mentre noi prepariamo le valige e valutiamo cosa mettere dentro, tu ignara di tutto, del viaggio, dell’imminente fine anno e anche dell’arrivo del tanto temuto 2012, ti aggiri sorridente in mezzo al caos più totale… beata innocenza!

venerdì 30 dicembre 2011

... e fu antibiotico!

Da ieri sera purtroppo siamo passati all’antibiotico. La tua laringite è peggiorata e dopo una notte causata dai tuoi pianti inconsolabili ogni volta che deglutivi, stamattina siamo ritornati dalla pediatra che ci ha prescritto, un altro mix di roba omeopatica da affiancare alla medicina classica. Tuo padre è sconvolto dalla quantità di “roba” che devi ingerire, la guardava allibito e continuava a ripetermi che pensava che solo un malato terminale avesse così tante medicine da prendere. Ho tentato di spiegargli che la medicina omeopatica è così, ma mi sembra piuttosto scettico. Mi ha fatta ridere con al sua descrizione ironica, diceva: non pensavo che l’omeopatia fosse così contorta… se hai la tosse in “la maggiore” devi prendere i granuli più uno sciroppo all’estratto di lumaca, ma attento perché se invece si tratta di tosse in “si bemolle”, allora devi cambiare granuli e naturalmente sciroppo e aggiungere anche delle fiale mescolate con dei globuli, questo d lunedì a venerdì, poi il sabato e la domenica si cambia tutto…. Come dargli torto,l’omeopatia è complicata,ma io continuo a dire che se funziona perché non provare! In fondo con te siamo riusciti a superare i 14 mesi senza mai prendere un antibiotico, mi sembra un ottimo risultato.

giovedì 29 dicembre 2011

Decisamente formica!!!

Tua madre Alice, se dovesse paragonarsi ad un insetto, probabilmente sarebbe una formica. Come la formica io accumulo e non butto via niente, perchè tutto puó servire... Scatole vuote, buste di carta, vasetti di vetro, biancheria inutile e inutilizzata, calzini anche se spaiati... Ho ereditato questa caratteristica da mia madre che è decisamente peggio di me in questo. Come che problema c'è Alice? Il problema c'è, eccome! Si chiama spazio! Forse le nostre nonne si potevano permettere di conservare tutto, sia perchè avevano poco, sia perchè avevano case grandi. Ma oggi è tutto il contrario: viviamo in case piccole e stracolme di roba, soprattutto se dentro ci abito io!
Per fortuna tuo padre é il mio esatto opposto: poca roba e se non serve, in men che non si dica è nella spazzatura.
Perchè ti racconto tutto questo?
Perchè in questi giorni come ti ho detto, tuo padre ha deciso di riorganizzare casa: è partito dalla cucina per allargarsi pericolosamente alle altre stanze e mentre lui apre mobili e butta io mi limito a guardare, ripiegare e... richiudere tutto dove era... Come perchè Alice! Te l'ho detto all'inizio di questo discorso, perchè io sono decisamente formica! E spero tanto che tu sia uguale a tuo padre perchè se no rimarremo sommersi dalle cose!

Dov'è mia figlia?


Dov’è finita quella bambina che mangiava tutto e in meno di dieci minuti, che spalancava la bocca come un alligatore affamato, che ha imparato a dire “voglio-voglio-voglio” prima ancora di dire mamma? Dov’è quella bimba che mangiava tutto senza mai dire no, che era sempre pronta ad assaggiare le nuove pietanze, che assaporava i cibi con gusto e immenso piacere?
Non so dove sia ma so che ora mi ritrovo con una figlia che non apre la bocca e chiude i denti, che gira la faccia dall’altra parte e che sputa tutto ciò che per puro caso riesce ad entrare nella sua bocca… Rivoglio la mia Alice!!!

Altro che giochi... elettrodomestici!

Mi domando perché ti abbiamo regalato tanti giocattoli, dato che la tua passione è tentare la scalata alla lavastoviglie e archiviare i tuoi giochi dentro la lavatrice… Altro che cicciobello che cammina e gattona, mattoncini da impilare, passeggini da spingere, carrello della spesa, casa de los descubrimientos e zoo con animali parlanti… Tutto inutile, abbiamo decisamente sbagliato, invece che andare al Toys Center a scegliere i tuoi regali, guardandoti ora capisco che avremmo fatto meglio ad andare da Marco Polo e comprarti una meravigliosa lavasciuga ed una lavastoviglie per dodici coperti…

Separati... fuori casa


Tu sei ammalata: febbre,laringite, raffreddore… e chi più ne ha più ne metta!
In previsione dell’imminente partenza per le vacanze, in questi giorni abbiamo deciso di tenerti in casa, anche oggi che in realtà la febbre non c’è mai stata.
Questo fa sì che tuo padre ed io ci troviamo di fronte ad una nuova situazione, le uscite alternate: quando lui esce io resto a casa con te e viceversa, per esempio, lui va in piscina e quando torna io vado a far la spesa. Per noi che siamo abituati a condividere quasi tutto il tempo libero, è piuttosto strano ritrovarci a far le cose da soli… è inconsueto e un po’ triste, ma purtroppo non ci sono alternative.

Raptus del casalingo


Cosa c'è di peggio di tuo padre che colto dal raptus del casalingo vuole riorganizzare il piano cottura, i pensili della cucina... e i cassetti???? E non mi venire a dire Alice, cose del tipo “per fortuna che ti aiuta”… perché non si tratta assolutamente di aiuto. Fra la sua riorganizzazione e la mia praticità c’è un abisso incolmabile. Ora tutto ciò che prima era comodamente a portata di mano è perfettamente organizzato,nascosto, chiuso e archiviato nei cassetti e dentro i pensili ed io passo più tempo ad aprire e richiudere mobili che a cucinare… Il tutto sempre con te alle calcagna, spesso con le mani sporche di cibo, unte e infarinate… Senza contare che oltre ad aprire e chiudere i mobili, ogni volta devo mettere anche il gancio di sicurezza per te…
Ma com’è comodo! Chissà come ho fatto a non pensarci prima… Vuoi mettere “la scomodità” di avere un cestino con le posate subito lì senza dover fare altro se non allungare una mano? No, decisamente meglio ora che per prendere un banale cucchiaino devi aprire non uno, ma due cassetti, naturalmente non prima di aver sbloccato la sicura anti-bambino…
Però ora abbiamo un fantastico piano d’appoggio ordinatissimo, come credo non sia mai stato prima…. Che dire: grazie papà? (il punto interrogativo non è un errore…).

mercoledì 28 dicembre 2011

Baci che lasciano il segno


La prima volta che hai buttato un bacetto mi hai commossa, quando poi a distanza di tempo, me lo hai dato, appoggiando le tue morbide labbra alla mia guancia, mi hai stupita e quando qualche giorno fa all’improvviso, hai volutamente smesso di elargire i tuoi baci, mi hai rattristata, ma conoscendo un po’ come sono fatti i bambini, sinceramente me lo aspettavo.
Quando oggi in un improvviso slancio di affetto hai deciso di darmi un bacino, ne sono stata felice, poi ho sentito sulla mia faccia la tua bocca appiccicosa e subito dopo mi è arrivato anche l’inconfondibile odore di fragola del tuo sciroppo…
Certo che un bacio appiccicoso al sapore di fragola lascia davvero il segno…