martedì 30 giugno 2015

Breve vacanza - una sorpresa per te!

Finalmente una doccia da grandi, senza pianti, senza litigate, senza "mamma metti l'acqua più piano!"  gridato a gran voce, senza ricatti e senza promesse. Tu che semplicemente vai sotto la doccia e io che mi giro e ti ritrovo con la faccia sotto e gli occhi chiusi, come se lo avessi sempre fatto...
Non potevamo non premiare un momento di crescita tanto atteso e sperato.
E come premiarlo stando qui se non portandoti proprio a Gardaland?
E così, un po' per curiosità, un po' per vederti ancora più felice di quello che già sei, e un po' perché una sorpresa bisognava pur fartela, eccoci cenare a Gardaland davanti al balletto dei pirati e delle piratesse. E mentre io ancora mi devo riprendere dal giro in "aereo" che sarà anche per bambini ma che mi ha fatto sudare come una sauna sotto il sole, tu canticchi "il sogno di un bambino è andare a Gardaland" e papà? Chissà cosa pensa davvero papà che gira e rigira si ritrova sempre in un parco in mezzo a colorate mascotte che fanno venire caldo solo a vederle...

Breve vacanze - Che splendida giornata!

Un posto dove avrei sempre voluto tornare, un posto dove vi avrei sempre voluto portare, un posto che mi è sempre piaciuto e che con voi è ancora più bello, un lago termale dove mentre l'acqua calda ti accarezza la pelle i piccoli sassi tondi ti massaggiano i piedi, tu che felice mi chiedi "mamma facciamo un'altra piscinata?" e io che non cerco e non trovo nessun motivo per dirti di no...
E poi dopo pranzo vi guardo mentre all'ombra di un cedro tu dormi e papà ti "accucchiaia" e mentre guardo il suo tenero abbraccio che ti protegge vi osservo e noto quanto sei grande, quanto il tuo corpo vicino al suo non sia più così piccino e poi guardo i vostri lineamenti incredibilmente simili.
Oggi in questo angolo di mondo con voi al mio fianco ho trovato il mio paradiso e sento di avere tutto ciò di cui ho bisogno per stare bene.
Una vacanza breve, ma intensa!

lunedì 29 giugno 2015

Breve vacanza - Piacevoli scoperte

E poi in un lunedì qualunque ti svegli presto e mentre prepari le ultime cose per il viaggio ti ritrovi a girare per casa con in testa uno strano cappello di qualche anno fa che però ti sta ancora bene, saranno forse gli splendidi capelli lisci che non hai avuto il coraggio di lavare...
E poi ti ritrovi alla guida di una macchina che non è la tua ma che passato il primo impatto e superate la fase di "ambientamento" ti fa sentire tremendamente fashion e forse il capello continua a contribuire in questo tuo stato d'animo...
E poi dopo una mattina dai nonni finalmente parti e in un paio d'ore eccoti al lago di fronte ad un panorama elegante e romantico e poco dopo sei lì a cenare prima di fronte all'Arena di Verona e poi a vedere e ascoltare un concerto in uno scenario perfetto.
E quasi per caso mentre ti lasci andare alla musica ti scopri leggera e felice, come non ricordavi di essere da tempo...

Breve vacanza - Come mi vedi tu

In questi anni di racconti di te, di me, di noi, ho sempre scritto come ti vedo io e stasera mentre passeggiavamo a Verona, dopo aver visto la casa di Giulietta in attesa di entrare all'Arena ho scoperto come invece mi vedi tu.
Eravamo in un negozio quando la commessa ti ha fatto i complimenti per la tua bella gonna e tu un po' vergognosa e molto orgogliosa, hai subito detto che te l'avevo fatta io e poi ti sei affrettata a dire "la mia mamma sa fare quasi tutto...".
Curiosa di sapere cosa si cela dentro a quel "quasi", sorrido mentre penso che ai tuoi occhi devo sembrare davvero un po' magica quando ti costruisco le cose, quando ti cucio i vestiti e creo casette di panno per i tuoi pupazzi, quando preparo i biscotti e le torte e quando invento piccole grandi sorprese e nuovi giochi.
E per un po' mi godo quella luce fiera che ho visto nei tuoi occhi e quel "la mia mamma sa fare quasi tutto"... E penso che forse un po' me lo sono anche meritata!

domenica 28 giugno 2015

Arrivi e partenze...

Con l'arrivo di Leo, del "tuo" Leo, l'estate ha ufficialmente inizio e mente felici ci abbracciamo sotto l'ombrellone, pregustando i bei momenti che trascorreremo insieme, ci ritroviamo a salutare con un po' di tristezza, Viola che invece è giunta alla fine di questa prima tranche di vacanze. 
La certezza di rivederci fra poche settimane rende i saluti meno tristi e i vostri abbracci stretti stretti, con i vestiti uguali che si fondono in uno solo scaldano il cuore come il sole d'estate.
Ciao Viola, ci vediamo presto, ci mancherai, ci mancherete, tu, la cucciola Giada che ti piace tanto, mamma Angela che ti ha regalato il balsamo per capelli che "non fa per niente male" e papà Maurizio che vi fa sempre divertire.

Amo la tua vocina di bimba

Amo la tua vocina di bimba, dolce, vivace, tenera, buffa, divertente.
Amo la tua vocina che si insinua fra i miei capelli e arriva alle orecchie e come il suono dei campanelli mette allegria.
Amo la tua vocina che non si ferma mai ma che sa sempre come farmi sorridere.
Amo la tua vocina che al telefono è davvero irresistibile e allora ti terrei lì a parlare di tutto solo per il gusto di sentirti parlare ma quando tu dici "ciao" sei già lontana e hai già finito di chiacchierare... 

sabato 27 giugno 2015

Piccole manie uguali alle mie

E poi capita che mente insieme stendiamo i panni io mi accorgo che le tue piccole manie sono un po' uguali alle mie, a quelle che avevo e nel tempo ho combattuto e superato e ti scopro a scegliere nel cestino delle mollette quelle che ti piacciono di più, quelle uguali fra loro, quelle che stanno meglio con il colore dei vestiti... E mentre sorrido con grande naturalezza mi scopro a dirti che non importa, che le mollette basta che non siano rotte, che vanno bene anche se sono diverse, di forma, modello, colore, dimensione e allora capisco che sì, io le ho davvero superate, ora tocca a te capire che non è importante avere tutto sotto controllo.

Uno strano sabato

In questo ultimo sabato di giugno l'assenza di papà a cui nel fine settimana per fortuna non siamo per niente abituate, si sente e si nota e ci rende entrambe un pochino malinconiche.
Il mare e i giochi in spiaggia con Viola occupano il tuo tempo mentre io cerco di rilassarmi all'ombra.
A casa il riso colorato nella nuova versione "ai cereali" ci aspetta e stasera abbiamo pensato a una cena perfetta per papà che tornerà un po' stanco e con tanta voglia di stare con noi, e noi con lui...

venerdì 26 giugno 2015

VenerdÌ sera

Alla fine di un venerdì che precede un fine settimana insolito che ci vedrà come uniche protagoniste delle nostre giornate mentre papà dovrà lavorare, abbiamo cenato in uno dei miei e dei tuoi ristoranti preferiti, tu, papà, io e quattro donne spagnole di varie età. 
Ho mangiato pomodori dei quali non conoscevo l'esistenza e chiacchierato in spagnolo, senza la naturalezza di un tempo ma con la stessa voglia di comunicare in una lingua che amo profondamente.
E in una tavola dove te generazioni di donne spagnole la facevano da padrone papà era l'unico e incontrastato uomo mentre tu come sempre l'unica è la sola mattatrice del gruppo.
Amo le sere d'estate, le donne spagnole, i pomodori, le cene al ristorante e la vita.

giovedì 25 giugno 2015

In pezzi come il vetro

Una piccola aiutante che freme all'idea di potermi essere utile.
Un bicchiere che cade a terra e con un bel frastuono va in pezzi.
I nostri sguardi che si incrociano su quel bicchiere rotto sul pavimento.
La tua paura di aver fatto un bel danno.
La mia paura che tu ti sia fatta male.
Pochi secondi e poi scoppi a piangere..
Allora mi avvicino a te, mi accuccio, ti tranquillizzo, ti accarezzo e ti asciugo le lacrime.
Ti spiego che può capitare e ti racconto che è successo tante volte anche a me e che non è poi così male rompere i bicchieri, così quando ne sono rimasti pochi ne possiamo ricomprare di nuovi e magari andiamo anche a sceglierli insieme, tutti belli colorati, come piacciono a te!
Tu mi sorridi e poi resti a guardarmi mentre raccolgo i vetri.
E mentre ti guardo penso che sei più fragile del vetro e basta niente per spaventarti.



Sveglia con la sveglia

Da quando qualche giorno fa ti abbiamo regalato la sveglia "fatata" tu fremi dalla voglia di essere svegliata non dalla fine naturale del sonno, nemmeno dai miei bacetti, ma dal fastidioso e temuto "beep beep" di una sveglia.
Ogni giorno i vieni incontro con la sveglia fra le mani e mi chiedi perplessa: "ma questa sveglia non suona mai?"
Oggi pomeriggio però abbiamo l'occasione di farla suonare...
In spiaggia ci sarà una tombola con ricchi premi e poi l'immancabile baby dance e anche in considerazione del fatto che ieri abbiamo saltato il mare e domani faremo altrettanto, ho pensato di farti dormire meno e di puntare la sveglia in modo da essere in spiaggia già alle 4 di pomeriggio.
Tu dormirai un po' meno e ti divertirai molto di più e poi proverai l'ebrezza di essere svegliati dalla sveglia, come "i grandi".
E chissà che questo non significhi anche che stasera sarai più stanca e ti addormenterai un po' più facilmente lasciando anche a me e papà la possibilità di vedere un film senza addormentarci dopo i primi tre minuti di visione...
E poi forse domattina non arriverai subito alle prime luci dell'alba in camera nostra con tutti i pupini stretti fra le braccia... 
Intanto io approfitto di questa breve tregua pomeridiana per mettermi a cucinare...


Varicella che fine hai fatto?

Dopo aver zigzagato pericolosamente fra la varicella ecco che al ventunesimo giorno dall'ultimo contatto a rischio sembrerebbe che anche questa volta tu l'abbia scampata.
Io ad essere sincera non ne sono così contenta e al contrario sono sempre stata orientata verso un "varicella party"... 
Questo significa continuare ad avere un grosso punto interrogativo su ogni vacanza che vorremmo fare... e la varicella dispettosa continuerà a farci tremare prima di ogni viaggio e di ogni evento importante...

Giocando con le dita

Subito appena nata muovevi le tue mini dita come se stessi contando dei soldi: sfregavi il polpastrello del pollice sulle altre dita, facendolo roteare.
Poi un giorno improvvisamente hai smesso di farlo.
Nelle ultime settimane ho notato che fai un nuovo "gioco": con la mano stesa muovi le quattro dita come se fossero le gambe di un nuotatore, mantenendole dritte, stese e unite.
Ti ho chiesto più volte perché lo fai ma quando te lo faccio notare tu smetti e dopo un po' appena ti dimentichi ricominci a giocare con le dita...

Doppio bleah!

I riti di famiglia sono piccoli pezzi di vita che si ripetono arricchendo la nostra routine quotidiana.
E allora succede che di fronte a qualcosa che fa schifo o che non ci piace l'esclamazione tipo diventi "doppio bleah!" ovviamente pronunciata con l'espressione schifata.
Tutto è nato dopo aver visto una puntata di un nuovo cartone animato "little charmers" che quest'anno è entrato a far parte di quelli che sono i tuoi programmi televisivi preferiti e tu - quanto pare hai sentito uno dei protagonisti dire "baciare un ranocchio doppio bleah!" e il "doppio bleah!" ci è piaciuto!
Ora per completare il quadro dobbiamo solo trovare la giusta esclamazione per indicare qualcosa che ci piace proprio tanto...

Marionette di carta

Un libro con tanti animali sagomati da colorare e poi ritagliare, dei pennarelli, i bastoncini di legno del sushiko, un rotolo di scotch e un paio di forbici.
Pochi piccoli semplici oggetti ed ecco fatte tante bellissime "marionette" di carta che prendono vita seguendo l'onda della tua fantasia. 
E quando sento la vocina del coccodrillo fatta da te non posso trattenermi dal sorridere...
Stamattina noi abbiamo iniziato così!

Capelli da pecora

"Mamma ma se i capelli "da pecora" che avevi ieri te li ha fatti un'altro parrucchiere allora devi andare sempre da Yuri che è molto più bravo!
Lui sì che è un parrucchiere bravo e poi ha i capelli lunghi... E tre conigli che sono i miei animali preferiti insieme agli ippopotami..."
Ecco Alice sinceramente non capisco il nesso fra bravo parrucchiere e conigli, e poi volevo dirti che non credo che un giorno nel giardino di Yuri potrai accarezzare un cucciolo di ippopotamo e credo che tu debba accontenti di fare le coccole a Ezechiele...
E poi non è bello iniziare la giornata definendo i miei capelli "da pecora"...


mercoledì 24 giugno 2015

Disegnando le stelle

E finalmente dopo tutto un inverno in cui ti sei rammaricata per non riuscire a disegnare le stelle, dopo aver chiesto alla tua amica Laura di farle per te ogni volta che nel tuo disegno ne mancava una, oggi hai imparato a farle da sola.
È bastato farti i disegni passo a passo di come potevi fare e tu con un'inconsueta pazienza ti sei messa lì col foglio che ti avevo fatto io davanti e hai replicato i vari passaggi senza nessun problema e con infinita soddisfazione!
E dopo aver fatto la prima ecco altre stelle variopinte!
Perché oltre ai cuori e le farfalle, anche le stelle nel tuo mondo sono colorate come l'arcobaleno.

Una volta sola non basta

E poi improvvisamente vedi lo specchio che ti rimanda un'immagine di una donna leggermente abbronzata, i capelli biondi e liscissimi che incorniciano il viso e gli occhi azzurri che spiccano in mezzo al volto sorridente. 
Sei tu.
Non sorprenderti se vedi quella luce negli occhi e la felicità sprizzare dallo sguardo.
Ti senti bella.
Non ho detto che lo sei, e non importa, ciò che conta è come ti senti.
Ti guardi e ti piaci.
C'è voluta l'abilità di chi è prima un amico e poi un parrucchiere, e qualche ora dopo sono uscita da quel negozio sentendomi diversa. 
Mi sono scattata almeno dieci fotoni un pomeriggio.
Io che di solito se me ne scatto dieci all'anno sono tante.
E poi sorrido e mi sento felice, felice,felice: perché una volta sola non basta!

Realizzare un sogno

Tante volte avevo immaginato di passeggiare per Ravenna insieme a mia figlia, ho cominciato a farlo quando nemmeno sapevo se nella vita avrei mai avuto la fortuna di averla una figlia. 
E poi oggi è capitato: tu, io in piazza del popolo, fra le vetrine di via Cavour, guardando i negozi di via Diaz... Sono cambiati quasi tutti, non riconosco più la mia città e non conosco più nessuno. Ho passeggiato come un'estrema e quando una turista mi ha chiesto indicazioni su una strada mi sono accorta di non saperla e ho dovuto rispondere: "mi spiace non posso aiutarla, non sono di qui".
E con te oggi ho fatto anche io la turista nella città che mi ha vista bambina come te Alice...

Un pensiero vola lontano

Non c'è una sola giornata che io non pensi a quella famiglia nemmeno troppo lontana da noi è che io non mi fermi a riflettere sulla loro assurda sofferenza.
Non passa giorno che non pensi a quella bimba diventata un angelo troppo presto per riuscire a capirlo e a rassegnarsi a un evento impensabile e assolutamente ingiusto, e rivedo quel papà disperato, ricordo quella mamma devastata dal dolore e nonostante tutto forte.
Posso soltanto immaginare l'incubo che stanno vivendo e io che non so cosa significhi pregare mi ritrovo così improvvisamente a farlo per tutti loro.
E un pensiero vola lontano...

martedì 23 giugno 2015

Solo grazie!

In una sera qualunque tu non riesci ad addormentarti
Ti giri e ti rigiri fra le lenzuola.
Sei agitata e mi dici anche che hai un po' di malinconia.
Hai paura del buio che però in realtà non c'è perché in bagno abbiamo lasciato la luce accesa.
Papà viene da te a consolarti e vi sento ridere e chiacchierare.
È tardi, dovresti dormire ma non c'è la fai.
Papà scende e viene a chiamarmi.
Mi dice che ti ha promesso che sarei salita a farti un saluto.
Vengo da te e ti accarezzo dolcemente mentre ti sussurro paroline dolci.
Non mi arrabbio mi fai tenerezza cosi indifesa nel tuo bel letto da principessa.
Tu mi stringi forte, abbracci il mio collo e avvicini la mia testa a te e poi mi dici "non ti lassio mai!" con quel tuo modo dolce di dire lascio...
Mi abbandono alla tua stretta senza opporre resistenza e penso che stasera, in questa camera tu mi hai fatta sentire incredibilmente importante!
Grazie!

Un'estate piena di amici

Dopo un week end di inizio mese passato in compagnia di Leo e della sua famiglia, dopo un quasi un mese trascorso piacevolmente al mare con la tua amichetta Viola, la sua sorellina Giada e i suoi genitori ecco che Leo sta per tornare e quando lui andrà via tornerà Viola e arriverà anche Arianna da Roma. Sono felice di sapere che non saremo mai sole sotto l'ombrellone e mentre tu giocherai io potrò rilassarmi e scambiare quattro chiacchiere in compagnia.
Già immagino i caffè e gli aperitivi e le belle giornate che arriveranno... Evviva l'estate!

Racconti dal futuro

Quando oggi mi hai detto che Gaia era il nome di tua figlia, inizialmente ho pensato che ti riferissi a quella che forse un giorno quando sarai grande verrà, ma poi mi hai spiegato che invece stavi parlando di tua figlia finta perché quella vera mi hai confermato che si chiamerà Emily, fino al prossimo nome che sostituirà questo...
Non mi abituerò mai alla certezza con cui mi racconti il tuo futuro Alice...

lunedì 22 giugno 2015

Una giornata strana

Una giornata strana come quella di oggi in cui mi sono ritrovata a fare le stesse cose ma in compagnia di persone diverse, una giornata in cui ho parlato e soprattutto ascoltato, una giornata al mare con la pausa pranzo al ristorante, una giornata finita a casa attorno al tavolo, giocando a Pipolo con la figlia di una vicina di casa che inizialmente era molto intimidita ma che dopo una partita era perfettamente integrata nel gioco e nella famiglia.
E domani si torna alla mia amata normalità!

Teclomando

Il "teclomando" (telecomando) è una delle ultime parole che proprio non riesci a dire bene e così fra un "telocomando" e un "tecolomando" siamo arrivati alla versione definitiva teclomando con la quale riusciamo a cambiare canale e non solo...

Un nome con le Ali

Tu cresci e i vestiti che si accorciano non sono l'unico elemento a farmelo notare in maniera inconfutabile. La sicurezza che ogni giorno acquisisci mi intimorisce e mi rende orgogliosa allo stesso tempo. Impari cose nuove, vuoi fare da sola e accetti "sfide" che fino al giorno prima erano improponibili.
Come quando oggi la ragazza del baby club al mare ti ha chiesto se volevi andare con lei a chiamare gli altri bambini e tu hai detto subito di sì.
E quando poco dopo ti ho vista passare sulla passerella mano nella mano con Iris non credevo ai miei occhi... Poi tu mi hai chiamata e io ho pensato subito "ecco ci siamo, ora vuole tornare qui oppure vuole che vada anche io..." E invece tu volevi solo salutarmi con la manina e ti sei allontanata sorridendo...
Brava Alice, comincia a sfruttare il grande potenziale del tuo nome che non solo ti fa sognare un paese delle meraviglie, ma come ti ho promesso prima che nascessi ti avrebbe fatta volare perché ha le Ali...

domenica 21 giugno 2015

Nuove domande

Nel tuo repertorio canoro si aggiungono nuove canzoni e nuovi cantanti e nel tuo repertorio delle domande che fai mentre ascolti una nuova canzone oltre alle solite "come si chiama?" "È morto?" "Lo abbiamo visto?" se ne aggiungono delle nuove: "ti piace?" e "quanti anni ha?"...
E la lista si allunga...

Fiú

"Fiù", verso da cartone animato che indica un sospiro di sollievo per qualcosa che non si è verificato o per uno scampato pericolo.
"Fiù", se associato al gesto della mano che asciuga il sudore immaginario dalla fronte, rende ancora di più l'idea di ciò che si vuole trasmettere.
"Fiù", una parola speciale che ormai è entrata nel tuo linguaggio quotidiano e mi fa sorridere ogni volta.
"Fiù", per fortuna che ci sei tu con le tue belle trovate Alice!

sabato 20 giugno 2015

Only one night

E finalmente la sera del tuo spettacolo fuori sede è arrivata. 
La tua emozione è tanta e contagiosa e vederti così felice mette allegria!
Ti guardo prima di uscire tu sei bellissima.
I gridolini di gioia iniziano non appena sotto casa vedi la macchina di Laura e ci accompagnano e fanno da colonna sonora lungo il viaggio e quando finalmente arriviamo a destinazione tu non cammini, saltelli mano nella mano della tua amica del cuore e compagna di balli Lauretta.
Mentre vi avvicinate alla piazza vi guardano tutti leggiadre come due farfalline nei vostri tutù turchesi.
Poi arriviamo e qualche minuto di prova precede lo spettacolo.
Voi siete tutte bellissime e tutte assolutamente felici.
Qualche istante prima di cominciare, l'arrivo di Viola porta la tua felicità alle stelle e guardarti così forse è il vero spettacolo di stasera.
Poi comincia il ballo e tu mi stupisci... Tutte mi stupite!
Su quel palcoscenico siete incredibilmente brave.
Non ho parole e gli occhi non mi bastano per vedere tutto.
E mentre estasiata resto a guardarvi nei vostri movimenti, penso che sono proprio contenta di aver scelto il tuo spettacolo rinunciando a Jovanotti, e poi lui fa altri concerti tu per quest'anno hai finito.
"Only one night", come le vere star, quelle che si fanno attendere e desiderare!


La sveglia per te

Il regalo per la fine della scuola giaceva nel mio comodino da settimane.
Tu nemmeno ti ricordavi di avermelo chiesto una volta ma io non solo non me ne ero dimenticata ma da subito mi ero messa alla ricerca della perfetta sveglia per te.
La volevo rosa, possibilmente fatata  o almeno principesca e soprattutto facile da leggere. Mi sarebbe piaciuto un design classico e una linea  non troppo moderna.
Quando l'ho trovata dopo giorni e giorni di ricerche ho saputo subito che era lei. 
L'ho presa e stamattina papà e io te l'abbiamo data.
Ne sei stata felicissima e sei corsa a correre in camera tua per metterla sul comodino dove hai incredibilmente trovato posto.
Ora vorrei spiegarti che l'orologio serve anche a capire quando è il caso di svegliare papà e mamma e quando invece si può ancora pensare a dormire...

Fantasia, nuvole e molto di più!

Sabato mattina, tu ti svegli presto e arrivi subito da noi nel lettone a guardare il mondo attraverso la grande finestra sul letto.
Papà finge di dormire io cerco di riuscirci davvero.
Tu intanto scalci, parli, canti, balli, vi fai il solletico e i grattini e poi improvvisamente mi dici che hai visto un gufo che cade dall'albero e un bimbo con la testa rotta.
Mentre già sento chiaramente che il mal di testa dovuto al risveglio a singhiozzo comincia a imporsi prepotentemente apro gli occhi e ti vedo che col dito stai indicando le nuvole bianchissime che si muovono veloci sopra di noi.
Capisco che è lì che hai visto tutte queste cose e che stai giocando con la fantasia e con il cielo.
E dove io vedo solo nuvole ti sei in grado di costruire storie meravigliose.
Buongiorno!

venerdì 19 giugno 2015

Piccole ballerine crescono

In attesa della "tournée" che domani ti vedrà ballare insieme alle tue amichette in una piazza di un paese qui vicino, oggi hai un'ora di prove "a memoria".
Ti sei preparata e mentre camminavi impettita verso la macchina ti sei preoccupata di informare tutto il vicinato che stavi andando a danza perché domani hai uno spettacolo...

giovedì 18 giugno 2015

Mani che cambiano nel tempo

Me le ricordavo forti, rassicuranti, abili, mai perfette ma sempre laboriose, affusolate, eleganti, spesso segnate dal lavoro.
Le ho riviste improvvisamente esili, magre, ossa ricoperte da una pelle troppo sottile e macchiata dal tempo, fragili, tremanti e stanche.
Le mani della tua nonna Alba, Alice, sono diventate improvvisamente uguali a quelle che appartenevano a mia nonna e scoprirle così diverse dalle mani di mia madre, che mi hanno protetta, coccolata e accarezzata è stato un tuffo al cuore.

mercoledì 17 giugno 2015

Se fa "bzzz" è un'ape!

Tutto ciò che vola e quando si avvicina a te fa "bzzz" per te è inequivocabilmente un'ape. Non ti preoccupi nemmeno di guardare se è a righe gialle e nere, se é piccola come un moscerino o grande come un colibrì.
E così oggi dopo nemmeno mezz'ora che eri a letto ti sei svegliata e disperata hai richiamato la mia attenzione. Quando sono entrata in camera tua ti ho trovata in lacrime e sostenevi che poco prima una pericolosissima ape agguerrita aveva cercato i pungerti. Sono rimasta in camera tua pochi minuti, il tempo di scoprire che il terribile insetto altri non era che una fastidiosissima zanzara...

Qualche cosa di me e di te in un giorno di pioggia

Camminare in mezzo a un temporale protetta solo dall'ombrello trasparente della Peppa ballerina e pensare che ha il suo perché.
Saltare in mezzo alle pozzanghere di fango e cominciare a valutare seriamente l'idea di proporre che diventi un nuovo sport nazionale.
Uscire con i sandali e la minigonna anche se fuori diluvia perché ciò che conta è che siamo in estate (non ancora) e fa un "caldo cane".
Sperare in un pomeriggio di pioggia perché quasi quasi abbiamo voglia di restare abbracciate sul divano o di metterci a preparare i biscotti insieme!

Una tovaglietta che insegna

Dopo che la tovaglietta con i passi di danza si è rovinata ho deciso di comprartene un'altra ma ho pensato di non usarla come tovaglietta ma come decorazione per la tua camera e ieri pomeriggio te l'ho attaccata in camera a mo di quadro.
Quando rientrando da scuola l'hai vista ne sei stata immensamente felice e ti sei subito messa di fronte a studiare i passi di danza per cercare di ripeterli...
Io però non riesco a correggerti Alice!

martedì 16 giugno 2015

Strana anatomia

Tu sei una femmina quindi hai la "Berny" e i maschi invece hanno il "Pisolo". Ultimamente guardando un libro che ti ha regalato la nonna hai anche imparato i veri nomi anatomici ma ogni tanto li inverti pericolosamente...
Per te nel corpo umano ci sono solo due mignoli perché quelli dei piedi evidentemente non contano e come se non bastasse nelle tue mani l'anulare viene misteriosamente prima del medio.
Le guance si possono anche chiamare "masèle" con una sola "L" sola e un'inequivocabile inflessione veneta.
La fossetta sul mento lo sanno tutti che si chiama "boto".
E in bocca? In bocca ci sono dei "coltelli" bianchi universalmente conosciuto col nome di denti che servono a tagliare le cose in bocca.

Quanti anni hai?

E poi c'e il tuo strano modo di fare e le tue strane domande che a volte mi fanno dimenticare quanti anni hai. Come quando parli del tuo fidanzato e del tuo matrimonio che sembra quasi che tu ti debba sposare domani.
E così è anche quando parli di quando diventerai mamma. Come oggi che mi hai detto che non importa se tua figlia Emily nascerà dalla patatina o dalla pancia come hai fatto tu, perché per te va bene lo stesso...

Dieci cose di me e di te

Vivere con una "minidonna" di quasi cinque anni significa anche...
1) Avere le giornate tempestate di "uao " a sottolineare eventi che ai nostri occhi appaiono normali ma che sotto lo sguardo attento di una bambina si trasformano in eventi unici e irripetibili;
2) Cominciare a credere davvero nell'esistenza di Babbo Natale e della "fatina dei dentini" e auto convincersi che principesse si nasce e tu- figlia sicuramente lo è;
3) Rendersi improvvisamente conto che fra tutti i colorii il rosa è effettivamente quello più bello, più fashion, più femminile, più allegro, più divertente, più speciale, più elegante... Più tutto!
4) Scoprirsi a pensare alla festa di compleanno con almeno sei mesi di anticipo ma con un entusiasmo tale da sospettare che il tempo abbia cominciato a scorrere più veloce;
5) Ritrovarsi a cantare "Let it go" come se fosse la cosa più normale del mondo e sentirsi apostrofare dalla piccoletta di casa perché nemmeno questa volta hai azzeccato le parole...;
6) Accorgersi che hai realmente voglia di assaggiare quei gustosissimi dolcetti fatti di sabbia bagnata, acqua salata e conchiglie che lei prepara con cura ogni giorno e che tu ammiri con l'acquolina in bocca; 
7) Intuire che dietro a quel sorrisetto malizioso che spunta sotto quegli occhi allegri c'è sicuramente una fregatura ma non avere nessunissima voglia di scoprirla perché in fondo lasciarsi abbindolare da venti chili di personcina non è poi così male;
8) Aspettare la fine dell'anno scolastico con la stessa ansia di quando eravamo noi ad andare a scuola, ma solo perché non vediamo l'ora di andare al mare insieme alla quattrenne più fashion della Riviera;
9) Stupirsi del fatto che si può sopravvivere anche senza avere nell'armadio almeno una gonna a balze è un vestito frou frou;
10) Rilassarsi sul divano mentre lei dorme godendo pienamente di ogni attimo di silenzio abbracciando almeno una delle sue bambole, con la certezza che quando lei sarà sveglia  il silenzio cesserà e si riempirà di allegria.

Tutto in un giorno...

Il concerto di Jovanotti, la serata musicale con le sigle Rai, il compleanno della piccola Maira e la tua "tourné" nella piazza di Torre Pedrera.
No Alice questi non sono i tuoi e i nostri impegni delle prossime settimane, queste sono tutti gli appuntamenti e le cose che teoricamente dovremmo fare sabato 20 giugno...
Eh già perché ormai sorrido quando scopro che la data in cui c'è qualcosa di interessante da fare è sempre la stessa... 
È così, dopo aver comprato e ovviamente rivenduto i biglietti per il concerto di Jovanotti, dopo aver schivato l'acquisto di quelli per la serata musicale e dopo aver declinato l'invito al compleanno  della piccola Maira, possiamo finalmente concentrarci sul tuo spettacolo all'aperto.
Che le danze abbiano inizio!

lunedì 15 giugno 2015

Un pomeriggio a sorpresa

È proprio vero che a volte le cose non programmate sono anche quelle che vengono meglio!
È stato così oggi per noi che ci eravamo già preparate per andare a fare una bella passeggiata con in previsione una gita alle giostre quando uscendo da casa abbiamo incontrato la tua amica Nina che con la sua mamma stava andando in piscina.
Un saluto, poche parole e l'invito ad andare con loro. Nessuna esitazione ci siamo scambiate uno sguardo complice e siamo corse in casa per effettuare il cambio d'abito e prendere la borsa d piscina. 
Pochi minuti dopo eravamo già pronte a bordo piscina in  costume, con le ciabattine ai piedi, la cuffia, l'accappatoio e guardando la certezza che era stata una grande, grandissima idea!
E dopo quasi due ore di salti, schizzi, risate e giochi siamo tornate a casa felici, felici, felici!

Erba non ti temo più!

E poi un giorno ti scopri immensamente felice solo perché hai finalmente trovato il modo per cancellare le fastidiosissime e da me odiate tracce di erba dalle ginocchia dei tuoi leggins e pantaloni bianchi o rosa. 
E quando ti scopri a chiedere alla tua amica la foto di quel prodotto che ha usato mentre eri a casa sua per togliere le macchie che tu Alice avevi immancabilmente fatto, capisci che ti sei calata perfettamente nel ruolo della casalinga
E poi quando ti trovi a sorridere di fronte all'ennesima inconfondibile riga verde sulle ginocchia di qualche capo indossato da te, hai la certezza che ormai nemmeno l'erba ti fa più paura e impugni pericolosamente l'arma letale pronta a colpire senza pietà e con violenza la malcapitata macchia che evidentemente non ha ben capito con chi ha a che fare.
Anche questa volta ho vinto io!

Uno splendido bicchiere mezzo pieno

In questo mio vivere la vita come se fossi su un'altalena con un'alternanza di euforia e malinconia, mi guardo, osservo la mia vita e mi sento una privilegiata.
Sempre più spesso mi capita di chiedermi cosa ho fatto per meritarmi tutto ciò che ho e ogni volta che mi arrabbio o anche solo mi innervosisco sento una vocina dentro di me che mi ripete in maniera quasi ossessiva: "sei fortunata, non dimenticartelo mai!".
È strano perché sono certa che alcune persone pensando a me mi definirebbero una "sfigata" nel senso di una persona sfortunata. Una che non è riuscita ad avere un secondo figlio, anche se lo avrebbe voluto davvero tanto, una che sa bene cosa significa sentirsi dire che quel piccolo cuore che finalmente batteva nel suo ventre ha smesso inspiegabilmente di battere, una che si è anche sentita fare una diagnosi di cancro per telefono, mentre era da sola in casa con sua figlia di poco più di due anni, una che ha visto aprire la sua faccia come se fosse una cozza per togliere "l'animalino cattivo" che voleva portarla via ai suoi affetti, una che dopo aver avuto sua figlia ha visto il suo corpo cambiare e prendere almeno tre taglie, una che fa "solo" la casalinga e che si esalta di fronte alla scoperta di come togliere le macchie di erba dalle ginocchia dei tuoi leggina bianchi o rosa (ma questo merita un post a parte).
Eppure io non mi sento affatto sfortunata, anzi al contrario è la mia paura è proprio che possa capitare qualcosa che rompa l'incantesimo e che io mi debba risvegliare bruscamente da questo bel sogno che la vita mi ha gentilmente concesso.
Se mi guardo, se osservo la mia vita non vedo una casalinga frustrata, ma vedo una moglie felice di esserlo, una madre contenta di poter stare accanto a sua figlia mentre cresce, certo, è vero, vedo una donna sicuramente sovrappeso, con una cicatrice sulla faccia è una sul collo e con un corpo che non le piace, ma anche una donna consapevole che quel corpo di battaglie a quarantaquattro anni, quasi quarantacinque, ne ha già viste, combattute e vinte più di una e forse va "perdonato" se non ha più l'aspetto di quando aveva trent'anni. 
Se mi guardo vedo soltanto una moglie che vive accanto al marito che ha incontrato quando non ci sperava più e che ha finalmente sposato proprio come voleva lei, su una spiaggia bianchissima con la sabbia fra le dita, sotto un arco di fiori coloratissimo e con la loro splendida figlia a fare da damigella. E vedo una donna che vive in una piccola cittadina di provincia, dove non è nata e nemmeno è cresciuta e dove è arrivata per caso pochi anni prima che nascesse sua figlia, ma dove ora si sente a casa come forse non si era mai sentita in nessun posto. 
E vedo una mamma che ancora non riesce a credere che quella splendida bimba che ogni mattina si infila nel lettone in mezzo a loro sia davvero sua figlia e non una delle tante bambine alle quali ha fatto da baby Sitter, e che non ha davvero nessun rimpianto è nessun senso di inferiorità per aver lasciato il mondo del lavoro e aver scelto di dedicarsi alla sua famiglia.
E vedo una persona che ha davvero tantissimi motivi per cui essere felice e per cui sentirsi una privilegiata.
Se guardo la mia e la nostra vita Alice, riesco solo a vedere il bicchiere mezzo pieno e non importa se in questi anni più volte ho visto cadere quel bicchiere e l'ho sentito scivolare dalle mani in diverse occasioni, non importa se quel tavolino su cui era appoggiato ha subìto più di un colpo e ha vacillato svariate volte.
In questi giorni Alice il pensiero della disumana sofferenza che sta vivendo una madre che è stata colpita nel modo più duro dalla vita, mi fa vedere il mondo che mi circonda sotto una luce diversa e mi fa ringraziare ogni giorno per ciò che ho.

domenica 14 giugno 2015

Pipolo!

Concludere la giornata e il fine settimana giocando a Pipolo con te e papà, anche se tu hai vinto e io ho miseramente perso, è sempre molto piacevole!
E la cosa più divertente fra tutte, sono di sicuro le tue espressioni buffe quando cerchi di barare.
È bello vedere come simuli e fingi di avere una carta "pelosa" o "nuda", "piumosa" o "vestita".
E l'unico modo per scoprire la verità è urlRe: "Pipolo!"

Modella per gioco

Un pomeriggio in cui il tempo incerto ci ha portati a scegliere un programma alternativo alla spiaggia e così tu ti sei ritrovata a fare la modella per gioco insieme alla tua amichetta Viola di fronte all'obiettivo esperto di  suo padre.
E mentre tu ti lasciavi andare a smorfie e pose con la naturalezza tipica dell'incoscienza della tua età io ti guardavo e vi osservavo e soprattutto accolta o le vostre risate che hanno fatto da piacevole colonna sonora a un pomeriggio diverso dal solito.

sabato 13 giugno 2015

Tanti auguri papà!

lo abbiamo svegliato cantandogli "tanti auguri a te", gli abbiamo tirato le orecchie e dato i regali, gli abbiamo portato le brioche per colazione e comprato una delle sue torte preferite, gli ho cucinato un pranzetto speciale e gli abbiamo fatto soffiare le candeline sulla torta.
E durante la giornata non abbiamo mai smesso di ricordargli che oggi è il suo compleanno, tu ed io coalizzate a fargli passare quel suo modo scontroso di affrontare il giorno del suo compleanno.
E se tu papà non lo vuoi festeggiare noi invece siamo felicissime di festeggiarlo con te! (E nemmeno i tuoi mugugni riusciranno a rovinarci la gioia di queste giornata).


Dopo la guarigione il matrimonio

Abbiamo trascorso i primi anni della tua vita a curare peluche, bambole, e qualsiasi pupazzo potesse impersonare il ruolo di paziente. Abbiamo comprato svariate valigette del dottore con tutti i tipi di accessori.  Abbiamo visto ammalarsi e guarire Cicciobello, Minnie e i mini Pony.
Ma ora che stanno finalmente tutti bene e tu evidentemente sei uscita dal tunnel della "dottoressa Dotty" è arrivata la fase "fiori d'arancio" e allora quando si gioca c'è sempre un matrimonio da organizzare e siccome tu ami curare i singoli dettagli, dall'arco di fiori (in un matrimonio che si rispetti c'è sempre un arco di fiori) all'abito della sposa, allora ci vuole davvero un sacco di tempo e di solito quando il matrimonio é pronto e sta per celebrarsi... è finito il tempo di giocare, ma non importa perché più tardi o domani ci saranno altri sposi e un altro matrimonio è il gioco ricomincia.
Certo che è un bel salto di qualità, io non ne potevo più di vedere sempre qualcuno ammalato, devo dire che preferisco di gran lunga preoccuparmi per il bouquet della sposa.
E poi lo sanno tutti che se fosse per me mi risposerei anche domani!

venerdì 12 giugno 2015

L'amore

E un giorno capita che mentre tua figlia guarda in televisione un uomo e una donna che si abbracciano e si baciano esclama felice: "guarda mamma fanno l'amore!" e allora sorridi per la sua ingenuità. 
Poi più tardi ti dice che il suo fidanzato è Leo ma a "Santi" vuole davvero bene perché lui le dice sempre quello che deve fare tipo "Alice ti devi soffiare il naso perché hai il moccio..." e tu da mamma ti accorgi che quando parla del suo "amico" si agita e diventa rossa e pensi che forse il bel bimbetto biondino che gioca a pallone è riuscito a far vacillare i sentimenti per Leo dopo tre anni di fedeltà assoluta e incontrastata.
Poi rifletti e pensi che forse hai ragione proprio tua figlia Alice e l'amore, quello vero sta racchiuso in un tenero abbraccio e in un dolce bambino che ti avvisa che hai la candel al naso...



Cena di classe

C'è stato un tempo ormai lontano in cui andavo alle mie cene di classe, anche se ero decisamente più grande di te Alice perché quando avevo quattro anni non si usava fare le cene di classe con i bambini, le maestre e i genitori.
Ora però è arrivato il momento di andare alle tue cene di classe e stasera siamo stati alla tua seconda cena, decisamente molto più bella della prima e fra uno spicchio di piadina e un pezzo di cotoletta rubato al tavolo dei bambini, ho chiacchierato con la maestra Erika scoprendo che a scuola parli sempre di Mirabilandia e che quando a tavola c'è qualcosa che non ti piace come ad esempio i piselli, tu prima che te li mettano nel piatto ti affetti a dire "a me i piselli piacciono molto ma oggi proprio non mi vanno," e poi educatamente ringrazi.
Perché il bello delle cene di classe è proprio questo, riuscire a vedere un po' di voi mentre siete a scuola attraverso i racconti delle maestre...

Compleanni

Oggi il compleanno del nonno Mario, domani quello di papà, il quindici quello del nonno Luigi, il ventuno quello della zia Amelia e nel frattempo ci sono anche quelli di alcune tue amichette. Periodo di compleanni in casa nostra e non solo e tu colta dall'euforia continui a ripetere che non vedi l'ora di festeggiare il tuo di compleanni e nel frattempo per non farti mancare i festeggiamenti, organizzi improbabili matrimoni fra personaggi strani che animano il tuo mondo immaginario.

giovedì 11 giugno 2015

Creatività a quattro mani

Attimi di creatività ritagliati abilmente prima e dopo la spiaggia, per non arrivare al mare troppo presto e poi correre il rischio di stancarci prima dell'arrivo di Viola e per non andare a letto immediatamente dopo pranzo con la certezza di vederti scendere le scale sveglia quando fuori è ancora troppo caldo per andare al mare.
E così di mattina presto per evitare di gufare la televisione improvvisiamo un laboratorio casalingo e ci intratteniamo facendo braccialetti su commissione per le colleghe di papà: chi lo vuole rosa, chi giallo, chi rosso e chi ti lascia la libertà di scegliere come farlo. E per i colleghi maschi optiamo per un portachiavi con i colori della sua squadra di calcio preferita. 
Poi dopo pranzo prima di andare a riposarci (tu) e a cucinare (io) ci siamo finalmente dedicTi alla nostra bella ghirlanda di conchiglie che abbellirà la porta di casa nostra per i prossimi mesi, dando il benvenuto a tutti quelli che ci verranno a trovare.
Per domani non ho ancora pensato a cosa fare, ma sono certa che mi verranno in mente tante valide alternative.

Ghirlanda d'estate

Quando la creatività di una mamma si incontra con l'istintività di una figlia, quando i profumi e i colori tropicali del mare dei Caraibi si fondono con quelli un po' meno accesi del mare Adriatico, quando i ricordi delle vacanze tornano a galla e si mescolano con quelli della vita quotidiana, quando la mia voglia di fare insieme a te si incontra a metà strada con la tua voglia di collaborare con me, quando la magia delle ghirlande di Natale si incrocia con la voglia di estate... Ecco che salta fuori una magnifica ghirlanda d'estate da attaccare alla porta di casa nostra per regalare a tutti quelli che si avvicinano un pizzico di quella magia che l'estate insieme ci regala.

Procurarsi il cibo

Quando oggi la nonna di Viola ci ha insegnato a "pescare" le vongole non pensavo che sarebbe stato così facile imparare ma poi ho visto Viola che era bravissima e ho deciso di provare insieme a te. Poi anche tu hai cominciato a essere brava e allora ci siamo date alla pesca e tu oggi a pranzo con immensa soddisfazione hai deciso che mangerai le vongole pescate da te. Non sono tante ma per condire un piatto di pasta per te sono sicuramente sufficienti! E buon appetito!

mercoledì 10 giugno 2015

Perdo e prendo tempo

Perdo le chiavi, mi viene in mente un film che volevo registrare, sbaglio la programmazione e devo rifarla, devo andare in bagno, ci devo tornare, vado via senza trovare le chiavi di casa, programmo il navigatore ma sbaglio strada, la sbaglio ancora, sto per arrivare e prendo lo svincolo per tornare indietro.... 
Ok mi pare evidente che inconsciamente la mia voglia di andare a fare la visita di controllo è pari a zero e impiegare un'ora per fare un percorso che normalmente si farebbe in venti minuti é piuttosto significativo...

Conchiglia tigre

Oltre alla zanzara tigre noi a Igea Marina abbiamo anche la "conchiglia tigre". 
Non punge ma come la tigre è zebrata. In verità per te tutte le conchiglie che hanno la forma delle "gongole" (che poi sarebbero le vongole), si chiamano tigrine.
E noi stamattina in spiaggia siamo proprio a caccia di tigrine da usare per decorare i tuoi dolcetti di sabbia.
E buon appetito! 

Il vestito diventa top

Un vestito che mi piaceva tantodolore a canottiera, con i bordi fori frou e due belle bimbe disegnate davanti, un ordine fatto su un sito che però si sbaglia e mi invia degli improbabili pantaloni da uomo, un secondo ordine rifatto non appena riesco a trovare di nuovo la tua taglia disponibile, la speranza di veder arrivare larve giusta e non qualcosa che non avevo richiesto.
Tutto questo succedeva oltre un mese fa.
Poi è arrivato il vestito ancora più bello di quello che avevo sperato guardando la foto.
Te l'ho provato scoprendo subito che forse era un po' troppo grande e immaginando già quali modifiche apportate per riuscire a fartelo indossare già quest'anno.
Poi l'ho appeso nell'armadio aspettando di avere tempo.
Oggi tu mi hai chiesto di andare in spiaggia con quello.
Te l'ho messo e... È quasi corto?
Come sarebbe a dire che è quasi corto? Ma non era troppo lungo?
Ma non è che sei cresciuta troppo in queste ultime settimane?
Ok ora questo vestito c'è lo mettiamo spesso perché mi sa che il prossimo anno ti fa da top!

Chi è Emily?

Conversazioni fra te e me mentre passeggiamo sulla spiaggia.
"Mamma ci pensi quando avrò il mio cellulare?"
"Certo Alice, ti scriverò i messaggini"
"Anche io te li scriverò!"
"Mi scriverai ti voglio bene mamma?"
"No! Ti scriverò ti voglio bene nonna di Emily perché io avrò una figlia che si chiamerà Emily!"
Così ho scoperto che nel frattempo hai cambiato idea sul nome da dare a tua figlia.

Vacanze al lago

Sorrido quando convinta mi dici che "hai tanta voglia di andare al Lago di Garza". 
Immagino un lago tutto fasciato come una mummia o dove le bende sono state immerse forse nel vano tentativo di prosciugarlo.
Poi tento inutilmente di ripeterti che si chiama "Lago di Garda" m tu poco dopo mi ripeti che poi quando sei li vorresti andare a Gardaland.
Ecco Alice è più facile immaginare che il lago venga prosciugato dalle garze piuttosto che pensare a papà che ti porta a Gardaland...

La cartellina gialla

La cartellina gialla sul tavolo della colazione è un segno inequivocabile che mi ricorda che oggi è un giorno di visite. 
Mi aspetta un controllo soft, ma per quanto sia soft l'ansia comincia a farsi sentire e mentre ti guardo giocare spensierata sulla sabbia,la tranquillità si disperde trasportata dalla brezza marina.
Per fortuna che c'è sempre papà al mio fianco, che porta via la cartellina, che mi aspetterà in clinica e che pensa positivo anche per me.

martedì 9 giugno 2015

Aspettando la varicella

Zigzaghiamo da mesi in mezzo ad un'epidemia di varicella che ci gira intorno e che per ora ancora ci schiva ma che siamo assolutamente certi che ci colpirà e nel frattempo cerchiamo di fare in modo che il contagio arrivi nel momento migliore o almeno in quello "meno peggiore". 
Due anni fa abbiamo rischiato di far saltare il nostro matrimonio, quest'anno ho visto a rischio il saggio di danza ma per ora sei una bambina senza pois e gli unici "bozzi" sulla tua pelle sono quelli fastidiosi delle zanzare. 
E così abbandonata definitivamente la mia idea iniziale del "varicella party" e declinati gli inviti a partecipare a incontri "contagiosi", attendiamo le fatidiche macchie e la pausa forzata che verrà, e nel frattempo ci godiamo i bei momenti insieme e devo dire che questi giorni di pomeriggi al mare con Viola non sono per niente malaccio, anzi al contrario!

Un piccolo cuore spaccato a metà

Ti aspetta paziente attaccato alla ringhiera che divide i nostri confini, tu lo vedi dall'alto, con un banale pretesto mi chiedi di andare fuori, ti arrampichi e gli butti un bacino.
Lui che gioca a pallone nel giardino davanti alle nostre case, tu che decidi di accompagnarmi a buttare l'immondizia, poi al bidone non ci arrivi perché gli corri incontro a braccia aperte e lui senza esitazione per te abbandona il pallone.
E poi i vostri sorrisi, le frasi sussurrate all'orecchio, la mano nella mano...
Se sto parlando di Leo?
Ehmmm veramente no Alice e i timidi sorrisi che intravedo quando parli di Santi si accavallano sulle immagini di te che domenica sera consolavi il tuo "moroso" poco prima della sua partenza.
Se non ti conoscessi direi quasi che hai due fidanzati, ma tu hai detto chiaramente che non puoi vivere col dubbio di chi sposare e ne vuoi uno solo...
Chi conquisterà il tuo cuore? La vociona calda e suadente di Leo che quando ti guarda con i suoi occhioni azzurri riesce quasi farti pensare di essere immersa nell'acqua cristallina dei Caraibi o i dolci sorrisi birichini di Santiago che con la sua costanza e dolcezza sa aspettare il momento migliore per farti una carezza o darti un bacino sulla guancia?

Scatti di felicità

Un bagno al mare insieme tu, Viola e io che non mi sono limitata ad osservare i vostri giochi ma che ho partecipato attivamente divertendomi proprio che una bambina e riscoprendo il gusto dell'acqua salata. Le vostre risate che si mescolavano alle mie, trasportate dal vento caldo di fine giornata, i salti, gli schizzi e un momento che resterà sia per te che per me uno splendido ricordo di questa estate che è appena iniziata ma che ci sta già regalando scatti di pura felicità.

lunedì 8 giugno 2015

In arrivo un giorno speciale

E domani ci godiamo un altro giorno insieme tu ed io, fatto di sole e di mare, ma anche di smalti colorati e di shopping, un giorno senza scuola, un giorno in compagnia della tua bellissima amichetta Viola.
Perché a giugno è bello stare a casa con la mamma e assaporare l'inizio delle imminenti vacanze  

domenica 7 giugno 2015

Strani selfie

Una bimba tecnologica come te, che guardandomi armeggiare col cellulare mi chiedi se sto facendo acquisti su "amazon" oppure mi dici che hai messo il tuo cellulare finto in "modalità aereo", e poi simuli conversazioni  con le tue amiche e le informi che gli mandi una foto su wazzup o su Sky (che in realtà sarebbe Skype...).
E poi sento il tuo "moroso" Leo che al mare ti dice che ha la tavola da "selfie".... Con le tartarughe ninja...
Ecco Alice magari spiegaglielo tu che cosa è un selfie...

Io assaggio tu ridi

A tavola io assaggio tu fai l'occhiolino a papà e poi mi guardi e ridi.
Questo rito si ripresenta ogni volta che siamo a tavola, anche più volte al giorno, non appena tu trovi il pretesto di farmi assaggiare qualcosa.
Perché a te piace il "mio modo di assaggiare" che in realtà a me sembra assolutamente normale ma che a te evidentemente pare buffo.
E così, siccome a me piace Vederti ridere, allora ultimamente fingo di non accorgermi che mi passi le cose chiedendo se secondo me sono buone e poi subito cominci a scalpitare sulla sedia attendendo la mia "faccia da assaggio", e faccio finta di caderci ogni volta.

Una piccola grande artista

Incredibilmente pigra come te che avresti l'assurda pretesa che fossi io a venire da te per soffiarti il naso e che fingi di non saper fare molte cose solo per farti aiutare...
Inventi pretesti di stanchezza per convincermi ad aiutarti a mangiare e a vestirti...
Perché se la pigrizia fosse non soltanto un aspetto del carattere ma una vera e propria forma d'arte tu saresti davvero una grande Rtista!

Costruire i ricordi

Stamattina sei arrivata nel lettone a fermare i miei pensieri che correvano lontani. Ti ho abbracciata forte e ho subito pensato che mi piace iniziare la giornata così, con te vicina. 
Poi mentre ti stringevo ho chiuso gli occhi e ho rivisto la nostra giornata di ieri al mare e ho ricordato la bella serata al ristorante insieme al "tuo Leo" e ai suoi genitori. In mezzo ai ricordi ho ritrovato i tuoi occhi felici e risentito le tue risate e mentre pensavo ho capito che papà e io abbiamo una grandissima responsabilità e un ruolo davvero importantissimo: noi stiamo costruendo i tuoi ricordi Alice.
Quando sarai grande ripenserai alla tua infanzia, a queste estati fatte di cose semplici, di mare, di giochi nella sabbia, di bagni con gli occhialini che però ti fanno paura e di cene fra amici e questi momenti saranno i ricordi della tua infanzia quelli che rivedrai nella tua mente e che ognuno di noi ha e custodisce gelosamente nel profondo del suo cuore.
E basterà un odore, una conchiglia insabbiata o qualche nota di una vecchia canzone e subito si risveglieranno in te quelle sensazioni sopite che ti riporteranno magicamente indietro nel tempo in un viaggio in mezzo a quegli stessi ricordi di cui oggi papà ed io siamo gli artefici e i protagonisti insieme a te.

Dentro la notizia

Non sai mai quanto profondamente ti colpirà una notizia fino a quando non vieni messo al corrente di ciò che è successo.
E poi capita che quando ti dicono certe cose non riesci più a staccare il pensiero e cerchi di tornare alla tua normalità e fingi di riuscirci e apparentemente è così, ma appena apri gli occhi ogni giorno ti assale subito quella sensazione di incredulità e immediatamente ti ricordi ciò che è successo e pensi a ciò che sta vivendo un'altra famiglia e ti chiedi perché? E ti domandi come sia possibile sopravvivere a un dolore che è davvero contro natura e troppo grande anche solo da immaginare.
E pensi che certe cose non hanno davvero nessun senso e non dovrebbero mai succedere a nessuno.

sabato 6 giugno 2015

La tua collezione

Al mare raccogli affannosamente le conchiglie che accumuli dentro a qualsiasi cosa che le possa contenere. 
Ogni pezzo che prendi lo guardi come se fosse il più bello e l'unico ,poi esclami ogni volta: "perfetto per la mia collezione!"
Ecco Alice volevo dirti che proprio non possiamo portare a casa tutte le conchiglie della spiaggia... Credo che dovresti cambiare tipologia di collezione... Perché vivendo al mare l'idea di collezionare conchiglie non mi sembra poi così speciale...

Fragile come me oggi

Oggi mi sono svegliata con attaccata addosso la sensazione di essere estremamente fragile e troppo vulnerabile.
Ho aperto gli occhi e dopo aver accarezzato la testa di papà e mi sono stretta a lui con la consapevolezza di essere fortunata.
Poi mi sono alzata e sono venuta a guardarti mentre ancora dormivi beata nel tuo letto.
Ora ci aspetta una mattina di mare con Leo e anche se l'idea del caldo oggi non mi allettava particolarmente il tuo sorriso e la tua euforia mi hanno contagiata e convinta a rinunciare a una mattina in gita a Ferrara con papà.
Buon sabato.

venerdì 5 giugno 2015

Bikini sì bikini no

Quando quest'anno mi hai detto che dovevo comprarti il bikini perchétau al mare volevi indossare anche il reggititte ti ho creduto e ho provveduto a comprarti i due pezzi.
Poi dopo un tentativo fatto qualche settimana fa hai subito capito il fastidio del pezzo di sopra e hai immediatamente rinunciato all'idea ricominciando ad utilizzare soltanto la parte di sotto.
Fino ad oggi.
Oggi prima di andare al mare mi hai chiesto di metterti il costume blu che ha la gonna che si attacca sotto al reggititte (idea e opera mia). La tua richiesta mi sembrava piuttosto inconsueta e così ti ho domandato come mai e tu mi hai risposto che così poi una volta arrivate al mare avrei potuto staccare la parte sotto e lasciarti il reggititte. Tu vedendo la mia faccia poco convinta hai subito aggiunto: "quando c'è Leo, il mio moroso io non voglio che mi veda le titte e perciò metto anche il pezzo di sopra... Tanto se si fa il segno poi si cancella...".
Quindi se non ho capito male l'importante é che il peso di sopra ci sia in presenza di Leo...

Wedding planner per noi!

Metti un venerdì mattina di inizio giugno, una splendida giornata di sole e aggiungi un bel po' di raffreddore, qualche linea di febbre e tanta voglia di stare insieme tu ed io. 
Il raffreddore è il mio, la febbre la tua e la voglia di stare insieme stamattina era di entrambe, così dopo la gita dalla pediatra siamo rimaste a casa a giocare sul tappeto. 
Dopo aver allestito o addobbato, come di ci tu, la casa, il parco, la scuola e la stalla dei Playmo io ero già stanca e tu eri assolutamente pronta a iniziare  le storie dove sicuramente c'erano una mamma, un papà, qualche figlio (sempre più di uno), diversi animali e un matrimonio, perché c'è sempre un matrimonio da festeggiare... Sempre meglio avere un matrimonio da festeggiare che qualche ammalato da curare, penso io mentre allestisco l'arco di fiori nel giardino della casa della famiglia Playmobil.
Eh già, l'epoca in cui c'era qualche personaggio malato e un dottore pronto a intervenire sembra che si stia finalmente allontanando un po' dalle tue fantasie e dai nostri ricordi. Ora siamo nel pieno della fase "fiori di arancio" e questo tuo ruolo di piccola wedding planner devo dire che mi diverte molto e poi lo sai Alice, io sono così soddisfatta del mio matrimonio che veramente vorrei organizzarne se non uno all'anno almeno uno ogni due/tre anni, quindi avere un'organizzatrice di matrimoni in famiglia mi farebbe davvero molto comodo!

E poi ci sei tu... Un anno dopo

Un anno fa esattamente oggi scrivevo un lungo e bellissimo post intitolato "E poi ci sei tu...", dove elencavo tante piccole grandi cose che tu facevi. 
Stamattina l'ho riletto appena sveglia e in questi giorni in cui é particolarmente difficile riprendere il mano il blog e ricominciare dopo un voluto e inconsueto giorno di assenza, quelle frasi che si susseguono una dopo l'altra in ordine sparso e raccontano tanto di te ma anche un po' di noi di noi, mi hanno dato lo spunto per ripartire.
E allora eccolo qui "E poi ci sei tu... Un anno dopo".
E poi ci sei tu...
Tu che quando siamo fuori raccogli sempre almeno un fiore e poi appena ritorniamo a casa ti assicuri che io lo metta in un bicchierino con un po' d'acqua perché se no "secca e mòre".
Tu che ogni tanto senza una ragione mi corri incontro solo per dirmi "mamma ti voglio bene" e poi mi stringi in un forte abbraccio mentre io lo ammetto, mi emoziono ogni volta.
Tu che ti piace sentire raccontare le cose che fanno i "bimbi piccoli" e ti comporti con loro come una bimba grande, e poi proprio come farebbe una vera mammina ti prendi amorevolmente cura di loro.
Tu che guardi Masterchef e mi aiuti a fare i biscotti e a impanare le cotolette e quando in giro vedi la foto dello chef Cracco lo riconosci subito.
Tu che parli col tuo corpo, e parli "in peppino" e parli, parli, parli e non lasci mai parlare gli altri, ma quando stai zitta sono io che ti faccio le domande per sentirti chiacchierare.
Tu che nei giochi con me o con le tue amiche hai sempre il ruolo della mamma e mai quello della figlia e se c'è un maschio è felice di fare il bimbo piccolo e nessuno ha ancora capito come riesci a convincere gli altri bambini a fare quello che vuoi tu senza mai litigare. 
Tu che organizzi matrimoni perfetti fra principesse e pirati, che sogni l'abito bianco, ma col velo in testa e non il cappello come ho invece scelto io e poi resti incredula a bocca aperta quando senti che qualcuno si è sposato non in spiaggia e senza un arco di fiori colorati.
Tu che balli con la testa fra le nuvole e sul palcoscenico ti diverti e fai divertire chi ti guarda come se in scena ci fosse non un balletto ma uno spettacolo comico.
Tu che quando chiacchieri a volte sembri un po' francese e altre un po' cinese ma che in ogni caso hai una "R che è unica e solo tua.
Tu che in spiaggia sei ormai famosa per essere la titolare della pasticceria "la crème de la crème e ogni giorno prepari "ottimi" dolcetti, torte e gelati di sabbia e conchiglie.
Tu che quando decidi cosa metterti addosso scegli sempre un vestito o una gonna e prima di uscire controlli davanti allo specchio che faccia frou-frou.
Tu che riconosci i cantanti e le canzoni dalle prime tre note e racconti alle tue amiche in maniera semplice ma dettagliata la vera storia dei Beatles.
Tu che mangi gli gnocchi e i passatelli ma stravedi anche per la pastina in brodo, purché abbia un po' di formaggio grattugiato sopra.
Tu che mentre ti allaccio le scarpe da ginnastica mi chiedi quando potrai metterti le scarpe col tacco e nel frattempo impazzisci per i trucchi e gli smalti colorati.
Tu che dopo avermi rassicurata con la storia che da grande avresti fatto il dottore, ora hai cominciato a dire che vuoi fare la modella e la cosa non è per niente rassicurante.
Tu che ormai al mare il cornetto lo mangi tutto da sola e poi quando hai finito rubi anche la punta del mio cornetto.
Tu che al telefono finto "parli" col tuo "moroso" e se anche hai degli altri amici maschi resti sempre fedele al tuo Leo perché poi "con due fidanzati come fai a decidere quale sposare?".
Tu che dici "non mi piace" ancora prima di assaggiare le cose ma quando con la faccia strana dici che qualcosa è "davvero buonissimo" di solito è perché non ti piace per niente.
Tu che ormai sai vestirti e lavarti da sola ma ti piace farti aiutare un po' perché sei incredibilmente pigra e un po' perché ami "giocare" a fare come quando eri piccola.
Tu che quando dici "non ho sonno" dopo pochi minuti già dormi nel tuo letto abbracciata ai tuoi pupini.
Tu che ami il rosa, ma anche il fucsia, il lilla, l'arancione e l'azzurro e tutto ciò che è incredibilmente colorato.
Tu che avresti voluto un fratellino o una sorellina ma ormai hai capito che "la cicogna" ci ha risposto che non verrà e allora guardi gli altri bambini e i loro fratellini con un po' di tristezza e ogni volta mi spezzi il cuore.
Tu che ti senti una principessa e sicuramente in casa nostra lo sei...

giovedì 4 giugno 2015

Tutto questo e molto di più

Ci sono giorni dove le parole sono di troppo e il silenzio è l'unica cosa che allevia la sofferenza.
Ci sono dolori che anche se non sono i tuoi ti si attaccano addosso come una seconda pelle.
Ci sono immagini che ti entrano attraverso gli occhi e ti arrivano dritte al cuore e non le dimenticherai mai.

Ieri è stato tutto questo... e molto di più.