sabato 17 maggio 2014

Un saggio dietro le quinte

Pochi minuti, si abbassano le luci... Il mio cuore batte fortissimo... Aspetto solo il sipario che sia ora quando la maestra Sonia si affaccia e chiama la "mamma di Alice piccola". Mi alzo, scavalco i miei vicini, mi precipito, senza telefono, senza macchina fotografica, senza i sei chili di fazzoletti di carta che mi sono portata al seguito... e ti trovo in lacrime. Mi abbracci e mi dici "mi sono paventata!". Mi chiedi di restare dietro le qui te ad aspettarti e la maestra Sonia acconsente.
Così mi sono ritrovata a vedere il tuo saggio da dietro, senza godere delle espressioni del viso ma solo dell'immagine dei vostri "culetti scodinzolanti...".
Non ho potuto nemmeno piangere perché non avrei saputo dove asciugarmi e non ho neanche visto se papà era emozionato, non ho fatto foto né col telefono né con la macchina fotografica... Ma ti ho abbracciata ogni volta che rientravi dietro le quinte, ho rassicurato il tuo sguardo quando dal palcoscenico mi cercavi con gli occhi e ho coccolato e consolato un po' tutte le bimbe mentre tu puntualizzavi sempre che "peò quetta è la mia mamma!".
Non è stato come immaginavo ma é stato comunque bello!
Grazie amore per avermi regalato questi splendidi momenti!

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