venerdì 28 gennaio 2011

Il dono dell'ubiquità


Vorrei avere il dono dell’ubiquità e poter essere contemporaneamente in più luoghi.
Vorrei poter stare qui con te e contemporaneamente stare con mia madre che, in questo momento no dovrebbe essere da sola.
Provo inutilmente a dividermi fra te e lei proponendole di andarla a trovare quando so dove e con chi lasciarti, per non portarti con me in ospedale.
Ma lei, da madre, si preoccupa per te e non mi vuole.
Ed io mi sento una figlia di “m” come spesso mi ha rinfacciato proprio lei.
Mi viene spontaneo pensare che il mio posto ora dovrebbe essere lì, con lei, ma è altrettanto istintivo pensare che ora il mio posto non può essere un altro se non quello accanto a te che sei abituata a me e che sei “tetta-dipendente”.
Purtroppo non ho il dono dell’ubiquità e spesso, come ora, mentre ti guardo sonnecchiare, ho l’incredibile capacità di sentirmi inutile anche nell’unico posto dove riesco a stare…

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