Prima
o poi sarebbe capitato, lo sapevo, ma di certo non me lo aspettavo così presto.
Eravamo
vicini tuo padre ed io, uno apparecchiava la tavola e l’altro riscaldava la
cena, era un momento di totale ed assoluto silenzio. Tu eri lì, tranquillamente
seduta nel tuo passeggino, stringevi la tua copertina di Linus ed
improvvisamente hai riempito quell’assordante silenzio con un perfetto “mamm-mma”!
Tuo
padre ed io ci siamo scambiati uno sguardo d’intesa, rimanendo entrambi
increduli di fronte a quello che avevamo appena sentito.
Lo
so, non mi illudo, è stato assolutamente casuale, non volevi chiamare me. hai
semplicemente fatto i tuoi gorgheggi e casualmente hai unito le sillabe della
parola mamma, rimarcando un po’ di più sulla “m” centrale.
Ma
il suono della tua vocina che pronuncia la parola mamma è registrato nel mio
cervello e ancora ora quando ci ripenso, e ci ripenso, mi fa venire la pelle d’oca.
Se
fossi stata sola so che tuo padre non mi avrebbe creduta.
Se
fossi stata sola so che nemmeno io ci avrei davvero creduto.
Grazie Alice, ci sono
momenti in cui abbiamo bisogno di una parola che ci scalda il cuore. Quello era
uno di quei momenti, e la tua, anche se casuale, è stata la parola che mi ha
scaldato il cuore.
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