mercoledì 7 ottobre 2015

Incompatibilità di carattere

Nel giorno in  cui tu hai fatto la tua prima lezione di nuoto io ho fatto la mia prima lezione in palestra. Quando stamattina te l'ho detto tu hai sorriso guardandomi pronta con i leggine neri, la maglietta e le scarpe da ginnastica, poi mi hai detto che tu avevi paura. Ti ho detto che è normale e ti ho rassicurata.
Poi poco dopo mi sono ritrovata in un ambiente che con me non ha nulla in comune, e mi sono sentita un pesce fuor d'acqua, lontana dalle mie sicurezze, dai miei punti fermi.
Ho pensato che "alla mia età" è necessario fare del movimento e per un attimo ho invidiato mia madre che "ai suoi tempi" questa scomoda storia del movimento non era ancora saltata fuori!
Poi sono entrata e mentre aspettavo che iniziasse la mia lezione mi sono soffermata a guardare una ragazza. Era giovane e faceva degli attrezzi (credo si dica così) ma anche lei come me sembrava voler essere altrove.
Poco dopo si è aperta la porta ed è iniziato il mio corso.
Ballavo (ballavo?) non credo si possa davvero definire così quello che tentavo di fare, con la sensualità di un paracarro. Non facevo in tempo a sentire "destra!" che già le altre "ragazze" erano a sinistra... Io saltavo e le altre erano piegate, io andavo avanti e le altre tornavano dietro...
Non mi sono mai sentita così stupida e così fuori luogo come oggi, e mentre i miei pensieri si perdevano nell'unica cosa che riconoscevo, il testo in spagnolo delle canzoni, io sudavo.
Già ho pensato in fondo sono qui per questo, per sudare...
Peccato però che il prezzo di tutto questo sia trasformarsi in un pinguino goffo e ridicolo...
Poi la prima e purtroppo non ultima lezione é finita e mentre raccoglievo le mie cose, nello spogliatoio ho rivisto quella ragazza. L'ho guardata, le ho sorriso e le ho chiesto se era lei prima. Me lo ha confermato e allora le ho detto che l'ho ammirata molto.
Lei allora ha abbassato lo sguardo e mi ha detto che non le piace, ma lo deve fare. Anche per lei era la sua prima lezione e anche per lei è un "dovere" e non un piacere frequentare la palestra. E allora mi sono sentita un po' meno strana e ho capito che lì dentro non ero l'unica a non sapere a memoria gli orari dei corsi e sono tornata a casa con la consapevolezza che io e la palestra abbiamo una reale incompatibilità di carattere...

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