Difficile convivere con l'insofferenza che sempre più spesso accompagna le mie giornate.
All'inizio ho pensato che dipendesse solo dalla stanchezza ma ora sempre più spesso mi faccio domande e mi chiedo se invece sono sbagliata io, se c'è in me qualcosa che non va. Mi sento instabile e le piccole cose che prima non notavo ora son macigni sul mio percorso e mi disturbano incredibilmente. I tuoi capricci mi innervosiscono, le tue domande continuano mi ossessionano, ci sono giorni in cui mi sento schiacciata da un peso più grande di me e mi sembra di non farcela.
Eppure nella mia vita ho combattuto una depressione che mi stava spegnendo, ho "superato" tre aborti spontanei (...), ho imparato a convivere con l'assenza e con il vuoto di quel secondo figlio che avrei davvero voluto e che non potrò mai avere, ho "vinto" un cancro che avrebbe potuto uccidermi... Ne ho passate tante...
Ora dovrei solo godere di questa tregua che mi è stata regalata... ma non ci riesco.
A volte penso che sia questo, che ne ho passate tante, troppe...
Altre volte penso che vedere i miei genitori che si stanno spegnendo, che non sono più loro e cercarli nei loro gesti stanchi o dietro quelle frasi che spesso non hanno un senso, faccia più male di quello che dimostro.
Non so cosa sia Alice... ma so che non sto bene.
Mi sento stanca e so che tu lo percepisci.
E mi dispiace perche i tuoi capricci e le tue domande continue sono solo una delle cose che mi innervosicono, ma la verità è che non sei tu la colpevole del mio malessere.
Ti voglio bene. E sei la miglior cosa che io abbia fatto nella vita.Questo non lo dimenticare mai.
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