Ennesima gita dalla
pediatra, ormai con cadenza settimanale, ed ogni volta usciamo dall’ambulatorio
con ricette che per essere interpretate hanno bisogno di un accurato studio e
con una quantità di medicine, che sembra davvero impossibile che siano tutte
per te.
Anche se in verità non è
del tutto giusto chiamarle medicine, dovrei infatti dire “granuli”, sì perché la
nostra insostituibile pediatra segue principalmente una medicina di tipo
omeopatico e perciò ti cura con i granuli. Boccette piene di piccole palline
bianche dal sapore dolciastro, misteriosi globuli dal sapore dolciastro e dal
nome impossibile da ricordare, che teoricamente non andrebbero toccati con le
mani e andrebbero sciolti sotto la lingua. E quando siamo a casa tocca alla
mamma il compito di preparare la pozione magica stando attentissima a miscelare
bene tutti gli ingredienti: una monodose di “oscillococcinum”, cinque gocce di “notakehl”, cinque granuli di “sticta
pulmonari”, cinque di “kalium
bichromicum”, cinque di “mezereum”
e cinque di “sambucus”… Una coda di
lucertola e tre unghie di gallina no? Magari servirebbero… Certe volte quando
preparo questo “pasticcio di granuli” mi sembro davvero l’apprendista stregone…
Però che ti devo dire, funzionano!
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