Questa notte tu non sei
stata bene. Sinceramente non abbiamo ben capito che tipo di malessere tu avessi
o che cosa ti desse fastidio e turbasse il tuo (e di conseguenza il nostro)
sonno, ma è certo che ti sei svegliata alle 4 e mezza e non ti sei più
riaddormentata fino alle 7 e mezza. Quando ho visto “l’aria che tirava”, non ho
aspettato di farti innervosire ulteriormente e, nella (vana) speranza che nel
lettone in mezzo a papà e mamma avresti ripreso sonno in fretta, ti ho trasportata
quasi subito in camera nostra dove però, sei rimasta i primi quaranta minuti
con gli occhi sbarrati a fissare il soffitto in un rigoroso e assolutamente
imbarazzante silenzio… poi hai cominciato a rigirarti a destra e a sinistra,
nel tentativo di riaddormentarti ma senza mai trovare pace. Innervosita ad un
certo punto hai cominciato a piangere. Non so che ora fosse, io avevo già perso
la cognizione del tempo. Papà ti ha presa in braccio e per tranquillizzarti ti
ha portata in camera tua dove tu, non appena hai visto Minnie, inutile dire che
noncurante dell’ora, hai cominciato a ripetere “Ninni, Ninni…”, e lui allora,
sperando che la semplice presenza di Minnie servisse a farti calmare, te l’ha
lasciata portare nel letto e l’ha adagiata giusto in mezzo dicendo “tanto dove si dorme in tre si dorme anche in
quattro…”. Ho sperato che si trattasse della mini-Minnie di 15 centimetri,
ma aprendo gli occhi che avevo appena socchiuso, non ho avuto bisogno di un
geometra per capire che si trattava invece della big Minnie, alta circa 70
centimetri, diciamo non proprio una presenza discreta… Se almeno fosse servita
a farti dormire… Invece no, pochi istanti dopo tu hai ripreso il piagnisteo e
tuo padre ti ha di nuovo portata in camera e siete ritornati pochi secondi più
tardi dicendo “tanto dove si dorme in quattro
si dorme anche in cinque…” e tu avevi fra le braccia Brontolo, naturalmente
anche qui si trattava della versione gigante… Poi è stata la volta di Mike,
sempre quello taglia XXL, “tanto dove si
dorme in cinque si dorme anche in sei…” e poi e arrivato il turno di Oso uno
dei tanti orsi, fortunatamente non il più grande… “tanto dove si dorme in sei si dorme anche in sette…”. Confesso che
ad un certo punto, schiacciata in un angolino del letto, con in faccia la svolazzante
gonna rosa a pois bianchi di Minnie, con gli occhi coperti dal cappello marrone
di Brontolo e con il becco di Mike piantato in una guancia, ho cominciato ad
essere seriamente preoccupata riepilogando tutti i peluche che ancora mancavano
all’appello: gli amici di Mike al completo, il pinguino, l’orso panda, il Gattobaleno,
Trutto, l’orso bianco, il gigantesco orso marrone… e mi sono tornate in mente
le parole di mia madre quando mi diceva “hai troppi peluche…” e mi sono chiesta
come mi è saltato in mente di regalartene una buona parte…
Poi ho capito che non
potevo sapere che tuo padre, anche se svegliato nel cuore della notte, non perde
la sua voglia di giocare e non smette di essere un’inguaribile burlone…
fortunatamente… Ma una cosa l’ho sempre saputa: dove si dorme in due, si può
dormire in tre, forse in quattro, ma escludo che si possa dormire in cinque,
sei, sette o peggio in otto. Come chi è l’ottavo? E secondo te Heidi con tutto
il trambusto che c’è stato stanotte se n’è rimasta buona buona al piano di
sotto??? Ma figurati!!! Il fatto è che quando ha visto tutta quella “folla” è
fuggita giù sul divano. Mica scema lei…
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