Arriviamo a casa e tu
subito ti precipiti in bagno, borbottando l’ormai noto urlo di guerra “tatta,
tatta”. Poi ti vedo uscire dal bagno, trascinando faticosamente il vasino, lo
adagi delicatamente davanti alla libreria, sistemi i tuoi giochi musicali in
modo da riuscire a suonarli e poi, decisamente organizzatissima, ti avvicini
per chiamarmi. Ti attacci ai miei pantaloni, mi guardi seria e indicando il tuo
“angolo cesso” ormai pronto mi dici: “mamma tatta!”.
Tu sei un fenomeno Alice… e
certe volte davvero mi fai paura!
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