Ho riempito questa
giornata per non fermarmi a pensare, per tentare di non sentire l’assenza di
papà o almeno per notarla meno. Mattina a Ravenna dai nonni, pomeriggio al
parco con Pietro e Vanessa, serata cena a casa con laura e Giacomo…
Non ho avuto un attimo
di tempo, ma non smesso di sentire la sua mancanza, non ho smesso di pensare a
lui.
Mi manca papà e so che
manca anche a te, è strano, ma ho la certezza che è come se tu avessi capito
che oggi non lo avresti visto rientrare, lo hai cercato più spesso e con più
insistenza. Stamattina hai voluto una sua foto e ti sei messa a dargli i
bacini, poi nel pomeriggio più volte ti ho vista prendere in mano un evidenziatore
e fingendo che fosse un telefono, te lo sei avvicinata all’orecchio e hai cominciato
a parlare con papà “babbù, tai?” tradotto “babbo come stai?”…
Non preoccuparti, ti
racconterò che questi giorni passeranno in fretta e ti prometto che cercherò di
riempirli di “cose” belle.
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