giovedì 23 agosto 2012

Attimi di noi


Ti sei svegliata come sempre presto e come sempre di ottimo umore e… come spesso capita, con dei meravigliosi capelli pazzi, in perfetto stile “Einstein”.
Hai richiamato la mia attenzione mugolando e quando mi hai vista affacciarmi sul tuo lettino, mi hai guardata sorridendo col ciuccio in bocca e poi, nascondendoti con la faccia nel cuscino, mi hai salutata a tuo modo bofonchiando il tuo ormai noto “bongio” che penso sia davvero l’abbreviazione del classico “buongiorno”…
Ancora una volta mi rendo conto che sei pigra anche nell’uso delle sillabe…
Abbiamo davanti un altro giorno da sole tu ed io, con tanto tempo tutto da inventare, ma tu questo ancora non lo sai….
Mi sono divertita ad osservarti un po’ e dopo averti presa in braccio e ricoperta di bacetti, ho immediatamente pensato che è davvero difficile resisterti stamattina, con quell’espressione un po’ “folle” sei ancora più bella e viene davvero voglia di strapazzarti di coccole!
Ci siamo dirette in bagno e tu e papà avete fatto l’ormai abituale gara di pipì in cui “inspiegabilmente” “vince sempre Ice”, ma questo ormai è un’immancabile rito di famiglia. No Alice, la gara non consiste nel vedere chi la fa più lontano… teoricamente vince chi la fa per primo, ma quello che tu ancora non hai capito è che papà o mamma fanno solo finta di fare pipì seduti nel bidet accanto a te…
A quel punto ho iniziato a vestirti e ti ho messo la gonna rock che poi sarebbe una normalissima gonna bianca con le balze, che ti piace tanto e che secondo te è “rock”, come la maglietta dell’Hard Rock Cafè e sopra ti ho messo la canotta con le spalline intrecciate in mezzo alla schiena, quella di Trilly, che faceva pandant con le tue mutandine e finalmente ho cominciato a vestirmi io.
Ma tu all’improvviso ti sei stretta da sola in un tenerissimo abbraccio e mi hai guardata seria dicendomi “mamma io feddo”… Hai voluto che ti mettessi sopra lo “scalda cuore” di cotone sottile, ma resto convinta che il tuo “freddo” in una delle giornate più calde dell’estate, sia solo un’irresistibile voglia di abbracci…
Inutile dire che con la scusa di riscaldarti un pochino, ne ho approfittato per stringerti un po’ e accarezzarti…
Poi tu seduta in mezzo al lettone di “papà mamma”, come lo chiami sempre, hai cominciato a giocare a nascondino nascondendo la faccia sotto le lenzuola stellate e dicendo “ice Pù” per farci notare che Alice non c’era più… indifferente al fatto che tutto il resto del corpo oltre a qualche pezzetto di faccia, fossero perfettamente visibili a tutti…
E così, fra giochi, gare di pipì e coccole è iniziato un altro lungo giovedì senza papà

Nessun commento:

Posta un commento