E mentre
ti guardo diventare incredibilmente grande ogni giorno di più, mentre osservo i
tuoi quotidiani progressi, mentre ti ascolto che in perfetto idioma “alicesco”
dai le tue generalità “Ice Pante, anni dui, Geea, Gnogna”, tradotto “Alice …,
anni due, residente a Igea, nata a Bologna, contemporaneamente noto la tua
voglia di ritornare piccola piccola, “picca picca”, come dici tu. E ti vedo che
vuoi venire in braccio a farti coccolare, che ti abbarbichi sulla spalla di
papà come un cucciolo di koala sulla sua mamma, che guardi le tue foto e ti
esalti di fronte alle immagini di te neonata, che ti abbandoni fra le nostre
braccia quando ti raccontiamo di com’eri, di cosa facevi…
Eh sì
Alice, sembra impossibile anche a noi che siano passati già quasi due anni da
quando riuscivi a stare in quella micro tutina di ciniglia rosa che ieri,
mettendo a posto la tua camera, è saltata fuori dalla tua scatola dei ricordi…
La mia Ice
Pante, anni dui era davvero picca picca… ma anche se sei cresciuta tanto per me
resterai sempre picca picca!
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