Sono certa di essermelo già domandato mille volte, e di avertelo detto almeno un’altra volta, ma continuo a non capire perché le società che fanno indumenti per bambini non riescano a decidere delle taglie standard, a fissare delle misure che siano universali.
Ognuno sceglie il suo metro, ognuno stabilisce le regole creando un’incredibile caos all’interno del quale noi mamme dobbiamo imparare a navigare…
C’è chi fa la taglia 12/18, dove i numeri corrispondono a i mesi naturalmente, chi la 18, chi la 18/24… e so che ora ti stupirò con effetti speciali Alice, c’è anche chi per scelta ha deciso di andare contro ogni logica e fa la taglia 23 mesi…
No Alice, non mi chiedere che senso ha, perchè io ancora lo sto cercando! Senza considerare che questi numeri a volte non hanno nessun valore dato che tutto dipende dalla “vestibilità del capo…” e dietro a questa affermazione apparentemente banale, si nasconde il vero pasticcio e la “cattiveria” di chi produce i vostri piccoli abiti, pantaloni, body, calze… perché bisogna essere persone cattive per attaccare un’etichetta con scritto chiaramente “taglia 9 mesi”, su un body che ancora ti sta grande…
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