lunedì 23 gennaio 2012

Finalmente nonni!

Poco fa nel “Salotto delle mamme”, parlavo di nonni e mi è venuto in mente che non avevo ancora commentato la visita dei nonni di mercoledì scorso. Il mio rapporto con i tuoi nonni, mi riferisco a quelli materni, è piuttosto contrastato e diciamo che per scelte personali e soprattutto per mantenere un mio equilibrio faticosamente conquistato, ho avuto bisogno di mettere alcuni kilometri fra me e loro.
Questo ovviamente non è stato di aiuto quando si è trattato di costruire il vostro rapporto che ha stentato a decollare. Tu sei una bambina estremamente diffidente, questo è un dato di fatto e anche molto sensibile, e i tuoi nonni essendo “di una certa età”, sono piuttosto permalosi e insistenti, tutte cose che hanno decisamente ostacolato un normale rapporto affettivo fra nonni e nipote. Ma il tempo si sa, cura tutte le ferite e risolve un sacco di cose e in questo caso non si è smentito.
Finché sei stata una “neonatina” tutto è andato bene, ma quando hai iniziato a crescere e a manifestare le tue simpatie e soprattutto le tue antipatie, sono iniziati i problemi. Tu non buttavi le braccia al collo ai nonni che vedevi circa una volta alla settimana e solo grazie al fatto che io mi sono sempre sobbarcata ad una sorta di pendolarismo per me faticosissimo… Tu addirittura ti giravi dall’altra parte, piangevi e quando hai iniziato a muoverti ti allontanavi, alla sola vista del nonno che privo di qualsiasi tatto, tentava in tutti i modi di prenderti in braccio, noncurante delle tue lacrime… Lui naturalmente si sentiva offeso e diventava peggio di un bambino ferito…
Questo è stato lo scenario fino a poco prima di Natale. Ma crescendo hai finalmente cominciato a familiarizzare con loro e con la loro casa, hai iniziato a riconoscerli in foto e a chiamarli anche quando non c’erano.
In questi mesi ho spesso tentato di convincere i nonni a venirti a trovare qui, nel tuo ambiente, dove sicuramente ti saresti sentita più a tuo agio e dove probabilmente avresti accettato meglio la loro presenza. Ma loro non sono mai venuti, ad eccezione del giorno della festa del tuo primo compleanno. Certo, sono anziani e malati ma non al punto da giustificare la loro “pigrizia”. La verità è che è più comodo averti a domicilio, come la pizza export… Ogni volta c’era una scusa: è troppo freddo, è troppo caldo, il cane a chi lo lasciamo, ho male qui, ho male lì, il treno (quaranta minuti…) ci stanca…
Ma la settimana scorsa, finalmente, di fronte al fatto che io non sarei potuta andare a trovarli e di conseguenza che loro non ti avrebbero vista, di fronte alla mia ennesima richiesta e grazie alla mia grande abilità e fermezza nello smontargli qualsiasi pretesto, si sono decisi a venirti a trovare.
Io li sono andata a prendere in stazione mentre tu eri a casa con la baby sitter e quando la porta di casa si è aperta e tu li hai visti davanti a te, la tua faccia si è illuminata e si è aperta al sorriso, poi hai spalancato la bocca, sei saltata in piedi e hai urlato stupita e incredula “nonni!”. I tuoi occhi brillavano di gioia e passato il primo momento di confusione, hai sempre manifestato il piacere di averli qui. Mentre erano seduti sul divano tu non sapevi più cosa portargli, facevi avanti e indietro per fargli vedere tutti i tuoi giochi, correvi come una pallina, poi facevi finta di dare la pappa alla nonna e ti sei addirittura seduta in mezzo a loro mentre il nonno ti leggeva i tuoi “bibbi” (libri).
In quelle ore passate con loro ho letto nel tuo sguardo tanta felicità e vorrei davvero che venissero a trovarti più spesso per poter godere tutti insieme, di questi momenti che per te e credo anche per loro, sono davvero preziosi.

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