Con il naso schiacciato dietro i vetri, mentre guardo fuori, attraverso la luce dei lampioni, per capire se quella che vedo scendere è semplice pioggia oppure neve, ritorno bambina e oggi come allora, rimango colpita da una casa in lontananza, all’ultimo piano di un palazzo. Non è la stessa casa di quando ero piccola, ma me la ricorda incredibilmente. Guardo quella finestra illuminata che risalta nella notte e immagino ciò che avviene dietro i vetri.
Sono passati tanti anni da quando rimanevo così per ore, a guardare la neve che scendeva di notte, a studiare quella finestra illuminata e l’unica differenza è che allora mi chiedevo se anche in quella casa c’era una bimba dietro i vetri e oggi invece, mi domando se anche lì c’è una mamma che ha appena messo a nanna la sua bimba, stando attenta affinché rimanesse ben coperta (ma quando mai…).
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