Bello lo strano insetto un po' ciccione che correva sul sentierino che taglia in due il nostro giardino e che improvvisamente, quando si spaventava si chiudeva a palla, utilizzando il suo corpo come se fosse un'armatura.
Erano anni che non ne vedevo uno, forse da quando ero bambina, poco piú grande di te e non ne avevo mai visto prima uno grande come questo.
Se per me era tanto tempo che non ne vedevo, per te era sicuramente la prima volta.
Te l'ho indicato e i tuoi occhi allegri e curiosi, si sono illuminati di gioia, di fronte a quel buffo esserino che si muoveva su e giù, apparentemente senza meta, attraversando le mattonelle bianche.
Lo guardavi affascinata.
Poi improvvisamente ti sei avvicinata troppo e troppo in fretta per fermarti...
Non l'hai fatto apposta, è stato subìto evidente dalla tua espressione triste e smarrita quando, sollevando il tuo piedino, sotto il sandalino non hai più visto il millepiedi, ma solo una squallida macchia dall'indefinibile colore giallo/verde/marrone...
Mi hai subito guardata perplessa, come per chiedere una spiegazione a quel mistero, e credo davvero che ti aspettassi di vederlo spuntare da un'altra parte, e magari anche che ti facesse "cucù"...
Anche io ci dono rimasta male, ma di fronte alla tua evidente delusione, ho cercato di non lasciare trapelare il mio stato d'animo.
Ti ho guardata simulando un sorriso e mentre tentavo di pulire la macchia con l'unico fazzoletto di carta che avevo in tasca, ho pensato a voce alta "ha proprio ragione papà quando ti dice che sei maldestra..."
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