venerdì 18 dicembre 2015

Famiglia...

Doveva essere una vigilia si Natale speciale, soprattutto per loro che fuori al ristorante non vanno più. 
Doveva essere un modo per fargli vivere un serata diversa in compagnia  dei loro figli, senza pensare ai soliti problemi, dimenticando per un attimo gli acciacchi dell'età.
Doveva essere un bel momento di famiglia, un Natale ancora tutto insieme...
Ma nessuno non può e tutti non vogliono!
Mio fratello aveva subito inventato il pretesto che non sapeva se poteva, quando era molto poi facile e siincero dire "non voglio venire!".
La zia Amelia dopo tanti proclami e un sì confermato con l'morgoglio di chi sa che sta facendo la cosa giusta, ha presto ritrattato ammettendo di non sentirsela di rischiare figuracce col Nonno Mario in pubblico.
In alternativa mi hanno proposto il solito squallido rito casalingo ogni anno più triste, spoglio e affrettato, con una  cena preparata non si sa da chi e messa in tavola forse alle 18:00, con un clima falsamente caldo e familiare è una fredda tensione di sottofondo che muove i fili di ogni commensale.
Ma questo Natale ho detto No.
Forse mi pentirò di questa scelta, probabilmente mi vergognerò e mi dovrò  scusare per qualcosa che il nonno Mario dirà o farà al ristorante, ma è Natale e portarli fuori è il mio regalo per loro.
Na siccome i miei fratelli hanno deciso sulla base delnloronpurone consolidato egoismo, la vigilia di Natake a cena non saremo dai nonni Alice. Con loro festeggeremo a pranzo, al ristorante, solo noi e loro, cercando di dimenticare la grande arrabbiatura e la rinnovata delusione che ogni volta mi sanno dare.
Ecco Aluce, quando ancora ogni tanto mi dici che vorresti aver avuto un fratello o una sorella io penso che se dovevano essere come quelli che ho io è stato davvero meglio così!!!

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