lunedì 17 dicembre 2012

Colonna sonora di una serata

... e poi ogni tanto, quando sento la sofferenza gorgogliare pericolosamente al limite, allora apro quel "rubinetto" e lascio che le lacrime, così come il dolore, sgorghino fuori da me, e scivolino lontano, prosciugandosi...
Ed ecco che d'improvviso i singhiozzi prendono il sopravvento sulle parole e contenerli non è possibile in alcun modo: si sovrappongono e si susseguono uno dopo l'altro, apparentemente uguali ma in realtà diversi, intonando la melodia che fino a quel momento suonava solo dentro di me.
E come la calda lava che esce da un vulcano in eruzione, brucia tutto ciò che travolge e lascia solo un deserto di cenere e morte dopo il suo passaggio, così quel fiume di lacrime e singhiozzi i inghiottisce tutto, lasciandomi lì attonita a guardare ciò che resta, a rialzarmi, a raccogliere i cocci e a tentare di ricominciare.
Io ci sto provando Alice, ma certe volte mi sembra davvero di non farcela...
Vorrei riuscire a sovrapporre ad una dolore così grande una gioia più grande, ma poi la paura di non riuscirci si impossessa anche dell'aria che respiro e allora, senza fiato, combattere, diventa davvero impossibile e tutto passa in secondo piano e non mi resta altro che lasciare che le lacrime, così come il dolore, sgorghino fuori da me, e scivolino lontano, prosciugandosi e prosciugandomi...

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