Prendi una fredda mattina dal
sapore tipicamente invernale e pre-natalizia, aggiungi un bel sole a illuminare
una già splendida giornata, a cui davvero non manca nulla, e poi prendi una
madre e una figlia e immaginale insieme in un outlet a passeggiare fra le
vetrine addobbate e illuminate, a caccia di un bel regalo per lui, l’unico, il
solo, colui che ama definirsi il Re Leone e che per noi è l’incontrastato
principe di casa: papà!
Ecco Alice, questa mattina tu
ed io, dopo aver fatto alcuni giri e alcune soste e dopo esserci perse un paio
di volte, siamo finalmente arrivate a destinazione con il chiaro obiettivo di trovare
almeno un regalo di Natale per papà e di non tornare a casa a mani vuote. Ad
uno sguardo poco attento la figlia di poco più di due anni (tu), potrebbe
sembrare decisamente troppo piccola per apprezzare un simile divertimento e la
madre di quarantadue, (io), dovrebbe forse esaltarsi un po’ meno respirando l’aria
del Natale, ma così non è stato! Tu eri assolutamente consapevole di quello che
stavamo andando a fare ed hai collaborato alla ricerca, dando il tuo prezioso
(?) contributo, con suggerimenti diciamo così, alternativi… Inizialmente hai
proposto di regalare a papà dei calzetti rossi, tanto che mi era sorto il
dubbio che tu pensassi che fosse lui Babbo Natale… poi ti sei fortunatamente
orientata sempre su un paio di calzetti, ma almeno hai optato per un cambio di
colore, orientandoti sul più classico nero.
Dopo una
prima passeggiata diciamo così, di orientamento, ci è venuta fame e siamo
andate a pranzo fuori insieme, tu ed io, ed abbiamo mangiato tranquillamente sedute
l’una accanto all’altra, come due amiche, chiacchierando di quello che avremmo
fatto dopo. Poi, dopo una sosta non proprio rapidissima alla toilette, siamo
ripartite per la nostra caccia al regalo, tu però hai ceduto le armi e ti sei
abbandonata alle braccia di Morfeo, lasciando a me la scelta finale del regalo…
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