Finalmente comincio a conoscerti e riconoscerti.
Conosco e riconosco l’espressione che fai quando hai sonno, conosco alcuni modi per calmarti, riconosco il tuo pianto di dolore.
Alla soglia del tuo secondo “compimese” inizio a percepire che per te la mia presenza è diversa da quella delle altre donne. Non siamo intercambiabili.
Era ora!
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