mercoledì 29 dicembre 2010

Parigi: dentro i cani fuori i bimbi!

Eccoci in albergo dopo una giornata passata a scorazzare su e giù per le strade di Parigi.
Credo di aver capito che girare per la “Ville lumière” con una carrozzina al seguito sia un’impresa molto più ardua che pensare di girare Parigi con un cane al guinzaglio.
La verità è che non avrei mai pensato di trovarmi in una condizione del genere.
Le barriere architettoniche e gli ostacoli sono spesso difficili da superare se non si è almeno in due adulti a gestire le difficoltà che si susseguono una dopo l’altra.
Nei ristoranti, quando chiedi se c’è posto e intravedono la carrozzina all’orizzonte, dopo una serie di sguardi perplessi, se ti lasciano entrare, vieni spesso relegato nell’angolo più angusto del locale. Inutile dire che trovare un bagno predisposto al cambio pannolini di un bambino è un’eventualità più unica che rara.
Con un cane invece, al contrario di quanto avviene in Italia, è tutto meno complicato di ciò che sembra. Sono i benvenuti ovunque, anche nei centri commerciali e spesso nei ristoranti, al loro ingresso, senza nemmeno richiederla, gli viene servita una ciotola di acqua fresca.

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