In questo
giorno di tristezza in cui ho dovuto lasciar andare al Ponte dell’Arcobaleno il
mio cane, Martina, perdendo insieme a lei, anche un pezzo fondamentale della
mia vita, in questo in giorno in cui le lacrime sono irrefrenabili e spuntano
fuori all’improvviso senza che io nemmeno me ne renda conto, dopo aver passato
una notte lunghissima, in gran parte insonne, mi ritrovo qui, sola e fragilissima,
di fronte a te, a chiedermi come farò un giorno ad essere io quella che dovrà
consolarti, come farò ad essere forte, a riuscire a spiegarti con calma e dolcezza
che la morte fa parte della vita, come potrò farti comprendere che i nostri
adorati animali, purtroppo, se hanno un difetto, è quello di avere una vita
troppo breve.
E proprio mentre
mi pongo queste domande senza risposta, ti guardo giocare serena e cerco di
nascondermi ai tuoi occhi innocenti, asciugandomi per l’ennesima volta le
lacrime che solcano il mio viso, e tu all’improvviso ti giri verso di me e mi
sorridi, io mi sento ancora più vulnerabile sotto il tuo sguardo attento, è a
quel punto che ti avvicini e mi porgi il tuo biscotto, iniziando un assurdo
giochetto di “tira e molla” che ha come unico scopo evidentissimo quello di
farmi ridere e di consolarmi…
Sei
piccola Alice, ma oggi sei stata incredibilmente grande!
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