giovedì 12 aprile 2012

Io non ho il “boto”…


Da quando tu hai scoperto il tuo “boto” ovvero la fossetta nel mento che hai decisamente ereditato da papà e dalla sua famiglia, almeno venti volte al giorno hai verificato la sua presenza sulla tua faccia su quella di papà, sulla mia e anche su quella delle persone che incontravi. Fino ad oggi, fino a pochi minuti fa, ti bastava vedere un mento per precipitarti a ficcare nel centro il tuo ditino e urlare fiera “boto!”. Poco importava che ci fosse oppure no, per te c’era sempre.
Ma stasera qualcosa è irrimediabilmente cambiato.
Tu, dopo aver censito il tuo “boto” e quello di papà, come sempre hai messo il dito anche sul mio mento, ma dopo avermi guardata con un’espressione delusa (e anche un po’ schifata) hai esclamato: “boto NO!”.
Ho pensato che fosse un caso e che in realtà tu non ti fossi affatto resa conto della differenza fra un mento con fossetta ed uno senza e mentre tuo padre si sbellicava dalle risate, (non ho ancora capito se per la tua faccia o per la mia…), ho ritentato diverse volte a porti la stessa domanda: “dov’è il “boto” della mamma? E tu ogni volta hai gentilmente accolto la mia proposta e hai ritentato con entusiasmo l’esperimento “dito sul mento”… ma hai sempre concluso con la medesima faccia delusa e con lo stesso secco “NO!”, ritirando velocemente la mano…
È finita un epoca e ora non posso più mentirti: anche di fronte ai tuoi occhi ingenui è evidente che io non ho il “boto”…

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