giovedì 5 aprile 2012

Papaaaaà


E al grido di “papaaaaà” urlato a gran voce fino a squarciare il silenzio delle prime ore del mattino, ti svegli. Ed è solo l’inizio di una giornata con una piccola urlatrice che ama sentire il suono della sua voce rimbombare fra le case del quartiere, quando, poco prima delle otto del mattino, si avvicina al balcone per salutarlo mentre lui passa davanti a casa per andare a lavorare. E poi più tardi lo cerchi quando andiamo a fare la spesa, e ancora quando ti risvegli dopo il sonnellino, e di nuovo mentre corri in mezzo ai fiori al parco… Papaaaaà,sempre papà, solo papà: anche per addormentarti ora vuoi lui, e la mamma intanto gode di qualche istante di sano e meritato riposo.
Ma non troppo, la quiete dura solo pochi attimi, perché l’ideale è averci entrambi ai tuoi comandi, vero Alice?

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