venerdì 13 aprile 2012

Un grande amore


“Papà” è la parola che ultimamente ripeti più spesso (sembra che finalmente tu abbia scelto di chiamarlo papà, come piaceva a me e non babbo come piaceva a lui…).
A volte quando non risponde ai tuoi accorati richiami, passi al “Cicciou” che poi sarebbe una tua rivisitazione del mio “ciccio”, nomignolo affettuoso con cui spesso lo chiamo io. Devi aver sentito che io mi rivolgevo a lui in questo modo e tu, che sei una perfetta “pappagalla”, lo hai immediatamente memorizzato per ripeterlo nelle occasioni utili…
Lo cerchi quando non c’è, fingi di fargli almeno una decina di telefonate ogni giorno e quando a volte, riusciamo davvero a fargli una videochiamata mentre lui è in ufficio, i tuoi gridolini di gioia non riescono a farci dire nemmeno due parole…
E stasera, quando hai visto che lui restava in garage mentre noi tornavamo di sopra, sei scoppiata in un pianto inconsolabile, con lacrime e singhiozzi, e alla mia domanda “perché piangi?”, hai risposto disperata “Papààà”…
La cosa buffa è che mentre ero incinta, dopo aver saputo che tu eri una femmina, ho pensato che stavo per mettere al mondo la “donna” che lui avrebbe amato più di ogni altra. Oggi so che non solo le mie previsioni si sono avverate, ma tu sei anche la “donna” che, con buona probabilità, lo ama più di ogni altra…
Del resto, come non capirti, anche io lo amo tanto…

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