venerdì 13 aprile 2012

L'arte di fare shopping


In una cosa Alice, tua madre è assolutamente identica a tutte le altre donne. Ripensandoci, forse in più d’una cosa, ma in una diciamo che non faccio eccezione! Quando sono giù di morale, vado a fare shopping, anche se di solito il cattivo umore contribuisce non a farmi spendere, ma al contrario, a farmi risparmiare!
Questa mattina per una serie di motivi di cui forse un giorno ti parlerò, il mio umore già alle otto e mezza era davvero pessimo così, per evitare di innervosirmi ancora di più stando a casa a rimuginare, ho deciso di uscire a fare shopping.
Quale occasione migliore per andare a visitare uno dei tanti punti vendita H & M nei “dintorni”, che non a caso è anche uno fra i miei negozi preferiti, dato che per di più avevo un buono di “ben” 5 euro da spendere entro giovedì prossimo! Così, alle nove ero già in viaggio in direzione di uno dei miei centri commerciali preferiti.
Dopo una rapida panoramica in vari negozi, senza comprare niente (ovviamente solo “grazie” al mio stato d’animo…), dopo aver perso l’orientamento almeno un paio di volte, (…), sono finalmente riuscita a raggiungere il punto vendita che mi interessava, causa principale della mia “gita fuori porta”. Sono entrata e mi sono immediatamente diretta nel reparto baby (impossibile fare acquisti per me se sono girata male!). Ho subito trovato una canotta bianca tutta balze, che mi piaceva da morire e anche l’abito rosa con i ricami sul bustino e poi ho visto l’angolo degli sconti… Inutile dire che mi ci sono tuffata al volo e dopo aver studiato attentamente ogni capo, e averti immaginata con un paio di pantaloni lunghi, rosa a fiori, o con una maglia a righine bianca e viola con Hello Kitty, alla fine ho messo in stand by un meraviglioso paio di bermuda verdi militari pieni di tasconi e giusto mentre stavo andando al camerino ho adocchiato anche una maglietta a maniche lunghe color panna con davanti Peter Rabbit, di una taglia che dovrebbe andarti bene a settembre. Ho messo nel carrello tutto e poi è partita la tua sfilata. In un camerino dove forse c’erano 40 gradi, ho cominciato a provarti le varie cose e poiché non riuscivo a decidermi sulla taglia del vestito ricamato e della canotta a balze, li ho riportati a posto e ho optato per i bermuda e la t-shirt a manica lunga.
I bermuda avevano un costo iniziale di 12 euro e 95 ma poiché erano scontati erano in vendita a 5 euro (mi resta da ancora da capire come mai ce ne fosse un paio assolutamente identico, anche di taglia, a 7 euro…), la maglietta era prezzata originariamente 7 euro e 95, ma scontata era in vendita alla modica cifra di 3 euro. Sommati i due capi il conto finale era di 8 euro, ai quali però bisognava ancora scontare i 5 euro del buono e… magicamente sono riuscita ad uscire dal negozio con due capi che costavano in totale 20 euro e 90 centesimi ma che io ho pagato in tutto 3 euro!
Quando si dice l’arte di fare shopping…
Inutile sottolineare che se aggiungo i costi per arrivare al negozio, che non è proprio dietro l’angolo, non ho risparmiato poi granché, senza considerare che tu sicuramente non avevi bisogno di nulla…
Però lo sai che mi è rimasta la voglia della canotta bianca tutta balze e del vestito rosa da bambolina ricamato sul corpino? Chissà magari ci tornerò… lo so Alice, sono incorreggibile…

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