Li stringi nella notte, li abbracci, li accarezzi, li annusi, te li strisci sulla pelle, sul viso, sugli occhi , nel buio li cerchi e li riconosci, sono i tuoi "pupini", quei pupazzetti che sembrano dei fazzoletti di peluches con al centro la testa e le zampette.
Sono gli stessi che in Francia si regalano di solito come portafortuna prima della nascita di un bimbo e li chiamano "dudu".
Tu ne hai due, uno rosa con la testa di coniglietto e l'altro beige con la testa di orsetto.
Quando di mattina con gli occhi chiusi e i capelli confusi sgattaioli fuori dalle lenzuola per correre veloce nel lettone in mezzo a papà e mamma stringi sempre fra le tue mani i tuoi affezionati pupini.
Quando eri più piccola li hai sempre avuti attaccati ai ciucci ed erano un prezioso aiuto quando durante la notte li perdevi nel letto: se fra le coperte riuscivi a trovare il pupazzetto te lo rigiravi fra le mani fino a quando arrivavi all'asola magica alla quale era legato il ciucciotto e la tranquillità di tutti era salvaguardata!
Fino a poche settimane fa li hai sempre chiamati semplicemente "ciucci" poi leggendo un racconto di Hippa l'ippopotama amica dell'elefante Orecchioni, hai preso spunto da lei e insieme a papà li hai ribattezzati "pupini" e ora per tutti noi sono diventati i tuoi inseparabili pupini, amici delle tue notti e dei tuoi sonnellini e compagni dei tuoi sogni.
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