Vederti crescere è bellissimo ma è anche la cosa più difficile che mi sia mai capitata di fare.
È difficile accettare che il tempo passa così veloce e osservare come tu lentamente fai le tue "prove di volo" in attesa di quando spiccherai il salto verso la tua indipendenza. In questo papà mi è di grande aiuto. Lui al contrario di me sembra quasi avere fretta di vederti grande e autonoma. È stato lui a volersi sbarazzare del biberon oltre un anno fa. È sempre stato lui a farti star seduta a tavola senza seggiolone, a toglierti la zanzariera sul letto, a togliere di mezzo il passeggino e a cancellare le tracce di neonato che da subito appaiono in una casa e che si allargano a macchia d'olio occupando ogni spazio libero.
Io fra i due sono sempre la più restia ad archiviare tutte quelle cose che tipicamente servono ai bambini, ma se ci penso mi rendo conto che effettivamente tu sei pronta, sono io che non lo sono.
Ieri è toccato all'Angel Care, prezioso e insostituibile compagno di viaggi di quasi quattro anni di vita. Mi ha regalato sonni tranquilli per il tuo primo anno e poi mi ha permesso di sentire se ti svegliavi quando tu ancora non scendevi dal letto perché non sapevi o non volevi farlo.
Mi ero abituata a quella lucetta ormai familiare e oggi entrando in camera tua e notando quel vuoto mi sono sentita un po' persa. Subito ho pensato "Devo assolutamente rimetterlo! Mi serve ancora! E come faccio a vedere quanti gradi ci sono in camera? E come faccio a sentire Alice se vado dalla vicina di casa per un caffè? E come faccio a controllare il respiro e la tosse quando è malata?".
Ma poi ho capito che i miei erano solo pretesti.
E se proprio voglio sapere la temperatura della tua camera posso sempre mettere un termometro.
"L'estate sta finendo e un anno se ne va stai diventando grande (tu non io) lo sai che non mi va...".
Avevano quasi ragione i Righeira...
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