Ormai abituati alla tua "R" un po' francese e un po' tedesca e in ogni caso mai italiana, papà ed io sorridiamo inteneriti di fronte a quelle parole in cui ancora la ostica "R" fa davvero fatica ad uscire. Già perché ci sono parole come lacrime e "perro" che poi sarebbe cane in spagnolo, in cui la "R" si impone prepotentemente sulle altre lettere, ma ci sono parole come "ollibile" e "Balbi" (Barbie) in cui invece la "R" viene automaticamente sostituita in tutte le sue apparizioni dalla più gestibile e ormai consumatissima "L".
Così stamattina quando raccontavi che vorresti tanto che il nonno ti regalasse la "Balbi" e ricordavi la bambola "ollibile" che abbiamo ereditato alla festa delle fatine e dei folletti, noi abbiamo sorriso di fronte a quel tuo "ollibile, davvelo ollibile!" ripetuto con quell'aria mista di terrore e disgusto che rafforzavi anche con gesti ed espressioni davvero convincenti!
Sai una cosa Alice? Potrei regalarti tutta la serie di quelle bambole davvero "ollibili" (concordo pienamente con il tuo giudizio), solo per sentirti ripetere all'infinito la parola orribile pronunciata come il simpatico e tenero canarino Titti.
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