Tu, ti svegli e dal
piano di sotto ti sento chiacchierare allegramente con le tue conigliette della
nanna, salgo al piano di sopra, entro in camera tua e quando nella penombra mi
vedi arrivare, sorridi con tutta la faccia e improvvisamente la stanza mi
sembra illuminarsi.
Mi guardi con i tuoi
grandi occhi espressivi e allegri, e sempre fissandomi, mi butti i tuoi
meravigliosi bacini col sonoro e sinceramente vorrei che non smettessi più…
Usciamo dalla stanza e
prima saluti le letterine di legno colorato che compongono il tuo nome, accanto
alla porta d’ingresso della tua camera e che ti piacciono tanto, poi passando davanti
allo specchio, rimani incantata a guardare la nostra immagine… e ogni volta mi
domandoe se hai già capito che quella bimba sei tu.
Scendiamo e cominci a
giocare con le mie ciabatte, cercando di mettertele ai piedi… vorrei spiegarti
che di poco, ma ti sono ancora un po’ grandi, ma ti osservo in silenzio mentre
attenta ti sforzi per riuscirci e ti lascio fare senza interromperti.
Sei bella Gù, anche ora
che hai il raffreddore e stai imparando a soffiare con il nasino, anche quando
soffi troppo e ti viene la bolla di candela al naso, sei bella quando fai la
tua faccia da finta “sofferenza” che solo tu sai fare e che hai sempre fatto,
fin da quando avevi poche ore di vita.
Sei bella Gù, mi piace ogni
cosa di te e ti amo, come non avrei creduto fosse possibile.
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