lunedì 5 marzo 2012

Cose di te


Tu sei quella che oggi dopo pranzo, hai preso la coperta dal divano, l’hai trascinata per terra, ti ci sei stesa sopra e poi, qualora il messaggio non fosse stato ancora sufficientemente chiaro, mi hai chiamata a gran voce dicendo “mamma nanna”…
Tu sei quella che gira per casa armata di palettina e scopetta, rigorosamente fuxia, urlando “pitta, pitto”, tradotto: paletta, pulito, dopo aver abilmente lanciato e sparso in ogni angolo della casa, briciole, peli, polvere, terra, e ogni altra cosa si possa trovare sul pavimento di casa nostra (di tutto)…
Tu sei quella che grida esaltata “pizza!” di fronte al cartone della pizza, non appena ce lo vedi recapitare a casa e immediatamente ti avvicini alla tavola, chissà perché sempre dalla mia parte, a bocca aperta…
Tu sei quella che ieri, al saluto a Lucio Dalla, quando ti sei vista circondata da persone che ordinatamente applaudivano, hai pensato di dare il tuo contributo e dopo esserti guardata attorno per qualche istante, hai avvicinato le manine e hai cominciato anche tu a batterle…
Tu sei quella che prima di uscire, passa sempre davanti allo specchio per darsi un’ultima rapida occhiata e credo (e temo) per controllare che tutto sia a posto e che tu sia sufficientemente fashion, e lo sei sempre…
Tu sei quella che non sa stare con le mani sporche e te le guardi perplessa ogni qual volta non le senti perfettamente pulite, ma che non sai nemmeno mantenerle pulite per oltre tre secondi…
Tu sei quella che grida ripetutamente e disperatamente “TO”, ovvero il tuo modo di dire “TV”, di fronte alla televisione spenta, nella speranza che ti senta e che oltre al tasto “autospegnimento” abbia anche quello “autoaccendimento”…
Tu sei quella che l’altro giorno, seduta sullo sgabellino di fronte al mini-pianoforte a coda rosso fiammante, non sapeva se suonare o ballare e nel dubbio a tratti faceva entrambe le cose…
Tu sei quella che conosce e riconosce i personaggi di Winnie the Pooh, alcuni dei sette nani, un buon numero di quelli di Walt Disney e che a sorpresa, di fronte ad un pupazzo che rappresentava uno dei pirati dei Caraibi, ci hai guardato e con insistenza hai cominciato a dirci “yoh oh oh”, e noi che continuavamo a non capire…

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