È davvero
strana a volte la vita, Alice, c’era un tempo in cui contavamo insieme i
compleanni, io e mia sorella, li attendevamo e li festeggiavamo insieme ed oggi
invece, mi ritrovo da sola a contare gli anni che sono già passati da quando
non ci frequentiamo più, da quando ho smesso di contare sulla sua presenza
nella mia vita, da quando ho smesso di considerare di avere una sorella.
Sto
parlando di tua zia Alice, una persona che non conosci, che non hai mai visto,
che non hai mai incontrato, nemmeno di sfuggita, per caso.
Tante volte
mi sono domandata in questi anni, che effetto ti farebbe vederla e che effetto
faresti tu a lei… Chissà se istintivamente ti piacerebbe, o se come sempre
saresti diffidente e chissà se lei, di fronte a te, smetterebbe di avere quella
corazza e si lascerebbe forse andare a quei sentimenti che tanto la spaventano
e che reprime da sempre dentro se stessa.
Spesso in
questi anni mi sono chiesta che effetto mi farà rivederla il giorno in cui,
inevitabilmente, ci incontreremo. La troverò diversa, probabilmente invecchiata
e lei penserà lo stesso di me.
Tre anni
sono ormai passati, tante cose sono successe nella mia e nella sua vita, tante
cose sono cambiate e tante altre sono rimaste immutate. Io sono diventata
madre, sono cambiata nel corpo e nella mente, ma purtroppo resto sempre la
persona troppo sensibile e sognatrice che ancora spera, un giorno, di vedere aprire
quella porta e di sentirsi dire “scusa ho sbagliato”, per poter ricominciare
tutto da dove lo avevamo lasciato, anche se so che questo distacco e questa
assenza, resteranno comunque, per sempre incolmabili e nulla potrà mai cancellarli
dalla mia e dalla sua vita.
Forse io non
avrò mai più una sorella, ma non smetterò di cercarla nelle persone che
incontro e non smetterò mai di sperare e di sognare, che un giorno tu possa
conoscere tua zia ed avere con lei un rapporto normale come avrei sempre
desiderato.
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