lunedì 19 marzo 2012

FESTA DEL PAPA'


Cara Alice oggi ti racconto tuo padre,
in questi giorni pensavo che se da ragazzina, avessi potuto prendere una tela e un pennello e dipingere l’immagine del padre che avrei voluto per i miei figli, non avrei potuto fare di meglio di ciò che la natura ha pensato per te.
Se avessi messo nero su bianco le caratteristiche del padre che sognavo, non avrei saputo descriverne uno migliore di quello che tu fortunatamente hai.
È vero, è di poche parole, ma i suoi gesti non hanno bisogno di sottotitoli ed esprimono chiaramente tutto l’amore che ha per noi, che siamo la sua famiglia e la sua ragione di vita.
Tuo padre Alice, è un uomo e un padre meraviglioso. Oggi sei ancora troppo piccola per rendertene conto, ti sembra normale che papà giochi con te tutte le sere nel lettone, sei abituata a fare il bagno con lui, ma non tutti i bambini hanno la fortuna di poter vivere e condividere tanti bei momenti sereni con il proprio papà, non tutti, purtroppo, sono fortunati come te.
Una volta raccontava di essere poco affettuoso, ma ora con te anche questo suo lato è cambiato e a volte lo vedo che furtivamente ti chiede e ti dà dei bacini… e quando siete vicini, i suoi occhi si accendono di una luce che non avevo mai visto prima. È bello vedervi quando siete insieme, potrei passare ore così, mi riempie di gioia…
Oggi è la sua festa. Per quest’anno penserò ancora io alla sua sorpresa, ma dal prossimo la protagonista sarai solo tu, al massimo io se vuoi, posso farti da spalla…
Auguri papà, siamo felici di poter aver accanto un uomo così.
Non cambiare mai.

Mamma Chiara ad Alice

Caro papà,
la mamma mi ha detto che oggi è la tua festa e che perciò io devo cercare di essere più buona, ma davvero non capisco, sono sempre buonissima io…
Facciamo così, ti prometto che stasera io cercherò di impegnarmi e tenterò di non fare tutte quelle cose che siccome tu sei un papà schizzinoso, so che ti danno un po’ fastidio… come darti i bacetti “lumacosi”, pulirmi la candela sulla tua camicia, starnutirti sul “muso”, farti “caro caro” con la manina appiccicosa, sputazzarti la “sbobba” in faccia o lavarmi le mani nel water… Ma sappi però che questo è l’unico modo che ho per dirti che ti voglio tanto bene, perché sono ancora troppo piccola per riuscirci con le parole e per ora, l’unica cosa che posso fare, è dimostrarti il mio grande amore con questi piccoli gesti di affetto.
E poi volevo dirti che sono contenta di avere un papà così come sei tu, che ascolta paziente con me “La bella lavanderina” rinunciando a Bruce, che mi guarda e ride quando ballo come un robottino, che passa ore a farmi vedere foto e video sul suo i phone e mi lascia addirittura fare anche qualche ditata, che mi aiuta quando salgo le scale e ripete insieme a me “oh itta” a ogni scalino, che mi porta in giro in bicicletta, che mi accompagna in piscina e mi insegna a “nuotare”, che mi spinge tanto in alto in altalena, che mi fa provare l’ebrezza dell’alta “velocità” sullo scivolo, che fa il bagno insieme a me e nell’acqua gioca con “Toronto”, che sopporta anche se ogni tanto faccio qualche schifezza, che guarda ogni sera la casa di Topolino insieme a me e aspetta paziente il “ballettopolo” prima di andare in bagno… Mi piace davvero tanto quando giochiamo insieme ogni sera sul lettone, quando mi fai il solletico e mi metti il pigiamino prima di darmi il biberon. Certo, ogni tanto potresti anche darmi da mangiare la pappa e cambiarmi il pannolino della cacca, ma poi alla mamma cosa resterebbe da fare?
Sai una cosa papà, non vedo l’ora di diventare più grande per poter fare sempre più cose insieme a te e sono sicura che ci divertiremo un sacco, e magari un giorno riusciremo anche a convincere la mamma a venire sul Katun con noi, braccia alzate naturalmente!
Prima di salutarti volevo anche farti sapere che secondo me sei il più bel papà del mondo, con il tuo “boto” sul mento e con quelle orecchie che non mi stanco mai di guardare, perché se non l’avevi capito, mi piacciono davvero tanto...
Ora però, potresti darmela tu un’abbracciatona… e non stare a guardare se ho la pappa “spotacciata” sulla maglietta…
Auguri papà, ti voglio bene,
Alice

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