E quando scende la notte tutti i pensieri che durante il giorno sono riuscita ad scacciare via, si accumulano e tornano. Al primo movimento del viso o del collo, quel dolorino "strano", come la voce della mia coscienza, sembra volermi ricordare a tutti i costi che "qualcosa non va" e come un fastidioso campanello d'allarme scatta subito e comincia a suonare.
Allora ripeto nella mia mente meccanicamente le parole rassicuranti che mi ha detto quel medico l'altro giorno, e mentre il cuore comincia a battere all'impazzata, mi domando se per caso anche lui non ha preso un abbaglio... se anche questa volta ad un rassicurante "stia tranquilla" seguirà una diagnosi difficile da accettare...
No, ci ho provato e mi dispiace Alice, per te e per tuo padre, ma io non ci riesco proprio a stare tranquilla, non riesco a fidarmi, non riesco a cancellare quella grande paura, non riesco a credere che sia davvero tutto finito, non riesco a pensare di essere guarita, non riesco ad essere ottimista...
Mi sento strana, diversa, stanca, affaticata e tutto mi crea ansia, panico, stress... e pensieri negativi.
Una sola cosa mi è chiara: qualsiasi cosa ci sia io lotterò fino alla fine per te, per regalarti dei giorni sereni e spensierati, per starti accanto nel migliore dei modi e per più tempo possibile.
Te lo prometto cucciola mia!
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